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Pareti in legno: soluzioni per interni
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Il legno è un materiale con infiniti connotati positivi e che sta ottenendo ottime recensioni nel suo impiego in soluzioni per interni per rivestire le pareti dei diversi ambienti di casa. Ha la capacità di attribuire ai vari spazi un calore senza pari, arricchendo con dettagli e particolari ogni stanza. Conferendo stile e design originali e unici, queste pareti in legno divengono dei veri e propri elementi naturali che consentono alle pareti stesse di regolare la loro traspirazione, assimilando l’umidità presente, oltre ad attutire notevolmente i vari rumori grazie alle loro proprietà fonoassorbenti. Le varie idee per rivestire le pareti in legno, partono dalla modalità con cui le si vuole attuare. E’ infatti possibile ricorrere sia a pannelli modulari di varie dimensioni che a listelli singoli, tipo perline o addirittura parquet, anch’essi in misure e formati disparati. Altra scelta riguarda poi l’essenza del legno, molto importante e da ponderare a seconda dell’ambiente in cui la si vuole inserire. Quali idee insuperabili e da cui trarre spunto, propongono gli architetti e i designer di interni per rivestire le pareti in legno? Pareti in legno in ingresso: informale o signorile Un ingresso, formale e signorile o meno convenzionale e più frizzante, è un ambiente di casa che può rapportarsi con gli altri spazi secondo due modalità: o essere parte integrante di un ampio open space o essere progettato come luogo a sé stante che funga da vero e proprio divisorio. In entrambi i casi renderlo accattivante e distintivo è indispensabile se si desidera arredare uno spazio che deve essere funzionale ma anche bello. Una tra le tante idee è quella di rivestire le pareti in legno per delineare uno stile accogliente e informale, come nelle farm house americane. Listoni di legno applicati verticalmente e verniciati in bianco, aumentano la luminosità di questo spazio rendendolo confortevole e pratico. Utilizzare invece una sola porzione di superficie muraria, magari quella bassa pianificando dei pannelli che ricordano le boiserie d’epoca, rende l’ambiente con le pareti in legno in ingresso maggiormente signorile ed elegante per un mood senza tempo. Pareti in legno in cucina: caldo e intimo Le pareti in legno cucina sono un esemplare espediente per creare un ambiente caldo e intimo in una zona della casa ampiamente vissuta e utilizzata. Per chi pensa che le pareti in legno possano caratterizzarla in modo rustico, non ha tenuto in considerazione gli impieghi di ultima generazione di questo splendido materiale su intere parti murarie che ospitano pensili e credenze contemporanee, e a volte minimal, producendo un effetto stilistico di tendenza e design ma al contempo confortevole e ospitale. Impeccabile quando le finiture delle pareti legno in cucina vengono accostate a contrasto con mobiletti e ripiani, ad esempio se utilizzate come paraspruzzi opachi e scuri, in opposizione ad ante chiare e lucide, e meravigliose e ancor più particolari, se tali porzioni interagiscono con intere pareti in legno adiacenti, per creare una continuazione materica perfetta. Pareti in legno in cucina, applicate in maniera più tradizionale, con listelli orizzontali dal colore chiaro, ripropongono l’idea di ambiente retrò, rivisitato in chiave contemporanea, con progetti dal sapore vintage di grande effetto. Essendo pareti in legno sottoposte a costanti schizzi d’acqua del lavello e vapori provenienti dal piano cottura, sarà cura del padrone di casa di assicurarci che il prodotto da impiegare, abbia subito lavorazioni tali da possedere alcune caratteristiche fondamentali per renderlo inattaccabile da umidità, batteri, germi e muffa. Pareti in legno nel soggiorno: raffinato e di stile All’interno di un soggiorno le pareti in legno non possono che conferire un sentore raffinato e di stile, dove ogni complemento d’arredo, in forme, materiali e colori differenti, ben si sposa con la naturalezza del legno esaltandone qualità e pregi. Indubbiamente, progettare e realizzare intere pareti in legno nel soggiorno, da pavimento a soffitto con nicchie e inserti utili ed efficaci per riporre soprammobili o libri, contribuiscono ad aumentare il fascino di un ambiente moderno e dal sapore minimalista. Pannelli che creano semplici disegni geometrici in rilievo, in colorazioni chiare e neutre, sottolineano invece in maniera differente, ma pur sempre raffinata e trendy, le pareti in legno nel soggiorno che esaltano spazi conviviali anche se formali. Pareti in legno in camera da letto: elegante e confortevole Idee particolari che rendono le soluzioni per interni esclusive, per non dire realizzate in limited edition, sono le pareti in legno in camera da letto utilizzate per renderla sorprendentemente elegante e confortevole, dove la posa, il colore e i dettagli delle cornici si differenziano da schemi e disegni già diversamente utilizzati. La connotazione stilistica può variare nella scelta dell’arredo ma la parete in legno deve avere un rigore simmetrico che la fa divenire il punto focale all’interno della camera stessa. Incorniciare il letto per esaltarne la posizione, impiegare pannelli in realtà semplici e privi di fronzoli a tutt’altezza, rifiniti da listelli sagomati colore su colore, e propendere per toni scuri ma non cupi sono i tre elementi su cui lavorare per ottenere una elegante e confortevole camera da letto con pareti in legno. Pareti in legno in bagno: pro e contro Il legno può essere utilizzato anche per rivestire le pareti in bagno? Pro e contro si fanno avanti su una questione che in realtà non trova posizioni ferree e univoche. Essere a favore o meno dell’impiego di questo materiale in un ambiente di casa molto sollecitato da acqua, vapore e umidità, richiedere valutazioni attente e ponderate. E’ di sicuro un materiale con una resa ineguagliabile e che riesce ad offrire delle sensazioni di calore e intimità davvero unici. Le molteplici varianti di essenze in colori più neutri tendenti quasi al bianco o in tinte più scure e rossicce, lo rendono elemento versatile per ogni tipologia di stili di bagno, gusti e preferenze personali. Per contro, essendo un materiale naturale vivo, sottoposto a continui cambiamenti di temperatura e clima, potrebbe in effetti subire qualche modifica nel tempo. E’ indispensabile vagliare con accuratezza le tipologie di legno proposte e che abbiano subito dei trattamenti resistenti (sempre con prodotti atossici ed ecosostenibili), soprattutto per pareti in legno in bagno in zona doccia e vasca. Tali lavorazioni rendono i pannelli da applicare, impermeabili, anti batterici e refrattari nei confronti di funghi e muffe.
