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Progettare casa per ampliare e organizzare meglio lo spazio
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Nel tempo le esigenze abitative possono cambiare e disporre di qualche metro quadrato in più può diventare necessario. Ricavare una camera in più per i bambini, uno studio o uno spazio da usare per fare sport, o semplicemente regalarsi il piacere di vivere in uno spazio più ampio ed arioso sono alcuni dei progetti che si possono realizzare nella propria casa ampliando o organizzando meglio lo spazio.  In alcuni casi è possibile aumentare il volume della propria casa costruendo una superficie aggiuntiva ma spesso è sufficiente rendere abitabile uno spazio che non lo era. Un seminterrato, un garage, un sottotetto o un balcone poco sfruttato possono diventare ambienti di vita che si aggiungono alla superficie della casa, aumentandone il comfort ed il valore. Il desiderio di ampliare o riorganizzare la propria casa in modo da potergli attribuire una nuova funzione si può concretizzare in diversi modi, procedendo sempre con cautela per assicurarsi di fare tutto in sicurezza e nel rispetto delle normative esigenze. Per questo prima di tutto è utile rivolgersi a dei professionisti incaricandoli di studiare l'effettiva fattibilità dell'intervento analizzando la struttura dell'edificio e le sue caratteristiche, potranno proporre delle soluzioni per realizzarlo nella maniera più soddisfacente e con il budget a disposizione. Interventi di questo genere possono avere un impatto sulla struttura dell'edificio per cui è necessario valutare se questa ha bisogno di essere adeguata. Per realizzare un ampliamento è imprescindibile eseguire una valutazione geologica dell'area oltre ad una verifica di eventuali limitazioni urbanistiche. Inoltre la costruzione di nuovi fabbricati contigui all'edificio è a tutti gli effetti una nuova costruzione e pertanto per realizzarla è necessario richiedere il Permesso di Costruire presentando la pratica agli uffici del comune in cui è ubicato l'immobile. Al termine dei lavori sarà necessario presentare anche la variazione catastale per aggiornare la planimetria dell'edificio.Inoltre, se l'edificio fa parte di un condominio sarà necessario ottenere il parere favorevole dell'assemblea condominiale. Da controllare anche i regolamenti edilizi locali (regionali e comunali) per verificare che non ci siano differenze normative. La riorganizzazione degli interni senza modifiche alla volumetria invece non richiede titoli abilitativi se non si modifica la destinazione d'uso dei locali, ma bisogna valutare per ogni caso specifico quali sono le norme da rispettare per non incorrere in un abuso edilizio. Recupera un sottotetto mansardato Il recupero del sottotetto porta ad ottenere un livello supplementare abitabile nella propria casa, da sfruttare nei modi più disparati ed in rapporto all'ampiezza della superficie. Uno spazio inutilizzato, o al massimo adibito a soffitta si può quindi convertire in un ambiente vivibile e piacevole. Questa tipologia di lavori si può avviare dopo aver conseguito i titoli abilitativi. Infatti il cambio di destinazione d'uso da locale tecnico ad ambiente abitativo richiede il Permesso di costruire, anche quando non vengono realizzati lavori importanti poiché si modifica la destinazione urbanistica. La mansarda è una tipologia di spazio con delle caratteristiche particolari che la rendono un ambiente sempre pieno di fascino. Affinché sia confortevole è necessario però realizzare una serie di interventi che la rendano concretamente abitabile. Imprescindibile ad esempio la realizzazione di un buon isolamento del tetto per avere temperature gradevoli in estate ed in inverno. Necessaria anche la presenza di finestre per tetti che apportano luce e consentono di aerare l'ambiente. A seconda dell'utilizzo che si prevede da fare della mansarda sarà inoltre necessario adeguare o realizzare ex-novo l'impianto elettrico, quello idro-termo-sanitario e quello del gas. Progetta e ottimizza il seminterrato Anche i locali che si trovano nel seminterrato adibiti a magazzini o locali tecnici possono essere rinnovati per attribuire loro nuove funzioni ed utilizzarli come ambienti di vita.. In questo caso ci troviamo al livello più basso dell'edificio, un ambiente che può presentare problemi di umidità proveniente dal suolo e dalle pareti a contatto con il terreno. Il miglioramento dell'isolamento è dunque uno primi aspetti da valutare. Un'altra problematica può essere la scarsa illuminazione e ventilazione degli ambienti per via delle finestre piccole o inesistenti, ma in questo caso è più difficile poter migliorare la situazione. Se non si ottengono i requisiti igienico sanitari non si può ottenere l'abitabilità del seminterrato ma lo si può sfruttare per realizzare locali di servizio come lavanderie o box auto.  Quando il seminterrato si va ad aggiungere in un edificio esistente si va ad aumentare la volumetria e pertanto e necessario richiedere il Permesso di costruire. Questa pratica è vincolata alla presentazione di una relazione geotecnica e di uno studio strutturale. Quando invece si realizzano delle modifiche interne come il rifacimento della pavimentazione, la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione degli infissi senza che vi sia un cambio di destinazione d'uso non è necessario richiedere i titoli abilitativi.  Trasforma e migliora un orangerie L'orangerie, definita anche giardino d'inverno, è un'ambiente tipico delle ville signorili simile ad una serra annessa all'edificio utilizzata tradizionalmente per tenere al suo interno piante che non sopravviverebbero all'esterno con temperature troppo rigide.  Più comunemente oggi è assimilata alla veranda o alla serra bioclimatica. Questi ambienti sono molto gradevoli grazie alle ampie superfici vetrate e con una risistemazione possono diventare spazi abitativi che aumentano la superficie della casa, eventualmente ampliandone la metratura. Ad esempio, si può pensare di collocare qui la cucina per godere della luminosità e della vista sull'esterno oppure di ingrandire il soggiorno.  Rendere abitabile un orangerie può richiedere degli interventi come l'aggiunta della climatizzazione invernale ed estiva e la sostituzione dei vetri con materiali che consentono di ridurre il consumo energetico.  Come per altri interventi, se si modifica la volumetria dell'edificio è necessario procedere solo dopo il rilascio del Permesso di costruire. Chiudi la veranda con pareti trasparenti Un'ambiente verandato apporta un tocco esclusivo ad un immobile. Le pareti trasparenti della veranda delimitano uno spazio aperto rendendolo sfruttabile anche nella stagione fredda, diventa quindi a tutti gli effetti una stanza in più da arredare come si preferisce. Aggiungere una veranda alla propria abitazione richiede dunque uno spazio a disposizione da chiudere con delle vetrate, può essere una parte del giardino oppure una terrazza o un balcone. La costruzione di una nuova veranda se ha carattere di stabilità richiede il Permesso di costruire, mentre se si prevede la realizzazione di una struttura amovibile e pertanto temporanea non sono necessari titoli abilitativi.  Amplia lo spazio con delle vetrate in balcone La chiusura di un balcone, soprattutto se esposto a nord e dunque poco soleggiato, è un'ottimo espediente per ampliare la superficie della propria abitazione. L'uso di superfici vetrate consente di far entrare tanta luce e di avere uno spazio a metà tra esterno ed interno. Inoltre, optando per delle vetrate apribili con sistema a pacchetto si mantiene la possibilità di avere un balcone semi aperto. Il balcone si va ad integrare all'ambiente interno divenendo un'estensione dello stesso. Per ottenere una perfetta fusione sarà utile uniformare elementi come la pavimentazione e lo stile dell'arredamento, in questo modo apparirà come un ambiente unico. A livello normativo, il ragionamento è sempre lo stesso. La chiusura permanente di un ambiente precedentemente aperto comporta un aumento della volumetria dell'edificio per cui non può essere effettuata senza il Permesso di costruire.
