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Pianoforte in casa: dove posizionarlo?
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  Alcuni complementi d’arredo o tipologie di accessori che interessano un progetto di interior design, non sempre passano inosservati e qualche volta si deve affrontare una vera e propria difficoltà fisica per inserirli in casa, a causa di grandezze e forme particolari che non ne agevolano il dialogo con ciò che li circonda. Un elemento che appartiene queste categorie “ingombranti” è di sicuro il pianoforte. In tante occasioni, sia in fase di ristrutturazione che durante la scelta di una nuova dimora, molti si domandano: ma dove posizionarlo per trovare la giusta collocazione in casa? Per i musicisti, da quelli in erba a veri e propri professionisti, è impossibile rinunciare a questo strumento o utilizzare delle tastiere meno invasive o più versatili e leggere da essere spostate. Pertanto quando si ha a che fare con un oggetto così importante si deve cercare la perfetta ubicazione in un ambiente all’interno di una abitazione che si armonizzi con l’atmosfera circostante, creando un contesto piacevole, accogliente e di grande tendenza sia per i padroni di casa che quotidianamente lo vivono che per ospiti e amici occasionali. Lavorare su una planimetria e con le misure a portata di mano sarà più semplice per visualizzare al volo gli spazi che possono essere dedicati un pianoforte in casa, considerando innanzitutto tre variabili a livello di metratura e che dipendono dalla tipologia dello strumento: pianoforte a coda, a mezza coda o a muro. In base alle dimensioni di ciascuno, rapportate a quelle delle papabili camere che li potranno ospitare, sarà possibile individuare una composizione ideale di arredi e optional che possano ruotare attorno a un piano, mettendolo in luce come punto focale e di design, ma soprattutto caratteristico di una progettazione di interni che risulterà davvero unica. Pianoforte in casa: discreto in un angolo ad hoc Un pianoforte a muro, ha decisamente misure più limitate e più semplici da gestire quando si parla di arredamento di interni. Tale strumento diventa una sorta di mobile da collocare sulla parete più consona di una zona giorno in cui si cerca di attribuirgli uno spazio discreto se questo elemento viene visto quasi come un accessorio che deve donare carattere e stile alla stanza in cui viene incluso e posizionato in un angolo ad hoc, pratico da aggirare ma bello da vedere. Questa possibilità viene spesso considerata da chi si ritrova tra le mani un pianoforte ereditato ma che nessuno sa suonare. Il fascino e lo charme che lo contraddistinguono, tentano i padroni di casa a volerlo mantenere nella propria abitazione, richiedendo l’aiuto di architetti e arredatori di interni, per cercare di inglobarlo in maniera armoniosa in realizzazioni uniche di living o soggiorni open space.  Pianoforte in casa: in soggiorno accanto alla porta Sempre a muro, un pianoforte in casa, può trovare il suo luogo ideale in porzioni di ambienti altrimenti non utilizzati né valorizzati, come i difficilissimi centimetri che riguardano le pareti accanto alla porta e che solitamente non si sa come rendere funzionali o accattivanti senza cadere nell’ovvio. Collocare lì un oggetto esteticamente vezzoso e piacevole, può davvero innalzare il look e lo stile in un soggiorno dove charme e fascino non mancano, con la duplice funzione di avere un accompagnamento melodico dal vivo durante cene o feste. Pianoforte in casa: una stanza dedicata Un pianoforte a coda non può praticamente esimersi dall’avere una stanza completamente dedicata o quasi. Non molte abitazioni sono in grado di avere ambienti così grandi da poter inserire, oltre ad un salotto completo, un pezzo altrettanto invasivo seppur meraviglioso ed elegante. Quasi sempre chi possiede un elemento del genere tenta di volergli riservare una camera apposita, magari un workspace riconvertito o una sala da pranzo dismessa, dove potersi dedicare al suo studio in completa tranquillità, relax e senza importunare in modo eccessivo gli altri membri della famiglia. Infatti, il secondo problema dopo le dimensioni, riguarda l’acustica e l’allenamento quotidiano che un pianista deve affrontare con costanza. Avere una stanza dedicata e magari insonorizzata, è un modo utile e intelligente che permette di non infastidire ogni giorno, durante la pratica di scale e arpeggi. Anzi, questo angolo intimo e peculiare di casa, diventerà una sala musica privata a tutti gli effetti, da completare con spartiti e mobili ad hoc in linea con un bellissimo pianoforte nero, assoluto padrone di tutto l’ambiente! Pianoforte in casa: funzionale nel sottoscala Se proprio non avete in casa uno spazio, nemmeno minimo, per inserire il vostro tanto amato pianoforte, allora considerare un luogo a prima vista poco opportuno, come un sottoscala, può dar adito invece a soluzioni di design da valutare e provare. In alcuni contesti e stili le disposizioni più inusuali, sono le migliori particolari e originali ideazioni che si possano attuare. Atmosfere dal sapore industriale e cittadino, dove elementi originali strutturali e decorativi vengono messi in risalto invece che sostituiti, anche se leggermente danneggiati o “vissuti”, creano uno sfondo ottimale per inserire un elemento così eclettico come un pianoforte. In questa soluzione un’area abbastanza vasta di un sottoscala metallico riportato a nuova vita, dà adito ad una immagine vintage che viene personalizzata da uno strumento musicale con un look versatile che ammorbidisce aspetti grunge di uno stile apparentemente freddo. In altre progettazioni, dove l’interior design rievoca sensazioni anticonformiste, in stile boehmién, un pianoforte a muro in un sottoscala aumenta il fascino del poter attuare una libertà espressiva in casa, posizionando un oggetto così importante in modo creativo dove poter coltivare la propria passione per la musica. Pianoforte in casa: inglobato nella libreria Se vi piacciono le pareti attrezzate e create su misura, con disposizioni regolari e che completino e valorizzino una parete importante della vostra casa, allora l’idea di inserire un pianoforte ad essa inglobato e ben collocato in una nicchia apposita e salvaspazio, può diventare uno stratagemma perfetto per trovare il luogo adatto ad un oggetto così voluminoso. All’interno di un ambiente ben studiato, elegante e con mobili di pregio, è assolutamente strepitoso veder trionfare il re degli strumenti nel suo look nero, ben abbinato alla tendenza e all’atmosfera che si respira in casa con la facoltà di poterlo suonare ogni qualvolta lo si desidera poiché disposto in una zona giorno a portata di mano.
