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Living: arredare gli spazi in maniera multifunzionale
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Il living è uno spazio in cui si trascorre molto tempo, dedicandosi a svariate attività oltre a trascorrere momenti di semplice relax. Organizzare questo spazio in modo da assecondare le proprie esigenze consente di avere il massimo del comfort. Per organizzare un living multifunzionale in maniera efficace l'arredamento di questo ambiente deve essere appropriato allo svolgimento di ognuna delle attività stabilite, anche prevedendo soluzioni come: divisioni flessibili; zone indipendenti; arredi versatili; mobili trasformabili. Oltre alla praticità, per ottenere uno spazio multifunzione gradevole è necessario arredare in maniera da creare armonia tra le diverse componenti. Utilizzare materiali, colori e stili che abbiano un linguaggio comune in tutte le zone del living, pur mantenendo una certa varietà è la strada per ottenere un buon risultato. Affinché si possa organizzare il living in maniera multifunzionale non è necessario disporre di uno spazio particolarmente ampio. Per living di pochi metri quadrati si possono utilizzare a questo scopo soluzioni intelligenti e salvaspazio con cui ottimizzare l'uso della superficie disponibile grazie all'ingombro ridotto. Living versatile: area relax e workspace Chi lavora in casa ha la necessità di individuare uno spazio in cui inserire il workspace ed il living è uno degli ambienti da considerare. Per allestire lo spazio di lavoro all'interno del living è necessario individuare una zona sufficientemente ampia ed abbastanza indipendente rispetto all'area relax, in modo che ci possa essere una netta distinzione tra le due attività. Avere le due zone a debita distanza consente di potersi concentrare quando si lavora, così come di potersi rilassare pienamente senza pensare al lavoro nel proprio tempo libero. Integrare lo spazio di lavoro all'area relax richiede l'utilizzo di un arredamento che non sia troppo da ufficio, ma che abbia lo stesso linguaggio dei mobili della casa. Gli arredi principali come la scrivania e la sedia avranno quindi linee e finiture che si abbinano bene con l'arredamento del living. Living con sala musica incorporata Chi suona uno strumento musicale può avere la necessità di realizzare uno spazio dove esercitarsi all'interno del living.  A seconda delle dimensioni dello strumento occorrerà disporre di una superficie proporzionata da destinare alla sala musica incorporata nel living. Per un pianoforte a coda, ad esempio è necessario prevedere oltre allo spazio per lo strumento stesso e per sedersi comodamente a suonare anche lo spazio per poter passare intorno agevolmente. Se si lascia uno spazio vuoto intorno allo strumento, inoltre, la sua presenza nell'ambiente risulterà valorizzata e diventerà un elemento decorativo all'interno del living. Per combinare la sala musica al living non è necessario prevedere delle divisioni nette, in quanto si tratta di due tipologie di ambiente che possono convivere senza problemi. L'inconveniente potrebbe essere il disturbo arrecato ai vicini a causa del volume della musica per cui potrebbe essere necessario prevedere un'insonorizzazione delle pareti del living. Un buon isolamento acustico migliorerà inoltre la qualità del suono. La sala musica all'interno del living consentirà anche di poter intrattenere i propri ospiti con delle esibizioni musicali accogliendoli in un ambiente confortevole. Living con zona notte indipendente Un esempio di come gestire spazi multifunzionali con zone indipendenti è rappresentato dalla convivenza tra zona giorno e zona notte, una caratteristica comune nelle abitazioni come loft o monolocali. Qui si ha l'esigenza di arredare gli ambienti creando una separazione tra l'area dedicata alle attività quotidiane e l'area dedicata al riposo notturno in modo da organizzare lo spazio in maniera diversificata.  Una soluzione efficace per rendere la zona notte indipendente rispetto al living è l'inserimento di elementi divisori. A seconda dei casi si possono utilizzare elementi quali: vetrate; separè mobili; divisori fissi in legno o altri materiali; tendaggi; pareti in muratura o in cartongesso. Per mantenere la privacy ed allo stesso tempo non perdere la luminosità naturale nella zona notte ricavata all'interno del living si può optare per una soluzione mista, con superfici vetrate alternate a superfici opache.  Per spazi di metrature ridotte conviene, invece, optare per degli spazi ibridi, dove la separazione per zone funzionali è data essenzialmente dall'organizzazione dello spazio, risultando quindi meno netta. La zona notte contenuta nel living per essere resa indipendente può essere differenziata, ad esempio, attraverso l'uso dei materiali, l'inserimento di elementi verticali o la disposizione degli elementi d'arredo in funzione dello spazio. Living: organizzato con una zona gioco In una casa con bambini allestire la zona gioco nel living è praticamente un obbligo, soprattutto se non si dispone di una cameretta abbastanza grande. In questo caso far convivere le due funzioni può risultare complicato ma con gli elementi d'arredo giusti si può ottenere un buon equilibrio. Per riuscire in questa impresa bisogna selezionare con cura tutto ciò che andrà a costituire la zona gioco, in modo che abbia qualche affinità con l'arredamento del living. Ad esempio si può giocare con tessili e complementi, scegliendo colori e fantasie che si abbinino bene insieme.  Living con area fitness flessibile Chi pensa che l'area fitness non sia compatibile con il living non ha forse pensato a delle soluzioni flessibili affinché le due funzioni possano convivere nello stesso ambiente. Allenarsi nella comodità della propria casa, senza doversi spostare per andare in palestra può rappresentare un vero e proprio lusso poiché si possono gestire in autonomia orari e modalità. Per un uso occasionale, non è necessario allestire una vera e propria palestra nel living. Sarà sufficiente tenere a portata di mano il necessario per svolgere i propri esercizi fitness. Si può utilizzare a questo scopo un armadio oppure un baule in modo da nascondere alla vista piccoli attrezzi come materassini, pesi, bande elastiche e quant'altro. Per realizzare un area fitness flessibile nel living è necessario idearla in modo che si possa allestire con semplicità nel momento in cui si vuole fare la propria sessione di allenamento, per poi riporre il tutto una volta terminata. Attrezzature come tapis roulant, cyclette, stepper o panche per pesi sono piuttosto ingombranti per cui possono risultare invadenti all'interno del living. Tuttavia, se non si vuole rinunciare ad avere in casa tutto l'occorrente per l'esercizio esercizio fisico, si potrà dedicare un angolo del living alla propria palestra personale, senza necessariamente doverla nascondere. In una casa, in un appartamento o in un ampio loft dall'arredamento giovanile un angolo palestra a vista nel living dona carattere e personalità all'ambiente.