Cucina in stile shaker: semplicità raffinata
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Rigorosa, essenziale ed ordinata: bastano questi tre aggettivi per riassumere in modo efficace il carattere delle cucine in stile shaker. Una tendenza di interior design che porta alla ribalta una filosofia di vita prima che uno stile di arredo, affermatasi alla fine del '700 in America ma con radici provenienti dall'Inghilterra. Lo stile shaker si riallaccia infatti ad una società religiosa appartenente ad un ramo calvinista puritano che viveva in grandi comunità e si caratterizzava per ideali molto austeri e la creazione di norme severe da rispettare. Questa cultura religiosa e questi valori si andavano a ripercuotere anche nell'arredamento delle case. Molti elementi d'arredo erano autoprodotti dagli stessi shaker utilizzando il legno ed erano realizzati nella maniera più funzionale possibile, senza alcun elemento ornamentale. Inoltre ogni elemento doveva avere una propria funzione mentre ciò che è non aveva un'utilità specifica non trovava posto in una cucina in stile shaker. La cucina shaker era un ambiente molto essenziale nelle linee. Secondo i principi a cui questa comunità era fedele l'arredamento doveva essere ineccepibile dal punto di vista estetico, elegante ed allo stesso tempo efficiente ed economico. Probabilmente si è trattato di un'anticipazione ante litteram di quello che sarebbe stato poi il minimalismo o lo stile nordico. In una nuova forma, attualizzata in chiave contemporanea, questo stile è divenuto una tendenza di interior design che si distingue per la ricerca della semplicità attraverso l'uso di elementi genuini. Grazie all'applicazione dei principi shaker si ottengono ambienti dal sapore raffinato che producono un'atmosfera accogliente. Riassumendo, affinché una cucina rifletta lo stile shaker è indispensabile che sia realizzata con: prevalenza di elementi artigianali; forme essenziali e senza tempo; materiali durevoli e di qualità. Cucina in stile shaker: disposizione funzionale Nel rispetto delle tradizioni shaker la cucina era un ambiente ampio ed aperto. Poiché svolgevano una vita di comunità la stanza aveva spazio sufficiente per includere sempre una comoda sala da pranzo dove era presente un grande tavolo per ospitare un gran numero di commensali. Anche le sedie intorno avevano un design molto semplice, con schienali alti a scala doppiamente utili perché venivano sfruttati per appendere giacche e borse senza che sfiorassero il pavimento. La cucina shaker moderna riprende questa predilezione per gli open space che si aprono sulla zona giorno. Essendo ideata per spazi ampi, la cucina in stile shaker presuppone una distribuzione razionale delle diverse aree funzionali. Gli arredi sono disposti nello spazio in maniera ordinata ed estremamente equilibrata. Si favorisce in questo modo il comfort nell'utilizzo ma anche un'immagine particolarmente armoniosa. Cucina in stile shaker: per quali materiali optare Il legno è in assoluto il materiale da prediligere per realizzare una cucina in perfetto stile shaker. Le essenze devono essere di qualità come rovere, faggio, ciliegio o acero mentre le lavorazioni artigianali consentono di valorizzare questa pregiata materia prima. I mobili shaker hanno un design che privilegia la simmetria e non prevede la presenza di decorazioni.  Anche i pomelli e le maniglie nelle cucine originali shaker erano in legno, ma nelle versioni attuali si propende per prodotti in in acciaio o ottone sempre con un aspetto molto essenziale.  Per i piani di lavoro che devono essere lasciati il più possibile sgombri è importante scegliere materiali resistenti e duraturi ma anche che diano un aspetto elegante. Sono perfetti top in marmo o in granito ma anche in materiali innovativi ideati per unire le massime prestazioni funzionali ad un'estetica gradevole e alla sostenibilità ambientale. Cucina in stile shaker: quali colori scegliere Per quanto riguarda il colore delle pareti un'ottima soluzione è costituita dall'applicazione di una pittura bianca, anche tendente all'avorio o al grigio.  Per i mobili in legno invece è fondamentale che la finitura sia opaca mentre i colori, seguendo le cucine shaker originali, sono limitati ad una palette che comprende il rosso, il giallo, il blu ed il verde. Nella versione contemporanea a questa palette si aggiungono tonalità più tenui e neutre, come il beige, il crema ed i grigi, chiari o scuri.  Cucina in stile shaker: arredi per avere ordine e praticità La semplicità dello stile shaker si riflette nella ricerca quasi maniacale dell'ordine e della praticità. L'interno della cucina è sempre impeccabile grazie alla presenza di mobili che consentono di organizzare e trovare un posto per ogni singolo elemento. Si preferiscono dunque arredi capienti con una organizzazione accurata dello spazio interno. Molto ricorrenti elementi d'arredo multiuso o che hanno un utilizzo versatile. Nella cucina di ispirazione shaker inoltre sono presenti molteplici mobili che consentono di riporre ogni cosa mantenendo l'ordine necessario. Quindi spazio a capienti mobili dispensa e credenze di vario genere. Spesso i classici pensili sono sostituiti da più semplici piattaie e grosse mensole che pongono a vista le stoviglie, permettendo di organizzarle seguendo schemi rigorosi. Per questo è imprescindibile che siano sempre perfettamente in ordine. Un elemento tipico delle case shaker, sempre presente anche nelle cucine sono le spalliere fissate al muro che prendono il nome di "peg rail" o "shaker rail". Si tratta di particolari appendiabiti con pomelli che integrano la funzione di scaffale e che venivano utilizzati per organizzare diversi tipi di oggetti. Anche le sedie venivano appese per liberare i pavimenti ed agevolare la pulizia e persino oggetti come orologi o piccoli armadietti. Cucina in stile shaker: accessori iconici e utili All'interno di una cucina in stile shaker si fa grande utilizzo di accessori realizzati in maniera artigianale. Ad esempio, un grande tagliere in legno è un autentico must have per ambienti progettati secondo questi canoni, da utilizzare anche come uno dei pochi elementi decorativi a vista. Per quanto riguarda gli elementi tessili, nello spirito dello stile shaker si privilegiano fibre naturali come cotone, lino e canapa in colorazioni neutre, in piena sintonia con l'autenticità dell'insieme. Come abbiamo visto anche la cucina contemporanea in stile shaker si distingue per un aspetto rigoroso e con pochi accessori a vista. Iconiche le ante ed i frontali dei cassetti della cucina shaker che si caratterizzano per un disegno rigoroso, con un pannello centrale piatto e bordi squadrati, mentre i dettagli sono appena accennati.  Arredare una cucina in stile shaker presuppone il rispetto di questi principi ma si può dare maggiore flessibilità, per personalizzare l'ambiente e per la necessità di adattarsi a spazi di dimensioni contenute.
