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Camera per teenager: bellissime soluzioni al femminile
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Le ragazze amano avere una cameretta che le faccia sentire a proprio agio. Non sono più bambine, per cui rifiutano la cameretta che avevano da piccole e c’è bisogno di pensare ad un nuovo arredamento più adatto alla loro età.  La camera di un'adolescente è molto più che una stanza in cui dormire, perché dentro c’è l’espressione del suo mondo interiore, lo sfogo delle proprie passioni e può essere anche il luogo in cui coltiva i propri interessi più intimi. Un rifugio in cui sentirsi protette in un’età così delicata, da sole o in compagnia delle migliori amiche. Trovare le idee giuste per la camera di una teenager non sarà semplice, ma queste proposte possono essere d’aiuto.  Camera per teenager minimal in bianco e nero Abbasso gli stereotipi, la cameretta delle ragazze non è sempre tutta rosa! Per le teenager che amano distinguersi una cameretta black&white può essere una buona soluzione. Se decidete di dare alla camera un look minimalista utilizzate mobili e complementi esclusivamente bianchi o neri, semplici ed essenziali nelle forme. Il rischio che la stanza possa risultare fredda viene superato se si inserisce qualche oggetto decor grintoso e delle decorazioni murali, sempre utilizzando gli stessi colori. Creando delle alternanze tra chiaro e scuro si ottiene infatti un ambiente ricco di stile ed incredibilmente accogliente, pur avendo un'anima minimal. Una parete tinteggiata di nero, ad esempio, aiuta a rendere l’atmosfera più intima e se si aggiungono delle luci calde l’effetto avvolgente è assicurato. Il bianco e nero non sono assolutamente un abbinamento noioso. Restando su questi due colori di base, per ravvivare l’ambiente si possono utilizzare moltissime fantasie e pattern geometrici, o ancora pois oppure motivi a righe. Per personalizzare le pareti si possono utilizzare carte da parati oppure realizzare delle decorazioni fai da te. Utilizzando una vernice nera effetto lavagna, ad esempio, si può creare una testiera per il letto molto originale disegnata direttamente sul muro, da cambiare o modificare tutte le volte che si vuole. La parete si potrà decorare con scritte e disegni di ogni genere, così da creare il proprio angolino su misura. Le ragazze più creative adoreranno questa soluzione! Camera per teenager glamour in rosa chic Il rosa è il colore preferito da molte ragazze, in tutte le sue sfumature. Dal delicato rosa cipria al più energico rosa fucsia, le teen più glamour ameranno inserire nella propria stanza qualche elemento in queste tonalità così femminili. Per personalizzare una stanza con mobili dalle colorazioni neutre, dove prevalgono tonalità come il bianco o il grigio, bastano alcuni tocchi di rosa. Ad esempio, si può puntare su accessori tessili come coperte, plaid, cuscini e tende oppure utilizzare degli stickers murali in una tonalità intensa e brillante di rosa per avere una stanza glamour e chic. In questo modo, in caso di ripensamenti, si potrà cambiare colore molto semplicemente e senza grosse spese.  Le teenager più raffinate preferiranno invece arredare la propria stanza con tenui tonalità di rosa pastello per creare un’atmosfera da sogno, in cui sentirsi delle moderne principesse. Molto sofisticato ed elegante, il rosa chiaro con tutta la sua carica poetica rende l’ambiente sereno e rilassante ed è ideale per le ragazze più introverse. In una stanza dominata da sfumature chiare, inserire qualche elemento in colorazioni contrastanti, come le varie tonalità di grigio, rafforza e valorizza la presenza del rosa. Aggiungere infine qualche piccolo tocco di verde dato da piccole piante completa una palette cromatica femminile e ricercata.  Camera per teenager moderna e colorata Oltre al rosa si possono utilizzare molti altri colori per arredare una camera per giovani ragazze in stile moderno. Scegliere colori vivaci renderà la stanza frizzante e gioiosa e si addice alle ragazze che sprizzano energia da tutti i pori. L’arancione, ad esempio, produce un effetto molto allegro, ancor di più se combinato con altre tonalità vitaminiche come il fucsia o il giallo. Grazie a qualche  tocco di colore anche una camera arredata con mobili semplici ed essenziali avrà un’impronta personale.  Per una stanza moderna e colorata non ci sono limiti alla fantasia. Mettere insieme colori che apparentemente non hanno nulla in comune come il viola e l’arancio può determinare effetti ben riusciti, adatti alla stanza di una giovanissima. Gli accostamenti di colore più inusuali possono rendere l’insieme più interessante. Per ottenere questo risultato si può contare sull’effetto dato dai tessuti utilizzati per il letto ma anche su accessori decorativi inseriti in modo puntuale, come qualche candela profumata, dei contenitori, dei vasi o un set di lanterne in carta colorata. Camera per teenager vintage dai colori sorprendenti Le ragazze più eccentriche ameranno decorare la propria cameretta creando un ambiente personale e fuori dal comune prendendo ispirazione dallo stile vintage. Una sedia, una lampada o qualsiasi altro mobile dal mood rétro renderanno la stanza di un’adolescente particolare e piena di carattere. Elementi decor che si riferiscono ad epoche passate rafforzeranno ancor di più l’animo vintage della stanza. Combinazioni cromatiche inconsuete possono rendere la stanza ancora più originale, dove ogni ragazza possa sentirsi davvero unica. La passione per i mobili vintage può colpire anche in giovane età. Una ragazza affascinata dalle storie che ogni pezzo d’arredo proveniente da epoche lontane porta con sé non potrà che desiderare di averne qualcuno all’interno della propria stanza. Un mobile ereditato dalla nonna o scovato nei mercatini potrà così avere nuova vita. I toni caldi del legno rafforzati dalla patina del tempo, le linee bombate tipiche dell’arredo degli anni ’60 e ’70 daranno vita ad un ambiente che sembra sospeso nel tempo, ma sempre attuale. Per dare freschezza e spezzare la monotonia si possono aggiungere tocchi vivaci di colore creando così effetti sorprendenti. Camera per teenager in stile shabby: pastello e romantica Per le ragazze più romantiche, arredare la cameretta ispirandosi allo stile shabby che dona agli ambienti un’aria un po’ vissuta e nostalgica del passato è un’idea perfetta. Spazio alle fantasie a fiori ed ai colori pastello, ma anche a tessuti ricamati, impreziositi da frange o pizzi. Mobili e complementi, prevalentemente in legno naturale o dipinto di bianco, avranno forme tornite e linee sinuose. Effetti come l’anticatura e la decapata sono un must per questo stile che punta sul fascino dell'invecchiato. In una stanza di questo genere si inserisce bene un letto in ferro battuto, con le decorazioni elaborate che andranno ad arricchire ulteriormente l’atmosfera romantica.
