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Sedia thonet: una tendenza classica sempre alla moda
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L’ideatore di questa strepitosa sedia di design, era un ebanista europeo che diede vita a molteplici complementi d’arredo dall’inizio degli anni ’30 e dell’Ottocento sino alla fine dello stesso secolo. Il signor Thonet si approccia ad un metodo innovativo per l’epoca, compiendo i suoi esperimenti con strisce di impiallacciatura ammorbidite nella colla bollente per capire la fattibilità di creare i primi mobili in legno curvato. Il suo intento era quello di garantire un look semplice e leggero con una silhouette dalle forme eleganti e sinuose ottenute dalla modellazione di un materiale comune attraverso l’utilizzo del vapore. Il servirsi di un prodotto classico, combinato all’impiego di lavorazioni moderne e all’avanguardia, ebbero successo e approvazione e nel 1859, viene presentata un’icona della storia del design, la “viennese” sedia n. 14 in legno massello curvato con seduta in paglia. Ben presto il processo di industrializzazione porta ad una produzione della sedia thonet standardizzata e venduta in tutto il mondo. Oggi giorno queste splendide sedie vengono utilizzate in moltissimi progetti di interni per arredare casa e sono accostate a molteplici e differenti scelte stilistiche. Per alcuni sono percepite ormai come delle semplici riproduzioni in serie, ma in verità tali elementi di design hanno invece un grande valore storico e di estrema tendenza, che sa adattarsi ad ogni epoca senza risultare antico o superato. Sedia thonet: in ingresso come pratico appoggio In ogni ambiente di casa dovrebbe essere inserita una sedia pratica, funzionale ed esteticamente eccelsa. Comoda come base per una vuota tasche e confortevole per una breve o lunga sosta, anche in ingresso la sedia thonet ha trovato la sua perfetta collocazione. I modelli più conosciuti e utilizzati sono la numero 14 e la numero 18, in una pluralità di varianti dovute al colore del legno e al materiale impiegato per la seduta. All’interno di una piccola hall casalinga, arredare con gusto e stile uno spazio destinato al passaggio e al ricovero di cappotti, sciarpe e cappelli, offre già un’idea ben precisa della classe che riecheggerà in tutta la casa. Accostare un oggetto importante a livello visivo ad accessori utili, in una combinazione di colori e posizione trendy, sarà perfetto per far risaltare la vostra sedia thonet in ingresso come pratico appoggio chic e alla moda. Tendenza sedie: thonet naturale o in nero nella sala da pranzo In una sala da pranzo tavolo e sedie devono essere i protagonisti dell’intero ambiente. Arredare con oggetti di design può senz’altro aiutare a valorizzare con stile, una zona che deve risultare conviviale e confortevole. La sedia thonet, nelle sue varianti di modelli, colori e composizioni, aiuta assolutamente nello scopo e con le sue forme sinuose ma non eccessive e i suoi look versatili dal naturale al colorato, sa infondere la giusta eleganza allo spazio in cui è inserita, ben mescolata all’ordinarietà del suo utilizzo. Un tavolo rettangolare, un tappeto e un’illuminazione a discesa realizzata a pennello, sono sufficienti per creare lo sfondo perfetto di un table setting in sala da pranzo, attorniato da un gruppo di 6 sedute thonet meravigliose e impeccabili. In progettazioni personalizzate e molto particolari, la sedia thonet viene richiesta in colorazioni in bianco o più abitudinariamente in nero per un aspetto più contemporaneo dell’oggetto stesso ma che viene comunque contestualizzato in soluzioni anche meno moderne e con influssi vintage, retrò, scandinavi e industrial. Lasciata nella sua versione originale nel color legno, viene scelta per chi ama le tendenze country, nordiche ed eclettiche, dove la sedia thonet si inserisce in contesti apparentemente semplici influenzando positivamente ogni elemento circostante. La forza delle sedie thonet risiede nella estrema versatilità di un prodotto di design “vecchio” di oltre 150 anni ma che sa reinventarsi in ogni tempo e luogo dando origine a spettacolari realizzazioni di interior decor. Sedia thonet: sensazionale in cucina Anche in un ambiente cucina, la sedia thonet dà adito a progettazioni di interni sensazionali, in special modo se si abbinano differenti modelli come la numero 18 e la numero 14 con braccioli per dare un tocco di carattere in più a sedute da capotavola. L’espediente di impiegare due tipologie differenti di sedie, attorno ad uno stesso tavolo, è molto utilizzato e in questo caso rende meno usuale e scontato un elemento pratico e di uso quotidiano. Sedie che quasi sembrano poltroncine arricchiscono un ambiente ampiamente vissuto, come la cucina, valorizzandolo e mettendo in rilievo i suoi punti di forza. Sedia thonet: distinta nello studio Una piccola zona di lavoro in casa deve essere pensata e arredata come si stesse lavorando in un qualsiasi ufficio, anzi dovrebbe essere ancor più curata perché posta costantemente sotto il nostro sguardo. A volte, anche le più semplici ideazioni con accorgimenti di colori, forme e accessori, possono davvero rendere speciale uno studio home made. Per renderlo luminoso sarebbe bene optare per cassettiere e scrivanie in bianco, in special modo se lo spazio è relegato in un angolo della casa. Colori per stampe o quadri a parete personalizzano la zona e un oggetto dallo spiccato design favorisce ad aggiungere un tocco distintivo all’intero mood. Una sedia thonet in nero, con classica seduta in paglia, aiuta alla perfezione nello scopo, perché crea contrasto con lo sfondo esistente e assicura una seduta comoda e signorile al tempo stesso in uno studio funzionale e bello. Sedia thonet: colorata in camera matrimoniale Davanti a una petineuse, accanto ad una cassettiera o utilizzata al posto di un comune comodino da notte, la sedia thonet trova sede anche in una camera matrimoniale per creare una zona notte particolare e unica. In abbinamento a testiere e strutture letto, o ad altri complementi d’arredo presenti, viene scelta nel tono delle colorazioni già impiegate, per creare un continuum armonioso tra i vari oggetti che arredano la stanza padronale. Usuale in nero o in bianco, romantica nel rosa pastello, eterea in un azzurro polvere, la sedia thonet caratterizza e firma progetti personali d’autore che sapranno stupire davvero nel tempo.