Una meravigliosa sedia a dondolo in camera dei bambini
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Sedersi comodamente e lasciarsi andare ad un movimento oscillatorio è sempre incredibilmente rilassante. Questo è solo uno dei motivi per cui le sedie a dondolo piacciono così tanto sia agli adulti che ai bambini. Sono una tipologia di seduta molto affascinante che costituisce una vera e propria attrattiva negli ambienti interni. Nella camera dei bambini diventano un elemento d'arredo che stimola l'interesse dei più piccoli e si presta ad innumerevoli giochi. Affinché questo ambiente della casa sia piacevole per i bambini, oltre a pensare alla funzionalità da ottenere con l'arredamento e la distribuzione dei mobili, è utile inserire anche degli elementi con una valenza ludica, in grado di coinvolgerli ed incuriosirli. Una sedia a dondolo di stile è perfetta per ottenere questo risultato. Quando i bambini sono molto piccoli si può inserire nella stanzetta a loro dedicata una sedia a dondolo che gli adulti possono utilizzare per tanti momenti trascorsi con il piccolo. Nei primi mesi di vita del bambino, ad esempio, sarà utile alla mamma per sedersi ad allattarlo o per farlo addormentare, aiutandosi a farlo rilassare grazie all'effetto calmante del dondolio.  Un'altra opzione per arredare la cameretta dei bambini che hanno già qualche anno è l'aggiunta di una sedia a dondolo di dimensioni ridotte, pensata appositamente per loro. Sarà un elemento d'arredo che aiuterà a rendere la stanza a misura di bambino. Prima di acquistare una sedia a dondolo è importante verificare che sia una sedia ben progettata per assicurare la dovuta sicurezza nell'utilizzo, che rispetti i principi dell'ergonomia in modo che si possa assumere una postura corretta e che sia anche molto comoda. Il possesso di queste caratteristiche indica che è un buon prodotto, ma anche lo stile della sedia ha una grande importanza per rendere la cameretta del bambino un ambiente speciale. Di seguito vediamo alcune tra le soluzioni di tendenza a cui ispirarsi. Cameretta per bambini d’autore con la rar rocking chair La celebre poltrona a dondolo ideata dai coniugi Eames nel 1950 è divenuta un prodotto iconico ed atemporale, amata dagli amanti del design ma conosciuta anche da chi non è esperto nel settore. Si caratterizza per la scocca unitaria realizzata in plastica o in fibra di vetro che assume forme sinuose ed inconfondibili, pensate per dare grande comodità e sostegno. A questo si unisce la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di gambe a seconda dell'utilizzo che si vuole fare, in casa o in ufficio. Una delle basi disponibili è quella che la converte in una sedia a dondolo con barre curve in legno che aggiungono un tocco caldo e sofisticato.  Inoltre, le diverse sfumature di queste sedie a dondolo di design rallegrano la cameretta e ogni bambino ha la possibilità di scegliere il suo colore preferito. Un pezzo d'arredo con una firma importante come la RAR rocking chair è davvero perfetto per realizzare una cameretta d'autore che accompagnerà il bambino nella crescita. Questa comoda seduta a dondolo infatti potrà essere sfruttata a tutte le età, anche quando sarà adolescente e poi adulto. Crescere con un arredo originale di design nella propria stanza non può che far acquisire ai bambini un gusto sofisticato in termini di interior design, influenzando le loro scelte future. Un motivo in più per optare per questa soluzione. Cameretta per bambini: sedia a dondolo su misura Si possono trovare anche sedie a dondolo in versione mini, proporzionate alla statura dei più piccoli. Il bambino si potrà sedere con facilità nei momenti di gioco e di relax, oppure può sedersi da solo a leggere un libro senza chiedere aiuto ai grandi. Questo rispetta pienamente il metodo montessoriano secondo cui il bambino deve avere la possibilità di essere autonomo nei suoi movimenti, giù a partire dai suoi primi anni di vita. Con una sedia a dondolo per bambini la cameretta viene percepita ancora di più come un ambiente tutto per sé, rafforzando la sua indipendenza. Chi ama dilettarsi in progetti DIY può realizzare una sedia dondolo in legno su misura per il proprio bambino, magari coordinandola ad altri lavori fai da te eseguiti per la cameretta. L'ambiente acquista così un valore aggiunto poichè contiene degli elementi personalizzati e speciali essendo realizzati da un genitore con le proprie mani, anche con la collaborazione del piccolo di casa.  Insieme si potranno definire tutti le caratteristiche del progetto come il colore, le forme ed i dettagli per renderlo unico e speciale.  Cameretta: arredare con una sedia a dondolo rivestita Una sedia a dondolo in plastica può risultare fredda all'interno di una nursery che si desidera rendere il più possibile accogliente e confortevole per il bambino. I modelli imbottiti risultano invece molto più avvolgenti e rendono l'ambiente più adatto ai piccoli. Aggiungendo un'imbottitura ad hoc si può trasformare una sedia in plastica in una comoda poltrona, guadagnando anche in stile. Realizzando il rivestimento su misura si potrà infatti scegliere il tessuto in modo da concordare questo elemento con l'arredamento della stanza e creare un insieme armonioso. Sedia a dondolo: in vimini nella cameretta per bambini Una sedia a dondolo realizzata in vimini è un elemento d'arredo che rende la stanza dei bambini ancora più carica di poesia. Questo materiale naturale ed evocativo dona autenticità agli spazi interni di qualsiasi stile e con le tonalità neutre delle sue fibre infonde calore. Le linee tradizionali e sinuose tipiche dei mobili in vimini inoltre contribuiscono a rendere la stanza un nido accogliente per il proprio cucciolo. Posta all'interno della nursery, la sedia a dondolo sarà molto utilizzata dai neogenitori per cullare dolcemente il piccolo di casa tra le loro braccia. Per renderla più comoda sarà sufficiente aggiungere qualche cuscino ed un morbido plaid. Quando sarà più grande invece i genitori potranno continuare a sedersi qui per raccontargli delle storie che lo aiuteranno ad addormentarsi alla sera. In aggiunta, essendo un elemento d'arredo molto leggero e facile da spostare si può cambiare frequentemente posizione ed utilizzarla anche in altre stanze o all'aperto. Infine, quando il bambino crescerà e si dovrà riorganizzare la cameretta, si può pensare di spostarla in giardino, in terrazzo o in balcone dove potrà avere una nuova vita. Sedia a dondolo: in legno in una girl’s room Le bambine più che i maschietti adoreranno avere una sedia a dondolo nella loro cameretta come seduta aggiuntiva. Oltre che per sedersi e concedersi dei momenti di pausa dopo i compiti, la sedia a dondolo può essere utilizzata infatti per un'infinità di giochi coinvolgendo i peluche o le bambole preferite. Puntare su un modello in legno solido e stabile significa aggiungere un elemento d'arredo sempre di tendenza ma anche sicuro e duraturo.
Arredi per gli animali domestici
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Quando arriva un animale da compagnia tra le mura domestiche, la casa si trasforma per accoglierlo al meglio. Cani, gatti, conigli, piccoli roditori o uccelli sono tra i più comuni, ma ogni specie ha esigenze diverse per cui bisogna agire di conseguenza per dare loro tutto il confort di cui hanno bisogno.  Nella scelta degli arredi per gli animali di casa è importante tenere in considerazione una serie di accorgimenti in modo da individuare i prodotti più adatti. Innanzitutto bisogna verificare che il mobile sia nella misura adatta alla taglia dell'animale in modo che possa sfruttarlo senza difficoltà. È importante anche che i materiali delle singole componenti assicurino resistenza e durabilità e che non si stacchino dei pezzi che l'animale potrebbe ingoiare. Per la massima sicurezza è essenziale anche assicurarsi che non contengano sostanze nocive.  Altra importante caratteristica che i mobili utilizzati dagli animali di casa dovrebbero possedere è la facilità di pulizia ed igienizzazione. Ad esempio, si può puntare su materiali dalle superfici idrorepellenti o comunque lavabili, sempre utilizzando prodotti che non mettano a rischio la salute dell'animale.  