Rattan: una fibra naturale per arredare casa
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Nel settore della botanica, il rattan, include una serie di piante rampicanti della specie delle palme, dalla cui struttura flessibile ed elastica, si ricavano fibre naturali che una volta intrecciate danno luogo a complementi d’arredo, come divani, poltrone, pouf e quant’altro da utilizzare per arredare casa in e outdoor. La caratteristica fondamentale di questo materiale è la capacità di non spezzarsi o scheggiarsi e di essere lavorato in maniera artigianale per la produzione di arredi unici dal sapore orientaleggiante. In verità, il rattan è una pianta tipica della zona dell’Equatore, pertanto interessa anche altre luoghi, oltre a quelli asiatici, con tipologie culturali differenti e tratti particolari, riscontrabili negli oggetti prodotti, originari di alcune aree africane e centro americane. Arredare casa con il rattan è un modo eccezionale per utilizzare uno stile originale e fresco nelle proprie progettazioni di interni, usufruendo di mobili e accessori di design, leggeri e oltremodo maneggevoli. Mobili in rattan: uno stile etnico dal gusto esotico Per i sostenitori dei materiali ecologici e naturali, un vegetale lavorato a mano, che produca mobili in uno stile etnico e dal gusto esotico, è proprio ciò che ricade nella scelta ottimale per arredare casa in modo sostenibile e con un design ricercato ma non impegnativo. I mobili in rattan possiedono delle ottime qualità e vengono utilizzati in moltissimi ambienti di abitazioni sia tradizionali che contemporanee. A livello estetico sono preziosissimi e considerati degli elementi neutri attorno ai quali si può giocare con colori e decorazioni. I suoi toni chiari sono fondamentali per mantenere un atteggiamento luminoso e arioso in casa dove si vogliono ottenere sensazioni di calore e comfort per accogliere amici e familiari. Sorprendenti i mobili in rattan combinati con altri materiali, in special modo metallici, dove antine intrecciate trovano la loro perfetta collocazione su una struttura esile, elegante e raffinata.  Lampade in rattan: illuminazione soft e delicata Un ulteriore impiego del rattan, riguarda la fabbricazione di lampade da tavolo, abatjour, piantane e lampadari a sospensione per un’illuminazione soft e delicata. L’artigianalità di questi oggetti dedicati a zone giorno, camere da letto e ingressi, verande e terrazze, è particolarmente stimata per la grande capacità di rendere luminoso qualsiasi ambiente grazie alle più o meno grandi fessure presenti nei paralumi, dovute agli intrecci delle fibre di svariate larghezze. Dall’estrosità e fantasia delle mani di esperti artigiani, nascono degli oggetti unici e irripetibili, di ogni dimensione e forma, che tentano proprio di soddisfare ciascuna esigenza, necessità, scelta stilistica ed estetica che un interior designer, un architetto d’interno o un padrone di casa molto attento e rigoroso vuole raggiungere nel proprio progetto di arredo casa. Sedute chic e originali in rattan: resistenti e per ogni ambiente I primi complementi d’arredo in rattan a cui ciascuno di noi pensa, riguardano le classiche sedute da esterni per terrazze e giardini, resistenti, comode, pratiche e con poca necessità di manutenzione, grazie all’insita azione antimuffa della fibra vegetale e alla sua capacità refrattaria contro l’umidità.Le tradizionali forme squadrate e compatte, trovano ancora largo impiego in progettazioni outdoor sorprendenti con l’ausilio di tessili in colori tenui e morbidi cuscini accoglienti.Splendide le soluzioni dove questo stesso materiale viene impiegato in combinazione con accessori utili per contenere plaid e candele. Nell’arredare casa indoor, invece, le forme geometriche più statiche lasciano il posto a sedie e poltrone di tendenza, dalle linee morbide e ricercate che ricordano un lontano stile coloniale. In altri casi, la leggerezza del rattan sposa la vaporosità di semplici e flessuose strutture che danno vita a sedute chic e originali. Accessori in rattan per esterni e interni Gli accessori in rattan sono molto gettonati sia per esterni che per interni perché con la loro neutralità diventano un punto basico ma focale, attorno al quale si accentra tutto l’arredo circostante che nei colori tenui e nella disposizione, tiene in considerazione lo spirito che un materiale naturale come questo racchiude in sé. Molto in voga i versatili pouf poggiapiedi di forma bassa e circolare che molto spesso diventano degli ottimi e pratici tavolini da caffè per ospitare vassoi con snack e bibite, libri, pc e tablet. Bellissimi poi i cestini, creati in tante forme e dimensioni e impiegati come porta vasi che da soli o appunto con piante verdi e rigogliose all’interno, riescono in singolo o a coppie a fornire un tocco caratteristico ma non invasivo a ingressi e zone giorno. Ulteriori contenitori, che possono tornare utili sia come porta profumatori d’ambiente che come porta candele, vengono impiegati anche outdoor nelle tiepide serate primaverili per accompagnare cene e momenti conviviali all’aperto. Per le pareti invece è assolutamente consueto trovare appesi i tipici piatti tondi in rattan, inconfondibili e di differenti grandezze, che in alternativa è possibile utilizzare su tavoli come porta frutta, fresca o secca, o in alternativa come centri tavola per fiori profumati e potpourri. Rattan: manutenzione e conservazione La manutenzione ordinaria di mobili, complementi e accessori in rattan è oltremodo semplice e istantanea, specialmente se i vari elementi si trovano in ambienti interni dove non sono soggetti ad alcun tipo di intemperia naturale. Se dovete semplicemente rinnovare la parte superficiale di uno o più oggetti, sarà sufficiente passare un panno morbido, umidificato con una soluzione di soda in cristalli disciolta in acqua non troppo calda, per poi rifinire con dell’olio di lino come strato protettivo, che riporterà al suo splendore originario il colore del rattan stesso. Se invece i vostri arredi sono stati verniciati ma desiderate far respirare le fibre naturali di sedute e mobiletti e ricondurli al loro stato primigenio, sarà ottimo utilizzare della carta vetro a grana sottile per rimuovere la parte pitturata per poi detergerla con prodotti non acidi o corrosivi. Anche in questo caso, per rifinire, si dovrà utilizzare del semplice olio di lino da applicare con pennelli a setole larghe e medio rigide. Una volta che i complementi d’arredo sono stati sottoposti a un trattamento manutentivo, conservarli in buono stato sarà pratico e immediato con l’accortezza di spolverare e detergere con panni umidi privi di detersivi o saponi.
