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Articoli: Stili e Tendenze

Come decorare casa con il cartongesso
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Negli interni contemporanei il cartongesso trova molteplici e variegate applicazioni. Questo prodotto così versatile si presta ad infiniti utilizzi per la realizzazione di partizioni verticali interne con una finalità funzionale o puramente decorativa, a seconda dei casi.  Uno dei principali vantaggi di questo materiale è la semplicità con cui si possono realizzare delle soluzioni su misura che vanno ad armonizzarsi con l'architettura dell'edificio rendendo unico l'immobile.  Ottenere soluzioni dal grande impatto estetico con la realizzazione di partizioni in cartongesso diventa semplice anche investendo un budget contenuto. L'utilizzo del cartongesso permette di ottimizzare lo spazio e sfruttarlo in maniera razionale.  Ad esempio, i divisori realizzati con questo prodotto sono un elemento utile per separare un open space lasciando che si determinino ambienti comunicanti.  I vantaggi dell'utilizzo del cartongesso sono molti per cui è una soluzione da valutare per modificare l'assetto interno della propria casa. Innanzitutto perché consente al posatore di lavorare con precisione e ottenere anche sagome complesse. Creare delle divisioni interne con il cartongesso diventa un'operazione rapida ed economica con cui trasformare uno spazio. La posa avviene a secco quindi senza produrre polveri e sporco da cantiere, quindi ideale non solo in fase di costruzione ma anche di ristrutturazione. Di conseguenza è possibile aggiungere e rimuovere le partizioni in cartongesso in qualsiasi momento. Questo però non va a discapito della qualità. Si tratta infatti di un materiale dalle ottime proprietà in termini di resistenza e durevolezza. Inoltre, ogni elemento realizzato in questo materiale si può rivestire allo stesso modo di una parete in muratura donando un tocco di stile all'ambiente. Una volta stuccato e rifinito, un divisorio in cartongesso si può dipingere o si può posare una carta da parati oppure si può applicare un rivestimento murale o piastrellare.  Realizzare dei separè con il cartongesso Il cartongesso con la sua flessibilità di utilizzo è l'alleato ideale di ogni progetto su misura. Una delle applicazioni consiste nella realizzazione di piccole suddivisoni all'interno di un ambiente che fungano da separè fissi. Questo genere di impiego consente di dividere ed organizzare uno spazio rendendolo più funzionale ed ordinato. Creando diverse pareti a tutta altezza affiancate si determinano dei vani, simili a delle nicchie. Questi spazi si possono utilizzare, ad esempio, per collocare dei mobili creando un disegno particolare all'interno della stanza che acquisirà in questo modo un aspetto curato e raffinato. Dividere senza separare con il cartongesso Nelle case moderne, caratterizzate da spazi ampi e aperti spesso si ha l'esigenza di creare delle partizioni aggiuntive. Questa esigenza talvolta è dettata da limiti nell'arredamento dello spazio o nella distribuzione che si vuole dare all'ambiente. Il cartongesso si presta alla creazione di separazioni parziali, ovvero divisioni che lasciano gli ambienti strettamente connessi pur essendo suddivisi. Questo genere di effetto si ottiene soprattutto se i divisori non raggiungono il soffitto, ma si fermano a metà altezza. Questi elementi si possono configurare in diversi modi in funzione della tipologia di ambiente e delle necessità. In alcuni casi si potranno realizzare dei divisori progettati in sostanza come delle pareti attrezzate a centro stanza. Queste si possono utilizzare per inserire vani chiusi con ante o cassetti, oppure a giorno anche dando vita ad una libreria bifacciale. Allo stesso tempo consentono di integrare elementi come un camino o un televisore. In questo modo si riesce ad ottenere un elemento d'arredo su misura e a dividere l'ambiente senza separarlo del tutto. Oltre a mantenere il contatto dal punto di vista visivo, realizzando delle divisioni a mezza altezza con il cartongesso non si perde lo scambio di luminosità e ventilazione all'interno dell'ambiente. Creare dei muretti in cartongesso dell'altezza di circa un metro è utile in molti casi differenti per separare due aree contenute nello stesso ambiente. L'elemento divisorio si potrà utilizzare come una normale parete per appoggiare o fissare un mobile come una cassettiera o una scrivania. Inoltre aiuterà a definire le aree designate per differenti funzioni generando così diversi microambienti. Decorare le pareti con il cartongesso Un'altro impiego per cui si può ricorrere al cartongesso è la creazione di elementi decorativi che vanno a trasformare le pareti. Realizzare una libreria su misura in cartongesso è un modo per rendere una parete protagonista dello spazio poiché andrà a costituire un elemento decorativo. Questo tipo di soluzione è ideale anche per spazi irregolari come le mansarde che attraverso un arredamento su misura acquistano uno stile senza eguali. Valido anche per sfruttare e valorizzare delle zone della casa che altrimenti sarebbero inservibili, come sottoscala o ambienti molto piccoli. La versatilità del cartongesso permette di ottenere disegni personalizzati, a seconda del proprio gusto. Si ottengono delle nicchie dalle sagome originali da utilizzare per esporre e valorizzare dei particolari prodotti oppure degli scomparti chiusi da utilizzare per conservare documenti o altri oggetti. L'effetto decorativo si ottiene per l'alternanza di pieni e vuoti che è possibile accentuare con l'inserimento di faretti o strisce led che vanno a creare giochi di luce ed ombre e ad esaltare gli oggetti verso cui è indirizzato il fascio luminoso. Nella fase di montaggio del cartongesso infatti è possibile creare le predisposizioni per questi impianti che si integreranno perfettamente oppure aggiungere delle prese elettriche da sfruittare per il posizionamento di televisori e di impianto audio come i dispositivi home theater. Per valorizzare ulteriormente il disegno si potrà decidere di applicare uno sfondo contrastante alla parete di sfondo, che renderà il tutto più articolato e darà all'ambiente un carattere particolare influenzato dai materiali utilizzati.  Delimitare più funzioni con il cartongesso Ii divisori in cartongesso sono ideali anche quando si desidera creare uno spazio indipendente dal punto di vista funzionale all'interno di uno spazio più ampio. In questo caso la partizione si comporta come una sorta di schermo o come una barriera che delimita due o più aree deputate ad utilizzi differenti. Ad esempio, in una camera da letto con bagno a vista all'interno sarà opportuno utilizzare dei divisori in cartongesso per salvaguardare la privacy e dare maggiore intimità ma anche per creare un ambiente architettonicamente più articolato. Separare gli spazi con il cartongesso Quando le esigenze all'interno della casa cambiano può essere necessario riadattare la distribuzione interna, variando il numero di ambienti ad esempio. Dove è necessario creare delle partizioni per separare gli spazi, il cartongesso è una delle soluzioni che consente un intervento veloce e pulito da realizzare in qualsiasi momento senza troppo stress. Creando una parete con il cartongesso si può ricavare una stanza in più. Si può intervenire quindi suddividendo un ambiente più grande per ottenere due ambienti distinti.  Una partizione in cartongesso si può utilizzare per dividere un ambiente anche coinvolgendo degli elementi architettonici e strutturali come ad esempio un pilastro o una scala contenuta in un ambiente di soggiorno. La parete così ottenuta dona armonia allo spazio in cui si inserisce e potrà essere utilizzata come una normale parete, semplificando così l'arredamento. In alternativa, al posto di una parete è sempre possibile realizzare con il cartongesso delle scaffalature che decorano ed arredano lo spazio.