Come arredare casa con 8 colori pastello
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Quando si pensa ai colori pastello da scegliere per arredare una casa, il nostro pensiero va immediatamente verso colorazioni pallide, come il giallo, l’azzurro, il rosa o il verde. Nel settore grafico il termine pastello viene utilizzato per indicare una nuance che si differenzia dalle altre per la sua minima saturazione e l'elevata luminosità. Ciò significa che l’intensità dei vari toni sarà indubbiamente tenue ma non per questo cupa e fosca. Le gamme pastello sono splendide nei vari ambienti in cui vengono inserite perché eleganti e soffuse. Sono i colori della primavera, solari ma contenuti. Molto in voga e in linea con le tendenze di design, sia contemporaneo che con richiami vintage, offrono innumerevoli spunti per progetti inconfondibili e di gran pregio. Ma tra le tante palette proposte quali colori pastello scegliere per arredare la propria casa in modo particolare e non eccessivamente ripetitivo e monotono? Per voi 8 colori pastello che potranno dare adito a suggerimenti e idee per soluzioni di design facilmente realizzabili. Verde menta per arredare casa Un colore che ciclicamente torna con grande enfasi per arredare i vari ambienti di casa, in e outdoor. Una nuance pastello vintage rivisitata con un look fresco, che richiama la natura ma in senso innovativo. Un tono di verde particolare che tende all’azzurro e che ben si sposa in tutti gli spazi, quando lo si utilizza nella scelta degli arredi di casa, di solito accostato a colori neutri, principalmente il bianco, o al legno naturale. Verde menta per arredare casa. Si! In cucina viene spesso utilizzato per arredare la zona pranzo, con sedie di design e pensili tinteggiati o in bellissimi i frigoriferi anni ’50. Anche stampe e quadri su pareti chiare, trovano ispirazione in questo colore, così come lampadari a sospensione o tessili che si inseriscono benissimo in ambienti soft ma dal sapore energico. Nella zona giorno o all’interno della zona notte è un colore pastello che diventa amabile e gradevole e a seconda degli accessori scelti (morbidi tessuti o cuscini o consistenti e metalliche sedute) sposta le tendenze verso mood più tradizionali, in stile shabby o elegant chic, o maggiormente attuali, in industrial o urban style. Un tocco di rosa per creare raffinatezza Chi si immagina che il rosa implichi esclusivamente il suo utilizzo in camere riservate a bambine o adolescenti, non ha mai pensato a questo colore per arredi di casa che concretizzano invece soluzioni dal design moderno e contemporaneo. Un colore pastello caldo per trasformare gli ambienti di casa donando raffinatezza con un tocco di classe, senza cadere nel pacchiano o nel troppo formale. Pareti, arredi, complementi e accessori, ogni elemento in questa colorazione può essere inserito senza remore in qualsiasi spazio in casa per progettare luoghi dalle atmosfere rilassanti e delicate. Giocare su abbinamenti o contrasti dipende da cosa si vuole ideare. Una zona giorno può avere come punto focale un bellissimo divano rosa pastello, attorno al quale ruota tutto l’arredo oppure richiamare in ogni zona questa nuance tono su tono per un ambiente meno delineato e particolarmente intimo. Per chi non ama essere monotono e ripetitivo, è sufficiente divertirsi attraverso contrasti di colori o con diverse tipologie di materiali che smorzino toni troppo delicati e zuccherosi che non a tutti sono congeniali. Splendido per arredare un bagno sobrio ma distintivo dove gli eleganti accessori in bianco vengono ancor più esaltati da una parete rosa pallido quasi eterea. Azzurro, sempre in voga tra i colori pastello L’azzurro pastello è un colore che ricorda una delle tante tonalità che il cielo assume nelle limpide giornate primaverili. Unico e meraviglioso per tinteggiare intere pareti che fanno da sfondo ai vari mobili per arredare casa in differenti stili proposti. Romantico e leggero in cucine country chic dal sapore un po' consumato e vissuto, tenue ma fresco in soggiorni cittadini con un arredo lineare, rilassante e distensivo in zona notte da sogno. Insomma uno tra i colori pastello per arredare casa molto utilizzato perché versatile e ben adattabile a ogni gusto e desiderio personale, nonché tendenza e scelta stilistica. Colori pastello caldi: giallo e arancione Il colore pastello per eccellenza, sempre apprezzato e che davvero non stanca mai. Il giallo, nelle sue versioni delicate è decisamente la colorazione più impiegata per tinteggiare e arredare casa. Noi però, vogliamo proporre delle alternative dove questa colorazione, pur facendo da padrona, trova differente posto e occupazione, per rendere però ugualmente frizzante e luminosa la vostra scelta per arredare casa. Rivestimenti tessili, per poltrone o tendaggi, sono solamente uno tra i tanti escamotage che fanno scegliere questo colore pastello per arredare casa, così come quadri, lampade o tappeti che adempiono allo stesso scopo. Un tono altrettanto caldo ma con meno seguito poiché decisamente più predominante è l’arancione, che tuttavia adoperato nel modo corretto negli accessori, ma soprattutto inserito in ambienti spaziosi e ariosi ed accostato quasi esclusivamente al bianco o a toni ecrù, trova anche lui il suo posto ottimale per arredare in modo non convenzionale una casa. Colori pastello insoliti: viola lampone e marrone Per chi vuole stupire e arredare casa con colori pastello insoliti ma impeccabili e di grande tendenza, ecco che arrivano in vostro aiuto il viola lampone e il marrone. Il primo è un colore tra il rosa e il viola e diciamolo, solo in apparenza leggermente più femminile rispetto ad altre tonalità. Infatti, se accostato ad arredi studiati e a toni neutri ma con qualche accento qua e là, provoca un’esplosione di idee e soluzioni adatte a chiunque e a qualsiasi ambiente, sia che si tratti di un soggiorno o che si parli di camera da letto. Perfetto e ineccepibile su porzioni di pareti e accostato a bianchi e grigi non troppo asettici, per creare ambienti conviviali e di stile con arredi di casa semplici e lineari ma che impreziosiscono l’atmosfera. Il secondo è in realtà un colore già sperimentato ma a cui forse non è stata mai data la giusta importanza. Non parliamo di un beige o noisette non troppo amati, ma di una tonalità di marrone pastello pura, resa più mite e soffusa per arredare casa in modo ricercato. In abbinamento sostanziale al bianco o a light grey esalta i complementi d’arredo casa nell’ambiente in cui viene inserito, garantendo un look sofisticato ma non pretenzioso e pertinente rispetto a ciascuna tendenza scelta.
