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Tegole: caratteristiche principali e tipologie
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Le tegole sono il materiale utilizzato per la realizzazione della copertura per i tetti a falde e permettono di proteggere l'immobile degli agenti atmosferici, prevenendo infiltrazioni della pioggia o altri danni che potrebbero creare alla struttura dell'edificio. Esistono numerose tipologie di tegole, realizzate in materiali molto resistenti, in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di edificio o struttura, a seconda delle nostre necessità. Edilizia Giuseppe Corona - Ristrutturazione di interni ed esterni - Ploaghe (SS) Il laterizio è certamente uno dei materiali più utilizzati per la realizzazione delle tegole, ma si possono utilizzare anche l'ardesia o altri tipi di rocce, il metallo, il legno, o cemento; a seconda delle necessità di progettazione e delle caratteristiche architettoniche dell'edificio sarà necessario scegliere la tipologia più adatta. Impresa Edile Artigiana Cammarata Matteo - Ristrutturazione di interni ed esterni - Misilmeri (PA) Il cotto, sottoforma di coppi, è uno dei materiali più antichi e viene utilizzato per le coperture non solo per la bellezza del materiale, ma anche per le sue caratteristiche di resistenza e durata nel tempo. Una delle più importanti caratteristiche del coppo è la sua grande adattabilità: si può, infatti, impiegare anche nei punti più irregolari di un tetto e, grazie alla sua resistenza all'azione degli agenti atmosferici, si presta ad essere impiegato anche per gli immobili che di trovano in zone dal clima particolarmente freddo e piovoso. Le tegole presentano diversi tipi di forma: quella belga, la tegola piatta, la tegola germanica e la tegola “normale”. Edil Emme - Costruzioni ex novo - Torino (TO) La tegola normale è quella tutt'oggi ancora in uso, anche se il coppo, nel corso dei secoli, ha subito numerose modifiche di forma e struttura, piccoli aggiustamenti effettuati di volta in volta per aumentarne le ottime caratteristiche e la funzionalità della forma, nonché la qualità delle prestazioni. Edil Emme - Costruzioni ex novo - Torino (TO) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE TEGOLE? Le caratteristiche tecniche di una buona tegola sono: l'isolamento acustico: cioè la capacità di minimizzare o bloccare i rumori provenienti dall'esterno l'isolamento termico: cioè la capacità di trattenere all'interno dell'immobile il calore del riscaldamento e di impedire il surriscaldamento e la penetrazione dal calore dall'esterno all'interno, in estate l'impermeabilità: devono quindi essere realizzate in un materiale che non sia poroso la resistenza a urti e colpi: questo significa la resistenza alle intemperie più violente come la grandine o urti accidentali la resistenza a carichi statici: la resistenze nel sostenere carichi (un esempio può essere l'accumulo di neve ghiacciata durante i mesi invernali) la resistenza a carichi dinamici: devono essere in grado di resistere alla pressione di forze corrosive dinamiche come l'azione del vento la resistenza allo shock termico: cioè la capacità di resistere a sollecitazioni interne dovute a repentini cambi di temperatura in seguito ai cicli di gelo e di disgelo
Arredo salvaspazio: come sfruttare gli ambienti in modo efficace