Tipologie di divani utili da considerare
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Tutti lo sappiamo, il protagonista assoluto di una zona giorno è il divano, piccolo o grande, colorato o monocromatico è il complemento d’arredo per antonomasia che caratterizza un soggiorno all’interno delle nostre abitazioni. La domanda che ognuno di noi si pone è sempre la stessa quando si vuole rinnovare uno spazio o lo si sta progettando dal nuovo: verso quale soluzione di arredo divano propendere per ottimizzare le necessità senza trascurare il look o uno stile tanto amato? Nulla di più semplice. Partire dalle dimensioni della stanza da arredare è ciò che ciascuno dovrebbe valutare come prima cosa anche se non sempre grandezza del living e metratura del divano vanno di pari passo. In molte soluzioni progettuali, infatti, si trovano contenuti angoli lettura con comode sedute connotate dalla discrezione delle misure, mentre in piccoli appartamenti è possibile osservare soggiorni dove lo spazio è completamente rapito da morbidi divani che occupano quasi nella totalità, l’area della zona giorno a loro dedicata. Proposte estreme e tante idee che suggeriscono svariate ipotesi di arredo. Ma per rispondere effettivamente a ciascuna esigenza e richiesta è bene analizzare insieme alcune tra le tipologie di divani utili da considerare e che potranno ispirare il vostro progetto di interior design. Divano ad angolo per ottimizzare gli spazi Una tipologia di divano sempre apprezzata è quella ad angolo, poiché rappresenta un elemento che si adopera per risolvere e ottimizzare gli spazi con diverse possibilità. L’idea più ovvia è quella di posizionarlo a ridosso di una parete per assicurare maggiore libertà di movimento nella parte antistante e delineare una netta demarcazione delle differenti funzioni all’interno di un living open space. In verità, se la disposizione degli altri componenti e delle superfici trasparenti lo permettono, pensare a collocazioni diverse può essere un buon modo per vivacizzare e personalizzare maggiormente una zona giorno di ogni stile e tendenza. Collocarlo a centro stanza è ottimale per far dialogare le aree di un’intera abitazione che si dispongono in modo coerente attorno ad un punto essenziale da cui parte tutto l’arredo circostante. In alternativa lo si può utilizzare come vero e proprio divisorio, quando gli ambienti sono ampi e caratterizzati da più funzioni che si vogliono idealmente separare ma senza inserire tramezzi o mobili che sottrarrebbero luce naturale ad ogni singolo spazio. Divano lineare piccolo ma utile Altro modello sempre in voga è il divano lineare. Il capostipite delle sedute imbottite che piccolo ma utile, può definire molte progettazioni in modo sorprendente e accattivante. In realtà il mercato odierno offre prodotti in linea anche di notevoli dimensioni, a tre posti e molto profondi. Risulta tuttavia una proposta piuttosto vincolante poiché l’aspetto estetico che ne deriva è quello di un blocco geometrico statico, che lascia poco spazio ad altri complementi. Nelle soluzioni in versione ridotta è invece un validissimo aiuto sia in spazi esigui che immensi e particolarmente adatto per raggiungere la massima efficienza senza dover rinunciare all’acquisto di un bel divanetto trendy e alla moda. E’ particolare e originale il suo impiego in ambienti luminosi e capienti pur mantenendo l’elegante discrezione di un salottino ricercato e di pregio. Divano componibile: versatile e multiforme Per chi ama cambiare e modificare periodicamente l’aspetto del proprio soggiorno, un divano componibile, versatile e multiforme, è l’idea geniale da applicare per ottenere un look sempre nuovo e all’ultimo grido. I modelli disponibili per questo scopo sono davvero tanti, e trasformabili in sedute singole, a due o a tre, orientabili in varie direzioni e modulari a seconda delle esigenze. Disposti in linea, ad angolo o frontalmente riescono ad essere ampiamente flessibili e possono davvero adattarsi a ogni tipologia di ambiente, stile e colore mantenendo una funzionalità estrema. Liberare la propria creatività per poter personalizzare un living secondo gusti che cambiano o per dare nuove destinazioni d’uso agli spazi, è ciò che caratterizza un divano componibile contemporaneo assolutamente da sperimentare. Divano con penisola e isola per valorizzare il soggiorno Un divano con penisola è la versione più comoda e ancor più confortevole di un modello lineare dove una sorta di prolunga, che ricorda quasi una chaise longue, è incorporata alla seduta in modo ricercato e proporzionato e può essere inserita sia su un lato che sull’altro a seconda delle necessità e di dove lo spazio lo consente. In linea generale sono gli esemplari moderni e tecnologicamente innovativi a essere dotati di questo supporto, che nella maggior parte dei casi viene associato anche a poggiatesta estraibili e a schienali reclinabili. Se si desidera invece ottenere lo stesso comfort ma senza avere il vincolo di una appendice fissa, ecco che il blocco isola aiuta a mantenere la stessa finalità e scopo con l’oculatezza di poter essere spostata o soprattutto eliminata quando non la si desidera più utilizzare. In verità risulta molto apprezzata perché elastica e duttile nel suo impiego. Oltre ad essere un pratico poggia piedi, diventa contenitore per vari oggetti e accessori tessili come coperte e plaid, nonché un simpatico appoggio o valido tavolino da caffè. In questa soluzione, anche divani dalle linee più morbide e in qualche modo tradizionali trovano largo mercato e sono tra i più gettonati in progettazioni di ambienti chic e raffinati. Divano con doppia seduta: pratico e funzionale in soggiorno Un’innovazione nell’ambito dell’interior design degli ultimi tempi è quella del divano con doppia seduta, davvero pratico e funzionale in soggiorno, se molto capiente, e quando si pensa di volerlo utilizzare da un lato come vero e proprio elemento da salotto per rilassarsi e godere della giusta tranquillità in casa e dall’altro magari come complemento d’arredo più sbrigativo, tipico di un divano posizionato nella zona cucina. Questa tipologia di divano ha una struttura doppia imbottita con uno schienale in comune che presenta differenti modalità di impiego. Può essere continuativo per tutta la linea di demarcazione, interrotto a tratti e all’occorrenza essere reclinato per assumere una completa posizione orizzontale. Non necessariamente le lunghezze dei due lati del divano in un’unica zona giorno devono essere uguali, anzi solitamente una delle due parti è leggermente più corta per dare maggiore movimento a un oggetto particolare e adattabile.
Interni in rosso: soluzioni per arredo e decori
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Il rosso, un colore intenso, dinamico e vitale, che infonde felicità e allegria. Anche se molto apprezzato da tutti diventa un po' difficile inserirlo nella quotidianità e solo in pochi trovano il coraggio di aggiungerlo alla propria palette da utilizzare in soluzioni per arredo e decori, con risultati sorprendenti. Progettare degli interni in rosso non significa necessariamente dover tinteggiare pareti complete o essere ridondanti nell’utilizzo di una colorazione importante ma parsimoniosa da valutare. L’attenzione, quando si parla di idee per arredare, deve essere focalizzata su alcuni punti fondamentali ma che legano ogni elemento presente nell’ambiente donando un tocco originale a tutta la casa. Questo colore entra in gioco proprio in queste situazioni dove anche solo pochi complementi e accessori in rosso spiccheranno, assumendo il ruolo di punto focalizzante all’interno di uno spazio dove l’intento è quello di mettere in risalto una superficie ben studiata e definita. Ingresso distinto e di classe Come abbiamo già menzionato più volte, l’ingresso è il vero biglietto da visita di ciascuna abitazione e nella maggior parte dei casi renderlo accogliente e piacevole alla vista, per far sentire bene noi e i nostri ospiti, può essere molto semplice e immediato. I più audaci propendono per introdurre un pezzo d’eccezione, facendosi installare una porta d’ingresso in rosso che parli da sola. Un serramento meraviglioso per essere notato sia internamente che all’esterno e che ricorda uno stile anglosassone che piace moltissimo. Se volete invece essere leggermente più discreti ma propendete comunque per realizzare un ingresso distinto e di classe ma che possa essere mutevole all’occorrenza, ecco che il classico tappeto in rosso viene in vostro aiuto valorizzando ambienti sia contenuti che grandi, pareti in bianco, alti soffitti e spazi ormai poco presenti in casa, come ingressi con lunghi corridoi, ma che in molte dimore trovano ancora i loro giusti spazi che devono essere definiti anche con piccoli accessori. Soggiorno: meravigliosi dettagli in rosso Il concetto odierno di soggiorno implica avere all’ interno della propria casa un ambiente living ampio, dove molte funzioni vengono concentrate in un unico spazio. Salotto, sala da pranzo e zona lettura si fondono insieme per dar luogo ad un’ unica area completa da vivere in modo sereno e conviviale. Inserire con grande slancio un colore intenso e passionale su estese superfici può accentrare in modo troppo intenso l’ attenzione su una piccola zona, destabilizzando l’ equilibrio proporzionato e ponderato della stanza. Intervenire invece con meravigliosi dettagli in rosso, come una poltrona o un tavolino, non potrà che aiutare a creare un punto focale immediato, attorno al quale ruoterà l’intero arredamento. Quando il soggiorno diventa invece un prolungamento di un ingresso e camera da letto in un monolocale, tinteggiare una piccola porzione di parete di questo bel colore acceso, per delimitare idealmente gli spazi, può essere un corretto escamotage da considerare. Zona studio minimalista ma chic Ogni zona