Letto Montessori: idee e consigli a misura di bimbo
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Per chi si interroga sul perché scegliere un letto Montessori per il proprio figlio rispetto a un lettino tradizionale, deve ben comprendere che il metodo educativo montessoriano si basa sul concetto di libera attività all’interno di un ambiente preparato ad hoc per le diverse età di un bambino, con la funzione di permettere all’ occupante di questo spazio, di sviluppare una completa autonomia rispetto alle aree utilizzate, impiegando però arredi e accessori realizzati in proporzione al bambino stesso e ai suoi bisogni reali. Un letto Montessori a misura di bimbo possiede un’altezza tale da poter lasciare una completa accessibilità a un piccino di circa 18 mesi o che sappia camminare e muoversi gestendo in modo competo tali movimenti, per poter salire e scendere liberamente senza paure o pericoli. Viene considerato un esemplare strumento di crescita, perché offre la possibilità di iniziare ad aumentare il livello di indipendenza di un bambino, che potrà esplorare gli spazi della propria cameretta in modo tranquillo e sicuro perché tutto studiato per le sue misure e necessità. Letto Montessori: caratteristiche e misure Un letto Montessori presenta delle caratteristiche e misure proprie e ben precise. Prima fra tutte quella di essere sprovvisto di sponde e sbarre, ma che lo rendono comunque sicuro al 100%, in quanto, avendo un’altezza davvero minima rispetto al piano di calpestio, un bambino non potrà subire assolutamente urti dannosi dovuti a casuali cadute, che potranno comunque essere attenuate con dei tappetini morbidi posizionati a fianco del letto stesso. Altra caratteristica riguarda il posizionamento del materasso che può essere lasciato direttamente a terra o inserito in una struttura apposita ma mai delimitato o costretto da impedimenti che possono divenire un ostacolo per i vari spostamenti del bambino. Ma quali sono in effetti le altezze di un letto Montessori? A seconda dei vari modelli presenti in commercio, che variano a seconda della forma o dello stile proposto, la sola dimensione che è fissa e uguale per tutti è la sua altezza, che deve essere di non oltre 25 cm da terra (considerato anche lo spessore del materasso). Se parliamo invece di larghezza e lunghezza, vengono naturalmente concesse delle deroghe in base alla conformità corporea del piccolo e si possono trovare letti da 60 x 120 cm, da 70 x 140 cm e così via. Valutare le fasi e il ritmo di crescita del bambino, insieme alle dimensioni della sua cameretta, vi condurranno verso la scelta ottimale del letto Montessori più adatto al vostro piccino. Letto Montessori in materiale ecosostenibile Oltre a concetti legati allo sviluppo conoscitivo a livello sensoriale del bambino, con metodi naturali e privi di costrizioni inutili, il metodo Montessori sposa benissimo i principi e le nozioni in ambito di bio sostenibilità. Gli arredi, gli accessori, i giocattoli e persino i vestiti, vengono pensati e creati con materiali ecosostenibili e naturali al 100%. Un letto Montessori è solitamente realizzato e costruito in legno con sistemi di incollaggio con prodotti vegetali. Lasciato del suo colore originario o tinteggiato in una tonalità prescelta (con soluzioni all’acqua), viene poi trattato con vernici atossiche di finitura e derivate da processi di raffinazione di sostanze non dannose per l’ambiente e la salute. Medesimo procedimento per materassi, presenti sul mercato in gomma naturale o lattice (un ‘emulsione complessa di caucciù in acqua) antibatterico e anallergico e per le lenzuola realizzate con cotone e bambù biologico. Letto Montessori a casetta I più caratteristici letti Montessori sono quelli con la tipica struttura a casetta, che possono essere più semplici e realizzati con la struttura a vista o più completi con copertura sopra la zona cuscino. Ideali per maschietti e femminucce, rendono davvero una cameretta unica e originale, ma soprattutto a misura di bimbo. Hanno la capacità di crescere con il bambino e di diventare all’occorrenza uno spazio dedicato al gioco o un divano da lettura per i più grandi. Le bambine avranno modo di adornalo con luci, stelline e pom-pom colorati, mentre i bimbi con bandierine e peluche dedicati allo sport.   Letto Montessori fai da te Ideare e progettare un letto Montessori fai da te non è cosa davvero difficile e può essere utile per chi vuole, prima di acquistare, cimentarsi in questa esperienza ma non è del tutto sicuro del suo successo. La soluzione più semplice e al contempo la più immediata è quella di poggiare direttamente a terra il materasso. Per chi possiede invece un letto con piedini, può pensare di eliminarli ma sempre verificando che l’altezza totale dal pavimento non vada oltre i 25 cm. Infine per chi possiede grande manualità e vuole progettare un letto Montessori maggiormente simile a quelli proposti da qualificati e specifici brand del settore, può costruire una struttura bassa di base, che già adempirebbe allo scopo rispettando le dimensioni standard per un letto di questo genere, arricchito eventualmente da baldacchini ma sempre tutto all’insegna della semplicità e funzionalità.   Quanto costa un letto Montessori Ma realmente quanto costa un letto Montessori? In realtà non così tanto come i più si aspettano. E’ naturale che per chi esige un letto che cresca di pari passo con il proprio bambino, la spesa sarà più sostenuta e naturalmente moltiplicata per ogni singolo complemento d’arredo che verrà acquistato. Ma se si tiene in considerazione un normale cambio di letto, quantificabile in un ricambio di due misurazioni (tipico anche per letti tradizionali), che considerano un primo lettino post culla, con dimensione 60 x 120 cm e la successiva 80 x 200 cm, il budget sarà estremamente più contenuto. I costi, considerati vari marchi che si occupano di questa particolare produzione, possono variare tra i: 150 e i 200 euro per le dimensioni piccole e medie più semplici, che prevedono solamente la base contenitore o strutture a teepee; 200 e i 300 euro per le dimensioni maggiori e con strutture tipiche a casetta; fino a 500 euro per quelli maggiormente rifiniti con piccoli inserti decorativi come staccionate o ruote per ricordare fattorie o macchinine.
9 bellissime testiere per camere da letto matrimoniali
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Se non siete amanti delle convenzioni e preferite creare un vostro stile sensazionale all’interno dei vari ambienti di casa, e in particolare nella zona notte, per renderli davvero unici e distintivi, ecco che investire sulla realizzazione di testiere originali in camere da letto matrimoniali fa al caso vostro. Letti di ogni tipologia e brand (ad esempio in legno, in ferro battuto o per gli imbottiti) propongono testiere di vario genere, piene o lavorate, con altezze differenti e disegni davvero caratteristici ma tuttavia statiche perché naturalmente inglobate al letto stesso. Chi invece desidera utilizzare elementi versatili e intercambiabili con la possibilità di modificare stile, colore e materiale investendo budget contenuti e impiegare tempi più o meno brevi, può di sicuro trarre ispirazione da queste 9 bellissime testiere per camere da letto matrimoniali per concretizzare, in modo economico e semplice, fantasiosi e incomparabili prodotti che saranno i protagonisti di un’ intero spazio che diventerà davvero un ambiente di tendenza e alla moda. Testiera letto in pannelli in mdf o legno Maneggevoli, sottili e facilmente applicabili a parete per soluzioni ecologiche e sostenibili dal punto di vista ambientale e della salute. Una pratica e quanto mai versatile soluzione, sono le testiere letto in pannelli in mdf (medium density fibreboard, ovvero pannelli di fibra a media densità), un materiale altamente resistente, ottenuto dalla pressatura ad elevata temperatura delle fibre di legno con l’impiego di colle e resine naturali, che vengono successivamente ricoperte da un film protettivo che rifinisce la superficie in maniera liscia e uniforme. Disponibili in diverse dimensioni e spessori, pronti all’uso e immediati da appendere sono incredibili per realizzare un appoggio davvero creativo e inusuale. Più