Non è necessario trasformare l'intera casa in un parco giochi per animali. Sarà preferibile ritagliare uno o più spazi dedicati al gioco, al riposo, ma anche al momento del cibo e del bagno, da attrezzare con tutto il necessario. Sarà anche un modo per educare il proprio pet al rispetto degli spazi. Infine, per mantenere una casa che rispecchi il proprio gusto non bisogna dimenticare di selezionare mobili per gli animali domestici che si accordano con lo stile della casa. Ecco una selezione di idee d'arredo cariche di stile e fascino, approvate dagli amici a quattrozampe. Mobili per animali: giochi in casa Per far crescere bene gli amati pelosi è fondamentale stimolarli sia dal punto di vista motorio che da quello intellettivo. Diversi giochi da integrare nell'arredamento di casa possono aiutare ad ottenere questo risultato. Animali di piccola taglia come gatti e conigli, ad esempio, trovano divertente entrare nei tunnel e nascondersi rimanendo indisturbati, in questo modo anche i più pigri hanno occasione di mettersi in movimento. Ogni animale ha le sue attrazioni preferite. I gatti amano arrampicarsi in alto ed infilarsi nelle scatole. L'accessorio perfetto per loro sono i tiragraffi a colonna o ad albero, detti anche trespoli per gatti o palestre per gatti. Più sono articolati più il gatto sarà felice di esplorarli. Se dotati di ripiani o casette sospese i mici troveranno qui un riparo ideale per i loro pisolini. Inoltre i graffiatoi gli consentono di mantenere affilati gli artigli, evitando così di soddisfare questo bisogno sugli altri mobili di casa, finendo per danneggiarli irreparabilmente. Arredo per animali: una minicasa in casa Per sentirsi al sicuro ogni animale domestico merita una propria casetta personale dentro le pareti di casa. Solitamente gli animali adorano rannicchiarsi in uno spazio chiuso che li fa sentire protetti. Una cesta in vimini della dimensione adeguata può essere perfetta per accogliere un cane o un gatto anche durante il giorno. Per rendere più confortevole la minicasa si può aggiungere un cuscino, l'animale sarà felice di avere contatto con una superficie morbida. Sono molte anche le idee di mobili realizzati a partire da materiali di riciclo, per la massima ecosostenibilità. Arredo per animali: tutto per la nanna Altro imprescindibile aspetto a cui pensare per il benessere del proprio pet è il posto da offrirgli per il riposo. Anche in questo caso la scelta dipende in gran parte dalla specie e dalla taglia, ma anche dal carattere e dalle preferenze del singolo animale. Per alcuni sono sufficienti dei morbidi giacigli come dei materassi o delle cucce imbottite in tessuto, per altri basta appena un tappeto che li protegga dal contatto con il pavimento freddo. Un'alternativa amata soprattutto dai cani sono le cucce in legno, da interni o da esterni, che possono avere la classica forma a casetta oppure distinguersi per delle linee più originali ed elaborate. Le soluzioni di design rivisitano il concetto di cuccia esplorando forme e materiali innovativi per accogliere gli animali di casa durante la notte. Versioni che si integrano con maggiore facilità nei contesti abitativi apportando un tocco particolare.  Per ottenere un effetto personalizzato si può pensare di realizzare progetti di cucce su misura anche andando ad occupare spazi inutilizzati come nicchie o sottoscala. Un'idea che consente di aggiungere un dettaglio particolare alla casa regalando al proprio animaletto una location esclusiva. Mobili per animali: necessaire per il bagno I gatti si autopuliscono e non hanno bisogno di essere lavati, mentre per i cani un bagno periodico è indispensabile. Molti di loro però non amano particolarmente questo momento. Renderlo un'esperienza meno traumatica può aiutare ad affrontare al meglio questa necessaria attività. Per ottenere buoni risultati è utile attrezzarsi non solo di una buona spazzola e di uno shampoo per cani ma anche di una vasca per fare il bagnetto appositamente pensata per gli animali. Ci sono in commercio varie soluzioni, ad esempio le vasche portatili e smontabili, anche con gambe che consentono di poter lavare gli animali comodamente, in casa o in giardino.  Per coccolare ulteriormente il proprio pet ci sono anche vasche più sofisticate con effetti da spa, come massaggio, bolle o luci. Mobili per animali: una porta per uscire Gli animali domestici hanno anche bisogno di un po' di libertà per stare bene. Installare una gattaiola su una porta o su una portafinestra consente loro di uscire e rientrare in autonomia aumentando senza dubbio la loro felicità.  Dotare la propria casa di questo accessorio è utile soprattutto se si possiedono gatti o cani e si dispone di uno spazio aperto come un giardino, un balcone o un terrazzo protetto e recintato in modo che possano rimanere al sicuro e non allontanarsi.  Le gattaiole sono disponibili in diverse misure, in modo che l'animale riesca a passare al loro interno. Ci sono modelli sofisticati di gattaiole, ad esempio quelli che integrano un timer per regolare gli orari di uscita dell'animale. Alcune proposte sono dotate di sistemi che consentono di evitare l'intrusione di altri cani o gatti, alcuni grazie al riconoscimento dell'animale tramite microchip, altri con apertura magnetica che consentono all'animale di entrare soltanto se dotato di collare metallico.  L'installazione può richiedere l'intervento di un professionista poiché è necessario realizzare un'apertura sulla porta e dunque è necessario avere l'attrezzatura necessaria, soprattutto se si tratta di una porta vetrata.
Termoarredo: elemento di design per tutta la casa
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Per definizione il termoarredo è un elemento che unisce alla normale funzionalità di riscaldamento un'estetica raffinata che lo converte in elemento d'arredo. Quando viene utilizzato per il bagno viene definito anche scaldasalviette, proprio perché per la sua forma consente di utilizzarlo per sistemare e tenere al caldo gli asciugamani. Rispetto ad un radiatore normale questi modelli hanno un ingombro ridotto per quanto riguarda lo spessore. Si differenziano dai normali radiatori soprattutto per l'aspetto innovativo che a volte appare addirittura rivoluzionario, considerando che la forma tradizionale dei caloriferi è molto ben radicata nella mente di tutti ed alcuni termoarredi escono nettamente dagli schemi. Questa però è da intendere come una caratteristica vincente. Grazie alle linee fuori dal comune i termoarredi hanno la capacità di aggiungere stile e personalità agli ambienti interni, talvolta sembrano quasi un'opera d'arte. Utilizzarli soltanto nel bagno sarebbe un vero peccato perché grazie alla loro particolarità si possono apprezzare in ogni contesto ed in ogni stanza della casa.   I più diffusi sono i termoarredi tubolari ma quelli che hanno un'immagine più incisiva sono i modelli di design che mostrano una grande ricerca formale oltre ad una funzionalità ottimale. Si spazia da prodotti in cui le linee sono ridotte all'essenziale per offrire risultati estremamente contemporanei ed affascinanti a modelli in cui l'estetica diviene più ricca ed eclettica. Solitamente sono realizzati in alluminio o in acciaio, ma negli ultimi anni si sono affermate anche le versioni in vetro, con o senza integrazione di componenti metalliche. Inoltre l'ampia varietà di finiture applicate aumenta il livello di personalizzazione, permettendo cosi di trovare sempre il termoarredo perfetto per il proprio progetto.  Alcuni modelli di termoarredo sono dotati di gadget ed accessori che ne aumentano il comfort nell'utilizzo come piccoli stendibiancheria o supporti per appendere comodamente asciugamani o accappatoi. L'utilità di questa componente viene quindi elevata ulteriormente.  Termoarredo di stile nel living Il living è uno degli ambienti più vissuti della casa ma anche quello per il quale si ricercano le soluzioni più sofisticate. Le proposte sul mercato sono molte e diversificate, per cui i modelli di termoarredo si possono concordare facilmente con lo stile dell'ambiente arrivando a produrre effetti molto sofisticati.  Ad esempio, se il living ha uno stile spiccatamente vintage ed industriale si può optare per una versione che presenta delle finiture dall'aspetto vissuto e delle forme che si ispirano al linguaggio delle fabbriche, imitando le tubature a vista tipiche di questi ambienti. Un elemento solitamente considerato quasi come un difetto si può integrare perfettamente nell'insieme divenendo un punto focale della stanza. Il lato estetico però non è il solo aspetto a cui pensare nella scelta del termoarredo poiché non bisogna dimenticare quella che è la sua funzione primaria, ovvero quella di scaldare gli ambienti interni. Per questo prima di tutto è necessario che il termoarredo sia proporzionato alla superficie da riscaldare. Per quanto riguarda il living, se occupa una superficie ampia per riscaldarlo sono necessari caloriferi piuttosto grandi per produrre la quantità di calore necessaria. Le dimensioni imponenti di questi elementi andranno anche ad aggiungere un tocco particolare alla stanza. Sorprendente l'effetto che si determina quando si utilizzano termoarredi che riprendono esattamente la tonalità della parete su cui viene installato, mimetizzandosi alla perfezione nella superficie ed arricchendola al tempo stesso con un'interessante nota di stile. Si aggiunge in questo modo una nuova dimensione ad una parete che altrimenti potrebbe sembrare scialba e monotona.  Termoarredo trendy in salotto Un termoarredo di qualità, con un design particolare diventa a tutti gli effetti un elemento d'arredo che completa il soggiorno. Scegliendo una soluzione che abbraccia le tendenze più attuali farà una bella figura messo al centro della scena. Non è necessario dunque trovare degli escamotage per camuffare il calorifero o nasconderlo ma al contrario si trasforma in un oggetto da esibire con fierezza assegnandogli una posizione che possa metterlo in risalto. Ampia la gamma di finiture superficiali che consentono di ottenere proposte in grado di valorizzare i progetti di interior design, anche attraverso la varietà di colorazioni e texture materiche. Per ottenere l'effetto desiderato si può optare per radiatori dalle finiture opache, lucide, cromate oppure per colori di forte impatto che rendono il termoarredo protagonista dell'ambiente. Termoarredo di tendenza in cucina Si tratta anche di una soluzione salvaspazio, sono infatti realizzati in modo da risultare molto compatti e per questo è possibile inserirli anche in spazi minimi. Nelle cucine a volte si ha la necessità di ottimizzare ogni centimetro poiché le pareti sono in gran parte utilizzate per l'installazione dei mobili. Riuscire ad inserire il calorifero in questi casi diventa una sfida che si può superare con l'installazione di un termoarredo, in verticale o in orizzontale a seconda della porzione di parete disponibile.  