studio, specialmente in quelle ricavate in casa, consta di una scrivania più o meno ampia, accessoriata con computer, lampada da tavolo e accessori di cancelleria e una seduta comoda e versatile. Ricadere in scelte stilistiche scontate può essere facile perché è inevitabile dare maggiore importanza a esigenze di praticità e maneggevolezza. Con pochi trucchi è invece possibile unire l’ utile all’ estetica. Scegliere una tavolozza in bianco come sfondo è ottimale per poter inserire materiali e altri brillanti colori, dove però non è consigliabile eccedere ma meglio cercare di lavorare su due o tre gradazioni. Il nero è la scelta più ovvia, sobrio ed elegante, magari utilizzato per una scrivania essenziale e lineare. Mentre un colore appariscente e di rilievo come il rosso può venire in aiuto per una sedia dal design peculiare che farà sfociare una progettazione semplice e con complementi d’arredo limitati in una zona studio minimalista ma chic. Bagno in rosso: design e stile Bagno in rosso? Non pensiamo immediatamente a rivestimenti completi accesi che sarebbero davvero eccessivi anche per gli amanti estremi di un colore così travolgente. Una stanza da bagno in rosso dove design e stile spicchino va fatta seguendo una serie di accortezze che riguardano la scelta dei complementi e degli accessori che completeranno il look di tendenza per un ambiente che deve risultare funzionale e bello. Scegliere un mobiletto sospeso in un bel rosso acceso che richiami una decorazione o un elemento utile come una lampada a piantana, per esempio, è un buon modo di procedere per ottimizzare le idee per arredare in maniera sorprendente, efficiente e confortevole uno dei più difficili spazi di casa.  Particolare camera matrimoniale in rosso In cromoterapia il rosso non è consigliato per una camera da letto perché troppo stimolante in un’ ambiente che deve garantire relax e riposo. In realtà, pochi ma semplici e utili accessori possono donare un aspetto elegante e sofisticato anche alle stanze padronali più anonime. Un cuscino, una trapunta o un plaid che possono essere spostati e trasformati facilmente, sono il primo passo per inserire il colore rosso in ambienti monocromatici e un pochino freddi. Completare lo stile, magari con una bella poltrona corredata di poggia piedi, è la seconda operazione da compiere. Un oggetto di design utile e delizioso da osservare che abbinato a un materiale caldo come il legno, accentua ancora di più la sua funzione di entusiasmare una zona notte ricercata e apprezzata. Cameretta accogliente con un tocco in rosso Un’ ampia cameretta per bambini dove l’aspetto infantile lascia spazio a un luogo accogliente di tendenza e di stile con un tocco in rosso che spicca ma amalgama tutti gli oggetti circostanti. Pavimento in parquet, cassettiere in legno, letto ampio nella nuance del bianco e accessori tono tu tono che trasformano una stanza banale in un progetto particolare e unico. La testiera del letto, assente, viene sostituita da una parete con carta da parati morbida a motivo floreale e parte centrale liscia e tinteggiata in rosso. Un accostamento eccezionale e confortevole.
8 modi per utilizzare una panca in casa
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Una panca è un elemento d'arredo estremamente versatile. Utile in qualsiasi ambiente della casa: ingresso, soggiorno, camera da letto e persino in bagno. Ce ne sono di tutte le forge e colori, con o senza imbottitura, in legno o imbottite, differenti per gusto e stile per cui c’è solamente l’imbarazzo della scelta.  Sono molte le funzioni che un elemento d’arredo base come una panca può acquisire, ma in sintesi la si può utilizzare come seduta o come piano d’appoggio, in interni o in esterni. Inoltre la si può utilizzare per riempire e dare carattere ad un angolo vuoto, soprattutto se di opta per un prodotto dal design particolare. Una panca in stile vintage imbottita, ad esempio, caratterizzerà un ambiente con le sue linee sinuose, mentre un modello dal design scandinavo darà equilibrio e leggerezza. Non mancano panche retro, panche shabby chic o moderne panche di design, insomma ce n’è per tutti i gusti. Di seguito 8 diversi modi per utilizzare una panca in casa. Panca in ingresso multifunzione L’utilizzo di una panca nell’ingresso è tra le soluzioni più diffuse. È poco ingombrante e può arredare anche gli spazi più piccoli. La sua presenza in questa area delle casa si rivela comoda per sedersi a togliere o mettere le scarpe, ma anche per appoggiare le chiavi o una borsa rientrando a casa. In questo caso la panca ha dunque una funzionalità mista, che varia a seconda dei momenti. Per chi ha l’abitudine di lasciare le scarpe all’ingresso, scegliendo una panca dotata di ripiani la si può utilizzare anche come pratica scarpiera così da mantenere sempre l’ordine in uno spazio destinato ad accogliere gli ospiti. Panca in soggiorno come tavolino In un ambiente come il soggiorno una panca può acquisire diversi ruoli. La si può utilizzare ad esempio come tavolino da caffè, considerando che solitamente ha un’altezza conciliante con quella di divani e poltrone per cui questa funzione risulta possibile. Scegliendo una panca imbottita la si può utilizzare alternativamente anche come comodo poggiapiedi per rendere ancora più piacevoli le serate passate a guardare la tv. Anche in questo caso, se la panca dispone di un ripiano, è molto pratico utilizzarlo per tenere a portata di mano tutti quei piccoli oggetti che tenuti a vista creerebbero disordine come i telecomandi ad esempio, anche utilizzando delle scatole per occultarli. Panca in cucina per il tavolo da pranzo Intorno al tavolo da pranzo una panca trova una delle sue collocazioni ideali. Utilizzata in sostituzione delle sedie oppure affiancata ad esse, in modo da creare un insieme eterogeneo che dia maggiore personalità al tavolo. Molto pratiche per questa funzione anche le panche concepite come arredamento fisso e realizzate su misura, utilizzate come soluzione per ottimizzare lo spazio. Inoltre, se quando hai ospiti a pranzo non sai mai dove farli sedere, grazie ad una panca risolvi questo problema avendo la possibilità di aggiungere facilmente più posti a tavola mentre per il resto del tempo puoi destinarla ad altri utilizzi. Panca in bagno Ambiente totalmente diverso in cui inserire una panca si rivela molto utile è il bagno. In questo contesto più che in altri bisogna fare attenzione ai materiali di cui è composta, cercando prodotti che siano resistenti all’umidità ed all’acqua oltre che facili da pulire. Questo è più semplice scegliendo tra i mobili espressamente concepiti per il bagno.  Una panca in bagno può essere utile per tenere a portata di mano gli asciugamani da utilizzare dopo un bagno caldo o semplicemente per organizzare i prodotti. Da posizionare liberamente all’interno di metrature ampie oppure da collocare nello spazio sotto ad un lavandino sospeso per utilizzarla come mobile bagno. Panca in cameretta: appoggio e contenitore Anche la cameretta dedicata ai più piccoli merita di avere un arredamento pieno di stile. In questo ambiente una panca può essere sfruttata in tanti modi diversi, da utilizzare come appoggio o come contenitore.  Accanto al lettino dei bambini la panca si può utilizzare come comodino, per tenere i pupazzetti preferiti accanto a sé. Se dotata di cassetti la panca può essere utilizzata per tenere tutti i giocattoli in ordine, ad un’altezza tale che il bambino possa accedervi facilmente secondo il metodo Montessori. Alla sera la stessa panca può trasformarsi in seduta su cui leggere le storie al momento di andare a dormire. Panca comodino in camera da letto Anche nella camera da letto dei grandi la panca può essere utilizzata in modi differenti. Posta di fianco al letto diventa un elegante comodino extralarge, molto pratico e soprattutto molto decorativo. Un utilizzo alternativo ed insolito ma con molti punti a favore. Ad esempio, è più grande rispetto ai classici comodini e dunque anche più capiente. Per avere un bel effetto meglio utilizzarla solo per uno dei lati del letto, su cui far pendere una lampada a sospensione, scegliendo qualcosa di contrastante da mettere all’altro lato del letto.  Una panca dallo stile raffinato, aggiunge particolare charme all’alcova matrimoniale rendendola simile alla suite di un hotel. Panca in camera da letto come pediera Stessa stanza, disposizione diversa. Porre la panca ai piedi del letto è una soluzione per rendere la camera da letto ancora più accogliente. Utilizzata come pediera la panca diventa utilissima come piano d’appoggio temporaneo, come seduta oppure semplicemente  per creare ogni giorno originali styling, divertendosi a disporre cuscini, plaid, riviste o altri oggetti decor.  Per questo utilizzo sono perfette le panche imbottite, con rivestimenti in pelle o in tessuto se si vuole dare un carattere sontuoso alla propria stanza da letto. Per una camera che predilige lo stile naturale invece andrà benissimo una panca in legno o con intrecci in fibre naturali. Panca per esterni Anche in giardino o in terrazzo, una panca è un arredo da utilizzare in diversi modi. Come seduta naturalmente, da posizionare intorno ad un tavolo, oppure da considerare come una panchina per godere di qualche momento all’aria aperta, magari in buona compagnia.  In alternativa, una panca può essere utilizzata a scopo puramente decorativo ad esempio per per posizionare vasi, sfruttando la possibilità di creare una zona per le piante in altezza.  Essendo sottoposte al sole, alla pioggia e ad ogni agente atmosferico le panche per esterni dovrebbero essere realizzate in materiali resistenti. I mobili in legno da esterni invece, pur essendo molto belli, richiedono manutenzione ed attenzione per durare a lungo quindi è una scelta da fare solo se si potranno portare all’interno durante l'estate.