Casa trendy: decorare le pareti con una composizione di cornici
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Decidere di decorare al meglio la propria abitazione, con soluzioni leggermente fuori dal comune e che sappiano stupire amici e familiari in visita, è un’idea che piace a ciascun padrone di casa, in special modo se per farlo, sono sufficienti pochi elementi che possono essere scambiati, modificati e combinati in maniera sempre differente. Le pareti di un ambiente, non devono necessariamente ospitare mobili e complementi d’arredo, a volte si ha il desiderio di lasciar “vivere” queste zone, magari per aumentare la percezione dello spazio o perché lo skyline del progetto richiede una certa libertà in determinati punti della casa. Ma come decorare le pareti vuote in un corridoio, piuttosto che in un living o in una camera da letto? Con una composizione di cornici. Questo è uno tra i tanti metodi impiegati oggi giorno per rinnovare le stanze della propria dimora, senza dover intervenire in modo eccessivamente invasivo. Saranno sufficienti un martello, dei chiodi, delle stampe, quadri, fotografie e telai di varie forme, dimensioni e colori, per attuare una realizzazione semplice ma di grande effetto. Ottenere una casa trendy, vuol dire caratterizzarla con ideazioni che seguano sì la moda, ma che racchiudano in sé anche una forte identità personale, unica e originale. Cornici in casa: decorare le pareti dell’ingresso Un corridoio d’entrata o un vero e proprio ingresso di casa, costituiscono il primo punto di approccio visivo quando si ha appena varcato la soglia di un’abitazione. Piccolo e stretto, ampio e organizzato o aperto in modo diretto su un open space, deve comunque essere connotato da oggetti utili e opportuni per adempiere al suo scopo di zona di disimpegno funzionale e pratica. Fatto ciò, organizzare una composizione di cornici per decorare quelle pareti altrimenti inutilizzate, aiuterà a rendere ancora più accogliente un luogo di passaggio molte volte poco considerato. Giocare sulla casualità può essere un’idea. Accostare temi molto differenti, geometrici, floreali e alfabetici, con stampe e disegni anche autoprodotti, ben si prestano a creare una decorazione eclettica e versatile. Se poi le dimensioni delle cornici sono variabili, così come i colori, allora uno stile casual ma studiato saprà davvero sorprendere piacevolmente. Altra brillante idea può essere quella di utilizzare un filo conduttore per evitare di incappare in progetti poco coerenti. Magari una tinta comune, richiamata nei soprammobili o nei vari oggetti nell’ingresso, può diventare la tematica fissa anche in una composizione di cornici monocroma, ma resa interessante dalla differente grandezza e dalla finitura del telaio. Casa trendy: composizione di cornici vuote nello studio Un mood molto in voga, quello di comporre cornici vuote per decorare pareti in una casa trendy, specialmente in luoghi dove non si ha la necessità di far emergere un soggetto particolare, ma si preferisce mantenere uno stile neutro e che sappia arredare senza essere preponderate nell’ambiente in cui viene inserito. Uno studio è perfetto per una progettazione di home decor di questo tipo. Un luogo utilizzato sia per il lavoro che per il relax dove le distrazioni non sono contemplate ma il buon gusto sì. Optare per una decorazione inusuale, ma che può variare anche quotidianamente, è perfetta per chi ama modificare il proprio angolo studio con dei work in progress semplici e attuabili in ogni momento, grazie: al semplice spostamento nella disposizione; all’inserimento di anche un solo pannello differente: colorato, serigrafato, fotografato…; all’introduzione di inserti materici, magari in tessuto, legno, carta… Parete di tendenza: cornici a terra nel soggiorno Preferite evitare di bucare pareti già ornamentali per la rifinitura utilizzata con chiodi e martello, ma non vi soddisfa avere una superficie lineare e senza elementi di home decor che la rendano ancor più speciale? Ecco il perfetto escamotage che saprà cogliere entrambe le necessità, ovvero creare una composizione di cornici a terra nel soggiorno, valorizzando una parete di tendenza materica. Appoggiare semplicemente a muro ampie cornici con stampe dipinte, floreali o multiformi, è una procedura immediata e versatile per decorare una zona giorno sempre in movimento. In questo modo avrete la possibilità di attuare ordinari cambiamenti nella disposizione degli oggetti, senza creare una macchia di colore fissa su una superficie già importante da cui non si vuole distrarre eccessivamente lo sguardo. Zona giorno: decorare le pareti con le cornici In una zona giorno di qualsiasi dimensione, stile o tendenza, si trova immancabilmente un quadro, una fotografia o un poster appesi a parete. Questo espediente è da sempre molto amato e in ogni forma venga utilizzato crea una situazione piacevole di home design studiato e ben percepito e apprezzato da chiunque. Accanto ad una finestra, a lato di un mobile o sopra il divano, le pareti con le cornici vengono decorate con i più svariati temi: magari di viaggio per ricordare i luoghi visitati nel corso del tempo; di famiglia con fotografie in bianco e nero che raccontano la storia e la vita dei padroni di casa o ancora di pittori tanto amati e riproposti in una piccola collezione a mo’ di museo privato. Composizione di cornici a parete nella sala da pranzo Accanto ad un tavolo da pranzo, se collocato nei pressi di una parete altrimenti inutilizzata, non è sempre facile pensare a cosa accostare per ornare un’ampia superficie che si presenta ai nostri occhi come una bianca tavolozza da decorare. Utilizzare nuance di sfondo neutre e chiare può aiutare nello scopo di inserire, nella stessa gamma di colori, quadri a tema unico, con soggetti che spiccano nei toni più marcati della colorazione filo guida. Semplici e lineari cornici scure, delineeranno meglio i contorni di una composizione a parete nella sala da pranzo, che altrimenti risulterebbero poco definite e precise. Casa trendy: composizione di cornici sulla parete del letto Anche la camera matrimoniale, può diventare un ambiente trendy all’interno di casa, con decori e composizione di cornici sulla parete del letto. Come per ogni altra stanza, tematiche, colori, forme, grandezze e accostamenti, subiscono variazioni in base ai gusti personali e a ciò che è già presente al suo interno. Un consiglio per non esagerare in un luogo dedicato al riposo e al relax? Rimanere in tema con tinte e stile presente: industrial style = composizione di stampe in bianco e nero delle principali metropoli; art decò style = composizione di cornici con tema scultoreo geometrico e futurista; nordic style = composizione di cornici in legno chiaro con fotografie personali o schizzi eterei in nero su sfondo bianco; jungle style = composizione di cornici a sfondo naturale con immagini di flora e fauna molto nette. Ecco solo alcuni degli accostamenti stile – composizione a tema su cui si può lavorare per ottenere una camera da letto bella e coerente.
Finestra rotonda a oblò: infissi particolari per la casa
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Ispirati dall’architettura navale, dove si presentano come tante finestrelle circolari dai vetri spessi, gli oblò sono delle aperture che si possono inserire ottenendo risultati equilibrati in edifici di qualsiasi stile. A seconda dell’aspetto, infatti, si possono integrare in architetture dal sapore tradizionale o vintage, oppure in ambienti dall'estetica minimalista o high tech. In ogni caso, osservare il mondo esterno attraverso una finestra rotonda acquisisce un fascino particolare che permette di viaggiare con la fantasia. Si tratta di serramenti speciali per la particolarità della forma, ma con caratteristiche simili a formati più standardizzati ed usuali. Anche per quanto riguarda i materiali utilizzati, sia per i vetri che per i telai, non ci sono differenze tra i serramenti circolari e quelli di altro formato. Indipendentemente dal contesto, la presenza di una finestra di forma circolare non passa inosservata, sia all’interno che all’esterno di un immobile. La valenza decorativa di questa tipologia di infissi è molto forte, pur essendo elementi molto semplici dal punto di vista formale. Il cerchio è usato fin dall’architettura classica in quanto simbolo di perfezione ed armonia. Una finestra rotonda si ricollega alla tradizione dei rosoni, posizionati sulle facciate di edifici religiosi nel  rispetto di rigorose simmetrie. Nell’architettura moderna non ci sono invece delle precise regole da rispettare per l’inserimento di finestre a oblò sulla facciata di un edificio poiché vi è una grande libertà compositiva. In alcuni casi si utilizzano diversi oblò accostati in maniera apparentemente casuale, oppure uno solo di grandi dimensioni. Tutto sta nell’estro del progettista. Finestra rotonda: dimensioni dell’oblò Nelle misurazioni delle finestre a oblò si considera il diametro dell'apertura, includendo lo spessore dei profili utilizzati per l’infisso. A seconda della funzione dell’oblò e della sua collocazione si potrà individuare la dimensione più adatta e corrispondente alle necessità.  