8 passi da seguire per arredare casa in stile zen
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Lo zen è un modo di vivere che nasce nella cultura giapponese e che implica una meditazione costante nel voler ricercare il benessere, sia per la mente che per il corpo, da godere nella vita quotidiana. Questo stile di vita è ricercato oggi giorno da molte persone, specialmente nella sua concretizzazione all’interno dell’intimità della propria casa, che dovrebbe appunto essere il luogo più ospitale, accogliente e confortevole, in grado di trasmettere assoluta tranquillità ed estrema sicurezza. Progettare i vari ambienti di una casa in stile zen, significa voler eliminare tutto ciò che di superfluo coesiste in una abitazione e distribuire spazi e arredi secondo un’organizzazione mentale semplice ma efficace. Godere del meritato relax dopo lunghe e intense giornate di lavoro e scuola, è ciò che qualsiasi coppia o famiglia ricerca rientrando a casa. Le mura domestiche devono soddisfare questa esigenza tanto desiderata e scegliere un arredamento in stile zen, decorando con gli opportuni accessori, aiuterà senz’alcun dubbio a raggiungere nel modo più immediato tale scopo. Usa arredi semplici e sobri Un arredamento zen negli ambienti di casa presuppone linee sobrie con forme geometriche semplici ma ben definite. Impossibile trovare divani curvilinei o letti con testiere e pediere sagomate. I complementi d’arredo sono assolutamente essenziali, senza fronzoli o arricchiti di accessori poco utili. Nell’ideologia zen, anche i mobili scelti devono contribuire a far emergere serenità e pacatezza in casa. Questa opzione mono tematica aiuta ad ottenere un livello stilistico univoco per i vari ambienti da progettare, dove l’estetica risulta rigorosa ma caratterizzata da alcuni elementi peculiari di ciascun spazio arredato. L’impatto a 360° che si deve avere, entrando in una casa in stile zen, è quello di aree che si fondono le une nelle altre e dove tutto viene percepito in maniera uniforme, ma non monotono, per assicurare quiete e distensione costante, spostandosi tra i vari ambienti. Inserisci colori chiari e naturali Per ottenere un’atmosfera legata a sensazioni di serenità, calma e pace, è ovvio che impiegare tinte chiare e che richiamino i colori della natura, sia il giusto approccio verso cui indirizzarsi. Palette neutre per pareti, pavimenti e complementi d’arredo, aiutano a circondarsi di una carica positiva in casa senza che un elemento piuttosto che un altro, spicchi rispetto a quelli circostanti. Materiali naturali, come il legno, sono molto apprezzati e legati in modo indissolubile alla scelta delle varie palette dell’avorio, del beige e dell’ocra che pur nella loro impalpabile sobrietà, donano comunque un calore rilassante ai vari ambienti. Evita confusione e disordine Arredare un’abitazione in stile zen, significa introdurre al suo interno solo elementi essenziali e utili, cercando di eliminare tutto ciò che diventa eccessivo e superfluo. Questa pratica viene adottata soprattutto per evitare che confusone e disordine prolifichino nei vari ambienti di una casa vissuta. E’ infatti inevitabile che ogni tanto, introducendo più oggetti in un unico spazio, si vengano a creare situazioni di caos dovute a sovrabbondanza di elementi che non sempre servono realmente, ma che vengono comunque acquistati. Tale surplus con relativo scompiglio è da omettere in una casa zen. Utilizza la luce esterna Anche la luce naturale è uno degli aspetti che uno stile zen deve rispettare per creare una casa armoniosa e affabile. Ambienti in penombra e dotati di luce artificiale continua, rivelano a lungo andare delle difficoltà che si ripercuotono sia sull’umore e stato d’animo, che sulla condizione fisica, di chi li vive. Circondarsi di grandi finestre o lucernari per trovare la corretta fonte di illuminazione proveniente dall’esterno, è una pratica da mettere assolutamente in atto per arredare in stile zen. Scegli essenze e profumi adatti Essenze e fragranze sono un altro tratto tipico della cultura orientale. Spezie, agrumi, fiori e legni pregiati dagli inconfondibili profumi, sono adatti per ricreare in una abitazione un’atmosfera pacata e strettamente legata alla natura, con la peculiarità di poter anche infondere dei benefici per i padroni di casa, legati ai vantaggi dell’aromaterapia. Diffusori ornamentali di oli, vaporizzatori o vere e proprie essenze fiorite presenti nei vari ambienti, caratterizzeranno con le proprie gradevoli esalazioni ciascuno spazio indoor in cui potersi rilassare, diminuendo la tensione fisica e psichica accumulata durante la giornata. Limita decori e accessori Come abbiamo già consigliato, limitare gli accessori e gli elementi decorativi in casa, aiuta a non distogliere la mente da una meditazione dedita a trovare il tanto agognato relax a fine giornata. Questo non significa che una casa in stile zen sia spoglia o asettica. Professionisti esperti di questa filosofia di vita, sapranno cogliere e consigliare verso quali optional utili indirizzarsi e da introdurre in una zona giorno piuttosto che in un’area notte, valutando ciò che piace e che completa al meglio un progetto di interior decor, rispettando i canoni classici di questa tendenza.  Introduci piante e piccoli arbusti La vegetazione è molto radicata in un approccio di vita zen poiché piante e piccoli arbusti ci ricordano il ruolo importantissimo che la natura ha nei nostri confronti, anche inserita in casa. Scegliere le tipologie più adatte ad un luogo domestico per ricreare i tipici giardini zen è una possibilità da sfruttare per chi possiede uno spazio outdoor da adattare a tale scopo. Per chi invece non ne ha la possibilità, sarà necessario avere molta cura nella fase di inserimento di piccoli vasi, magari di bonsai, che infondano lo stesso benessere dello stare in mezzo al verde, anche negli ambienti interni. Completa con tessuti leggeri Un accessorio ottimale da inserire per arredare una casa in stile zen, riguarda i tessuti. Leggeri, vaporosi ed evanescenti che riusciranno a garantire bellezza ad ogni stanza in cui verranno inseriti. Dalle tende, alle coperte, dalle fodere di morbidi cuscini ai tappeti, il tessile scelto dovrà anche in questo caso essere il più neutro possibile, in modo da non spiccare esageratamente pur decorando con grazia minimalistica la vostra abitazione zen.