Attraverso la scelta del termoarredo si può conferire alla cucina un'aspetto trendy e contemporaneo. Adottando soluzioni originali si va ad aggiungere un pizzico di brio in cucina. Un colore vivace si pone quindi come un tocco inaspettato all'interno della cucina, divenendo un elemento di spicco al quale poi è possibile abbinare altri dettagli, come ad esempio le piastrelle del paraschizzi, i pomelli dei mobili o degli accessori.  Termoarredo di design nel soppalco Riuscire a trovare lo spazio per installare un calorifero in un ambiente atipico come quello ricavato sul soppalco non è un'impresa semplice. Le pareti disponibili possono essere poche soprattutto quando si tratta di piccoli soppalchi come quelli realizzati per sfruttare il sottotetto. Un termoarredo dallo sviluppo verticale ottimizza lo spazio in altezza, mentre se si hanno solo muri a mezza altezza si può ricorrere ad una versione dallo sviluppo orizzontale. Inoltre puntare su un modello di design aggiungerà a questo ambiente un tocco esclusivo. Termoarredo chic in lavanderia Anche locali di servizio come la lavanderia meritano di essere curati dal punto di vista estetico, così da avere una casa assolutamente impeccabile. Per creare un ambiente elegante sono da valutare l'utilizzo di materiali e arredi di qualità, anche realizzando dei mobili su misura, ma anche tutti le attrezzature dovranno avere un aspetto chic. Per questa tipologia di ambienti sarà utile installare un termoarredo dotato di ampi stendibiancheria così da poter posizionare i capi ad asciugare. Si possono considerare modelli con alimentazione elettrica che rende possibile l'utilizzo in qualsiasi momento dell'anno, indipendentemente dall'accensione dell'impianto di riscaldamento, risultando anche un'opzione più semplice per quanto riguarda l'installazione. Da valutare anche l'installazione di versioni ibride che consentono la massima versatilità.
Cucina eco e di stile: cosa c’è da sapere
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  Una cucina green è una cucina sostenibile, progettata con soluzioni che sono responsabili di un basso impatto ambientale e che fanno uso di strumenti in grado di agevolare l'attenzione sull'utilizzo delle risorse, prevenendo gli sprechi. Una tipologia di cucina che si allinea ad uno stile di vita sostenibile e che può prendere forma sia nella ristrutturazione di una cucina esistente sia nella progettazione di una cucina nuova. Per dare una svolta ecologica alla propria cucina bisogna considerare una serie di differenti aspetti. Appurare l'origine dei materiali utilizzati per la realizzazione di ogni componente senza dubbio è tra le prime cose di cui preoccuparsi, pensando anche a tutto l'intero ciclo di vita del prodotto, fino alla sua dismissione e riciclo. Hanno un peso importante anche le scelte compiute per quanto riguarda gli elettrodomestici da installare e gli accorgimenti da adottare per il loro utilizzo che possono dare piccoli ma significativi contributi alla salvaguardia del pianeta. Importante dotare la cucina anche di sistemi che aiutano a contenere il consumo di acqua come riduttori di flusso e rompigetto per i rubinetti, per un un risparmio idrico considerevole nel lungo periodo. Di seguito qualche suggerimento per realizzare una cucina green e con una buona dose di stile.  Cucina green e di stile: ottimizzare gli spazi di manovra All'interno di una cucina che possa dirsi davvero green è fondamentale partire da una distribuzione dello spazio che consenta di potersi muovere comodamente, senza intralci che rendono difficoltosi i normali gesti che si compiono quando si cucina. Ad esempio, la posizione di zona cottura e conservazione degli alimenti deve poter agevolare le varie procedure così come le distanze tra le diverse aree funzionali devono consentire fluidità. Con una buona progettazione si riescono ad ottimizzare gli spazi, individuando la collocazione più comoda per ogni singolo elemento e valutando le relazioni che si innescano tra ognuna di esse. Ciò sia in pianta sia nello sviluppo in altezza, bilanciando la necessità di sfruttare ogni centimetro con l'aspetto estetico della cucina anche in rapporto alla sua collocazione e senza dimenticare il comfort necessario per non affaticarsi nell'utilizzo quotidiano di questo ambiente.  Cucina ecosostenibile: materiali naturali I materiali naturali sono un must per le cucine green. Il legno è tra i più utilizzati per la produzione di mobili per cucina, anche sottoforma di pannelli derivati dal legno ma è indispensabile che la materia prima provengano da uno sfruttamento controllato delle risorse naturali, certificato attraverso il simbolo FSC. Per avere certezze si può chiedere al rivenditore di cucine o all'artigiano che si occupa della realizzazione. Optare per materiali naturali tuttavia non è sufficiente per assicurarsi di avere una cucina ecosostenibile. È importante anche l'utilizzo di vernici ad acqua e collanti privi di sostanze chimiche, riducendo in questo modo le particelle volatili causa dell'inquinamento indoor. La cucina potrà dirsi così atossica e salubre. In ottica ecologica risulta necessario puntare su materiali che siano duraturi oltre che derivanti da processi sostenibili. Per questo non sempre sostituire una vecchia cucina con una costruita in modo green non sempre è la scelta migliore ma bisogna considerare le possibilità di rinnovarla evitando la necessità di doversi disfare dei mobili e delle apparecchiature che la compongono. Elettrodomestici sostenibili per una cucina green In cucina si fa uso di vari elettrodomestici, per cui i consumi si fanno sentire sulla bolletta con tutte le ripercussioni che l'eccessivo consumo energetico ha sull'ambiente. Tra forni, cappe aspiranti, frigoriferi e tutte le altre apparecchiature che si utilizzano, per una cucina che possa dirsi green è necessario puntare su elettrodomestici di classe energetica A o superiore. Per la lavastoviglie è importante anche che abbia cicli di lavaggio che ottimizzano i litri d'acqua impiegati sempre assicurando buoni risultati in termini di pulizia. Per quanto riguarda il piano cottura si può optare per un piano ad induzione a risparmio energetico evitando così il consumo di gas per la cottura dei cibi. Anche l'uso che si fa influisce sui consumi, quindi è preferibile spegnere sempre gli elettrodomestici quando non si utilizzano anche ricorrendo alle funzioni di programmazione. Utile in questo senso l'adozione di elettrodomestici smart di ultima generazione che consentono il controllo tramite app anche a distanza attraverso smartphone, oppure l'integrazione nel sistema domotico se presente nella casa. Cucina eco: una corretta scelta per l’illuminazione In cucina avere una buona illuminazione è indispensabile per lavorare bene. Lo sfruttamento della luce naturale va sempre incentivato il più possibile, ad esempio ponendo il lavabo o i piani di lavoro in prossimità di una finestra per avere un'illuminazione diurna diretta ed efficace, evitando almeno in alcune ore della giornata di dover ricorrere a delle lampade. Per quanto riguarda l'illuminazione artificiale per iniziare bisogna disporre delle lampade che rendano l'ambiente generale sufficientemente luminoso. Sono perfetti i lampadari a sospensione che contribuiscono akki stesso tempo ad arredare la cucina caratterizzandola con le loro linee, oppure si può optare per dei faretti che daranno un'illuminazione più tecnica risultando meno visibili. Per completare si possono aggiungere un'illuminazione più puntuale nelle aree che più lo richiedono come quella in corrispondenza dei fuochi. Essenziale fare uso di lampade e lampadine LED che uniscono l'alta efficienza al risparmio energetico, riducendo così sensibilmente i consumi. Cucina green: riciclo e vegetazione Una strada da intraprendere per ottenere una cucina green consiste nel realizzare delle idee d'arredo che fanno uso di prodotti di riciclo. Attraverso dei progetti DIY, piccoli o grandi che siano, è possibile dare una seconda vita a degli oggetti altrimenti destinati alla distruzione convertendoli in una materia prima di recupero. Si ottengono soluzioni originali che raccontano un vissuto precedente e rendono la cucina un ambiente unico. Volendo si può anche realizzare degli interventi più significativi, come costruire interamente la cucina impiegando materiali realizzati a partire da scarti di altre lavorazioni oppure da operazioni di riciclo. Infine, per aggiungere un tocco green più tangibile la cucina può essere accessoriata con l'inserimento di piante. Il verde negli ambienti indoor regala un contatto concreto con elementi naturali e dona benessere. Ad esempio è possibile sbizzarrirsi nella coltivazione di erbe aromatiche in vaso in modo da averle sempre a portata di mano quando si elaborano i propri piatti, fresche e profumate. Un'altra buona idea consiste nel collocare in cucina delle piante che hanno proprietà benefiche per gli ambienti interni poiché assorbono sostanze nocive e purificano l'aria indoor da sostanze inquinanti e dannose per la salute. Rientrano tra queste le felci, il pothos, la sansevieria, l'anthurium e l'aloe.