Camera matrimoniale: idee per la zona armadi dietro al letto
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Dove posizionare l'armadio nella camera da letto matrimoniale? Spesso si tende a dare per scontato che ogni arredo debba essere posizionato contro una parete, ma ci sono tante altre possibilità da esplorare. Un'idea originale e sofisticata per risolvere questo dilemma è collocare la zona armadi alle spalle del letto, preferibilmente inserendo tra le due aree un elemento divisorio. Si ricaverà in questo modo uno spazio intimo ed appartato dedicato al momento di vestirsi. Tutta la stanza inoltre risulterà ben organizzata ed avrà un elemento caratterizzante. Si tratta infatti di un'idea che permette di distribuire in modo efficiente le diverse aree funzionali nello spazio rendendole completamente distinte. Grazie a questa distribuzione fuori dai soliti standard, anche un ambiente che manca di personalità si trasformerà senza dubbio in una suite piena di fascino e comfort.  Ci sono diverse alternative per organizzare una zona armadi dietro al letto da valutare a seconda della forma della stanza e delle sue dimensioni.  Sarebbe sbagliato pensare che una disposizione di questo tipo porti a sprecare spazio, poiché si tratta invece di una soluzione salvaspazio. Per realizzarla non sono necessarie infatti ampie metrature nella propria camera da letto. Lo spazio minimo da considerare per avere grande comodità è di almeno 140 cm, che includono la profondità di un armadio standard più lo spazio per un poter passare ed usufruire agevolmente di questo nuovo ambiente. A questo si aggiunge lo spessore del divisorio che dipende da come sarà realizzato e dai materiali di cui sarà costituito. Il budget investito in questo progetto influenza molto il risultato conseguito, ma anche con una spesa minima si può avere un effetto sorprendente. Questo tipo di distribuzione è utile anche quando si vuole schermare l'ingresso nella stanza, creando in questo modo una zona di filtro con la possibilità di includere anche l'accesso al bagno se contenuto nello stesso spazio. Di seguito vediamo una serie di idee differenti che mostrano quali effetti si possono ottenere posizionando gli armadi dietro al letto nella camera matrimoniale. Separa con i tessuti la zona armadi dal letto Fissare un morbido tendaggio che scende dall'alto è un sistema poco invadente e semplice da realizzare per separare la zona letto dallo spazio dedicato al guardaroba. Basterà fissare al soffitto un bastone o un binario comunemente usato per sospendere le tende, fissare un bel tessuto coprente ed il gioco è fatto. È anche una soluzione che comporta una spesa davvero contenuta, per cui è ideale anche per case in affitto oppure quando non si ha la possibilità di realizzare grossi interventi. La separazione ottenuta è versatile e trasformabile. Il tessuto delimita in modo leggero ma efficace e consente anche di contenere l'ingombro. L'armadio posto in questa posizione può essere completamente aperto, non è necessaria infatti la presenza delle ante. Optare per un tessuto decorativo apporterà il proprio tocco unico all'ambiente per cui ci si può sbizzarrire a scegliere una stoffa con una fantasia particolare oppure realizzando un motivo originale con le proprie mani usando i colori per tessuti.  Dividi con un separé d’effetto la zona letto e l’armadio Un separé dal design particolare permette di realizzare una divisione scenografica tra il letto e l'armadio della camera matrimoniale. Per le sue stesse caratteristiche si tratta di una soluzione mobile e facilmente rimovibile, adatta anche a situazioni provvisorie. Un tipo di approccio che non necessità lavori o opere murarie ma che non manca di fascino. Per ottenere un effetto riuscito sarà necessario che l'armadio sia completamente nascosto alla vista per cui il separé deve essere piuttosto sviluppato in altezza ed in larghezza. Può essere anche un progetto fai da te da realizzare a partire da materiali di recupero a cui dare una nuova funzionalità. Inserisci una parete per una cabina armadio Realizzare una parete vera e propria è un'idea che si addice a chi ricerca essenzialità e rigore per la propria casa e preferisce soluzioni stabili e durature. Questo divisorio, in muratura o in cartongesso, si può introdurre in qualsiasi momento non solo durante una ristrutturazione più ampia poiché non comporterà grossi disagi.  Si va a delineare in questo modo un secondo ambiente definito in maniera più conclamata. Una vera e propria cabina armadio, con accesso da uno o da entrambi i lati del letto.  Volendo si potrebbe optare anche per una parete a mezza altezza, a cui dovranno corrispondere armadi nella stessa misura per un effetto alleggerito. La nuova parete divisoria tra letto e zona armadio diventa anche un punto focale della stanza, per cui le andrà dedicato un trattamento d'eccezione per regalarle un aspetto degno di questo ruolo. Tra le ipotesi che assicurano un ottimo risultato ci sono l'applicazione di un rivestimento in piastrelle, la posa di una carta da parati oppure la realizzazione di una boiserie ma può bastare anche un colore accattivante. Si può quindi giocare su un elegante effetto mimetico o su una finitura a contrasto con la parte retrostante. Utilizza una vetrata scorrevole per dividere le funzioni Elegante e raffinata l'idea di realizzare una parete vetrata scorrevole alle spalle del letto usata per dividere dalla zona armadio. Grazie alla trasparenza del vetro permette alla luce presente nell'ambiente principale di passare a quello secondario, rendendolo così luminoso ed arioso. Inoltre la camera da letto matrimoniale non perde il suo volume poiché si riesce a mantenere una certa continuità visiva. Il meccanismo che rende scorrevole la vetrata consente di avere grande fluidità negli spazi, che con un solo gesto potranno essere uniti o separati a seconda delle esigenze del momento. Per un risultato d'effetto la vetrata può essere impreziosita con dei profili metallici a contrasto che daranno un carattere più marcato alla stanza. Si può optare per vetri completamente trasparenti o per lastre opacizzate con effetto decorativo. Progetta un armadio doppio per separare la camera da letto Infine vediamo come lo stesso armadio può fungere da divisorio nella camera da letto offrendo una soluzione chic e dallo stile contemporaneo. Lo schienale dell'armadio viene trattato come se fosse una testiera extralarge, solo voltando l'angolo si può percepire cosa cela realmente. A questo si può aggiungere un secondo armadio gemello posizionato a specchio difronte al primo in modo da definire uno spazio che sarà molto simile ad una cabina armadio. Per realizzare in modo efficace questa soluzione non sono necessari grossi lavori, basterà realizzare un rivestimento per l'armadio che da' le spalle al letto.
Cucina: come valorizzarla con un pavimento decorativo
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Quando si ristruttura o si realizza per la prima volta una cucina e si deve scegliere il pavimento, non sempre si hanno le idee chiare. Le proposte sul mercato sono molte e non è facile individuare qual è la soluzione che risponde meglio alle proprie esigenze funzionali e di stile. Se da una parte è importantissimo avere un pavimento molto resistente, durevole e facile da pulire per un ambiente come la cucina, anche la componente estetica gioca sempre un ruolo non secondario. Se si opta per un pavimento decorativo si riesce a dare valore alla cucina perché questa finitura può riuscire ad accentuarne lo stile e ad esaltarne le caratteristiche. La qualità del pavimento è un elemento in grado di rafforzare o penalizzare il progetto di interior design della cucina. Perciò bisogna scegliere in maniera attenta il prodotto da posare. L'unico modo per riuscire a capire se l'insieme può costituire un buon effetto è procedere con diversi campioni di materiale, da accostare a quelli delle altre finiture presenti nell'ambiente, come i mobili cucina, il top, il paraspruzzi, ma anche le tonalità delle pareti e dei serramenti. Ancora meglio se ciò viene effettuato direttamente nella cucina in modo da valutare l'effetto ottenuto esattamente con la luminosità dell'ambiente. Per ottenere una cucina dall'aspetto contemporaneo occorre puntare su soluzioni al passo con le tendenze. Le piastrelle sono sempre un'ottima scelta per un ambiente come la cucina, ma ci sono tantissime soluzioni diverse da vagliare, ognuna in grado di regalare effetti unici. Pavimento in cementine: piastrelle vintage in cucina Le cementine hanno una lunga storia alle spalle, ma sono ancora tra i pavimenti più affascinanti e decorativi per la cucina.  Quelle originali sono prodotte con pasta di cemento colorata, nella versione a tinta unita oppure decorate con raffinate forme geometriche o floreali. I formati più utilizzati sono quello quadrato e quello esagonale.  