Cucina eclettica: funzionalità e commistione di stili
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Lo stile eclettico è uno tra le più versatili tendenze da sperimentare in casa, specialmente all’interno di una cucina: un ambiente elastico e in continua evoluzione per le tecnologie di elettrodomestici, materiali e finiture di complementi d’arredo e colori su rivestimenti e pareti, proposti da designer e aziende del settore. Inoltre, quando più di una scelta stilistica rientra nelle nostre corde e non si sa come districarsi verso l’una piuttosto che l’altra soluzione, coniugarle e farle dialogare in un unico spazio, è il miglior modo per giungere alla perfetta progettazione di interni che stiamo ricercando. Una cucina eclettica, dove funzionalità e commistione di stili vanno di pari passo, può essere realizzata in modi differenti e a volte anche abbinando un unico elemento di spicco in uno stile particolare e completamente differente da ciò che costituisce le restanti parti dell’ambiente, ma che riescono ad armonizzarsi in maniera ottimale per creare una soluzione per un interior bellissimo e con un look accattivante e trendy. Cucina eclettica: elettrodomestici vintage Volete far rivivere un’atmosfera da Happy Days nella vostra cucina in stile country chic? Nulla di più semplice. Sarà sufficiente inserire un meraviglioso frigorifero freestanding, dalle forme arrotondate e con le classiche maniglie cromate, per richiamare i meravigliosi gli anni ’50 e legarlo con il colore giusto agli altri accessori o complementi d’arredo presenti nell’ambiente. L’avanguardia nelle linee e geometrie dell’epoca e la classicità di uno stile agreste rivisitato e ingentilito dalle tinte chiare, dialogheranno in modo perfetto e sublime in una zona cottura accogliente e davvero speciale. Cucina eclettica: sedute di design Una cucina legata alle tradizioni, in nordic style, dove il bianco fa da padrone così come il legno utilizzato in modi differenti: dal pavimento ai complementi d’arredo, dal rivestimento per la cappa all’oscurante per la finestra. Osare con sedute di design, per creare un’immagine alla moda unendo due stili oltremodo opposti ma accomunati dal linearismo e dall’essenzialità, offre un risultato inaspettato di un connubio eclettico ben riuscito, dove soluzioni materiche moderne e industriali incontrano il re dei materiali, classico e naturale per eccellenza. Cucina eclettica: piani di lavoro materici Molte volte per combinare più stili che piacciono all’interno di una cucina, è sufficiente realizzare una commistione di materiali che abbracciano l’intero ambiente a 360°. Inserire piani di lavoro materici differenti, dove ciascuno connota le qualità e peculiarità della propria tendenza è un modo semplice ma efficace per far emergere quel pizzico di eclettismo in casa. Top in acciaio, tipico di un industrial style spiccato, bel si amalgama ad una penisola in legno chiaro, naturale e dal sapore scandinavo. Come due poli opposti, queste scelte si attraggono per dar vita a progettazioni inaspettate: bellissime da vedere e concretamente gestibili sotto ogni punto di vista. Cucina eclettica: cappa moderna Uno stile sobrio, lineare ed elegante in cucina è sempre apprezzato, in special modo se tratti caratteristici la differenziano in stile e classe. Renderla però un pochino più frizzante, accorpando elementi contemporanei per forma, materiali e finitura, non potrà che aumentarne le sue proprietà qualitative e garantirle il podio tra le commistioni eclettiche più soft ma ben riuscite. Una cappa moderna, curvilinea e lucida, è una delle tante possibilità tra cui scegliere. Impeccabile, non troppo invasiva ma di spicco, per donare quel giusto tocco di attualità ad una cucina dal look tradizionale. Cucina eclettica: commistione di mobili L’eclettismo puro, nasce dalla combinazione di oggetti differenti per stile, forma, colore, tendenza e finitura. Pertanto organizzare una cucina seguendo questa ideologia è uno dei progetti più semplici da concretizzare, grazie ad una commistione di mobili, apparentemente scelti a caso e disposti l’uno accanto all’altro. In verità anche una realizzazione di questo tipo, richiede abilità nel creare una visione d’insieme armonica e formata da un design casuale ma studiato. Mobiletti stile fattoria, complementi vintage e d’antiquariato, diventano amici inseparabili in una cucina eclettica informale, accogliente e ricca di comfort. Cucina eclettica: disposizione contemporanea e arredi classici Se lo stile che volete far emergere in cucina è solamente uno, ma volete renderla flessibile e versatile in un modo differente da come l’eclettismo viene solitamente pensato, ecco che giocare sulla pianta per creare una disposizione contemporanea di arredi classici, aiuterà ad attualizzare gli spazi di un trend retrò ma mai fuori moda. Composizioni attuali senza pensili, con isola centrale e divieto per i paraschizzi vs ante in legno massello bianco e intarsiate con le tipiche geometrie, faranno emergere i tratti distintivi delle due combinazioni in una cucina ariosa e ben organizzata. Cucina eclettica: abbinare i materiali Abbiamo già visto come i materiali in ogni parte di una cucina la possano rendere eclettica e particolare. Ma quando si tratta di creare una connessione tra veri e propri complementi differenti, il traguardo progettuale è leggermente più arduo da raggiungere ma sensazionale. Accostare mobili in legno, misti nella colorazione scelta, a scaffalature metalliche e credenze con pannelli in pvc rifiniti a fantasia, può sembrare un miscuglio azzardato e rischioso in un progetto per una cucina. In verità, avere un elemento anche minimo, come una nuance, che viene richiamata in ogni singolo oggetto, sarà sufficiente per creare un continuum perfetto e coerente in una cucina eclettica chic e distintiva. Cucina eclettica: eco furniture Altra modalità per ottenere una cucina eclettica, è quello di gestirla nel modo usuale per quel che riguarda la scelta dei principali complementi d’arredo ed elettrodomestici, ma di accostarla ad altre funzioni a lei connesse, come dispensa, porta spezie e piante aromatiche, magazzino o cantinetta vino, realizzata con eco furniture. Le cassette in legno della frutta, sono perfette per questo scopo e per dare un’impronta DIY, dedicata al riciclo e al recupero, in una cucina eclettica dove poter per realizzare un angolino aggiuntivo in casa utile, pratico e modificabile all’occorrenza.
Chevron style! Decorare con la posa a spina di pesce
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Una semplicissima disposizione geometrica che ha caratterizzato nei secoli moltissime soluzioni progettuali d’effetto, in special modo nel suo utilizzo in pavimenti in parquet e successivamente con piastrelle. Decorare con la tipica posa a “spina di pesce” è una consuetudine antichissima che risale addirittura ai romani e che si è sviluppata nel tempo, all’interno di castelli e residenze nobiliari, sino a diventare un’usanza di ordine quotidiano impiegata nelle nostre abitazioni. A seconda dell’angolazione relativa al posizionamento, si possono distinguere tre differenti tipologie di effetto a spina di pesce, che creano una consueta tendenza elegante, raffinata ed esclusiva in ogni ambiente di casa in cui si utilizza: spina di pesce all’italiana: ciò che caratterizza tale posa è la perpendicolarità tra i listelli, che posti in sequenza, formano un perfetto e ben squadrato angolo a 90°; spina di pesce alla francese: alternativa consolidata nei secoli, prevede che i listelli con lunghezze fisse, siano disposti con inclinazione tra di loro a 45°; spina di pesce all’ungherese: variante di quella francese, colloca i listelli, sempre con dimensione fissa, uno a fianco all’altro con angoli di 30° o 60°. Nel mondo dell’interior design la spina è tornata molto in auge e non solo in pavimentazioni di medie o elevate grandezze. Professionisti del settore casa hanno interpretato questa tendenza e hanno pensato di utilizzare lo chevron style in modi alternativi e sorprendenti nei vari ambienti di zone giorno e notte, creando look sensazionali e particolari. Parquet a spina di pesce in soggiorno Come abbiamo già anticipato, lo chevron style tipicamente utilizzato e conosciuto, è quello nel parquet a spina di pesce, di classe e grande impatto sia in un soggiorno ampio che di dimensioni più contenute. Posizionato in diagonale, per evitare inestetismi dovuti a misure non perfette e a geometrie irregolari nelle planimetrie, questa pavimentazione ha trovato nel corso del tempo innumerevoli e positivi consensi. Dopo un periodo di stallo, è ritornata in auge anche in combinazioni di stili differenti, dove un classico parquet in legno chiaro, si sposa perfettamente con arredi moderni e minimalisti o dove una spina di