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Gli arredi salvaspazio vengono sempre più utilizzati nelle nostre abitazioni; molto spesso gli spazi abitativi moderni sono caratterizzati da ambienti piccoli e di difficile organizzazione, che non vengono incontro facilmente alle esigenze della vita quotidiana. Ci troviamo quasi sempre a lottare con problemi di spazio cercando di sfruttare in modo efficace ed efficiente tutte le parti che la nostra abitazione ci offre. Quando lo spazio è poco (sempre più diffusa la scelta del monolocale come soluzione abitativa) è necessario aguzzare l'ingegno e trovare soluzioni creative che ci permettano di risolvere i principali problemi organizzativi: gli arredi salvaspazio e quindi una scelta intelligente dei mobili, possono fare la differenza, così come un uso creativo dei complementi d'arredo ci permette di ricavare spazi “nuovi” da adibire a diverso uso all'interno dello stesso immobile. Luigi Vasari - Designer di interni - Castelfiorentino (FI) Una soluzione piuttosto funzionale è fornita dall'uso degli arredi a scomparsa, ottime soluzioni in qualsiasi contesto abitativo, ma che giocano un ruolo fondamentale in ambienti dalle dimensioni ridotte, perchè permettono di ottenere una perfetta ottimizzazione dello spazio con pochissimo sforzo e allo stesso tempo di mantenere alti i livelli qualitativi ed estetici grazie agli ottimi risultati raggiunti dalle case produttrici. All'interno di questa categoria, in termini di arredo salvaspazio, sono particolarmente apprezzate le cucine a scomparsa, che consentono di usufruire di tutti i confort e i benefici di una cucina bene attrezzata e funzionale, ma che permette la possibilità di essere schermata alla vista in pochi secondi lasciando la zona giorno in ordine e adatta ad essere utilizzata con un altro scopo. Una volta chiusa, la cucina si armonizzerà completamente con il resto dell'arredo dell'ambiente e in modo continuativo con il salotto. SPUNTI E IDEE PER SFRUTTARE GLI SPAZI AL MEGLIO Una tipologia di arredo salvaspazio, utilizzata da molto tempo e presente in numerose case, è quella dei tavoli a scomparsa o trasformabili, adatti ad essere posizionati in ogni parte della zona giorno e che si adattano con poche mosse a svolgere funzioni diverse fra loro. Cristina Baire - Designer di interni - Cagliari (CA) Negli anni si è fatto un largo uso anche di un altro tipo di arredo salvaspazio: il letto a scomparsa. Incastonato in librerie o armadi, può essere “aperto” all'interno della zona giorno ed utilizzato al momento necessario, lasciando l'ambiente pulito e in ordine per gran parte del tempo e inserendosi armonicamente all'interno della zona living. La libreria salvaspazio è un altro strumento utile per tenere in ordine la stanza: assemblabile in varie forme e con materiali di diversa pesantezza, può all'occorrenza fungere da scala per il soppalco. Esistono numerose altre soluzioni salvaspazio: possiamo scegliere di separare zona giorno da zona notte all'interno di un ambiente open space con una libreria o un separè (un separè presenta poi l'ottimo vantaggio di essere flessibile e può essere spostato con facilità). Giuseppe Armanni - Architetto - Bergamo (BG) Se i soffitti ce lo consentono e sono sufficientemente alti possiamo considerare la possibilità di realizzare un soppalco (ne abbiamo parlato qui), sfruttando lo spazio verticale di cui disponiamo nella sua totalità; oppure possiamo “creare” un arredo salvaspazio realizzando, a seconda della struttura dell'ambiente, dai vani in cartongesso da utilizzare come ripostiglio (ne abbiamo parlato qui) per gli elementi più svariati (sempre tenendo ben presente che una lavorazione in cartongesso comporta la necessità di effettuare una notifica dei lavori al proprio comune di residenza). Un tipo di arredo salvaspazio molto semplice e utilizzato sono le mensole: applicabili in ogni ambiente, possono essere sfruttate anche per la composizione di un armadio a vista, abbinate a stender e scatole per riporre gli abiti, oppure possono essere utilizzate per realizzare una testiera del letto pratica e funzionale. Falegnameria Pacmassei - Falegname - Monastier di Treviso (TV) Infine, un altro uso intelligente degli elementi strutturali può essere l'inserimento di gradini contenitori: scalini in legno che diventano arredo salvaspazio ottimi da utilizzare come contenitori, così come il letto che può diventare uno strumento utilissimo per riporre tessili, scarpe o altri oggetti necessari.