Urban style: arredare la zona giorno in stile urbano trendy e chic
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Lo urban style è una tra le tendenze più in voga per arredare una zona giorno in modo trendy e chic. Una originale tipologia di arredamento, caratterizzata da una atmosfera dal gusto contemporaneo, che fa interagire elementi di stampo sia industriale che metropolitano. La ricerca di questo perfetto outfit per la propria casa implica però una domanda fondamentale: ma come realizzare una zona giorno in stile urbano da manuale e che coinvolga tutti gli elementi necessari per la sua riuscita? Questo orientamento, a differenza dell’industrial style o del tipico contemporaneo, si presta ad essere versatile e flessibile su molte soluzioni. Tutto ciò porta ad ottenere degli ambienti accoglienti, ospitali e per nulla freddi o distaccati. Lo urban style attinge dai concetti minimalisti e lineari di un trend naturalmente contemporaneo, ma li rielabora in modo originale, ammorbidendo con tante opzioni il clima che si viene a respirare in una zona giorno calda e informale. I fattori che determinano l’ottimale realizzazione di uno stile urbano in casa, riguardano: la gestione di spazi ampi e organizzati; l’utilizzo di rivestimenti materici; l’impiego di colori che definiscono a priori lo stile stesso; l’uso di piante per alleggerire l’atmosfera; l’inserimento di accessori indispensabili. L’arredare in stile urban determina una scelta dove ariosità e libertà nei movimenti fanno da padroni. Open space e living sono perfetti per raggiungere quest’effetto, dove complementi e suppellettili misurati, dialogano in modo armonioso senza cadere nell’eccesso. Stile urbano nella zona giorno: spazi ampi e organizzati Nella concezione comune il loft è la tipologia di casa più adatta ad uno urban style che si rispetti. In verità molti ambienti, anche in abitazioni differenti, si possono prestare a quest’orientamento cittadino. Fondamentale è il poter lavorare su spazi ampi e organizzati, dove la progettazione interna della dislocazione di mobili e accessori, viene studiata e pianificata alla perfezione. Molto spesso una zona giorno in stile urbano, parte dal concetto di avere un ampio soggiorno centrale, attorno al quale si collocano altri pochi ed essenziali elementi e a cui viene associata una cucina ben attrezzata. Questo avviene perché in tante circostanze, ci si trova ad avere pareti perimetrali occupate da più o meno grandi superfici finestrate, che non permettono di essere utilizzate a tutt’altezza e che implicano posizioni differenti dei tipici elementi che compongono una zona giorno di casa. Ripensare alla migliore funzionalità degli spazi e avere la possibilità di giocare su una pianta con molti metri quadrati a disposizione, permette di distribuire in modo armonioso e ben proporzionato, tutte le mansioni che un living in tipico stile urbano deve avere. Stile urbano nella zona giorno: rivestimenti materici I rivestimenti materici, non possono davvero mancare in uno stile urbano in una zona giorno in fase di progetto. Mattoni e calcestruzzo vanno per la maggiore su muri perimetrali e interni. Per i pavimenti la resina è molto gettonata, ma anche soluzioni con piastrelle effetto legno o cemento. Per i soffitti, travi a vista in legno o in metallo con inserti di colonne decorative sono assolutamente apprezzate. Utilizzare elementi esistenti, come pareti in laterizio a vista o pilastri in cemento armato, è fattibile trattando la superficie con prodotti appositi per evitare sfarinatura e decomposizione dei materiali. Per chi invece deve utilizzare questa soluzione decorativa da zero, deve necessariamente fare delle valutazioni alternative, che si possono meglio adattare alle differenti situazioni. A seconda della disposizione dell’ambiente, della luce e di strutture già presenti in loco, capire quale effetto si addice al proprio urban style è doveroso per non incappare nell’eccesso di avere troppo punti focali. Per arredare con rivestimenti materici una zona giorno in stile urbano, si devono tenere in considerazione: i vari effetti materici (pietra, cemento, laterizio…); le diverse finiture (bocciardato, martellato, liscio…); la tipologia di posa (a correre, in linea, a quadrotti…); la modalità di prodotto da applicare (materiale grezzo, pannelli prefabbricati in polistirene, piastrella…). Il consiglio è quello di impiegare quanto più possibile materiali ad hoc, evitando carte da parati o soluzioni posticce che risultano eccessivamente “finte” e davvero non adatte a ricreare un vero e unico urban style. Zona giorno: i colori per uno stile urbano I colori per uno stile urbano non si discostano di molto da quelli che vengono utilizzati per altre tendenze e che rientrano nelle palette dei bianchi, grigi e neri con tutte le loro varianti. La neutralità di base che è riscontrabile nella tinteggiatura delle pareti, sui soffitti e anche sul pavimento, permette di utilizzare qualche tono più vivace per gli accessori tessili, ad esempio, che riscaldano gli ambienti in modo naturale e senza esagerazioni. Zona giorno: le piante per definire uno urban style Le piante e la vegetazione in generale, aiutano a definire uno urban style in una zona giorno che deve trasmettere calore e ospitalità. Inserire del verde in varie forme, aiuta a connotare un trend che sotto molti aspetti, ingloba elementi e concetti di altri orientamenti, per sfociare in un tripudio di charme che avvolge gli ambienti di casa, progettati in questo modo. La vegetazione per arredare in stie urbano una zona giorno di un’abitazione, si possono trovare sotto forma di: piccoli vasetti su davanzali per del verde in miniatura; grandi vasi posizionati a terra per una giungla studiata; cesti sospesi a soffitto per piante aeree. E’ preferibile una scelta che preveda il minimalismo anche nella natura evitando troppi fiori colorati. Stile urbano nella zona giorno: gli accessori indispensabili Lo stile urbano nella zona giorno prevede che anche gli accessori inseriti siano legati al contesto circostante e quelli davvero indispensabili riguardano: una tipologia di illuminazione con elementi in formato XXL con paralumi metallici e dal sapore industriale; una dislocazione di quadri e stampe dal gusto contemporaneo o per contro decisamente vintage; tessuti per riscaldare l’atmosfera in ogni loro forma, dai tappetti ai cuscini, evitando l’inserimento superfluo di tendaggi che poco si sposano con lo urban style; bauli, vecchi telefoni, macchine fotografiche, strumenti e tubature. Tutti oggetti che arricchiscono e infondono un senso di continuità tra uno stile del passato che ben si amalgama con i concetti contemporanei del vivere quotidiano.
