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Vetri per finestre: 5 motivi per scegliere quelli giusti
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Quando si scelgono gli infissi, oltre al tipo di materiale che costituisce i telai bisogna valutare anche la tipologia di vetri da installare. Essendo una parte importante dell'infisso ed occupando un’ampia superficie infatti contribuiscono notevolmente alla sua efficienza e ne influenzano tutte le sue proprietà.  La funzione dei vetri delle finestre è essenzialmente quella di proteggere dagli agenti atmosferici, dai rumori e dalle temperature esterne. Ci sono numerose varianti di vetri adatti alle finestre di casa con differenti soluzioni studiate per dare particolari prestazioni tecniche.  Attraverso i materiali delle finestre si può migliorare il comfort degli ambienti interni. In base alle esigenze ed alle condizioni esterne ed ambientali bisognerà selezionare quelli che possiedono determinate caratteristiche. Oltre al comune vetro float, i vetri più impiegati attualmente dalle industrie di serramenti sono quelli di sicurezza che possono essere temprati o stratificati. Una fondamentale caratteristica di questi vetri è il comportamento in caso di rottura che viene sfruttato come misura antinfortunistica. Rompendosi a causa di un urto queste lastre non costituiscono un pericolo per l'uomo. Nello specifico, iI vetro temprato rompendosi forma una serie di frantumi ma questi non hanno superfici dai bordi taglienti o appuntite. I vetri stratificati invece sono costituiti da due o più lastre di vetro tenute insieme da speciali pellicole in materiale plastico. In questo caso, quando si verifica una rottura, gli strati sono tenuti insieme dal film e non producono frammenti. I vetri di sicurezza sono regolamentati dalla norma UNI 7697:2014 e possono essere utilizzati per realizzare vetrocamera in cui i diversi strati di vetro sono separati da un'intercapedine con azione isolante. La stessa normativa prevede che le vetrocamere usate per gli infissi abbiano vetri di sicurezza sul lato interno per le finestre mentre questo tipo di vetro deve essere presente su entrambi i lati per le portefinestre. I vetrocamera possono essere doppi, tripli o anche quadrupli. Ogni soluzione è adatta a situazioni differenti per cui, per scegliere quella più appropriata al proprio caso, è opportuno farsi consigliare da esperti nel settore. Solitamente il doppio vetro è sufficiente, mentre un numero superiore di strati è da considerare solo in casi molto particolari. Di seguito 5 motivi per i quali vale la pena scegliere i vetri giusti per le finestre della propria casa, considerando che ogni ambiente può avere esigenze differenti. Vetri per finestre: migliore illuminazione in casa La luminosità degli ambienti interni è influenzata notevolmente dai vetri installati sulle finestre. Per ottenere una buona illuminazione bisogna individuare i prodotti giusti. Il vetro float pur essendo trasparente ha una minima colorazione che riduce la quantità di luce che riesce a filtrare attraverso la sua superficie. I vetri extra chiari invece sono praticamente privi di colore, garantendo una perfetta trasparenza. Con questo tipo di vetro si riesce ad ottenere una buona illuminazione anche se le finestre sono piccole. Per valutare quanta luce riesce a penetrare all'interno di un ambiente si deve considerare il coefficiente di trasmissione luminosa, un particolare valore che fornisce indicazioni sulla quantità di luce che può attraversare la vetrocamera. Un valore percentuale alto indica un passaggio di luce ottimale. Inoltre, bisogna considerare che determinate tipologie di vetri influiscono sull'ingresso di luce nell'ambiente. Ad esempio, i vetri selettivi possono ridurre sensibilmente la luminosità mentre i vetri basso emissivi non limitano il passaggio di luce. Vetri per finestre: ottimo isolamento termico I vetri giusti possono incidere significativamente sull'isolamento termico, invernale ed estivo, di un edificio. Sono ideali a questo scopo i vetri basso emissivi, sui quali viene applicata una pellicola speciale contenente ossidi di metallo che permettono di far entrare il calore durante l'inverno limitandone la dispersione dall’interno verso l’esterno. I vetri selettivi invece impediscono ai raggi solari di entrare, proteggendo dal caldo in estate ed evitando il surriscaldamento. La presenza di argon o kripton all'interno delle camere d’aria dei vetrocamera aumenta le proprietà termiche della finestra se si fa un paragone con quelle riempite soltanto con aria disidratata. Importante osservare che maggiore è lo spessore dell'intercapedine più il vetro avrà capacità isolante. Allo stesso tempo, più sono spessi i singoli vetri maggiore sarà il livello di isolamento ottenuto.  Dove c'è l'esigenza di avere un isolamento molto elevato a causa di un clima particolarmente rigido si può utilizzare un triplo vetro. Importante tenere presente che quando migliora l'isolamento termico si ottiene un notevole risparmio energetico. Vetri per finestre: perfetto isolamento acustico Molte abitazioni sono penalizzate dall'eccessivo rumore proveniente dall’esterno, prodotto dal traffico, dalla voce delle persone oppure dalla vicinanza con stazioni, aeroporti o linee di trasporto pubblico. Installando vetri antirumore si riesce ad arginare questo problema. I vetri fonoisolanti si caratterizzano per lo spessore elevato, sia per le lastre che li compongono che per la camera d'aria. L'effetto della camera d'aria è più efficace se presenti al suo interno gas che migliorano efficacemente l'isolamento acustico come l'argon.  Inoltre, per i vetri stratificati, la presenza del film plastico consente di aumentare le proprietà isolanti. Vetri per finestre: assicurato risparmio energetico Il risparmio energetico si ottiene grazie ad un buon isolamento termico. Perciò materiali in grado di isolare l'immobile consentono anche di ottenere un importante riduzione dei consumi e quindi avere bollette alleggerite. Il consumo energetico di un edificio è strettamente connesso alla dispersione termica dell'edificio stesso ed i vetri delle finestre possono causare importanti perdite di calore verso l'esterno.  Per raggiungere un alto livello di efficienza energetica è necessario quindi installare infissi con vetri che possano ridurre le dispersioni ed i vetri basso emissivi sono stati sviluppati appositamente per questo. Installare vetri che garantiscono l’isolamento termico permetterà di mantenere la temperatura interna più a lungo, riducendo la necessità di ricorrere ad impianti per il riscaldamento invernale o per il raffrescamento estivo con ulteriore risparmio sui costi di alimentazione degli stessi. Oltre agli effetti sul proprio portafogli non si può trascurare l'importanza che la riduzione dei consumi ha sull’ambiente, perciò ricorrere a vetri che favoriscono il risparmio energetico diventa ancora più importante. Vetri per finestre: garantita sicurezza contro effrazioni Infine, i vetri delle finestre sono determinanti nella sicurezza dell'edificio e possono proteggere da tentativi di effrazione. Aumentare la protezione e la sicurezza dell’abitazione significa quindi individuare i vetri giusti anche da questo punto di vista.  Poiché possono essere considerati punti facilmente vulnerabili è bene dotare la propria casa di vetri antieffrazione e antisfondamento, in grado di garantire un alto livello di sicurezza poiché sono stati messi a punto e testati per di resistere a tentativi di intrusione. Questa tipologia di vetri viene classificata in base alla classe antieffrazione che indica il livello di protezione offerta. Naturalmente, per una maggiore sicurezza anche il telaio deve avere proprietà antieffrazione.