Si possono produrre finestre molto piccole, con anta obbligatoriamente fissa, il cui diametro parte da un minimo di circa 50 cm. Allo stesso tempo, le tecnologie avanzate nella produzione di serramenti permettono di realizzare serramenti circolari che raggiungono dimensioni ben più importanti, adatte ai progetti più particolari. Se necessario, le dimensioni delle finestre rotonde si possono personalizzare richiedendo prodotti realizzati su misura, altrimenti si potrà optare per soluzioni dai diametri standard. Dalle dimensioni dell’oblò dipenderanno i costi, il peso ed altri dettagli che influenzano l’installazione. Ad esempio, per piccoli raggi si possono usare alcune tipologie di cerniere ribaltabili molto semplici che non sono adatte invece a sostenere il peso di finestre a oblò più grandi. A variare sono anche gli effetti prodotti all’interno dell’ambiente, dove attraverso questo "occhio" viene apportata più o meno luce, così come in facciata cambia il disegno generato dalla presenza di un cerchio più o meno grande. Finestra rotonda a oblò: scegliere i materiali Come per le altre tipologie di serramenti, anche le finestre rotonde possono essere realizzate in diversi materiali:  finestre rotonde in PVC; finestre rotonde in PVC effetto legno; finestre rotonde in alluminio; finestre rotonde in legno-alluminio; finestre rotonde in legno. L’ampia scelta di soluzioni permette una perfetta integrazione con il progetto architettonico dell’edificio a cui sono destinate. La curvatura che caratterizza i profili delle finestre rotonde richiede una lavorazione complessa che si traduce in costi più alti rispetto alle finestre lineari. Il PVC rappresenta l'opzione più idonea alla realizzazione di finestre rotonde poiché si riesce a gestire più facilmente rispetto ad altre soluzioni. Con questo materiale plastico si hanno non solo ottime prestazioni per quanto riguarda l’isolamento termico e acustico, ma si ha molta flessibilità anche nella scelta della finitura che è disponibile in tutte le colorazioni RAL. Più complessa invece la realizzazione di finestre rotonde in legno. Finestra a oblò: tipologia di apertura Nonostante l'apparente semplicità delle finestre a oblò, queste nascondono dei meccanismi che assicurano una gestione ottimale del serramento. A seconda delle esigenze e dell’utilizzo della finestra rotonda si potranno stabilire, tra le differenti tipologie di apertura, per quali sarà opportuno optare: finestra rotonda fissa; finestra rotonda con apertura a vasistas, con ribalta verso l’interno della stanza e dispositivo antiribaltamento di sicurezza; finestra rotonda con sopraluce a vasistas, si presenta suddivisa in due semicerchi; finestra rotonda a bilico orizzontale o verticale, con avere apertura rotante fino a 180°; finestra rotonda a sporgere; finestra rotonda a battente, con apertura verso destra o verso sinistra; finestra rotonda a due ante. Se il diametro della finestra a oblò è di dimensioni contenute, sarà sufficiente un unico punto di ancoraggio, ovvero una sola cerniera che consente di effettuare senza rischi il movimento necessario per l'apertura e la chiusura dell’anta o delle ante che la compongono.  Quando invece si è di fronte ad una finestra rotonda dal diametro importante è preferibile disporre di almeno due punti di ancoraggio per avere la necessaria stabilità e sicurezza.  Finestra rotonda: installazione e posa Per gli aspetti legati all'installazione di finestre rotonde a oblò occorrerà effettuare una valutazione per ogni singolo caso, in funzione della tecnica architettonica con cui è realizzato l’edificio, analizzando i materiali e lo stile. Mentre per le finestre di forma quadrata o rettangolare la realizzazione delle aperture e l’installazione dei serramenti risulta abbastanza semplice, anche in fase di ristrutturazione, per le finestre di forma rotonda predisporre adeguatamente la parete in modo da aprire un vano circolare di dimensioni congrue risulta più complesso. Certamente non si tratta di un banale lavoro fai da te da svolgere in autonomia, ma occorrerà rivolgersi a dei professionisti in grado di effettuare l’intervento nel modo più corretto.  Costi di una finestra rotonda a oblò La maggiore complessità di realizzazione rispetto alle finestre standard, comporta dei prezzi più elevati per l’acquisto di finestre di forma circolare. Il costo è influenzato da diverse variabili quali le dimensioni, i materiali di cui sono composte e la tipologia di apertura, dove quest’ultimo aspetto ha un notevole peso nel determinare la spesa finale. A parità di dimensioni e materiali infatti, una finestra rotonda se è fissa generalmente ha un costo nettamente inferiore rispetto ad una apribile poiché è più semplice da realizzare. Per le finestre rotonde più grandi, maggiori sono le parti apribili più sarà alto il prezzo. A grandi linee i costi per le finestre rotonde in PVC o in alluminio sono di circa 500€ al mq per quelle fisse, mentre si sale a circa 800€ al mq per quelle apribili. Costi superiori sono necessari per la realizzazione di finestre rotonde in legno.
Pavimentare il vialetto di casa: 5 materiali a confronto
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Per un esterno curato e gradevole esteticamente niente può essere lasciato al caso. I vialetti oltre ad essere indispensabili per percorrere l’interno del giardino e raggiungere comodamente l’ingresso di casa hanno anche il compito di contribuire al disegno generale di questa area outdoor e perciò vanno progettati in rapporto al contesto in cui si inseriscono. A seconda dello stile della casa si potranno individuare quindi soluzioni in materiali tradizionali oppure soluzioni più innovative. Le opzioni da valutare per realizzare un vialetto esterno sono svariate. In primo luogo bisognerà stabilire quali sono le esigenze e quindi se si intende realizzare un percorso pedonale oppure se è preferibile orientarsi su un percorso carrabile, ma anche se collocato in giardino o a bordo piscina, così da individuare la soluzione che meglio soddisfa i requisiti imposti. Questa area del giardino necessita di una pavimentazione stabile e resistente, realizzata in materiali idonei a seconda della tipologia di utilizzo, che consentirà di poter camminare in giardino senza sporcarsi le scarpe o danneggiare il prato. Valutare le caratteristiche dei differenti materiali costituisce il primo step per stabilire la pavimentazione da posare per il proprio vialetto. La scelta sarà per il materiale che meglio soddisfa criteri funzionali ed estetici. In particolare, osservando le schede tecniche delle diverse proposte bisognerà verificare: resistenza al calpestio; resistenti agli agenti atmosferici, al gelo e agli sbalzi termici; durevolezza; dimensioni e spessore; facilità di pulizia impermeabilità; proprietà antiscivolo. Inoltre, nella scelta della tipologia di pavimento esterno da realizzare ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione. Tra questi: la sagoma della superficie da coprire; L’ampiezza della superficie da pavimentare; la presenza di dislivelli; il sistema di posa; la manutenzione necessaria; i costi. Indipendentemente dal materiale scelto, per ottenere un vialetto stabile e duraturo bisognerà preparare l’area da pavimentare livellando il suolo e rendendolo compatto se necessario. Confrontiamo 5 differenti materiali idonei per pavimentare il vialetto di casa, analizzando le principali caratteristiche di ognuno di essi.  