Angolo soggiorno in camera da letto: trendy e chic
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Integrare un piccolo salotto in camera da letto è un'idea molto chic per trasformare una banale stanza in un'elegante suite privata all'interno della propria casa. Un luogo appartato e intimo che diventa così più confortevole poiché si va ad arricchire di funzionalità con l'aggiunta di un'area relax interna. Quando si progetta l'arredamento di un ambiente frequentemente si riscontrano difficoltà nell'ottimizzare spazi piccoli ma anche dover arredare spazi particolarmente ampi può comportare difficoltà se non si ha esperienza. Il connubio tra zona notte e zona giorno, se ben gestito, risolve brillantemente l'arredamento di una stanza dalle dimensioni generose. Con la creazione di un soggiorno nell'ambiente dedicato principalmente al riposo notturno inoltre si valorizzano spazi che altrimenti rimarrebbero vuoti ed inutilizzati attraverso la realizzazione di un'idea d'arredo sofisticata e di tendenza.  La distribuzione che l'ambiente assumerà dipende largamente dalla pianta della stanza, da come questa è articolata e dalla posizione occupata da elementi come porte e finestre che influenzano la posizione di mobili ed accessori. Scegliere uno stile ben preciso prima di avviare la caccia all'arredamento perfetto aiuterà nella scelta dei singoli elementi. Ciò che costituisce il salotto interno alla camera da letto dovrà essere ben abbinato alle componenti principali della stanza ovvero al letto ed ai mobili tipicamente presenti in questo ambiente come comodini, comò e cassettiere. Per ottenere un ambiente raffinato e trendy ma anche duraturo è fondamentale concentrarsi sulla qualità delle finiture utilizzate la cui combinazione determina l'effetto complessivo. Anche la scelta dell'illuminazione dell'ambiente contribuisce significativamente sull'impatto complessivo dell'unione di camera da letto con living interno. Luci calde e morbide daranno un'atmosfera piacevole ed avvolgente in cui sentirsi accolti nelle ore serali, mentre l'ingresso di abbondante luce naturale garantisce una buona vitalità durante il giorno. Curare dettagli come i tessuti e gli accessori infine contribuirà a creare uno scenario perfetto, come quelli che si vedono immortalati nelle riviste di arredamento ed interior design. Un piccolo divano o delle poltrone, con l'aggiunta di qualche tavolino d'appoggio, sono sufficienti per per creare una piccola oasi all'interno della stanza da letto, ma la presenza di elementi particolari caratterizza ulteriormente l'ambiente rendendolo speciale. Ad esempio, un camino oltre a riscaldare la stanza rende l'atmosfera del salotto in camera ancora più accogliente. Per convertire una camera da letto impersonale nel proprio rifugio intimo sarà necessario adottare degli accorgimenti da valutare in base alle caratteristiche dello spazio da arredare. Ecco una serie di suggerimenti per ottenere il massimo quando si progetta un angolo soggiorno in camera da letto. Zona notte con soggiorno: un unico spazio tono su tono Come nella moda, anche nell'arredamento l'effetto ton sur ton è sinonimo di semplicità ed eleganza. Se si vuole uniformare una camera da letto con salotto integrato senza rinunciare a delle minime variazioni di colore è sicuramente una delle opzioni da considerare. Uno spazio unitario per le due funzioni risulta così omogeneo, aspetto che otticamente amplia lo spazio ma grazie alle diverse tonalità di colore mantiene un minimo di contrasto che permette di non cadere nella monotonia. Zona notte con soggiorno: indipendenti in un solo ambiente Il binomio camera da letto e soggiorno può assumere diversi assetti. Quando si vuole dare una certa indipendenza al piccolo salotto contenuto nella stanza bisogna adottare delle piccole astuzie che consentono di dividere lo spazio senza ricorrere a delle partizioni vere e proprie. A volte è la conformazione stessa della pianta ad agevolare questo tipo di soluzione. Ad esempio, la presenza di una nicchia aiuta a distinguere nettamente la zona giorno dalla zona notte. Per accentuare la demarcazione tra zona notte e relativo salotto interno funziona molto bene l'idea di utilizzare differenti colori alle pareti da assegnare alle diverse aree funzionali contenute nello stesso ambiente. Visivamente l'effetto ha un forte impatto ed aiuta a distinguere nettamente i due microambienti ottenuti, sempre mantenendo una relazione tra di essi. Essendo due funzioni diverse nello stesso spazio bisogna fare attenzione a non eccedere nella quantità di oggetti e decorazioni per evitare di trovarsi un ambiente caotico.  Zona notte e soggiorno: una sola area a tema Un'altra alternativa da prendere in esame per l'arredamento della propria camera da letto contenente un salottino è quella di applicare un'unica tematica da declinare nell'ambiente, senza alcuna suddivisione. Questa modalità ha il vantaggio di permette di godere a pieno dell'ampiezza della stanza e per attuarla non sono necessari spazi sconfinati. Occorre quindi scegliere un linguaggio stilistico ben definito per dare maggiore coesione all'insieme: materiali con texture simili, pattern affini e una palette di colori unitaria. Zona notte e soggiorno con separè vedo non vedo Una stanza grande può risultare fredda ed inospitale, ma aggiungendo un divisorio si riescono a creare delle aree più misurate ed ottenere la giusta intimità. Separare senza dividere in maniera forte è una strategia sempre efficace per gestire l'organizzazione dei diversi elementi nello spazio. Per creare diverse zone a seconda delle funzioni da gestire in maniera flessibile un'ottima riuscita è assicurata grazie all'utilizzo di separè con superficie traforata che produce un effetto vedo non vedo. Questo consente di vedere oltre e quindi di non avere l'impressione di uno spazio spezzettato ma di mantenere l'ampiezza della stanza. Zona notte: camera da letto con un vero soggiorno privato  Concedersi un soggiorno privato dotato di tutti i comfort nella stanza in cui si dorme è un vero e proprio lusso. La presenza di elementi come una tv, un tocco di verde dato da qualche pianta o un bellissimo camino sono un grande valore aggiunto per un ambiente completamente riservato. Nelle case più piccole come i monolocali spesso la combinazione tra zona giorno e zona notte è una scelta obbligata. Da questa soluzione abitativa si può prendere ispirazione per conciliare le due componenti in maniera armoniosa e funzionale, bilanciando le singole componenti e scegliendo elementi d'arredo proporzionati allo spazio a disposizione. Zona notte con soggiorno appartato ad angolo   Un salotto ricavato tra le pareti della camera da letto può risultare isolato anche senza alcuna separazione ma soltanto attraverso la distribuzione degli elementi d'arredo nello spazio. All'interno di camere da letto dalle superfici ampie si può realizzare facilmente una zona giorno appartata, che dia l'impressione di avere una propria indipendenza, giocando soltanto sulla posizione occupata da ogni cosa. Ad esempio, utilizzando un tappeto per delimitare un angolo conversazione raccolto questo spazio appare distintamente scandito dalla zona notte. Per quanto riguarda la distribuzione delle differenti aree funzionali, alla zona giorno vale la pena dedicare la parte più luminosa della stanza ovvero quella posta più vicino a finestre o portefinestre.