Durante una ristrutturazione di una casa d'epoca può capitare di trovare antiche cementine in buono stato. Vale la pena recuperarle ripulendole con cura e applicando una vernice protettiva con proprietà idrorepellenti. Sono infatti un materiale molto delicato e permeabile che assorbe gli oli con facilità se la superficie non è protetta adeguatamente.  In alternativa, oggi sul mercato si possono trovare prodotti da utilizzare come pavimento o come rivestimento che riproducono in modo fedele l'aspetto delle cementine ma con proprietà che le rendono più adatte ad una ambiente come la cucina. Tra questi ci sono le piastrelle viniliche di alta qualità, da impiegare soprattutto in ristrutturazioni veloci ed economiche oppure le piastrelle in grés porcellanato che si caratterizzano per una serie di vantaggi tra i quali la facilità di pulizia, l'alta resistenza e la bassa porosità. Per ottienere un effetto contemporaneoquando si posa un pavimento per la cucina con cementine decorate si andranno a disporre piastrelle con decori differenti ma con tonalità comuni in modo apparentemente casuale, generando un mix armonioso e piacevole.  Pavimento in cucina: graniglia in bianco e nero La graniglia è tornata di moda in una nuova veste più attuale e chic rispetto al passato. Quella contemporanea mantiene le caratteristiche peculiari della graniglia usata nelle case del '900 ma ha un aspetto totalmente rinnovato. I pavimenti tradizionali in graniglia si ottengono mescolando un insieme di materiali, solitamente pezzi di marmo di piccole dimensioni, tenuti insieme da una pasta. La finitura lucida si ottiene grazie alla levigatura finale che si può eseguire nuovamente quando, a distanza di anni, la superficie appare usurata ed opacizzata. Sono disponibili anche piastrelle in graniglia in diversi formati pronti per la posa. Un pavimento in graniglia giocato sui toni del bianco e del nero è perfetto in ogni situazione, rende elegante e sofisticata sia una cucina in stile classico che una cucina dalle linee contemporanee. Pavimento in cucina: piastrelle metalliche moderne Un pavimento in metallo per la cucina è una scelta originale che dona un effetto di grande impatto. Inoltre si tratta di superfici semplici da pulire ed igienizzare, che non temono gli urti ed hanno resistenza elevata. Le piastrelle metalliche moderne regalano atmosfere di stampo industriale, dove le sfumature ossidate o spazzolate sono una scelta stilistica di forte impatto. Le superfici decorate da texture, tipiche di pavimentazioni industriali o comunque non domestiche, invece escono dai soliti canoni per acquisire un carattere grintoso e deciso.  Questa particolare ed innovativa soluzione per il pavimento della cucina si può realizzare in diversi modi. Si possono trovare piastrelle in metallo dallo spessore molto sottile, da posare anche su un vecchio pavimento attraverso l'uso di colle. Un'altra possibilità è costituita da piastrelle composte da lamine metalliche incollate su un supporto ceramico per facilitarne la posa. Si possono trovare anche piastrelle in gres porcellanato effetto metallo, ceramiche che riproducono sulla loro superficie l'aspetto di materiali come l’acciaio o il bronzo.  Pavimento in bambù: un materiale alternativo in cucina Il pavimento in bamboo costituisce un'alternativa al classico parquet per il pavimento della cucina. L'aspetto estetico è molto gradevole e naturale, simile per molti versi a quello del legno, con una tendenza verso lo stile etnico così di tendenza. Si tratta di un materiale con proprietà idrorepellenti, che non viene intaccato dal contatto con l'acqua o altre sostanze per cui è ideale anche in un ambiente come la cucina esposto a schizzi e macchie. Queste caratteristiche rendono i pavimenti in bamboo anche facili da pulire. Di contro la sua superficie è scarsamente resistente ad i graffi ed alle abrasioni per cui non è un materiale idoneo per il pavimento se si fa un utilizzo intenso della cucina.  Pavimento in maioliche: piastrelle d’eccezione in cucina Le maioliche sono un particolare tipo di piastrelle ceramiche dal forte potere decorativo. Una scelta che strizza l'occhio alla tradizione mediterranea con un appeal più attuale. Quelle originali sono mattonelle smaltate dal tipico effetto lucido ottenuto grazie ad una reazione di vetrificazione che si produce durante la cottura per effetto del mix delle sue particolari componenti. Decorate con fiori o trame geometriche, le maioliche sono delle piastrelle che conferiscono alla cucina un aspetto davvero suggestivo.  Le versioni più recenti di maioliche sono prodotte in molte varianti di colore da selezionare in base all'effetto che si desidera ottenere, si spazia dal giallo e all'arancio al blu, per arrivare a nuance più neutre come il tortora ed il beige oppure un sofisticato connubio di bianco e nero. Lo schema compositivo da seguire è tale e quale a quello descritto per le cementine, anch'esse accomunate da pattern decorativi di diverso genere che mescolati generano un insieme piacevole.
Progettare gli scarichi quando si ristruttura il bagno
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Quando si ristruttura il bagno in maniera integrale, intervenendo quindi anche su tutta la parte impiantistica, bisogna agire senza improvvisare. Vale dunque la pena affidarsi ai migliori professionisti specializzati nella posa di impianti idraulici, in grado di garantire un risultato a regola d'arte. Accorgersi du un malfunzionamento degli impianti a lavori terminati sarebbe un problema serio, con spreco di tempo, investimenti ed energie. Ogni volta che si modifica la distribuzione interna del bagno occorre sempre studiare il nuovo posizionamento dei diversi elementi in modo da assicurare il corretto deflusso delle acque di scarico. Questo lavoro può quindi essere eseguito soltanto da chi conosce molto bene il funzionamento degli impianti e conosce anche quali sono le norme a cui attenersi. Rispetto a quelli di anni fa, gli impianti realizzati oggi si sono evoluti ed impiegano materiali più durevoli e resistenti oltre ad utilizzare tecniche più sofisticate ed al contempo tecniche che semplificano e velocizzano il lavoro. Intervenendo su un immobile datato è sempre opportuno cambiare impianti usurati ed a rischio guasti o intasamento, in modo da ottenere bagni più efficienti e moderni. Questo è da verificare con un tecnico in grado di verificare lo stato delle tubature. Per questo lavoro si rende necessaria la demolizione del pavimento e del massetto del bagno dove è alloggiato l'impianto. In questa occasione, se necessario, si potrà modificare la posizione delle diverse componenti con le dovute accortezze. Ogni spostamento infatti può generare difficoltà nel posizionamento degli scarichi. Una volta realizzato il nuovo impianto, prima di posare il pavimento, va sempre effettuato il collaudo, così come imposto dalle normative vigenti così da poter intervenire su eventuali difetti prima che sia troppo tardi. Ristrutturare il bagno: soluzioni per far passare le tubazioni senza il gradino Mantenere le corrette pendenze è una priorità quando si interviene per modificare totalmente un bagno. Una problematica che insorge in molte ristrutturazioni. La regola da seguire è il rispetto di 1% di pendenza che significa avere almeno un 1 cm di inclinazione per ogni metro di tubazione. Tutti i tubi orizzontali sono orientati verso le colonne di scarico verticali. Il WC è l'elemento più vicino essendo quello con il tubo di dimensioni più importanti. Spesso la soluzione individuata per poter effettuare le modifiche necessarie, mantenendo le pendenze adeguate comporta l'aggiunta di un gradino, ovvero un ispessimento del massetto in modo da permettere a tutte le tubature di poter essere contenute nello spessore. Il gradino però, oltre a non essere apprezzato per questioni estetiche, riduce anche l'altezza del bagno che deve essere di almeno 240 cm per cui se si è già al limite questa soluzione deve essere scartata. Ci sono quindi altre opzioni da valutare.  