Riscaldamento a pavimento: cosa c’è da sapere
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Un’alternativa che va per la maggiore nelle contemporanee progettazioni, ma anche in ristrutturazioni di case antiche, rispetto all’utilizzo dei tradizionali caloriferi e che offre numerosi vantaggi sotto differenti punti di vista. Un riscaldamento a pavimento è un sistema di pannelli radianti già sperimentato per un ventennio sino alla fine degli anni Settanta dove però le tecnologie dell’epoca, non erano ancora così efficienti da poterlo proporre come consuetudine a chi si apprestava a rinnovare o progettare dal nuovo un sistema di impianto domestico atto a scaldare i vari ambienti in maniera omogenea. Le tecnologie odierne e le innovazioni nel settore hanno dato origine a eccellenti impianti che vengono scelti nel 70% dei progetti. La caratteristica principale di un riscaldamento a pavimento è quella di ricevere calore in modo regolare per irraggiamento, partendo dal basso ed espandendosi poi verso l’alto attraverso due tipologie di sistemi: il primo è un impianto ad acqua a circuito chiuso e composto da una serie di tubazioni che a serpentina corrono sotto alla pavimentazione. Una pompa di calore (o caldaia di qualsivoglia alimentazione), riscalda l’acqua che attraversa i tubi disposti nel massetto del pavimento producendo un calore uniforme che si diffonde in modo naturale e uguale in ciascuna stanza. L’aumento della temperatura dell’acqua può avvenire anche grazie all’impiego di pannelli fotovoltaici o solari contribuendo a promuovere un’edilizia di tipo eco sostenibile; il secondo è composto invece da resistenze elettriche quando si opta per l’utilizzo di un impianto di tipo elettrico appunto. Sottilissimi cavi, con una sezione di pochissimi millimetri, possono correre più in superficie e in modo diretto sotto al pavimento. Ecco perché questa soluzione viene proposta soprattutto nel caso di ristrutturazioni dove può essere più difficoltoso intervenire in profondità come dovrebbe invece prevedere l’installazione di un impianto ad acqua. Riscaldamento a pavimento: vantaggi I vantaggi di un riscaldamento a pavimento sono davvero molteplici e tutti molto importanti e da tenere in considerazione quando ci si deve apprestare a dover scegliere la tipologia di impianto da installare. Questo perché l’opzione ottimale consentirà di avere la migliore resa prestazionale seguita da un eccellente comfort percepito all’interno di tutti gli ambienti di casa. A differenza di quelli tradizionali permettono che il calore venga diffuso in modo organico dal pavimento al soffitto con una temperatura costante che può essere però regolata da valvole posizionate in ciascuna stanza, dando la possibilità a ogni occupante di stabilire a piacere gradazioni differenti. Tra gli altri pro possiamo citare: assenza di rumorosità: non essendo presenti pompe di calore o strumenti meccanici, questo impianto di riscaldamento a pavimento è estremamente silenzioso; costante salubrità: contrariamente ai caloriferi che sollevano e spostano l’aria in casa provocando creazione di polveri e acari, questo sistema è senza alcun dubbio più igienico. La temperatura è costante e con un tasso di umidità controllato che neutralizza le particelle dannose per la salute che si potrebbero inalare e respirare; sicurezza garantita: gli impianti di riscaldamento a pavimento sono estremamente sicuri dal momento che fili o tubazioni sono protetti da materiali ignifughi e non permettono alcun tipo di emissione nociva osservando gli standard previsti dalle normative vigenti; contenuta manutenzione: se i classici termosifoni necessitano di qualche intervento di manutenzione ordinaria, gli elementi che compongono un riscaldamento a pavimento non prevedono invece particolari misure relative a tale comportamento; affidabilità e garanzia: sistemi di questo genere vengono gestiti in modo da tale da mantenere un’ottima efficienza per moltissimi anni senza subire variazioni in termini prestazionali e sono assicurati, dai venditori, attraverso una garanzia d’acquisto per periodi di oltre 10-15 anni; installazione e resistenza: se il pavimento è stato preparato ad hoc, in 4-5 giorni è possibile veder posato un intero impianto di riscaldamento a pavimento che può all’occorrenza essere riutilizzato poiché resistente a ogni tipo di sollecitazione e in particolare alla formazione di umidità per quelli ad acqua a circuito chiuso. Dove può essere installato un riscaldamento a pavimento Se la domanda classica è: posso installare un riscaldamento a pavimento in qualsiasi ambiente della casa, la risposta è in linea di massima sì, ma con qualche piccolo accorgimento da tenere in considerazione e comunque da valutare caso per caso. Per riscaldare in modo ideale tutti i locali dell'abitazione è bene sapere che l’impianto deve essere installato in almeno il 50 % della superficie della casa e in alcuni casi, in abitazioni ristrutturate ma non ben isolate è a volte necessario integrare questo sistema con qualche calorifero o scalda salviette come avviene per la zona bagno. Per contro, in fabbricati oltremodo isolati, con pareti, serramenti e coperture ad hoc, è a volte ridondante utilizzare un sistema di questo tipo poiché non potendo mai spegnerlo la temperatura in calde e soleggiate giornate invernali può superare i 24 - 26°C percepiti e consigliati, creando delle situazioni poco piacevoli di eccessivo calore. Qualsiasi tipologia di pavimento può essere poi applicata sulla superficie, dal gres porcellanato, al legno, al marmo. Ciascun materiale ha caratteristiche proprie e contrappesarle di volta in volta per un corretto impiego, è il modo migliore per ottenere un’analisi completa di tutti gli elementi che concorrono nell’installazione perfetta di un riscaldamento a pavimento. Riscaldamento a pavimento: temperatura e consumi Per far funzionare un riscaldamento a pavimento, l’acqua che scorre all’interno dei tubi ha una temperatura compresa tra i 25 – 45°C circa, nel periodo invernale e tra i 10-15 °C in quello estivo. E’ necessario mantenere questi standard per garantire il benessere che questa omogeneità di diffusione del calore provoca nei vari ambienti di casa. Con questa tipologia di impianto non è possibile spegnere e riaccendere a piacimento o solo per alcune ore tutto il sistema. E’ però fattibile regolarne la temperatura dove durante il giorno, quando si è a lavoro o a scuola sarebbe bene mantenere l’apparato sui 17 - 19°C per poi riportarlo sui 20 - 22°C nel tardo pomeriggio e farlo riscendere nella notte. Da ricordare che la temperatura percepita è sempre di qualche grado in più rispetto a quella reale. Comportandosi in questo modo, si riesce a risparmiare sia sui consumi energetici che su quelli monetari, regolando il funzionamento del riscaldamento a pavimento in base alle proprie esigenze e senza doverlo far funzionare al massimo quando non serve. Per ottenere la massima efficienza, contenendo di molto i consumi, si dovrebbe valutare l’utilizzo di pannelli radianti di qualità, associati ad una caldaia performante che sfrutti l’energia proveniente dai pannelli termici e solari. In questo modo si coniugherebbe la diminuzione della spesa da effettuare al benessere per sé e per gli altri attraverso un sistema eco sostenibile. Chi chiamare per realizzare un riscaldamento a pavimento Rivolgersi ad una squadra di professionisti per realizzare un riscaldamento a pavimento è quanto mai utile e pratico, perché pur conoscendo le varie fasi di lavorazione, i tecnici saranno in grado di consigliare al meglio su alcune situazioni che si potrebbero verificare, sfatare miti e notizie per sentito dire e risolvere dubbi su materiali e procedure alternative e innovative da seguire. Inoltre, la professionalità e l’esperienza faranno sì che i tempi dedicati all’esecuzione del lavoro saranno più contenuti con relativo risparmio in termini economici. Quanto costa installare un riscaldamento a pavimento I costi per la posa di un riscaldamento a pavimento sono diversificati a seconda di una serie di fattori che si possono modificare in base a molteplici varianti. Innanzitutto deve essere valutata la tipologia ovvero se l’installazione riguarda un impianto ad acqua o elettrico e la dimensione della superficie interessata. Altro elemento da contrappesare è la necessità di integrarlo con sistemi supplementari (termosifoni o termoarredi). In case di nuova progettazione è poi più semplice pianificare il lavoro e stabilire un budget pressoché preciso. In una ristrutturazione si devono invece preventivare costi aggiuntivi riguardanti vincoli a cui si deve sottostare in abitazioni magari datate e di pregio e imprevisti dovuti a strutture obsolete e superate. Indicativamente, il costo al metro quadro, si aggira tra i 65 e i 120 euro ma è anche influenzato dalla scelta qualitativa dei materiali da costruzione impiegati
