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Idee per una cucina glamour in bianco e nero
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Bianco e nero insieme danno sempre vita a soluzioni ben riuscite. Sono una coppia di colori che nell’arredamento funzionano molto bene, opposti che creano un connubio perfetto. Anche per la cucina sono una buona combinazione poiché generano un effetto glamour sempre attuale.  È difficile sbagliare utilizzando queste due tonalità se si cerca di ottenere un effetto equilibrato, servendosi del contrasto per far risaltare alcuni elementi. Da una parte il bianco dona luminosità agli ambienti, mentre il nero la assorbe donando al tempo stesso tutta la sua grinta e la sua forza. Il risultato sarà minimalista ma non privo di carattere e personalità se si utilizzano gli elementi giusti e applicando qualche idea che aiuta a creare un’atmosfera sofisticata ed elegante. Per arredare una cucina in bianco e nero innanzitutto bisogna partire dall’involucro della stanza. I pavimenti e le pareti contribuiscono notevolmente sul risultato finale, per cui alcuni rivestimenti non sono adatti alla creazione di uno stile glamour dominato dalla combinazione black&white. Bisognerà poi pensare ai mobili, vero nucleo funzionale della cucina, e alla finitura da assegnare ad ognuna delle sue parti ovvero le ante, i top, i laterali. Anche la scelta degli elettrodomestici e di elementi come lavandini, rubinetteria e cappe aspiranti ha il suo peso nell’immagine finale della cucina. Infine, l’inserimento di qualche elemento d'arredo particolare e degli accessori sarà il tocco con cui personalizzare ulteriormente la propria cucina in bianco e nero. Cucina in bianco e nero: pareti neutre Delle pareti neutre sono una base perfetta per l’installazione di una cucina in bianco e nero. Appoggiandosi a superfici dall’aspetto semplice e dai colori chiari la cucina avrà modo di risaltare. Non è necessario però che tutto sia perfettamente bianco e asettico, ma si potranno utilizzare superfici con una propria matericità che renderanno l’ambiente più accogliente. Ad esempio, una parete effetto cemento con le sue caratteristiche irregolarità darà alla cucina un aspetto contemporaneo in stile loft che può essere una soluzione molto chic combinata con mobili dal design raffinato. Arredi di design per una cucina in bianco e nero I mobili sono la componente che più caratterizza lo stile della cucina. Puntare su arredi di design permette di avere una cucina di alto livello, con soluzioni studiate nel dettaglio per offrire il massimo comfort nell’utilizzo. Le cucine di design adottano soluzioni originali ed innovative che facilitano la vita quotidiana rendendo più piacevole il tempo trascorso ai fornelli. La perfezione di ogni particolare e l’estrema funzionalità dei diversi elementi rende questa categoria di mobili così esclusiva, mentre l’impiego di materiali resistenti è testimone dell’alta qualità del prodotto e la ricerca di soluzioni fatte per durare nel tempo.  L’isola centrale è un elemento multifunzione nelle cucine di design. Da usare come piano di lavoro mentre si preparano i pasti ma anche come punto di ritrovo dove consumare uno spuntino seduti su confortevoli sgabelli da bar, anch’essi selezionati con cura tra le collezioni più prestigiose. Nelle cucine bianche e nere si privilegiano le linee epurate e minimaliste con volumi dalle forme geometriche ed essenziali. Nel caso dell’isola, questa diviene un blocco monolitico attrezzato per offrire la funzionalità necessaria. Dal punto di vista estetico potrà essere realizzato in armonia con i mobili della cucina per materiali e colori oppure rappresentare un elemento di rottura. Cucina in bianco e nero: luci pendenti d’effetto Per dare l’effetto glamour desiderato la scelta delle luci non va mai sottovalutata. In una cucina dove i colori prevalenti sono bianco e nero qualche lampada d’effetto darà un accento intrigante. Le lampade a sospensione sono perfette per questo scopo poiché si possono posizionare in quei punti su cui si vuole indirizzare l’attenzione. Queste luci non dovranno essere dei potenti fari ma sarà sufficiente una luce soft e calda per dare un’atmosfera piacevole. Il loro ruolo non è infatti esclusivamente tecnico ma hanno una finalità più decorativa. Installare delle lampade a sospensione sull’isola della cucina è un’idea che funziona bene poiché mette in evidenza questa zona così importante. Molto suggestivo l’effetto dato dall’installare più lampade uguali affiancate. Se invece si vuole dare un tocco più eccentrico alla cucina bianca e nera si possono scegliere diversi modelli di lampade che insieme daranno un look dinamico e giovane. Lo stile dell'intera cucina, soprattutto se ha un design molto lineare, sarà fortemente influenzato dalle forme e dai materiali che caratterizzano le lampade. Sedute e accessori in una cucina in bianco e nero Per dare un effetto glamour ad una cucina bianca e nera si può puntare molto su sedute ed accessori, anch’essi declinati nelle stesse colorazioni. Questi elementi infatti permettono di personalizzare la propria cucina e volendo si possono sostituire con semplicità per cambiare lo stile della stanza. Sedie e sgabelli di design con una propria forte identità sono ideali per dare carattere ad una cucina altrimenti anonima. Allo stesso modo accessori estrosi ed appariscenti aiutano a rendere particolare questo ambiente. Se i mobili della cucina invece hanno uno stile marcato di per sé sarà preferibile orientarsi verso sedute ed accessori dalle linee più basilari.  Un tocco originale in legno per una cucina in bianco e nero In una cucina dove bianco e nero sono protagonisti assoluti non è detto che non si possano aggiungere altre finiture per dare un tocco originale e spezzare la monotonia. Il legno ad esempio si sposa molto bene con il bianco e con il nero. L’effetto naturale del legno combinato con l’essenzialità del bianco e del nero è un abbinamento incredibilmente raffinato.  Inserire qualche elemento in questo materiale naturale in una cucina bianca e nera aiuta a dare un’atmosfera più calda. Indipendentemente dall’essenza scelta, chiara o scura, le tonalità del legno naturale producono nell’ambiente quell'effetto che rende le cucine ambienti più familiari.  Un pavimento in parquet a listoni, ad esempio, darà un’aspetto molto elegante e chic alla cucina. Non è necessario aggiungere elementi particolarmente eccentrici per ottenere un effetto glamour, la semplicità a volte è la strada vincente. La dualità tra bianco e nero sarà mantenuta anche utilizzando il legno su ampie superfici o sui mobili della cucina. Il legno infatti non ruberà la scena a colori così contrastanti tra di loro ma creerà una nuova armonia. La presenza del legno inoltre darà uno stile di ispirazione scandinava alla cucina, dove il suo effetto naturale è un’esigenza per dare quel carattere accogliente e contemporaneo.