Un espediente che consente di avere la pendenza giusta quando si spostano i sanitari è optare per uno scarico a parete. Affinché l'impianto realizzato in questo modo possa funzionare gli scarichi andranno connessi alla colonna attraverso tubature orizzontali. Questo presuppone la presenza di uno spessore della parete sufficiente, ma può essere ovviato con la creazione di una controparete che andrà ad appoggiarsi a quella esistente, su tutta la superficie o soltanto nella parte interessata. Se il primo caso risulta praticamente invisibile, di contro fa perdere preziosi centimetri riducendo le dimensioni del bagno. Il secondo caso invece può essere sfruttato per realizzare nicchie o ripiani che vanno a valorizzare il bagno e renderlo più funzionale. Capire dove convogliano tutte le acque Qualsiasi professionista chiamato ad apportare delle modifiche su un impianto idraulico e a progettare gli scarichi effettuerà per prima cosa un sopralluogo ed un rilievo per capire bene in quale punto convogliano tutte le acque. Questo varia molto da abitazioni indipendenti ad edifici condominiali. Dopo aver studiato il posizionamento delle tubazioni all'interno dell'immobile dovrà quindi comprendere come avviene lo scarico delle acque reflue che provengono dall'abitazione verso la rete fognaria. Nelle unità abitative singole si può trovare il sistema a doppia tubazione dove c'è una distinzione tra gli scarichi delle acque nere, prodotti dal WC, e quelli delle acque grigie, che comprendono gli scarichi di lavabi, bidet, docce e lavatrici. Sono infatti due differenti tipologie di scarico che vengono sottoposte a diversi trattamenti di depurazione. Nei condomini di vecchia costruzione invece frequentemente si trova il sistema a tubazione unica in cui lo scarico delle acque nere include anche quelle grigie. Si tratta di una soluzione meno ecosostenibile ed anche meno igienica poiché si possono creare cattivi odori o reflussi. Valutare i flussi di scarico Le conoscenze e l'esperienza di un professionista gli permettono di eseguire ulteriori valutazione necessarie per progettare un impianto di scarico a regola d'arte. A seconda del numero dei sanitari collegati ed alla loro tipologia, il diametro dello scarico deve essere correttamente proporzionato in modo da essere adeguato ai flussi. Gli idraulici solitamente utilizzano delle tabelle per poter elaborare un corretto dimensionamento. Bisogna tenere conto infatti dei quantitativi massimi di acque scaricabili nell'unità di tempo da ogni sanitario, anche se questi vengono utilizzati contemporaneamente. L’importanza della scatola sifonata e del suo posizionamento Gli impianti di scarico devono necessariamente includere dei dispositivi che limitano la risalita di cattivi odori dagli scarichi verso l'interno del bagno attraverso un sistema che utilizza l'acqua per bloccarli. Queste componenti dell'impianto sono i sifoni.  I sanitari di moderna concezione sono dotati di sifone integrato ma nei bagni più datati è sempre presente la scatola sifonata. Si tratta di un elemento in cui convergono tutti gli scarichi, eccetto quello del WC, ed è progettata ed installata in modo che rimanga al suo interno una determinata quantità d'acqua impedendo il ritorno degli odori. Inoltre rende più semplice in caso intervenire in caso di ostruzioni. Nei bagni moderni viene utilizzata soprattutto quando le pendenze non sono ottimali e si teme una possibile occlusione dell'impianto di scarico. Considerare gli scarichi a muro per il wc Lo scarico a parete non è meno efficiente rispetto a quello a pavimento come si potrebbe pensare, per cui quando le condizioni lo consentono si può installare senza timori. Il sanitario è dotato infatti di un foro sul lato posteriore attraverso il quale viene realizzato il collegamento alla colonna fecale. Quando si ristruttura il bagno i sanitari con scarico a parete possono sembrare una soluzione complicata da realizzare, soprattutto quando prima era presente uno scarico a pavimento.  Questa opzione viene valutata infatti soprattutto per ragioni estetiche, per avere la possibilità di installare eleganti sanitari sospesi o a filomuro. Valutare un trituratore: pro e contro L'idea di aggiungere un secondo bagno in un punto della casa lontano dal bagno principale può sembrare irrealizzabile per la difficoltà a convogliare gli scarichi nella colonna delle acque nere. Ciò si può risolvere con l'inserimento di un trituratore, l'unica soluzione che consente di realizzare un bagno anche molto distante dalla colonna fecale. Si tratta di un apparecchio da installare in prossimità del WC dotato di una sorta di serbatoio con la funzione di raccogliere i liquami, triturarli e pomparli con la capacità di spingerli anche in verticale attraverso tubi di sezione ridotta per raggiungere la colonna di scarico principale. Un dispositivo molto utile che ha anche degli svantaggi. Ad esempio, il rumore prodotto con il suo funzionamento è elevato ma può essere abbassato con un buon isolamento acustico della parete in cui è incassato. Inoltre è alimentato ad energia elettrica, non si attiva quindi in caso di blackout. Altro aspetto importante da considerare è la necessità disporre di uno spazio adeguato vicino al WC dove collocare il trituratore, considerando anche l'ingombro della cassetta di scarico. Per una serie di motivi si tratta quindi di una soluzione consigliabile solo per un bagno secondario.
8 tipologie di mobile tv per arredare il soggiorno
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Dopo il divano il mobile tv è l'elemento più importante del soggiorno. La necessità di avere una postazione appropriata per il televisore, dispositivo immancabile in ogni soggiorno e sempre più grande. In realtà si va oltre, ed il mobile tv diviene il mobile principale del soggiorno, intorno a cui ruota tutto l'arredamento. Non sempre però, dipende molto da come viene vissuto il soggiorno di casa. Quando si deve scegliere il mobile tv per il salotto la sfida è individuare una soluzione che permetta di unire la praticità e la funzionalità all'estetica. Le proposte sono così tante che orientarsi verso la soluzione ideale può sembrare un'impresa ardua. Per individuare la soluzione più adatta all'ambiente da arredare bisogna sempre partire da un'analisi dello spazio dove sarà inserito il mobile tv, valutando le dimensioni dell'ambiente in modo da poter selezionare un mobile che possa essere proporzionato all'ampiezza dello spazio. Per quanto riguarda le linee ed i materiali del mobile non si può concepire una scelta che non tenga conto delle finiture e delle caratteristiche degli altri elementi d'arredo presenti nello stesso ambiente avendo in mente l'effetto complessivo che si vuole ottenere. Non sempre l'omogeneità è la chiave per un risultato ben riuscito, ma a volte  elementi contrastanti possono creare una buona alchimia e rendere il soggiorno accogliente. Da valutare anche se il mobile tv deve essere fissato a parete o se si tratta di soluzioni autoportanti o adatte all'uso a centro stanza, a seconda delle proprie necessità. Anche il tipo di tv e le sue dimensioni vanno prese in considerazione nella scelta del mobile poiché vanno a costituire un insieme, oltre alla necessità di garantire una visione corretta dello schermo dal punto in cui si sta seduti. Questa distanza di almeno un metro deve essere aumentata con l'aumento dei pollici del televisore.  Mobile tv: classico e coordinato in soggiorno In un soggiorno contemporaneo ricavato in un ambiente di stampo classico, o viceversa, per ottenere un effetto armonioso bisogna bilanciare i diversi elementi. Per richiamare ornamenti classici si può inserire un mobile tv dalle linee semplici, impreziosito da cornici e pomelli decorativi, particolari dettagli che regalano unicità. Un mobile basso ed allungato è molto elegante ed adatto anche ai salotti più tradizionali. Per coordinare il mobile tv all'ambiente in cui si inserisce sarà opportuno puntare su una colorazione che si inserisca nella palette cromatica prescelta per l'arredamento del soggiorno, anche pensando di dipingerlo in una tonalità specifiche.  Mobile tv in soggiorno: sospeso ed etereo I mobili tv per soggiorno sospesi sono una soluzione moderna dal design raffinato e di concezione assolutamente minimalista. Il loro impatto nello spazio è molto leggero per cui sono adatti anche agli ambienti più piccoli dove non vanno a costituire un grosso ingombro. Appaiono come volumi eterei che sembrano fluttuare valorizzando anche una tv dalle dimensioni importanti. In realtà mobili di questo genere devono essere saldamente fissati alla parete con appositi supporti in modo da sostenere non solo il proprio peso ma anche quello di altri oggetti che si possono collocare sopra di essi o all'interno. Il mobile tv sospeso è ideale anche quando si intende fissare il televisore a parete, consentendo di ottimizzare lo spazio anche in profondità. Inoltre i mobili sospesi permettono di effettuare le pulizie di casa in modo più veloce permettendo di pulire senza dover spostare nulla. Mobile tv in soggiorno: basso con piedini Un leggero stacco dal pavimento attraverso dei piedini rende il mobile tv più elegante. Si tratta di un sostegno di pochi centimetri che aiuta a caratterizzare questo elemento di arredo. Molto si può giocare con la forma di questi elementi per dare lo stile desiderato al soggiorno. Ci sono mobili tv in cui i piedini possono essere sostituiti in modo da avere una versione personalizzata. Per salotti dallo stile nordico e vintage sono ideali i piedini in legno dalla forma rastremata e ad angolo, mentre per uno stile più contemporaneo si punterà su piedi più lineari in metallo o legno, nello stile industrial invece sono frequenti le ruote che permettono di spostare più facilmente il mobile.  