pesce in toni scuri cattura l’attenzione su di sé grazie ai colori neutri di complementi e accessori circostanti. Piastrelle in cucina: paraschizzi trendy in chevron style Una prima alternativa nell’utilizzo della posa a spina di pesce avviene con un altro materiale, la ceramica o il gres porcellanato impiegato per piastrelle chic, ma non a pavimento, bensì per un paraschizzi trendy in cucina. Accostare lo chevron style su una parete è un modo differente per decorare in maniera originale una parte importante di un angolo cottura. Date le dimensioni ridotte di questo spazio sarebbe bene utilizzare piastrelle proporzionate in termini di misure, senza esagerare con grandezze che potranno invece essere impiegate altrove. Colori tenui e tradizionali con fughe tinta su tinta o palette più scure e contemporanee, sapranno donare carattere a cucine di ogni stile e contraddistinguere ciascun progetto di interni con un tocco davvero particolare. Chevron style per pareti: tinteggiature di tendenza Dovete rinfrescare le pareti di casa ma il solito colore monocromo non vi soddisfa più? Benissimo, puntare su due colorazioni è il punto di partenza per modificare l’aspetto dei muri nei vari ambienti di una abitazione da accostare ai materiali e alle nuance dell’arredamento presente nelle stanze. Ma per chi vuole davvero osare, optare per eccentriche ed estrose geometrie è senz’altro l’approccio a cui fare riferimento per ottenere una tinteggiatura di tendenza. Lo chevron style per pareti ha un impatto ottico e visivo molto forte ma con il giusto spessore delle linee, l’angolazione e l’accostamento delle tinte giuste, sarà un perfetto sfondo per complementi lineari, leggeri e dal look impeccabile. Rivestimento di stile nella doccia in chevron style Per differenziare la funzione e lo spazio dedicato alla doccia, piuttosto che agli altri sanitari presenti in un bagno, distinguerli con piastrelle eterogenee è orami prassi comune in tantissime ideazioni di interior. Farlo posizionandole a spina di pesce è un modo accattivante e distintivo per rendere l’interno del vostro box un pezzo unico in un bagno assolutamente da rivista. Giocare su finiture diverse e a contrasto non potrà far altro che incrementare la particolarità di questa posa, versatile e flessibile in ogni tendenza stilistica a cui la si associa. Pavimento in chevron style in bagno Oltre al rivestimento verticale, anche su un pavimento in bagno, lo chevron style aiuta a connotare con singolarità positiva una stanza di servizio molto frequentata e attiva in casa. L’innovazione nell’utilizzo di questa posa, risiede in realtà nel materiale che costituisce le attuali piastrelle per pavimenti, ovvero gres porcellanati effetto legno in tantissime rifiniture. Mantenere l’idea di installare un parquet in bagno a spina di pesce, ma usufruire al contempo delle qualità pratiche della ceramica senza aver paura di acqua e umidità, è un connubio ottimale di funzionalità e bellezza per ottenere un bagno alla moda. Camera da letto: parquet a spina di pesce Il parquet in camera da letto è un must senza tempo e la geometria a spina di pesce rientra perfettamente nell’ideazione classica di un pavimento in legno all’interno di una zona notte. Donargli un aspetto più attuale dipende moltissimo dagli arredi e colori che si utilizzano al suo interno, favorendo lo sviluppo di una tendenza stilistica piuttosto di un’altra. Essenze chiare in chevron style sono l’emblema di uno stile dal sapore nordico etereo e controllato, mentre opzioni scure e tendenti decisamente al nero, metteranno ancor più in evidenza un industrial style tipico di loft e case cittadine. Insomma, una scelta per decorare un ambiente dedicato al riposo, con un elemento ben assodato ma con un’impronta contemporanea. Chevron style: tappeti e accessori per caratterizzare gli ambienti Anche gli accessori si vestono dello chevron style per caratterizzare gli ambienti in modo fantasioso e diverso dal solito. Tappeti, cuscini, pouf, lampade e quadri, diventano un optional distintivo e peculiare che si farà davvero notare in un living, piuttosto che in una camera matrimoniale. Azzardare con soluzioni di impatto a spina di pesce, ma ben allineate con l’arredamento circostante, daranno un deciso contributo nel rendere unica la vostra casa.
Arredare casa in arancione: seguire una tendenza alla moda
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Energia, allegria e calore sono tra le principali sensazioni che il colore arancione è in grado di sprigionare e trasmettere nello spazio. Questa tinta si inserisce in modo vigoroso negli interni domestici, prevalendo su altre tonalità grazie alla sua particolare intensità. Risulta innegabile ad ogni modo quanto l'effetto del colore arancione vari notevolmente a seconda del contesto e di come viene combinato con materiali e colori che influiscono sulla percezione di questa sfumatura. Per questa ragione ogni situazione sarà differente e l'applicazione dell'arancione andrà valutata caso per caso. Quando l'arancione viene combinato con toni caldi come il marrone, il crema, il beige prevale la sua essenza avvolgente, mentre se affiancato a toni freddi come il grigio ed il bianco viene esaltato il suo lato più vitaminico. Questo colore trasmette sempre ed ovunque vibrazioni positive che migliorano l'umore per cui arredare casa con l'arancione porta ad ottenere ambienti in cui è molto piacevole soggiornare, oltre a regalargli un aspetto che segue la moda.  L'arancione assume un carattere diverso anche in base allo stile della casa, ma si combina egualmente bene sia in ambienti contemporanei sia in ambienti più tradizionali. Ogni ambiente di casa con un arredamento o un dettaglio arancione cambia il suo aspetto, divenendo trendy. Arancione per un living attuale e di stile Un living fuori moda e dall'aria poco attrattiva si trasforma in un ambiente attuale, con uno stile marcato e ricercato semplicemente se si inseriscono degli accessori colorati come cuscini, quadri e lampade. Con dei piccoli tocchi in arancione un living datato si accende acquisendo un tono contemporaneo. Quando l'ambiente è dominato da toni neutri aggiungere qualche elemento a contrasto contribuisce a dare un'atmosfera più accogliente. Giocando sull'arancione si determina un living di tendenza senza dover fare molte modifiche. Arredare con dettagli in arancione per i pensili in cucina L'arancio è un colore vitaminico. Inserirlo in una cucina total white apporta un tocco frizzante ed energizzante che trasforma un ambiente anonimo e freddo in uno spazio unico e pieno di carattere. Pensili per la cucina in arancione non sono molto comuni per cui l'effetto è assolutamente sbalorditivo. Ante laccate con effetto lucido rendono la cucina brillante mentre la laccatura opaca ha un effetto più smorzato. Per attutire l'impatto di un colore come l'arancione si può optare per il bicolore, scegliendo di combinare questa cromia ad altre più neutre oppure a materiali come il legno, da utilizzare ad esempio per il piano di lavoro. Per ottenere questo effetto in una cucina esistente si possono dipingere le ante dei pensili oppure si possono applicate delle pellicole colorate, anche eseguendo il lavoro in autonomia, ma per un risultato impeccabile è sempre meglio rivolgersi ad un falegname che possa svolgere il lavoro in modo professionale.  Arredo arancione: sedie contemporanee in sala da pranzo La sala da pranzo deve essere uno spazio che unisce la necessaria praticità ad un estetica gradevole, poiché è il luogo in cui la famiglia si ritrova ogni giorno ma è anche l'ambiente dove si ricevono gli ospiti a pranzo o a cena, quindi deve avere un minimo di formalità.  