Spazio multifunzionale in casa: come trasformare un ambiente
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Diverse tipologie di unità abitative moderne prevedono come costante la presenza di spazi multifunzionali. In sostanza si tratta di un unico ambiente utilizzato per svolgere funzioni differenti, a differenza della distribuzione interna delle case di concezione tradizionale dove ad ogni funzione è dedicato uno stanza nettamente separato. Si può applica indifferentemente a piccoli monolocali o ad ampi loft che si caratterizzano per una pianta aperta e fluida. Trasformare un ambiente in uno spazio multifunzionale a volte richiede l'integrazione di elementi appartenenti a categorie distanti tra loro per cui può risultare faticoso trovare un legame che funziona sotto ogni punto di vista. In alcuni casi è necessario ideare delle soluzioni che consentono di variare l'assetto della stanza a seconda dei momenti, oppure l'utilizzo di elementi che possono assolvere a usi diversi. Talvolta si rende opportuno inserire delle partizioni, anche di tipo leggero e reversibile per organizzare lo spazio e per preservare la privacy dei diversi abitanti. Il ricorso a spazi multifunzionali ha una serie di pregi e difetti, per i quali si può amare o odiare. L'idea di far convivere due funzioni nello spesso ambiente può essere una soluzione vantaggiosa per alcuni aspetti, come ad esempio la possibilità di avere spazi che beneficiano di un'ampia metratura invece che ridursi ad una superficie spezzettata in diversi locali più piccoli. D'altro canto la stessa soluzione può anche dare origine a difficoltà nella convivenza tra più persone, per l'impossibilità di poter avere spazi indipendenti e di potersi isolare quando lo si desidera. Workspace o sala da pranzo Nelle case contemporanee in cui la zona giorno è costituita da un ampio open space, creare diverse zone funzionali consente di organizzare lo spazio interno e sfruttarlo in maniera razionale. In un ambiente di questo genere, unire l'area di lavoro alla sala da pranzo può risultare molto confortevole poiché per entrambi gli utilizzi si può godere di un ambiente arioso e diafano. Concentrarsi nella ricerca di un buon equilibrio è necessario dal punto di vista estetico per avere un'atmosfera armoniosa e piacevole. Per ottenere questo risultato bisognerà optare per una soluzione d'arredo per l'ufficio che sia in sintonia con il resto dell'ambiente, selezionando attentamente gli elementi da tenere a vista.  Innanzitutto, per integrare la postazione che si utilizza abitualmente per lavorare da remoto all'interno della sala da pranzo è necessario valutare i metri quadrati a disposizione. Se l'ampiezza lo consente si potrà aggiungere un angolo workspace fisso, scegliendo una posizione ben illuminata e dove sono presenti prese elettriche per alimentare il computer ed altri dispositivi utilizzati. Quando invece lo spazio è limitato si può utilizzare parte del tavolo da pranzo oppure dell'isola della cucina per allestire la propria postazione dedicata all'home working così da ottenere una soluzione ibrida. Soggiorno o camera da letto Un altro caso di convivenza tra ambienti dedicati ad attività diverse è l'unione di camera da letto e soggiorno. Questo abbinamento può sembrare abbastanza insolito ma nei piccoli appartamenti non lo è così tanto. Per i monolocali soprattutto questa è una soluzione molto comune e con un po' di impegno può anche essere piena di stile.  La fusione tra zona giorno e zona notte può essere infatti un ottimo connubio. Senza fare troppo fatica, per dare a questa tipologia di ambiente multifunzionale un look sempre impeccabile diventa indispensabile sistemare con cura il letto, posizionando cuscini e coperte in modo da ottenere un mix gradevole anche quando sono visti dal soggiorno. Integrare le due aree è più facile se entrambe hanno un aspetto simile, con materiali, colori e texture che formano un buon insieme. Se proprio risulta difficile conciliare le due aree, per creare una separazione ed avere maggiore intimità per la zona in cui si riposa si può fare ricorso a dei tendaggi che vadano a costituire un filtro reversibile e leggero. Non sempre infatti si possono rendere indipendenti le due aree creando delle partizioni fisse, per questioni di metratura ridotta, ad esempio.  Camera matrimoniale o studio Inserire un angolo studio in camera da letto a volte è una scelta obbligata per mancanza di spazio in altri ambienti della casa, ma con qualche accorgimento si può riuscire a trovare un buon compromesso. Essendo due funzioni così diverse, sarà imprescindibile selezionare mobili per l'ufficio che abbiano un linguaggio concordante con l'arredo della stanza. Completare aggiungendo elementi che scaldano l'ambiente come qualche pianta o dei tappeti aiuta a rendere l'insieme più accogliente e confortevole. Se invece si vuole marcare la separazione in modo netto si possono studiare delle soluzioni per separare le due funzioni, ad esempio, realizzando una parete vetrata. Essendo una partizione trasparente si riesce ad isolare la zona dedicata al riposo da quella dedicata al lavoro, ottenendo una divisione che mantiene il contatto visivo pur creando due spazi semi indipendenti. Dining room o giardino officinale indoor Quando la sala da pranzo è collocata in una stanza separata qui si trascorrono solo pochi momenti della giornata per cui rischia di essere poco utilizzata. Chi ha il pollice verde può quindi creare un angolo verde proprio in questo ambiente, altrimenti un po' spoglio. Trasformare la sala da pranzo in un giardino interno riempiendola di piante o erbe aromatiche è un'idea che permette di decorare in modo sorprendente e dona un altro motivo per passare del tempo proprio qui, ad occuparsi delle diverse piante. Inserendo nella sala da pranzo tanti scaffali su cui posizionare vasi con piante si ottiene un effetto molto scenografico senza occupare troppo spazio. Altre piante possono essere appoggiate sulla credenza o ancora sospese per un effetto ancora più suggestivo. Garage o sala prove Per chi invece coltiva la passione della musica è fondamentale trovare un posto in casa dove poter provare senza arrecare disturbo ai propri conviventi ma anche ai propri vicini di casa. Il garage essendo un locale più appartato si presta bene ad ospitare questa attività. Per realizzare la sala prove in garage bisognerà migliorare l'isolamento acustico così da contenere i suoni prodotti prodotti, in particolare nelle ore notturne. Si potranno poi inserire gli strumenti musicali e le attrezzature necessarie per fare pratica come casse e microfoni. Per far convivere le due attività nello stesso ambiente basterà dividere idealmente lo spazio in due, destinando una parte alla sala prova e l'altra al garage, soprattutto se è qui che viene custodita l'automobile oppure una moto.