Camino in casa: prepararlo per l’arrivo dell’inverno
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  Un camino in casa è un elemento decorativo e funzionale che riesce a rendere calda e ospitale una zona giorno o perché no, anche una zona notte, di un’abitazione confortevole e accogliente. Il tepore che emana non ha davvero eguali e trascorrere dei momenti di relax davanti al fuoco che scoppietta è un po' il sogno di chi vive in regioni fredde e che dall’autunno alla primavera usufruisce di questa alternativa fonte di calore. Questa magia però richiede una preparazione prima dell’arrivo dell’inverno, che deve essere sistematica e puntuale per attivare un meccanismo che sarà operativo per parecchi mesi. E’ necessaria quindi una manutenzione ordinaria per permetta a un camino in casa di lavorare al meglio e di non incappare in spiacevoli intoppi durante il suo funzionamento. Per affrontare queste operazioni al meglio è necessario seguire una tabella di marcia e controllare che ogni oggetto che lo compone sia efficiente, pulito e non danneggiato. I passaggi da seguire, su come pulire e preparare il camino per la stagione fredda, riguardano: la rimozione della cenere nel braciere e cassetto; la manutenzione della canna fumaria; l’eliminazione fuliggine dalla cappa; l’igienizzazione accurata del vetro; la sostituzione elementi usurati. Capiamo insieme nel dettaglio come fare! Pulizia camino: rimozione della cenere nel braciere e cassetto (FOTO 3-4) Innanzitutto, prima di cominciare con qualsiasi lavoro riferito alla cappa o al cambio di pezzi logori e consumati, il consiglio è quello di eliminare in primis tutta la cenere presente nel braciere e nel cassetto sottostante. Rimuovere accuratamente la fuliggine formatasi nella stagione precedente, ma anche i detriti che inevitabilmente la legna rilascia, è fondamentale per evitare che corpi estranei rovinino l’interno del camino stesso. Il secondo punto di questo procedimento riguardante la pulizia del camino, richiede che il caldano venga risanato e disinfettato anche con prodotti appositi per allontanare del tutto la polvere impercettibile, ma ancora presente sulle pareti interne. Questi igienizzanti, per pulire il camino per l’arrivo dell’inverno, possono essere di due tipi: naturali: legati ad una concezione eco sostenibile, che sfrutta al meglio gli elementi e le risorse bio, come ad esempio l’aceto diluito con acqua, il bicarbonato di sodio o il cremor tartaro, da preparare in casa con le dovute proporzioni; industriali: legati ad un utilizzo di prodotti realizzati da aziende chimiche apposite, che nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente e della salute, realizzano prodotti già pronti all’uso. Utilizzare guanti e mascherina durante le varie manovre serve ad evitare spiacevoli irritazioni e inalazioni di cenere. Pulizia camino: manutenzione della canna fumaria La manutenzione della canna fumaria è essenziale per il corretto tiraggio del camino ed è regolamentata dalla normativa UNI 10683, che stabilisce che la pulizia deve essere effettuata una volta all’anno da personale specializzato. A causa della combustione della legna, è normale che all’interno della canna fumaria del camino, si incrosti della fuliggine che va eliminata con l’impiego di strumentazione apposita per mantenere un corretto tiraggio dei fumi. Pertanto, se compiere questa operazione in maniera autonoma può essere un extra, il suggerimento è quello però di interpellare annualmente dei professionisti, i classici spazzacamini, che conoscendo il loro lavoro sapranno intervenire in modo ancora più puntuale e accurato. Questa rimozione e aspirazione contemporanea dei detriti è necessaria anche per dare la possibilità di effettuare dei test di integrità. Si deve essere certo che la canna fumaria del camino non presenti crepe o guasti, che potrebbero far fuoriuscire gas nocivi, durante il suo funzionamento durante la stagione fredda. Pulizia camino: eliminazione fuliggine dalla cappa Eliminare la fuliggine dalla cappa per pulire adeguatamente il camino di casa, non è un lavoro così semplice e immediato, per il disagio di poter raggiungere agevolmente ogni suo punto interno. I passaggi, per preparare il camino per la stagione fredda relativi alla manutenzione della cappa, sono limitati e riguardano le seguenti fasi: procurarsi l’occorrente: spazzola rigida, scopino, aspirapolvere, paletta, panno umido e torcia; rimuovere con gli strumenti sopracitati la parte di fuliggine incrostata e aspirare il più possibile ciò che rimane negli anfratti e angoli, utilizzando una luce per poter visionare al meglio le parti più difficoltose da raggiungere; pulire con un panno umido la pellicola superficiale rimanente di polvere. Pulizia camino: igienizzazione accurata del vetro Quasi il 99% dei camini in casa è chiuso frontalmente da un vetro apposito che ottimizza il calore che viene prodotto evitando sprechi e dispersioni. Durante la combustione della legna viene prodotto della fuliggine, che inevitabilmente rende nera la superficie interna vetrata. Se tale deposito può effettivamente risultare sgradevole, al contempo mina il funzionamento del camino stesso, rovinando alcune componenti associate al vetro, creando successivi problemi di fuoriuscite pericolose di fumo. Pulire quindi il camino con un’igienizzazione accurata del vetro, è importante per salvaguardare sia l’estetica che l’integrità dell’elemento. Ma come effettuare questa operazione? Le alternative più conosciute e valide, per rimuovere lo sporco dal vetro di un camino sono: prodotti naturali: la cenere è un rimedio vecchio come il mondo e una perfetta alleata per una pulizia ecologica al 100% ; prodotti fatti in casa: l’ammoniaca diluita con acqua è una soluzione altrettanto valida e da compiere senza remore. L’unico avvertimento è quello di utilizzare dei panni delicati durante le manovre; prodotti industriali: detergenti appositi per vetri con soluzioni non aggressive che vengono spruzzate sul vetro ed eliminate con della carta assorbente. Acqua tiepida al termine di ciascuna delle opzioni per rendere brillante la superficie trasparente. Pulizia camino: sostituzione elementi usurati Preparare un camino per la stagione fredda, significa anche esaminare le varie componenti che lo costituiscono e provvedere ala sostituzione degli elementi usurati. Per quel che riguarda i pezzi “nascosti” è necessaria l’ispezione di un tecnico, che constaterà che sia effettivamente tutto perfetto e che ogni oggetto sia ancora in possesso di tutte le caratteristiche idonee per poter funzionare. Ciò che invece può essere eventualmente rimpiazzato dai padroni di casa, sono le guarnizioni facilmente identificabili. Queste, con il passare del tempo e con il calore, si sfilacciano o si staccano ed è pertanto opportuno provvedere al loro ripristino in previsione dell’arrivo della stagione fredda.
8 semplici idee per ampliare il living
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Ottimizzare gli spazi per ampliare un soggiorno non implica necessariamente dover intraprendere delle ristrutturazioni impegnative e che richiedono a volte troppo tempo e budget a che non erano stati preventivati. Dei piccoli accorgimenti o semplici idee per ampliare il living, possono scaturire dall’utilizzo di alcuni escamotage a cui a volte non si da peso o che non sembrano coerenti con lo stile della zona giorno, con l’arredo circostante o con gli accessori che già si possiedono. Un bravo professionista, esperto di interior design e relooking degli interni, saprà consigliare sui vari procedimenti da attuare, studiando ad hoc ogni progetto in modo puntuale. Tantissimi sono gli espedienti da applicare per dare maggiore ariosità ad un soggiorno che può risultare a volte un po' angusto ed opprimente. Tra i vari stratagemmi, per ampliare il living di casa, Archisio ne ha individuati 8 che riguardano: l’organizzazione di pareti a tutt’altezza; l’inserimento di specchi; la tinteggiatura con colori chiari; l’utilizzo di luce naturale; lo sfruttamento di nicchie; l’impiego di un arredo indispensabile; la disposizione di divani a parete; l’applicazione di mobili sospesi. Living: organizza le pareti a tutt’altezza Ampliare un soggiorno senza dover creare un progetto a livello strutturale può voler dire che serva semplicemente ottimizzare lo spazio a disposizione, magari organizzando le pareti presenti a tutt’altezza per sfruttare al meglio ciò che l’ambiente offre. Ideare dei muri attrezzati sino al soffitto è ciò a cui tutti noi siamo abituati ad assistere in una concezione tradizionale di intervento mirato in questo senso. Ma