Cucina senza pensili: idee di design
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L'idea che ispira chi vuole eliminare i pensili dalla cucina, è quella di ampliare gli spazi, liberando la parete sopra al piano di lavoro e mantenere la zona cucina in una zona più ariosa. Questa è una scelta che attrae, soprattutto quando nella stanza sono presenti delle finestre ampie, che possono donare ancora più aria e luce all'ambiente, senza l'ingombro dei mobili sospesi. Quello che di solito è stipato in alto si può tranquillamente posizionare altrove con soluzioni alternative e originali, sfruttando meglio ogni spazio. Vediamo per quali aspetti conviene togliere i pensili e come arredare la cucina con idee alternative. Cucina senza pensili: vantaggi Entrando nell'ambiente, si percepisce subito un senso di maggior leggerezza e ampiezza, necessario in particolare a chi vive lo spazio cucina in un ambiente sottotetto oppure con un soffitto basso. Adottando questa scelta le pareti saranno libere, per idee decorative o pratiche differenti da quelle classiche, e per chi vuole inserire una cappa di ampi volumi, una cucina senza pensili sicuramente lascia più spazio a questo elemento. Una parete libera può essere fonte d'ispirazione per decorazioni a disegno o con le piastrelle, per un'illuminazione particolare tra faretti o lampade, e anche solo per mettere in risalto (e non coprire) dei rivestimenti con materiali esclusivi. La soluzione senza pensili permette di adottare uno stile dalle linee minimali e pulite, con meno mobili possibili, che magari legano meglio la cucina al living quando i due ambienti sono adiacenti - come le scelte contemporanee di interior design suggeriscono. L'assenza dei pensili, in questo caso può essere compensata grazie agli elementi funzionali sparsi tra i due locali come armadi, mensole, cassetti utili a stipare stoviglie e quant'altro necessario per la cucina. Per ottenere questo vantaggio di spazio, ecco qualche possibilità. Cucina senza pensili: mensole e scaffali Per aumentare la percezione dello spazio si può creare una parete dedicata alle mensole oppure con uno scaffale dai piani d'appoggio ampi: uno spazio a sé stante del design della cucina, che può essere utilizzato in modo versatile. Non solo per contenere sui ripiani oggetti pratici, come barattoli, libri o accessori per cucinare, ma anche per decorazioni o piante che danno un tocco personale alla stanza. In un sistema di scaffali a muro, stoviglie, pentole e bottiglie sono sempre a portata di mano, ma è una soluzione consigliata a chi non teme il disordine - i pensili nascondo, mentre le mensole espongono, quasi fosse una vetrina, e raccontano lo stile di vita di chi vive la cucina. Un'idea può essere quella di inserire un'unica e lunga mensola sospesa (al massimo un paio), per sistemare gli elementi più importanti e ricavare spazio nella zona bassa, estendendo i piani d'appoggio della cucina al massimo. Questa possibilità sembra ottima per chi sceglie dei modelli di cucina angolare, oppure possiede uno spazio orizzontale notevole per il ripiano, che può accogliere stoviglie o accessori, e può essere dotato di moduli capienti al di sotto. C'è inoltre da sottolineare che una soluzione con mensole a vista rende molto più agevole e veloce l'utilizzo di ogni necessità, senza dover ogni volta aprire e chiudere delle ante. Banconi profondi e capienti L'idea è quella di ricavare gli spazi adatti al contenimento degli oggetti e degli alimenti, inserendo un mobile bancone dalla capienza ampia, più alto e profondo delle misure standard. In questo modo il bancone potrà aumentare lo spazio dedicato allo stoccaggio in cucina, e permettere in alcuni progetti di non inserire nessun tipo di mensola o scaffale - per un minimalismo ancora più radicale. Il bancone può ospitare all'interno sia gli oggetti di uso frequente, che saranno a portata di mano nella parte più esterna, sia altri accessori che non sono di utilizzo quotidiano che potranno essere stipati in fondo - come piccoli elettrodomestici, servizi da tavola o piccole scorte. Una soluzione con banconi senza ante rende inoltre la cucina molto vivace e dinamica. Un bancone profondo e di grande capacità contenitiva, è anche un'ottima base per un piano cottura e di preparazione largo; permette di cucinare e preparare gli alimenti in massima comodità, attingendo dallo stesso suo spazio alcuni ingredienti e le pentole necessari Per chi vuole una cucina informale, la scelta per il bancone può essere quella dei mobili “freestanding”, ovvero isolati dal resto dell'arredo, che poggiano su cavalletti o ruote: possono essere usati in cucina ma si integrano in modo versatile negli ambienti confinanti con il living. Anche in un'isola al centro cucina, un contenitore basso ampio, può dare sistemazione a pentole, stoviglie, cibo, scatolame, bicchieri, ma anche i cassetti per le posate e la tovaglieria. Cucina senza pensili: soluzioni per scolapiatti Una questione centrale: dove appoggiare le stoviglie gocciolanti dopo il lavaggio? Si possono posizionare su dei gocciolatoi fatti apposta, i cosiddetti scolapiatti ad appoggio, realizzati in acciaio oppure in plastica. In alcuni modelli i gocciolatoi si aprono sul lavello e si chiudono quando non servono, per la massima comodità. Per chi possiede una lavastoviglie, è ancora più semplice tenere piatti e bicchieri all'interno, senza dover ricorrere ad uno scolapiatti. Questo elettrodomestico svolge una funzione di porta stoviglie e posate, avvantaggiata anche dalla struttura a cestelli che suddivide al meglio gli oggetti e fa risparmiare spazio. Una variante più dispendiosa è quella del canale attrezzato in cucina, un elemento contenitivo che può ospitare anche lo scolapiatti, oltre ai contenitori e persino le prese elettriche. Si chiude con un'anta, integrandosi nel piano cucina, e fornisce un elemento di design notevole all'arredo. Armadi per ottimizzare gli spazi Un'altra opzione per chi sceglie di realizzare una cucina senza pensili è quella di adottare un'armadiatura, magari sfruttando gli spazi tra le nicchie. In questo modo si ottiene un volume ampio ricavato anche in altezza, per il contenimento di stoviglie o cibo. Rappresenta un elemento compatto e funzionale che può ospitare anche degli elettrodomestici. Questa è un'idea pratica per mantenere l'ordine, ma può dar vita anche ad un design raffinato se l'armadio si abbina al bancone e magari ad altre mensole nella zona cucina o living antistante. Per ampliare ulteriormente lo spazio della cucina e rendere il design ancora più essenziale, un'idea può essere quella di realizzare un sistema di contenimento con un armadio e un'isola centrale dotata di contenitore nella parte inferiore. Pochi elementi, con il massimo volume di capienza.