Le sedie in plastica colorata che si caratterizzano per le linee moderne ed il design sofisticato sono un elemento perfetto per la sala da pranzo, essendo facili da pulire, resistenti e durature. In arancione emergono con forza caratterizzando la sala da pranzo con uno stile contemporaneo. Se invece si richiede maggiore comfort sono una buona opzione le sedie o le poltroncine imbottite, rivestite in tessuto. In questo caso la stoffa utilizzata influenza molto l'atmosfera con il suo colore e scegliere l'arancione renderà questo ambiente vivace ed allegro. Affinché si mantengano a lungo in buono stato essendo esposte a macchie ed usura è preferibile selezionare tessuti resistenti e possibilmente antimacchia, in alternativa si può optare per rivestimenti sfoderabili che si potranno lavare con facilità. Studio: sedute arancioni in stile vintage L'arancione è uno dei colori più usati nello stile vintage. Questa sfumatura ci riporta indietro agli anni '60 e '70 dove era impiegato ampiamente per complementi d'arredo e mobili, ma anche per tessuti e carte da parati. In questa epoca l'arancio si usava spesso in combinazione con altre tonalità dirompenti come il rosso, il giallo o il viola. Oggi lo stile vintage è tra quelli più di tendenza e non sembra destinato a perdere interesse, grazie al fascino che le atmosfere del passato sono capaci di regalare agli ambienti moderni. Riuscire ad avere una seduta vintage originale con rivestimento arancione apporta agli interni un sapore retrò autentico, ma è difficile trovarne in buono stato per cui in alternativa si possono cercare poltrone o sedie di produzione recente ma con lo spirito delle sedute vintage. Bagno moderno: un particolare soffitto arancione Il progetto del bagno solitamente viene studiato con molta cura, per ottenere un risultato che unisca funzionalità ed estetica. Solitamente però si pensa poco ad aspetti come il soffitto ed a quanto questo possa influire sull'effetto finale. Nell'intento di rendere il bagno un ambiente singolare, unico nel suo genere, si può procedere con la realizzazione di un soffitto contrastante con gli altri rivestimenti presenti nell'ambiente. Un soffitto o un controsoffitto arancione stupirà chiunque entrerà nel bagno essendo una soluzione totalmente inaspettata. L'arancio spazza via ogni traccia di quell'apparenza asettica ed impersonale che si instaura nei bagni dominati da tonalità fredde e dona grande personalità e riconoscibilità. Arancione: morbidi tessuti per la camera matrimoniale La camera da letto deve essere un ambiente avvolgente ed intimo, dove l'armonia ottenuta con l'arredamento, gli accessori ed i tessuti aiuta a rilassarsi. L'arancione in questa tipologia di ambienti è quindi un colore da dosare con attenzione, per evitare di creare un contesto troppo stimolante che impedirebbe di riposare bene.  Creare una combinazione di morbidi tessuti dalle tonalità calde consente di ottenere un'atmosfera che concilia il riposo determinando una camera matrimoniale accogliente, di cui è difficile stancarsi. L'effetto è ancora più accentuato quando a morbidi tessuti si combinano materiali e fibre naturali, mobili in legno ed accessori artigianali realizzati con l'intreccio di iuta e paglia che strizzano l'occhio ad atmosfere esotiche. Qualche candela e delle luci calde saranno un ulteriore step per rendere questo ambiente un oasi privata. La camera da letto matrimoniale conquista così il ruolo di spazio dallo stile cocooning, dove dormire ma ideale anche per passare il proprio tempo libero nelle grigie giornate invernali, circondati da un'atmosfera confortevole e protettiva.
Mix e match: 8 modi per arredare casa in bianco e blu
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Due colorazioni eleganti e con una verve coinvolgente e di classe che arricchiscono in modo naturale e a volte con pochi ma decisivi tocchi, ambienti in e outdoor di una abitazione. Il bianco e il blu vengono da sempre utilizzati per arredare casa sia in zone giorno che in spazi progettati per aree notte. Se singolarmente hanno già la capacità di infondere carattere alle varie camere, insieme sono un vero tripudio di bellezza e forza armonica che valorizza al meglio un unico punto focale o più elementi in un progetto di interior. Bianco e blu: mix di colori per la facciata di casa Partendo dall’esterno, è oltremodo usuale trovare case, ville e palazzi tinteggiati di bianco, mentre il blu ha sicuramente qualche difficoltà in più ad inserirsi in contesti di pareti e prospetti, benché alcune soluzioni caratteristiche in determinati luoghi e regioni d’Italia e nel mondo, trovino l’impiego di questo colore abituale e assolutamente normale. Farlo entrare in maniera soft è possibile, specialmente esaltando una porta d’ingresso in blu, accostata agli altri serramenti in bianco. Un mix di colori per la facciata di casa non presuppone necessariamente la sua tinteggiatura completa in due varianti di palette. A volte semplici elementi, come gli infissi, possono giocare un ruolo fondamentale anche a livello estetico oltreché funzionale, garantendo un look tenue ma al contempo di grande effetto. Arredare l’ingresso in bianco e blu Varcata la soglia di casa ci si trova immersi in uno spazio che può essere più o meno strutturato per accogliere amici, famigliari e ospiti in genere. L’ingresso è uno dei punti nevralgici di una abitazione e molte volte si ha la difficoltà di arredarlo e decorarlo perché lo si pensa come una mera zona di passaggio per raggiungere un altro ambiente. Connotarlo in maniera forte e distintiva lo renderà invece un luogo da osservare e sfruttare con complementi ad hoc. Pavimenti chiari, pareti terminali e soffitti in bianco, dialogheranno perfettamente con un accento di una parete blu notte. Ampliare la percezione della metratura con l’inserimento di escamotage come ante vetrate per un armadio guardaroba e luci ad incasso, aiuteranno a regalare l’illusione di non avere solamente un corridoio da percorrere, ma di stare in un ambiente distintivo in bianco e blu. Arredare in bianco e blu il soggiorno Infinite sono le ideazioni e soluzioni di colore per soggiorni di ogni stile e tendenza. Dal moderno minimalismo, al semplicistico nordico per finire con il tradizionale classico, il bianco e il blu per arredare una zona giorno, hanno la qualità di mettere in rilievo aspetti differenti e apparentemente dissonanti ma che trovano la perfetta armonia gli uni con gli altri. Ambienti eterei e asettici, arredati con materiali tecnologicamente evoluti e finiture lucide in chiaro, trovano per esempio in stoffe monocolore di morbide sedute, un punto di incontro favorevole in un soggiorno ultra contemporaneo tutto da vivere. Mix di colori: bianco e blu per la sala da pranzo Se una sala da pranzo dà sempre l’impressione di essere una stanza formale e molto spesso utilizzata con parsimonia, renderla meno convenzionale e maggiormente fruibile in completa libertà, significa giocare su alcuni aspetti decorativi che un bel mix di colori può aiutare. Pavimento in bianco candido, associato a una sola parete di un intenso blu con accessori che richiamino entrambi i colori per legare il tutto, trasformeranno la vostra dining room, in un contesto familiare e confortevole per pranzi e cene non più sporadiche ma di utilizzo quotidiano. Arredare la cucina in bianco e blu Se avete già delineato le linee stilistiche per arredare la vostra cucina, ma vi sembra che manchi sempre quel certo non so che, utile per renderla davvero speciale, allora giocate sui colori. Antine in nuance differenti dai mobiletti bassi, top e piani di lavoro in toni scuri rispetto ai complementi, isole di spicco per dimensioni e accenti cromatici, sono solamente alcune tra le tante soluzioni per armonizzare le colorazioni differenti per una cucina da copertina. Immaginatela in un bianco candido a 360° con un punto focale in blu a centro stanza. Davvero bella e sorprendentemente elegante! Bagno trendy in bianco e blu Rivestimenti su pareti in blu di spicco con pavimenti in bianco all’interno di un bagno? Decisamente si, quando le finiture e le grandezze delle piastrelle attualizzano una stanza pratica ed esigente con un livello di funzionalità che deve raggiungere il top. Abbinare i colori è abituale in progetti inerenti questa zona di servizio molto sfruttata, ma gestire elementi materici differenti e proposti anche in finissage difformi richiede capacità visive ed estetiche che mostrino bene tutti i connotati di un bagno trendy in bianco e blu. Arredare in bianco e blu: mix elegante in camera da letto Quando si ha l’esigenza e la voglia di cambiare arredo e aspetto alla propria camera matrimoniale, il modo più semplice è quello di trasformarla con i colori. Molte volte, un accessorio tessile, una poltroncina o un inserto di una parete in una tinta che spicchi, riescono in poche mosse a delineare un nuovo stile per la propria zona notte. Pensare di accostare arredi e accessori in bianco e blu, è ideale per ottenere un mix elegante in camera da letto, dove il comfort e il calore devono emergere in ogni oggetto presente. Bianco e blu per arredare la cameretta Bianco e blu per arredare la cameretta. Due tinte classiche, utilizzate da sempre per decorare la zona notte di bambini e adolescenti. Svecchiare l’idea di un tradizionale ambiente con tipico armadio ad ante bicolore o con l’inserimento di tappeti e biancheria da letto in blu su sfondi bianchi, è semplice con qualche piccola soluzione simpatica e d’impatto. Complementi d’arredo in bianco si sposano benissimo con l’impiego di elementi tridimensionali, realizzabili con pannelli in rilievo o carte da parati materiche con la medesima nuance di tono scuro in blu tinteggiato in tutta la camera. Applicato su superfici differenti, risalterà in modo particolare sulle pareti della cameretta per creare un bellissimo look a livello ottico con sfumature non banali e accattivanti.