Pietra: in lastre naturali o rifinite a piastrella Una delle soluzioni più antiche e tradizionali con cui pavimentare vialetti donando un aspetto rustico agli esterni è costituita dalle lastre in pietra naturale, durature e resistenti. A seconda della tipologia di pietra si avranno differenti colorazioni e finiture. Anche per quanto riguarda i formati ci sono diverse opzioni da valutare in base all’area da coprire. Le lastre di pietra vengono tagliate e lavorate per rendere la superficie ruvida e antiscivolo. La posa viene eseguita a secco poggiando le lastre su un letto di sabbia o di malta che aiutano a fissarle nella posizione desiderata. Il posatore si assicura inoltre di disporre i vari elementi al fine di evitare pendenze scorrette o altri errori che possono causare infiltrazioni d’acqua o formazione di pozzanghere che danneggerebbero la pavimentazione. Lavorando la pietra si possono ottenere dei formati più regolari analoghi alle piastrelle in ceramica, ideali per pavimentare vialetti esterni. Questo consente di poter avere pavimentazioni più regolari con la creazione di vari schemi di posa che danno un aspetto curato allo spazio outdoor. Possono avere sagoma quadrata o rettangolare e varie dimensioni, anche da mescolare per creare dei pattern originali. I vialetti in pietra sono compatibili con qualsiasi tipologia di vialetto, anche a bordo piscina.  Cemento: liscio o autobloccanti Il cemento è un materiale molto versatile con cui ottenere pavimenti per esterni di qualsiasi forma, anche le più complesse e personalizzate. Viene infatti realizzato direttamente in opera utilizzando del cemento autolivellante che viene poi lisciato a mano o con apposite macchine per dare una superficie omogenea e facile da pulire.  È adatto anche alla realizzazione di pavimenti carrabili, essendo un materiale solido e che non presenta dislivelli. L’alterativa sono i masselli di calcestruzzo compresso, dei mattoni di forma regolare che assicurano vialetti stabili e di facile realizzazione. Sono mattoni autobloccanti da posare a secco ma che è necessario fissare con della sabbia asciutta per ottenere una pavimentazione compatta. Consentono la crescita dell’erba tra le fughe ma impediscono che lo sviluppo sia eccessivo al punto da danneggiarli. Porfido: cubetti eleganti e di stile Il formato caratteristico dei sampietrini si presta alla realizzazione di pavimentazioni esterne particolarmente decorative, più o meno complesse a seconda dei diversi schema di posa impiegati. La forma dei cubetti in porfido consente di dare vita a vialetti molto decorativi. Seguendo schemi di posa che presentano una disposizione dei cubetti circolare, a ventaglio, ad arco o a coda di pavone si ottengono dei disegni anche molto suggestivi con cui caratterizzare il proprio giardino. I cubetti in porfido sono una delle soluzioni più usate per la realizzazione di vialetti pedonali e non, avendo una superficie ruvida e perfettamente antiscivolo. Oltre che dal punto di vista estetico, sono una buona soluzione anche a livello funzionale poiché hanno un effetto drenante per il quale non si originano indesiderati ristagni d’acqua. Legno: classico ma sempre alla moda Le pavimentazioni per esterni in legno o decking sono un vero e proprio evergreen che dona alla casa un aspetto naturale e caldo. Essendo esposto agli agenti atmosferici, affinché possa essere durature e resistente il legno deve essere adeguatamente trattato. Per realizzare in modo semplice e veloce un vialetto in legno si utilizzano listoni o quadrotte. Si possono usare anche per vialetti a bordo piscina, avendo una superficie piacevole al calpestio. La maggior parte delle essenze, anche se adatte all’utilizzo in esterni necessitano di manutenzione costante. Le essenze più usate sono quelle esotiche come il teak, l’ipè o l’iroko che hanno migliori prestazioni in applicazioni outdoor.  Una soluzione alternativa dal risultato similare è l’utilizzo di parquet per esterni in legno composito, materiale dalle caratteristiche migliorate per resistere agli agenti esterni senza subire danneggiamenti. Mattoni: tradizionali nel loro tipico colore Altra soluzione di lunga tradizione e di grande fascino per la realizzazione di vialetti è l’uso di classici mattoni in argilla o in cotto autobloccanti. Questi hanno una colorazione caratteristica che presenta diverse sfumature che vanno dal rosso all’aranciato fino al marrone scuro, ideale per ambientazioni in stile classico o tradizionale. Si installano attraverso un sistema di posa a secco. Gli schemi di posa più comuni con cui creare vialetti decorativi sono quella a spina di pesce, la posa alternata o la posa a griglia. Analogamente alle lastre in pietra o ai mattoni in cemento, questa tipologia di laterizi è adatta all’utilizzo in esterni anche per vialetti carrabili.
Davanzale per finestra: un elemento che può fungere d’arredo
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I davanzali delle finestre e l’area sottostante sono una delle zone della casa che spesso rimangono inutilizzate per la difficoltà ad individuare soluzioni d’arredo appropriate. Con un po’ di astuzia e creatività si può riuscire a recuperarle e dare alla casa un valore aggiunto. Attraverso la concretizzazione di alcune idee intelligenti sarà possibile infatti trarne il massimo vantaggio, partendo dall'individuazione della soluzione più appropriata per raggiungere il proprio obiettivo. I progetti personalizzati, ideati per sfruttare degli spazi persi assegnando loro una funzione alternativa, sono un’opportunità sempre interessante per arredare la casa. A volte è una scelta obbligata a causa della distribuzione dello spazio che lo impone ma, in ogni caso, si rivela un’occasione che consente di ottenere dei risvolti positivi. Inoltre, come avviene ogni volta che si realizza un lavoro su misura, un davanzale attrezzato dona un aspetto curato e di qualità agli interni.  Le pareti su cui sono presenti grandi finestre talvolta sembrano un ostacolo insormontabile che impedisce di arredare un ambiente nel modo desiderato. Questo accade perché non si riescono ad adattare dei mobili standard alle misure disponibili, con difficoltà ad individuare spazi dove poter organizzare e riporre i propri oggetti. Per aggirare questo problema può essere comodo sfruttare i davanzali delle finestre creando, ad esempio, un'utile zona di appoggio o una comoda seduta.  In alcuni casi con una buona pianificazione si potrà creare un sistema di arredo completo e molto funzionale. Realizzando un mobile su misura, che si adatta in modo eccezionale ai volumi si andrà a creare un effetto armonioso dato dalla perfetta integrazione dell’arredamento nella struttura architettonica. Davanzale finestra: una luminosa zona lettura Niente di meglio di una panca creata nel davanzale di una finestra, decorata e resa più comoda ed accogliente con l’aggiunta di cuscini e plaid. Uno spazio davvero ideale dove trascorrere del tempo leggendo un buon libro o rilassandosi mentre si ascolta della musica oppure semplicemente dove sedersi per contemplare il paesaggio fuori dalla finestra.  Lo spazio davanti alla finestra si presta bene a questo scopo anche perché offre una fonte di luce naturale, perfetta per la lettura, ma anche un riscaldamento naturale nei periodi freddi grazie ai raggi del sole o una dolce ventilazione nei periodi più caldi.  Per caratterizzare ulteriormente questa zona dedicata alla lettura è un’ottima idea inserire delle librerie ai lati della finestra, sfruttando lo spazio a disposizione. Delle applique puntate direttamente sul davanzale saranno delle utili lampade per illuminare le letture serali. Davanzale finestra: una comoda seduta Gli spazi sotto alle finestre sono spesso sprecati anche a causa della complessità dei volumi. A seconda della stanza della casa in cui si trova la finestra, si potranno individuare le idee più appropriate per utilizzarli. Se all’interno della cucina o della sala da pranzo, una soluzione divertente può essere quella di creare una comoda panca imbottita. Essa diventerà il fulcro della stanza ed intorno si potranno posizionare tavoli e sedie aggiuntive. L’aspetto ludico della panca conquisterà anche i più piccoli. Da tenere bene a mente che adottando la soluzione della panca nelle zone pranzo è meglio indirizzarsi sull’utilizzo di un tavolo con base centrale rispetto al piano, in modo tale da permettere una semplice e comoda circolazione. Una confortevole panca imbottita si potrà realizzare in qualsiasi ambiente della casa aggiungendo così un’elegante seduta, con o senza schienale. Per realizzarla in modo semplice basterà collocare dei mobili più bassi del davanzale che vanno a costituire la base della seduta, da completare posizionando dei materassi. Inoltre, lo spazio inferiore si potrà utilizzare come mobile contenitore a giorno, da organizzare attraverso ceste o scatole, oppure chiuso da ante o cassetti.  