L'arredo nella camera da letto
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La camera da letto svolge un ruolo fondamentale all'interno di una casa e nella quotidianità di tutti noi; essendo la stanza nella quale ci si riposa e rilassa deve essere confortevole e accogliente, lontana da rumori e in grado di garantire un'atmosfera di calore e sicurezza. Per questo motivo generalmente la camera da letto si trova piuttosto riparata rispetto agli altri ambienti della casa; essendo l'area destinata al sonno questa separazione è fondamentale per poterla vivere al meglio, anche in quei casi in cui gli spazi sono molto piccoli oppure quando abbiamo a che fare con un monolocale. K.B. Ristrutturazioni - Ristrutturazione di interni ed esterni - Verona (VR) COME ARREDARE LA CAMERA DA LETTO La scelta dell'arredo per la camera da letto è molto importante perché influenza e condiziona il benessere durante il riposo: fondamentale, quindi, la scelta dei materiali e dei colori per l'arredo che determinano fortemente l'atmosfera che verrà a crearsi all'interno della stanza. Sono perciò consigliabili arredi realizzati in materiali naturali come il legno e colori per le pareti e le finiture che non siano eccessivamente “drammatici”: delle tinte chiare e non troppo accese nei toni che richiamano i colori della natura, donano una sensazione di tranquillità. Tema Cucina - Falegname - Melpignano (LE) Una camera da letto classica si compone di letto (singolo o matrimoniale), uno o due comodini, un armadio e una cassettiera generalmente corredata da specchio. In certi casi, l'armadio può essere posizionato in una zona separata adibita a guardaroba. La disposizione dei mobili va pianificata con attenzione: il primo elemento che va posizionato è il letto (singolo o matrimoniale), in abbinata ai comodini, tenendo in considerazione dove si trovano le porta e le finestre della stanza. Falegnameria Grelli Danilo - Falegname - San Giustino (PG) A seguire inseriremo poi il resto dell'arredo, a partire da quello che presenta l'ingombro maggiore: armadio, cassettiera e via via il resto dei complementi che desideriamo inserire a seconda dello spazio disponibile che ci rimane, facendo attenzione a non porre ingombri nei punti destinati al passaggio, in modo da poter raggiungere con facilità tutte le zone della stanza. Graziella Vero - Tappezzeria - Sanremo (IM) Per quanto riguarda le dimensioni degli arredi, un letto matrimoniale a due piazze presenta generalmente una larghezza di circa 160/180 cm per una lunghezza di circa 200/220 cm: per accedere al letto, abbiamo la necessità di lasciare intorno a questo elemento uno spazio di almeno 70 cm. Infine, parlando di un altro importante elemento che caratterizza questo ambiente, l'armadio ha una profondità standard di 60 cm e lunghezza variabile a seconda del modello scelto in base al nostro gusto e alle nostre esigenze.
Tinteggiatura delle pareti: come realizzarla?
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Molto spesso le pareti della nostra casa hanno bisogno di una rinfrescata, in modo tale da dare nuova vita agli ambienti e allo stesso tempo modificarli nello stile, qualora lo desiderassimo. Per quanto riguarda la tinteggiatura delle pareti possiamo rivolgerci a un professionista che farà il lavoro per noi oppure scegliere il fai da te e provare a tinteggiare noi le pareti in prima persona. Edil Rocchi - Ristrutturazione di interni - Roma (RM) COME SI TINTEGGIANO LE PARETI? La prima cosa da fare al momento della tinteggiatura delle pareti è preparare in maniera adeguata le superfici che riceveranno il colore in modo da ottenere un buon risultato liscio e senza imperfezioni una volta stesa la pittura. Prima di passare la pittura la parete deve essere pulita: bagnando uno straccio o una spugna con dell’acqua calda e passandolo sulla superficie dall’alto verso il basso elimineremo residui di sporco e polvere che possono diminuire la capacità di adesione della vernice. Successivamente deve essere passata una mano di aggrappante: fatto tutto questo è possibile procedere alla pittura, che deve essere fatta partendo dai bordi esterni e procedendo gradualmente verso l’interno. Edil Rocchi - Ristrutturazione di interni - Roma (RM) Bisogna individuare tutti quegli elementi presenti all’interno della parete che sporgono o che non devono essere dipinti e, quindi, rimuoverli: placche delle prese, pomelli, interruttori, etc. Nella maggior parte dei casi sarà sufficiente svitare gli elementi e poi estrarli: fare sempre molta attenzione a non perderne nessuna delle parti che li compongono in modo da poterli reinstallare correttamente a pittura ultimata (suggeriamo di tenerli riposti con delle etichette fino al momento della reinstallazione). Tutte quelle parti che non devono essere dipinte ma che non si possono smontare devono essere protette e coperte: molto comodo l’utilizzo del nastro adesivo di carta per svolgere questa operazione. Prima della