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Personalizzare gli ambienti di casa con un muro in mattoni
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Le tradizionali pareti in mattoni sprigionano sempre un fascino particolare. La trama regolare che si crea con l'alternanza di mattoni e fughe è un tratto inconfondibile, mentre la superficie ruvida e tridimensionale apporta un effetto suggestivo negli interni. Si tratta di una finitura che caratterizza ed infonde stile ad ogni tipologia di ambiente, con tutte le sue sfumature e le sue imperfezioni che costituiscono un valore aggiunto poiché danno un tocco autentico. Quando si arreda uno spazio dove è presente un brick wall l'imperativo è cercare di mettere in risalto l'effetto decorativo del motivo a mattoni, evitando di appesantire l'ambiente con oggetti e decorazioni eccessive che ne oscurerebbero la visibilità. Durante una ristrutturazione capita a volte di trovare delle pareti originali in mattoni, celate sotto l'intonaco. Riportarle alla luce è un bellissimo modo per dare agli ambienti un carattere deciso e mostrare un po' della storia dell'edificio ma consente anche di ottenere con un budget contenuto un effetto molto particolare. I classici mattoni sono una tipologia di parete molto decorativa, sia nelle caratteristiche sfumature naturali tendenti al rosso, sia con l'applicazione di tinteggiature in altri colori per renderle più omogenee.  Le pareti di mattoni si coordinano con ambienti dal sapore industriale di ispirazione vintage, ma anche in contesti dallo stile country e rustico oppure shabby, in questo caso saranno sbiancate per adattarle ai dettami di questo stile.  I mattoni a vista si affiancano bene ad altre finiture dall'aspetto grezzo come il cemento o il legno naturale, mentre creano un contrasto interessante affiancati a finiture più minimaliste e moderne. Vediamo alcuni esempi dell’effetto che creano le pareti in mattoni in diversi ambienti. Soggiorno sensazionale con pareti in mattoni Nei soggiorni in stile loft le pareti con mattoni a vista sono un vero e proprio must. Con la loro nota distintiva aggiungono un carattere grintoso creando uno sfondo ideale per un ambiente dalle note vintage. Il colore caldo dei mattoni si combina armoniosamente con il legno al naturale in tutte le tonalità, sia scure che chiare, determinando un'atmosfera familiare ed accogliente. Per questo motivo è ideale con soffitti con travi a vista e parquet posato a pavimento. Le pareti in mattoni creano un buon connubio anche con le vetrate in metallo e vetro usate per creare suddivisioni all'interno di ampi open space. In un ambiente di questo genere anche l'arredamento avrà uno stile marcatamente vintage o industriale. Paraspruzzi in mattoni per una cucina di stile Le pareti in mattoni sono un complemento ideale anche per le cucine. La superficie ruvida potrebbe però apparire come un ostacolo per la difficoltà a mantenere l'igiene, sempre fondamentale in un ambiente destinato alla preparazione dei cibi. Questo può essere ovviato in modo semplice con l'applicazione di una resina trasparente con azione impermeabilizzante contro il vapore e lo sporco, soprattutto se la parete con mattoni corrisponde alla funzione di paraspruzzi. In questa area le superfici sono sottoposte a macchie e schizzi per cui devono essere lavabili, inoltre devono sopportare il calore e gli sbalzi di temperatura. Il paraspruzzi in mattoni è una scelta originale che contribuisce a creare una cucina di stile. Una finitura di questo genere arricchisce un arredamento dalle linee contemporanee quando si desidera inserire degli accenti tradizionali per creare un mix eterogeneo che doni dinamicità.  In una cucina piccola e poco luminosa puntare su una parete in mattoni dipinta di bianco aiuta a rendere l'ambiente arioso e fresco, andando verso uno stile più minimalista e contemporaneo, anche accostandola a delle zone in cui i mattoni lasciano vedere il proprio colore originale. Bagno con mattoni a vista dal sapore industriale I mattoni a vista nel bagno sono una scelta molto originale ed inusuale che consente di ottenere un interno dalle caratteristiche uniche. Considerando che il bagno è una stanza che può risultare fredda, i mattoni a vista consentono inoltre di dare calore all'ambiente trasformandolo in un'oasi di benessere e relax. L'aspetto naturale e rustico dei mattoni contrasta con la perfezione delle ceramiche di lavabi e sanitari e ne sottolinea con forza le linee. Volendo dare un sapore industriale anche attraverso all'arredamento sono perfetti degli elementi dal design retrò, come la rubinetteria in stile vintage. Per dare al bagno un'ambientazione in pieno stile industriale l'uso di una parete in mattoni è sicuramente una valida soluzione da valutare. Anche in questo caso sarà preferibile applicare un trattamento superficiale impermeabilizzante, che protegga i mattoni impedendo che possano soffrire dell'umidità che si crea in questa tipologia di ambiente.  Per non rinunciare alla praticità, le pareti in mattoni possono essere affiancate ad altre tipologie di rivestimenti e finiture più attuali, in grado di offrire prestazioni di alto livello. Questa è un'opzione da considerare specialmente per le aree maggiormente esposte al contatto con l'acqua come la zona doccia o la parete dietro alla vasca da bagno. Camera da letto con testiera particolare in mattoni Anche in camera da letto non ci sono controindicazioni alle pareti in mattoni a vista. Averne una alle spalle del letto equivale ad una testiera molto particolare che impreziosisce la stanza con le sue particolari qualità. I mattoni infatti aggiungono una dimensione rustica che rende l'atmosfera accogliente. La matericità dei mattoni è molto viva e viene enfatizzata dalla luce. Utilizzare delle lampade che illuminano la parete, anche utilizzando delle strisce led, le darà maggiore risalto. In assenza di una vera e propria parete in mattoni, si può realizzare una testiera che abbia un effetto simile in diversi modi. Ad esempio, si può ricorrere all'applicazione di una carta da parati con motivo a mattoni, la cui posa è piuttosto semplice e veloce. Per un risultato più realistico si può utilizzare invece un rivestimento decorativo effetto mattone, realizzati in polistirolo, PVC o in quarzo, da incollare alla parete esistente in modo simile a delle piastrelle. Cameretta per teenager con dettagli in mattoni Arredare la cameretta di un teenager, rendendola adeguata alla sua età è sempre una bella sfida. Se nella stanza è presente una parete in mattoni questa può essere un dettaglio che aiuta a creare un ambiente particolare che piacerà molto anche agli adolescenti.  Ad esempio, si possono sfruttare i mattoni per delimitare le diverse aree funzionali della stanza. I mattoni a vista in questo modo danno un effetto di contrasto molto suggestivo se presenti su una porzione di parete, divenendo un elemento d'accento senza dare alla stanza un'atmosfera troppo rustica se combinati ad elementi che hanno uno stile più scandinavo.