Scale in legno: fai la scelta giusta
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Le scale non sono soltanto il collegamento tra due livelli diversi o verso un soppalco, ma sono anche un elemento architettonico di forte impatto visivo. Il progetto di ogni scala è condizionato da numerosi fattori e porta a risultati sempre diversi.  Utilizzando il legno si possono realizzare scale per interni molto differenti per il colore, per la funzionalità, per le forme, e  per lo stile, andando a soddisfare sia le esigenze di gusto classico che quelle di gusto contemporaneo. Studiare soluzioni personalizzate è la maniera di procedere per avere un risultato impeccabile, siano esse scale in legno su misura o scale in legno prefabbricate. La tipologia di scala in molti casi dipende soprattutto dallo spazio a disposizione. In ambienti di piccole dimensioni, ad esempio, andranno messe a punto delle soluzioni personalizzate per poter consentire l’installazione di una scala. All’interno di edifici invece si potranno realizzare progetti di più ampio respiro, dove le scale arrivano a diventare quasi un elemento scultoreo. Per definire come sarà una scala ci sono una serie di questioni di cui occuparsi, a partire da come sarà realizzata la struttura portante della scala fino ad arrivare alla forma del corrimano, ma anche la scelta del materiale o dei materiali, la tipologia di gradini e molti altri dettagli.   Valuta le diverse tipologie e forme di scale Esistono molte varietà di scale da interni in legno, che si differenziano per tipologie e forme. Tra le più comuni ci sono: scale tradizionali; scale a giorno; scale autoportanti; scale moderne con gradini a sbalzo; scale a sbalzo;  scale salvaspazio; scale a chiocciola. Per arrivare a decidere come sarà la propria scala bisogna dunque valutare con attenzione le diverse possibilità per individuare quella che più soddisfa le proprie esigenze. Per case dal design moderno e minimalista un’ipotesi da considerare sono le scale con gradini a sbalzo, dalle linee estremamente pulite e lineari. Questa tipologia di scale si caratterizzano per l’assenza di qualsiasi elemento aggiuntivo, inclusa la ringhiera. Tuttavia non sempre possono essere installate poiché presuppongono l’inserimento della struttura portante all’interno della parete per cui quest’ultima deve essere idonea. Quando si ha la necessità di occupare uno spazio ridotto, una soluzione potrebbe essere rappresentata dalle scale a chiocciola in legno. Questa tipologia di scale consente di contenere notevolmente l’ingombro e possono essere realizzate in diversi stili. Non sempre però si tratta di una scelta forzata, perché è comunque una scala piena di fascino grazie alle sue forme sinuose. Valuta le caratteristiche delle diverse essenze  Il legno è un materiale naturale con caratteristiche estetiche notevoli ed elevata durata nel tempo. È anche una materia prima molto versatile, con la quale si possono realizzare molti prodotti tuttavia le essenze differiscono per proprietà come resistenza, durezza, colori.  L’utilizzo di legno massello per le la realizzazione di elementi strutturali nelle scale non è consigliabile, in quanto non sarebbe sufficiente a garantire la sicurezza necessaria a causa dei suoi naturali cambiamenti in base alle condizioni atmosferiche. È invece molto più stabile ed affidabile il legno lamellare, nelle scale il legno è sottoposto a diverse sollecitazioni e deve sopportare il peso anche di più persone contemporaneamente. Per la realizzazione di scale sono da escludere le essenze legnose più deboli, sono invece adatti legni duri con alta resistenza come il rovere, il faggio o legni esotici come l’iroko o il teak. Le pedate dei gradini devono inoltre resistere all’usura dovuta al normale calpestio a cui ogni scala è sottoposta ogni giorno, essenze poco resistenti rischiano di presentare in poco tempo graffi visibili. Il tipo di essenza è responsabile oltre che delle qualità della scala anche dell’effetto finale dato dalle sfumature che ogni tipologia di legno possiede. Come per i pavimenti in legno, anche le scale realizzate con questo materiale vanno trattate affinché la superficie sia protetta e la resistenza rafforzata. Attraverso l’applicazione dei prodotti di finitura come vernici, oli o cere naturali, il legno potrà essere ulteriormente personalizzato così da essere in sintonia con l’ambiente in cui si inserisce. Utilizza il più idoneo parapetto o mancorrente  Quando si realizza una scala bisogna sempre pensare anche alla componente sicurezza e, a maggior ragione quando in casa ci sono dei bambini, non si possono correre dei rischi. Il parapetto è un elemento indispensabile per poter salire e scendere le scale senza il rischio di cadere. Questo può essere visto anche un elemento decorativo per la propria casa, soprattutto se si pensa a cosa è possibile realizzare con il ferro battuto oppure lavorando il legno in modo artigianale. Iperminimalista invece il corrimano in vetro, che permette di valorizzare la bellezza del legno grazie alla sua trasparenza donando un effetto di leggerezza e purezza formale. Abbina la scala in legno con i pavimenti di casa Quando si progetta una scala in legno si deve sempre pensare al rapporto che avrà con i materiali ed i colori presenti nello stesso ambiente, in particolare con i pavimenti, sia al piano inferiore che a quello superiore. Quando è presente un parquet, scegliere di realizzare anche la scala con lo stesso materiale renderà la casa molto sofisticata per effetto della continuità. Se invece si ha un pavimento neutro la bellezza della scala in legno verrà messa in risalto per contrasto. Non necessariamente la scala ed il pavimento devono essere realizzati nello stesso materiale, ma bisogna comunque valutare se le due soluzioni creano un buon connubio. Metti in valore la tua casa con la scala  Sicuramente avrai notato quanto sono frequenti le scalinate negli androni di case e palazzi di lusso, dove diventano un elemento scenografico che contribuisce a dare valore all'immobile. Una scala imponente, con un bel disegno e curata nei dettagli, indipendentemente dallo stile della casa, è infatti senza dubbio qualcosa su cui puntare per caratterizzare un edificio. Innanzitutto, per poter ottenere questo effetto è fondamentale che la scala sia protagonista assoluta dello spazio in cui si trova affinché possa diventare elemento di spicco. Ad esempio, in un ambiente contemporaneo, una scala con struttura autoportante a vista diventa un elemento particolarmente incisivo e caratterizzante pur avendo una struttura minimalista. Affinché si determini questo effetto la scala deve essere ben visibile, quindi non chiusa tra due pareti ma messa in evidenza come attraverso una parete vetrata che permetta di vedere la struttura nella sua interezza da diverse prospettive.
Pannelli solari: tipologie, costi e pro per la tua casa
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Decidere di installare dei pannelli solari solari è un'iniziativa interessante per ottimizzare i consumi energetici della propria casa ed ottenere una serie di benefici collaterali. Innanzitutto bisognerà valutare quale potrebbe essere lo spazio idoneo per l'installazione, analizzando aspetti come le dimensioni e la concreta possibilità di poter fissare dei pannelli solari. Importante soprattutto che lo spazio scelto abbia un orientamento favorevole e che non sia disturbato da elementi che producano ombra.  Necessario anche valutare l'intensità della radiazione solare durante l'anno nella zona in cui è localizzato l'edificio. Quando si considera di installare un impianto a pannelli solari bisogna essere consapevoli inoltre della variabilità nella produzione di energia che è dipendente dalle condizioni atmosferiche e dai periodi dell'anno, per cui ci possono essere dei momenti in cui non si riesce a produrre energia.  Importante anche sapere che l'impianto va proporzionato alle reali necessità di ogni edificio e quindi al numero di persone che abitano la casa e gli utilizzi per cui viene impiegata l'energia. I pannelli solari vengono installati sui tetti poiché sono le superfici che ricevono in modo più diretto i raggi solari. Nei condomini possono essere installati anche su terrazze se ricevono un'adeguata quantità di raggi solari.  Affinché producano una quantità soddisfacente di energia bisogna infatti orientare i pannelli solari in modo che possano godere della migliore esposizione possibile.  