Portone vs cancello: sicurezza per l’ingresso di casa
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Il portone o il cancello esterno rappresentano il primo approccio con la casa. Essendo un elemento visibile dall’esterno, come la facciata, esprime lo stile della casa e dei suoi abitanti per cui la scelta della soluzione giusta va ponderata con cautela soffermandosi su diversi aspetti. Prima dell’acquisto di un portone o di un cancello occorre valutare tra le altre cose: materiali che costituiscono il portone o il cancello; design; sistema di apertura; tipologia di serratura; livello di sicurezza offerto. La scelta sarà influenzata dalla configurazione dello spazio esterno e dalle esigenze per quanto riguarda l'accesso. Influisce nella scelta anche l’aspetto estetico che deve allinearsi al contesto in cui va ad integrarsi. Determinante anche la frequenza di utilizzo che varia in funzione della tipologia di edificio. Se si tratta di un condominio ad esempio sarà necessario un cancello o un portone più solido e resistente poiché viene utilizzato da più persone. Da valutare anche la forma delle ante del cancello o del portone.Queste differiscono soprattutto nella parte superiore, che può essere dritta oppure a spiovente o curva. La forma infliuenza lo stile del portone o del cancello che può essere ulteriormente personalizzato con l'aggiunta di elementi decorativi. Tipiche nei portoni le ante piene mentre i cancelli hanno un aspetto più aperto avendo ante traforate. Per rendere più comodo l’uso di portoni e cancelli si può integrare un sistema di apertura automatizzato con l’inserimento di un motore. La gestione a distanza sarà molto agevole grazie al telecomando e non sarà necessario scendere dall’auto per aprire e chiudere. Portone o cancello: pro e contro Qualsiasi scelta per essere presa in modo razionale richiede un’analisi dei pro e dei contro. Nel caso di portoni e cancelli entrambe le soluzioni offrono una sensazione di sicurezza, sia quando si è in casa sia quando si è fuori, poiché si tratta di elementi di chiusura di dimensioni importanti. Questa percezione è maggiore se l’accesso è dotato di un sistema di allarme. Nei portoni le ante a pannello chiuso riescono a schermare completamente, proteggendo la privacy poiché impediscono di vedere dall’esterno ciò che avviene al di là del portone. Per i cancelli invece le ante possono essere traforate, ovvero costituite da una struttura a griglia che lascia vedere l’interno dall’esterno e viceversa, oppure semi-traforate, ovvero costituite da un pannello chiuso solo in parte. Questa soluzione è da valutare attentamente soprattutto in presenza di bambini o animali domestici poiché potrebbe rappresentare un pericolo. Portone o cancello: valutare materiali differenti Trattandosi in definitiva di un elemento di protezione, il materiale che costituisce portoni o cancelli ha un ruolo fondamentale nella loro efficacia. Da non dimenticare che a partire dal 2017 è obbligatorio che cancelli e portoni abbiano la marcatura CE secondo la norma UNI EN 13241:2016 per cui solo i prodotti che la riportano possono essere installati. Tra i materiali più utilizzati per portoni e cancelli, l'alluminio è resistente e duraturo, non richiede particolare manutenzione ed è molto leggero se paragonato ad altri metalli, inoltre non arrugginisce. I cancelli o i portoni in alluminio offrono molte opzioni in termini di design, anche con linee moderne e minimaliste. Il ferro battuto permette di realizzare decori di pregio che danno autorevolezza all’ingresso principale della casa. Con questo materiale si realizzano cancelli molto solidi e resistenti ma tendono ad arrugginire, cosa che non accade con materiali come l’acciaio galvanizzato, anch’esso da valutare per la realizzazione di cancelli o portoni. Risultano estremamente leggeri portoni e cancelli realizzati in PVC. In questo caso però la leggerezza non si accompagna alla grande resistenza, per i serramenti per esterni in questo materiale possono essere rinforzati con l’inserimento di elementi in alluminio. Anche dal punto di vista estetico il PVC è una scelta meno pregiata rispetto ad altre soluzioni ma è un’idea a cui ricorrere quando si ha un budget ridotto. Altro materiale con cui si realizzano portoni e cancelli è in legno, le cui caratteristiche variano in base all’essenza. Da preferire quelle più dure che assicurano maggiore resistenza nel tempo. Purtroppo il legno è soggetto ad invecchiamento e alla formazione di spaccature. Portone o cancello: considerare le tipologie di aperture Per orientarsi sulla tipologia di apertura da scegliere per il portone o il cancello bisogna tenere conto di aspetti come lo spazio che si ha a disposizione e la pendenza del terreno  L'apertura a battente è la più comune per cancelli e portoni. L’apertura delle ante è a 90° o 180°, mentre il senso di apertura solitamente è verso l’interno poiché verso l’esterno solo in pochi casi non si invade il suolo pubblico. Il cancello o il portone principali si possono accompagnare ad una più piccola porta pedonale. Portoni e cancelli con apertura scorrevole hanno un ingombro ridotto e sono ideali nelle situazioni in cui c’è poco spazio. Può avere una o più ante che si aprono in senso opposto. Il funzionamento si basa sull’installazione di una guida a pavimento lungo la quale le ante possono scorrere. Un’alternativa sono i cancelli scorrevoli autoportanti da considerare quando l’installazione della prima opzione non è possibile. Portone o cancello: gestire la manutenzione La manutenzione è fondamentale per preservare in buono stato il portone o il cancello. Innanzitutto è necessario effettuare una pulizia periodica per eliminare depositi di sporco ed eseguire un controllo del funzionamento per prevenire guasti. Per portoni e cancelli con apertura a battente bisognerà controllare la ferramenta e oliare per garantire un'apertura fluida. Per quelli con apertura scorrevole invece bisogna tenere il binario di scorrimento sempre libero da detriti che si possono accumulare finendo per ostruire il passaggio delle ante e che potrebbero portare alla fuoriuscita del cancello o del portone dal binario. La manutenzione varia anche in base ai materiali di cui sono fatti cancelli o portoni. Quelli in PVC o in alluminio richiedono scarsa manutenzione, è sufficiente la pulizia per farli durare a lungo. Quelli in metalli non trattati richiedono invece l’applicazione di prodotti antiruggine mentre quelli in legno l’applicazione di impregnante per rafforzare le fibre e proteggerle dagli agenti atmosferici. Portone o cancello: ponderare i costi Scegliere un portone o un cancello per la propria casa partendo dai costi non è un modo corretto di operare. Cercare il risparmio può andare a discapito della propria sicurezza e della durata del nuovo serramento. Come sempre, i costi per prodotti su misura variano in base alle caratteristiche del portone o del cancello. Dimensioni importanti comportano una spesa maggiore mentre misure standard hanno un costo inferiore rispetto a soluzioni su misura. Il costo varia anche in base al materiale. I cancelli in alluminio sono i più costosi mentre quelli in PVC sono i più economici. La realizzazione di un portone o un cancello comporta una spesa di circa 500€ al mq, a cui si aggiungono i sistemi di automazione. Approssimativamente l’installazione di un portone o un cancello carrabile ha un costo che parte da circa 2.000 €.