Total white: 8 soluzioni per arredare casa in bianco
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Arredare casa scegliendo una palette totalmente in bianco? Qualcuno penserà che sia pressoché impossibile, che l’aspetto finale potrà essere semplicemente asettico e poco personalizzato. In realtà molte soluzioni total white lasciano davvero senza fiato per la loro straordinaria bellezza, senso dell’immacolato e di poter vivere all’interno di uno spazio impalpabile ed etereo. La luminosità degli ambienti viene amplificata dalle pareti e dai complementi monocromatici che riflettono in modo spontaneo la luce naturale aumentando la percezione di freschezza e spaziosità delle varie camere e diffondendo un senso di pace e distensione. non significa che anche pareti e rivestimenti debbano essere necessariamente realizzati nello stesso colore. A volte un abbinamento con un parquet scuro o un semplice dettaglio policromo, possono stemperare la sensazione di freddezza che i più percepiscono in stanze progettate con questa tipologia stilistica. Ma per i più rigorosi anche pavimenti, tramezzi e accessori ricadranno nella medesima colorazione con risultati delicati, eleganti e distintivi. Vediamo insieme come i vari ambienti, a partire dall’ingresso sino ad arrivare all’arredo in giardino, possono in 8 soluzioni, ispirarvi per arredare la vostra casa in bianco. Ingresso minimal in bianco L’ingresso è lo spazio primario che presenta un’abitazione a chiunque entri al suo interno e a seconda degli stili e delle tendenze deve essere un luogo funzionale ma che soprattutto rispecchi i gusti dei padroni di casa. Utilizzare il total white non implica che diventi un luogo poco personale e per nulla confortevole. Un ingresso minimal in bianco può adempiere alle sue mansioni senza avere inutili fronzoli intorno e la continuità di colore su pareti, pavimentazioni, porte e tessuti contribuisce a creare uno sfondo ideale per appendiabiti, specchi e mobili essenziali. L’importanza di pochi, ma corretti accessori, come lampade e tavolini, partecipano nel fornire un aspetto caratteristico a una zona di passaggio che attraverso la monocromia unifica le varie stanze ad essa adiacenti. Total white per un soggiorno etereo Sia in spazi maggiormente ristretti, che in zone più ampie, sviluppare un arredo in total white per un soggiorno etereo è una tendenza che piace molto. Il classico living dal sapore nordico dove il bianco fa da padrone, è particolarmente utilizzato per creare atmosfere familiari e accoglienti, con elementi naturali e colori neutri, che sono i caratteri fondamentali di uno stile senza tempo. In altri progetti, dove le dimensioni lo permettono, giocare con complementi, tessuti e rivestimenti tono su tono può dar vita a soluzioni inaspettate come ad esempio in un loft dal gusto industriale, rivisitato in chiave contemporanea ed elegante. Divani e poltrone, mensole e quadri, illuminazione e serramenti si amalgamano tra di loro ampliando la luce naturale, enfatizzata maggiormente se si opta per un pavimento in resina senza interruzioni di fughe. Smorzare la monotonia del bianco? Sarà sufficiente inserire un piccolo dettaglio colorato all'interno del contesto ma che non interferisca in modo preponderante con il tema principale scelto. Cucina in bianco: tradizionale o moderna Quando si pensa ad una cucina in bianco, immediatamente la tendenza che viene presa in considerazione è quella moderna dove le linee geometriche e la simmetria, la lucentezza del materiale e il contorno degli accessori enfatizzano uno skyline contemporaneo e tecnologico. Tuttavia, anche per i più conservatori che prediligono cappe in muratura, cassetti e antine sagomate con pensili e cornici, il total white è il giusto punto di partenza per ottenere una cucina in bianco tradizionale ma distintiva e originale. Uno spazio di lavoro immacolato che può essere spezzato dall’acciaio degli elettrodomestici, ma che non distolgono comunque l’attenzione da un arredo che non risulta assolutamente algido né apatico. Bagno in bianco: candore e lucentezza Solitamente i vari elementi che compongono una stanza da bagno sono già essenzialmente inseriti nella loro colorazione più usuale: un bel bianco nitido. Se la paura è quella di ottenere un progetto di arredo anonimo dove questo colore possa stancare, sarebbe bene evitare di incorrere in questo errore cercando di enfatizzare alcune zone, magari quella destinata a specchio e lavabo, giocando con materiali differenti. Pur impiegando la stessa nuance, è possibile movimentare un bagno in bianco esaltandone il candore e la lucentezza, dove pareti in legno sbiancato combinate a pavimenti opachi, renderanno più calda l’atmosfera interna anche senza l’inserimento di pigmenti inutili che minerebbero l’equilibrio di un progetto pressoché perfetto! Cameretta in bianco Il candore e la tenerezza sono elementi fondamentali per una cameretta in bianco per bambini. Un luogo dove lo spazio dedicato ai più piccoli deve poterli fare sentire rassicurati e dargli la possibilità di creare ed essere stimolati ad esplorare e sperimentare situazioni sempre nuove. Un colore tenue contribuisce a rendere rilassata e neutra una stanza che accoglierà il bimbo nella sua quotidianità contornata da morbidi tappeti sensoriali e complementi d’arredo in total white sicuri e utili. Total white: camera da letto ricercata Ambiente confortevole, progettato per il riposo e il relax. Ecco come dovrebbe essere pensata una camera da letto e arredata in ogni circostanza per agevolare la funzione del sonno e della tranquillità. Renderla ricercata con un look total white è assolutamente possibile, in special modo se entrano in gioco pochi ma sofisticati elementi di design. Optando per uno sfondo in bianco di pareti, parquet e infissi e continuando con letto, comodini e armadio tono su tono sarà più semplice collocare tessili, sculture e piante ornamentali che arricchiranno l’ambiente senza però far distogliere lo sguardo dalla tematica principale. Total white per uno studio essenziale Piccolo, compatto e reso omogeneo da un’unica colorazione: un total white per uno studio essenziale dove una zona inutilizzata, come una nicchia adiacente ad una bella finestra, può dar luogo ad uno spazio funzionale e utile per lavorare o dedicarsi ai propri hobby e passatempi. Tutto in bianco per aumentare la luminosità di un’area ristretta dove la luce naturale assume un ruolo fondamentale. Unica nota colorata? Un morbido sacco con funzione di poltrona per dare un senso di profondità. Total white per l’arredo in giardino Anche la zona outdoor può essere ideata in bianco, tenendo in considerazione i pochi ed essenziali complementi e accessori che divengono il fulcro per realizzare un progetto total white per l’arredo in giardino. Sedute e sdrai, tavolini e pouf sono i protagonisti di una tendenza conclamata in ogni area esterna dove anche balconi e terrazze vengono pensati con il medesimo stile e a completare il look intervengono grandi vasi, rigorosamente bianchi, e gazebi in tessuto leggero che racchiudono la zona relax e fanno da cornice a splendide giornate assolate da trascorrere all’aperto godendo di un bel cielo azzurro.