comune l’impiego dei pannelli in legno ma pur sempre originali, intercambiabili e con un tocco di classe se trattati con vernici atossiche per mettere in rilievo le venature e il colore caldo che solamente il legno stesso può fornire. Anch’esso applicato a parete con viti e tasselli ha la praticità di poter essere rimosso, trasformato, verniciato o sostituito in qualsiasi momento. Per concludere con lo stesso materiale, suggeriamo le intramontabili testiere in pannelli di legno traforati ricavate o da pallet modificati o costruiti con semplici listelli sottili. Lasciati di solito nella loro finitura al naturale, vengono avvitati a parete e arricchiti dalla possibilità di poter applicare splendidi fili luminosi con funzione di abatjour alternativo. Testiera per letti matrimoniali in cartongesso Costruire dei bassi muretti che simulino una testiera per letti matrimoniali in cartongesso, con o senza nicchie, luci incorporate o appese, è un ulteriore metodo per creare soluzioni di home decor fuori dal comune e non conformati alle tradizionali idee per arredare una zona notte. Grazie allo scheletro interno rivestito di lastre di dimensioni ridotte, questa testiera letto in cartongesso, costituisce un elemento maggiormente corposo, ma non statico e neppur così pesante da non poter essere comunque rimosso all’ occorrenza, e viene soprattutto messo in evidenza il suo aspetto davvero utile di incorporare la duplice funzione di comodino porta tutto con piano d’ appoggio superiore orizzontale per libri e riviste e testiera verticale vera e propria. Testiera letto in metallo dal sapore industriale Per completare un look dallo stile industriale in camera da letto, oltre a comodini, armadi e panche, perché non azzardare una testiera letto removibile in metallo? Una soluzione ottimale ed efficace, all’ insegna dell’ originalità e semplicità. Una struttura leggera che può rappresentare una sorta di libreria senza piani intermedi, dove appoggiare cuscini e godere di meritati momenti di relax. Un prodotto facilissimo da rimuovere, spostare, trasformare e riutilizzare anche in altri ambienti all’interno della propria casa. Testiera letto a cornice: disegnata o in rilievo Per chi vuole davvero ridurre ai minimi termini il concetto di testiera letto, ecco che proponiamo idee e progetti relativi a cornici posizionate direttamente sulla parete che ospita il letto nelle versioni bidimensionali o in rilievo. La più essenziale si limita ad una piccola striscia di colore dipinta sul muro e che idealmente funge da testiera letto a cornice monocromatica, dal momento che attraverso il suo contorno delimita la zona dedicata al riposo. La testiera letto c’è o non c’è? Bellissimi decori, dipinti nelle tonalità dei colori scelti per gli accessori della zona notte, creano l’illusione che tutta la parete diventi una vera e propria testiera letto a cornice che avvolge e valorizza la semplice forma rappresentata da doghe e materassi. Un’ espediente particolare ed emblematico per chi vuole davvero stupire in fatto di decorazioni e arredo. Finte boiserie, realizzate con pannelli e cornici in polistirene o poliuretano, lasciate nel colore bianco tradizionale o verniciate nella nuance che maggiormente si preferisce, divengono un ottimo escamotage per ideare testiere letto a cornice in rilievo che donano carattere all’ambiente, definendo la posizione del letto stesso senza essere troppo invasive. Una volta stabilito il disegno che si intende realizzare è semplice applicarle con colle monocomponenti, appositamente create per incollare elementi a base polimerica. Cornice però, può anche voler dire utilizzare una vera e propria struttura in legno, atta a contenere stampe e quadri ma che svuotata del suo contenuto e addossata alla parete, diventa una testiera letto ultra minimal, lasciata al suo stato naturale o dipinta. La comodità della testiera letto imbottita Nulla di più morbido e accogliente di una testiera letto imbottita che ci avvolga nei momenti di lettura o di riposo. Pratiche e multiformi se costituite da semplici cuscinoni colorati e applicati con velcro o passanti in stoffa a bastoni per tende su misura e avvitate a parete. Meravigliose se strutturate come delle vere e proprie ottomane verticali dove l’imbottitura e la stoffa vengono applicate tramite impuntura e colle a un pannello di legno leggero che può allo stesso modo essere applicato a parete, se la dimensione è ridotta, o ancorata alla struttura del letto, ma pur sempre asportabile, se realizzato in misure maggiori e predisposto per essere appoggiato anche a terra con la base intera o tramite piedini creati appositamente.
Come scegliere le scale a chiocciola per interni
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Una tipologia di scala che ha origine in un lontano passato e viene ideata con l’intento di superare grandi dislivelli occupando dei piccoli spazi in torri e campanili, in cui le classiche scale a rampa non avrebbero mai avuto modo di essere costruite. Ancora oggi le scale a chiocciola, vengono scelte e predisposte all'interno di un’abitazione quando lo scopo è proprio quello di recuperare il maggior spazio possibile avendone già poco a disposizione. Il loro andamento segue un disegno circolare e si snoda intorno ad un asse verticale che funge da perno attraverso cui le scale proseguono attraverso un percorso a elica. Quando invece manca il cosiddetto piantone centrale, le scale a chiocciola divengono la conseguente evoluzione di un nuovo modo di concepire questa tipologia di rampa unica che ruota attorno ad un simbolico occhio vuoto che viene chiamata elicoidale. Se alcuni pensano che le scale a chiocciola siano superate, sbaglia perché si deve in realtà segnalare che in molte progettazioni questa tipologia di salita viene proprio scelta e utilizzata per divenire elemento di spicco all’interno di una casa, tanto da diventarne l’elemento caratterizzante e dal design unico. In molti ingressi, ma ancor più in open space e living, troviamo importanti scale a chiocciola che fungono da punto focale e intorno alle quali si sviluppa la scelta dell’arredo e dei vari complementi e accessori. Quali materiali scegliere per le scale a chiocciola Tra i principali materiali da costruzione delle odierne scale a chiocciola, possiamo citarne alcuni, come il legno, l’acciaio, la ghisa e il vetro. Soluzioni ottimali che rendono versatili gli elementi citati, grazie alla commistione delle varie combinazioni che si possono effettuare tra i vari prodotti. E’ infatti usuale trovare scale a chiocciola con struttura metallica e pedata in legno o in vetro o viceversa strutture e pedate in legno con mancorrenti trasparenti o in acciaio. Da considerare poi le infinite finiture e colorazioni che si possono ottenere dalle varie essenze del legname proposto o dalla possibilità di avere matalli opachi o lucidi, o ancora vetri serigrafati, satinati o completamente cristallini. La ghisa viene impiegata invece nella sua totale purezza, per la particolarità dei disegni dal sapore retrò che le scale a chiocciola di questo tipo già possiedono. Giocare sui colori per creare qualcosa di nuovo può aiutare nella fase progettuale. Da citare anche le scale a chiocciola realizzate in cemento. Opere contemporanee e in qualche modo imponenti che assumono un ruolo da protagoniste all’interno di un ambiente per la loro essenzialità e purezza delle linee scelte. Mancorrente tradizionale o soluzioni di design Un mancorrente tradizionale è composto da barre verticali che costituiscono la ringhiera e che sostengono il tipico corrimano che sale in concomitanza con le scale a chiocciola stesse e di solito il materiale utilizzato è il medesimo di quello della struttura. In alcune soluzioni in metallo, la ringhiera ha la variante di essere costituita da pannelli pieni o semilavorati per chi non ama avere l’effetto di vuoto sui lati. Ma per stupire e rendere maggiormente contemporaneo l’utilizzo delle scale a chiocciola, è consigliabile valutare soluzioni di design che hanno trovato largo impiego nei progetti odierni, e che hanno sovvertito l’idea del classico mancorrente. E’ infatti possibile trovare alzate piene in cemento bianco con gradini sempre in cemento incassati nella