Mobile tv: asimmetrico in soggiorno Le soluzioni asimmetriche sono perfette quando si vuole dare un pizzico di brio al salotto. Questo tipo di mobile, che si può trovare in molte varianti differenti, è ideale se si dispone di un ambiente ampio poiché attraverso questa soluzione si andrà a riempire lo spazio senza appesantirlo eccessivamente. Alla tv viene assegnata una posizione decentrata che aggiunge dinamismo alla composizione. L'effetto è accentuato se si opta per l'installazione a parete grazie alla quale il mobile sembra sospesa a mezz'aria, apparendo più leggero di quando non sia in realtà. Mobile tv in soggiorno: una scultura multimaterica Volumi di diverso materiale che si intersecano creando piani a diverse altezze vanno a costituire un mobile tv per il soggiorno di concezione moderna, una soluzione che impreziosisce l'ambiente delineandosi come un elemento scultoreo. Tuttavia questo assetto particolare dal punto di vista estetico non tralascia la funzionalità, per cui in mobili di questo genere si può trovare il posto oltre che per la tv anche per tutti i dispositivi multimediali che ad essa si connettono sfruttando i vari scomparti. Mobile tv: una leggera mensola a parete in soggiorno Minimale quanto efficace, l'utilizzo di una mensola in sostituzione di un più massiccio mobile tv è una soluzione adatta a chi non vuole centrare l'arredamento del proprio salotto sull'uso della tv, che in questo modo rimane un elemento quasi marginale. Se realizzata nello stesso colore della parete la mensola diventa un elemento ancora più effimero, quasi impercettibile ma molto raffinato. Mobile tv: imponente e separatore in soggiorno Nelle zone giorno open space il mobile tv può fungere da divisorio tra diverse aree funzionali. Usare un imponente blocco monolitico è una soluzione di grande efficacia per suddividere il soggiorno creando una zona appartata per guardare la tv. Essendo posto a centro stanza il mobile tv dovrà necessariamente essere rifinito anche sul lato posteriore e deve essere freestanding, in modo da non richiedere il fissaggio alla parete. Lo sviluppo prevalentemente orizzontale consentirà di non avere una divisione eccessivamente alta e mantenere l'idea di uno spazio unico. Mobile tv in soggiorno: capiente con ante Un capiente mobile tv in soggiorno è sempre utile per archiviare effetti personali e documenti, lasciando la casa in perfetto ordine. Grazie alla chiusura con ante ogni cosa è nascosta, mentre qualche ripiano a giorno spezza la monotonia e si può utilizzare per mettere in evidenza degli oggetti decorativi rendendo la composizione più variegata.
5 materiali alternativi per un bagno effetto legno
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Sembra autentico legno ma non lo è. Alcune tipologie di materiali riproducono fedelmente l'effetto del parquet e sono ideali per la posa in un ambiente come il bagno ottenendo risultati così realistici da confondere anche l'occhio più attento. Si tratta di diverse soluzioni, accomunate dal mantenere le caratteristiche estetiche di listelli o listoni in vero legno, così amato per le caratteristiche che è in grado di conferire agli ambienti interni. Nessun materiale è caldo, elegante e perfetto con qualsiasi stile d'arredo quanto il parquet, ma le soluzioni alternative possono sorprendere per quanto riescono ad avvicinarsi. Posare un vero parquet in bagno non è ormai più un tabù grazie a speciali finiture impermeabilizzanti ma vale la pena considerare altre opzioni per avere diversi vantaggi. Soluzioni innovative che soddisfano chi ama il legno ma preferisce materiali più pratici, che non hanno bisogno di cura e manutenzione costante e non temono il contatto con l'acqua e l'umidità, per cui si possono utilizzare tranquillamente per il pavimento del bagno. Molti materiali alternativi si caratterizzano per la resistenza elevata e la semplicità di pulizia e manutenzione. Altri buoni motivi per scegliere dei pavimenti effetto legno sono la maggiore semplicità di applicazione ed i costi più contenuti rispetto al parquet. Ecco alcune soluzioni valide come alternativa al parquet da posare in bagno, ognuna con i suoi pro ed i suoi contro. Bagno effetto legno: utilizzare il grès porcellanato Grazie alle tecnologie avanzate utilizzate dall'industria ceramica, la superficie del grès porcellanato riproduce alla perfezione l'aspetto del legno, con tutte le gradazioni di colore e l'effetto tridimensionale delle venature e dei nodi percepibile anche al tocco. Le piastrelle in gres porcellanato riprendono anche le dimensioni dei listelli usati per realizzare il parquet, per cui riescono a simularlo in maniera ineccepibile. Il vantaggio di posare il grès porcellanato effetto legno in bagno è poter avere una superficie estremamente resistente agli urti e all'usura, con proprietà antiscivolo e facile da igienizzare. Inoltre, questo innovativo prodotto ceramico si caratterizza per la porosità molto bassa che lo rende un rivestimento perfetto per un ambiente come il bagno, non temendo il contatto con l'acqua anche in aree come il box doccia. A fare la differenza rispetto al vero parquet è soprattutto la freddezza caratteristica della ceramica. Bagno effetto legno: sperimentare tipologie di resine La resina è un materiale estremamente versatile che si presta a varie sperimentazioni. Unendo pigmenti e vernici si possono realizzare moltissimi effetti diversi. Molto dipende dalle capacità artistiche e manuali del posatore. Per ottenere l'effetto legno potrebbe fare ricorso a speciali strumenti che lasciano il disegno delle assi di legno quando vengono passati sulla superficie in resina subito dopo l'applicazione, con una tecnica simile a quella del cemento stampato. Oppure più semplicemente si può creare una superficie variegata che imita il colore e l'effetto naturale del legno, l'effetto sarà in questo caso meno realistico ma comunque molto elegante.  Bagno effetto legno: optare per il laminato Un laminato di qualità sostituisce il parquet senza farsi notare. Si tratta anche dell'alternativa al vero legno più utilizzata. La resa estetica è molto simile a quella di un autentico pavimento in legno con il vantaggio di avere prodotti dall'ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Per i laminati in commercio ci sono diverse classi di qualità e resistenza corrispondenti a diverse fasce di prezzo. Solitamente il costo del laminato è più basso rispetto al parquet, anche se le soluzioni di alta gamma possono raggiungere costi simili. Le doghe in laminato hanno basso spessore per cui si possono utilizzare anche nelle ristrutturazioni economiche grazie alla posa flottante, senza dover effettuare lavori di adattamento per porte e portefinestre. La posa di un pavimento in laminato effetto legno ad incastro è semplice e veloce ma il risultato è impeccabile, inoltre non si avranno le spese periodiche per la manutenzione come accade per un vero parquet. La superficie delle doghe in laminato è messa al riparo da graffi ed usura grazie allo strato protettivo più esterno. Per il bagno conviene scegliere un laminato che presenta una protezione applicata anche lungo le giunture in modo che acqua o altri liquidi caduti sul pavimento non possano infiltrarsi attraverso le fughe portando il materiale a gonfiarsi subendo un danno irrreparabile. In ogni caso, quando capita bisogna asciugare immediatamente il pavimento in laminato. Anche per il lavaggio è preferibile usare panni appena inumiditi o strizzati molto bene. Bagno effetto legno: valutare il vinilico LVT I vinilici di ultima generazione come quelli LVT, acronimo di Luxury Vinyl Tile, si caratterizzano per l'alta qualità come il nome stesso suggerisce. Si tratta di mattonelle stratificate la cui superficie può riprodurre fedelmente diversi effetti, tra cui il legno. Sono anche un materiale perfettamente impermeabile ed idoneo alla posa in bagno. La posa adesiva o ad incastro rende il vinilico LVT un prodotto ideale per ristrutturazioni del bagno rapide ed a basso costo, in cui non è necessario demolire il pavimento esistente ma si vuole solo dare un aspetto più attuale all'ambiente. La semplicità di applicazione rende i pavimenti vinilici una soluzione adatta anche alla posa fai da te, dove si possono coprire anche sagome complesse senza troppa fatica a tagliare le mattonelle. Si risparmia in questo modo anche sulla manodopera. Bagno in bamboo: ecologico e moderno I pavimenti in bamboo donano al bagno un effetto molto piacevole dalla particolare ispirazione esotica. Si caratterizzano inoltre per l'elevata resistenza all'acqua dimostrata dall'assenza di deformazioni o macchie se vi entra in contatto. Il bamboo non richiede particolare manutenzione e si pulisce con facilità. Il bamboo è un materiale ecologico per la sua rapidità di crescita, a differenza degli alberi utilizzati solitamente per la produzione di parquet. Per raggiungere la maturità e quindi durezza e resistenza idonea per la realizzazione di pavimenti o manufatti di altro genere il bambù impiega un decimo del tempo rispetto ad un albero come ad esempio una quercia da cui si ricava il rovere. Di contro però si tratta di una superficie abbastanza delicata e soggetta ai graffi, ma è possibile ripristinarla con un intervento di levigatura. Come gli altri tipi di parquet, anche quello in bamboo si può realizzare in opera oppure si può ricorrere a prodotti prefiniti per velocizzare la posa. Anche il costo è più basso rispetto a quello di un pavimento realizzato in altre tipologie di legno.