Cucina da esterno: progettare uno spazio da vivere outdoor
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Se pranzare e cenare all’aria aperta è un’abitudine irrinunciabile durante l’estate, costruire una cucina per esterni renderà il tutto più confortevole. Le cucine outdoor possono essere personalizzate in diversi dettagli, sia per la funzionalità che per l’estetica. Il progetto richiede una valutazione di aspetti come le necessità dell'utilizzatore, il budget e le dimensioni dello spazio disponibile. Per arrivare alla soluzione più adatta questi elementi devono essere messi insieme per dare vita ad un progetto su misura, corrispondente alle aspettative. Potrebbe trattarsi di una cucina molto semplice, dotata di griglia per il barbecue ad uso occasionale, oppure una zona all’aperto più articolata, completa di tutti gli elettrodomestici. Possedere una cucina in terrazzo o in giardino costituisce un plus per una casa. Con un buon progetto si ottiene uno spazio da vivere molto piacevole ed allo stesso tempo pieno di stile. Se la cucina viene aggiunta in un secondo momento, una buona integrazione nello spazio esterno potrebbe richiedere delle modifiche nella distribuzione e degli adeguamenti. Se non presenti, sarà necessario inoltre realizzare gli impianti necessari per avere l’acqua, l’elettricità o il gas a cui collegare la cucina.  Progettare una cucina outdoor non è molto diverso rispetto alle logiche necessarie per realizzare una cucina indoor. A cambiare sono soprattutto i materiali, che devono essere resistenti agli agenti atmosferici a cui sono esposti. Da preferire quindi materiali come l’acciaio inox, i legni tropicali o i materiali lapidei idonei agli esterni, oppure in alternativa si può realizzare una cucina in muratura.  Cucina da esterno lineare dotata di ogni confort Disporre i vari moduli della cucina in linea è una soluzione molto funzionale e pratica, purché non sia eccessivamente sviluppata in lunghezza, al punto da rendere faticoso il percorso da un elemento all'altro. Se si ha uno spazio largo a sufficienza si può realizzare una seconda linea di mobili parallela a quella principale, che fungerà da isola se la cucina si apre su uno spazio aperto. In questo modo si aumentano i piani di lavoro che potranno essere utilizzati anche come bancone se si aggiungono degli sgabelli. Con una buona progettazione in poco spazio si riesce a concentrare tutto il necessario per una cucina da esterni. Un blocco cucina compatto è ideale quando non si vuole destinare a questa funzione un'ampia superficie del proprio ambiente esterno ma si desidera avere praticità e comfort. Soluzioni di design sono studiate per offrire l'essenziale per la preparazione di cibi all’aperto in uno sviluppo di pochi metri lineari, senza mai dimenticare il contributo di una resa estetica gradevole nella creazione di ambienti di vita outdoor. Inoltre può essere utilizzata contemporaneamente da più persone senza creare intralci. Cucina a L pratica e razionale Un’altra opzione da valutare è la disposizione della cucina da esterni a L. Questa soluzione si può realizzare addossata ad una o più pareti, in modo che la cucina sia riparata, oppure a libera installazione. La funzionalità di questa distribuzione ad angolo è data dall’ottenere il famoso triangolo di lavoro, sempre da tenere in considerazione quando si progetta una cucina secondo i principi dell'ergonomia. Questo tipo di sviluppo, infatti, consente di avere piccole distanze da coprire per raggiungere le diverse aree funzionali mentre si adopera la cucina, migliorandone la praticità di utilizzo.  Una cucina all’aperto con distribuzione a L, oltre ad essere funzionale, occupa bene lo spazio ed aiuta ad organizzarlo. Se si dispone di un’ampia superficie aperta, si può collocare la cucina in modo da suddividere in ambienti differenti a seconda della funzionalità. Ad esempio, separando la zona pranzo dalla zona living interponendo la cucina al centro.  Cucina outdoor a U: piccola ma funzionale Una cucina che si caratterizza per uno sviluppo a U consente di ottimizzare lo spazio ottenendo in un un’area ridotta tutta la funzionalità necessaria per cucinare all’aperto. Una cucina di questo genere può essere posizionata al centro dello spazio, divenendo angolo focale dell’ambiente outdoor. Ponendola in posizione centrale sarà accessibile da tutti i lati per soddisfare l’ego dello chef. Cucina outdoor con isola capiente Attraverso progetti particolari si rende speciale l’ambiente outdoor che diverrà un’attrazione per la casa e sarà amato dagli ospiti. Se l’isola è un must per le cucine da interni, in esterni diventa una vera e propria chicca. Ci si può sbizzarrire a progettare un’isola ampia e attrezzata di tutto. La si può trattare come fosse un gazebo, con la sua copertura e gli sgabelli dove consumare il cibo appena cucinato e con l’accesso da ogni lato. Questa soluzione è ideale per passare del tempo in buona compagnia intorno alla griglia o ai fornelli.  Cucina outdoor: una zona barbecue attrezzata Se non è necessario avere una cucina completa ma si preferisce puntare su una zona barbecue attrezzata in modo perfetto il progetto sarà concentrato su questa funzione.  Il barbecue rappresenta un modo di cucinare alternativo e divertente, molto conviviale ed informale. Per realizzare una grigliata nella massima comodità è necessario avere non solo una griglia ma sono indispensabili anche dei piani di appoggio che agevolano le preparazioni. Aggiungendo anche una piastra in acciaio inox si può realizzare un ulteriore genere di cottura, leggero e senza l’aggiunta di grassi. Utile anche avere un piccolo frigo per stivare le bevande al fresco. Sono vari i modelli di barbecue tra cui scegliere in base alle proprie esigenze. Questa decisione sarà influenzata principalmente dal luogo di utilizzo e dalle sue caratteristiche, dallo spazio disponibile e dalla frequenza con cui si desidera utilizzare il barbecue. Le opzioni da valutare sono:  barbecue a carbone, è il più conosciuto ma per chi ha poca dimestichezza con la cottura alla brace può risultare complesso raggiungere risultati ottimali; barbecue a gas, produce poco fumo e richiede tempi di cottura ridotti, è pratico e semplice da utilizzare poiché la temperatura si regola con facilità attraverso le manopole dei bruciatori; barbecue elettrico, è simile ad una bistecchiera elettrica ed è adatto agli utilizzi sporadici.  Funzionali i barbecue con coperchio che permettono di ottenere una cottura perfetta anche per cibi spessi, poiché il calore riesce a raggiungere l’interno. Installando un barbecue da incasso si ha un effetto molto elegante, si tratta però di una struttura fissa che è preferibile installare dove è presente una copertura. Avendo invece la necessità di una soluzione mobile sono da considerare i modelli freestanding che si spostano con facilità ovunque si voglia allestire il barbecue.
Serra bioclimatica: vivere al meglio gli spazi esterni di casa