Arredare casa in arancione: seguire una tendenza alla moda
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Energia, allegria e calore sono tra le principali sensazioni che il colore arancione è in grado di sprigionare e trasmettere nello spazio. Questa tinta si inserisce in modo vigoroso negli interni domestici, prevalendo su altre tonalità grazie alla sua particolare intensità. Risulta innegabile ad ogni modo quanto l'effetto del colore arancione vari notevolmente a seconda del contesto e di come viene combinato con materiali e colori che influiscono sulla percezione di questa sfumatura. Per questa ragione ogni situazione sarà differente e l'applicazione dell'arancione andrà valutata caso per caso. Quando l'arancione viene combinato con toni caldi come il marrone, il crema, il beige prevale la sua essenza avvolgente, mentre se affiancato a toni freddi come il grigio ed il bianco viene esaltato il suo lato più vitaminico. Questo colore trasmette sempre ed ovunque vibrazioni positive che migliorano l'umore per cui arredare casa con l'arancione porta ad ottenere ambienti in cui è molto piacevole soggiornare, oltre a regalargli un aspetto che segue la moda.  L'arancione assume un carattere diverso anche in base allo stile della casa, ma si combina egualmente bene sia in ambienti contemporanei sia in ambienti più tradizionali. Ogni ambiente di casa con un arredamento o un dettaglio arancione cambia il suo aspetto, divenendo trendy. Arancione per un living attuale e di stile Un living fuori moda e dall'aria poco attrattiva si trasforma in un ambiente attuale, con uno stile marcato e ricercato semplicemente se si inseriscono degli accessori colorati come cuscini, quadri e lampade. Con dei piccoli tocchi in arancione un living datato si accende acquisendo un tono contemporaneo. Quando l'ambiente è dominato da toni neutri aggiungere qualche elemento a contrasto contribuisce a dare un'atmosfera più accogliente. Giocando sull'arancione si determina un living di tendenza senza dover fare molte modifiche. Arredare con dettagli in arancione per i pensili in cucina L'arancio è un colore vitaminico. Inserirlo in una cucina total white apporta un tocco frizzante ed energizzante che trasforma un ambiente anonimo e freddo in uno spazio unico e pieno di carattere. Pensili per la cucina in arancione non sono molto comuni per cui l'effetto è assolutamente sbalorditivo. Ante laccate con effetto lucido rendono la cucina brillante mentre la laccatura opaca ha un effetto più smorzato. Per attutire l'impatto di un colore come l'arancione si può optare per il bicolore, scegliendo di combinare questa cromia ad altre più neutre oppure a materiali come il legno, da utilizzare ad esempio per il piano di lavoro. Per ottenere questo effetto in una cucina esistente si possono dipingere le ante dei pensili oppure si possono applicate delle pellicole colorate, anche eseguendo il lavoro in autonomia, ma per un risultato impeccabile è sempre meglio rivolgersi ad un falegname che possa svolgere il lavoro in modo professionale.  Arredo arancione: sedie contemporanee in sala da pranzo La sala da pranzo deve essere uno spazio che unisce la necessaria praticità ad un estetica gradevole, poiché è il luogo in cui la famiglia si ritrova ogni giorno ma è anche l'ambiente dove si ricevono gli ospiti a pranzo o a cena, quindi deve avere un minimo di formalità.  Le sedie in plastica colorata che si caratterizzano per le linee moderne ed il design sofisticato sono un elemento perfetto per la sala da pranzo, essendo facili da pulire, resistenti e durature. In arancione emergono con forza caratterizzando la sala da pranzo con uno stile contemporaneo. Se invece si richiede maggiore comfort sono una buona opzione le sedie o le poltroncine imbottite, rivestite in tessuto. In questo caso la stoffa utilizzata influenza molto l'atmosfera con il suo colore e scegliere l'arancione renderà questo ambiente vivace ed allegro. Affinché si mantengano a lungo in buono stato essendo esposte a macchie ed usura è preferibile selezionare tessuti resistenti e possibilmente antimacchia, in alternativa si può optare per rivestimenti sfoderabili che si potranno lavare con facilità. Studio: sedute arancioni in stile vintage L'arancione è uno dei colori più usati nello stile vintage. Questa sfumatura ci riporta indietro agli anni '60 e '70 dove era impiegato ampiamente per complementi d'arredo e mobili, ma anche per tessuti e carte da parati. In questa epoca l'arancio si usava spesso in combinazione con altre tonalità dirompenti come il rosso, il giallo o il viola. Oggi lo stile vintage è tra quelli più di tendenza e non sembra destinato a perdere interesse, grazie al fascino che le atmosfere del passato sono capaci di regalare agli ambienti moderni. Riuscire ad avere una seduta vintage originale con rivestimento arancione apporta agli interni un sapore retrò autentico, ma è difficile trovarne in buono stato per cui in alternativa si possono cercare poltrone o sedie di produzione recente ma con lo spirito delle sedute vintage. Bagno moderno: un particolare soffitto arancione Il progetto del bagno solitamente viene studiato con molta cura, per ottenere un risultato che unisca funzionalità ed estetica. Solitamente però si pensa poco ad aspetti come il soffitto ed a quanto questo possa influire sull'effetto finale. Nell'intento di rendere il bagno un ambiente singolare, unico nel suo genere, si può procedere con la realizzazione di un soffitto contrastante con gli altri rivestimenti presenti nell'ambiente. Un soffitto o un controsoffitto arancione stupirà chiunque entrerà nel bagno essendo una soluzione totalmente inaspettata. L'arancio spazza via ogni traccia di quell'apparenza asettica ed impersonale che si instaura nei bagni dominati da tonalità fredde e dona grande personalità e riconoscibilità. Arancione: morbidi tessuti per la camera matrimoniale La camera da letto deve essere un ambiente avvolgente ed intimo, dove l'armonia ottenuta con l'arredamento, gli accessori ed i tessuti aiuta a rilassarsi. L'arancione in questa tipologia di ambienti è quindi un colore da dosare con attenzione, per evitare di creare un contesto troppo stimolante che impedirebbe di riposare bene.  Creare una combinazione di morbidi tessuti dalle tonalità calde consente di ottenere un'atmosfera che concilia il riposo determinando una camera matrimoniale accogliente, di cui è difficile stancarsi. L'effetto è ancora più accentuato quando a morbidi tessuti si combinano materiali e fibre naturali, mobili in legno ed accessori artigianali realizzati con l'intreccio di iuta e paglia che strizzano l'occhio ad atmosfere esotiche. Qualche candela e delle luci calde saranno un ulteriore step per rendere questo ambiente un oasi privata. La camera da letto matrimoniale conquista così il ruolo di spazio dallo stile cocooning, dove dormire ma ideale anche per passare il proprio tempo libero nelle grigie giornate invernali, circondati da un'atmosfera confortevole e protettiva.