Sedie trasparenti: un must sempre in voga
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Un metodo efficace, alternativo è sempre in voga, per evitare l’utilizzo del classico colore bianco o di materiali chiari e naturali in casa, è quello di optare per soluzioni d’arredo trasparenti che si abbinano perfettamente a ogni palette, stile e tendenza presente, facendole diventare un must trendy che non passa mai di moda. Le sedie trasparenti, per esempio, sono una delle innumerevoli soluzioni di design e di arredamento che si può scegliere di inserire nella propria abitazione, facendo convivere concetti di praticità e valenza estetica. Infatti se da un lato le forme e le sagome di queste sedute sono realmente accattivanti, sinuose e uniche nel loro genere, dall’altro risultano oltremodo funzionali poiché sono effettivamente molto leggere, il più delle volte impilabili e immediate e facilmente igienizzabili con un semplice panno e saponi delicati non abrasivi. Il materiale che permette la creazione di queste sedute chic e glam, unendo qualità performanti e facoltà di ideare silhouette particolari, è la plastica che trova nel policarbonato, tecnopolimero e metacrilato i migliori alleati per una produzione in serie. Le sedie ottenute con la lavorazione di queste materie plastiche hanno moltissimi vantaggi soprattutto rispetto a prodotti simili realizzati in cristallo o vetro: una maggiore comodità; una minor pesantezza; una minima fragilità, con relativa resistenza maggiore agli urti, rotture e crepe; una forte resistenza ai liquidi. La loro versatilità le rende ottime sia in soluzioni di interior decor che in progettazioni outdoor in giardini, terrazze o balconi e ben abbinabili ad ogni tipologia di stile: dal moderno esasperato al classico tradizionale. Per affinità o per contrasto di materiali e geometrie, le sedie trasparenti sono perfette accostate ad ogni tavolo, scrivania, isola, penisola o piano snack nei vari ambienti di casa, diventando le assolute padrone e protagoniste dell’intera stanza progettata.   Sedute trasparenti: sgabelli per isola e penisola Cucine grandi o piccole, in linea o dislocate a L o a C, possiedono nella quasi totalità dei casi progettuali un’isola o molte volte una penisola, che richiedono l’impiego di sgabelli comodi e utili per colazioni veloci, pranzi in famiglia o cene con gli amici. Abbinare delle sedute trasparenti a questi monovolumi compatti aiuterà moltissimo nell’intento di smorzare il peso visivo di un blocco solido e omogeneo, appendice in una cucina. L’aspetto globale dell’ambiente verrà alleggerito dalla delicatezza e dall’impalpabilità dei profili sinuosi di alte sedie dal look limpido e cristallino. Una scelta ottimale per una stanza che richiede pulizia continua, dove vapori e residui di cibo creano aloni e macchie in ogni dove. Gli sgabelli trasparenti potranno essere lavati in modo semplice e rapido e riportati ogni volta al loro splendente configurazione originale. Cucina: comode sedie trasparenti per il tavolo Se nella vostra cucina è previsto il classico tavolo, da utilizzare sia come piano di lavoro che come superficie per consumare cibi e leccornie, sarà perfetto combinarlo a sedie comode e trendy che ne garantiscano una facile fruizione. Quando si è indecisi sui materiali e sull’idea di rimanere in linea con la tendenza stilistica valutata per il tavolo stesso o di cambiare decisamente rotta spezzando i canoni tradizionali, ecco che le sedute trasparenti possono venirvi davvero in aiuto. Rimanere fedeli e vicini allo stile presente in cucina è sicuramente un perfetto punto d’inizio, ma ciò non esula dal fatto di poter osare con soluzioni poco invasive ma efficaci per donare quel tocco sbarazzino ma di classe anche a un tavolo quotidianamente utilizzato, che può divenire un punto focale importante all’interno della stanza considerata. La nitidezza della plastica farà intravedere la differente scelta materica dei complementi d’arredo circostanti, legandoli in modo ottimale gli uni agli altri. Sala da pranzo: sedute trasparenti di tendenza Una sala da pranzo, proprio per l’esiguo numero di elementi presenti al suo interno, deve essere messa in risalto per la qualità dei materiali scelti per tavolo e sedute o per la particolarità delle loro forme, dei loro tessuti o dei loro colori. Giocare con sedie trasparenti di tendenza risolve nell’immediato la voglia di possedere dei complementi d’arredo peculiari ma non troppo invasivi in uno spazio che deve essere elegante ma al contempo accogliente e confortevole. Le ghost chair, come vengono definite nel mondo dell’home decor, trovano nelle ideazioni dei loro designer, tratti provenienti anche dal passato, come il bellissimo modello denominato Victoria, ispirato ad un barocco rivisitato in chiave contemporanea con schienale arrotondato ed ergonomico, spesso accostato ai medesimi sgabelli della più vicina isola in cucina. In altre ambientazioni, le linee minimaliste ma sinuose delle sedie trasparenti, vengono arricchite invece da una struttura esile e metallica impercettibile che ne sostiene la scocca in modo del tutto naturale. Sedia trasparente: chic e con braccioli nello studio Un piccolo angolo studio, dove potersi dedicare ai propri hobby o semplicemente a momenti di relax, può rappresentare un vero angolino di paradiso corredato da oggetti di design caratteristici e distintivi. Un’anonima scrivania monocromatica può acquistare valore estetico se abbinata ad una sedia trasparente con connotati forti e ben visibili, come nel modello Luigi XIV. Una seduta comoda, con varianti di colore su richiesta, che fa riecheggiare tratti signorili di fine ‘600 in un oggetto efficiente e decorativo dal tocco contemporaneo. Una sedia trasparente chic e con braccioli che donerà ancora più luce all’ambiente studio con una sofisticata modernità ben palpabile e riconoscibile! Sedute trasparenti: poltrona trendy per il workspace Per un workspace minimalista dove le geometrie ferree e rigorose non lasciano spazio ad altro che angoli e linee, cercare di attutire i toni con una curvilinea seduta trasparente che si trasforma in poltrona trendy, è un modo facile e veloce per raggiungere lo scopo. Un’ergonomica sedia dove trascorrere intense ore di lavoro, permetterà di trovare una postazione comoda di fronte al computer, bella da vedere e pratica da spostare. Come già constatato la più importante qualità di questi complementi d’arredo è la leggerezza, che ne permette un immediato trasferimento in altri spazi e aree, modificando sempre in modo piacevole l’aspetto esteriore all’interno dei vari ambienti di casa.