Da considerare anche la spesa da sostenere per l'installazione anche se adesso i costi dei pannelli solati sono più accessibili rispetto a qualche anno fa. Prima dell'installazione dei pannelli solari bisogna informarsi sulle autorizzazioni comunali necessarie e svolgere le pratiche per tempo. Da consultare anche la presenza di eventuali vincoli che impediscono l'installazione in particolari aree di rilevanza storica, artistica o paesaggistica. Per valutare appropriatamente pro e contro dell'installazione di pannelli solari per la propria casa è preferibile rivolgersi a tecnici specializzati nel settore che possono valutare il caso reale e proporre la soluzione più adeguata. Pannelli solari: cosa sono e perché si installano I pannelli solari sono dei dispositivi in grado di catturare l'energia solare e convertirla in energia da sfruttare in differenti modi all'interno degli edifici. Si tratta di un sistema ecologico da impiegare per la produzione di energia pronta per essere utilizzata nella propria casa. I modelli attualmente disponibili sul mercato sono molto più efficienti rispetto alle prime versioni ed anche il loro costo nel tempo si è abbassato. Installare un impianto con pannelli solari a servizio della propria abitazione significa poter usufruire di energia autoprodotta a costo zero. Questa tipologia di impianti è particolarmente incentivata poiché apporta dei benefici ambientali costituendo una soluzione pulita in quanto non comporta emissioni nocive. I pannelli solari risolvono la difficoltà nel realizzare l'allaccio alla rete elettrica nelle zone più isolate. In questo caso l'installazione di pannelli solari è una soluzione molto più economica rispetto alla realizzazione di un collegamento alla rete elettrica. Pannelli solari: tipologie e impianti adatti Esistono fondamentalmente due categorie distinte di pannelli solari ad uso domestico. I pannelli solari fotovoltaici si utilizzano per la produzione di energia elettrica. Sono costituiti da celle fotovoltaiche contenenti silicio il cui funzionamento si basa sull'applicazione di un principio scientifico per il quale la materia reagisce quando viene esposta alla radiazione solare. Necessaria la presenza di un inverter che trasforma la corrente continua prodotta dal pannello in corrente alternata, adatta per l'utilizzo domestico. Si ottiene dunque elettricità da impiegare al momento per alimentare i normali consumi elettrici di una casa, quindi alimentazione di apparecchiature, elettrodomestici ed illuminazione. Da valutare la possibilità di dotare l'impianto di batterie di accumulo per immagazzinare energia da utilizzare in un secondo momento. Si può optare per un impianto fotovoltaico isolato oppure si può realizzare il collegamento alla rete elettrica. In quest'ultimo caso l'impianto può prendere energia dalla rete quando non ne produce a sufficienza in modo autonomo oppure cedere alla rete quella prodotta in eccesso. I pannelli solari termici invece si utilizzano per il riscaldamento dell'acqua sanitaria. Sono detti più comunemente collettori solari. In questo caso la radiazione solare viene trasformata in energia termica in grado di riscaldare l'acqua contenuta in un serbatoio. Alcuni modelli opportunamente dimensionati possono far funzionare l'impianto di riscaldamento. Essenzialmente sono composti da un pannello che cattura l'energia solare ed uno scambiatore al cui interno circola un fluido utilizzato per trasferire l'energia solare al serbatoio. Ci sono diverse due tipologie di collettori solari, quelli vetrati e quelli non vetrati che differiscono lievemente per la stratificazione. Quelli non vetrati hanno un funzionamento limitato proprio per la mancanza di alcune componenti che limitano le perdite di calore. Sono dotati di un accumulatore termico per l'utilizzo del riscaldamento prodotto in tempi successivi. Pannelli solari: vantaggi e risparmi economici Il principale vantaggio dei pannelli solari è la possibilità di ottenere ed utilizzare energia pulita, prodotta a partire dallo sfruttamento di una risorsa rinnovabile ed inesauribile come i raggi del sole. L'energia generata autonomamente da ogni edificio non produce gas nocivi per l'atmosfera e non inquina l'ambiente.  L'installazione di pannelli solari si rivela molto vantaggiosa soprattutto a livello economico. I costi in bolletta si riducono poiché gran parte dell'energia utilizzata è autoprodotta. Inoltre, connettendo il proprio impianto alla rete elettrica si possono ottenere interessanti incentivi sulla produzione. Si risparmia anche grazie alla vendita al Gestore dei servizi energetici (GSE) dell'energia prodotta e non necessaria per il proprio fabbisogno energetico. Pannelli solari: manutenzione e durata I pannelli solari non richiedono grossi interventi di manutenzione. Per il corretto funzionamento è indispensabile che siano puliti. Generalmente è sufficiente l'azione della pioggia e del vento ma periodicamente si può contattare una ditta che si occuperà della pulizia in modo più approfondito senza danneggiare la superficie dei pannelli. Con frequenza annuale si può far eseguire un controllo tecnico che rilevi il funzionamento dell'impianto. Grazie ai materiali di cui sono costituiti, i pannelli solari sono prodotti molto resistenti alle intemperie e durevoli nel tempo. Per i pannelli fotovoltaici la durata è va da 20 a 30 anni circa, mentre i collettori solari hanno una durata di circa 15 anni in quanto maggiormente soggetti all'usura. Quali sono i costi dei pannelli solari Sebbene sia molto vantaggiosa da diversi punti di vista, l'installazione dei pannelli solari richiede un notevole investimento iniziale. Nel tempo però questa spesa viene ammortizzata dal risparmio sui costi di alimentazione.  Un alleggerimento dei costi si può ottenere anche contando sugli incentivi fiscali vigenti che permettono di recuperare la somma investita. Il costo è influenzato soprattutto dalla tipologia di impianto, sapendo che il fotovoltaico è più costoso rispetto ai collettori termici. Varia inoltre in base alla dimensione ed alla potenza e può aumentare per particolari caratteristiche dell'edificio che rendono difficoltoso l'intervento. Il costo è di circa 2€ per ogni KWh di consumo per il fotovoltaico. Considerando che per una famiglia di 4 persone il consumo è di circa 4.000 KWh il costo sarà di circa 8.000 €. Il costo per l'installazione di un impianto a collettori solari è invece di circa 3.000 €.
Chaise longue: una seduta di stile in casa
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La chaise longue è una tipologia di seduta pensata per dare grande comfort. Le origini si perdono indietro nel tempo, già nell'antichità greci e romani ne avevano messo a punto i primi modelli ma le versioni più attuali sono frutto di un attento studio ergonomico ed un design sofisticato. La chaise longue è l'arredo perfetto per il relax. Potremmo descriverla come una poltrona allungata ma che occupa meno spazio di un divano, su cui è possibile sedersi in diverse posizioni o sdraiarsi. Si caratterizza per lo sviluppo allungato che consente di adagiarsi comodamente con le gambe ed uno schienale che dona sostegno alla schiena ed alla testa. Alcuni modelli sono dotati di braccioli che ne aumentano la comodità. Inserendo una chaise longue si può facilmente creare un angolo relax in qualsiasi ambiente e si apporta un tocco di design in casa. Vari maestri del design si sono cimentati nella progettazione di chaise longue. Tra questi il celebre Le Corbusier ha disegnato, insieme a Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, la sedia LC4, una tra le sedute più famose in assoluto nella storia del design, inconfondibile per le linee perfette, la struttura in tubolari metallici ed il cuscino cilindrico. Tra le chaise longue diventate icone senza tempo anche la MR Chaise progettata da Mies Van der Rohe, ma ce ne sono molte altre.  