Camino in camera da letto per una zona notte glam e chic
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La presenza di un camino in camera da letto indubbiamente aggiunge charme e stile all'ambiente. Difficile vederlo solo come una fonte di riscaldamento poiché ha un forte potere decorativo e contribuisce ad arredare la stanza in modo sofisticato. Il fuoco scoppiettante regala inoltre un'atmosfera calda ed avvolgente ed ha sempre un forte impatto emotivo a cui è impossibile resistere. Poiché si tratta di un ambiente deputato al riposo non è possibile inserire un camino con focolare aperto ma è necessario ricorrere a camini con focolare chiuso per questioni di sicurezza. L'aggiunta di un camino a legna o a pellet in camera da letto comporta lavori piuttosto importanti poiché è necessario dotarlo di canna fumaria per l'emissione dei fumi verso l'esterno. Ciò non sempre si può realizzare, a seconda del tipo di edificio e della sua struttura. Bisogna quindi prima verificare la fattibilità dell'intervento rivolgendosi ad un architetto o ad una valida impresa edile che può valutare il caso specifico.  Appurato che è possibile costruire un camino all'interno della camera da letto si potrà procedere al progetto per definirne le caratteristiche, le dimensioni, i materiali e le tecniche che saranno impiegate per realizzarlo, il tutto sempre tenendo in considerazione il budget di massima. Se il camino tradizionale può risultare impegnativo da gestire ci sono altri tipi di camino da valutare per la propria camera da letto. Non mancano le proposte che utilizzano combustibili alternativi in modo da ridurre l'impatto sull'ambiente. Alcune di queste possono consentire l'installazione anche dove non è possibile realizzare una canna fumaria. Vediamo tutto quello che c'è da sapere prima di installare un camino in camera da letto. Camino in camera da letto: consulta la normativa Una verifica delle normative vigenti in materia si rende necessaria prima di avviare la costruzione di un camino all'interno della propria camera da letto. Il rispetto di tali leggi aiuta ad avere un impianto sicuro e ad evitare il rischio di incorrere in sanzioni. La norma di riferimento è la UNI 10683 secondo cui per le camere da letto è possibile installare camini a legna o a pellet soltanto se di tipo ermetico o a camera stagna. Per maggiore sicurezza la presa d'aria necessaria per la combustione non deve essere posta nell'ambiente in cui è inserito il camino ma deve attingere aria direttamente dall'esterno attraverso delle canalizzazioni che sfociano dentro al camino stesso. Inoltre il volume della stanza deve essere di almeno 30 metri cubi, equivalenti ad una superficie di circa 10 mq. La stessa norma stabilisce inoltre che la canna fumaria deve avere necessariamente uno scarico sul tetto, mentre la UNI EN 1443 ne definisce i requisiti tra i quali troviamo la resistenza alle alte temperature, la distanza da materiali infiammabili, la conformazione, l'impermeabilità e la coibentazione. Quando si realizza o si modifica un camino chiuso inoltre è necessario compilare una scheda identificativa da trasmettere al Catasto regionale degli impianti termici ed alla Provincia di appartenenza. Il permesso di costruire è necessario solo quando si va a modificare la sagoma dell'edificio per l'aggiunta della canna fumaria, negli altri casi si può adoperare la SCIA. In ogni caso è bene verificare presso il proprio comune quali sono gli adempimenti necessari. Per limitare il ricorso ad impianti come i camini, considerati inquinanti, alcune regioni hanno stabilito norme locali più ristrette per contenere le emissioni nocive. Infine, al termine dei lavori, l'installatore abilitato ha l'obbligo di redigere e rilasciare una dichiarazione di conformità dell'impianto, come stabilisce il DM n° 37/2008. Camino in camera da letto: esamina i pro e i contro Prima di un intervento di questo genere vale la pena fare una lista dei vantaggi e degli svantaggi in modo da valutare se è la soluzione adatta.  Tra i pro ci sono sicuramente l'effetto gradevole e suggestivo che ogni camino apporta ad un interno, rendendolo accogliente ed affascinante, anche quando è spento. Questa può essere la soluzione principale per il riscaldamento dell'ambiente oppure un sistema con cui dare un contributo aggiuntivo nelle giornate più fredde. Per quanto riguarda invece i contro, bisogna considerare che la presenza di un camino in camera da letto causa un po' di fastidio dovuto allo sporco prodotto ed avere la consapevolezza che sarà necessario effettuare una manutenzione costante per eliminare cenere e fuliggine. Un altro aspetto da valutare è la necessità di avere uno spazio comodo dove conservare la legna da ardere o altri tipi di combustibile. Pensando invece alla tutela dell'ambiente, il camino a legna non è la soluzione più ecologica per riscaldare una stanza per cui bisogna valutare tutte le possibilità come i camini a pellet, quelli a gas o quelli al bioetanolo. Camino in camera da letto: valuta la posizione Stabilire il punto esatto in cui installare il camino non è affatto semplice. Non solo è necessario avere una parete libera che abbia le dimensioni sufficienti per ospitare il camino ma è anche necessario che abbia facile accesso verso l'esterno per far sfociare la canna fumaria. Se la stanza si trova all'ultimo piano dell'edificio sarà più semplice portare la canna fumaria sul tetto, anche in condominio se consentito, altrimenti bisognerà optare per il posizionamento su un muro perimetrale in modo che si possa eseguire il collegamento con una canna fumaria che risale lungo la parete esterna.  Vale la pena posizionare il camino in modo da poter ammirare lo spettacolo delle fiamme mentre si sta sdraiati a letto, ma in ambienti più spaziosi si può collocare in un angolo della stanza per creare un piccolo salottino privato.  Idealmente, per avere una distribuzione armoniosa si potrebbe ipotizzare di posizionare il camino nella parte centrale di una parete, in questo modo anche il calore verrà distribuito in maniera uniforme nell'ambiente. Camino in camera da letto: scegli la tipologia Possiamo classificare le diverse tipologie di camini in base a diversi criteri. Se prendiamo in considerazione il tipo di installazione si può scegliere tra camini incassati, camini semi incassati e camini freestanding. Per quanto riguarda invece il combustibile ci sono diverse categorie. Per camini a legna o a pellet, nelle camere da letto si possono utilizzare solo camini a camera chiusa dotati di sportello in vetroceramica che lascia vedere la fiamma ed aumenta il calore prodotto. Questi possono essere costituiti da elementi prefabbricati o realizzati su misura con la possibilità di ottenere un camino personalizzato ed in sintonia con lo stile della stanza. Ampia infatti la scelta di rivestimenti esterni che si possono realizzare con materiali come pietra, mattoni, metallo, marmo, legno o ceramica. Camini a gas, camini elettrici e camini al bioetanolo solitamente sono prodotti pronti da installare in modo abbastanza semplice e hanno bisogno di poca manutenzione. Si tratta di versioni evolute del camino tradizionale, che da accesi riproducono in maniera abbastanza realistica l'effetto delle fiamma. Ci sono sia versioni a libera installazione che versioni da incasso, per una maggiore integrazione nell'ambiente. A differenza di camini a gas e camini elettrici, i camini alimentati a bioetanolo non richiedono la realizzazione di allacciamenti alla rete elettrica o del gas, prese d'aria o canne fumarie per l'evacuazione dei fumi quindi sono la soluzione giusta per chi vuole avere un camino in camera da letto senza effettuare lavori. Si tratta di camini d'arredo alimentati con un liquido infiammabile, il bioetanolo, prodotto dalla fermentazione di sostanze naturali e dunque ecologico oltre che assolutamente innocuo poiché non produce fumi o residui durante la combustione. Camino in camera da letto: considera i costi Considerata la varietà di soluzioni disponibili per l'inserimento di un camino in camera da letto anche i costi sono molto variabili in funzione delle diverse opzioni.  Al prezzo del camino stesso si sommano poi altre voci di spesa per la realizzazione di opere murarie necessarie per l'installazione e per la manodopera. Queste potrebbero incidere notevolmente sui costi totali dell'intervento. La realizzazione di una canna fumaria ha un costo medio di circa 800 €. Quelle più costose sono quelle in materiale refrattario mentre le più economiche quelle in acciaio. L'installazione di un camino prefabbricato ha un costo di circa 1.000 €, mentre la realizzazione di un camino su misura può avere un costo di oltre 5.000 €, a seconda dei materiali impiegati.  Per l'installazione di un camino a gas invece si spendono mediamente 3.000 €. I camini a bioetanolo sono più economici, si possono trovare proposte di qualità a partire da 250 € mentre i modelli di design raggiungono i 2.000 €.