Riscaldamento con i termosifoni: tutto ciò che serve sapere
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Il classico impianto di riscaldamento con termosifoni è presente in molte case, si tratta infatti di un sistema efficace e di realizzazione relativamente semplice per rendere la casa un ambiente accogliente durante i mesi invernali.  Tra i vantaggi apportati dalla scelta di installare un impianto di riscaldamento con termosifoni ci sono sicuramente la rapidità con cui è possibile riscaldare gli ambienti, considerando che raggiungono rapidamente la temperatura necessaria. Vantaggiosa anche la semplicità di gestione dell'impianto, la facilità con cui è possibile regolare le temperature e la possibilità di utilizzare il riscaldamento soltanto in alcuni ambienti della casa. In aggiunta sono una tipologia di impianto che ha scarsa necessità di manutenzione. Tra gli svantaggi derivanti dall'utilizzo dei caloriferi per il riscaldamento della casa abbiamo la produzione di un'aria piuttosto secca negli ambienti riscaldati, da correggere con l'aggiunta di umidificatori. Inoltre, il calore prodotto non ha una distribuzione uniforme all'interno dell'ambiente.  Può essere letta come uno svantaggio anche la necessità di produrre alte temperature, intorno a 70°, e dunque la necessità di impiegare generatori di calore che per via delle emissioni inquinanti hanno ripercussioni sull'ambiente. Non sono idonei invece i sistemi alimentati con energie pulite se non sono in grado di raggiungere le temperature richieste. Inoltre l'uso intensivo del riscaldamento con termosifoni può comportare costi alti se si utilizza una caldaia ad alti consumi. Termosifoni in casa: quale tipologia scegliere Ci sono molti modelli differenti di termosifoni, proposti da diverse aziende, ma la differenza principale è costituita dal materiale con cui sono realizzati. I radiatori più tradizionali sono quelli in ghisa, resistenti e duraturi nel tempo. Si scaldano lentamente, ma una volta raggiunta la temperatura la mantengono a lungo, anche dopo lo spegnimento. Possono avere dei piedini per posizionarli sul pavimento oppure possono essere sospesi a parete. Hanno un'estetica vintage e la superficie può essere decorata con rilievi di diverso genere. Se si intende rinnovarli possono essere dipinti applicando delle vernici apposite. L'alternativa è costituita dai radiatori in alluminio. A parità di dimensioni sono molto più leggeri rispetto alla versione in ghisa e questo rende l'installazione più semplice. Questo metallo ha il vantaggio di riscaldarsi in fretta consentendo di ottenere ambienti riscaldati in poco tempo, ma si raffredda altrettanto rapidamente dopo lo spegnimento per effetto dell'inerzia termica di questa lega metallica. Hanno un costo inferiore rispetto ai modelli in ghisa. Un altra tipologia è costituita dai termoarredi, modelli più sofisticati progettati per integrarsi in casa come un elemento d'arredo vero e proprio. Hanno forme e stili molto variegati, alcuni modelli di design possono integrare ulteriori funzioni ed avere un aspetto simile ad un'opera d'arte. Quelli utilizzati per i bagni invece vengono indicati come scaldasalviette poichè consentono di appoggiare su di essi gli asciugamani per tenerli caldi. Alcuni di questi sono dotati di doppia alimentazione, quella tradizionale e quella elettrica, quest'ultima da utilizzare anche in estate quando l'impianto non è in funzione. Termosifoni in casa: quanti elementi installare Le dimensioni ed il potere calorifico di un termosifone dipendono dal numero di elementi di cui è costituito. Gli elementi sono i moduli che compongono il radiatore stesso, questi vengono saldati tra loro per ottenere un oggetto unico. Il numero di elementi viene stabilito in base al risultato di una valutazione effettuata dal termotecnico il quale esegue un calcolo che tiene conto delle misure dell’ambiente e dunque del volume da riscaldare e la resa termica di ogni singolo elemento. In questo calcolo influiscono aspetti difficili da contabilizzare per chi non ha conoscenze tecniche specifiche come la differenza tra la temperatura interna e quella esterna, considerando anche la capacità isolante dell'edificio. Volendo semplificare la logica con cui viene eseguito il ragionamento dal termotecnico incaricato di progettare l'impianto, possiamo dire che conoscendo le calorie necessarie per riscaldare un ambiente, anche tenendo conto delle dispersioni dovute alle caratteristiche dell'edificio, queste devono essere suddivise per la potenza generata da un elemento. In questo modo si ottiene il numero degli elementi, da arrotondare per eccesso o per difetto a seconda dei casi e qui è fondamentale l'esperienza del progettista. Ogni stanza ha quindi necessità differenti e se non si dimensionano correttamente i caloriferi non si avrà la giusta quantità di calore, in eccesso o in difetto. Termosifoni in casa: manutenzione caldaia I termosifoni sono alimentati dalla caldaia, la quale riscalda l'acqua contenuta nel circuito portandola a temperature di circa 70°. Per assicurare un buon funzionamento dell'apparecchio ed evitare ulteriori problemi è necessario eseguire una corretta manutenzione. Se si tratta di una caldaia a gas solitamente la manutenzione viene eseguita una volta all’anno da un tecnico abilitato che avrà cura di pulire accuratamente le componenti interne, andando ad individuare se ci sono pezzi usurati o guasti da sostituire.  Un'altra operazione effettuata dal tecnico è il controllo dei fumi, una misurazione necessaria per misurare le emissioni nocive prodotte dalla caldaia e liberare nell'ambiente esterno.  Se si tratta di un modello di caldaia obsoleto ma ancora funzionante si può considerare comunque l'ipotesi di sostituirla con un modello più recente che sarà più efficiente e meno inquinante. Sono da valutare anche le caldaie a condensazione e le pompe di calore oppure generatori alimentati a biomassa, decisamente più sostenibili. Termosifoni in casa: costi e spese Costo per l'acquisto caloriferi dipende dal modello scelto. Le soluzioni standard hanno prezzi più contenuti mentre se si punta su soluzioni di design queste hanno prezzi ben più elevati. A questo, se si tratta di una nuova installazione, bisogna aggiungere le spese per la realizzazione dell'impianto e per l'acquisto e l'installazione della caldaia. Quando si installa una nuova caldaia è necessario inoltre effettuare la prima accensione gestita da un tecnico, necessaria per attivare la garanzia dell'impianto. Diverso il caso della sostituzione nel quale, se non si interviene anche sull'impianto e sulla caldaia, bisognerà sostenere soltanto il costo per l'acquisto dei nuovi radiatori e le spese relative alla manodopera, necessaria per la rimozione dei vecchi radiatori e la posa dei nuovi.  A questi costi iniziali si aggiungono le spese per la manutenzione dell'impianto ed i costi di alimentazione. Questi ultimi possono essere contenuti impostando correttamente la temperatura sul termostato, fissandola intorno a 20°-21° C al massimo, in modo tale che la caldaia si spenga nel momento in cui l'abitazione ha raggiunto tale temperatura.