eliminarne invece una porzione, in caso di tramezzo non portante, per ricavare un piano adibito a libri, un top per vari accessori o una mensola per un’esposizione di piante verdi, diventa un’idea vincente, innovativa e creativa. Espediente per modificare l’esistente in modo soft, creando dei centimetri in più utilizzabili e rendendo meno soffocante tutto l’ambiente. Living: inserisci degli specchi Inserire degli specchi per ampliare la visuale di un living in casa è senz’altro il metodo più immediato e pratico per allargare visivamente gli spazi. I riflessi di svariati punti dell’ambiente e la luce naturale che rimbalza dalle finestre alla superficie riflettente, riescono ad ingrandire a livello ottico i metri disponibili in un soggiorno, senza dover necessariamente eliminare elementi già presenti. La zona migliore, dove disporre uno o più fonti rifrangenti, è la parete opposta rispetto alla porta d’ingresso della stanza. Con questa dislocazione l’immagine specchiata aumenterà la profondità dell’intero living, facendo percepire dei dettagli presenti sul muro contrapposto, che materialmente non si sono visti dal vivo, perché si è ancora al di fuori del soggiorno stesso. Living: tinteggia con colori chiari I colori chiari all’interno di una casa riescono sempre a salvare da ogni indecisione riguardante le mille cose che si devono scegliere in un progetto d’interni. Anche per riuscire ad ampliare un soggiorno, giocano un ruolo fondamentale in un’ipotesi di intervento esclusivamente a livello di decorazione. Impiegare il bianco, il beige, il rosa o il grigio, con tutta la gamma dei “chiari” delle loro palette, significa infondere al progetto un’impronta più luminosa e soleggiata, vasta ed estesa che riesce a valorizzare anche quello spazio esiguo che a volte un living di una zona giorno presenta. Il consiglio è quindi di valutare bene i toni da impiegare e gestirli come sfondo neutro per eventualmente qualche accessorio più acceso. Living: utilizza la luce naturale La luce naturale aiuta tantissimo quando si vuole trovare il modo di rendere il proprio living maggiormente ampio e arioso. Far diventare protagonista l’illuminazione che entra in casa è determinante per avere una sensazione di leggerezza e una decisa estensione degli spazi. Se è possibile, evitare tende o per lo meno tessuti troppo pesanti, aiuta nello scopo. Così come il lasciare aperte le porte tra una stanza e l’altra o creare dei passaggi completamente comunicanti per usufruire anche della luce di riflesso degli ambienti vicini. Living: sfrutta le nicchie Avere delle nicchie a disposizione nelle pareti è un ulteriore vantaggio per poter ampliare un soggiorno, sfruttando degli spazi multifunzionali e versatili. Inserirvi all’interno dei mobili profondi o ideando dei ripiani per una biblioteca a vista o ancora dislocandovi dei complementi profondi, come poltrone e divani, aiuta a non occupare ingombro gestibile in altro modo. Molto spesso si ha l’impressione di avere un living soffocante per la mancanza di un percorso tra gli arredi poiché tutto è stipato a centro stanza e non si ha possibilità di attraversarli agevolmente. Ecco che le nicchie arrivano in nostro soccorso e diventano davvero un punto di forza quando i metri quadri a disposizione sono pochi. Living: arreda con l’indispensabile , risulta semplice quando si opta per arredare un living con l’indispensabile. Questo non significa essere minimalisti o seguire orientamenti e stili in questo senso. Semplicemente si tiene in considerazione il concetto di non stipare tutto l’arredo in proprio possesso in un’area in cui andrebbero invece inseriti esclusivamente gli elementi essenziali e fondamentali. Living: disponi divani a parete Per lasciare libero il passaggio da un vertice all’altro di un’ambiente, è necessario valorizzare e perfezionare su misura la dislocazione dell’arredo, disponendo ad esempio i divani a parete e non a centro stanza. Questo naturalmente quando si hanno problemi di spazio e si vuole ampliare il poco spazio disponibile, ottimizzando ogni centimetro. E’ sempre buona regola collocare sui lati gli ingombri maggiori e mantenere più libera possibile la zona interna al living o al soggiorno, dove gli spostamenti devono essere gestibili e consentiti a chiunque senza difficoltà. Living: applica mobili sospesi Pochi, ma utili mobili sospesi, sono ideali da applicare e montare a parete quando si cerca di avere anche solo visivamente degli spazi ampi in un living da vivere quotidianamente. A volte un antiestetico pilastro o pareti posizionate in modo non consueto, danno il “la” che fa scaturire progetti meravigliosi e che soprattutto ottimizzano la metratura disponibile all’interno del soggiorno di un’abitazione. Consolle, zona tv e librerie possono essere tranquillamente appese in tante soluzioni differenti e che meglio si addicono alle esigenze dei padroni di casa, avendo come punto in comune la necessità di allargare il più possibile un soggiorno, con idee semplici e originali.
Case in legno: balloon frame o platform frame
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Balloon frame e platform frame sono due differenti sistemi costruttivi a telaio, ovvero basati su una struttura lignea. Si sono diffusi negli Stati Uniti a partire dal XIX secolo con l'avvento dell'industrializzazione per cui c'era richiesta di edifici che si potevano costruire velocemente e con un costo contenuto. La loro diffusione ha soppiantato i sistemi basati su travi, pilastri e controventi che facevano uso di incastri complessi ed elementi strutturali pesanti. Le soluzioni costruttive a telaio conosciute come balloon frame e platform frame si sono poi evolute nel tempo per integrare le tecnologie moderne. Ad esempio, è stato introdotto l'uso del legno lamellare per aumentare durata e resistenza necessarie per le case moderne in legno. I sistemi a telaio trovano applicazione anche in Italia, sia per per edifici residenziali che per costruzioni destinate ad altri usi. I vantaggi di queste soluzioni costruttive a telaio in legno sono: ecosostenibilità; rapidità e semplicità di costruzione; costi relativamente bassi; flessibilità; proprietà antisismiche; durevolezza; salubrità; risparmio energetico. Tra gli svantaggi invece si possono riscontrare: sensibilità all'umidità ed alle intemperie; variazioni dimensionali che possono provocare rotture o deformazioni; richiede l'applicazione di prodotti antimuffa e antibatteri. Case in legno: cos’è una struttura balloon frame Le strutture a telaio del tipo balloon frame si caratterizzano per i montanti continui che vanno dal suolo al tetto, senza interruzioni e a piccole distanze gli uni dagli altri. Questo consente ai montanti di poter reggere il peso della copertura, senza dover ricorrere a incastri complessi. In questa tipologia di costruzione montanti e travetti hanno sezione ridotta e sono rafforzati tramite il fissaggio con chiodatura. Tutto il montaggio segue uno schema ben preciso affinché la struttura sia ben solida. Proprio per la tecnica utilizzata, con la struttura balloon frame si possono realizzare soltanto piccole costruzioni. Il sistema balloon frame si basa sull'utilizzo di elementi dalle dimensioni standardizzate realizzati con processi industriali. La struttura viene poi rivestita con tavole, mentre gli spazi vuoti vengono riempiti con materiale isolante. L'impiego di materiali naturali per la realizzazione dei tamponamenti rende la struttura ancora più ecosostenibile. Attualmente in Italia le strutture balloon frame sono scarsamente diffuse per la costruzione di case moderne in legno, mentre si tratta di una soluzione ricorrente in paesi come gli Stati Uniti o il Canada. Case in legno con struttura platform frame Dall'evoluzione del sistema balloon frame, nei primi decenni del '900 ha origine la struttura platform frame. Si tratta di un sistema a telaio orizzontale in cui muri perimetrali, tramezzi e tavolati si appoggiano sul solaio. Questo consente di poter avere diversi livelli realizzati allo stesso modo. Per realizzare il rivestimento, che ha anche il ruolo di rafforzare la struttura, si utilizzano doghe in legno in posizione orizzontale o diagonale. Il legno può essere sostituito da pannalli di fibre, compensato o OSB. Nlla struttura portante a telaio si va ad interporre del materiale isolante termoacustico. Sul lato interno invece vengono collocate lastre di gesso, mentre sul lato esterno si può collocare un ulteriore strato isolante. Le pareti possono essere realizzate in opera o prefabbricate e assemblate in cantiere. Il sistema platform frame al momento è quello più utilizzato per la costruzione di case moderne in legno. Si tratta infatti di un sistema costruttivo molto valido per quanto riguarda le caratteristiche tecniche e la struttura portante a telaio.  