Davanzale finestra: un originale piano d’appoggio Il davanzale non deve necessariamente trasformarsi in un mobile completo, ma può essere utilizzato come semplice piano d’appoggio sul quale poter disporre degli oggetti decorativi oppure degli oggetti di uso quotidiano. Affinché ciò sia possibile si potrà fissare una mensola sotto alla finestra, in legno o in altro materiale. D’altro canto i piani d’appoggio in una casa non sono mai troppi, quindi perché non sfruttare in questo modo i davanzali di casa. Come accorgimento bisognerà prestare attenzione al sistema di apertura di finestre e persiane per stabilire l'altezza e la profondità della mensola in modo che la sua presenza non arrechi disturbo. Davanzale finestra: una capiente libreria Molto spesso il radiatore che ha il compito di riscaldare tutta la stanza viene installato sotto alla finestra, una posizione ideale per agevolare la diffusione del calore emesso verso l’ambiente. Di contro però rende pressoché inutilizzabile lo spazio sottostante alla finestra.  Una soluzione per arredare questa zona è la realizzazione di una libreria su misura che va a mascherare la presenza del calorifero. Alla libreria si potrà integrare infatti anche la funzione di copri termosifone inserendo una griglia che faccia passare il calore, mentre ai lati si potranno creare comodi spazi per organizzare libri ed oggetti che non hanno bisogno di ripiani troppo profondi.  Con la realizzazione di una libreria nello spazio sottostante al davanzale si ottiene allo stesso tempo una zona di appoggio che enfatizza la finestra e si può sfruttare per diversi utilizzi, anche come seduta occasionale se sufficientemente profonda. La libreria posta sotto alla finestra si potrà personalizzare nelle misure e nel disegno ma anche nelle finiture, in modo da coordinarsi con l’ambiente in cui si inserisce. Ad esempio, se si vuole attenuare l’ingombro di questo mobile si potrà optare per l’applicazione di una colorazione omogenea rispetto alle pareti della stanza. Davanzale finestra: una pratica scrivania Quando si lavora direttamente dalla scrivania della propria casa non c’è niente di più piacevole e rilassante di ricevere una dolce e calda luce naturale, indispensabile per il fabbisogno personale, mentre si svolge la propria attività. Una vera e propria fortuna, considerando che i raggi del sole hanno effetti benefici poichè rendono più attivi e produttivi. Inoltre, lavorare a ridosso di una finestra consente di poter divagare con la mente durante le pause, avendo la possibilità di rivolgere lo sguardo verso l’esterno, eliminando la sensazione di essere scollegati dal mondo reale. Il davanzale si trasforma dunque in scrivania e si potrà utilizzare per posizionare il proprio computer, senza temere la creazione di fastidiosi riflessi poiché la fonte di luce è alle spalle dello schermo.  Infine, per diverse attività, soprattutto quelle più artistiche o pratiche può essere molto utile avere una luce naturale che illumina il piano di lavoro per avere una migliore percezione dei colori.
Camera matrimoniale: arredarla con il letto a baldacchino
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Il baldacchino è una tipologia di arredo con cui dare alla camera da letto una dimensione da sogno, sintesi di eleganza e romanticismo. Può essere sontuoso oppure essenziale ma, indipendentemente dal suo aspetto, sarà sempre in grado di creare un’atmosfera suggestiva ed emozionante. Una camera matrimoniale con baldacchino è un rifugio confortevole ed accogliente in cui il relax è assoluto protagonista.  La differenza tra un normale letto ed un letto a baldacchino è sostanzialmente la presenza di una struttura a cui si possono fissare dei tessuti sulla sommità e lungo le pareti laterali, da utilizzare per chiudere il letto. Questa soluzione offre il massimo della privacy ma è utile anche per proteggersi mentre si riposa dall’attacco di fastidiosi insetti, fungendo da zanzariera, oppure per schermare dai raggi del sole che possono essere invadenti al risveglio. Si tratta di una tipologia di letto le cui origini si perdono indietro nel tempo ma ancora oggi sempre attuale e trendy. Naturalmente il design dei letti a baldacchino si è molto evoluto nel tempo e oggi troviamo accanto ai modelli tradizionali anche delle versioni rinnovate che si adeguano agli ambienti contemporanei.  Per realizzare una stanza matrimoniale in linea con le tendenze più attuali bisognerà selezionare un baldacchino coerente dal punto di vista stilistico con il genere di effetto che si desidera ottenere. A seconda dei materiali e dei tessuti impiegati infatti il risultato sarà di volta in volta differente.  Letto a baldacchino: etereo con tende Un letto a baldacchino in legno scolpito o in ferro battuto vestiti e arricchiti con tessuti  sono arredi sontuosi ma anche piuttosto costosi. Un modo alternativo ed economico ma di grande impatto per realizzare un baldacchino arioso e raffinato consiste nell'utilizzo di soli tendaggi. Per realizzarlo occorrerà fissare al soffitto dei supporti per tende che normalmente si utilizzerebbero per le finestre, ponendoli in corrispondenza dell’area in cui viene posizionato letto, a centro stanza o addossato ad una parete. Attraverso questi tessuti impalpabili il letto sembrerà come avvolto in una nuvola, per un effetto etereo sorprendente. Tessuti leggeri e delicati che scendono dall’alto, arrivando a sfiorare il pavimento, avvolgono l’intera superficie del letto delineando un ambiente principesco e pieno di fascino. Un luogo in cui il senso di protezione percepita è massimo, ideale per concedersi unsonno rigenerante. Questa tipologia di arredo è molto femminile e si addice alla cameretta di una ragazza dallo spirito romantico ma si può utilizzare anche per arredare una camera matrimoniale padronale accogliente e piena di fascino.  Il letto a baldacchino impreziosito da stoffe vaporose si coordina con le ultime tendenze di arredo, in particolare con ambientazioni in chiave chic che strizzano l’occhio a stili come shabby, country e boho. Letto a baldacchino: un classico rivisitato Da sempre il letto a baldacchino evoca scenari principeschi, caratterizzati da uno stile fastoso ed elegante, espressione di personalità importanti. Elemento ideale per dare vita ad ambientazioni da mille e una notte, fusione di lusso e comfort. Le versioni moderne di letti a baldacchino ne attualizzano le forme ed il significato, pur mantenendo lo charme di questa soluzione così particolare. Un baldacchino dalle linee essenziali è ideale per realizzare una zona notte che sia incantevole ed avvolgente anche senza risultare eccessivamente vistosa. Per aumentarne l’efficacia di questa soluzione si può puntare su ulteriori elementi come un tetto luminoso fatto di tanti piccoli punti luce, quasi a riprodurre la magia di un cielo stellato. Letto a baldacchino con copertura a soffitto Baldacchini con tessuti trasparenti come il tulle regalano una stanza da fiaba sofisticata e trendy. Un sistema che consente di realizzare un letto a baldacchino in poco tempo e con un budget contenuto consiste nell'installare una copertura a soffitto. Si tratta di una struttura sufficientemente rigida da poter sostenere dei teli laterali che vanno a circondare il letto. Per fissarla ci si serve di un gancio centrale in grado di sostenerne il peso. A seconda del diametro e del posizionamento il baldacchino andrà a creare effetti diversi. Se di dimensioni contenute apparirà come una sorta di testiera tridimensionale mentre, optando per uno di ampio diametro, si arriva a coprire il letto nella sua interezza creando l’effetto di una stanza nella stanza.  