Serra in giardino: coltivare durante la stagione fredda
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Coltivare un piccolo orto nel giardino di casa permette di poter produrre in autonomia verdure, ortaggi e piante aromatiche. In questo modo si ha il vantaggio di nutrirsi in modo più sano e genuino contando su prodotti di provenienza certa e sapendo quali trattamenti e sostanze sono state impiegate per la coltivazione. Affinché le piante possano affrontare la stagione invernale è molto utile prevedere l'installazione di una serra proteggendo così le colture, mettendole al riparo dal freddo e dagli agenti atmosferici ma anche dall'attacco di insetti e parassiti. Realizzare una serra per l'orto in giardino è dunque vantaggioso perché permette di aumentare i raccolti e di avere una qualità migliore. Inoltre grazie a queste coperture si può lavorare all'interno del proprio orto anche nei giorni di pioggia senza bagnarsi. La serra in giardino si può sfruttare per anticipare le coltivazioni rispetto al periodo previsto e per prolungarne la durata, per realizzare semine o moltiplicazioni per talea oppure per collocare all'interno piante che non resisterebbero alle temperature invernali.  All'interno infatti si genera un microclima che consente alle piante di vivere bene anche quando fuori fa freddo. La temperatura interna di una serra è un po' più alta rispetto a quella esterna, ma si può aumentare aggiungendo un apposito sistema di riscaldamento. Affinché le prestazioni sia ottimale è preferibile posizionare la serra in una posizione soleggiata e non esposta a correnti d'aria, se possibile meglio una zona riparata dove può essere protetta in caso di venti forti. Realizzare una serra impeccabile non è molto complicato se si utilizzano kit che contengono tutte le componenti necessarie e le istruzioni per l'installazione. Chi invece preferisce costruire la propria serra ricorrendo alle proprie abilità nel fai da te dovrà prima realizzare un progetto di massima e successivamente reperire i materiali necessari per la costruzione. Ci sono diverse tipologie di serra che si differenziano per la forma. a doppia falda, con tetto a spiovente che dona la classica forma a casetta; a una falda, da posizionare addossata ad una parete; a tunnel: composte da elementi modulari, più economiche e funzionali. La serra è anche un elemento decorativo per il giardino per cui la scelta del materiale di cui è costituita è molto importante per l'effetto complessivo. Per quanto riguarda la struttura portante questa può essere realizzata in legno o metallo. Le coperture invece possono avere diversi gradi di rigidezza, resistenza e trasparenza a seconda del materiale utilizzato. Tra i materiali più impiegati per le serre troviamo il policarbonato, il PVC, il plexiglass, il polietilene ed il vetro. Quando si installa la serra deve essere ben ancorata al suolo in modo che sia ben stabile. Può essere inserita in pieno terreno senza dover realizzare una pavimentazione in modo da poter coltivare direttamente il suolo. Se si tratta di una struttura rimovibile, l'installazione della serra non richiede titoli abilitativi, ma bisogna comunque consultare il regolamento edilizio comunale se si intende occupare una superficie di dimensioni importanti oppure realizzare una costruzione fissa con basamento in cemento armato. Serra in giardino: organizza gli attrezzi Realizzare uno piccolo spazio dedicato all'attrezzatura che si utilizza per la coltivazione dell'orto all'interno della serra aiuta a mantenere l'ordine e ad avere l'occorrente a portata di mano quando ci si dedica al giardinaggio. Per organizzare i diversi attrezzi si possono usare scaffali, tavoli oppure un pratico armadio da esterni, a seconda dello spazio disponibile. Serra in giardino: dividi lo spazio a seconda delle colture Importate stabilire le misure della serra che andranno proporzionate alle dimensioni dell'orto, anche in base alla propria capacità di occuparsi delle colture e all'attività da svolgere. Una serra troppo grande se si ha poco tempo da dedicare risulta inutile.  All'interno della serra si può creare la stessa organizzazione che si darebbe ad un orto all'aperto. Si possono inserire funzionalità che permettono di gestire le coltivazioni in maniera più semplice come l'aggiunta di un impianto a goccia per annaffiare le piante in maniera automatizzata e programmata. Per organizzare la serra in base al tipo di pianta è utile realizzare diversi recinti simili a delle aiuole, utilizzando delle assi di legno o sassi per delimitarle. Importante lasciare uno spazio sufficiente per potersi muoversi agevolmente tra l'una e l'altra. Ogni spazio può essere dedicato così ad una coltura differente e mantenendo un aspetto ordinato e curato all'interno della serra. Serra in giardino: opta per strutture a piani per la semina All'interno della serra uno spazio può essere dedicato all'attività della semina di nuove piante che andranno trasferite nell'orto vero e proprio quando saranno pronte. Vale la pena posizionare il semenzaio nell'area della serra con esposizione migliore, in modo che abbia l'ambiente ideale per lo sviluppo dei semi grazie a qualche grado in più. Una soluzione realizzata su diversi livelli permette di sfruttare la verticalità, ottimizzando lo spazio.  Un semenzaio ben strutturato permette di moltiplicare la funzionalità della serra. Mentre alcune piante sono nel semenzai l'orto può essere utilizzato per altre coltivazioni consentendo di gestire più colture allo stesso tempo. Serra in giardino: sistema ad intreccio filari per piante volanti Alcune piante rampicanti come le zucchine ed i cetrioli tendono a sviluppare rami lunghi su cui crescono le verdure. Per occupare meno spazio all'interno della serra si può mettere a punto un sistema per sospenderle in alto, fatto con delle reti di sostegno oppure realizzando un intreccio di filari. Questo sistema di coltivazione alternativo deve essere stabile poiché crescendo i frutti andranno a costituire un peso notevole. Inoltre questa soluzione è utile per avere maggiore uniformità nel raccolto, che non sarà deformato a causa del contatto con il terreno.  Serra in giardino: predisponi utili aperture a velux per l’ambiente Una serra completamente chiusa favorirebbe la comparsa di umidità e di conseguenza l'insorgenza di malattie per le piante. Per questo è sempre importante che la serra presenti delle aperture per il ricambio dell'aria. Questo è molto importante durante l'estate quando si raggiungono temperature molto calde e l'ingresso di aria è provvidenziale per la sopravvivenza delle piante, ma è un accorgimento valido in tutti i periodi dell'anno. Le serre a spiovente possono essere dotate di finestre sul tetto simili a velux oppure sulle pareti, le quali si uniscono alle porte attraverso cui si accede alla serra. Questo è utile perché tenere aperte almeno due aperture favorisce l'aerazione. Anche le serre a tunnel possono presentare delle aperture su tutta la lunghezza che garantiscono una corretta ventilazione.