tinteggiatura sarà necessario spostare i mobili e coprirli per proteggerli con teli o fogli di plastica in modo che non vengano raggiunti dagli schizzi; oltre ai mobili è necessario proteggere anche il pavimento: sarà sufficiente stendere un telo di plastica o di iuta per evitare gocce o schizzi, facendolo arrivare per bene fino alla base del muro. Edil Rocchi - Ristrutturazione di interni - Roma (RM) Le idropitture moderne si applicano in modo facile e rapido e asciugano in tempi relativamente brevi senza lasciare alcun odore sgradevole persistente Se oltre alle pareti avete la necessità di tinteggiare anche il soffitto, la cosa migliore è partire proprio da quest’ultimo e procedere poi con le pareti, concludendo con la tinteggiatura dei serramenti o le altre parti in legno o metallo presenti nella nostra stanza. Edil Rocchi - Ristrutturazione di interni - Roma (RM) L’idropittura è il prodotto più facile da usare: esistono in commercio anche tipologie in gel che hanno l’ottimo vantaggio di non colare, cosa che le rende perfette per la tinteggiatura del soffitto. In caso ci trovassimo a dipingere le pareti di un ambiente interessato che da problemi di condensa, come ad esempio il bagno o la cucina, sarà meglio scegliere delle idropitture traspiranti a base acrilica o smalti sintetici, più difficili da applicare e con un tempo di asciugatura più lungo ma che presentano il vantaggio di durare molto più a lungo nel tempo. Generalmente sono sufficienti due mani di pittura; in caso ci trovassimo nella condizione di lavorare su superfici porose o di aver scelto un colore particolarmente scuro sarà opportuno, invece, fare un’ulteriore terza passata di vernice.
Come realizzare un pavimento in resina
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Una buona soluzione da scegliere nel caso ci si trovi nella situazione di rifare il pavimento del nostro immobile può essere quello della resina, tipologia di materiale che con le sue caratteristiche strutturali ci permette di ottenere ottimi risultati in termini di resa e gradevolezza estetica. I lavori che ci permettono di installare un pavimento in resina risultano essere un processo costoso, motivo per il quale è fondamentale valutare attentamente misure degli spazi e costi del materiale necessario per completare il lavoro. Impresa Baldi - Ristrutturazione di interni ed esterni - Prato (BO) Questo tipo di pavimento presenta svariati vantaggi: inizialmente applicato in contesti produttivi e industriali per le sue caratteristiche di resistenza all’usura e agli urti, ha preso mano a mano piede anche usato all’interno di immobili privati e in contesti residenziali, permettendo di ottenere risultati estetici particolari e molto apprezzati grazie alla mancanza delle vie di fuga, tipiche degli altri tipi di pavimentazione. Prima di eseguire il lavoro di pavimentazione è necessario ripulire attentamente e in modo accurato il pavimento già esistente, sul quale verrà posato quello nuovo: è poi fondamentale rispettare i tempi di asciugatura dopo la posa. Inoltre è necessario che il sottofondo sul quale viene posata la resina non sia sottoposto all’umidità, che è la causa principale di crepe eventuali e deformità della pavimentazione. Pavimart SRL - Resine - Chiuduno (BG) Un’ottima caratteristica della resina è che non è soggetta a crepature, l’importante è che la superficie sulla quale deve essere applicata sia stata adeguatamente pulita, preparata e livellata: la resina ha, inoltre, una buona presa su materiali come cotto, grès porcellanato o vetro, in caso ci trovassimo a stenderla su un pavimento già esistente. IL PAVIMENTO IN RESINA In caso lavorassimo su una superficie logora, rovinata o usurata dal tempo e che quindi presenta imperfezioni è più conveniente procedere alla rimozione della vecchia pavimentazione, in modo da risistemare eventuali dislivelli o deformità che si possono essere creati nel tempo sulla superficie sulla quale stiamo lavorando. Parquet e Resina - Parquettista - Roma (RM) Il pavimento in resina si può realizzare in diversi modi, anche se sconsigliamo lavori fai da te; nell’applicare la resina normalmente vengono realizzati tre passaggi, in modo che l’impasto si stratifichi: un primo con una tipologia di resina chiamata epossidica (spesso anche denominata “primer”), che crea una superficie uniforme sulla quale poi procedere con il lavoro. Una volta asciugata si procede alla carteggiatura e al passaggio di un’altra resina, la resina poliuretanica, che conferisce brillantezza, colore e resistenza strutturale al pavimento. Infine, in ultimo, viene applicato un film di verniciatura che ha generalmente pura finalità estetica e allo stesso tempo è un’ulteriore strato protettivo. Edil Resine Savia - Posatore di resine - Ramacca (CT) Bisognerà, poi, aspettare la completa asciugatura della resina che impiega un tempo di circa 48 ore per la posa a strato sottile e dai 5 ai 6 giorni per uno strato di resina più spesso.