Le case con struttura in legno platform frame sono, inoltre, particolarmente ecosostenibili per l'utilizzo di materiali naturali e per l'impatto sull'ambiente della costruzione. Grazie al sistema costruttivo impiegato si possono ottenere case con alti livelli di efficienza energetica e dunque un consistente risparmio sui costi per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo. Balloon o platform: differenti dimensioni di telaio in legno La principale differenza tra i sistemi costriuttivi balloon frame e platform frame risiede nelle dimensioni del telaio strutturale che dipendono dalla lunghezza dei montanti utilizzati. Il sistema costruttivo balloon frame si può impiegare per realizzare edifici che raggiungono al massimo due piani di altezza. Ciò è dovuto all'utilizzo di montanti verticali che partono dalla base della costruzione per giungere fino alla trave di gronda a cui si aggancia il tetto. Il sistema platform frame invece si può utilizzare per realizzare edifici con diversi livelli. Si tratta infatti di una struttura scatolare. I montanti in questo caso si fermano quindi alla soletta di ogni piano, consentendo di arrivare fino ai sei piani di altezza. Balloon vs platform: tempi di realizzazione di una casa in legno In generale i tempi per realizzare una casa in legno sono molto inferiori rispetto a quelli necessari per realizzare una casa in muratura. L'assemblaggio a secco, l'utilizzo di elementi prefabbricati e della macchina a controllo numerico, infatti, accelerano molto le tempistiche di cantiere.  In origine, il sistema balloon frame è stato concepito con l'idea che una sola persona potesse costruire in autonomia la propria casa di due piani utilizzando strumenti semplici come sega e martello.  Se messi a confronto, il sistema balloon frame consente di costruire una casa in legno più rapidamente rispetto al sistema platform frame, grazie alla sua semplicità costruttiva ed alle dimensioni contenute. Tuttavia, se per una costruzione con sistema platform frame si utilizzano pannelli prefabbricati prodotti in fabbrica i tempi di realizzazione si accorciano. In generale, sono necessari da 4 a 6 mesi per la costruzione di una casa in legno. Questi tempi variano molto in funzione della dimensione dell’edificio. Balloon frame o platform frame: costi per una struttura in legno Sia il sistema costruttivo balloon frame che quello platform frame hanno costi relativamente economici. A questo si aggiunge la rapidità di costruzione grazie alle componenti prefabbricate, trasportate in cantiere e pronte per essere assemblate con costi ridotti per la manodopera. Ciò consente inoltre di poter avere cantieri di breve durata, riducendo così i costi di gestione  La costruzione al grezzo avanzato di una casa moderna con struttura in legno, con sistema balloon frame o platform frame, ha un costo di circa 1.000 €/mq. A questo bisogna aggiungere ulteriori spese per: acquisto del terreno; progettazione, pratiche e permessi comunali; costo di costruzione ed oneri di urbanizzazione; scavo e realizzazione delle fondazioni in calcestruzzo armato; realizzazione impianti e finiture interne.
Porte interne: soluzioni in bianco nella zona giorno
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Le porte di colore bianco nella zona giorno sono un classico che difficilmente stanca o passa di moda nel tempo. Il bianco è infatti un colore che si armonizza bene in qualsiasi ambiente. Grazie all'effetto neutro ed alla facilità con cui è possibile creare abbinamenti con l'arredamento ed i complementi che riempiono la zona giorno, le porte bianche sono una scelta su cui vale la pena puntare senza troppi ripensamenti.  Proprio grazie al colore una porta bianca risulta discreta in qualsiasi ambiente della zona giorno, ma allo stesso tempo cattura l'attenzione per la sua eleganza. Questo effetto risulta massimizzato se la porta è collocata su una parete anch'essa perfettamente bianca, per una mimetizzazione senza eguali.  Al contrario, se posta su una parete colorata o decorata la porta per interni bianca risulta valorizzata per contrasto. La scelta della tipologia di porta bianca per la zona giorno dipende soprattutto dal progetto che si ha in mente e dallo stile che si vuole dare al proprio ambiente. Tra le tante versioni ci sono modelli più tradizionali ed altri invece più orientati alle linee contemporanee. Se si hanno le idee chiare non sarà quindi difficile individuare il modello più adeguato al proprio caso. A seconda del look della zona giorno si andrà a selezionare la porta bianca che ha il linguaggio più affine. Quando bisogna scegliere le porte interne bianche da utilizzare per la zona giorno è necessario valutare aspetti quali:  dimensioni; materiali; tipologia di apertura (a battente, scorrevole, a libro, filomuro, ecc); numero di ante (singola, doppia, tripla, ecc.); presenza di elementi decorativi; finitura (lucida, opaca, ecc.); tipologia di maniglie.  Porte interne nella zona giorno: variante a filo muro in bianco Le porte interne filomuro dipinte di bianco sono una soluzione ideale per chi desidera creare ambienti dal gusto rigorosamente minimalista. Innovative e sofisticate nel design, sono porte la cui presenza è appena percepibile nell'ambiente grazie alle linee estremamente essenziali e l'assenza totale di qualsiasi decoro. In questi modelli di porte non sono presenti infatti elementi come cornici e stipiti, ma rimane visibile soltanto un sottile taglio nella parete. La porta filo muro, o raso muro, risulta perfettamente planare rispetto alla parete in cui viene installata. L'unico elemento tridimensionale rimane la maniglia.  Per realizzare un effetto total white assolutamente perfetto un'opzione da considerare per il proprio progetto sono le porte bianche filomuro abbinate ad una parete con la stessa finitura. Queste tipologia di porte consentono infatti di applicare sull'anta il medesimo rivestimento utilizzato per la parete. Si ottiene in questo modo un effetto di perfetta continuità. Avendo anche la stessa matericità del muro, la porta filomuro si fonde perfettamente con la superficie della parete rendendo la zona giorno molto elegante e raffinata. Inoltre, non avendo alcun ingombro visivo, la scelta di installare una porta filomuro bianca consente di far apparire più spazioso l'ambiente in cui viene inserita. Porte interne nella zona giorno: d’epoca verniciate in bianco Delle porte interne d'epoca dipinte di bianco aggiungono carattere ad una zona giorno di classe. Quando si hanno delle porte antiche in legno è possibile modificarle per renderle attuali. Verniciare di bianco delle porte d'epoca in legno consente di alleggerirle e dare loro un aspetto più attuale, senza intaccare il loro fascino. Grazie ai decori articolati le porte antiche verniciate di bianco creano un'atmosfera senza tempo all'interno della zona giorno, sia essa arredata con elementi classici o contemporanei. Considerata la sua particolarità, una porta interna d'epoca tinteggiata di bianco non è da considerare solo come una finitura ma è a tutti gli effetti un elemento d'arredo che con la sua presenza caratterizza uno spazio.  Porte in interne trasparenti: telaio bianco e vetro Le porte bianche con inserti in vetro sono un vero e proprio evergreen che richiama alla mente gli interni di ispirazione classica. Nonostante il loro aspetto tradizionale si sposano molto bene anche con ambienti dallo stile contemporaneo, abbinandosi indifferentemente ad interni arredati in stile nordico, shabby, vintage o bohémien. Il disegno formato dagli elementi in vetro delle porte risulta molto decorativo mentre il bianco del telaio le rende leggere, per cui sembrano ampliare lo spazio. Le porte interne bianche con telaio bianco e riquadri in vetro consentono il passaggio della luce. Sono quindi ideali anche per corridoi poco illuminati oppure per separare due ambienti differenti della zona giorno mantenendoli in perenne contatto visivo. Per quanto riguarda il telaio bianco si possono avere diversi materiali e finiture, mentre il vetro può essere totalmente trasparente o semitrasparente, con effetti come la satinatura o l'acidatura.  