Camera da letto: organizzare uno spazio di lavoro
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Lavorare da casa, in modo stabile o temporaneo, comporta l'esigenza di realizzare uno spazio riservato in cui svolgere comodamente la propria attività. Se non si dispone di uno studio vero e proprio bisogna quindi individuare una stanza che disponga di uno spazio idoneo dove poter creare un angolo ufficio. Una delle opzioni da considerare è la camera da letto poiché è un ambiente normalmente non utilizzato durante il giorno nelle ore lavorative ed al suo interno si può beneficiare della necessaria privacy, con la possibilità di isolarsi dal resto della famiglia e non avere occasioni di distrazione. Lo spazio deve consentire di poter collocare almeno una scrivania ed una seduta confortevole, meglio se regolabile e reclinabile, appositamente studiata per non affaticare la schiena se si pensa di star seduti per diverse ore. Per completare saranno necessari dei mobiletti, degli scaffali o delle mensole dove riporre ed organizzare cancelleria e altro materiale necessario per svolgere il proprio lavoro. É importante che l'angolo ufficio, soprattutto se aggiunto in un secondo momento, dopo aver realizzato l'arredamento della camera da letto, sia in armonia con lo stile dell'ambiente. Materiali, colori e linee devono avvicinarsi il più possibile a quelli presenti o almeno mostrare una buona sintonia. Sono quindi da evitare arredi con uno stile da ufficio troppo marcato, mentre sono da preferire proposte che si caratterizzano per un'estetica più adatta ad ambienti domestici. Per realizzare una postazione per lo smart working in camera da letto prima di tutto è necessario valutare le dimensioni e le caratteristiche dello spazio che è possibile destinare a questa attività. In questo modo si potranno studiare delle soluzioni ad hoc che permettono di poter ottenere un angolo ufficio su misura. Di seguito vediamo una selezione di interessanti idee a cui ispirarsi per organizzare uno spazio di lavoro nella camera da letto. Camera da letto: office corner nella nicchia Se nella stanza è presente una nicchia di dimensioni adeguate questo potrebbe essere il luogo ideale in cui creare un angolo di lavoro.  Per realizzare una scrivania all'interno di una piccola nicchia sarà sufficiente utilizzare un piano tagliato su misura e fissato in modo tale da incastrarsi perfettamente tra le pareti ottimizzando così lo spazio. L'effetto è molto lineare e minimalista essendo una soluzione che non va a riempiere eccessivamente l'ambiente come avverrebbe con l'inserimento di ulteriori mobili. Si tratta quindi di una soluzione adatta anche a camere da letto di dimensioni contenute. Quando invece si dispone di una nicchia di dimensioni generose si può inserire un'ampia scrivania con l'aggiunta di cassettiere che rendono l'area di lavoro più funzionale. Un office corner ottenuto in uno spazio così riparato e protetto consente di trovare la concentrazione necessaria senza avere distrazioni dall'ambiente circostante. Inoltre, essendo ricavato nello spazio della nicchia, l'ufficio si inserisce in modo armonioso nella camera da letto poiché il suo ingombro non viene praticamente rilevato.  Camera da letto e angolo studio: separé vedo non vedo Inserire un divisorio semi trasparente è un ottimo modo per separare lo spazio dedicato al riposo da quello dedicato al lavoro. Questo elemento si può realizzare su misura con l'impiego di diversi materiali come il metallo o il legno e gli si può dare un disegno personalizzato che darà carattere e stile all'ambiente. Optando per un separé a tutta altezza di ottiene una postazione che si distingue per lo stile elegante e raffinato. Questo effetto vedo non vedo è utile anche perché favorisce il passaggio di luce e aria nonostante la suddivisione dello spazio. Inoltre, adottando una soluzione di questo genere l'angolo studio sarà visibile solo parzialmente dalla stanza per cui la sua presenza all'interno della camera da letto risulta alleggerita. Camera da letto con angolo studio attrezzato Avendo la possibilità di dedicare uno spazio considerevole alla zona di lavoro all'interno della camera da letto si può realizzare un progetto un po' più completo. Se si tratta di un'area indipendente, ad esempio, come quella che si ricava chiudendo un balcone per inglobarlo alla stanza, oppure un'area posta su un diverso livello rispetto all'ambiente principale, questa potrà essere trattata come un ambiente distinto. L'angolo studio si potrà in questo modo organizzare con maggiore libertà, inserendo dei mobili contenitori in grado di ospitare tutto ciò che rende un ufficio confortevole senza il timore di influire sull'aspetto della camera da letto che viene percepita come un locale separato e mantiene la sua intimità. Office corner nella zona notte: piani d’appoggio multifunzione L'idea di ricorrere ad elementi d'arredo multifunzione da utilizzare per lavorare in casa è ideale per ambienti come la camera da letto, soprattutto se l'utilizzo dell'office corner è sporadico. Lo stesso mobile usato per lavorare al computer si potrà utilizzare allo stesso tempo per altri usi, quindi come piano d'appoggio ed allo stesso tempo con molta flessibilità anche come utile postazione dove truccarsi. La mancanza di spazio può essere risolta attraverso l'utilizzo di elementi multifunzione. Se per far posto alla scrivania in camera da letto non rimane abbastanza spazio per tutti i mobili, quelli non indispensabili possono essere eliminati. Ad esempio, ponendo la scrivania di fianco al letto questa può fungere oltre che da piano per il lavoro anche da comodino alternativo ed originale, lasciando così la stanza più ariosa. Camera da letto e angolo studio: mobili versatili Infine un'idea per non pentirsi di aver inserito la zona di lavoro in camera da letto. Nella scelta dei mobili da destinare al proprio ufficio domestico si andranno a selezionare dei prodotti che non sono pensati appositamente per il lavoro in questo modo il progetto può considerarsi reversibile. Optare per dei tavoli, delle consolle o degli scaffali in grado di adempiere a funzioni disparate consente di poter utilizzare questi mobili per scopi differenti in momenti diversi. In questo modo la camera da letto diviene un ambiente arredato in modo flessibile in cui l'ufficio prende forma solo quando ciò si rende necessario. L'idea di poter cambiare uso quando si desidera è un ottimo motivo per scegliere dei mobili versatili. Scegliendo arredi che non hanno una funzione specifica per l'ufficio questi possono essere riutilizzati per nuovi usi all'interno della stessa camera da letto o anche in altri ambienti della casa. Ad esempio, un tavolo dalle linee molto essenziali si può utilizzare come scrivania ma può essere facilmente reinventato come tavolo da pranzo.
Giardino sul tetto: una copertura in verde ecofriendly
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Un giardino pensile ha principalmente una funzione architettonica ma ha effetti anche sul microclima dell'edificio. Costruire un giardino sulla copertura di palazzi, lastrici solari o su terrazze, oppure su coperture di garage trasforma completamente l'immobile, donandogli un'aria contemporanea e green friendly. Eppure i giardini pensili non sono una invenzione recente, basta pensare ai leggendari giardini pensili di Babilonia, una delle Sette meraviglie del mondo antico, ma sta prendendo sempre più piede in forma attualizzata negli edifici contemporanei. Si tratta infatti di una soluzione che permette di godere dei benefici del verde anche in contesti fortemente urbanizzati. Per realizzare un giardino pensile è necessario prima di tutto sottoporre a verifiche tecniche la struttura portante per accertarsi che sia idonea a supportare l'aggiunta di una soluzione di questo genere, considerando il peso del terreno, della vegetazione e dell'acqua che è in grado di trattenere. Da questi dati si potrà procedere alla progettazione del giardino pensile che potrà avere differenti caratteristiche in base alle esigenze e alla collocazione, con particolare attenzione alla scelta delle piante. Bisognerà assicurarsi poi che tutte le fasi della costruzione siano svolte a regola d'arte, in particolare l'impermeabilizzazione, al fine di scongiurare il rischio di infiltrazioni o altri danni all'edificio. Per questo è preferibile affidarsi a delle imprese specializzate nella realizzazione di giardini pensili. Scegli la tipologia di giardino sul tetto Ci sono diverse tipologie di coperture verdi che si differenziano per la vegetazione presente e di conseguenza per il sistema impiegato per la sua realizzazione e la manutenzione necessaria. Una di queste sono i giardini pensili intensivi, delle coperture verdi molto simili a giardini veri e propri, con prato ed una selezione accurata di specie vegetali realizzata sulla base delle caratteristiche di ogni pianta. Questa tipologia di giardini hanno pesi consistenti, mentre i costi per l'installazione e per la manutenzione superano quelli di un normale giardino realizzato sul suolo. Sono spazi fruibili, costituiti da tappeto erboso su cui possono essere introdotte strutture di arredo e pavimentazione. Tra la vegetazione si possono includere tappezzanti arbustive, specie cespugliose, anche con alberature di grandi dimensioni, oppure si possono realizzare orti per la coltivazione di frutta e verdura. Per via delle caratteristiche particolari, i giardini pensili intensivi richiedono una manutenzione regolare abbastanza intensa. L'irrigazione viene realizzata attraverso impianti a goccia o sistemi di subirrigazione. La seconda tipologia è costituita dai giardini pensili estensivi, detti anche tetti verdi. Hanno una struttura più semplice rispetto a quelli intensivi da cui differiscono per molti aspetti. Si tratta di coperture verdi per le quali vengono adottati processi naturali per l'irrigazione e la manutenzione. Questo genere di giardini pensili si realizza quando il tetto non deve essere utilizzato ed è equiparabile ad una semplice copertura.  