Green House: arredare casa con le piante
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Utilizzare le piante da interni per arredare è un modo per portare un po’ di freschezza in casa. Rendere più green l’ambiente domestico permette inoltre di godere della natura anche dentro le quattro mura di casa, aspetto fondamentale soprattutto se non hai un giardino oppure un balcone o un terrazzo in cui godere dei benefici di un po’ di verde.  Non ci sono limiti quanto agli ambienti in cui si possono inserire piante decorative da interni, da utilizzare per abbellire soggiorni ma anche le cucine e fino in camera da letto o nel bagno. Avendo un impatto molto decorativo, la scelta delle piante si basa anche sulla forma delle loro foglie ma non bisogna dimenticare di tenere in considerazione soprattutto le caratteristiche di ognuna di esse così come le cure e la manutenzione necessaria.  Le varietà di piante ornamentali che possono vivere bene in appartamento sono moltissime e ci si può sbizzarrire ad individuare quella più adatta ad ogni stanza. Di taglia piccola o grande, piante con fiore oppure piante grasse o ancora profumatissime piante aromatiche per ambienti come la cucina, sono soltanto alcune delle possibilità. Puntando su piante lussureggianti, caratterizzate da grandi foglie e dall'effetto molto scenografico come alcune specie esotiche consente di caratterizzare notevolmente gli spazi con un’atmosfera in perfetto stile urban jungle. Alcune piante hanno in aggiunta delle proprietà benefiche poiché sono in grado di assorbire alcune sostanze nocive causa dell’inquinamento indoor rendendo la casa un ambiente più salubre. Insomma, i motivi per riempire la propria casa di piante sono tanti. Vediamo insieme alcune delle soluzioni che puoi adottare per una casa più green.  Piante a terra in vasi e cesti Qualsiasi interno può acquisire vitalità grazie a qualche pianta. Il modo più semplice è utilizzare dei vasi posti direttamente sul pavimento da collocare dove ci sia bisogno di apportare un po’ di colore e di freschezza.  Il tipico luogo dove porre una pianta a terra sono quegli sgradevoli angoli rimasti spogli che con la presenza di una pianta cambiano completamente aspetto ed acquisiscono un senso di compiutezza. Delle piante sul pavimento possono però andare ad arredare qualsiasi spazio, anche in posizioni più centrali. Questo tipo di installazione è ideale per le piante più grandi, ma si possono utilizzare anche piante meno sviluppate in altezza. Oltre alla pianta, anche la tipologia di vaso in cui viene inserita contribuisce nel determinare l'effetto finale. Tra i contenitori più di tendenza da utilizzare come portavaso ci sono ad esempio le ceste in fibre naturali intrecciate, per dare alla casa un tocco naturale in più.  Affiancando più vasi a terra e creando un mix di piante diverse si otterrà un effetto ancora più gradevole dato dalla varietà delle foglie. Per individuare la posizione più adatta per ogni pianta bisogna sempre tenere in considerazione le sue peculiari necessità, considerando ad esempio che alcune hanno bisogno di luce diretta ed altre indiretta. Davanzali in verde con le piante Mettere le piante sui davanzali delle finestre è un grande classico. Sul lato interno per abbellire la casa, ma anche su quello esterno per avere una facciata curata e fiorita. L'abitudine di posizionare le piante in questo specifico luogo deriva dall’esigenza delle piante di avere molta luce naturale, essenziale affinché possano stare bene e mantenere il loro bel colorito verde. Bisogna però fare attenzione al posizionamento, poiché i vetri amplificano l’effetto dei raggi del sole, quindi meglio privilegiare le finestre sui lati della casa meno esposti. Per i davanzali sono perfette le piante da fiore o comunque quelle che puoi collocare in piccoli vasi. Le finestre arredate in questo modo saranno come un piccolo giardino all’interno di una stanza. Soluzioni pendenti di verde Tra i diversi modi per aggiungere un po’ di verde all’intero della propria abitazione le piante pendenti sono una delle soluzioni più particolari. Sono molto in voga le piante sospese utilizzando appositi plant hanger come quelli in macramè per dare un tocco bohémienne alla propria casa.  Un'altra soluzione molto raffinata per avere delle piante pendenti è rappresentata dai kokedama, una tecnica giapponese che prevede la creazione di palline di terra ricoperte di muschio su cui vengono fatte crescere delle piante.  Tutti questi sono modi per creare un angolo verde in altezza per un effetto molto decorativo e suggestivo.  Un’alternativa per avere l’effetto cascata di verde è l’utilizzo di piante rampicanti caratterizzate da rami allungati che ricadono verso il basso. Queste possono essere appese attraverso appositi vasi da sospensione oppure appoggiate sui mobili o sui ripiani più alti delle librerie. Tra le piante che si prestano a questo utilizzo, una di semplice manutenzione è il pothos, che regala molte foglie e si può riprodurre molto facilmente così da avere in poco tempo più esemplari. Un altro rampicante che può vivere in interni in vaso è l’edera, sempre molto decorativa. Piante su leggere scaffalature Per creare un angolo verde con vasi e vasetti con piante si possono utilizzare come supporto delle scaffalature molto leggere che permetteranno di valorizzare il verde. Per ottenere un risultato armonioso e funzionale, sui diversi ripiani si possono alternare alle piante altri elementi come libri o oggetti decorativi che risulteranno alleggeriti dalla presenza delle piante. Scaffalature di questo genere si possono inserire nell’ingresso, nel salotto, nello studio o in altri ambienti per apportare un tocco green che è sempre molto gradito. Molto piacevole anche l’effetto che si ottiene utilizzando scaffalature molto leggere esclusivamente come supporto per piante, andando così ad avere un po’ di verde in verticale. Utilizzando piante con rami pendenti questo effetto sarà ancora più evidente, soprattutto se particolarmente frondose, poiché la scaffalatura ne sarà parzialmente coperta mentre le piante risalteranno. Se lo scaffale è utilizzato al centro della stanza, come divisore, le piante non andranno a riempire troppo la libreria lasciando passare la luce da un lato all’altro apportando freschezza e leggerezza. Giardini verticali sulle pareti di casa Un altro modo per aggiungere un tocco green alla propria casa è costituito dai giardini verticali da interni. Si tratta sostanzialmente di pareti verdi, ottenute affiancando diversi vasi. L’effetto che si ottiene è simile ad un muro di foglie, mentre i vasi non sono a vista. Per realizzarle si possono utilizzare dei supporti specifici per piante oppure ci si può ingegnare e realizzare una propria soluzione su misura. La difficoltà sta nel mantenere le piante e nell’annaffiatura. Le proposte professionali più sofisticate prevedono la presenza di un sistema di irrigazione automatizzato per un controllo costante senza sforzo. Utilizzando invece piante aeree si può ottenere un giardino verticale in maniera semplice e senza manutenzione. Queste particolari specie non hanno bisogno di terra per vivere ma assorbono l’umidità normalmente presente nell’ambiente. Rientrano in questo genere di piante le tillandsie ed alcuni tipi di orchidee.  I giardini verticali si possono addossare ad una parete oppure si possono utilizzare anche come eleganti divisori verdi.
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