Menu
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Cerca per parole chiave

Articoli

Come illuminare correttamente gli ambienti
Visite ricevute
34876
Immagini dell'articolo
5
Quando progettiamo o ristrutturiamo un ambiente è importante considerare all'interno del progetto complessivo dell'arredo anche i punti di illuminazione e come possiamo sfruttarli in modo efficiente e allo stesso tempo guadagnare un elemento prezioso per definire lo stile della nostra abitazione. Lucehome - Illuminazione per interni - Milano (MI) L'illuminazione è una parte particolarmente delicata delle progettazione perchè, così come altri tipi di arredo, svolge un ruolo funzionale, fondamentale per un corretto svolgimento di tutte le attività quotidiane: se scegliamo male l'illuminazione ne risentiranno le nostre attività all'interno di ogni stanza. Illuminare correttamente gli ambienti è un equilibro che si compone di diversi fattori: il posizionamento delle luci, il tipo di lampadine (quindi l'illuminazione che si potrà ottenere) e la tipologia insieme al design del supporto. Elisa Sestili e Christian Benjamin Pallanch Pianoa - Architetto - Roma (RM) COSA CONSIDERARE PER OTTENERE UNA BUONA ILLUMINAZIONE? Oltre al posizionamento delle luci, larghissima parte della buona riuscita di un'installazione luminosa dipende dal tipo di lampadina utilizzata, che ci aiuta a ricreare determinate atmosfere, secondo i nostri desideri, oppure a progettare l'illuminazione in modo che questa sia funzionale, sopratutto negli ambienti dove si svolgono attività domestiche o lavorative (come per esempio la cucina o lo studio, se ne abbiamo uno). Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV) Esistono in commercio diverse tipologie di lampadine, ognuna delle quali presenta caratteristiche intrinseche diverse e ci permette di ottenere risultati diversi: possiamo scegliere lampade a incandescenza, lampade a LED oppure lampade fluorescenti. Le lampadine a incandescenza sono quelle che in proporzione causano il maggior spreco di energia, infatti solo una piccola parte di questa produce effettivamente l'illuminazione; l'energia rimanente finisce per trasformarsi in calore: proprio per questo motivo, dal 2008, è stato decretato dalla Commissione Europea per l'Energia la necessaria progressiva sostituzione di questo tipo di lampadina in tutti gli stati membri della Commissione. Elisa Sestili e Christian Benjamin Pallanch Pianoa - Architetto - Roma (RM) Le lampade a LED possono esistere in diversi colori oltre che alla luce bianca: mano a mano che vengono utilizzate la loro luce perde d'intensità fino al progressivo esaurimento. Questo tipo di lampadine sono di media più costose delle altre ma producono un'ottima illuminazione con meno sprechi. Le lampade fluorescenti, infine, producono luce grazie alla presenza al loro interno di un materiale fluorescente: a seconda della composizione di questo materiale potremo ottenere una luce fredda o calda. Per ottenere un buon risultato in termini di illuminazione bisogna considerare che ogni stanza della casa ha bisogno di un tipo diverso di luce in base alla sua destinazione d'uso e che queste andranno calibrate e progettate di conseguenza: ad esempio in cucina necessiteremo di una luce vivida che ci aiuti nello svolgimento delle nostre mansioni, mentre in salotto o in camera da letto sarà meglio optare per un tipo di illuminazione più rilassante e soffusa. Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA) Partendo dal punto fermo che ove è possibile si dovrebbe cercare di sfruttare al massimo la luce naturale che riesce a penetrare negli ambienti dalle finestre, si tende a posizionare le luci artificiali in almeno due o tre punti diversi all'interno della stanza. La prima, quella fondamentale, va posizionata al centro dell'ambiente e generalmente si ha la tendenza ad utilizzare lampadari a sospensione, magari di design, in particolar modo in ambienti che possono essere di rappresentanza, come il salotto. La seconda e l'eventuale terza fonte di luce verranno utilizzate per l'illuminazione di specifiche zone dell'area che stiamo arredando, generalmente per aumentare il flusso di luce proprio in quei punti dove vengono svolte attività quotidiane che necessitano di maggiore illuminazione (ad esempio accanto al divano dove è possibile leggere o guardare la televisione): installeremo in questo caso, punti luce più discreti, magari protetti da plafoniere o paralumi, cercando di sfruttarli anche dal punto di vista dell'arredo scegliendo pezzi che siano di carattere e che si armonizzino con lo stile della nostra abitazione.