Anche i designer contemporanei si cimentano con versioni innovative di questa tipologia di seduta sempre attuale, donandole nuove interpretazioni. Considerata la varietà di proposte, individuare quella più adatta tra tante chaise longue può risultare un arduo compito. Per fare una scelta razionale bisogna infatti valutare lo stile, le dimensioni, i materiali ed i colori ma anche la tipologia e le caratteristiche dell'ambiente in cui sarà collocata. Chaise longue imbottita nello studio Posta in un angolo dello studio, immersa tra le piante e affiancata ad una lampada dalla luce calda, una chiasse longue imbottita aiuta a rendere l'ambiente più informale ed accogliente, creando un'atmosfera piacevole di cui si ha bisogno mentre si lavora. Una comoda chaise longue costituisce un arredo indispensabile per concedersi dei momenti di disconnessione durante una pausa dal lavoro per cui collocarla nello studio può rivelarsi una mossa vincente. Consente di distendere le gambe per riattivare la circolazione dopo ore seduti alla scrivania o all'occorrenza anche per un breve sonnellino che faccia ritrovare la carica necessaria. Nulla esclude che si possa lavorare anche da questa comoda postazione in alcuni momenti della giornata. Chaise longue: contemporanea nel living Il living di concezione contemporanea è uno dei posti meglio designati per accogliere una chaise longue che si caratterizza per le linee eleganti ed armoniose. La sensazione di comfort offerta risulta evidente. I volumi epurati e l'ampiezza degli spazi sono la cornice ideale per questa tipologia di arredo dedicata al relax più assoluto, per guardare la tv oppure per leggere un libro o sfogliare la rivista preferita. I modelli più adatti al living contemporaneo sono quelli declinati secondo le tendenze più attuali dell'interior design, dove si prediligono i colori neutri e l'essenzialità delle forme, evitando comunque di ottenere un effetto freddo ed inospitale. Basterà aggiungere un cuscino ed un morbido plaid per scaldare l'atmosfera. Al contrario, chi preferisce dare un tocco più allegro all'arredamento della propria casa può optare per delle versioni dalle tinte vivaci. Chaise longue piene di fascino sono proposte nelle tonalità più disparate. Questi elementi d'arredo dal design contemporaneo apportano al salotto stile ed eleganza, da coordinare cromaticamente con altri elementi presenti nel living in modo da creare un insieme armonioso. Molta importanza viene data ai materiali che devono essere di qualità per assicurare durata nel tempo. Chaise longue: tradizionale in soggiorno Anche in un soggiorno dallo stile tradizionale una chaise longue è un pezzo da non farsi mancare. In questo caso avrà uno stile più orientato verso le linee di ispirazione classica. Per un effetto chic sono da considerare le tipiche chaise longue imbottite con effetto capitonnè, rivestire con tessuti pregiati e dotate di struttura in legno arricchita da lavorazioni raffinate. Veri e propri arredi senza tempo che concorrono nel dare un aspetto ricercato ed uno stile di classe alla casa. Chaise longue: elegante e coordinata in camera da letto La camera da letto, oltre ad essere l'ambiente destinato al riposo, si può trasformare in un rifugio intimo in cui ritagliarsi dei rigeneranti momenti di pausa. Inserire una chaise longue significa assolvere perfettamente a questa funzione, creando all'interno della propria stanza un'autentica oasi di pace dove isolarsi dal resto del mondo. Questa tipologia di seduta è assolutamente perfetta per adagiarsi comodamente nella calma della propria stanza da letto, magari vicino alla finestra per godere dei benefici della luce naturale.  Le moderne chaise longue sono dunque un elemento con cui completare l'arredamento della camera da letto aumentandone comfort ed eleganza. Al fine di ottenere un effetto gradevole ed armonioso sarà sempre necessario assicurarsi di coordinare la chaise longue allo stile ed alle finiture presenti nella stanza scegliendo un linguaggio affine. Per inserirla è sufficiente avere un angolo libero, ma se lo spazio lo consente la si potrà collocare anche a centro stanza per poterla ammirare da ogni lato, soprattutto se si tratta di un prodotto dal design esclusivo. Chaise longue in vimini e rattan per un outdoor di stile La chaise longue risulta una seduta molto confortevole con cui dare stile anche agli esterni. Con la sua presenza terrazzi, balconi e giardini diventano ambienti attrezzati per passare del tempo all'aria aperta. Non solo a bordo piscina dunque, ma qualsiasi superficie esterna si può sfruttare e rivalutare inserendo qualche chaise longue, meglio se accompagnata da un pratico tavolino ed un utile ombrellone. Che sia per prendere il sole o per stare al fresco le chaise longue da esterni sono sempre un'ottima scelta.  Per questo genere di ambientazione all'aria aperta le chaise longue sono proposte in versioni idonee all'utilizzo outdoor con materiali che possano resistere all'attacco degli agenti atmosferici. Oltre che per la durevolezza e la resistenza, il materiale con cui sono realizzate influisce notevolmente anche sullo stile delle chaise longue. Quelle in vimini così come quelle in rattan hanno un aspetto naturale e leggero ma al tempo stesso sofisticato e sono rese confortevoli grazie all'aggiunta di imbottiti e cuscini. Si addicono tanto ad ambientazioni legate alla tradizione quando a quelle che si caratterizzano per uno spirito più attuale, soprattutto nelle versioni contemporanee. In alternativa si può ricorrere a modelli in materiali di più semplice manutenzione come plastica, resina o alluminio.
8 soluzioni di tendenza per illuminare l’isola in cucina
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L'isola della cucina è una zona multifunzionale. Si usa come piano di lavoro per eseguire le varie preparazioni ma anche per consumare un pasto veloce o per svolgere altre attività seduti sugli sgabelli, come studiare o usare il computer. Questo elemento centrale contemporaneamente riveste anche un importante ruolo a livello estetico. Il disegno, i colori, i materiali e le dimensioni dell'isola, così come tutti i dettagli infatti influenzano molto l'aspetto della cucina. Per quanto riguarda l'illuminazione della cucina è necessario che in tutto l'ambiente ci sia una luce omogenea, ma ogni zona ha necessità diverse in funzione dell'attività da svolgere. L'isola richiede una luce diretta che va ad illuminare bene il piano quando è usata per cucinare, mentre se si utilizza prevalentemente per mangiare si può inserire una luce più diffusa che rende l'atmosfera più gradevole. Le tre principali categorie di luci da valutare per l'illuminazione dell'isola della cucina sono: lampade a sospensione; faretti, esterni o ad incasso; luci integrate nella cappa. Le lampade a sospensione sono ideali per illuminare una zona specifica ma al tempo stesso diffondono la luce in tutto l'ambiente. Si può installare una sola lampada centrale oppure, quando si ha la necessità di illuminare una zona più ampia, si può optare per l'installazione di più lampadari allineati.  Le soluzioni di tendenza per l'illuminazione dell'isola sono molto variegate, per essere in sintonia con i differenti stili delle cucine contemporanee. Quando si arreda la cucina bisognerà quindi valutare le proposte più in sintonia con gli altri elementi presenti nell'ambiente, in funzione delle dimensioni e delle necessità oltre che dell'estetica. Da tenere in considerazione anche l'effetto dato dall'altezza a cui è installata la lampada. L'intensità di luce ottenuta sul piano varia infatti anche in base al punto in cui è posta la sorgente luminosa, più è in alto più la luce sarà diffusa nell'ambiente. Faretti e luci integrate nella cappa invece sono generalmente luci più tecniche che sono indirizzate esattamente sul piano di lavoro. Lampadario nero in stile industriale in cucina Per caratterizzare la cucina in modo grintoso è necessario ricorrere a degli elementi dalla personalità decisa. Un lampadario che si distingue per uno stile marcatamente industriale sarà il complemento ideale per dare alla cucina un sapore autentico ed in linea con le tendenze contemporanee. Un lampadario con paralume in metallo nero dal design sofisticato e uno stile di ispirazione vintage oppure un autentico pezzo retrò con elementi tecnici messi in risalto, come viti e catene, e una finitura impreziosita dalla patina del tempo sono due delle differenti possibilità tra cui scegliere. Sospeso sull'isola della cucina un lampadario in stile industriale ne illumina il piano mentre contribuisce a rendere la stanza un ambiente curato nel dettaglio.  Bulbi pendenti in vetro in cucina Le lampadine a vista sono una soluzione che per la sua essenzialità si adatta a diversi contesti. Per questo genere di utilizzo si utilizzano bulbi dall'aspetto gradevole e che non infastidiscono l'occhio quando sono accese, come le lampadine a filamenti LED. Un prodotto introdotto sul mercato da poco tempo e diventato di grande tendenza per l'aria un po' rétro che ricorda le vecchie lampadine ad incandescenza in una versione attualizzata e con una tecnologia innovativa. Ci sono bulbi di varie dimensioni, anche in misure oversize per un effetto sorprendente. Molta varietà anche per quanto riguarda le forme per le quali si passa da sfere perfette a particolari forme irregolari come le lampadine a goccia oppure quelle di forma tubolare. Lampadari cilindrici in legno in cucina Per illuminare ambienti in stile scandinavo o interni minimalisti, caratterizzati da forme epurate e materiali naturali sono perfetti i lampadari di forma cilindrica in legno. Sono caratterizzati da una forma sobria ed elegante che si armonizza bene con un arredamento altrettanto semplice e raffinato, completandolo senza rappresentare un segno di contrasto.  