struttura che seguono l’andamento della salita, cavi d’acciaio a tutta altezza appesi a soffitto e fissati ad ogni gradino o per i veri puristi l’assenza totale di un mancorrente. Scale a chiocciola: pianta rotonda o quadrata La classica forma delle scale a chiocciola è quella a pianta rotonda dove la lunghezza del diametro ne stabilisce le dimensioni. Si opta per questa tipologia nella maggioranza dei progetti di costruzione o ristrutturazione di una casa e se in tempi passati veniva posizionata in angoli o spazi marginali all’interno di una abitazione, oggi trova larghi consensi se molto ampia e inserita in luoghi centrali per raggiungere soppalchi o piani superiori puntando sulla leggerezza e ariosità. La pianta quadrata invece, non è così usuale quando si pensa a delle scale a chiocciola, ma è un espediente molto utile e indispensabile quando deve essere valutata per poter inserire i gradini all'interno di spazi angolari, se posizionata tra due muri e dovendo occupare fori perfettamente squadrati. L’impiego di scale a chioccola con questa forma viene soppesato per scopi quasi esclusivamente funzionali, ma i differenti materiali odierni e le infinite possibilità di personalizzazione la rendono una validissima alternativa da considerare. Scale a chiocciola: dimensioni minime e ingombri La norma UNI 10804, stabilisce le dimensioni minime che devono possedere le scale a chiocciola e nel dettaglio la normativa predispone che: ·      il passaggio utile sia di almeno 70 cm in contesti privati; ·      il diametro sia di almeno 110/120 cm per le scale a chiocciola a pianta tonda; ·      il diametro sia di almeno 100 cm per le scale a chiocciola a pianta quadra. Per scale a chiocciola di dimensioni superiori non vi sono limiti e ciascun produttore saprà indicare, in un progetto realizzato ad hoc, quali saranno le migliori e maggiormente proporzionate per ciascun ambiente, tenendo anche in considerazione il tipo di materiale scelto per la loro lavorazione. E’ previsto l’inserimento di un mancorrente, tradizionale o di design, ma il suo utilizzo non è vincolante in contesti privati. Quanto costano le scale a chiocciola: progettazione e montaggio I costi per una progettazione e la successiva installazione di scale a chiocciola hanno una variazione che dipende in larga misura dal materiale scelto per la sua costruzione e conseguenti rifiniture. Si può infatti partire dagli 800 euro circa per scale in metallo o legno e arrivare oltre i 3.000 per scale con rivestimenti in resina o materiali pregiati. La forma incide marginalmente sul budget da destinare a questa tipologia di scale mentre le dimensioni possono avere una certa influenza, in special modo se le scelte tendono verso scale a chiocciola di design con diametri e altezze importanti. Per avere un quadro chiarificatore, finalizzato alla propria situazione, è bene farsi consigliare da professionisti del settore, che tramite accurato sopralluogo e corretta pianificazione del progetto, sapranno fornire un preventivo inappuntabile e preciso.
Progettare un giardino: 5 tipologie per una zona outdoor
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Un’ area verde, piccola o grande che sia, riesce sempre in ogni modo a conferire un look raffinato e di carattere ad una qualsivoglia abitazione. Soffermarsi sulla progettazione giardini che riguardi la scelta di fiori e piante da inserire o la tipologia stilistica verso cui propendere, non è compito semplice. Importante, prima di tutto, avere qualche nozione in ambito botanico e relativo alla flora in generale per capire quale specie di vegetazione sia più opportuno piantare in un determinato luogo, in base al clima e alla conformazione del suolo. Fondamentale poi conoscere le tempistiche riguardanti la potatura, le fasi per la concimazione e gli eventuali travasi da compiere nelle diverse stagioni. Vi sono poi innumerevoli essenze, arbusti, cespugli e fiori a cui siamo legati e che maggiormente ci possono piacere ma come scegliere il modello giusto di giardino per la casa, associando anche la corretta vegetazione per progettare in modo efficiente e corretto? Tante le idee e proposte da valutare ma per facilitare la scelta proponiamo, tra le maggiormente in voga, 5 tipologie per una zona outdoor che diventerà incantevole e saprà valorizzare al meglio l’intera superficie attigua alla vostra abitazione. Vediamo insieme le caratteristiche di ciascuno. Giardino classico all’italiana Per gli amanti delle geometrie e del rigore formale, scegliere di progettare e realizzare un tipico giardino classico all'italiana è di sicuro l’approccio più consono. Ricreare questo stile nel giardino della propria casa è possibile anche se gli spazi sono contenuti. Per progettarlo nel modo tradizionale è necessario inserire i suoi elementi caratterizzanti, che sono sculture più o meno complesse di vegetazione di sempre verdi (come siepi) e alberi di medio fusto disposti in filari, se l’area a disposizione lo consente. La simmetria è ulteriore peculiarità di questa tipologia di giardino all’italiana, così come l’inserimento di alcune aiuole di fiori, arricchite da colorate rose e tulipani, sempre curati e piantati in maniera strategica per seguire nuovamente andamenti geometrici razionali, precisi e ben delimitati. Giardino agreste all’inglese Volendo pianificare la progettazione di giardini rurali e legati alla visione di una natura apparentemente selvatica, è indispensabile orientarsi per una tipologia definita all’inglese, che prevede l’accostamento di tanti elementi in modo casuale dove non è possibile trovare una visione d’insieme per il continuo cambiamento di fiori e piante che seguono un andamento naturale e casuale. Chi intende ricreare dei giardini agresti all'inglese ha ben chiaro questo carattere selvaggio preponderante, ma che prevede in ogni caso una attenta analisi della disposizione di piante e fiori da piantare che solo in apparenza risultano disorganizzati e cresciuti in modo del tutto spontaneo.   L’obiettivo da raggiungere, nei giardini all'inglese, è quello di bilanciare in modo armonioso i vari elementi artificiali con quelli naturali, utilizzando specie arboree e floreali rigogliose e profumate. Castagni, aceri, olmi e frassini sono ottime scelte a cui vengono spesso associati piccoli arbusti e fiori rampicanti che trovano lunga vita su archetti di metallo semi arrugginiti dal fascino retrò e un po' decadente. Giardino profumato alla mediterranea   Un giardino profumato e colorato, ritrovabile in aree che presentano un clima caldo e secco tipico dei paesi che hanno la peculiarità di godere del bel panorama del Mar Mediterraneo, è davvero meraviglioso da osservare e semplice da gestire. Grazie a stagioni che possono beneficiare di molto sole e poche precipitazioni, le piante e i fiori che costituiscono questa tipologia di giardino sono molto resistenti e non hanno necessità di cure eccessive e particolari. Importante però tenere in considerazione alcuni aspetti, come i forti venti o la salinità dell’aria che non giovano davvero a tutte le specie vegetali. Limone, ginepro, lavanda, rosmarino, cappero e piante aromatiche in generale sono perfette e immancabili in un giardino mediterraneo, dove aromi e gradevoli odori esaltano e caratterizzano l’outdoor delle nostre case. Utilizzo di grandi vasi decorativi o creazione di aiuole con vari andamenti, dal piano all’arroccato anche su terreni scoscesi e maggiormente ripidi, rende ancora più accattivante e tipico un giardino mediterraneo.  Giardino zen orientale L’ideazione, progettazione e creazione di un meraviglioso giardino zen orientale, presuppone una conoscenza abbastanza approfondita della cultura giapponese da cui nascono e che vede nel giardino stesso un luogo naturale e di pace che porta benessere al corpo e alla mente di chi lo vive, grazie alla sua capacità di esternare e infondere armonia, tranquillità e quiete. Lo stile e la pianificazione devono essere minimaliste e prive di elementi superflui, come richiede la tipologia tradizionale del Karesansui conosciuto anche come giardino secco, poiché i suoi due elementi principali sono pietre e sabbia bianca sapientemente modellata e rastrellata per simulare sinuose onde d’acqua. Esistono però almeno tre varianti che hanno dato origine a giardini zen orientali più contemporanei dove vengono in realtà introdotti elementi differenti come piante a basso fusto sempreverdi o caduche ma la loro scelta deve essere pur sempre dettata da fattori simbolici, piuttosto che estetici. Immancabili aceri, bambù e i classici bonsai, così come l’inserimento dell’acqua (inappropriato per i puristi di questo stile) che rende in verità splendidi moltissimi giardini zen orientali e le abitazioni che li ospitano.   