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A prima vista è simile ad una veranda ma, in realtà, la serra bioclimatica, detta anche serra captante o serra solare, è qualcosa di più complesso. Non si tratta semplicemente di uno spazio con copertura trasparente ma, come il nome stesso suggerisce, si comporta in maniera simile ad una serra, captando l’energia solare a cui è esposta durante le ore diurne. Una serra bioclimatica è un sistema solare passivo utile alla riscaldamento di un’abitazione, una soluzione di edilizia sostenibile rispettosa dell’ambiente e che consente di abbassare i costi in bolletta e di ottenere un maggiore comfort abitativo dato da una climatizzazione naturale e green. Realizzare una serra bioclimatica richiede la disponibilità di un'area esterna connessa alla propria casa su cui si possa andare a costruire. Analogamente ad una veranda, anche in questo caso si possono sfruttare spazi come terrazze o balconi, oppure si potrà realizzare un’estensione dell’abitazione che avrà una perfetta integrazione con l’edificio esistente. Per questo genere di costruzione è richiesta una progettazione architettonica ma è necessario anche un progetto dal punto di vista bioclimatico e nel rispetto delle normative. Ad esempio, è indispensabile calcolare gli apporti solari in conformità con le norme UNI/TS 11300 e UNI EN ISO 13790. Inoltre deve essere realizzata una relazione tecnica che descrive ogni componente della serra bioclimatica ed il tutto deve essere firmato da un tecnico abilitato. L’obiettivo è che il progetto dimostri l’ottenimento di un risparmio energetico di almeno il 10% del fabbisogno nella stagione invernale. Serra bioclimatica: vantaggi e caratteristiche Costruire una serra bioclimatica apporta una serie di vantaggi per un'abitazione. Il principale di questi è il riscaldamento dello spazio interno alla serra e degli ambienti adiacenti. Questo è un grande beneficio poiché si tratta di un calore prodotto a costo zero e quindi con un notevole risparmio energetico. Altro importante vantaggio dato dalla presenza di una serra bioclimatica è l’ottenimento di uno spazio che dispone di una forte illuminazione naturale, che può raggiungere l’interno della casa se sulla parete esterna è presente una finestra. Affinché sia considerata tale, la serra deve avere necessariamente esposizione a sud, orientamento che gode di molte ore di luce diretta durante il giorno. Alcuni regolamenti locali consentono anche orientamento nei quadranti sud est e sud ovest. Allo stesso tempo grazie ad una serra bioclimatica si ottiene uno spazio abitabile con vista sull’esterno, usufruibile in ogni periodo dell’anno. Durante l’estate l’ambiente potrebbe surriscaldarsi per cui devono essere presenti almeno un’apertura per favorire la ventilazione ed un sistema di ombreggiatura mobile. Le superfici trasparenti di pareti e tetto sono costituite da vetro o materiale plastico che ha la capacità di limitare la dispersione termica. Per essere considerata tale una serra bioclimatica deve possedere inoltre determinati requisiti tecnici con percentuali che possono variare a seconda del luogo, tra questi: almeno il 50% della superficie disperdente deve essere costituita da elementi trasparenti; la dimensione deve essere inferiore o uguale al 15% rispetto a quella dell'edificio a cui è collegata, ma si può arrivare fino al 30%; deve apportare una riduzione di almeno il 10% del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale; non può essere installato al suo interno né un impianto di riscaldamento né di raffrescamento; deve essere apribile per una superficie pari ad almeno un terzo dello sviluppo dell’involucro; all’interno deve essere presente un accumulatore termico (ad esempio, un pavimento che assorbe il calore e lo rilascia lentamente); il locale adiacente alla serra deve avere almeno una finestra che affaccia sull'interno della stessa. Serra bioclimatica: quale tipologia scegliere Le serre bioclimatiche si differenziano per la forma, il posizionamento e la funzionalità. Per quanto riguarda la forma c’è assoluta libertà, purché si rispettino i requisiti di legge. La posizione viene valutata in base al contesto e può occupare un’intera facciata dell’edificio oppure una sua parte, in base alle dimensioni.  Le principali soluzioni sono: serra bioclimatica incassata, perfettamente integrata con l'edificio; serra bioclimatica semi-incassata, quando le pareti o il tetto della serra sono parzialmente integrati nell’edificio; serra bioclimatica addossata, condivide una delle quattro pareti con l’edificio ed ha un tetto trasparente inclinato. Dal punto di vista della funzionalità invece le serre bioclimatiche si distinguono in base alle modalità di scambio di luce e calore con l’interno dell’abitazione: serra bioclimatica a guadagno diretto, completa integrazione con l’edificio, possibile quando la parete di separazione con lo spazio è trasparente, regolabile, scorrevole o rimovibile; serra bioclimatica a guadagno indiretto, quando lo scambio di calore verso il locale da riscaldare avviene per radiazione quando la parete non è isolata e svolge quindi la stessa funzione di una parete ad accumulo in presenza di aperture che consentono la circolazione; serra bioclimatica a scambio convettivo, quando sono presenti piccole aperture che consentono la circolazione per convezione oppure condotti di ventilazione forzata che consentono di portare il calore anche in locali non adiacenti; serra bioclimatica a guadagno isolato, quando la parete presenta un isolamento. Serra bioclimatica: impatto estetico Esteticamente le serre biochimiche sono una costruzione molto elegante e moderna poiché si tratta di un grande volume trasparente che si va a combinare con un edificio dalle pareti opache. Può avere differenti stili, da valutare in base all’estetica dell’edificio, soprattutto se si tratta di un elemento che viene aggiunto in un secondo momento. La componente che determina maggiormente l’impatto estetico della serra bioclimatica sono i profili di cui è costituita che possono solitamente sono in alluminio o PVC, in differenti colorazioni, oppure in legno lamellare. Quando si interviene su edifici di rilevanza storica, artistica o architettonica naturalmente bisognerà salvaguardarne le caratteristiche nel momento in cui si va a realizzare l’aggiunta di una serra bioclimatica, così come bisogna verificare riguardo all’esistenza di vincoli paesaggistici o ambientali. Anche in condominio bisogna prestare attenzione all’impatto estetico dato dall’aggiunta di una serra bioclimatica. In questa tipologia abitativa infatti bisogna preservare il decoro architettonico del fabbricato, effettuando un intervento che rientri nelle modifiche consentite dal regolamento condominiale e senza apportare disagi agli altri condomini. Serra bioclimatica: normativa e permessi Solitamaente quando una costruzione costituisce un aumento della volumetria dell’involucro dell’edificio è necessario l’ottenimento del permesso di costruire. Nel caso della serra bioclimatica invece, secondo i regolamenti locali di diverse regioni italiane, la sua superficie non costituisce un ampliamento poiché viene considerato come volume tecnico quando le sue dimensioni non superano il 15% della superficie dell’abitazione e pertanto non è necessario richiedere il Permesso di Costruire ma è sufficiente una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Se invece si arriva a coprire una superficie fino al 30 % dell’edificio principale sarà necessario ottenere il Permesso di Costruire, poiché la serra bioclimatica va a costituire un intervento di nuova costruzione a tutti gli effetti. In ogni caso devono essere sempre rispettati i requisiti che rendono questa tipologia di costruzioni equiparabili a volumi tecnici, integrandosi nell’edificio e dimostrando la riduzione dei consumi energetici ottenuta attraverso una relazione redatta da un tecnico abilitato esperto in Certificazione Energetica. Considerate le variazioni a seconda delle regioni e dei singoli comuni, prima della costruzione è necessario sempre controllare quali sono le disposizioni dei regolamenti locali vigenti poiché se non se non rispettate si commette il reato di abuso edilizio. Quanto costa realizzare una serra bioclimatica Il costo di una serra bioclimatica dipende da una serie di fattori da valutare caso per caso, tra i quali le dimensioni e la qualità dei materiali impiegati incidono notevolmente sul costo complessivo. Ad influire sulla spesa da affrontare anche il costo della progettazione, delle certificazioni e dei permessi da ottenere, la realizzazione di elementi su misura e la manodopera specializzata necessaria.  In media il prezzo richiesto è di 500 €/mq ma, considerando che ogni singolo progetto ha le sue peculiarità, l’unico modo per avere un’idea precisa deo costi reali è chiedere un preventivo personalizzato. Decidere di realizzare una serra bioclimatica è comunque vantaggioso poiché va ad apportare un notevole risparmio nei consumi energetici dell’abitazione e quindi si può intendere come investimento che si ammortizza nel tempo. Inoltre, grazie a questo intervento, la casa subisce un notevole aumento di valore in caso di vendita.