L'isola illuminata attraverso lampadari di questa tipologia acquista ulteriore leggerezza ed equilibrio per un effetto molto rilassante. Faretti incassati a soffitto in cucina Nessun ingombro e massima efficienza caratterizzano i faretti ad incasso. Una soluzione dal minimalismo estremo che si integra perfettamente negli interni contemporanei, ideale anche per illuminare l'isola della cucina. I faretti vengono collocati esattamente in corrispondenza dell'isola, incassati nel controsoffitto in cartongesso. Per accentuarli si possono creare dei cambi di quota o di colore nella controsoffittatura in modo da evidenziare il legame tra i due elementi. L’illuminazione diventa in questo modo parte integrante dell’architettura e aiuta a definire la distribuzione dello spazio interno. Faretti incassati nella cappa in cucina Quando sull'isola viene installato il piano cottura è necessario installare anche la cappa per l'aspirazione dei fumi e degli odori prodotti durante le cotture. In questo caso si può adottare una soluzione multifunzione e salvaspazio optando per una cappa che prevede l'integrazione dei faretti. In questa posizione i faretti saranno delle luci più tecniche che illuminano il piano cottura senza che si possano formare fastidiose ombre mente la cappa risulta al tempo stesso un elemento funzionale ma anche decorativo. Lampadari vintage in metallo in cucina In una cucina dal disegno semplice inserire un elemento che cattura l'attenzione può essere una buona idea per ravvivare e dare carattere alla stanza. Un lampadario dallo stile vintage in metallo si caratterizza per le forme eccentriche e le linee old style ed è ideale per dare un tocco incisivo. Collocato sopra l'isola conquista una posizione di spicco e diventa facilmente il protagonista della cucina. Lampadari tradizionali ed eleganti in vetro in cucina Uno design essenziale ma chic contraddistingue le lampade tradizionali in vetro con profili in metallo. Grazie alla semplicità delle linee, elementi con questo aspetto si sposano bene con interni di diverso stile, sia dove è evidente l'ispirazione tradizionale sia dove si ha una visione più contemporanea. La trasparenza del vetro lascia vedere la lampadina che deve essere quindi scelta con cura, optando per versioni dalle forme sofisticate. Inoltre, i materiali luminosi e brillanti di cui sono composti questi lampadari aggiungono alla cucina un tocco glamour la rende uno spazio di classe. Lampade affusolate in bianco a cascata in cucina Una serie di perfetti cilindri bianchi disposti in modo regolare lungo l'isola della cucina producono un effetto moderno e brioso, apparendo come una cascata di luci sospese che apportano allegria e leggerezza. La forma allungata di lampadari con questa conformazione genera un fascio di luce molto definito sul top dell'isola per cui è necessario affiancarne più di uno per illuminare l'intera superficie e per riempiere lo spazio in modo armonioso.
Come decorare casa con il cartongesso
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Negli interni contemporanei il cartongesso trova molteplici e variegate applicazioni. Questo prodotto così versatile si presta ad infiniti utilizzi per la realizzazione di partizioni verticali interne con una finalità funzionale o puramente decorativa, a seconda dei casi.  Uno dei principali vantaggi di questo materiale è la semplicità con cui si possono realizzare delle soluzioni su misura che vanno ad armonizzarsi con l'architettura dell'edificio rendendo unico l'immobile.  Ottenere soluzioni dal grande impatto estetico con la realizzazione di partizioni in cartongesso diventa semplice anche investendo un budget contenuto. L'utilizzo del cartongesso permette di ottimizzare lo spazio e sfruttarlo in maniera razionale.  Ad esempio, i divisori realizzati con questo prodotto sono un elemento utile per separare un open space lasciando che si determinino ambienti comunicanti.  I vantaggi dell'utilizzo del cartongesso sono molti per cui è una soluzione da valutare per modificare l'assetto interno della propria casa. Innanzitutto perché consente al posatore di lavorare con precisione e ottenere anche sagome complesse. Creare delle divisioni interne con il cartongesso diventa un'operazione rapida ed economica con cui trasformare uno spazio. La posa avviene a secco quindi senza produrre polveri e sporco da cantiere, quindi ideale non solo in fase di costruzione ma anche di ristrutturazione. Di conseguenza è possibile aggiungere e rimuovere le partizioni in cartongesso in qualsiasi momento. Questo però non va a discapito della qualità. Si tratta infatti di un materiale dalle ottime proprietà in termini di resistenza e durevolezza. Inoltre, ogni elemento realizzato in questo materiale si può rivestire allo stesso modo di una parete in muratura donando un tocco di stile all'ambiente. Una volta stuccato e rifinito, un divisorio in cartongesso si può dipingere o si può posare una carta da parati oppure si può applicare un rivestimento murale o piastrellare.  Realizzare dei separè con il cartongesso Il cartongesso con la sua flessibilità di utilizzo è l'alleato ideale di ogni progetto su misura. Una delle applicazioni consiste nella realizzazione di piccole suddivisoni all'interno di un ambiente che fungano da separè fissi. Questo genere di impiego consente di dividere ed organizzare uno spazio rendendolo più funzionale ed ordinato. Creando diverse pareti a tutta altezza affiancate si determinano dei vani, simili a delle nicchie. Questi spazi si possono utilizzare, ad esempio, per collocare dei mobili creando un disegno particolare all'interno della stanza che acquisirà in questo modo un aspetto curato e raffinato. Dividere senza separare con il cartongesso Nelle case moderne, caratterizzate da spazi ampi e aperti spesso si ha l'esigenza di creare delle partizioni aggiuntive. Questa esigenza talvolta è dettata da limiti nell'arredamento dello spazio o nella distribuzione che si vuole dare all'ambiente. Il cartongesso si presta alla creazione di separazioni parziali, ovvero divisioni che lasciano gli ambienti strettamente connessi pur essendo suddivisi. Questo genere di effetto si ottiene soprattutto se i divisori non raggiungono il soffitto, ma si fermano a metà altezza. Questi elementi si possono configurare in diversi modi in funzione della tipologia di ambiente e delle necessità. In alcuni casi si potranno realizzare dei divisori progettati in sostanza come delle pareti attrezzate a centro stanza. Queste si possono utilizzare per inserire vani chiusi con ante o cassetti, oppure a giorno anche dando vita ad una libreria bifacciale. Allo stesso tempo consentono di integrare elementi come un camino o un televisore. In questo modo si riesce ad ottenere un elemento d'arredo su misura e a dividere l'ambiente senza separarlo del tutto. Oltre a mantenere il contatto dal punto di vista visivo, realizzando delle divisioni a mezza altezza con il cartongesso non si perde lo scambio di luminosità e ventilazione all'interno dell'ambiente. Creare dei muretti in cartongesso dell'altezza di circa un metro è utile in molti casi differenti per separare due aree contenute nello stesso ambiente. L'elemento divisorio si potrà utilizzare come una normale parete per appoggiare o fissare un mobile come una cassettiera o una scrivania. Inoltre aiuterà a definire le aree designate per differenti funzioni generando così diversi microambienti. Decorare le pareti con il cartongesso Un'altro impiego per cui si può ricorrere al cartongesso è la creazione di elementi decorativi che vanno a trasformare le pareti. Realizzare una libreria su misura in cartongesso è un modo per rendere una parete protagonista dello spazio poiché andrà a costituire un elemento decorativo. Questo tipo di soluzione è ideale anche per spazi irregolari come le mansarde che attraverso un arredamento su misura acquistano uno stile senza eguali. Valido anche per sfruttare e valorizzare delle zone della casa che altrimenti sarebbero inservibili, come sottoscala o ambienti molto piccoli. La versatilità del cartongesso permette di ottenere disegni personalizzati, a seconda del proprio gusto. Si ottengono delle nicchie dalle sagome originali da utilizzare per esporre e valorizzare dei particolari prodotti oppure degli scomparti chiusi da utilizzare per conservare documenti o altri oggetti. L'effetto decorativo si ottiene per l'alternanza di pieni e vuoti che è possibile accentuare con l'inserimento di faretti o strisce led che vanno a creare giochi di luce ed ombre e ad esaltare gli oggetti verso cui è indirizzato il fascio luminoso. Nella fase di montaggio del cartongesso infatti è possibile creare le predisposizioni per questi impianti che si integreranno perfettamente oppure aggiungere delle prese elettriche da sfruittare per il posizionamento di televisori e di impianto audio come i dispositivi home theater. Per valorizzare ulteriormente il disegno si potrà decidere di applicare uno sfondo contrastante alla parete di sfondo, che renderà il tutto più articolato e darà all'ambiente un carattere particolare influenzato dai materiali utilizzati.  