Il soppalco: realizzazione e principali caratteristiche
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Il soppalco è una soluzione moderna e funzionale per donare carattere agli ambienti e contemporaneamente sfruttarli in tutta la loro possibilità: vediamo insieme come realizzarlo. Quando ci troviamo a dover svolgere le nostre attività quotidiane in ambienti caratterizzati da spazi piccoli una soluzione può essere quella di decidere di realizzare un soppalco. Ciro Cozzolino - Architetto - Portici (NA) Un soppalco è una struttura sopraelevata, alla quale si accede tramite una scala, inserita all’interno di uno spazio abitativo per sfruttarlo al meglio, ricavando uno spazio in più, sopraelevato, che si può destinare a usi diversi come zona notte, ripostiglio o studio. Per poter realizzare un soppalco nella nostra abitazione dobbiamo assicurarci che le misure delle altezze e delle superfici siano tali da permetterne la messa in opera. Ci sono, infatti, delle misure specifiche che devono essere rispettate e che sono imposte dai regolamenti edilizi: in termini generici l’altezza minima della zona sottostante il soppalco non deve essere maggiore di 2 ml, mentre quella dell’intero ambiente non deve essere inferiore ai 4,30 ml. La superficie del soppalco non deve superare 1/3 della superficie totale dello spazio all’interno del quale lo stiamo realizzando. Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseiria (SV) Il soppalco potrà avere un’altezza inferiore a quella già menzionata solo nel caso in cui non si tratti di un ambiente abitabile, ma che abbia come destinazione d’uso quella del ripostiglio. COME SI REALIZZA UN SOPPALCO? Un soppalco viene generalmente realizzato “a mezza stanza” all’interno di uno spazio abbastanza grande; esistono due tipologie di strutture: il soppalco ancorato a pavimento grazie all’uso di pilastri, e il soppalco ancorato alle pareti (normalmente la soluzione più utilizzata perché in questo modo si riesce a sfruttare più efficacemente gli spazi, non dovendo avere a che fare con l’ingombro generato dai pilastri). Alessandro Gusmerini - Geometra - Morbegno (SO) La struttura è realizzata grazie a un sistema di travi di sostegno che vengono agganciate ai muri portanti dell’immobile e che variano in lunghezza a seconda delle dimensioni della stanza. Bisogna poi considerare il posizionamento delle scale d'accesso al livello del soppalco, che possono essere poste di lato utilizzando una scala lineare, oppure occupare più spazio facendo una scelta estetica più netta installando delle scale a chiocciola. Grigoletto Glass Technology - Vetraio - Santo Stefano al Mare (IM) Possiamo realizzare un soppalco utilizzando diversi materiali; il più usato è certamente il legno, anche se molto spesso viene abbinato a vetro e ferro (materiale molto utilizzato in contesti urbani e moderni per donare all’ambiente un tocco di carattere in più). Il legno, infine, può anche essere abbinato a elementi realizzati in muratura, ma in questo caso presenta caratteristiche strutturali leggermente diverse e la struttura portante è realizzata principalmente in ferro.