La stratificazione da realizzare e di conseguenza lo spessore della copertura sono quindi ridotti rispetto ai giardini pensili intensivi, così come i costi di realizzazione. Richiedono bassa manutenzione ed hanno un fabbisogno nutritivo ridotto che viene soddisfatto con le sole precipitazioni atmosferiche. Una terza opzione è rappresentata dal giardino pensile inclinato, per molti versi simile ai giardini pensili estensivi che però si realizzano su coperture piane. Per la sua realizzazione sono necessari particolari accorgimenti tecnici per evitare l’effetto scivolamento. Indispensabile anche il contenimento del sistema al bordo tetto e il controllo dell'erosione del substrato soprattutto su inclinazioni molto elevate. Il verde viene realizzato con piante perenni a basso sviluppo e ad effetto tappezzante. Si può optare per tipologie di vegetazione di altezza limitata che richiedono scarsa manutenzione come piante sempreverdi resistenti al gelo e alla siccità. L'alternativa è la realizzazione di un semplice prato naturale. Esamina gli strati che compongono un tetto verde Nella stratificazione dei diversi materiali che costituiscono un giardino pensile, ognuno di essi ha una propria funzione specifica. In linea di massima questi strati sono: impermeabilizzante antiradice; strato drenante; sacchi di igroperlite; substrato colturale; vegetazione; impianto di irrigazione (per i giardini intensivi). I singoli strati devono essere realizzati in modo impeccabile affinché si generi un sistema con una buona funzionalità, senza causare ristagni d'acqua o terreno instabile.  Solo in questo modo la vegetazione potrà trovare il giusto nutrimento e vivere in buona salute. Considera i pro e i contro di un tetto verde Realizzare una copertura verde è vantaggioso per svariati motivi, sia per l’edificio che per le persone che lo abitano. Innanzitutto si recupera uno spazio altrimenti inutilizzato per portare un contatto con la natura anche in città, generando un impatto positivo sul paesaggio. L'effetto è benefico per la costruzione anche perché viene migliorato l'isolamento termico e di conseguenza si ottiene una regolazione della temperatura interna, sia in estate che in inverno, riducendo così il costo per l'alimentazione di sistemi di riscaldamento invernale e climatizzazione estiva. Si regola al tempo stesso l'umidità interna dell'edificio e si mitigano gli sbalzi termici. La costruzione subisce inoltre una crescita del proprio valore economico. Nonostante la realizzazione di un tetto verde sia una soluzione molto positiva per molti versi, non mancano alcuni lati negativi. Partiamo dai costi di realizzazione che possono essere piuttosto ingenti per superfici particolarmente vaste. A questo si aggiunge la necessità di manutenzione che si traduce in ulteriori costi per la gestione della copertura verde. Un altro svantaggio è il rischio concreto che si possano essere problemi di infiltrazione causati da errori di progettazione o esecuzione.  Queste particolari coperture verdi richiedono inoltre particolari strutture architettoniche che ne possano sopportare il peso. Consulta la normativa per i giardini pensili sul tetto Quando si vuole realizzare una nuova opera è sempre indispensabile consultare le normative vigenti così da poter procedere nel rispetto di esse.  La normativa di riferimento in Italia in materia di tetti verdi e giardini pensili è la norma UNI 11235:2015, dal titolo “Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e la manutenzione di coperture a verde”. Questa norma definisce i criteri di progettazione, esecuzione, controllo e manutenzione di coperture continue a verde, in funzione delle particolari situazioni di contesto climatico, di contesto edilizio e di destinazione d’uso.  Valuta i costi di realizzazione e manutenzione Il costo di un giardino pensile è fortemente orientato dal singolo progetto, dove ogni scelta incide sul preventivo. Perciò è utile determinare un budget di massima e richiedere un progetto che non si discosti troppo dalla cifra concordata.  Considerando i costi per metro quadro si comprende immediatamente che ad un prezzo più alto corrisponde un sistema più complesso. Si va da circa 70 €/mq per la realizzazione di una copertura con prato a circa 200 €/mq per la realizzazione di un giardino pensile con prato e alberi. Un altro elemento da valutare sempre è la manutenzione del tetto verde che comporta dei costi continuativi nel tempo.
Ristrutturazione bagno: perché scegliere sanitari filo muro
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La scelta dei sanitari da sostituire durante una ristrutturazione richiede un processo di valutazione, nel quale entrano in gioco, tra le altre cose, le caratteristiche impiantistiche del bagno, lo spazio disponibile e, non meno importante, lo stile che si vuole dare all’ambiente. Le proposte di sanitari moderni sul mercato sono molto variegate, per cui questo percorso diviene lungo e tortuoso se non si hanno le idee chiare. Puntare su sanitari filo muro è una soluzione vantaggiosa da diversi punti di vista, sia per quanto riguarda l'aspetto esteriore sia per la funzionalità che apportano.  Si tratta di coppie composte da WC e bidet realizzati in modo tale che l’installazione non lasci nessuno spazio tra sanitario e parete. Questo li rende esteticamente gradevoli poiché non ci sono componenti impiantistiche a vista, quali tubi di entrata dell'acqua e dello scarico, così come non sono visibili le sinuosità che in alcuni modelli caratterizzano il lato posteriore dei WC. I sanitari filo muro sono un'opzione che si allinea alle tendenze di arredo bagno contemporanee, da considerare quando si desidera attualizzare un ambiente datato. Permettono infatti di realizzare bagni dal design raffinato dove si manifesta una particolare cura dei dettagli.  L’installazione a filo parete dei sanitari, inoltre, è un espediente che offre la possibilità di semplificare le pratiche di pulizia e igiene, sia per quanto riguarda il sanitario stesso, sia per le pareti ed il pavimento a cui è fissato. Sono anche una soluzione salvaspazio, da considerare soprattutto per la ristrutturazione di bagni di dimensioni contenute o bagni di servizio.  Sanitari a filo muro: più spazio in bagno Essendo addossati alla parete, i sanitari filo muro consentono di guadagnare preziosi centimetri ed ottenere così un bagno apparentemente più ampio ed arioso. Questo è di vitale importanza soprattutto nei bagni di piccole metrature o caratterizzati da una pianta stretta che necessitano delle soluzioni ad hoc. In questa tipologia di ambienti i sanitari filo muro essendo compatti possono fare veramente la differenza poiché consentono di poter svolgere i movimenti in modo più fluido all’interno del bagno, rendendo l’utilizzo più confortevole. Naturalmente, i sanitari filo muro non sono destinati esclusivamente a bagni dove c’è poco spazio. Anche nei bagni più grandi avere degli elementi salvaspazio è utile per creare un’atmosfera rarefatta e alleggerita da qualsiasi elemento superfluo. I sanitari filo muro sono infatti una soluzione di natura minimalista, caratterizzandosi per le linee epurate e l’assenza di componenti tecniche a vista. Di conseguenza l'ingombro appare visivamente ridimensionato. Sanitari a filo muro: un’estetica impeccabile Ogni modello di sanitario attribuisce un carattere differente all’ambiente in cui si inserisce per cui una scelta coerente è sempre la soluzione migliore. Le linee dei sanitari filo muro risultano sempre molto raffinate dal