Delimitare più funzioni con il cartongesso Ii divisori in cartongesso sono ideali anche quando si desidera creare uno spazio indipendente dal punto di vista funzionale all'interno di uno spazio più ampio. In questo caso la partizione si comporta come una sorta di schermo o come una barriera che delimita due o più aree deputate ad utilizzi differenti. Ad esempio, in una camera da letto con bagno a vista all'interno sarà opportuno utilizzare dei divisori in cartongesso per salvaguardare la privacy e dare maggiore intimità ma anche per creare un ambiente architettonicamente più articolato. Separare gli spazi con il cartongesso Quando le esigenze all'interno della casa cambiano può essere necessario riadattare la distribuzione interna, variando il numero di ambienti ad esempio. Dove è necessario creare delle partizioni per separare gli spazi, il cartongesso è una delle soluzioni che consente un intervento veloce e pulito da realizzare in qualsiasi momento senza troppo stress. Creando una parete con il cartongesso si può ricavare una stanza in più. Si può intervenire quindi suddividendo un ambiente più grande per ottenere due ambienti distinti.  Una partizione in cartongesso si può utilizzare per dividere un ambiente anche coinvolgendo degli elementi architettonici e strutturali come ad esempio un pilastro o una scala contenuta in un ambiente di soggiorno. La parete così ottenuta dona armonia allo spazio in cui si inserisce e potrà essere utilizzata come una normale parete, semplificando così l'arredamento. In alternativa, al posto di una parete è sempre possibile realizzare con il cartongesso delle scaffalature che decorano ed arredano lo spazio.
Tendenze casa: come inserire archi di stile indoor
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Elegante ed essenziale, l'arco si caratterizza per la sua forma armoniosa che produce un effetto molto decorativo negli interni.  Le forme ad arco hanno origini molto antiche in ambito architettonico. Da qualche tempo questa particolare forma si sta affermando prepotentemente tra le principali tendenze dell'interior design. Archi di ogni genere vengono inseriti nei progetti contemporanei, sia negli ambienti pubblici e commerciali che in quelli privati. Troviamo l'arco applicato indifferentemente a collezioni di mobili, complementi d'arredo ed elementi decor oppure a scala architettonica, in differenti utilizzi. Un arco può infatti rivestire diverse funzioni. Ad esempio, può essere completato con l'inserimento di finestre o porte oppure può essere utilizzato per evidenziare il passaggio tra due ambienti differenti. L'arco in molti casi è utilizzato per le sue proprietà dal punto di vista strutturale. La sua particolare conformazione infatti è in grado di sostenere un peso notevole e per questo motivo ampiamente usato nell'architettura del passato. Oggi gli archi invece vengono utilizzati soprattutto per questioni estetiche divenendo un elemento decorativo realizzato per abbellire e valorizzare gli ambienti indoor oppure per incorniciare con eleganza delle aperture.  Negli interni l'arco può essere concepito con differenti forme. Quella più classica è quella semicircolare, una forma pura dal punto di vista geometrico. Per progettare un'arco ci sono una serie di fattori da considerare, tra i quali: l'altezza dell'apertura; la larghezza dell'apertura; la forma dell'arco; lo spessore; l'utilizzo. Da questi dipenderà l'effetto complessivo dell'arco. Archi in casa: grandezza e dimensioni Gli archi vengono realizzati su misura e pertanto è possibile personalizzarne le misure molto liberamente. In linea di massima, più gli archi sono ampi più si ottiene un effetto maestoso. Molto affascinante l'effetto che si produce quando diversi archi vengono affiancati creando una ripetizione ritmata che dona fascino agli ambienti. Le dimensioni dipendono infatti dalla struttura su cui poggia l'arco.  Possono svilupparsi appoggiandosi ad elementi come pilastri o colonne oppure muri. Ad esempio, se l'arco viene realizzato in seguito alla rimozione di una porta con l'intento di stabilire una connessione più fluida tra due ambienti, si appoggerà al controtelaio della porte eliminata e di conseguenza avrà come base la larghezza della porta. Non ci sono quindi misure prestabilite per realizzare un arco, l'importante è mantenere le proporzioni corrette con la base.È importante che lo spessore dell'arco sia almeno pari allo spessore degli elementi di sostegno su cui si appoggia. Archi in casa: forme squadrate o curvilinee Un altro aspetto che è sempre possibile personalizzare è la forma dell'arco. Quelli curvilinei hanno una sagoma che conferisce armoniosità agli ambienti in cui si inserisce. La curva dell'arco può avere differenti sviluppi.  Quello a tutto sesto è l'arco "perfetto" poiché schematicamente è composto da una semicirconferenza sorretta da due elementi verticali. Archi ribassati invece sono quelli dove la parte curva appare schiacciata. Ci sono poi molte altre tipologie di arco meno utilizzate, come gli archi a sesto acuto che si caratterizzano per la forma appuntita. Un arco con forme squadrate ha invece un aspetto più rigoroso ed una resa completamente differente all'interno dello spazio. Non essendoci infatti la sinuosità delle forme circolari, l'arco rettangolare apporta un effetto molto più razionale. Per quanto riguarda la funzionalità invece non ci sono particolari differenze tra le due tipologie. La tecnica per realizzare archi dalle forme squadrate è più semplice poiché in questo caso non è necessario creare la curvatura. Archi in casa: tipologie di stili Dal punto di vista stilistico l'arco è molto versatile in quanto si tratta di una forma semplice. Lo stile viene quindi stabilito dal contesto nel quale viene collocato, con il quale si va ad integrare. Questo varia anche in base al materiale con cui è realizzato e rivestito l'arco. Ad esempio, gli archi con mattoni a vista sono perfetti per le ambientazioni in stile rustico Quelli che hanno sagome più lineari e assenza di rivestimenti invece si addicono a stili per i quali si privilegia la pulizia formale. Archi in casa: materiali tra cui scegliere Le opzioni per quanto riguarda i materiali con cui realizzare un arco sono molte e a seconda dei casi bisogna quindi individuare quella più adatta. Una prima possibilità è costituita dal cemento armato, ampiamente utilizzato nelle costruzioni moderne. Ci sono poi gli archi realizzati in muratura con l'utilizzo di mattoni, da lasciare a vista se si preferisce avere un aspetto rustico oppure rivestire con intonaco. Questi si possono aggiungere anche durante una ristrutturazione, dove c'è la necessità di creare nuove aperture grazie alla capacità di sopportare e distribuire il peso della muratura soprastante. L'alternativa è costituita da archi realizzati con il cartongesso sfruttando le potenzialità di questo materiale come la versatilità e la semplicità nel taglio per realizzare elementi  su misura. Simile l'effetto ottenuto con i finti archi in polistirolo forniti preintonacati e pronti da assemblare. Questi ultimi consentono di ottenere in modo molto semplice e veloce anche archi dalle forme più elaborate.  Archi in casa: modalità di costruzione Le modalità di costruzione degli archi variano in base al materiale che viene utilizzato.  Gli archi in cemento armato si realizzano in cantiere al momento della costruzione dell'edificio. Per ottenere la forma perfetta si utilizzano delle speciali casseforme in polistirolo realizzate su misura che permettono di ottenere archi molto precisi e strutturalmente integrati nella costruzione.  Per quanto riguarda invece gli archi in mattoni per la costruzione è necessario realizzare degli elementi di sostegno in legno che vengono chiamati centine. Devono essere realizzate su misura e su di esse verranno montati i mattoni tenuti insieme dall'aggiunta di una malta. Si utilizzano mattoni sagomati per dare la forma dell'arco e detti conci, se invece si usano mattoni regolari la malta va a costituire il cuneo. Il mattone centrale è la chiave dell’arco, un elemento che ha la forma di cuneo ed è fondamentale dal punto di vista statico. In alternativa si può ricorrere ad archi prefabbricati, prodotti su specifica richiesta. Questi elementi andranno semplicemente posati e fissati alla struttura esistente. Per realizzare archi in cartongesso i pannelli vengono sagomati a forma di arco e posizionati come per realizzare una normale parete. Lo spessore invece viene riempito con una striscia di cartongesso tagliata su misura sulla quale sono state praticate incisioni equidistanti in modo da facilitare la curvatura. Infine si stuccano i punti di giunzione e si passa la carta vetrata fino ad ottenere una superficie perfettamente liscia su cui applicare il rivestimento che si preferisce.