Lucernari e finestre sul tetto: come realizzarli
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Molto spesso abbiamo la necessità, quando si abita in una mansarda o abbiamo a che fare con un ambiente situato nel sottotetto, di avere una stanza più luminosa, in modo da avere maggior comfort e da vivere con più efficienza gli spazi. Ecco allora che possiamo prendere in considerazione l'idea di inserire una finestra o un lucernario sul tetto. Creative glass - Vetraio - Vizzini (CT) Sia che si disponga di un tetto piano che di uno a falde inclinate il procedimento per la realizzazione di una finestra è lo stesso e possiamo trovare in commercio diverse soluzioni di infissi studiate per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza specifica di installazione. COME SI REALIZZA UNA FINESTRA O UN LUCERNARIO La prima cosa da considerare è la scelta del punto del tetto nel quale vogliamo installare la finestra o il lucernario, dove verrà realizzata un'apertura e successivamente inserito un infisso. Doriarchetti - Architetto - Milazzo (ME) Una volta fatta questa operazione vengono segati i listelli e rimossa dal tetto la prima fila delle tegole o del rivestimento presente in prossimità del foro che abbiamo creato. A questo punto sarà possibile inserire il telaio nella finestra. Bisogna, poi, procedere all'impermeabilizzazione e una volta svolta questa operazione si passa al riposizionamento delle tegole tutto intorno al telaio dell'infisso appena installato. Quando decidiamo dove posizionare le finestre sul tetto è bene ricordare che i migliori risultati in termine di illuminazione si ottengono scegliendo di realizzare più finestre di piccole dimensioni posizionate in svariati punti del tetto o in sequenza, piuttosto che una singola finestra di ampie dimensioni. Ediltorre Messina srl - Costruzione in legno - Messina (ME) Importantissimo realizzare sempre finestre o lucernari che possono essere aperti, per garantire il fondamentale ricambio d'aria e allo stesso tempo una corretta pulizia: infatti, proprio per loro posizionamento sono soggetti a creare punti di accumulo di sporcizia. L'infisso poi, dovrà consentire una facile apertura in modo da garantire un ricambio d'aria da effettuare con semplicità: esistono in commerci anche finestre con apertura automatica, che possono essere azionate mediante l'uso di un telecomando e possono essere collocate anche ad un'altezza maggiore da terra perchè non necessitano di un'azione manuale per essere aperte. Adele di Mattia - Architetto Designer Interni - Silvi (TE) Le finestre, poi, dovranno essere in grado di garantire una buona resistenza all'acqua e alle altre intemperie, vista la posizione nella quale vengono realizzate, che presenta un'esposizione molto diversa agli agenti atmosferici rispetto alle normali finestre realizzate con un serramento verticale.
Come arredare con stili diversi
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Per quanto riguarda gli arredi della nostra casa abbiamo a disposizione varianti e combinazioni di stili praticamente infinite alle quali fare riferimento a seconda di quello che è il nostro gusto personale, che sia classico e sobrio o magari più tendente a scegliere soluzioni d'arredo più moderne e contemporanee. Un ruolo rilevante nella scelta degli arredi è giocato poi anche dalla nostra disponibilità economica, che ci farà magari fare determinate scelte di materiali ben precise, la dimensione degli spazi e le caratteristiche intrinseche dell'immobile che stiamo arredando. Chiare Linee - Architetto Designer interni - Milano (MI) Abbiamo la possibilità di affidarci a modelli che hanno lo stesso stile e che possono definirsi preconfezionati, generalmente piuttosto economici, molto spesso acquistabili in soluzioni modulari in modo da essere abbinati con facilità e da inserirsi nella spazialità di qualsiasi tipo di ambiente, naturalmente scelti in accordo con le finiture e i rivestimenti della stanza: questa è una soluzione molto pratica e funzionale, esteticamente gradevole, ma che lascia poco spazio alla creatività e allo stile personale. COME ARREDARE UTILIZZANDO VARI STILI COMBINATI FRA LORO Arredare utilizzando stili diversi richiede senso dell'estetica e un uso sapiente dei complementi d'arredo, scelti senza mai esagerare: affidarsi a un professionista potrebbe essere la soluzione più pratica per evitare di ottenere risultati che non ci soddisfano. Filippo Colombetti - Architetto Designer interni - Milano MI) Fondamentale è cercare di creare contrasti tra uno stile classico/antico e uno più moderno, sempre tenendo ben a mente le caratteristiche strutturali della nostra casa: ad esempio uno stile moderno e contemporaneo mal si adatterà ad un'immobile dalle linee più classiche. Chiare Linee - Architetto Designer interni - Milano MI) Una volta individuato lo stile più adatto alle caratteristiche del nostro immobile sceglieremo gli arredi di conseguenza: creata una base con questi complementi sarà facile inserire alcuni pezzi vintage e di particolare carattere che facciano da tocco finale e conferiscano personalità all'arredo. Alcune soluzioni d'uso potrebbero essere l'inserire una credenza antica nella cucina, qualora non ci trovassimo in una situazione di open space, oppure piccoli complementi d'arredo nell'ingresso, oppure ancora utilizzare un mix di sedie antiche e diverse fra loro per il tavolo da pranzo. Filippo Colombetti - Architetto Designer interni - Milano MI) Possiamo scegliere di inserire all'interno della nostra stanza elementi di arredo antichi e di abbinarli al resto dell'arredo con uno stile più moderno dando immediatamente carattere e personalità all'ambiente. Regola fondamentale, però, è la necessità di offrire ai pezzi antichi, che funzionano da contrasto con il resto dell'arredo, tutto lo spazio che meritano e non relegarli in angoli appartati o poco visibili della stanza, in particolar modo se si tratta di complementi d'arredo dalle dimensioni ridotte.