Letto a baldacchino: eccentrico e floreale Grazie alla struttura montante che lo caratterizza, il letto a baldacchino si presta anche alla realizzazione di soluzioni originali che consentono di avere una camera fuori dall’ordinario ed il linea con il proprio gusto personale. Chi ama i fiori adorerà l'idea di creare con le proprie mani un baldacchino eccentrico, addobbato con una cascata di rami e boccioli variopinti, fissati lungo tutta la struttura e sulla testiera del letto. Per un’installazione permanente sono ideali i bouquet artificiali che consentono di ottenere un effetto realistico e romantico. Letto a baldacchino: DIY con pallet, legno e tessuti Le idee per costruire un baldacchino fai da te con cui impreziosire la propria camera da letto sono svariate. A partire da elementi a basso costo e versatili come pallet e pezzi di legno di recupero, combinati con una buona dose di creatività e manualità, si può dare vita a progetti DIY che si integreranno alla perfezione con stanze giovani ed informali, ispirandosi alle tendenze decor del momento. Aggiungendo dei tessuti, fissati per mezzo di corde dall’aspetto grezzo, il tutto prenderà una forma ancora più definita. L’essenza rustica di questi materiali costituisce un valore aggiunto per cui va messa in evidenza. Sarà preferibile non effettuare troppe lavorazioni ma lasciarli il più possibile al naturale, effettuando solo una buona pulizia e levigando le parti in legno, eventualmente applicando una finitura trasparente per proteggerli e renderli più resistenti. Aggiungendo degli elementi decorativi come dei fili di luce e dei bellissimi acchiappasogni in macramè, impreziositi da nastri in tessuto e piume, l’effetto sarà ancora più affascinante. Letto a baldacchino: minimal e lineare Non mancano le versioni di baldacchini votate al più puro minimalismo, ideali per le camere più austere dove si ha l’esigenza di inserire un arredamento dallo stile epurato. Strutture geometriche scarne e di dimensioni importanti, che fanno a meno del calore dato dalla presenza di tessuti svolazzanti, si distinguono per la loro essenza sofisticata ed elegante. Un baldacchino dall'estetica purista, privato di tutto il superfluo si caratterizza per il disegno lineare che incornicia il letto come dentro una scatola, accentuato da una colorazione forte a contrasto con le pareti della stanza.
Cappotto termico: tutto quello che c’è da sapere
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Il raggiungimento di un buon livello di isolamento per gli edifici residenziali si inserisce pienamente nell’ottica di un’edilizia sempre più sostenibile e green. Il cappotto termico rappresenta uno dei sistemi che permettono di isolare le pareti di una costruzione, sia essa ad uso unifamiliare o condominiale, con l’obiettivo di ottenere migliori prestazioni. Il solo cappotto termico tuttavia non è sufficiente. Per raggiungere un buon risultato bisognerà affiancare ad esso altri interventi, come la coibentazione del tetto e l’installazione di serramenti con proprietà isolanti. Un isolamento ottimale apporta una serie di importanti benefici per ogni edificio. In particolare, l’installazione del cappotto termico consente di: contenere le dispersioni termiche; ottenere un buon risparmio energetico per la climatizzazione invernale ed estiva; riduzione delle emissioni inquinanti; riduzione dei costi in bolletta; miglioramento della classe energetica dell’edificio; miglioramento estetico dell’edificio; aumento di valore dell’immobile. L’installazione di un cappotto termico si rivela una soluzione vantaggiosa per l’edificio nella sua interezza e per chi lo abita. Il comfort interno dell’abitazione viene notevolmente migliorato, si ottengono temperature più costanti e si evitano grossi sbalzi termici. Anche la qualità dell’aria migliora, il livello di umidità è anch’esso sotto controllo e non si hanno fenomeni di condensa che possono causare muffe e funghi.  Tra gli aspetti negativi ci sono invece: l’aggiunta di spessore al volume dell'edificio; la necessità di allestire un ponteggio; la possibilità di problemi derivanti da errori nella posa. Cos’è il cappotto termico Si tratta essenzialmente di un rivestimento isolante addossato alla facciata di un edificio. Il termine cappotto indica proprio la sua funzione, ovvero quella di ricoprire un edificio per proteggerlo a livello termico, sia in estate che in inverno. Il cappotto termico ha effetti isolanti anche dal punto di vista acustico, aspetto che incrementa il livello di comfort abitativo. Se posato correttamente, il cappotto termico elimina i ponti termici che si originano nei punti di discontinuità costruttiva, ovvero tutte quelle zone in cui c’è un cambiamento di materiale, un'interruzione oppure un’apertura, causa di dispersioni energetiche e spesso anche della formazione di crepe o infiltrazioni. Una posa a regola d’arte prevede un posizionamento dei pannelli studiato appositamente per evitare queste criticità anche l’utilizzo di elementi come paraspigoli, raccordi e nastri di guarnizione. Considera le tipologie di cappotto termico Quando si decide di migliorare la coibentazione delle pareti della propria casa bisognerà per prima cosa valutare il genere di intervento da realizzare. Tra le diverse tipologie disponibili, il cappotto termico esterno è la soluzione più diffusa. Si compone di diversi strati che si vanno a sovrapporre all'involucro di un edificio dall'esterno. Un cappotto termico esterno viene realizzato fissando i pannelli isolanti alle pareti esterne attraverso l’utilizzo di malte e tasselli. In seguito i pannelli vengono coperti da un rivestimento nel quale è inserita una rete in fibra di vetro che dona maggiore stabilità. Il cappotto termico interno invece rappresenta una soluzione a cui ricorrere quando non è possibile realizzare il cappotto esterno. Il caso tipico è quello delle proprietà all’interno di condomìni che non possono realizzare un cappotto termico esterno se non si raggiunge l’accordo con gli altri condòmini oppure se si tratta di immobili sottoposti a vincoli dove non è possibile modificare la sagoma dell'edificio. Rispetto al cappotto termico esterno, quello interno è più sottile ma sottrae comunque volume agli spazi abitativi. Valuta i materiali isolanti tra cui scegliere Le opzioni da valutare sono molte per cui è utile confrontarle, basandosi sulle caratteristiche e non soltanto sui costi. Importante valutare la qualità dei materiali che costituisce garanzia di durata nel tempo, in particolare la tipologia di pannelli che sono la parte centrale del sistema.  Queste valutazioni non si possono compiere con leggerezza ma con il supporto di tecnici competenti che possano stabilire quali sono le reali necessità dell’edificio, influenzate da aspetti come: il luogo; la destinazione d’uso dell’edificio; la presenza di vincoli; Il budget. Tra le opzioni da valutare: materiali isolanti di origine sintetica (poliuretano espanso, polistirene estruso, PVC); materiali isolanti di origine minerale (lana di roccia, lana di vetro, ); materiali isolanti di origine vegetale (sughero, fibra di legno, canapa); materiali isolanti di origine composita; materiali isolanti con nanotecnologie integrate. Se si tratta di un intervento di nuova costruzione la realizzazione del cappotto sarà inclusa nel progetto dell’edificio fin dal principio per cui si potranno integrare più facilmente sistemi innovativi, mentre nelle ristrutturazioni bisogna trovare soluzioni che si adattino al rivestimento presente. Contatta un’impresa per la realizzazione La posa di un cappotto termico deve essere realizzata da un’impresa competente e dotata di mezzi adeguati. Chiedere diversi preventivi è un procedimento che consente di poter scegliere l’impresa che offre il servizio più completo e di qualità. Imprescindibile realizzare una valutazione della tipologia di intervento da effettuare, con strumenti specifici come indagini termografiche. In base a questo saranno definite anche le caratteristiche dei materiali da utilizzare per raggiungere la corretta effcienza termica. Conviene rivolgersi prima ad un progettista specializzato che si occuperà di definire ogni dettaglio. Definisci preventivi e costi Il costo di un intervento di questo genere dipende da numerose variabili. Perciò osservando diversi preventivi bisognerà valutare cosa comprende l’offerta. Per definire un budget in linea con l’intervento da svolgere bisognerà valutare quindi: i materiali utilizzati; lo spessore dei pannelli; i costi della manodopera; i tempi necessari; costi ulteriori (es. noleggio di ponteggio). A grandi linee, il costo per l’installazione di un cappotto termico è compreso tra circa 50 e 70 € al mq se si tratta di una ristrutturazione, mentre per edifici di nuova costruzione questo costo si abbassa sensibilmente essendo il cantiere già avviato. Essendo una tipologia di lavoro che riqualifica l’edificio dal punto di vista energetico, l’installazione di un cappotto termico gode di importanti agevolazioni statali. È tra gli interventi trainanti per l’ottenimento dell'Ecobonus al 110%, una detrazione fiscale che permette di ottenere il lavoro a costo zero contando sullo sconto in fattura o sulla cessione del credito all’impresa che esegue il lavoro oppure a banche o assicurazioni. Per avere accesso a questo beneficio sarà necessario dimostrare che l’intervento abbia un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio e che si ottenga il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio (dove ciò non è possibile quella più alta) certificato con Attestato di Prestazione energetica (APE) rilasciata da tecnico abilitato.