punto di vista estetico, mentre il bagno in cui sono installati acquisisce un'aspetto ordinato e razionale. Sebbene sia una soluzione che si sposa bene prevalentemente con stili di stampo moderno e minimalista, non mancano le collezioni di sanitari filo muro dal sapore classico. Da una parte linee essenziali ed epurate, dall’altra richiami a sagome retrò che contribuiscono a dare al bagno un’atmosfera di ispirazione vintage. Sospesi o a terra: a ciascuno la sua tipologia Massima eleganza ed accentuato minimalismo caratterizzano i sanitari filo muro sospesi. L’ingombro sembra essere ulteriormente ridotto ed i sanitari appaiono come elementi che fluttuano all’interno dell’ambiente. Questa versione è dotata di attacco e scarico a parete, mentre il pavimento rimane completamente libero. Nel caso di sanitari filo muro sospesi la parete deve poter supportare il WC o il bidet che per il fissaggio hanno bisogno di staffe inserite all’interno del muro. Per questa ragione affinché si possa installare un sanitario con scarico a parete è necessario che questa abbia uno spessore di almeno 12 cm, in grado di contenere le tubature. Per ovviare alla mancanza di questo requisito si possono studiare a seconda dei casi delle soluzioni personalizzate che consentono di effettuare comunque l'installazione di sanitari filo muro, come ad esempio la creazione di una controparete, anche parziale. Ugualmente raffinate le versioni di sanitari filo muro con appoggio a terra. In questo caso lo scarico è a pavimento, mentre l’attacco dell’acqua sarà a parete. La scelta tra una o l’altra versione è molto influenzata dalla tipologia di scarico presente, non ci si può basare quindi soltanto sull’aspetto esteriore. Se l’installazione avviene nell’ambito di un impianto di nuova realizzazione si potrà scegliere con maggiore libertà la versione che si preferisce, mentre in fase di ristrutturazione una variazione di questo genere può comportare ulteriori lavorazioni per l’adeguamento dell’impianto ed opere murarie ulteriori necessarie per consentire l’installazione.  Nonostante i costi di sanitari a terra e sanitari sospesi della stessa collezione non siano molto differenti, per cui la scelta dell’una o dell’altra opzione incide in maniera pressoché nulla sul preventivo, i lavori necessari comportano solitamente un aumento dei costi e dei tempi. Sanitari a filo muro: facilità di pulizia e maggiore igiene L'assenza di distanza tra il muro e il retro dei sanitari è un grande vantaggio per quanto riguarda la pulizia. Non si dovrà infatti intervenire per eliminare la polvere e lo sporco che si depositano dietro il sanitario, in una posizione poco comoda e talvolta difficile da raggiungere per via di spazi ristretti, guadagnando così molto tempo. Nei sanitari filo muro non ci sono tubature a vista o forme concave posizionate sul lato posteriore, molto complicate da pulire. L'installazione di sanitari tradizionali distanti dalla parete solo pochi centimetri spesso non consente il passaggio di stracci o scope, impedendo una perfetta igiene del WC e del bidet. Optando per sanitari filo muro questo problema non si pone poiché la ceramica sarà aderente alla parete, senza lasciare alcuno spazio in cui lo sporco possa depositarsi.  Scarichi a scomparsa nelle versioni a terra, a parete o traslato Affinché sia possibile realizzare l'installazione di sanitari filo muro durante una ristrutturazione a volte è necessario ricorrere a degli espedienti. La componente più problematica nell'ambito di una sostituzione è costituita dalla posizione degli scarichi, spesso non compatibile con i nuovi sanitari a filo muro da installare.   Lo scarico traslato consente di poter trasformare uno scarico a parete in uno a pavimento e viceversa grazie all'utilizzo di una speciale curva tecnica regolabile. Anche l'attacco dell'acqua può essere regolato attraverso uno specifico adattatore. In questo modo non sarà necessario rifare gli impianti per effettuare la sostituzione di WC e bidet.
Rivestire il bagno con le piastrelle: soluzioni e idee
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  Se in alcune soluzioni contemporanee non è nemmeno più prevista la collocazione di piastrelle a pavimento o a parete, nella maggior parte delle idee progettuali a ciascun padrone di casa piace ancora l’idea di avere una superficie rivestita in maniera classica, utile, pratica, semplice da igienizzare e con soluzioni estetiche e stilistiche meravigliose da osservare. Rivestire il bagno con le piastrelle è un’opzione ancora all’apice delle tendenze nel settore degli interni e forme, dimensioni, finiture, colori e disegni, le rendono senza alcun dubbio un elemento versatile e in continuo rinnovamento. Ma dove posizionare le piastrelle in bagno. Ovvero, esistono regole prestabilite sulla loro collocazione in merito a luogo e ad altezze o è possibile gestire un progetto in maniera autonoma e seguendo i propri gusti personali? In realtà per i bagni privati e residenziali vi sono due normative che trattano l’argomento: il Decreto Ministeriale Sanità, datato 5 luglio 1975, che specifica regolamenti a titolo nazionale; il Regolamento Edilizio, interno al Comune di residenza, che delinea delle norme a livello locale in materia di progettazione e ristrutturazione. Proprio quest’ultimo disciplina la questione delle altezze all’interno di una stanza da bagno. Alcuni Regolamenti Edilizi, in tema di rivestimenti, non specificano una quota, ma danno come riferimento il telaio inferiore o superiore di un serramento. Altri indicano come altezza minima 1,20m, fatta eccezione per porzioni a contatto diretto con l’acqua. Nei Comuni di Milano, Napoli e Padova viene designata un’altezza di 1,80m riferita a superfici lavabili senza menzionare in modo esplicito le piastrelle, mentre per il Comune di Torino, non c'è alcuna indicazione sull'altezza minima dei rivestimenti. Il consiglio è quello di accertarsi presso l'Ufficio Tecnico comunale di competenza delle effettive regolamentazioni, per non incappare in errori durante le fasi di costruzione o ristrutturazione di un bagno. Detto ciò, le soluzioni attuabili su dove e come posizionare le piastrelle in bagno, sono molteplici e tutte caratterizzate da tendenze stilistiche ed estetiche belle e chic. Vediamone alcune insieme e una volta capite le regole da attuare nella specifica situazione, potrete prendere spunto dagli strepitosi progetti che andremo ad illustrare. Rivestire il bagno: piastrelle a tutt’altezza Se l’idea comune di rivestire il bagno con piastrelle a tutt’altezza è una prassi datata e risalente agli anni della seconda metà del secolo scorso, cade in un errore comune, poiché in molti progetti di ristrutturazione o anche di nuova costruzione, un rivestimento da pavimento a soffitto può rivelarsi un’ottima opzione sia a livello estetico che funzionale. Moderne piastrelle dai colori neutri, con finiture effetto legno o cemento, rendono incredibile e contemporaneo un locale di servizio anche con questa posa tradizionale con molti lati positivi: una piastrella a tutt’altezza permette di evitare porzioni di parete da tinteggiare con una certa frequenza; una piastrella a tutt’altezza consente una pulizia ordinaria su tutta la porzione muraria anche con un semplice panno umido; una piastrella a tutt’altezza diventa la vera protagonista all’interno di un bagno e lo connota profondamente in termini di stile e trend.     Per contro, se si dovessero effettuare lavori straordinari, inerenti la sostituzione di tubature o altri imprevisti nel corso del tempo, sarà inevitabile dover eliminare parte del rivestimento per risolvere il problema con successiva sostituzione delle medesime piastrelle acquistate in più e tenute come scorta (azione da compiere sempre). Rivestimento per il bagno: piastrelle a metà parete Se le piastrelle a tutt’altezza possono ad alcuni dare l’idea claustrofobica di un ambiente troppo uguale e opprimente, ma al contempo non si vuole rinunciare almeno nella parte bassa ad un rivestimento sano e igienizzabile all’occorrenza, ecco che le piastrelle a metà parete fanno al caso vostro. Di ogni dimensione e colore possono arrivare sino al filo inferiore o superiore di una finestra e lasciate al naturale o rifinite con bordi e torelli a piacere. La parte superiore potrà essere trattata con vernici lavabili e abbinata in colori e rifiniture alla piastrella stessa. Rivestire il bagno con le piastrelle nella zona lavabo La combinazione di materiali differenti è al giorno d’oggi una valutazione che in molti prendono in considerazione quando si apprestano a compiere dei lavori in un bagno. Le classiche piastrelle possono ancora venire utilizzate ma in numero minore e limitate ad alcune porzioni di pareti. Molto usuale trovarle nella zona lavabo, dove schizzi di acqua