Giardino moderno minimalista   La variante occidentale del giardino zen, maggiormente semplificata in relazione alle implicazioni filosofiche a cui è legato, è il giardino moderno minimalista a cui è associato uno stile composto da geometrie pulite, linee semplici, dettagli indispensabili e colori neutri. Adatto in particolar modo a dimore contemporanee, anch’esse realizzate con architetture della stessa tendenza, trova consensi anche in abitazioni più usuali dove l’armonia e la coerenza la si trova in elementi che caratterizzano una naturale continuità tra interni ed esterni. Peculiarità assoluta la presenza di un prato verde ben curato e delimitato da pavimentazioni rigorose e raso terra. Altrettanto rigido l’utilizzo di aiuole con bassi cespugli e limitata presenza di fiori monocolore (solitamente bianchi) o di piante grasse come agave o albero di giada. Molto richiesto, oggi giorno, l’inserimento di acqua, intesa come piccole vasche dalle forme squadrate con funzione di laghetto in cui inserire ninfee e luci suggestive.
Come riciclare le cassette di legno nei diversi ambienti di casa
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Arredare con le cassette di legno è una pratica ormai consolidata da tempo che ha dato, e continua a farlo, splendidi spunti per accessoriare i vari ambienti di casa in modo estroso, eco e sostenibile. Per chi possiede grande manualità o per coloro che si approcciano per la prima volta in un progetto simile è sempre una sfida creare prodotti nuovi ma soprattutto utili. Le cassette in legno, utilizzate singolarmente o inglobate in progettazioni più complesse continuano a stupire e a produrre ottimi risultati. Gli amanti del recupero e del riciclo propongono svariate tecniche per realizzare contenitori, tavolini, sgabelli, librerie, fioriere e quant’altro, spiegando innanzitutto che le cassette in legno non sono effettivamente tutte uguali e vanno diversificate a seconda dell’idea che si vuole creare. Per esempio, quelle che contengono vino e olio maggiormente resistenti e robuste, dovranno essere impiegate per sostenere pesi importanti, quali libri o piani per scrivanie, mentre quelle classiche della frutta potranno accogliere piantine aromatiche ed essere applicate anche a parete. Ecco alcuni esempi di come riciclare le cassette di legno per arredare i diversi ambienti di casa. Cassette di legno in soggiorno: funzionali e divertenti Per ambienti informali dove vari stili si integrano gli uni con gli altri, le cassette di legno, in soggiorno per esempio, trovano la loro giusta collocazione diventando oggetti funzionali e divertenti dove poter riporre libri, documenti, cuscini e soprammobili che arredano e rendono frizzante la nostra casa. Verniciate in colori neutri o lasciate al naturale contribuiscono a fornire un look rilassato e conviviale al soggiorno creando un’atmosfera accogliente e famigliare. Disposte in modo casuale per realizzare un mobile a terra, o impilate come un vero e proprio scaffale, anche con dimensioni differenti, o semplicemente rivoltate per trasformarsi in pratici tavolini da caffè, si fondono e inglobano perfettamente con l’arredo circostante. Cassette di legno: originali in camera matrimoniale L’utilizzo più comune prevede l’impiego delle cassette di legno disposte in maniera singola o a composizione, in camera matrimoniale, per sostituire i classici comodini utili per sostenere lampade e libri e per raccogliere in modo ordinato tessili e piccole piantine. Ma per i puristi del DIY è possibile creare delle vere e proprie strutture che racchiudono il semplice materasso e danno origine a pediere contenitore per ogni genere di accessorio presente nella vostra zona notte. Scrivania bambini con cassette di legno Le camere dei bambini, vengono sempre più spesso arredate in modo non troppo convenzionale per creare degli spazi in cui si possano trovare a loro completo agio e dover poter giocare e studiare in completa autonomia. Ma la possibilità di cambiare disposizione, colore e assemblamento a seconda dei vari utilizzi e scopi e lasciare libero spazio alla loro fantasia e creatività è un proponimento a cui le cassette di legno si adattano alla perfezione per questa zona notte dedicata ai piccoli di casa. Inusuali scrivanie con parti destinate a libri di favole o per riporre peluche, colori e matite sono un ottimo complemento ecologico per arredare un ambiente di casa distintivo e atipico. Cassette di legno per organizzare un corridoio Un ingresso in casa, anche se piccolo o stretto può diventare un punto fondamentale dove poter riporre oggetti, abbigliamento e accessori utili di uso quotidiano da avere sempre a portata di mano. Arredare con cassette di legno per organizzare un corridoio che funga a questo scopo è quanto mai immediato e particolare. Una serie di contenitori posti in sequenza, verniciati in bianco per garantire maggiore luminosità, della stessa dimensione, diventano un vero e proprio mobile a scomparti per riporre scarpe e pantofole con un piano d’appoggio utile per borse, portachiavi e complementi d’arredo particolari. Cassette di legno: tutorial per un perfetto DIY Oggetti versatili e facilissimi da riciclare e reinventare per ottenere elementi eccentrici e unici per arredare i vari ambienti di casa. Con poche e semplici mosse fai da te, un po' di manualità e tanta fantasia, potrete trasformare con le vostre cassette di legno, spazi differenti in casa con un pizzico di stile e tendenza. Gli strumenti da procurarsi per iniziare un progetto DIY non sono molti e alla portata di tutti. Ecco l’occorrente e le fasi essenziali da compiere: cassette di legno: quelle della frutta sono le più immediate da trovare, in varie dimensioni al mercato o da negozianti di fiducia che ne sono ampiamente provvisti. Quelle che contengono vini o liquori sono più solide e impeccabili per progetti ambiziosi e articolati che devono sostenere pesi più importanti. Quelle lasciate al naturale sono da preferire perché potrete lavorarle meglio ed eventualmente colorarle con vernici, acriliche o all’acqua, di qualità superiore e più resistente che sceglierete voi stessi; carta vetrata: indispensabile per eliminare schegge e imperfezioni sia sulla superficie che sui bordi e rendere liscia l’intera cassetta di legno. Inizialmente è indispensabile utilizzare un foglio a grana grossa per rimuovere i difetti maggiori e successivamente procedere con carta a grana più sottile per ottenere un prodotto via via ben levigato; vernici: dopo aver preparato la base e il fondo delle cassette di legno si giunge al momento di verniciarle o con una finitura trasparente, per chi ama il colore del legno, o con un pigmento della tonalità che si vuole realizzare. E’ possibile utilizzare sia un pennello che un rullo per stendere un film protettivo che ha la funzione di creare un fondo sul quale andranno applicati i successivi strati. Fondamentale optare per vernici ecologiche (prodotte con pigmenti di origine vegetale o minerale) e a base d’acqua. Tralasciamo quelle a solvente che derivano da lavorazioni di sostanze chimiche e che sono realmente tossiche per noi e per l’ambiente. Tra uno strato e l’altro è bene carteggiare ulteriormente la superficie con carta vetrata sottilissima per togliere definitivamente le impurità del legno; finitura protettiva: una volta raggiunta la colorazione desiderata ci si deve procurare un prodotto protettivo che renda impermeabili e resistenti le cassette di legno e non consenta una loro repentina usura; colla e chiodi: per fissarle eventualmente le une alle altre si possono utilizzare colle speciali per il legno o sparachiodi per una sicurezza maggiore. Viti e trapano per chi desidera appenderle alle pareti come mensole.