Porte interne bianche: in legno tinteggiato nella zona giorno Un'altra soluzione molto frequente per la zona giorno sono le porte interne bianche in legno tinteggiato. Quando si desidera apportare un cambiamento radicale nella zona giorno scegliere di tinteggiare le porte in legno è sicuramente un'idea su cui puntare. Investendo un piccolo budget il cambiamento è sorprendente. Rinnovare qualsiasi porta in legno è un intervento piuttosto semplice ed economico, che con un po' di impegno potrebbe rivelarsi anche un piacevole lavoro fai da te. La nuova colorazione bianca renderà la porta della zona giorno più moderna e facile da integrare con l'arredamento, qualsiasi sia il suo stile.  Porte interne zona giorno: d’effetto laccate in bianco Le porte laccate di bianco sono una delle soluzioni più utilizzate nelle case di oggi. Sono estremamente versatili grazie al design essenziale che le rende idonee agli ambienti di concezione contemporanea. La semplicità delle porte laccate in bianco è la loro carta vincente. Si presentano con una superficie perfettamente liscia che regala un effetto lineare e moderno alla zona giorno. La laccatura bianca rende le porte della zona giorno facili da pulire e mantenere, si tratta infatti di un processo che rende la superficie priva di porosità ed imperfezioni. Un'alternativa alle porte bianche laccate lisce è rappresentata da quelle pantografate. In questo caso le porte sono arricchite da decori più o meno elaborati che vanno a dare maggiore personalità. Porte di questo genere sono di facile collocazione in qualsiasi ambiente dallo stile contemporaneo o classico. Per cambiare look alla zona giorno è possibile laccare in bianco una porta interna in legno, anche se è già stata tinteggiata. Questo lavoro richiede una serie di passaggi e l'uso di attrezzature specifiche per ottenere un risultato perfetto per cui conviene affidarlo ad un falegname che può eseguire eseguire un restyling a regola d'arte.
Biofilia = natura + architettura d’interni
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  Biofilia significa letteralmente “passione per la vita”. Con questa parola si indica l'inclinazione a stabilire un'intima connessione con la natura, ma anche sentimenti di attrazione, bisogno e legame affettivo.  L'uomo stesso è natura e per questo motivo è così attratto da essa. È risaputo quanto vivere nella natura abbia effetti positivi sulle persone: allevia lo stress, migliora l'umore, così come risultano potenziate la concentrazione e le capacità cognitive. Riprodurre gli effetti che la natura genera sull'uomo all'interno degli spazi abitati significa progettare secondo la biofilia. Il Biophilic Design è la biofilia applicata all'architettura, ma più che una tendenza di interior design la biofilia è uno stile di vita. Riguarda la casa ma anche tutti gli ambienti di lavoro, ospedali, ristoranti e locali commerciali. Il grande merito della progettazione biofila è il suo contributo nel migliorare la salute degli esseri umani, avvolgendoli in ambienti in cui possano sentirsi bene da ogni punto di vista.  Biofilia per progettare casa: origine e caratteristiche La origini della biofilia risalgono al 1964 ad opera dello psicologo Erich Fromm che è il primo a definire questa tendenza umana ad essere affascinati da ciò che è vivo. Nel 1984 la biofilia è comparsa negli studi compiuti dallo piscoanalista Eric Fromm e dal biologo Edward O. Wilson. In seguito è stata approfondita in una serie di saggi pubblicati nel 1993 dall'ecologo e sociologo Stephen Kellert. Da qui è stata ripresa e sviluppata in diversi ambiti. Il concetto di biofilia interessa da vicino il mondo dell'architettura e del design ed era presente già in molte culture antiche. Il design biofilo si esprime essenzialmente attraverso una maniera di progettare che parte dall'indagare il rapporto tra uomo, natura e design.  Vivere in un ambiente ideato e realizzato secondo i principi della biofilia apporta dei benefici all'essere umano. Una casa concepita secondo la biofilia è in stretta connessione con la natura e di conseguenza più salutare per l'uomo che ha bisogno di vivere in simbiosi con essa. La biofilia si esprime in diversi modi ed ha l'obiettivo di migliorare la qualità della vita. Tra le caratteristiche della progettazione eseguita secondo la biofilia troviamo: uso di colori naturali; presenza di materiali naturali; contatto visivo con il verde; illuminazione naturale; ventilazione naturale. Differenze tra biofilia o bioarchitettura La biofilia è in sostanza la ricerca orientata alla creazione di ambienti ispirati alla natura. Gli spazi interni riproducono le sensazioni evocate dal mondo naturale, capace di influire positivamente sul benessere psicofisico delle persone. Questa disciplina si concentra verso l'essere umano che nel tempo si è abituato vivere all'interno di ambienti chiusi, ma per il suo benessere ha bisogno di mantenere un contatto con la natura. A differenza della biofilia, la bioarchitettura o bieodilizia è legata al concetto di sostenibilità in un senso differente, ossia rivolto verso l'ambiente. Per questo predilige prodotti e processi rispettosi dell'ecosistema naturale ed è orientata verso l'utilizzo di materie prime inesauribili o il cui consumo è controllato, il riciclo ed il riuso. Biofilia: come utilizzare i colori in casa Gli ambienti progettati secondo i principi della biofilia hanno palette sofisticate che si ispirano ai colori della natura. Le tonalità neutre che vanno dal beige al marrone sono tra le più utilizzate per spazi che seguono questa tendenza. Altri colori da utilizzare sono i verdi e gli azzurri che ricordano le sfumature di paesaggi naturali incontaminati, dal mare alla montagna. Sono colori che danno energia ma allo stesso tempo rilassano. Affinché sia efficace il colore si può applicare alle pareti, ma anche agli arredi ed ai complementi come tappeti, cuscini, lampade ed accessori che arricchiscono gli interni di sfumature. Rapporto tra biofilia e materiali naturali per la casa La biofilia si traduce anche nella volontà di creare all'interno della casa, o di altri spazi da vivere, delle atmosfere in linea con l'ambiente naturale attraverso l'uso dei materiali. Finiture ed arredi all'interno di ambienti progettati secondo i principi della biofilia sono quindi in gran parte composti da materiali naturali come fibre naturali, legno, pietra, marmo, sughero, ecc.  Inserire in casa materiali naturali permette di donare un sapore autentico agli ambienti domestici. Le texture che caratterizzano molti di questi materiali danno la possibilità di avere un'esperienza sensoriale, sia dal punto di vista visivo che tattile, che accentua la sensazione di benessere percepita permanendo all'interno degli ambienti. Biofilia: benessere naturale con vegetazione indoor Un ambiente concepito secondo la biofilia sarà rallegrato dalla presenza di tante piante e fiori freschi. Circondarsi di vegetazione apporta sempre una sensazione di benessere generale, poiché le piante ed il verde trasmettono sensazioni positive. Un'immersione nella natura può migliorare sensibilmente l'umore. Inoltre, molte delle piante che si possono inserire negli ambienti interni hanno la capacita di purificare l'aria, alleggerendo la presenza di sostanze tossiche e nocive per la salute.  Per creare un effetto armonioso si possono affiancare piante di diverse dimensioni e tipologie in modo da creare varietà. Piante grandi che si alternano ad altre più piccole e a piante pendenti che riempiono lo spazio in verticale formano un mix che consente di percepire a pieno la freschezza della natura. Ogni pianta sarà valorizzata inoltre dal proprio vaso, scelto con cura e realizzato in materiali naturali spaziando dal rattan alla terracotta. Biofilia: introdurre la natura in casa con grandi vetrate Un'altra caratteristica del Biophilic Design e l'apertura della casa verso l'esterno. Il limite tra outdoor e indoor diviene molto sottile, per una vita in connessione con la natura anche quando si sta al chiuso. La continuità tra interno ed esterno si ottiene in maniera efficace utilizzando grandi aperture vetrate. Attraverso grandi superfici trasparenti la natura che si trova all'esterno ha modo di penetrare nella dimensione domestica.  Inserire grandi finestre è uno dei cardini della progettazione secondo la biofilia. Non solo perché permettono di mantenere un contatto visivo con l'ambiente circostante ma anche perché lasciano entrare tanta luce naturale che inonda gli ambienti interni. Ricevendo molta luce naturale si è più attivi, si ha maggiore facilità a concentrarsi ed anche la salute e l'umore migliorano. Altro importante parametro che riceve beneficio dalla presenza di grandi vetrate è la qualità dell'aria. Secondo i precetti della biofilia una buona aerazione degli ambienti consente di alleviare gli effetti dell'inquinamento indoor, causa di mal di testa e problemi respiratori.