Box doccia: tipologie e caratteristiche
Visite ricevute
33774
Immagini dell'articolo
5
In caso di progettazione o ristrutturazione del nostro bagno possiamo decidere di installare un box doccia, una soluzione tendenzialmente più pratica della vasca da bagno e che ci aiuta anche in caso di problemi di spazio. Il box doccia è una scelta sempre più diffusa ai nostri giorni rispetto al passato e in commercio sono presenti numerosi modelli, realizzati con materiali e forme diverse, e con ingombri capaci di adattarsi a qualsiasi contesto e necessità d'uso. F.B.D. SRL - Accessori bagno - Partinico (PA) Al momento dell'acquisto, proprio per la grande varietà di modelli tra i quali possiamo scegliere, dobbiamo considerare diversi elementi e avere bene chiaro quali sono le nostre esigenze: bisogna calcolare attentamente la grandezza dello spazio che abbiamo a disposizione per accogliere il box doccia e le caratteristiche strutturali del modello al quale siamo interessati, oltre che naturalmente il nostro gusto estetico e lo stile, che dovrebbe essere in accordo con i complementi d'arredo già presenti nell'ambiente di destinazione. La prima cosa da valutare sono gli spazi e gli ingombri che il box doccia potrebbe occupare, in particolar modo se il modello prevede un tipo di apertura con ante. Edil-M - Pavimenti e rivestimenti - Ovada (AL) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL BOX DOCCIA Può essere realizzato seguendo diverse forme: esistono in commercio box doccia quadrati, rettangolari, circolari oppure si può considerare l'opzione di installare una porta a vetro per coprire una nicchia nella muratura (se la struttura dell'ambiente che stiamo dedicando alla stanza da bagno ce lo consente) ricavando un vano per il box doccia. Ma.Edil - Accessori bagno - Termini Imerese (PA) Il box doccia ha come base un piatto (il piatto doccia) che può essere rialzato, che crea, cioè, a tutti gli effetti uno scalino e che è particolarmente utilizzato in tutte quelle situazioni dove si ha a che fare con problemi di pendenza dello scarico, oppure a filo pavimento, dove il piatto doccia si presenta come un prolungamento del pavimento stesso. Per quanto riguarda il box vero e proprio possiamo orientare la nostra scelta, tenendo conto delle nostre necessità di progettazione, tra box classici (ricavati all'interno di una nicchia presente nella stanza) che presentano tre pareti in muratura e una porta d'accesso (generalmente a soffietto) oppure possiamo istallare modelli con porta scorrevole, una soluzione più pratica specialmente in caso di spazi piccoli. F.B.D. SRL - Accessori bagno - Partinico (PA) Se non desideriamo installare un box doccia che presenta un ingombro consistente possiamo optare per un modello “walk in”, dove il piatto doccia non è completamente racchiuso da pareti ma solo da uno o due pannelli, lasciando libero da ingombro un lato del box. In caso di particolari conformazioni dello spazio della stanza, infine, abbiamo la possibilità di installare un modello angolare, dove il box viene realizzato sfruttando due pareti della stanza da bagno. Camini Edil FOR - Pavimenti e rivestimenti - Caltanissetta (CL) I box doccia possono essere prodotti utilizzando diversi materiali: vetro o il più pregiato cristallo temperato (che può essere scelto secondo diverse lavorazioni come la satinatura o la serigrafia oltre che nella classica variante trasparente) insieme al plexiglass sono i materiali più diffusi anche se in numerosi casi viene utilizzato l'acrilico, che è un materiale molto resistente e allo stesso tempo economico o il PVC.