Arredare il bagno: scegliere un soffione doccia di stile
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Nei bagni contemporanei la doccia viene concepita sempre più come un rituale di benessere completo e rigenerante, che non ha nulla da invidiare alla vasca da bagno, la sua naturale antagonista. Il soffione è l’elemento tecnico a cui è deputato il ruolo di erogare l’acqua verso il corpo. Scegliere un soffione doccia di stile significa poter godere di prestazioni avanzate poiché regalano il massimo confort durante l'utilizzo. Dal punto di vista estetico, questi elementi di rubinetteria hanno una grande qualità, ideale per ambienti sofisticati progettati secondo logiche attuali e con l’utilizzo di materiali sofisticati. Le modalità di erogazione dell’acqua possono essere di vario genere  La forma ed il sistema di funzionamento si possono selezionare in base al proprio gusto, in relazione all’arredamento del contesto. Indipendentemente dalla forma, tra i requisiti che un soffione deve soddisfare ci sono: una distribuzione uniforme del getto d’acqua; una temperatura omogenea; essere realizzato in materiali di buona qualità. Prima dell’acquisto è importante assicurasi anche che il soffione doccia sia adatto al bagno a cui è destinato, valutando aspetti come: le dimensioni; la compatibilità con il box doccia; la compatibilità con la tipologia di impianto per la produzione di acqua calda; eventuali lavori da fare per il fissaggio; la coerenza estetica con il design generale del bagno. Inoltre, dalla correttezza nell’installazione della rubinetteria dipendono la qualità delle prestazioni offerte. In particolare incidono sul funzionamento del soffione:  l’altezza a cui viene fissato; la tipologia di supporti al fissaggio (bracci, aste saliscendi, supporti murali); la presenza o meno di doccetta removibile; la qualità del miscelatore. In base al funzionamento del soffione ci sono diverse tipologie, tra i quali: soffioni doccia con funzione di idromassaggio; soffioni doccia nebulizzanti; soffioni doccia con cromoterapia; soffioni doccia a cascata; soffioni doccia multigetto soffioni doccia multifunzione; soffioni a potenza regolabile; soffione doccia a risparmio idrico. Vediamo 5 differenti tipologie di soffione doccia: soffione doccia quadrato fisso; soffione doccia rotondo fisso; soffione doccia con braccetto removibile; soffione fisso a soffitto con braccetto removibile; soffione multi getto orizzontale e verticale. Doccia con soffione fisso quadrato I soffioni fissati a parete o a soffitto sono definiti soffioni a cascata poiché il getto dell’acqua è più ampio e produce un effetto avvolgente. Hanno una dimensione superiore rispetto ai normali soffioni a braccetto. Un soffione di questo genere si addice ad una doccia di dimensioni generose. La forma quadrata si allinea perfettamente con le tendenze bagno più moderne, coordinandosi con stili in cui prevalgono forme lineari e razionali. Il soffione doccia quadrato può essere fissato a parete oppure a soffitto, da installare ad incasso se si realizza un controsoffitto. Per l'installazione a parete sarà necessario fissare un apposito braccio che consenta di posizionare correttamente il soffione, ponendolo in una posizione centrale rispetto al box doccia, così da distribuire il getto dell’acqua in maniera uniforme ed assicurando un utilizzo ottimale con la modalità di caduta dell’acqua a pioggia.  Soffione doccia: rotondo e fisso Il soffione doccia di sagoma circolare fissato in alto, a parete o a soffitto, si differenzia da quello quadrato soltanto per la forma ma apporta un carattere totalmente differente nei bagni in cui viene installato. La sua rotondità si addice ad ambienti in stile classico dove si concilia bene con le forme sinuose, mentre quando viene inserito in bagni dal design essenziale e lineare apporta un tocco addolcente. Questo genere di rubinetteria si armonizza senza problemi anche all’interno di bagni dal sapore vintage.  Soffione doccia con braccetto Ci sono diverse tipologie di braccetti da utilizzare per fissare un soffione doccia a parete. Solitamente sono venduti insieme al soffione in modo da avere elementi che seguono la stessa linea stilistica. Possono avere sezione circolare o quadrata, possono essere dritti o presentare delle curve, così come si possono differenziare anche per la lunghezza e diversi sistemi per il fissaggio. Differiscono anche per altri aspetti come il colore e la tipologia di finitura superficiale, da coordinare sempre alle altre rubinetterie presenti nello stesso bagno. La lunghezza ideale del braccetto va calcolata in base alle dimensioni del piatto doccia, per cui viene scelto solo dopo aver definito le caratteristiche del box doccia. Nelle docce walk-in, non essendo chiuse su ogni lato, bisognerà considerare fino a quale distanza si potrà collocare il soffione, e quindi la lunghezza del braccetto, in modo che l’acqua non fuoriesca allagando il bagno. Anche l’altezza a cui viene posto il braccetto influisce sull’effetto che l’acqua produce all’interno della doccia, considerando che l’altezza a cui viene posizionato il soffione dipende da esso e varia in funzione della tipologia di braccetto. In generale, 200 o 210 cm sono un’altezza ideale a cui collocare il soffione, salvo specifiche necessità. Ad ogni modo la dimensione ed il punto di installazione del braccetto vanno valutati caso per caso, studiando la doccia nella sua totalità. Spesso i braccetti a cui fissare il soffione doccia sono abbinati ad aste saliscendi da utilizzare per posizionare un doccino all’altezza desiderata, facendolo scorrere lungo l’asta per regolare l’altezza e con la possibilità di regolare anche l'inclinazione. Il doccino è un elemento rimovibile fissato ad un tubo flessibile di lunghezza variabile che consente di staccarlo e rivolgere il getto dove necessario, raggiungendo facilmente le parti inferiori del corpo. Soffione combo: fisso a soffitto e braccetto removibile Il soffione fisso a soffitto è una soluzione dal grande impatto estetico ed in grado di regalare un’esperienza di utilizzo di alto livello. Tuttavia un soffione statico ha dei limiti dal punto di vista funzionale in quanto il getto d’acqua non può essere orientato secondo le proprie necessità. Per ovviare si può optare per la combinazione di soffione a soffitto e doccino con braccetto rimovibile da utilizzare in modo alternativo. Doccia con soffione multi getto orizzontale e verticale Il flusso d’acqua calda può avere effetti benefici sul corpo al termine di una giornata pesante, agendo come un massaggio terapeutico sulle articolazioni e sulla muscolatura. Le docce con soffione multi getto sono maggiormente efficaci in questo senso in quanto indirizzano l’acqua in diverse direzioni, sia in orizzontale che in verticale, alternando tipologie di getti a cascata con getti a pioggia, per un effetto più rilassante. In questo caso il doccino, essendo usato in modo limitato, può non essere fissato ad un saliscendi ma direttamente ad un supporto fisso installato a parete.