Vimini: un materiale rurale per arredi di design
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Il vimini è un materiale tradizionale di origini antichissime. Per il suo aspetto rustico e le lavorazioni artigianali necessarie per ottenerlo inizialmente era un materiale di uso rurale ma il suo impiego si è esteso alla produzione di mobili dalle linee innovative, adatti ad ambienti contemporanei e dall’estetica sofisticata. Alla base di qualsiasi oggetto in vimini c’è una particolare abilità manuale nel realizzare un intreccio utilizzando questa fibra naturale ottenuta dal salice. Si tratta di una tecnica che consente molte possibilità a seconda del disegno che si desidera ottenere. Ogni modello può essere personalizzato in ogni dettaglio, con variazioni nelle dimensioni degli intrecci e nelle forme. Simile al vimini è il midollino ricavato da un particolare tipo di palma, il rattan. L’effetto è molto simile, ma quest’ultimo è una fibra ancor più tenera e di facile lavorazione che consente di ottenere intrecci più fitti. La lavorazione del vimini richiede una grande conoscenza del materiale per poter sfruttare le sue potenzialità ed ottenere prodotti di alta qualità e resistenza.  Per la realizzazione di mobili, le strutture possono essere in altri materiali naturali come bambù o legno, a cui vengono fissati gli intrecci in vimini per completare. La manualità dell’artigiano che esegue la lavorazione influenza notevolmente il risultato finale. L’obiettivo è un intreccio perfetto, simmetrico, con distanze sempre precise, anche se qualche piccola imperfezione renderà l’oggetto ancora più prezioso per la sua unicità. Anche il materiale di partenza, essendo una fibra naturale può avere variazioni di spessori e sfumature di colore che rendono ogni elemento prodotto diverso dall’altro. Dall’impiego prettamente nell'agricoltura o nel giardinaggio alla realizzazione di scope e cesti il vimini arriva dunque alla produzione industriale: da un materia di origine rurale si ottiene un prodotto di design. Vimini per salotti d’autore Con il vimini si realizzano arredi che si possono inserire in interni o in esterni, donando un’atmosfera calda ed accogliente grazie alla bellezza naturale delle fibre e dominati dalle tonalità calde di questo materiale. Le sedute come sedie, poltrone e divanetti sono i prodotti maggiormente realizzati in vimini a cui si aggiungono tavolini, pouf e paralumi. Molte aziende di design si sono interfacciate con questo materiale tradizionale, elaborando dei modelli molto lontani dalle più tradizionali lavorazioni artigianali, ottenute elevando la tecnica ad un livello più alto, anche ispirandosi a quelle di lontane culture che hanno una incredibile padronanza nella realizzazione di intrecci di diverso genere.  Arredi di grande bellezza vanno ad impreziosire gli ambienti donando comfort e stile. Utilizzare pezzi firmati da noti designer che hanno interpretato secondo il loro personale punto di vista il vimini dona al salotto un'atmosfera moderna e sofisticata. Inserendo qualche poltrona in questo materiale si aggiunge grande fascino al soggiorno e si ottiene un ambiente trendy. I materiali naturali sono infatti tra quelli più ricorrenti e ricercati negli interni d’autore più attuali, dove la voglia di collezioni ecofriendly ed in sintonia con tendenze come il cocooning, il boho o il wabi sabi. Letto in vimini dettagliato e particolare Sedie, poltrone e cestini sono soltanto alcuni degli elementi che è possibile realizzare utilizzando il vimini. Sono meno diffusi mobili più grandi come le strutture letto che si contraddistinguono per un’estetica esotica, elementi perfetti da utilizzare per arredare una camera da letto d’ispirazione tropical.  Si tratta di un cambio di scala che permette di ottenere realizzazioni di forte impatto decorativo, in cui gli intrecci sono un elemento ornamentale che caratterizza il manufatto. I dettagli delle lavorazioni, elaborati da sapienti mani, danno vita a letti unici con cui dalle alla propria stanza un carattere esclusivo.  Vimini in bianco: arredi luminosi e delicati Oltre alla colorazione naturale, gli arredi e gli oggetti in vimini si possono trovare anche colorati. Essendo una fibra naturale infatti si può dipingere proprio come il legno, ottenendo così il colore desiderato. Arredi in vimini bianco si inseriscono armoniosamente in interni o esterni dove si vuole dare grande luminosità e leggerezza. Una soluzione molto delicata che si concilia bene con differenti stili donando, a seconda del contesto, un tocco mediterraneo, uno spirito shabby e romantico oppure da utilizzare per creare atmosfere dall'elegante stile coloniale.  Chi ama eseguire lavoretti fai da te, può trasformare un vecchio arredo in vimini pitturandolo di bianco per donargli una nuova vita. Prima di procedere alla verniciatura usando una pittura per legno, sarà necessario carteggiare bene la superficie in modo che il colore possa fissarsi ed eventualmente stuccare dove sono presenti fori o spaccature. Sedute in vimini outdoor Le collezioni di sedute in vimini per arredare gli spazi esterni danno al giardino o al terrazzo un look molto gradevole. Purtroppo però il vimini tende a schiarirsi con il tempo e per via dell’esposizione al sole, perdendo gradualmente il suo aspetto originale. Diventa quindi necessario essere molto attenti alla cura di questo genere di mobili outdoor. Per prolungare la durata del vimini è sufficiente l’applicazione periodica di un prodotto protettivo o di un impregnante, come per la normale manutenzione di qualsiasi mobile in legno da esterni. Per ovviare a questa necessità si può optare per le versioni in plastica o in resina, che hanno una resistenza superiore nel tempo ed esteticamente sostituiscono bene l’effetto dell’intreccio delle fibre naturali. Il vimini consente di realizzare praticamente qualsiasi genere di seduta per l'outdoor, dalle più essenziali alle più elaborate. A partire da questo materiale così semplice si possono ottenere infatti modelli molto sofisticati come le straordinarie soluzioni proposte dalle più grandi aziende di design.  Le sedute sospese per esterni ad esempio sono un arredo particolare con cui caratterizzare un ambiente all’aperto, creando degli angoli dedicati al relax molto suggestivi.  Vimini: utili cesti e pratici contenitori Il vimini è un materiale molto usato per la realizzazione di cesti e contenitori da utilizzare per diversi utilizzi in casa. La versatilità nella lavorazione consente infatti di ottenere svariate forme e realizzare complementi di ogni genere. La bravura e l’esperienza nell’esecuzione di prodotti in vimini porta alla creazione di oggetti con particolari che li rendono ancora più funzionali grazie a delle attenzioni particolari. Ad esempio, l’inserimento di manici consente di poter afferrare il cesto in modo agevole oppure dettagli come la realizzazione di una linea svasata per consentire l’impilabilità aiutano a guadagnare spazio nella conservazione di più cesti simili. Con il sapiente intreccio delle fibre di vimini si ottengono contenitori di ogni forma, anche provvisti di coperchi o di fodere in tessuto, pratici per una serie di situazioni e necessità in ogni angolo della casa. Dalla cesta della biancheria da lavare al vano in cui conservare plaid e cuscini in salotto oppure al contenitore in cui riporre i giocattoli dei bambini. L’essenzialità dell’aspetto di questi contenitori insieme alla loro eleganza rende semplice l’inserimento in diverse tipologie di ambiente, rendendoli un vero e proprio evergreen.