Stile Japandi: una tendenza di design per arredare gli interni
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Culture e usanze provenienti da paesi lontani, sempre più spesso si fondono per dar luogo a filosofie e inclinazioni influenzate da mondi differenti, con effetti positivi che ricadono sullo stile di vita personale e quotidiano di chi vuole approfondirne i costumi. Tali influssi sono visibili in moltissimi ambiti e in modo particolare nei settori dell’architettura d’interni e dell’home decor, dove vengono sovvertite le idee e le tecniche di progettazione per realizzare spazi in e outdoor, con proposte innovative e trendy. Se non ne avete mai sentito parlare, Archisio vi introduce alla scoperta di una tendenza di design per arredare gli interni, il Japandi, che trova la sua origine nella perfetta mescolanza di concetti zen giapponesi e criteri di semplicità ed essenzialità tipici dello scandinavian style. L’utilizzo di elementi minimali e lineari, accostati alla ricerca della bellezza anche in spazi imperfetti regolati da canoni estetici prestabiliti, sono i concetti che stanno alla base di questa scelta stilistica molto in voga oggi giorno.  Stile Japandi: origini e caratteristiche La semplicità del nordic design proveniente dalla Scandinavia, si lega all’estetica ferrea ed elegante di derivazione giapponese, creando un mix ottimale che dà adito e progetti d’interni molto ricercati seppur essenziali. Apparentemente azzardata, questa fusione tra oriente e occidente, ha in realtà dato origine ad un innovativo modo di concepire, ideare e progettare gli ambienti di una casa che va vissuta appieno ma che deve essere circondata da complementi d’arredo possibilmente eco sostenibili, essenziali e funzionali. Le origini del Japandi risalgono agli anni ’50 del secolo scorso, grazie all’ideazione di un’iconica sedia disegnata all’epoca da Isamu Noguchi e Isamu Kenmochi. La Bamboo Basket Chair non venne in realtà mai realizzata ma è stato il primo esempio di oggetto “ibrido” che ha fatto incontrare in modo così queste differenti correnti artistiche. La loro attenzione comune verso l’impiego di materiali naturali e qualitativamente eccellenti, nonché verso la precisa e metodica lavorazione artigianale e sartoriale da parte di designer capaci ed esperti, sono il punto di partenza che caratterizza questo stile e che ben si presta a moltissime interpretazioni e combinazioni interessanti dal punto di vista abitativo. Il connotato fondamentale che lega i due influssi è il minimalismo a cui si legano inevitabilmente altri importantissimi caratteri peculiari: linearità delle forme dei vari complementi; funzionalità nella dislocazione degli arredi; uso di materiali naturali; impiego di colori neutri; utilizzo di tessuti semplici ma ben lavorati. Altro connotato essenziale riguarda la percezione degli spazi e dei volumi, che vengono pensati cercando di eliminare i confini tra interno ed esterno, mettendo in risalto elementi materici dal fascino universale e contemporaneo. Disposizione nello stile Japandi: semplice e studiata Come stabilire la disposizione dei vari complementi d’arredo seguendo lo stile Japandi nei vari ambienti della propria casa? Poche ma decise regole vi aiuteranno a capire il fondamento che contraddistingue questo meraviglioso trend e che stanno alla base di tutto ciò che viene successivamente legato per la sua completa realizzazione. L’importanza di collocare minimi ma funzionali prodotti d’arredo sta alla base della progettazione d’interni del Japandi che esalta l’impiego di un limitato numero di mobili pratici ed effettivamente utili, preferendolo ad una ridondanza di complementi che, in questa concezione, risultano ridondanti ed esclusivamente accessori. Lineari consolle dalle altezze contenute, singole poltrone o divani minimalisti a chaise longue, vengono dislocati in modo armonioso in soggiorni dagli spazi più ristretti, gli open space o i living, difficilmente sono interessati da questa tendenza, ma estremamente rilassanti. Cucine e zone pranzo prevedono disposizioni in linea dove non c’è posto per alti armadietti sospesi: tutto deve essere a portata di mano e immediato da raggiungere. Lo stesso concetto viene naturalmente applicato anche nella zona notte. La stanza per eccellenza dedicata al relax e al benessere, trova di solito inseriti, nello stile Japandi, un letto comodo senza testiera o pediera, con annesso tavolino e uno o due armadi dalle dimensioni non convenzionali, facili da maneggiare grazie a levature ridotte, con bassi ripiani ad altezza di braccio. Stile Japandi: materiali e colori Il materiale convenzionale per eccellenza dello stile Japandi è il legno, naturale e bellissimo nella sua conformazione e finitura al naturale, con delle varianti per quel che riguarda i pavimenti, in parquet bianco e influenzati maggiormente dal filone nordic style, o pareti in tonalità scure ed elegantissime, provenienti invece dal mondo orientale. Anche altri prodotti ecosostenibili sono apprezzati, come le fibre vegetali e in particolar modo il bambù e il rattan. Tuttavia, in alcuni meravigliosi progetti ben riusciti è possibile osservare l’inserimento di complementi metallici leggeri e sempre minimalisti che, inseriti nel contesto corretto, sanno donare un tocco particolarmente contemporaneo ad appartamenti e case indipendenti. Le palette su cui ci si può sbizzarrire possono essere quelle classiche, del bianco, avorio, ecrù e ocra, ovvero tonalità chiare e sempre luminose, oltremodo adatte a valorizzare le essenze dai profumi orientali dei mobili utilizzati per arredare in Japandi Style. E’ però naturalmente possibile attualizzare questo stile usando anche sfumature di colori freddi, nelle tonalità dei blu, dei verdi e dei grigi che sanno infondere raffinatezza e signorilità ai vari ambienti da progettare e che ben si accompagnano alle nuance pacate e originali delle varie tipologie di legno impiegate. Stile Japandi: arredi e accessori In entrambe le correnti artistiche, scandi e zen, gli accessori hanno rilievo ma fungono da elementi secondari dediti esclusivamente a decorare i complementi d’arredo minimalisti presenti e che potrebbero in verità supportare un progetto d’interni anche da soli. Tutti noi però amiamo arricchire gli ambienti di casa con qualche “suppellettile” che la renda maggiormente personalizzata. Dal nordic design si possono introdurre oggetti di tipo tessile, spaziando dai soffici cuscini, alle calde coperte, ai morbidi tappeti, che sanno rendere confortevole e ospitale, qualsiasi ambiente in cui vengono impiegati. I tocchi giapponesi riguardano invece accessori provenienti dal settore della ceramica e del vasellame, dove piatti decorativi appesi a parete o grandi anfore di porcellana colorate, donano un’eleganza e uno stile impeccabile in casa. Armonizzare le due correnti con il Japandi, significa saper fare coesistere, in un unico ambiente, anche complementi marginali differenti. Stile Japandi: piante e vegetazione Un’altra caratteristica che accomuna il design giapponese ai mood scandinavi è l’attenzione alle tematiche del benessere da godere in casa e la sostenibilità di uno stile di vita green, eco e naturale. La presenza di piante verdi, o di vegetazione in generale è molto sentita nello stile Japandi, che ne prevede l’inserimento sia in zone outdoor che all'interno dei vari ambienti interni di casa, creando continuità degli spazi. Influenzata maggiormente dalla cultura giapponese, questo lato del Japandi, prevede l'aggiunta di piante in casa, secondo un'attenta selezione qualitativa di ciò che la natura offre e l'eleganza dello stile, assicura un loro inserimento in piccole dosi, che con la loro apparente semplicità sapranno curare e definire il vostro progetto di interni.