Camini moderni in casa: sospesi e con forme curvilinee
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Scultoreo ed avanguardistico nell'estetica e nella funzionalità, il camino reinventato in chiave contemporanea prende le sembianze di un elemento sospeso a centro stanza, divenendo protagonista dello spazio. Stilisticamente parlando ha poco in comune con le versioni più tradizionali, di cui conserva il fascino e la capacità di rendere un ambiente più accogliente divenendone centro di attrazione. I camini freestanding moderni sono realizzati in materiali metallici e attaccati al soffitto senza avere alcun contatto con il pavimento. La posizione centrale permette di diffondere il calore in tutte le direzioni all'interno della stanza in cui viene installato il camino. Si tratta di soluzioni dal design sofisticato che vanno oltre la sola funzione di riscaldamento degli ambienti domestici. Esistono soluzioni in varie fasce di prezzo, con grandi differenze in base alle misure ed ai materiali con cui è realizzato il camino. Le versioni alimentate a legna o a pellet si possono collocare in qualsiasi ambiente, a condizione che sia presente una canna fumaria. Per posizionare il camino sospeso al centro di una stanza è necessaria una canna fumaria a soffitto, oppure si può sfruttare una canna fumaria a parete installandolo in prossimità del muro. Per il resto l'installazione è molto semplice poiché si tratta di un prodotto pronto all'uso che non necessità particolari lavorazioni per il montaggio. In assenza di canna fumaria e nell'impossibilità di realizzarne una si può optare per camini sospesi alimentati a bioetanolo che offrono un effetto simile anche se producono una quantità di calore piuttosto modesta. Questa soluzione si può prendere in considerazione anche in appartamento con il vantaggio di non avere il fastidio provocato da fumi ed odori derivanti dalla combustione. Per individuare il modello di camino sospeso da inserire nella propria casa bisogna quindi valutare una serie di aspetti come la tipologia di combustibile, le dimensioni, il peso e gli accessori opzionali e le caratteristiche di cui può essere dotato al fine di migliorare il suo funzionamento. Uno di questi è lo sportello in vetro ceramica da usare per chiudere il focolare mantenendo la vista della fiamma e per massimizzare l'efficienza del camino, oppure l'integrazione di un sistema di rotazione. Quello che più colpisce sono le forme aerodinamiche, così esclusive e ricercati grazie alle quali qualsiasi ambiente della casa viene valorizzato. Camini sospesi: ovali e in soggiorno Lontano dall'idea classica di camino a parete realizzato in muratura, il camino sospeso regala un effetto di grande leggerezza che nasconde la reale robustezza di questo elemento. Lo sviluppo ovale del focolare conferisce un aspetto futuristico che lo fa somigliare quasi ad un disco volante atterrato direttamente nel soggiorno di casa. Con queste forme, è a tutti gli effetti un pezzo eccentrico con cui arricchire il salotto donandogli un carattere ed una personalità moderna e piena di stile. Diventa ancora più scenografico quando viene collocato in ambienti di altezza elevata ed al centro della scena. Sebbene si caratterizzi per le forme pulite ed essenziali, il camino sospeso è in grado di regalare sempre un'atmosfera accogliente grazie all'effetto della fiamma scoppiettante e calda. Quando viene posto a centro stanza riscalda uniformemente in tutte le direzioni ma per rendere possibile la diffusione del calore in modo omogeneo in tutto l'ambiente può risultare conveniente puntare su un focolare orientabile. Diversi modelli sono provvisti di un sistema di rotazione a 90° o 180°, mentre altri arrivano fino a 360° per un effetto sorprendente. Camini sospesi e allungati nel living I camini di forma schiacciata e allungata hanno un carattere incisivo che riesce a conquistare anche i living più moderni. L'apparenza scultorea è predominante e catalizza completamente l'attenzione su di sé, al pari di un'opera d'arte messa in una posizione di spicco.  Questo genere di soluzione è ideale per spazi ampi ed ariosi dove è possibile ammirare il camino da diverse angolazioni e dove esso non costituisce un ostacolo ai normali movimenti all'interno dell'ambiente. Poiché il camino sospeso diviene il cuore del living, la distribuzione dello spazio deve essere pensata in funzione di esso, sviluppando la zona relax intorno al focolare. Lo stesso camino sospeso si può considerare a tutti gli effetti un elemento di arredo attorno al quale ruota tutto l'arredamento della stanza. Esteticamente le linee oblunghe si coniugano perfettamente con interni di concezione minimalista dove prevalgono arredi contemporanei ed inclini all'essenzialità, mentre inserito in contesti caratterizzati da uno stile più tradizionale che strizza l'occhio allo stile rustico o a quello classico diventa un'interessante nota di contrasto che rende il tutto più attuale. Camini sospesi: tondi in bagno Nei bagni contemporanei, sempre più vicini al concetto di area benessere della casa più che a quello di una stanza di servizio, inserire un camino non è un'idea così insolita. La sensazione di calore emanata da un camino scoppiettante è molto gradevole nella stagione invernale ed aumenta il relax procurato da un bagno caldo. Camini dalle forme rotondeggianti come sfere sospese riempiono l'atmosfera di magia aggiungendo un tocco speciale. Camini sospesi e curvilinei in mansarda All'interno di una mansarda caratterizzata da geometrie marcate aggiungere un camino sospeso dalla sagoma curvilinea è un complemento ideale per contrastare ed addolcire questo aspetto così spigoloso.  Inoltre, qui più che in altre tipologie di ambienti, se non è presente una canna fumaria sarà più semplice poterne aggiungere una nuova e consentire così l'installazione del camino. Camini sospesi e sferici nel disimpegno Un camino moderno sospeso può trovare posto anche in spazi di collegamento come disimpegni e corridoi, dove diventa elemento di attrazione. Grazie alla sua presenza queste aree poco sfruttate acquisiscono un ulteriore significato oltre a godere dei benefici del calore prodotto che da questa posizione può raggiungere gli ambienti della casa adiacenti. Inoltre, quando viene posto nel disimpegno il camino può essere ammirato da diverse angolazioni, mostrandosi nella perfezione delle sue forme sferiche. Camini sospesi: a curve nello studio Anche per l'arredamento dello studio l'inserimento di un camino sospeso si rivela una scelta di grande impatto, capace di infondere stile e personalità ad un ambiente di lavoro. Posizionando accanto una comoda poltrona ed un poggiapiedi si ottiene un angolo pieno di charme, perfetto anche per dei momenti di relax. La sinuosità delle forme curvilinee è rilassante e stimola la concentrazione mentre il tepore dato da un camino acceso aiuta ad affrontare con positività anche le giornate più fredde.