Loft: un appartamento industriale senza confini
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Un appartamento senza confini, dove la definizione di monolocale non si addice, data la funzionalità di un’apertura aggiuntiva verso la facciata principale di un edificio industriale riconvertito ad abitazione, che aggiunge un ambiente molto importante e pratico, all’intera casa. Un loft creato per gli appassionati degli elementi originali di un’abitazione, che trova in questo progetto, una sensazionale soluzione per un tipico appartamento cittadino. Zona giorno e spazio per la notte coincidono e dialogano perfettamente grazie all’impiego di complementi d’arredo ben studiati e abbinati. L’area ufficio, risulta perfettamente organizzata e strutturata, così come la stanza da bagno, ricavata in una metratura particolare accanto alla porta d’ingresso. Nulla di più è necessario per vivere e pianificare le proprie giornate lavorative o le serate da trascorrere in tranquillità in compagnia di un buon libro o da passare in modo spensierato e allegro con gli amici più intimi. Un unico ambiente per living e zona notte Le dimensioni dell’appartamento e la sua conformazione strutturale, hanno reso possibile progettare un unico spazio open space che comprende le due zone più importanti di una casa: un living con cucina e soggiorno e zona notte. Su un’unica parete sono stati posizionati gli arredi fondamentali e maggiormente ingombranti delle due aree. Un bel divano componibile e morbido si colloca verso la parete finestrata per sfruttare al meglio la luce naturale durante il giorno. Una scelta appropriata anche per la comodità di poter disporre all’occorrenza, di sedute originali e da spostare in caso se ne abbia la necessità, per realizzare sistemazioni ideali in ogni situazione che si può venire a creare. Accanto, ecco che un confortevole e razionale mobilio, è stato disegnato e creato ad hoc per contenere un armadio in orizzontale. Una superficie divisa in dodici scomparti, tutti profondi per riporre vestiti, biancheria e ogni optional utile per la persona. Al di sopra un basso separé, delimita il letto, costituito da un semplice e soffice materasso appoggiato lungo la seconda parete. L’illuminazione presente si riduce a due tesate nere con faretti orientabili, collocate nella zona giorno. Il risultato finale? Un unico ambiente per living e zona notte, accessoriato con elementi essenziali, confortevoli e adeguati allo spazio a disposizione e alle funzioni che devono essere espletate al suo interno. Cucina: contenuta e organizzata La cucina in questo loft è stata inserita in una rientranza della camera principale e pur avendo una metratura contenuta, risulta perfettamente utilizzabile e organizzata nel contenere stoviglie e alimenti. Nella parte bassa, un forno combinato, un mobiletto, una lavastoviglie e un frigo trovano si trovano composti in una combinazione lineare e in sequenza. Tutto rigorosamente in acciaio lucido, caratteristico delle cucine industriali, qui riprodotta in dimensioni mini. Fornelli e lavello sono posizionati sul top e sormontati da due pensili con anta a ribalta molto larghi e capienti. Nulla di più è stato inserito. Nessun oggetto che possa essere di ostacolo nei punti di passaggio verso la zona studio adiacente. Tavoli pieghevoli vengono introdotti quando si hanno ospiti mentre un piano lungo la parete finestrata diventa un piano d’appoggio - bancone per colazioni, pranzi e cene per due.  Zona ufficio: luminosa e strutturata Proseguendo nella stanza “jolly”, un balcone esterno tamponato e adibito in questo caso a zona ufficio, si trovano ben allineate un’ampia scrivania con delle strutture metalliche adiacenti, corredate di mensole con scatole portaoggetti. Una piantana nell’angolo destro è l’unica fonte di illuminazione artificiale, dal momento che le ampie finestre, rendono l’intera zona estremamente luminosa.  Questo luogo di lavoro casalingo, utile per i lavoratori freelance o in smart working, diventa un’appendice di questo loft cittadino che riesce a coniugare spazio da dedicare alla vita lavorativa e spazio da destinare al tempo libero, al relax e alle faccende quotidiane all’interno del proprio appartamento. Bagno: contemporaneo e ricercato La stanza da bagno è stata progettata in modo contemporaneo e ricercato. Una parete trasparente, con porta centrale, la divide dalla zona giorno e con una tenda minimal è possibile garantire una ottimale privacy se sono presenti degli ospiti nel living. Tutti i sanitari moderni sono disposti lungo lo stesso tramezzo, frontali rispetto alla zona notte, mentre la doccia, spaziosa e capiente, è stata collocata in una nicchia ricavata sul lato sinistro rispetto al corridoio d’ingresso. Un adeguato e valido spazio, trasformato in un luogo concreto ma affabile, connotato da un modernismo pacato e sensazionale. Rivestimenti: commistione di tipologie materiche Come ben si è notato dalle immagini che ritraggono questo loft industriale, riconvertito ad appartamento cittadino, la fusione tra i rivestimenti nuovi e innovativi e quelli autentici e originali del posto, sono una manifestazione ben assortita di una commistione di tipologie materiche differenti ma eccezionali.
Legno: il vero protagonista nel tuo bagno
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  Molti sono gli elementi che aiutano a rendere un semplice ambiente di servizio, funzionale, pratico ed efficiente. Ma realizzare un bagno bello, di tendenza e glamour chic dipende in realtà da pochissime, se non uniche scelte, che riguardano il filo conduttore dell’intero progetto di interior design. Disposizione all’interno degli spazi e forme dei sanitari già evidenziano la scelta stilistica che si vuole associare all’ idea di home decor che si intende realizzare. Tuttavia sono i materiali per i rivestimenti e conseguentemente i complementi d’arredo, che connotano un trend piuttosto che un altro. Piani di calpestio, pareti e mobili sono legati innegabilmente tra loro e a seconda delle commistioni che li coniugano è possibile dare origine a soluzioni più classiche e tradizionali o maggiormente contemporanee e minimaliste. Se l’opzione ricade su un prodotto univoco e impiegato in diverse modalità, allora lo si deve esaltare al meglio per renderlo il vero protagonista nel bagno. Di cosa vogliamo parlarvi oggi? Di uno tra i materiali da costruzione e arredamento più longevi e tradizionalmente utilizzati: il legno, e di come e dove usarlo all’interno di un bagno che sarà alla moda e oltremodo confortevole. Legno in bagno: arredi e complementi Entrando in un qualsiasi bagno di casa è praticamente impossibile non trovare un mobile o anche un solo piccolo complemento d’arredo che non sia realizzato in legno. Nella versione più classica di interi pezzi realizzati su misura, dotati di specchiere, cassetti e armadietti o nei modelli più moderni come semplici piani d’appoggio per uno o più lavabi o in consolle monolitiche sospese e organizzate internamente, un materiale come il legno viene reso protagonista, con i suoi colori e venature, dalla bravura e capacità di artigiani sapienti che realizzano prodotti pregiati e unici. E’ inoltre un materiale eco, resistente, duraturo nel tempo e con un’ampia gamma di essenze tra cui optare, ognuna con le proprie peculiarità e caratteristiche. Arredi in legno, ampi e capienti o contenuti e minimal si adattano alle più particolari richieste ed esigenze per creare un bagno efficiente, comodo ed esteticamente perfetto. Legno in bagno: un pavimento di design Ormai è sempre più usuale, che all’interno di un bagno, venga utilizzato un pavimento di design in legno per progettazioni di stile e classe. Benché ancora in molti siano scettici sull’impiego di un parquet in una stanza così delicata a causa di acqua, umidità e vapori, è in realtà una tra le tante opzioni per pavimentazioni ad essere maggiormente apprezzata. Connotare un bagno con l’impiego del legno su un’ampia superficie sempre in vista e molto utilizzata, richiede un pizzico di accortezza nelle fasi di pulizia e igienizzazione. Trattate in modo particolare per resistere a questi agenti, molte sono le essenze che possono essere adoperate, così come le rifiniture e le colorazioni che vanno dal legno sbiancato di acero, al rosso doussié, al nero wengé. Anche la posa varia da progetto a progetto e non vi sono regole precise per una tendenza piuttosto che un’altra. Sia per un bagno più tradizionale, che per uno contemporaneo, la classica spina di pesce è ancora molto ambita e ritornata nuovamente in voga. Soluzioni a correre vengono invece scelte quando la dimensione dei listoni ha una lunghezza particolarmente ampia e se la metratura dell’ambiente è contenuta, aiuta sicuramente ad ampliare gli spazi. Proposte ad hoc, vanno vagliate di volta in volta e supportate dall’idea finale che si vuole raggiungere, compatibilmente con l’area a disposizione e i vincoli e problemi che a volte si interfacciano strada facendo. Legno in bagno: chic sulle pareti Altra modalità per fruire del legno come vero protagonista in un bagno, riguarda la sua collocazione chic su intere pareti o porzioni di queste. Particolare, ricercato e davvero inaspettato nel risultato, è l’utilizzo di questo approccio come decoro totale di un’intera stanza di servizio, che si trasforma invece una sorta di piccola spa casalinga accogliente e trendy. Pannelli di legno su misura vengono applicati sulla muratura interna e proposti in svariate metrature. Le forme di solito ricadono nel classico rettangolo o nel quadrato ma solo dove è possibile evitare tagli a causa di nicchie o antiestetiche riseghe esistenti. Anche in questo caso il legno è assolutamente trattato in precedenza per resistere a schizzi di acqua su lavandini e all’umidità che si può formare dopo bagni e docce. Per richiamare il tema già adoperato per il pavimento, è invece possibile trovare degli inserti distintivi e caratteristici tra parti di parete intonacata e collocati in modo continuativo per non creare interruzioni in una decorazione originale e di tendenza. Legno in bagno: di tendenza nella doccia Doccia ampia, completamente vetrata e ben visibile non appena si entra nel bagno? Valorizzarla e renderla il punto di forza dell’intero spazio è davvero molto semplice, in special modo se per il suo rivestimento viene valutata e scelta l’opzione legno: caldo al tatto, bello alla vista, profumato per l’olfatto. Già sperimentato in saune e bagni turchi, se lavorato in maniera specifica, la sua resistenza è notevole. Occorre prestare particolare attenzione, magari supportati dall’esperienza e dalla competenza di professionisti del settore, alla scelta dell’essenza legnosa più adatta nonché alle finiture più robuste e durevoli da associare. L’esito che ne scaturirà sarà quello di avere un bagno di tendenza grazie ad una doccia in legno di pregio e sempre attuale. Legno in bagno: rivestimento per la vasca Anche una vasca da bagno può essere rivestita o incassata in strutture progettate in legno. Nel primo caso si tratta di innovativi pezzi di design realizzati con la commistione di più materiali. Resine per interni e lignee per esterni. Il prodotto che ne scaturisce è un oggetto che in modo unitario sa caratterizzare l’intera stanza da bagno e collocato nelle versioni freestanding, potrà essere visionato e apprezzato da ogni lato e angolazione. Se si pensa invece di incassare una vasca da bagno, per inglobare anche la funzione doccia o mobiletti laterali, per recuperare spazio e creare una parete attrezzata e funzionale, allora le proposte in legno per pannelli di rivestimento e antine, è la possibilità più versatile tra cui optare. Ottima facilità di lavorazione, praticità nella posa e innumerevoli essenze da abbinare, renderanno il legno il vero protagonista del vostro bagno.