Le porte scorrevoli o a scomparsa: caratteristiche
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Le porte scorrevoli o a scomparsa sono un'ottima soluzione se ci troviamo ad aver a che fare con ambienti dalla dimensioni piuttosto ridotte: presentano, infatti, diversi vantaggi d'uso, primo fra tutti il pochissimo ingombro che occupano visto che non abbiamo la presenza di un'anta che si deve aprire. Nel caso delle porte scorrevoli o a scomparsa, invece di esserci un'anta che si apre in avanti nello spazio dell'ambiente, questa scorre all'interno di una delle pareti nelle quali la porta è inserita, lasciandole comunque libere da ingombri e perfettamente utilizzabili per il posizionamento di arredo come elettrodomestici, volumi contenitori o complementi d'arredo da appendere a parete. Creative Glass Art - Vetraio - Vizzini (CT) COME FUNZIANANO LE PORTE SCORREVOLI O A SCOMPARSA? Le porte di questo tipo sono realizzate con un controtelaio, cioè un cassonetto metallico che è in grado di accogliere la porta nella sue interezza, facendola così “sparire” alla vista. Le tecnologie di produzione delle porte scorrevoli o a scomparsa è in continua evoluzione e per la realizzazione di questi sistemi vengono utilizzati materiali come il vetro o il legno. Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV) Esiste più di un tipo di porta scorrevole: a scomparsa o a esterno muro. Le porte a esterno muro non necessitano di grandi lavori di ristrutturazione e presentano un binario sul quale viene fatta scorrere l'anta e rifinire la squadratura del vano murario, ove è previsto il passaggio. Le porte scorrevoli a scomparsa, necessitano, invece, di maggiori lavori edili per essere installate perchè il controtelaio deve essere murato all'interno della parete (che può essere sia in muratura che in cartongesso), in modo da creare una nicchia nella quale inserire l'anta, facendola scorrere. Esistono controtelai per porte ad anta unica e doppia anta e orbitale che consente di realizzare delle pareti e porte, secondo diversi raggi. Fondamentale assicurarsi che la posa in opera del controtelaio venga eseguita a regola d'arte per garantire un'ottima chiusura dalla porta. Questo tipo di porte permettono di guadagnare diversi centimetri di spazio in più e possono essere realizzate sia con ante in legno che in vetro, soluzione particolarmente elegante che permette di separare più ambienti senza però schermarli del tutto alla vista. Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV) Le porte scorrevoli in legno, possono essere realizzate con svariate finiture lignee, dal legno massello alle superfici in essenza, sino all'abbinamento di questo materiale con il vetro, soluzione molto adatta ad esempio per separare la cucina dal salotto o la zona notte da quella giorno. Studio Lucadello & Stocco Architetti Associati - Architetto - Bassano del Grappa (VI) Per quanto riguarda i prezzi delle porte scorrevoli o a scomparsa, il materiale di finitura influenza molto il costo: una porta in laminato è una variante molto più economica, ad esempio, di una con finitura in legno massello, materiale estremamente pregiato, così come allo stesso tempo la scelta di un'anta in vetro farà salire il prezzo rispetto a una più semplice di legno laccato. Anche la dimensione delle porte influisce molto sul loro costo , così come la tipologia di binario che verrà utilizzata per lo scorrimento delle ante o il modello di controtelaio scelto per essere incassato nel muro della parete che dovrà accogliere l'anta.
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