Zona notte: 7 tipologie di comodini rotondi per il letto
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I comodini in camera da letto sono ormai diventati un accessorio a sé stante all’interno di una zona notte che prevede commistioni di stili, materiali e colori. Se un tempo erano abbinati all’arredo circostante, oggi giorno sono indipendenti da armadi e cassettiere e con soluzioni originali, riescono a personalizzare una stanza dedicata al riposo in modo inaspettato e di tendenza. Quadrati, ovali, a parete, sospesi dal soffitto, in legno o in metallo, trovano in ogni progetto il loro spazio che coniuga estetica e praticità di avere un piano d’appoggio per abatjour, sveglie e libri. Ma avete mai pensato a comodini alternativi che prevedano l’impiego di un tavolino rotondo in camera da letto? Noi di Archisio abbiamo trovato 7 tipologie di grande effetto che nelle loro scelte materiche si abbinano a stili ben precisi con risultati davvero sorprendenti. Vediamole insieme! Comodini rotondi: in metallo Minimalista, lineare e quasi etereo, un comodino rotondo in metallo trova la sua perfetta collocazione in ambienti dalle concezioni moderne e industriali. A seconda del colore e della finitura si inserisce in ciascuna ideazione che lo contraddistingue legato soprattutto agli accessori che gli vengono abbinati e alla tipologia di decorazioni che lo avvolgono. Un tavolino rotondo in metallo, con abatjour in vetro e paralume in stoffa e sfondo color avorio, sfiora una tendenza contemporanea soft e signorile al tempo stesso. Ma lo stesso comodino accostato ad una lampada sospesa con filo e lampadina a vista e parete retrostante in mattoni neri, vola verso un industrial style molto spiccato. Adattabilità e flessibilità sono ciò che caratterizza l’impiego di comodoni rotondi in metallo e che all’occorrenza devono essere riutilizzati, quando lo stile della zona notte cambia e l’arredo viene rivisitato secondo una nuova chiave estetica. Comodini rotondi: in metallo e vetro Per chi pensa che metallo e vetro abbinati siano materiali ormai sorpassati, è solamente perché non si hanno bene in mente le nuove ideazioni di arredo di interni, progettate con questi elementi. Oggetti e complementi contenuti, come possono esserlo dei comodini rotondi in camera da letto, diventano un punto di forza che crea degli accostamenti sorprendenti e per nulla scontati in una zona notte da copertina. Con colori caldi alle pareti e una giusta scelta degli accessori a corredo, anche una scelta materica decisamente fredda trova il suo perché in un ambiente contemporaneo, ma non minimalista, che diventa estremamente accogliente e ospitale. Comodini rotondi: in legno e marmo Quando si vuole invece mantenere un registro elegante, dove gli abbinamenti sono studiati alla perfezione, ma si pensa che manchi quel tocco in più per ottenere una camera da letto maggiormente esclusiva, allora pensare a comodini rotondi in legno e marmo è la decisione verso cui indirizzarsi. Il materiale più caldo per eccellenza, richiama nella sua struttura quella già scelta per il letto, perfetta per ospitare anche utili cassetti e sostenuta da gambe leggere dalla forma aggraziata. Il piano d’appoggio in marmo, sottile e apparentemente freddo, riesce invece in questo connubio ad elevare il tono estetico della zona notte. Pur nella sua semplicità, questa forma rotonda, riesce a valorizzare al meglio il comodino e ad inserirsi in uno spazio anche limitato grazie alla sinuosità della sua silhouette. Comodini rotondi: in legno e ferro battuto Per uno stile ricercato, ma senza fronzoli e che ricada in un eclettico di gran gusto, abbinare in una camera da letto dei comodini rotondi in legno e ferro battuto è una delle scelte più naturali e ovvie. La tradizione si abbina al rustico moderno, in un oggetto che caratterizza una zona notte in modo deciso, ma senza esagerazioni. Una bella gamba importante e tornita, simbolo di stabilità con base d’appoggio integrata, ben si addice ad un top realizzato con apparenti assi di recupero, levigate e assemblate ad hoc per la realizzazione di un tavolino rotondo su misura. Questi comodini alternativi vengono pensati e progettati per diventare un elemento versatile da accostare a ogni tipo di palette e nuance, rientrando in una categoria basica, dove tutti i colori e le tipologie di tessuti si sposano indifferentemente. Comodini rotondi: tutto legno Stile scandinavo, shabby chic o country style, prevedono tutti l’impiego esclusivo del legno puro, anche quando si tratta scegliere dei comodini rotondi per arredare una zona notte a tema. Al naturale, misti o completamente tinteggiati, questi tavolini d’appoggio accanto al letto vogliono proprio esaltare l’utilizzo del legno stesso che si abbina perfettamente a queste scelte estetiche. Valorizzare le venature del materiale e sentirne il tipico profumo durante il riposo notturno o il relax pomeridiano, non ha davvero eguali. Ogni essenza impiegata per realizzare questo complemento d’arredo è unica negli aromi e nei colori, che personalizzano in modo esclusivo ogni realizzazione. Starà ai padroni di casa, pensare alla finitura a loro più congeniale e che meglio si addica ai mobili circostanti, già presenti nella camera da letto. Comodini rotondi: in rattan Materiale fresco e frizzante che accompagna scelte stilistiche per chi ama osare in casa. Boho chic, jungle style, kindercore e stile coastal, sono solo alcuni orientamenti che fanno da sfondo al perfetto utilizzo di comodini rotondi in rattan in camera da letto. Una fibra naturale che mette in evidenza un trend semplice ma curato, estroso ma dettagliato, familiare ma ricercato. Con le loro forme curvilinee, grazie alla maneggiabilità del prodotto, questi tavolini rotondi da notte, tra intrecci e nodi, danno vita a dei disegni particolari e unici che rendono originale ciascun progetto in cui sono inseriti. Comodini rotondi: morbido in velluto All’interno di una camera da letto lineare e minimalista, dei comodini rotondi in morbido velluto riescono ad infondere un tocco di calore tattile ad uno stile che potrebbe risultare molto spesso asettico e impersonale. In verità giocando con dei complementi a contrasto, che non interferiscano con le linee di base del trend, si riesce a dare adito ad un’ideazione sempre razionale, ma con una pennellata di calore che contraddistingue un vero progetto di stile tra tanti simili. E’ sufficiente qualche metro di tessuto, tono su tono e che non diventi il protagonista di una zona notte dove tutto deve risultare sullo stesso piano, per infondere un certo non so ché a tutto l’ambiente.