Arredare un living classico rivisitato in chiave moderna
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  Arredare seguendo le caratteristiche di uno stile classico, non significa necessariamente rimanere ancorati alla tradizione e rendere obsoleti e antiquati i vari ambienti di casa. Per quel che riguarda la zona giorno, ad esempio, è sempre più abituale osservare progetti dove un living classico viene rivisitato in chiave moderna grazie a molti elementi che concorrono nel rimanere fedeli ad una tendenza sobria ed elegante ma disposti secondo nuove modalità, abbinati ad accessori unici e senza tempo e con l’utilizzo di colori che rendono il look dell’intero contesto, più trendy e contemporaneo. Vediamo insieme 5 fondamentali passi da rispettare per ideare una zona giorno classica ma attuale e che renderanno il vostro living ben studiato, ottimizzato nella composizione degli spazi e reso signorile e distintivo dalla commistione di arredi e optional. Contemporanea divisione degli spazi Il primo punto essenziale da cui partire per attuare un piano di arredo per un living classico da “svecchiare”, riguarda la contemporanea divisione degli spazi. A differenza delle concezioni odierne, una zona giorno legata alla tradizione, conta molte funzioni al suo interno, ma in ambienti a sé stanti: grande cucina attrezzata con tavolo per la famiglia; sala da pranzo con tavolo per gli ospiti; soggiorno che può contemplare sia un grande salotto accogliente e più formale, che un’area relax o studio maggiormente intima ed esclusiva per i padroni di casa. Per mantenere l’idea di arredare un living in stile classico e signorile, ma volendolo rivisitare in chiave moderna, è assolutamente possibile facendo dialogare questi spazi che devono divenire aperti, cercando di collegarli con complementi coordinati secondo collocazioni decisamente più attuali. Pareti divisorie e tramezzi separatori, lasciano il posto ad un grande open space percettibile ma non preponderante. Ogni luogo, benché interagisca e comunichi con gli altri a livello visivo, riesce a racchiudere molto bene ogni sua mansione, grazie ad una perfetta disposizioni dei mobili e ad utilizzi differenti di rivestimenti a pavimento e colori. Arredi classici ma di design Se la scelta stilistica degli arredi cade nella sfera del classico, per non incappare in soluzioni che potrebbero risultare desuete e arretrate, è consigliabile puntare per oggetti con un appeal e design che risultano essere intramontabili e senza tempo e che oggi giorno vengono assolutamente utilizzati in innumerevoli progetti di interni. Cucine in legno bianco, contemplate con una disposizione a L, con antine vetrate, alti zoccoli e cornici decorative, trovano in un elemento assolutamente moderno, un punto di contatto tra due visioni apparentemente opposte riguardanti gli approcci per arredare: l’isola. Questo elemento, decisamente impiegato in contesti di recente progettazione, può e viene inserito anche quando si pensa di arredare una zona giorno classica, con risvolti sorprendenti. Il tavolo usuale viene sostituito da questo blocco monolitico che funge sia da capiente dispensa con piano di lavoro che da zona snack, per veloci colazioni o pranzi e cene più intime in famiglia. Molto utile e pratica, l’isola riesce a dividere l’angolo cottura dal soggiorno antistante senza perdere la visuale da ogni punto della stanza e rimanendo al contempo fedele al suo stile classico marcato che ben si stempera nell’andamento fluido degli spazi. Optare per coordinate credenze disposte nella sala da pranzo è un modo per marcare la continuità degli arredi ma inserire prodotti differenti solo per la scelta delle finiture, come un tavolo in legno scuro, aiuta a mantenere quel flebile distacco tra le varie funzioni. Un salotto tradizionale richiede che le sedute al suo interno siano decisamente molte e comode. Se nella concezione più minimalista scegliere un divano è sufficiente, in un ambiente classico oltre a quello è bene pensare di acquistare poltrone a tema per completare la zona con tavolini da caffè e consolle abbinate. Colori neutri e delicati su sfondo carta da zucchero Le colorazioni per arredare una zona giorno in stile classico non sono, come ci si potrebbe aspettare, poche e ripetitive. E verissimo che quelle maggiormente impiegate ricadono nei consueti beige, avorio, giallo e rosa pastello, ma è bene sapere che anche altre varianti più attuali possono e devono essere utilizzate, dando origine a risultati inaspettati. Grigi, tortora, azzurri, verdi e pesca, associati a colori neutri e delicati renderanno il vostro living spettacolare in un perfetto connubio di classicità e modernismo. Cosa ne dite di questa variante in carta da zucchero su tutte le pareti, contornate da una splendida alta cornice in bianco e associata ad arredi nella stessa tonalità? Semplicemente splendida. Accessori e optional tono su tono o a contrasto Come in ogni ideazione di interni che si rispetti, anche il tema classico, rivisitato in chiave moderna in un living, contempla l’inserimento di accessori utilissimi per adornare pareti, nicchie e sedute. Quadri, orologi, vasi di fiori e candele, sono tra i più gettonati elementi da aggiungere a un’idea di home decor. Se volete renderla più attuale, potreste valutare dei mood tono su tono, magari su sedute con cuscini e plaid nelle medesime nuance che richiama o di avvalervi di moderne di stampe bianche, con cornici a contrato, disposte sia simmetricamente che in modo casuale. L’illuminazione non richiede particolari decisioni in uno stile classico: d’obbligo lampadari a discesa su punti strategici (isola, tavolo e centro salotto) tutti uguali, con l’accostamento di piccole lampade con paralume in stoffa. Un punto luce più contemporaneo ma ben accostato, può essere una piantana ad angolo, anch’essa in tessuto ma con dimensioni importanti e inconsuete che danno un po' di brio all’ambiente circostante. Elementi in legno: equilibrati ma di spicco Arredare un living classico, non impone necessariamente la scelta di mobili scuri nella tipica finitura del legno. E’ vero che questo materiale fa assolutamente da padrone in un trend legato alle consuetudini dello stile tradizionale per eccellenza, tuttavia trasformare questi elementi in oggetti equilibrati ma di spicco all’interno di una zona giorno, aiuterà a vivacizzare il vostro progetto e a renderlo fresco e odierno. Utilizzare solo alcuni pezzi, come dei tavolini, una bassa credenza a giorno e magari il tavolo da pranzo in legno al naturale, accostati ai colori chiari e neutri dei restanti complementi d’arredo, contribuirà a smorzare i toni antichi di una scelta stilistica ancora in voga. Questo procedimento farà risaltare ogni prodotto presente, collocato nel modo più consono, in maniera elegante, raffinata e delicata.