Boiserie: come valorizzare le pareti di casa con diversi materiali
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La boiserie è una finitura decorativa per interni usata per infondere un’atmosfera sofisticata ed accogliente. L’utilizzo della boiserie è tipico delle case signorili, eleganti e arredate seguendo i dettami dello stile classico. La presenza di una boiserie ha il ruolo di impreziosire le stanze rendendole ambienti raffinati.  La più tradizionale delle boiserie è in legno e si compone di pannelli fissati al muro abbelliti da cornici, intarsi e decori che si ripetono creando un motivo ricercato, utilizzato anche per evidenziare particolari dettagli architettonici. Le boiserie più sontuose possono essere arricchite attraverso ulteriori elementi decorativi ed accentuate attraverso l’uso del colore oro.  Oltre ad essere un rivestimento con cui caratterizzare la casa dal punto di vista estetico, la boiserie ha anche proprietà isolanti, sia dal punto di vista termico che acustico. Oggi il significato originale della boiserie è stato superato per estendersi verso soluzioni più contemporanee e di semplice applicazione, anche con la sperimentazione di materiali e forme inedite per questo utilizzo. Ogni genere di rivestimento se utilizzato per valorizzare una parete, anche a mezza altezza, si può quindi categorizzare come boiserie.  La classica boiserie in legno rimane comunque ancora oggi molto in voga, soprattutto per le abitazioni all’interno di palazzi d’epoca in cui esprime tutto il suo fascino, anche rinnovata con l’applicazione di nuove tonalità che le danno un’aria più attuale. Boiserie in legno: tradizionali e intramontabili Il fascino che una boiserie in legno conferisce ad un’ambiente difficilmente si riesce ad ottenere attraverso il ricorso ad altre soluzioni. Le boiserie tradizionali costituiscono una tipologia di decorazione intramontabile, ulilizzata per valorizzare la casa e apportare un ineguagliabile tocco sofisticato grazie alle tecniche di lavorazione del legno di antica reminiscenza. Si tratta di creazioni artigianali, realizzate in modo da evidenziare le caratteristiche di ogni stanza, enfatizzando elementi come le porte, le finestre, gli zoccolini, oppure per accentuare la presenza di nicchie o arredi fissi. Ogni boiserie è creata su misura appositamente per uno specifico luogo perciò viene personalizzata nel dettaglio, adattandosi alle dimensioni dell’ambiente stesso. Può essere impreziosita da ornamenti creati attraverso delle componenti scolpite o intarsiate oppure avere delle linee più semplici ed essenziali, ma sempre eleganti e raffinate. Le boiserie possono essere completate con l’applicazione di tappezzerie, carta da parati o tinteggiature a contrasto nelle porzioni superiori di parete. Un trucco per ottenere l’effetto boiserie in maniera fai da te consiste nel fissare dei listelli di legno al muro in modo da formare delle cornici di forma regolare, dedicando un po’ di impegno nella realizzazione di un disegno equilibrato ed armonioso. Anche in questo caso per riprodurre l’effetto della boiserie si può andare a coprire tutta l’altezza della parete o si può optare per la posa limitata alla parte inferiore.  Questo genere di lavoro si può realizzare autonomamente, procurandosi materiale ed attrezzature in un centro per il bricolage. Ogni listello in legno dovrà essere tagliato e poi incollato o chiodato direttamente sulla parete. Applicando successivamente la stessa vernice sia sui listelli che sulla parete si ottiene un effetto uniforme molto sofisticato. Si tratta di una soluzione rapida ed economica per ottenere una boiserie ma con la quale si ottengono risultati sorprendenti.  Boiserie in poliuretano: leggere e di facile applicazione Un’alternativa al legno è costituita dalle boiserie ottenute con l’applicazione a parete di elementi in poliuretano. Questi si caratterizzano per la particolare leggerezza, combinata con la resistenza e la compattezza data dall’alta densità, e per la semplicità di installazione. Si possono trovare pannelli, cornici sagomate e rosoni in poliuretano che si fissano a parete con appositi collanti, differenti per disegno e stile, anche adatti all’applicazione su pareti curve. Per la loro composizione si tagliano facilmente, offrendo la possibilità di realizzare boiserie su misura e di gestire il disegno in modo personalizzato, ottenendo così progetti ogni volta unici anche partendo da elementi standard. Una volta applicati tutti gli elementi, questi possono essere dipinti in modo da uniformarli alla parete di supporto, rendendo il muro ed il suo decoro una cosa sola. Il disegno classico delle cornici dona un sapore classicheggiante agli interni ma si inserisce bene in ambienti moderni. Grazie all’applicazione di tonalità di tendenza, la boiserie produce un effetto molto suggestivo, una base perfetta per ambienti contemporanei dallo stile sofisticato e senza tempo. Boiserie in tessuto: di stile e coordinato con gli arredi L’evoluzione delle boiserie in chiave contemporanea ha visto il coinvolgimento di nuovi materiali. Il tessuto è una delle soluzioni innovative per la realizzazione di boiserie attraverso il ricorso a pannelli decorativi da applicare a parete. La stanza conquista così un fascino particolare, dato dalla morbidezza e dalla texture delle stoffe utilizzate. Si utilizzano per questa funzione anche tessuti pregiati come il velluto o le pelli, con cui dare un’atmosfera ricercata agli interni. Il principale vantaggio di questa soluzione è la possibilità di coordinare il rivestimento della parete con altri tessuti presenti nello stesso ambiente. Boiserie con carta da parati: moderna e di design Un’alternativa bidimensionale alle boiserie è costituita dall’utilizzo di carta da parati con la riproduzione di motivi ispirati a boiserie classiche o moderne. Questo particolare rivestimento per le pareti grazie al trompe l’oeil dona un effetto estremamente realistico per cui il risultato all’interno dell’ambiente è molto simile a quello ottenuto con un’autentica boiserie in legno o altro materiale. Come queste, anche la boiserie con carta da parati si può realizzare a tutta altezza oppure a metà altezza. È chiaro che la posa di una carta da parati è molto più rapida rispetto alla realizzazione di una boiserie vera e propria. Si tratta dunque di una soluzione a cui ricorrere quando si vuole ottenere in modo veloce l’effetto desiderato sfruttando le potenzialità di una finitura moderna e di design. Utilizzando fotomurali effetto boiserie si può coprire una parete con un disegno sviluppato su tutta la lunghezza.  Boiserie con pareti imbottite per donare calore ed eleganza Il concetto di boiserie si amplia a soluzioni originali con cui dare agli ambienti di casa caratteristiche esclusive. Ad esempio, l’idea di abbinare al legno delle pareti imbottite consente di ottenere un risultato sorprendente e, inserita in una camera da letto, può sostituire la testiera del letto. Un elemento scenografico che rende la stanza un ambiente accogliente ed elegante. La maxi testiera effetto boiserie può occupare l’intera parete ed avere uno sviluppo a tutta altezza per un effetto molto suggestivo.
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