Quali materiali scegliere per il top in cucina
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Il top in cucina rappresenta un elemento fondamentale e irrinunciabile, trattandosi di una componente cardine all’interno di uno spazio quotidianamente utilizzato. Inoltre scegliere il materiale più adatto alle nostre esigenze per personalizzare la cucina stessa va di pari passo con il fatto che più volte in una giornata questo piano di lavoro viene sollecitato notevolmente ed è soggetto ad ogni tipologia di utilizzo. Optare per ottenere funzionalità e stile al contempo è quello a cui tutti aspirano e districarsi tra gli innumerevoli materiali, finiture e colori può diventare cosa ardua quando ciascun modello di top per cucina è rappresentato da caratteristiche ottimali. Pertanto come districarsi tra materiali esteticamente sorprendenti, dal design contemporaneo e innovativo ma a volte sottoposti a svariate manutenzioni e soluzioni più datate ma pur sempre di successo più sobrie ma meno dispendiose? Contrappesare i requisiti dei principali prodotti oggi giorno proposti dalle aziende produttrici, aiuterà a farci capire come personalizzare la cucina con top di differenti materiali. Top in laminato in cucina: materiale sempre in voga Tra i materiali che continuano ad avere un grande successo, per quanto riguarda il piano di lavoro in cucina, e viene scelto per le sue eccellenti caratteristiche tecniche e costi contenuti, troviamo il top in laminato. Una soluzione versatile che viene collocata opportunamente in ogni tipo di cucina con resa stilistica e funzionale sempre efficace. Le proposte di top in laminato si diversificano in tre differenti categorie in relazione alla differente composizione del materiale che prevede: top in laminato postformato: costituito da un pannello di legno truciolare di spessore compreso tra i 3 e i 6 cm e rivestito da un foglio plastico idrorepellente molto resistente ai graffi e di facile pulizia. Offre molteplici finiture e colorazioni tra cui scegliere, oltre alla riproduzione particolare di molti effetti che simulano un determinato materiale. Lo svantaggio viene riscontrato nella capacità di sostenere il calore, infatti non è indicato per l’appoggio immediato di pentole appena rimosse dai fornelli; top in laminato HPL: è un’evoluzione del postformato e presenta una nuova caratteristica che ottimizza la resistenza del piano alle alte temperature (fino a 180°). Essendo completamente impermeabile con questa tipologia di top in laminato, è fattibile realizzare un piano di lavoro con lavello integrato dove tenuta e robustezza diventano impeccabili; top in laminato ABS: è una soluzione ottimale relativa alla scelta di questo materiale, eccezionalmente refrattario agli urti e disponibile in tre spessori (2 – 4 – 6 cm) e con la particolarità di poter valutare l’opzione di un bordo squadrato più contemporaneo anziché stondato. Top in marmo: eleganza senza tempo Rifiniture, dettagli, venature e colori particolari, rendono un top in marmo uno dei più amati di sempre. Questa pietra pregiata contribuisce a rendere distinta e signorile qualsiasi cucina e non trova meno consensi nel suo impiego nemmeno di fronte ai nuovi materiali più evoluti dal punto di vista tecnologico. E’ un materiale resistente alle abrasioni e agli urti, per questo duraturo nel tempo a caratterizzato da una notevole luminosità. Possiede una versatilità innata e può essere impiegato sia su piani di lavoro orizzontali che per i fianchi di isole e penisole. Un top in marmo è sicuramente un elemento pregevole di valore e classe, facile da mantenere pulito e lo si può trovare in differenti colori a seconda delle proprietà e quantità di minerali presenti al suo interno. Da considerare però alcuni aspetti sfavorevoli, tra cui la sua porosità, la reazione negativa se trattato con acido citrico e il costo di una lastra intera che varia a seconda della tipologia scelta e delle dimensioni.   Top in fenix per una cucina trendy Un materiale tecnologicamente innovativo che deriva dalla lavorazione e dai trattamenti con resine acriliche di ultima generazione di laminati con spessore di 1 cm. E’ il top in fenix che rende davvero trendy una cucina contemporanea e non solo, grazie alla fondamentale caratteristica di essere un materiale esteticamente sensazionale, opaco e quasi morbido alla vista e al tatto su cui non si vedono aloni e impronte. Di facile pulizia, resistente all’usura, igienico, antistatico e quanto mai pratico per un piano di lavoro in cucina, un top in fenix, proposto dai migliori brand sul mercato, offre oggigiorno un assortimento di colori ampliato tra cui scegliere. Per contro, non essendo un prodotto monoblocco avrà un rivestimento applicato per il piano e uno per ciascun bordo nei quattro lati. Inoltre la pulizia deve essere effettuata con prodotti neutri e non abrasivi (come pagliette o altro) poiché è più difficoltoso poter ripristinare graffi più consistenti.   Top in legno in cucina: si o no?  Per coloro che non amano manufatti uniformati e realizzati in serie, la scelta di un top in legno in cucina è sicuramente una delle più adatte, dal momento che ogni striscia di legno massello impiegata è differente da qualsiasi altra e ogni piano di lavoro, per colore e venatura non sarà mai uguale ad un altro. Inoltre questo materiale se trattato con vernici ecologiche per ottenere una corretta impermeabilizzazione, diviene un elemento bio inserito nel contesto più ampio di casa che dovrebbe garantire totale sicurezza per la nostra salute. Essendo un prodotto naturale, necessita però di operazioni di maggior riguardo rispetto ad altri. Ad esempio la superficie deve essere trattata con oli protettivi distribuiti in più stratificazioni e pulita con detergenti privi di sostanze chimiche. Inoltre è consigliato non lasciare tegami incandescenti sul piano per evitare aloni e lievi bruciature superficiali.   Top in corian, versatilità per personalizzare una cucina Il top in corian viene realizzato con un materiale di origine mista, composto per 2/3 da minerali naturali e per 1/3 di resina acrilica sintetica, brevettato da DuPont™ la cui particolarità risiede nel poter personalizzare una cucina, grazie alla caratteristica di poter essere realizzato in differenti forme senza avere fughe e giunti visibile oltre ad avere la possibilità di inserire lavabi integrati. E’ antibatterico, perciò altamente igienico e facilmente disinfettabile. Resistente alla luce naturale, ai graffi e alle infiltrazioni di acqua e muffa che lo rendono uno tra i materiali più diffusi tra i top per cucina. Le colorazioni e le finiture si evolvono nel tempo e aggiungono opzioni al suo utilizzo. Tra gli svantaggi i costi ancora sostenuti per il suo impiego e la non completa resistenza al calore, come garantiscono altri materiali, che richiede massima attenzione durante l’appoggio di padelle fumanti o teglie roventi uscite dal forno.