Tv in cucina: dove posizionarla?
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Considerata un pezzo fondamentale da inserire in casa, anche in cucina la tv diventa un elemento primario da far rientrare in un progetto d’arredo di interni, soprattutto in ambienti living dove la concezione di open space va per la maggiore. Molto spesso la tv in cucina diventa più che altro un oggetto sporadico da compagnia, un sottofondo mentre si prepara il pranzo, si lavano i piatti o si conversa durante la cena in famiglia. In altri casi è invece un elettrodomestico grandemente utilizzato, amato soprattutto dai piccoli che dalla cucina possono guardare i loro programmi, rimanendo comunque a contatto con mamma e papà. Per un motivo o per l’altro la domanda fatidica è sempre la stessa: dove posizionarla? Di soluzioni pratiche per mettere la tv in cucina, ce ne sono molte e ciascuna tiene in considerazione i bisogni e le necessità di ciò che i proprietari di casa chiedono. Di seguito la nostra classifica che prende in considerazione le 5 migliori e più utilizzate ubicazioni per una tv in cucina e che riguardano: la tv in cucina nella nicchia a muro; la tv in cucina incorporata nel mobile; la tv in cucina sospesa a parete; la tv in cucina a lato sul top; la tv in cucina sotto i pensili. Dalle idee più tradizionali a opzioni maggiormente creative, si devono valutare però anche i fattori tecnici. Ad esempio seguire la collocazione della presa dell’antenna, capire se il segnale wireless è sufficientemente potente da arrivare in quel punto specifico, gestire la distanza e la grandezza dello schermo e così via. Determinati questi punti, un bravo professionista e designer d’interni saprà consigliare al meglio quale scelta optare, ma vediamo insieme come e dove collocare una tv in cucina. Tv in cucina: nella nicchia a muro La nicchia a muro è un ulteriore escamotage per inserire una tv in cucina, volendo evitare anche un sottile, ma comunque visibile ingombro rispetto ad una semplice televisione appesa a muro. Questo espediente permette di creare una parete attrezzata che unisce l’utile al dilettevole. Comoda e pratica diventa un punto focale nella zona di cottura ed essendo una progettazione su misura può essere personalizzata nei minimi dettagli. Tuttavia l’inserimento della tv in una nicchia in cucina, prevede una realizzazione ben definita in fase creativa, e che non potrà subire grandi varianti una volta concretizzata. Il foro di contenimento sarà eseguito ad hoc e la grandezza del monitor (dai 40’’ ai 50’’ di solito), si inserirà alla perfezione al suo interno con fili e cavi nascosti nella parte retrostante dove saranno collocate presa di corrente e dell’antenna. Una soluzione pulita e lineare per gli amanti del rigore e del minimalismo. Tv in cucina: incorporata nel mobile Progettazioni brillanti e decisamente all’avanguardia, hanno dato origine ad una nuova concezione di cucina dove vengono incassati non più solamente forni, microonde o macchinette del caffè, ma anche le tv. Come avviene esattamente per questi elettrodomestici più tipici, la televisione viene incorporata nel mobile e predisposta in fase di ideazione della cucina, e collocata normalmente nella direzione del tavolo, dove vanno previsti i fori retrostanti per il passaggio dei cavi. La grandezza dello schermo va di pari passo con il modulo scelto per la colonna e in genere non supera i 43”. Per evitare inestetismi dovuti a decoder o apparecchi esterni, la tv scelta è di generazione smart dove tutto è ormai integrato e gestibile anche da app oltre che da classico telecomando. Tv in cucina: sospesa a parete La più classica delle ubicazioni, che inevitabilmente ricade tra le scelte più amate di chi vuole inserire una tv in cucina, è quella sospesa a parete. Per non ricadere nell’ovvio e nel banale, oggi giorno designer e architetti di interni, si attivano per trovare delle migliorie a tale scelta. Una di queste riguarda l’uso di una semplice cornice dipinta intorno alla televisione, a mò di quadro, o ad un’alternativa simile ma in rilievo e realizzata con listelli di legno o di polistirene poi colorato. In altri casi vengono realizzati dei veri e propri pannelli che movimentano l’andamento piatto e lineare di una parete, all’interno dei quali verrà poi collocata la tv in cucina in modo più frizzante. Una tv in cucina, sospesa a parete, può rientrare anche in quei casi, dove l’elettrodomestico viene installato nel tipico angolo inutilizzato, quando si ha poco spazio o i committenti richiedono tale esigenza. Tv in cucina: a lato sul top Per chi possiede una cucina disposta a L con penisola che funge da piano di lavoro, ma anche da tavolo snack, è ottimale collocare la tv proprio su questo lato del top. Una posizione perfetta per la praticità di poter guardare i vari programmi sia mentre si pranza o si fa uno spuntino, sia quando si sta cucinando o ci si dedica a qualche hobby. In questo caso le dimensioni dello schermo hanno dei limiti ben precisi, perché sia in altezza che in larghezza non possono diventare un ingombro per antine, pensili o altri accessori presenti sul ripiano. La grandezza è oltremodo limitata dalla vicinanza della tv rispetto alle sedute a lato del top, e prevede che i pollici arrivino a un massimo di 32’’ per una distanza sino a 1 m. Tv in cucina: sotto i pensili Piccola variante della precedente, prevede che la tv in cucina venga pensata sotto i pensili, ma non posizionata necessariamente a lato di questi o in posizione finale dei complementi stessi. Dislocata nel punto più consono del top è indicata anche in questo caso per essere impiegata come display utile in fase di preparazione dei piatti o quando si pranza ad una certa distanza seduti a un tavolo o ancora di più ad un’isola attrezzata. Alla distanza giusta permette di godere in piena tranquillità il proprio programma preferito o di ascoltare le notizie del telegiornale. Un elemento piccolo e versatile, che può essere maneggiato agevolmente con il suo piedistallo incorporato e non preclude di poter essere adoperato altrove, a differenza di apparecchi appesi a parete. Anche in questo caso elettrodomestici da 26” o 32” sono i più consigliati.
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