Pavimento in cemento: l’opinione dell’esperto
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I pavimenti in cemento sono sempre più utilizzati non solo per edifici industriali o di uso pubblico ma anche per contesti residenziali, tanto in esterni quanto in interni. Sono un rivestimento che si allinea alle tendenze contemporanee ma genera una buona armonia anche in ambienti dal sapore rustico e tradizionale. Per realizzare un pavimento in cemento generalmente si procede direttamente in opera realizzando una superficie su misura e con caratteristiche personalizzate. Variando la composizione del cemento e le attrezzature utilizzate si ottengono infatti risultati sempre differenti.  A seconda dell'effetto che si vuole ottenere e dello stile che si vuole dare all'ambiente sarà possibile scegliere tra le diverse tipologie di pavimento in cemento, valutando palette e texture di ogni differente soluzione. Per ogni diversa tipologia si avranno dunque anche costi differenti. Un altro modo per realizzare un pavimento in cemento consiste nella posa di mattonelle prodotte a base di cemento e pronte da incollare. Ardua la selezionare per formato e finitura considerando che sono disponibili anche versioni decorate che consentono di aggiungere colore negli interni. I pavimenti in cemento sono una valida soluzione anche quando si intende rinnovare un pavimento senza demolirlo. Nelle ristrutturazioni si può intervenire posando il pavimento in cemento sulla pavimentazione esistente, a condizione che questa sia stabile e non presenti cedimenti, pena un risultato poco duraturo. Vediamo tutto quello che c'è da sapere prima di posare un pavimento in cemento per interni. Caratteristiche tecniche del pavimento in cemento  Indipendentemente dalla tecnica utilizzata per la realizzazione, se eseguito a regola d'arte un pavimento in cemento è una superficie molto resistente all'usura e durevole nel tempo. Il cemento ha però una superficie porosa per cui è soggetto alle macchie. Le caratteristiche del materiale sono migliorate con l'applicazione di specifiche sostanze che gli conferiscono impermeabilità ed allo stesso tempo maggiore durezza. Si possono applicare a questo scopo protettivi e indurenti a base di resine, vernici poliuretaniche o cere. Altre caratteristiche di questa soluzione particolarmente ricercate negli interni sono l'impatto estetico che si inserisce bene nei progetti di interior design più attuali. Si determina un pavimento continuo, privi di fughe e quindi le operazione di normale pulizia risultano agevolate.  Inoltre un pavimento in cemento è una superficie che non richiede molta manutenzione, sono sufficienti interventi periodici di levigatura e lucidatura. Si tratta anche di una tipologia di pavimento compatibile con la posa di impianti di riscaldamento a pavimento poiché non subisce alterazioni a causa del calore e non ne impedisce la propagazione. Vantaggiosi anche i costi di questa soluzione se si coprono vaste aree. Per quanto riguarda le piastrelle in cemento queste sono realizzate in modo da risultare molto resistenti. Ci sono diverse varianti, come le piastrelle in cemento stampato e quelle in cemento colorato o decorato, proposte in vari formati come esagonale, quadrato o rettangolare. Per l'applicazione delle mattonelle in cemento si procede con l'incollaggio come per la posa di normali piastrelle.  Metodo di posa su un pavimento esistente Nelle ristrutturazioni a basso budget è necessario individuare soluzioni che permettano di risparmiare ottenendo comunque risultati di qualità. Una voce di spesa che influisce significativamente sul preventivo è il rifacimento dei pavimenti poiché sono richieste diverse lavorazioni per liberarsi correttamente del vecchio e ricreare il nuovo. La posa di un pavimento in cemento può essere eseguita senza dover effettuare demolizioni, applicando i prodotti direttamente sul suolo esistente e risparmiando così tempo e denaro. Si ottiene così una superficie resistente e personalizzata nella finitura senza i fastidi di una ristrutturazione vera e propria come rumori e polvere. In ogni caso è sempre indispensabile che la pavimentazione d'origine sia in buono stato, senza presentare segni di cedimenti che impedirebbero la buona adesione del nuovo pavimento in cemento e porterebbero ad avere comunque un pavimento instabile. Questo genere di intervento richiede l'utilizzo di prodotti dallo spessore di pochi millimetri per non dover adattare l'altezza delle porte e per non aggiungere un carico eccessivo sulla struttura dell'edificio. Tipologie del pavimento in cemento In base alla tecnica utilizzata per la realizzazione si possono distinguere diverse tipologie di pavimento in cemento per interni.  Pavimenti in cemento industriale: ha spessore elevato e ottima resistenza, il grigio è il colore base ma si possono ottenere tinte personalizzate. Pavimenti in cemento autolivellante: consentono di ottenere con facilità una superficie perfettamente planare, hanno uno spessore contenuto e si possono colorare inserendo dei pigmenti. Si può utilizzare per coprire un pavimento esistente. Pavimenti in cemento spatolato: con questa tecnica si possono ottenere effetti come marmorizzato o nuvolato. Anche il cemento spatolato è un'ottima soluzione per coprire un vecchio pavimento con il vantaggio di poter contenere lo spessore che si va ad aggiungere.  Pavimenti in cemento levigato: levigatura e lucidatura vengono eseguite attraverso dischi diamantati che consentono di ottenere superfici particolarmente lucide, simili a uno specchio. Prima della lucidatura si possono inserire nel cemento elementi come vetri o pietre per dare un effetto decorativo, oppure si può lavorare il cemento in modo tale che possa riprodurre il tipico aspetto del marmo. La levigatura può essere praticata anche per rinnovare un vecchio pavimento in cemento. Pavimenti in cemento acidato: è una finitura che si ottiene attraverso un processo chimico durante il quale i pigmenti si fondono con il cemento donando effetti sempre unici. Pavimenti in cemento vetrificato: trattamento con polveri metalliche e resina trasparente che dona brillantezza e luminosità alle superfici. Pavimenti in microcemento: si tratta di un prodotto a base resinosa che si applica manualmente anche su vecchie pavimentazioni ed ha uno spessore di appena 3 mm. Ci sono poi ulteriori tipologie quali: pavimenti in cemento cerato; pavimenti in cemento stampato; pavimenti in cemento verniciato; pavimenti in cemento decorato; pavimenti realizzati con cementine. Palette e texture Ogni tipologia di cemento si presenta attraverso un'apparenza specifica che può avere diversi colori e diverse texture, ottenute con delle lavorazioni come ad esempio effetto spatolato, finiture opache o lucide, così come può presentare un aspetto uniforme o frammentato nel caso delle piastrelle.  Ogni pavimento in cemento può dirsi unico perché frutto di una lavorazione di tipo artigianale. Molto dell'effetto finale dipende dalla bravura e dalla manualità del posatore, così come la tipologia di attrezzatura utilizzata che influenza notevolmente il risultato finale. Le piastrelle in cemento sono prodotte con svariati motivi decorativi, sia colorati sia tono su tono che si basano prevalentemente su motivi geometrici o floreali. Si può creare un pavimento di grande impatto con questi elementi, anche alternando diverse texture. Si può giocare anche con gli schemi di posa utilizzando dei formati semplici per creare delle trame con effetto ornamentale come la posa a spina di pesce.  Costi di realizzazione del pavimento in cemento Fare una stima dei costi per la realizzazione di un pavimento in cemento risulta difficile anche per esperti nel settore senza tenere conto delle dimensioni e delle caratteristiche specifiche dell'ambiente da pavimentare, i prodotti da utilizzare e gli effetti che si vogliono ottenere. In linea generale il costo medio per la posa di un pavimento in cemento è di circa 80 €/mq. Questo costo non tiene conto di eventuali altri lavori preparatori come la demolizione di un pavimento esistente o la realizzazione di un nuovo massetto.  Se si opta per la posa di piastrelle in cemento invece il costo è di circa 30 €/mq.
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