e umidità sono all’ordine del giorno. Le disposizioni sono le più disparate e gli interior designer e gli architetti più all’avanguardia, saranno capaci di farvi esplorare un mondo nuovo con infinite proposte e ideazioni. Le più semplici riguardano la posa di piastrelle nella zona lavabo ma che riguarda in effetti l’intera superficie muraria. L’innovazione di tali realizzazioni stanno nel mettere in evidenza il contrasto opaco e lucido, ruvido e liscio, scuro e chiaro con i rivestimenti circostanti per far spiccare al meglio le qualità di entrambi. In altri casi la dimensione dello spazio piastrellato dietro al lavandino interessa la sola larghezza e altezza del mobile che lo ospita. Questo espediente è perfetto quando si vuole creare un rapporto proporzionale corretto tra il muro in questione e i sanitari e i complementi d’arredo che lo occupano. Rivestimento in bagno: piastrelle dietro i sanitari Le piastrelle collocate dietro ai sanitari sono un’immagine vista in tanti progetti dove la quantità di parete interessata diventa davvero minima e a volte dà l’impressione di non essere del tutto terminata. Attualizzare questa soluzione progettuale significa ripensare al concetto estetico di un bagno, dove le piastrelle dietro a bidet e wc devono diventare un punto di forza che esalti le singole funzioni all’interno dell’intero ambiente. Cosa ne dite di questa possibilità dove il rivestimento diventa un tutt’uno tra pavimento e muro in modo esclusivo dietro i sanitari facendo emergere a livello ottico tutte le funzioni ben dislocate nella stanza? Glamour e di stile! Rivestire il bagno: piastrelle solo nella doccia Come prevedono anche alcuni Regolamenti Edilizi, le piastrelle per rivestire il bagno, possono essere posate solo nella doccia, essendo a diretto contatto con acqua corrente. In effetti avere una sorta di protezione della superficie muraria quando ci si sta lavando o si deve detergere la zona interessata è una tranquillità che nessun altro prodotto, oltre alla piastrella, offre allo stesso modo. Perché se è vero che materiali tecnologicamente evoluti e performanti, come le resine, garantiscono la medesima efficienza nell’immediato, con il trascorrere del tempo non si hanno ancora delle certezze concrete che tali rivestimenti debbano essere ripristinati, cosa che invece una piastrella assicura al 100% e con impatti estetici moderni e dal look inimitabile.
8 splendide idee per la maniglia delle ante in cucina
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Come in ogni progettazione di interni o esterni che si rispetti, trovare l’accessorio giusto che concluda al meglio un’ideazione ben studiata di uno o più ambienti, per ottenere una soluzione esteticamente bella, particolare e confortevole, è la classica ciliegina sulla torta che rende davvero perfetta una realizzazione di home design. Se ci soffermiamo in una zona giorno, e nel dettaglio ci occupiamo di un progetto riguardante la cucina, è naturale capire che le decisioni da prendere sono moltissime e suddivise in due categorie: quelle macro che riguardano elementi imponenti come elettrodomestici, disposizione, stile, rivestimenti e quelle micro che interessano la collocazione di utili lucine sotto pensile, la dislocazione di piccole pratiche prese e la scelta per la maniglia delle ante. Proprio quest’ultima ricade in un aspetto dedicato agli optional molto corposo e da non sottovalutare. Se apparentemente un piccolo oggetto come la maniglia da usare quotidianamente per le ante della cucina sembra facile da analizzare, quando ci si trova di fronte a cataloghi espositivi con infinite misure, forme, colori e finiture, la scelta non è più così semplice. Trovare la tipologia corretta che sappia esaltare la tendenza stilistica della cucina stessa e che al contempo risulti funzionale perché impiegata innumerevoli volte al giorno, è una sfida aperta per ciascun padrone di casa che si sta apprestando a definire gli ultimi tocchi per il proprio angolo cottura trendy e impeccabile. Maniglie in cucina: apertura a gola Se la linearità della vostra cucina deve rimanere invariata per mantenere la purezza delle forme, la tecnica dell’ apertura a gola è quella che fa per voi. Uno stratagemma intelligente e comodissimo per aprire un pensile o un cassettone in modo diretto, grazie ad un incavo ricavato nella parte alta o in quella laterale rispetto all’ anta stessa. Queste maniglie in cucina, risultano integrate nel sistema dei mobili e pertanto non visibili esternamente. Percepite come un lieve movimento geometrico sulla superficie dei complementi d’arredo determinano l’ aspetto ergonomico di carattere per il vostro progetto di puro design. Aperture comode con maniglioni XXL Al contrario, per chi non ama le mezze misure, tuffarsi nel mondo dei maniglioni XXL, è utile per inserire aperture comode ma molto eleganti. Determinare la proporzione perfetta rispetto all’ anta della cucina è il primo passo da valutare, in modo da calcolare una giusta dimensione che non risulti eccessivamente invasiva a livello globale. Stabilire una sequenzialità e un ritmo definito di tali maniglie, consente di ottenere un rigore estetico distintivo per qualsiasi stile di cucina scelto. Maniglie slim: una soluzione poco invasiva L’ indecisione verso soluzioni estreme di misure troppo eccessive o al contrario di “non” maniglie, farà propendere inevitabilmente verso quelle scelte intermedie dove si collocano le cosiddette maniglie slim. Definite da una forma snella e molto spesso da colori neutri, finiture satinate e non eccessivamente appariscenti, questa tipologia di apertura trova la sua peculiarità nell’ inserirsi nell’ anta di una cucina con grandezze differenti a seconda della metratura del modulo, 30, 60 0 90 cm. In base a questa distinzione si otterrà in un unico disegno una successione asimmetrica ma studiata a livello ottico per movimentare stili anche più tradizionali e classici. Pomelli ovali per aperture trendy Una forma poco utilizzata e che in pochi tengono in considerazione è un inconsueto ovale, che associato a pomelli per la cucina, scala invece la vetta della classifica delle aperture trendy. Inusuale, originale e insolita questa maniglia trova la sua collocazione in cucine con mobili più limitati e dove di solito i pensili vengono sostituiti invece da mensole a giorno. Questo escamotage è pensato per evitare che su ante vicine con apertura a cerniera verticale i pomelli ovali si trovino in posizione troppo vicina con un risultato a livello estetico poco piacevole. Intramontabili pomelli tondi per le ante della cucina Cucine tradizionali, dal sapore country o shabby, diventano il luogo perfetto dove inserire gli intramontabili pomelli tondi per le ante di una zona cottura classica e di gran classe. In svariate finiture, dal satinato al lucido, dall’ ottone all’ acciaio, riescono in ogni progettazione a dare quel senso di continuità nel tempo di una soluzione tipica e da manuale datata ma ancora in voga e di moda per le ideazioni di cucine odierne e attuali. Maniglie a conchiglia: classiche e pratiche Scelte per motivi stilistici e per la praticità del non vedere costantemente le classiche “ditate” intorno all’ apertura dei mobili, le maniglie a conchiglia in cucina sono il perfetto connubio di funzionalità, equilibrio e avvenenza. Utilizzate moltissimo nello scandinavian style, rimandano effettivamente la mente ai tipici ambienti nordici con la loro silhouette che presuppone una presa esclusiva dal basso. Sono indispensabili quasi e molto frequenti, gli abbinamenti con i pomelli tondi nella parte alta dei pensili. Questo per evitare un’impugnatura scomoda e poco maneggevole dopo una determinata altezza. Maniglie in pelle in cucina: eleganti e di stile Eccezionali e fuori dal comune sono le alternative a livello materico per le maniglie all’ interno di una cucina. Un prodotto a cui non si era mai pensato prima per un accessorio simile è la pelle, nelle sue straordinarie varianti di colori e morbidezza. Eleganti e di stile, applicate ad arco orizzontale o in versione pendente e ripiegate su sé stesse, questi appigli diventano un optional bello e importantissimo per chi desidera stupire con elementi innovativi di tendenza. Corde: maniglie originali in cucina Cucine volutamente rustiche, dove l’ immagine che ne scaturisce ricorda gli ambienti tipici nelle case dei pescatori lungo la spiaggia. Un look quasi rudimentale ma che in alcune circostanze ben si accosta all’ idea estetica che si vuole raggiungere se utilizzato in piccoli angoli cottura e in abitazioni utilizzate nel fine settimana o per le vacanze. Non eccessivamente pratiche per un utilizzo quotidiano, trovano invece approvazione in locali contenuti e usufruiti in modo sporadico dall’ aspetto marinaro e con uno stile seaside.