Cucina moderna: mix trendy di finiture e materiali
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Arredare una cucina è un’esperienza davvero emozionante perché permette ai padroni di casa di avere un range pressoché infinito per quel che riguarda stile, colori, materiali, finiture, elettrodomestici e di tutti gli accessori che la riguardano. Questa vastissima scelta offre la possibilità di combinare tutti questi elementi nelle maniere più fantasiose, funzionali e con risultati sempre innovativi e unici, grazie ad una combinazione particolare delle tante proposte sul mercato. Partendo da una prima decisione fondamentale, ovvero la tendenza stilistica della cucina stessa, sarà più semplice capire quali prodotti, colorazioni e optional materici associare, per arrivare ad una concretizzazione progettuale davvero impeccabile. Se la scelta ricade su uno stile moderno, una volta stabilita la disposizione più congeniale ed efficiente per la propria metratura in casa, sarà opportuno prendere in considerazione l’idea di optare per un mix trendy di finiture e materiali, che aiuterà a dare carattere al vostro angolo cottura e a renderlo il più bello in assoluto e da godere quotidianamente nelle varie attività svolte al suo interno. Cucina in legno naturale e laccato in grigio Uno stile contemporaneo, presuppone delle linee semplici e minimaliste per quanto riguarda la scelta delle antine e dei mobili in generale. L’assenza di maniglie e una sequenza regolare dei vari complementi deve essere scandita in modo rigoroso ma non banale, per non far risultare la cucina troppo ovvia e scontata. Giocare su un doppio abbinamento materico aiuta moltissimo in questo ambito. In tante soluzioni avere un contorno di mobiletti e pensili laccati in grigio scuro, con un inserto di antine rientrate e paraschizzi in legno naturale, riescono a creare un connubio perfetto, che esalta la semplicità delle forme in una cucina moderna, accentuando la disposizione degli elementi e facendoli risaltare al meglio per la diversità superficiale sia al tatto (venature vs liscio) che alla vista (color legno vs palette dei grigi). Cucina in Fenix in bianco e legno Fenix, uno tra i più moderni e innovativi materiali impiegati oggi giorno per cucine davvero impeccabili a livello di praticità e bellezza. Un’opzione validissima per ante, top e paraschizzi che con un semplice panno sono igienizzati alla perfezione senza che aloni o residui rimangano su una superficie dall’ aspetto confortevole e vellutato. Un connubio meraviglioso tra questo materiale caldo e il re indiscusso per le sensazioni di calore intrinseche che offre, è quello tra un particolare piano di lavoro, mensole e pensili in legno, associati a mobiletti in fenix bianco. Una combinazione meravigliosa sia a livello estetico che funzionale per una cucina moderna davvero unica ed efficiente.  Cucina in satinato: cemento e corian bianco Per chi non ama il lucido in termini di arredo e complementi, valutare delle finiture opache o per meglio dire satinate, in una cucina moderna, è il corretto approccio verso cui indirizzarsi per ottenere un risultato contemporaneo e che soddisfi appieno i propri gusti e necessità. Il cemento è un prodotto che da tempo viene impiegato anche per soluzioni di interni non in ambito edile ma inerente l’interior design. Isole realizzate con il concrete style e lasciate al naturale sono un must in un angolo cottura dal sapore industriale, ma che ingentilito dal corian, magari a contrasto in bianco, trova la sua perfetta collocazione in un ambiente molto utilizzato di casa. La medesima finitura lega due materiali molto diversi tra loro, ma che inseriti con cura e precisione nel medesimo contesto, riescono a rendere una progettazione originale con due differenti punti focali che dialogano benissimo tra di loro. Cucina in legno naturale e corian nero Estremizzare lo stile moderno in cucina, significa che disposizione, colore e finiture devono seguire dei canoni davvero esemplificativi di tale tendenza. Cucina senza pensili sospesi, tavolo a penisola distaccato e colori scuri diventano l’emblema di una zona cottura in casa, davvero speciale, particolare e contemporanea per eccellenza. La commistione di un materiale tecnologico e all’avanguardia come il corian, magari in nero, enfatizza maggiormente questa scelta stilistica, ma che può essere ingentilita dall’impiego di legno naturale magari per il top o sulle mensole, e richiamato anche nell’area pranzo.  Se le metrature ve lo consentono, e la modernità di una cucina scaturisce già dalla disposizione di un ampio mobile attrezzato con elettrodomestici, scaffali e dispensa integrato con antistante ampia isola a L, allora connotare con i due materiali ciascuna funzione, può essere un ulteriore modalità di abbinare corian nero e legno naturale, per realizzare progetti eccezionali e clamorosi. Cucina in laminato lucido bianco, legno e fenix in nero Se due scelte materiche non vi bastano, farne entrare in campo una terza in modo soft e delicato, è un ulteriore vantaggio di poter scegliere tra tantissime opzioni a disposizione e mixarle tra di loro all’occorrenza in un’ideazione per un arredo cucina contemporanea ad hoc. Amate una soluzione moderna nella classica rifinitura in laminato lucido bianco, ma volete caratterizzarla e personalizzarla con tocchi differenti qua e là? Introdurre inserti di pannelli laterali o nicchie contenitore nei vari mobili in legno è già una possibilità da valutare, ma connotarla ulteriormente con accessori a livello di rivestimento (top e paraschizzi), in fenix nero che diano forza e un po' più di grinta ad una cucina moderna, è ciò che concluderà una realizzazione originale e unica e nel suo genere.  Cucina in marmo e laminato bianco liscio L’eleganza del marmo rimanda immediatamente la mente a cucine tradizionali con motivi eccelsi su top ed eventualmente paraschizzi, in contesti più classici e in abitazioni da manuale e ben rodate. In realtà questa scelta materica, sa dar libero sfogo a mille nuove interpretazioni, diventando la vera protagonista anche in cucine moderne e minimal. Accostare un già conosciuto e sperimentato alleato neutrale, come il laminato, aiuterà ancor più ad enfatizzare la bellezza del marmo e a rimanere nello stesso ambito di colori per non eccedere in proposte estrose che in questo caso stonerebbero. Riprendere il bianco delle venature nel colore liscio di pensili e mobile forno, è una delle tante alternative che i professionisti del settore cucine possono suggerire e da cui si può partire per creare innumerevoli varianti sul tema.
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