Country chic: ispirazioni per arredare la cucina
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Arredare una cucina in stile country chic significa voler realizzare un ambiente familiare e informale, dove ci possa radunare in ogni momento della giornata, per trascorrere momenti conviviali e rilassanti in famiglia o con gli amici più cari. Questa tendenza stilistica trae ispirazione dal mondo agreste e dalle tipiche case di campagna che con pochi, ma perfetti elementi, hanno da sempre saputo affascinare per la disposizione pratica e funzionale di piani di lavoro e arredi e per l’impiego di caldi e solidi materiali naturali. Cappe in muratura, credenze tramandate di generazione in generazione, legno per pensili e grandi tavoli, sono solo alcuni tra gli ingredienti che occorrono per trasformare e arredare la vostra zona cottura in una cucina in stile country chic, raffinata ed esclusiva. Ispirazioni che diventano ottimali in case di piccole realtà di paese, ma perfette anche in contesti cittadini per chi è alla ricerca di idee per arredare una zona accogliente e calorosa, influenzata dall’impiego di rivestimenti e mobili naturali al fine di ottenere una cucina tradizionale ma al contempo performante. Dimensioni di una cucina country chic: contenuta o capiente Le dimensioni in una cucina country chic non hanno limiti. E’ assolutamente possibile trovare progetti più contenuti per spazi ridotti, ma comunque curati nel dettaglio e completi di ogni elemento necessario o ambientazioni davvero capienti dove si può dar libero sfogo alla fantasia e creare un’area più che attrezzata e funzionale, ricca di ogni tipologia di arredamento ed elettrodomestici. Nel primo caso è auspicabile trovare la tipica cucina country chic, raccolta e più limitata dal punto di vista dei centimetri, dove quasi sempre viene inserito un tavolo da pranzo centrale dalle tonalità neutre che funge anche da piano di lavoro, mentre la cucina si snoda alle sue spalle in forma lineare o ad angolo. Legno e mattoni a vista sono tipici dello stile country chic ed è ovvio che in ogni circostanza debbano essere messi in risalto. Per questo motivo non troverete mai dei pensili continui ed estesi per l’intero perimetro delle pareti interessate, al contrario sarà più facile osservare l’inserimento di piccole ma utili mensole o vetrinette moderate e poco invasive. Tutto ciò anche per ottimizzare spazi ristretti ma molto confortevoli e da vivere appieno. Nella seconda opzione, ovvero in cucine capienti con metrature oltremodo favorevoli, è quasi scontato che nel progetto venga inserita un’isola e dove il country chic diventa attuale e conformato a esigenze odierne, i mobili subiscono una leggera trasformazione e si dilatano nei grandi spazi a disposizione pur mantenendo le peculiarità e caratteristiche di questo stile agreste. Arredo ideale per una cucina country chic Come abbiamo detto l’arredo ideale per una cucina country chic riguarda l’impiego di mobiletti bassi con lavelli in ceramica e classica rubinetteria, fornelli a gas o anche a legna in alcune circostanze, frigoriferi esterni e sporadici pensili che sono costituiti per lo più da mensole, semi chiuse da superfici vetrate che fungono da piattaia o come ripiani per la dispensa. Se si ha la possibilità di inserirle, sono splendide le credenze a giorno con pomelli per appendere ed esporre servizi da tè e barattoli in latta pronti ad ospitare profumatissimi biscotti fatti in casa. Un tavolo rettangolare non può certamente mancare in una cucina country chic dove forme alternative non sono contemplate. Attorno, sedie tipiche della tradizione contadina, con schienali particolarmente alti, trovano collocazione in una serie da 6 elementi, disposte in modo simmetrico. Buffet, armadi a muro e piccoli tavolini possono collocarsi molto bene in nicchie o particolari spazi inutilizzati, originali nella cucina o costruiti ad hoc per accogliere questo tipo di arredo per avere una capienza aggiuntiva ma senza intralciare con l’andamento dei mobili principali, costituiti da un unico blocco. Cucina country chic: colori e finiture da usare I colori e le finiture da usare in una cucina country chic hanno subito delle trasformazioni nel corso del tempo. Originariamente i complementi d’arredo erano utilizzati nel loro classico color legno opaco accostati a pareti bianche, se intonacate, o lasciate al naturale in pietra o mattoni. Successivamente i progetti in stile country chic hanno subito l’influsso di trend simili, relativamente ad alcune circostanze, e i mobili hanno iniziato ad essere accostati in modo maggiormente eclettico, dove legno naturale, bianco e colori pastello, hanno iniziato a conversare in soluzioni molto apprezzate e tutt’ora largamente diffuse. Per gli amanti del total white è infine arrivata una cucina country chic immacolata ed esclusivamente gestita con l’impiego di questo colore non colore, ottimo per aumentare l’illuminazione all’interno dell’ambiente. L’unica accortezza che si deve avere, optando per un’ideazione di questo tipo, è quella di non sfociare verso uno stile scandinavo o shabby dove anche in qui il bianco fa padrone, e cercare di mantenere invece i connotati essenziali di un country style esplicativo anche se non interamente puro. Per i pavimenti sarebbe richiesto un parquet in larghi listoni disposti a correre per accentuare una tendenza naturale e casuale senza dover ricorrere a particolari geometrie. Non contemplato di piastrelle anche se quotidianamente, per scopi pratici, è ricorrente vedere applicate una o due file di mattonelle per avere un paraspruzzi più funzionale da igienizzare. Illuminazione country chic per una cucina di stile Per i puristi, la tipologia di illuminazione country tipica per una cucina di stile, è il classico lampadario disposto a scendere sul tavolo da pranzo. Non vi sono faretti, luci incassate o tesate che appartengono assolutamente ad altri mood efficaci e di tendenza; approvate le applique se in linea con il modello di lampada sospesa. Oltre a questa luce principale, è consentito inserire piccoli bulbi coordinati su lavelli o piani cottura per migliorare la luce artificiale ma null’altro di aggiuntivo. L’atmosfera che ne deve scaturire deve essere soft dove l’illuminazione leggermente soffusa e ad intensità calda contribuisce, insieme all’arredo circostante, a rendere piacevole e ospitale una perfetta cucina in country style. Accessori per completare una cucina country chic Di optional e accessori per completare una cucina country chic e ultimare il look del vostro angolo cottura, ve ne sono davvero un’infinità e tutti utili e concordi nell’accentuare una piacevole atmosfera casalinga da condividere con le persone care. Tappeti, tendine a vetro o utilizzate come chiusura di dispense o sotto lavandini, ceste in vimini di ogni forma e dimensione, orologi a muro, taglieri in legno lasciati a vista, candele e fiori freschi, contribuiranno ad arredare una cucina secondo tendenze country, che diventeranno chic per l’attenzione e la cura che si deve avere nel farsi dialogare all’interno dello stesso ambiente.
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