Sedia thonet: una tendenza classica sempre alla moda
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L’ideatore di questa strepitosa sedia di design, era un ebanista europeo che diede vita a molteplici complementi d’arredo dall’inizio degli anni ’30 e dell’Ottocento sino alla fine dello stesso secolo. Il signor Thonet si approccia ad un metodo innovativo per l’epoca, compiendo i suoi esperimenti con strisce di impiallacciatura ammorbidite nella colla bollente per capire la fattibilità di creare i primi mobili in legno curvato. Il suo intento era quello di garantire un look semplice e leggero con una silhouette dalle forme eleganti e sinuose ottenute dalla modellazione di un materiale comune attraverso l’utilizzo del vapore. Il servirsi di un prodotto classico, combinato all’impiego di lavorazioni moderne e all’avanguardia, ebbero successo e approvazione e nel 1859, viene presentata un’icona della storia del design, la “viennese” sedia n. 14 in legno massello curvato con seduta in paglia. Ben presto il processo di industrializzazione porta ad una produzione della sedia thonet standardizzata e venduta in tutto il mondo. Oggi giorno queste splendide sedie vengono utilizzate in moltissimi progetti di interni per arredare casa e sono accostate a molteplici e differenti scelte stilistiche. Per alcuni sono percepite ormai come delle semplici riproduzioni in serie, ma in verità tali elementi di design hanno invece un grande valore storico e di estrema tendenza, che sa adattarsi ad ogni epoca senza risultare antico o superato. Sedia thonet: in ingresso come pratico appoggio In ogni ambiente di casa dovrebbe essere inserita una sedia pratica, funzionale ed esteticamente eccelsa. Comoda come base per una vuota tasche e confortevole per una breve o lunga sosta, anche in ingresso la sedia thonet ha trovato la sua perfetta collocazione. I modelli più conosciuti e utilizzati sono la numero 14 e la numero 18, in una pluralità di varianti dovute al colore del legno e al materiale impiegato per la seduta. All’interno di una piccola hall casalinga, arredare con gusto e stile uno spazio destinato al passaggio e al ricovero di cappotti, sciarpe e cappelli, offre già un’idea ben precisa della classe che riecheggerà in tutta la casa. Accostare un oggetto importante a livello visivo ad accessori utili, in una combinazione di colori e posizione trendy, sarà perfetto per far risaltare la vostra sedia thonet in ingresso come pratico appoggio chic e alla moda. Tendenza sedie: thonet naturale o in nero nella sala da pranzo In una sala da pranzo tavolo e sedie devono essere i protagonisti dell’intero ambiente. Arredare con oggetti di design può senz’altro aiutare a valorizzare con stile, una zona che deve risultare conviviale e confortevole. La sedia thonet, nelle sue varianti di modelli, colori e composizioni, aiuta assolutamente nello scopo e con le sue forme sinuose ma non eccessive e i suoi look versatili dal naturale al colorato, sa infondere la giusta eleganza allo spazio in cui è inserita, ben mescolata all’ordinarietà del suo utilizzo. Un tavolo rettangolare, un tappeto e un’illuminazione a discesa realizzata a pennello, sono sufficienti per creare lo sfondo perfetto di un table setting in sala da pranzo, attorniato da un gruppo di 6 sedute thonet meravigliose e impeccabili. In progettazioni personalizzate e molto particolari, la sedia thonet viene richiesta in colorazioni in bianco o più abitudinariamente in nero per un aspetto più contemporaneo dell’oggetto stesso ma che viene comunque contestualizzato in soluzioni anche meno moderne e con influssi vintage, retrò, scandinavi e industrial. Lasciata nella sua versione originale nel color legno, viene scelta per chi ama le tendenze country, nordiche ed eclettiche, dove la sedia thonet si inserisce in contesti apparentemente semplici influenzando positivamente ogni elemento circostante. La forza delle sedie thonet risiede nella estrema versatilità di un prodotto di design “vecchio” di oltre 150 anni ma che sa reinventarsi in ogni tempo e luogo dando origine a spettacolari realizzazioni di interior decor. Sedia thonet: sensazionale in cucina Anche in un ambiente cucina, la sedia thonet dà adito a progettazioni di interni sensazionali, in special modo se si abbinano differenti modelli come la numero 18 e la numero 14 con braccioli per dare un tocco di carattere in più a sedute da capotavola. L’espediente di impiegare due tipologie differenti di sedie, attorno ad uno stesso tavolo, è molto utilizzato e in questo caso rende meno usuale e scontato un elemento pratico e di uso quotidiano. Sedie che quasi sembrano poltroncine arricchiscono un ambiente ampiamente vissuto, come la cucina, valorizzandolo e mettendo in rilievo i suoi punti di forza. Sedia thonet: distinta nello studio Una piccola zona di lavoro in casa deve essere pensata e arredata come si stesse lavorando in un qualsiasi ufficio, anzi dovrebbe essere ancor più curata perché posta costantemente sotto il nostro sguardo. A volte, anche le più semplici ideazioni con accorgimenti di colori, forme e accessori, possono davvero rendere speciale uno studio home made. Per renderlo luminoso sarebbe bene optare per cassettiere e scrivanie in bianco, in special modo se lo spazio è relegato in un angolo della casa. Colori per stampe o quadri a parete personalizzano la zona e un oggetto dallo spiccato design favorisce ad aggiungere un tocco distintivo all’intero mood. Una sedia thonet in nero, con classica seduta in paglia, aiuta alla perfezione nello scopo, perché crea contrasto con lo sfondo esistente e assicura una seduta comoda e signorile al tempo stesso in uno studio funzionale e bello. Sedia thonet: colorata in camera matrimoniale Davanti a una petineuse, accanto ad una cassettiera o utilizzata al posto di un comune comodino da notte, la sedia thonet trova sede anche in una camera matrimoniale per creare una zona notte particolare e unica. In abbinamento a testiere e strutture letto, o ad altri complementi d’arredo presenti, viene scelta nel tono delle colorazioni già impiegate, per creare un continuum armonioso tra i vari oggetti che arredano la stanza padronale. Usuale in nero o in bianco, romantica nel rosa pastello, eterea in un azzurro polvere, la sedia thonet caratterizza e firma progetti personali d’autore che sapranno stupire davvero nel tempo.
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