Camini moderni: 7 idee per scegliere quello giusto
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Per chi ama il calore e l’atmosfera che un camino è capace di fornire ad una casa, progettarlo in una nuova abitazione o inserirlo durante una ristrutturazione, è una prassi molto comune al giorno d’oggi, in special modo per i camini moderni dal design particolare e accattivante che diventano all’interno di un ambiente un vero e proprio elemento d’arredo oltre che pratico ed estremamente funzionale. Ma come scegliere il modello corretto di camino moderno che ben si adatti ai nostri interni? Il mercato odierno offre notevoli soluzioni tra cui scegliere e diversificate non solo per forma e linee, ma soprattutto per la loro collocazione all’interno dei vari ambienti. A seconda della loro ubicazione vengono suddivisi in: camini moderni a parete e appoggiati a terra e camini moderni sospesi a parete; camini moderni a centro stanza; camini moderni sospesi; camini moderni bifacciali; camini moderni ad angolo. Vediamo insieme alcune proprietà e requisiti di questi principali modelli. Camini moderni a parete a terra o a parete sospesi: pro e contro I camini moderni a parete presentano tutte le caratteristiche di un camino tradizionale ma con un tocco di design contemporaneo capace di soddisfare le esigenze estetiche di chi lo vuole installare. Sono generalmente composti da una struttura in acciaio che comprende: camera appropriata per la combustione; sistema di tiraggio per l'aria; sistema per lo scarico dei fumi; predisposizione per l’attacco della canna fumaria. Inserito in una parete attrezzata o posizionato in maniera autonoma, centralmente o di lato deve tenere in considerazione alcuni elementi pro e contro il suo utilizzo. Ordine e pulizia, insieme a ingombri e forme contenute fanno propendere per la scelta di questi camini moderni. A favore, soprattutto, l’ottima resa di calore emanata nell'ambiente in cui vengono posizionati, grazie al fatto di prediligere camini moderni chiusi che garantiscono un maggiore comfort con raggiungimento di temperature gradevoli e minime dispersioni rispetto a quelli aperti, con prestazioni e resa superiori all’80%. Per contro, non tutte le pareti sono indicate per ospitare camini moderni. Importante valutare la posizione della canna fumaria, indispensabile per lo scarico dei fumi e sistemata in alcuni punti strategici in casa, pertanto limitante per la scelta della collocazione del camino. Medesima considerazione per le proporzioni che deve avere il camino stesso in relazione alla grandezza della parete in oggetto e alle aperture collocate su di essa o su quelle circostanti. Per i camini moderni a parete ma sospesi sono valide le stesse caratteristiche con l’accortezza di valutare la resistenza della parete ospitante che dovrà essere sufficientemente solida per sostenerne il peso. Camini moderni a centro stanza Destinare una posizione di spicco per i camini moderni a centro stanza è una tendenza molto seguita da chi possiede grandi spazi aperti in casa e vuole inserire un elemento focalizzante attorno al quale ruotano le funzioni e l’arredo all’interno di una abitazione. Possono essere collocati a terra con canna fumaria a vista o sospesi e divengono un vero e proprio prodotto di design da poter ammirare in ogni posizione dell’ambiente in cui vengono installati. Progettati con materiali innovativi e contemporanei hanno la peculiarità di essere funzionali, piacevoli e con un notevole vantaggio. Durante il periodo estivo, grazie alla facilità di montaggio e smontaggio, i camini moderni a centro stanza possono essere disinstallati per poi essere ripristinati all’inizio della stagione più fredda. In questo modo è possibile recuperare maggiore spazio abitabile senza alcun tipo di impedimenti, quando il loro utilizzo non è necessario.   Camini moderni sospesi I vantaggi che presentano i camini moderni sospesi sono davvero molte poiché parliamo di un prodotto inseribile in ogni tipologia di spazio e dimensione ed estremamente versatile. Ciò che li caratterizza favorevolmente sono: l’innovazione e la leggerezza della struttura metallica con cui sono costruiti; la resistenza e la facilità di installazione; la presenza non sempre richiesta della canna fumaria (per le tipologie a gas con catalizzatore e per quelli a bioetanolo); la facoltà di scegliere tra numerosi disegni stilistici e colori; l’efficienza di trasferire in modo uniforme la distribuzione del calore. Per contro le forme avveniristiche e dal design molto originale, non trovano larghi consensi ovunque. Per i più la forma di un camino moderno è quella lineare e minimalista mentre geometrie tondeggianti posizionate in punti nevralgici e particolari, piace molto in grandi saloni su immagini e fotografie ma viene ancora poco considerato nei reali progetti odierni. Camini moderni bifacciali: protagonisti in due ambienti Per godere del calore proveniente da un unico camino in due ambienti attigui o in open space molto grandi, i camini moderni bifacciali rispondono in maniera egregia a tale funzione. Vengono solitamente posizionati in una parete o in una colonna centrali a incasso per usufruire da entrambi i lati della fiamma che uniformemente riscalda le varie zone adiacenti. Il vetro temprato che costituisce la doppia facciata, rende questa tipologia di camino moderno molto elegante contribuendo ad ampliare gli spazi. Inoltre possono avere sia un'apertura singola che doppia.  Camini moderni ad angolo I camini moderni posizionati ad angolo, possono rientrare nella tipologia dei camini a parete se installati in maniera tradizionale nell’incontro di due muri perimetrali. Oppure nella sottocategoria dei camini moderni bifacciali, se collocati in una porzione di muro ad angolo posto tra due ambienti altrimenti inutilizzata. Lo scopo diventa il medesimo, ovvero quello di poter riscaldare più spazi contemporaneamente senza la necessità di avere un sistema di canalizzazione, utilizzando una posizione particolare e appunto difficoltosa da sfruttare diversamente.
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