Mix e match: 8 modi per arredare casa in bianco e blu
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Due colorazioni eleganti e con una verve coinvolgente e di classe che arricchiscono in modo naturale e a volte con pochi ma decisivi tocchi, ambienti in e outdoor di una abitazione. Il bianco e il blu vengono da sempre utilizzati per arredare casa sia in zone giorno che in spazi progettati per aree notte. Se singolarmente hanno già la capacità di infondere carattere alle varie camere, insieme sono un vero tripudio di bellezza e forza armonica che valorizza al meglio un unico punto focale o più elementi in un progetto di interior. Bianco e blu: mix di colori per la facciata di casa Partendo dall’esterno, è oltremodo usuale trovare case, ville e palazzi tinteggiati di bianco, mentre il blu ha sicuramente qualche difficoltà in più ad inserirsi in contesti di pareti e prospetti, benché alcune soluzioni caratteristiche in determinati luoghi e regioni d’Italia e nel mondo, trovino l’impiego di questo colore abituale e assolutamente normale. Farlo entrare in maniera soft è possibile, specialmente esaltando una porta d’ingresso in blu, accostata agli altri serramenti in bianco. Un mix di colori per la facciata di casa non presuppone necessariamente la sua tinteggiatura completa in due varianti di palette. A volte semplici elementi, come gli infissi, possono giocare un ruolo fondamentale anche a livello estetico oltreché funzionale, garantendo un look tenue ma al contempo di grande effetto. Arredare l’ingresso in bianco e blu Varcata la soglia di casa ci si trova immersi in uno spazio che può essere più o meno strutturato per accogliere amici, famigliari e ospiti in genere. L’ingresso è uno dei punti nevralgici di una abitazione e molte volte si ha la difficoltà di arredarlo e decorarlo perché lo si pensa come una mera zona di passaggio per raggiungere un altro ambiente. Connotarlo in maniera forte e distintiva lo renderà invece un luogo da osservare e sfruttare con complementi ad hoc. Pavimenti chiari, pareti terminali e soffitti in bianco, dialogheranno perfettamente con un accento di una parete blu notte. Ampliare la percezione della metratura con l’inserimento di escamotage come ante vetrate per un armadio guardaroba e luci ad incasso, aiuteranno a regalare l’illusione di non avere solamente un corridoio da percorrere, ma di stare in un ambiente distintivo in bianco e blu. Arredare in bianco e blu il soggiorno Infinite sono le ideazioni e soluzioni di colore per soggiorni di ogni stile e tendenza. Dal moderno minimalismo, al semplicistico nordico per finire con il tradizionale classico, il bianco e il blu per arredare una zona giorno, hanno la qualità di mettere in rilievo aspetti differenti e apparentemente dissonanti ma che trovano la perfetta armonia gli uni con gli altri. Ambienti eterei e asettici, arredati con materiali tecnologicamente evoluti e finiture lucide in chiaro, trovano per esempio in stoffe monocolore di morbide sedute, un punto di incontro favorevole in un soggiorno ultra contemporaneo tutto da vivere. Mix di colori: bianco e blu per la sala da pranzo Se una sala da pranzo dà sempre l’impressione di essere una stanza formale e molto spesso utilizzata con parsimonia, renderla meno convenzionale e maggiormente fruibile in completa libertà, significa giocare su alcuni aspetti decorativi che un bel mix di colori può aiutare. Pavimento in bianco candido, associato a una sola parete di un intenso blu con accessori che richiamino entrambi i colori per legare il tutto, trasformeranno la vostra dining room, in un contesto familiare e confortevole per pranzi e cene non più sporadiche ma di utilizzo quotidiano. Arredare la cucina in bianco e blu Se avete già delineato le linee stilistiche per arredare la vostra cucina, ma vi sembra che manchi sempre quel certo non so che, utile per renderla davvero speciale, allora giocate sui colori. Antine in nuance differenti dai mobiletti bassi, top e piani di lavoro in toni scuri rispetto ai complementi, isole di spicco per dimensioni e accenti cromatici, sono solamente alcune tra le tante soluzioni per armonizzare le colorazioni differenti per una cucina da copertina. Immaginatela in un bianco candido a 360° con un punto focale in blu a centro stanza. Davvero bella e sorprendentemente elegante! Bagno trendy in bianco e blu Rivestimenti su pareti in blu di spicco con pavimenti in bianco all’interno di un bagno? Decisamente si, quando le finiture e le grandezze delle piastrelle attualizzano una stanza pratica ed esigente con un livello di funzionalità che deve raggiungere il top. Abbinare i colori è abituale in progetti inerenti questa zona di servizio molto sfruttata, ma gestire elementi materici differenti e proposti anche in finissage difformi richiede capacità visive ed estetiche che mostrino bene tutti i connotati di un bagno trendy in bianco e blu. Arredare in bianco e blu: mix elegante in camera da letto Quando si ha l’esigenza e la voglia di cambiare arredo e aspetto alla propria camera matrimoniale, il modo più semplice è quello di trasformarla con i colori. Molte volte, un accessorio tessile, una poltroncina o un inserto di una parete in una tinta che spicchi, riescono in poche mosse a delineare un nuovo stile per la propria zona notte. Pensare di accostare arredi e accessori in bianco e blu, è ideale per ottenere un mix elegante in camera da letto, dove il comfort e il calore devono emergere in ogni oggetto presente. Bianco e blu per arredare la cameretta Bianco e blu per arredare la cameretta. Due tinte classiche, utilizzate da sempre per decorare la zona notte di bambini e adolescenti. Svecchiare l’idea di un tradizionale ambiente con tipico armadio ad ante bicolore o con l’inserimento di tappeti e biancheria da letto in blu su sfondi bianchi, è semplice con qualche piccola soluzione simpatica e d’impatto. Complementi d’arredo in bianco si sposano benissimo con l’impiego di elementi tridimensionali, realizzabili con pannelli in rilievo o carte da parati materiche con la medesima nuance di tono scuro in blu tinteggiato in tutta la camera. Applicato su superfici differenti, risalterà in modo particolare sulle pareti della cameretta per creare un bellissimo look a livello ottico con sfumature non banali e accattivanti.
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