Soffitti alti nella zona giorno? 5 idee per valorizzarli
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Ambienti che si caratterizzano per un'altezza fuori standard permettono di godere di uno spazio ampio, luminoso e arioso. I soggiorni con soffitti alti possono essere ambienti eleganti e sontuosi se valorizzati al meglio in modo da costituire un elemento distintivo dello spazio. L'altezza standard per ambienti come i soggiorni è di circa 3 m (il minimo è 270 cm), quando si va ben oltre questa quota si percepisce un differente approccio con lo spazio. Questa caratteristica si può riscontrare soprattutto in ambienti come i loft, derivanti dalla conversione di spazi industriali in edifici abitativi, ma i soffitti alti si possono trovare spesso anche in case e palazzi storici, dove si possono sfiorare i 4 metri. I soggiorni a doppia altezza possono risultare molto scenografici e sono una composizione caratteristica nell'architettura moderna e contemporanea. Un ambiente con un soffitto alto si può sfruttare inoltre per la realizzazione di soppalchi che consentono di creare una superficie aggiuntiva da adibire a svariati utilizzi. Uno stratagemma da utilizzare per valorizzare un soffitto alto comporta un intervento sulla sua superficie in modo da attirare lo sguardo e l'attenzione verso l'alto. Questo effetto si può ottenere in diversi modi, inserendo qualche elemento decorativo che possa stupire e meravigliare oppure adottando semplici accorgimenti studiati in modo oculato, come l'aggiunta di texture o l'utilizzo del colore. Vediamo 5 idee diverse per valorizzare soggiorni alti attraverso un particolare trattamento del soffitto. Soffitti alti in soggiorno: creare un dinamismo con elementi in cartongesso Una prima idea consiste nell'utilizzare elementi in cartongesso per dare movimento ad un soffitto altrimenti piatto e banale. La versatilità del cartongesso permette di utilizzare questo materiale in tantissimi modi diversi creando controsoffitti originali con cui dare alla composizione architettonica del soggiorno un effetto dinamico. Si possono realizzare infinite forme, dalle più semplici ed essenziali a quelle più articolate. Questo genere di finitura apporta una grande pulizia formale e dona un effetto elegante e moderno all'ambiente. Soffitti alti in soggiorno: inserire cornici e inserti decorativi Un'altra idea con cui valorizzare un soffitto particolarmente alto è l'applicazione di cornici ed inserti decorativi. In un contesto dall'impostazione classica e dallo stile raffinato, caratteristiche che si riscontrano soprattutto in antichi palazzi l'uso di decorazioni per impreziosire il soffitto del soggiorno è una soluzione davvero ideale. Rendono l'atmosfera sofisticata ed armoniosa, aumentando il carattere peculiare degli interni d'epoca che si equilibra grazie all'integrazione di elementi e funzionalità moderne. Inoltre, soffitti di questo genere si possono realizzare in modo molto semplice ricorrendo all'applicazione di elementi in gesso o polistirolo ma l'effetto è sempre di grande impatto. L'idea di inserire cornici ed inserti decorativi funziona altrettanto bene in un ambiente più contemporaneo e minimalista, dove prevalgono un'estetica essenziale e linee epurate. In questo caso si potranno realizzare delle velette o dei ribassamenti in cartongesso che appariranno come cornici dal disegno geometrico. Queste possono essere accentuate con l'utilizzo della luce e l'inserimento di faretti ad incasso, oppure evidenziate ulteriormente con l'utilizzo di diversi colori. Inoltre questi elementi in cartongesso oltre a decorare aiutano a definire la distribuzione interna dello spazio, trasferendo l'organizzazione funzionale del soggiorno anche sul soffitto. Si va così a definire un limite attraverso la posizione delle cornici, senza creare alcuna separazione effettiva. Ad esempio si può utilizzare questa soluzione per dividere idealmente un angolo conversazione contenuto all'interno di un ampio soggiorno. Utilizzare luci sospese per focalizzare diverse parti del soggiorno Un soffitto alto permette di poter giocare con la verticalità, riempiendo lo spazio con elementi a mezz'aria. I lampadari sospesi sono quindi ideali per valorizzare l'altezza di un ambiente. Si può creare un effetto dinamico che rende il soggiorno giovane e frizzante utilizzando diverse unità installate come a creare una griglia che riempie il soffitto mettendolo così in risalto. Anche lampadari di forma semplice daranno in questo modo un effetto di forte impatto visivo. Puntando invece su lampadari di dimensioni importanti si ottiene un effetto più scenografico. Imponenti chandelier o grandi lampadari di design trovano in ambienti a doppia altezza la loro collocazione ideale, dove possono risplendere in tutta la loro bellezza grazie all'ampiezza dello spazio. Inoltre, a seconda del punto in cui vengono posizionati, possono aiutare a focalizzare meglio una determinata area del soggiorno su cui si desidera porre l'accento poiché inevitabilmente tutta l'attenzione è puntata su di essi grazie alla loro caratteristica spettacolarità. Soggiorno alto: decorare i soffitti con travi ribassate Gli ambienti in mansarda, più di altri spazi, hanno il privilegio di essere impregnati del grande fascino dato dalle travi a vista, che diventano dei veri e propri elementi decorativi. Quelle in legno soprattutto grazie alla loro texture inconfondibile conferiscono un aspetto caldo e rustico al soffitto e rendono gli ambienti più accoglienti, portandoli in una dimensione familiare che aiuta a sentirsi bene quando si trascorre del tempo al loro interno. Lasciare il legno il più possibile al naturale permette di mantenere al massimo queste sensazioni ma anche un tocco di colore non guasta. Dipingere le travi in legno è una strategia di semplice attuazione per mettere le travi in evidenza, concordandole in questo modo con lo stile che si vuole dare al soggiorno attraverso l'arredamento. Anche le travi in metallo o in cemento armato a vista possono essere scenografiche poiché disegnano una griglia geometrica che appare sospesa in altezza, rendendo più armoniose le proporzioni di un ambiente particolare come la mansarda, caratterizzato da forme irregolari e dalle inclinazioni del tetto. La presenza delle travi a vista in un soggiorno sottotetto apporta inoltre ulteriore movimento ed unicità all'ambiente. L'effetto è più moderno e minimalista rispetto a quello regalato da travi in legno, ma ha un grande potenziale decorativo. Le travi possono diventare inoltre un alleato per l'arredamento e la decorazione poiché permettono di poter sospendere elementi come piante, amache o poltrone sospese. Utilizzare i colori nel soffitto per un effetto trendy Infine, un'idea semplice ma d'effetto per valorizzare un soffitto alto consiste nell'utilizzo della pittura per creare un contrasto rispetto alle pareti. La superficie colorata accentua notevolmente lo sviluppo in altezza facendone percepire maggiormente l'estensione. Se l'idea di tinteggiare i muri interni del soggiorno utilizzando colori di tendenza è molto frequente, realizzare lo stesso tipo di intervento per soffitto è invece una scelta più inusuale che si addice a chi non ha paura di osare. L'effetto che si ottiene rende l'ambiente molto trendy e si concorda molto bene con diversi stili di arredo.
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