Perchè scegliere il legno per la realizzazione del tetto
Visite ricevute
33946
Immagini dell'articolo
5
Il legno è uno dei materiali più utilizzati per quanto riguarda il campo dell'arredo, delle costruzioni e dell'edilizia in generale: impiegato sin dai tempi più remoti, riesce a essere un valido elemento sia per la costruzione di complementi di arredo, sia per la realizzazione delle strutture portanti della casa, come ad esempio il tetto. Il tetto in legno, seppur meno utilizzato ai nostri giorni rispetto al passato, è una scelta di grande eleganza, che conferisce prestigio all'architettura dell'immobile, oltre ovviamente a permetterci di sfruttare le ottime caratteristiche intrinseche del legno, molto adatto a essere impiegato per usi immobiliari. Coperture Ramella Fabio - Rifacimenti tetti - Vigliano Biellese (BI) PERCHÉ SCEGLIERE IL LEGNO PER REALIZZARE IL TETTO Le grandi caratteristiche isolanti del materiale legno (sia termiche che acustiche) lo rendono perfetto per essere impiegato nella realizzazione del tetto di un immobile, anche per le svariate possibilità progettuali che ci consente di creare, venendo incontro a qualsiasi esigenze estetica o di costruzione: il legno poi, oltre che un ottimo isolante, è anche un materiale antisismico (cosa che lo rende particolarmente adatto a essere utilizzato per costruire in determinati contesti ambientali) e, generalmente, permette di svolgere lavori edili in tempi brevi, garantendo il risparmio di tempo e denaro. Il Pinocchio di CFC SRL - Costruzioni in legno - Montegranaro (FM) PERCHÉ SCEGLIERE IL LEGNO PER REALIZZARE IL TETTO Un tetto realizzato con un materiale come il legno, significa anche ottenere una struttura che rispetta l'ambiente; il legno, infatti, è un materiale naturale ed ecologico, largamente impiegato nel settore in pieno sviluppo della bioedilizia perchè è sia riciclabile che rinnovabile: utilizzare il legno per il tetto (o per altri tipi di lavorazioni) ci permette di ridurre l'impatto ambientale e di costruire in modo consapevole e responsabile. Impresa Edile Ferrari Sergio - Costruzioni ex novo - Castione della Presolana (BG) Un altro motivo che potrebbe spingerci a scegliere di utilizzare il legno per la costruzione del tetto del nostro immobile è la resistenza e la durevolezza del materiale, che può resistere alle intemperie e a condizioni ambientali anche difficili se sottoposto a specifici trattamenti; l'Abete è probabilmente la tipologia di legno più utilizzata nella realizzazione di tetti, ma possiamo avvalerci anche di altre essenze scegliendo, ad esempio, legni africani o importati da altre nazioni. Il Pinocchio di CFC SRL - Costruzioni in legno - Montegranaro (FM) Per costruire tetti in legno, viene utilizzato in larga parte poi, anche quello che si chiama “legno lamellare”: un tipo di materiale che non è di tipo naturale, ma che viene prodotto industrialmente fondendo insieme più strati di legno, producendo un risultato che non presenta difetti o spaccature (come invece può accadere con il legno tradizionale), cosa che facilita i lavori di costruzione perchè impiegando questa “variante” di legno non ci saranno i problemi che gli eventuali difetti strutturali di un'essenza naturale potrebbero creare alla struttura del tetto. Impresa Edile Ferrari Sergio - Costruzioni ex novo - Castione della Presolana (BG) Per quanto riguarda la realizzazione del tetto, una scelta costruttiva molto valida e sempre più utilizzata nei nuovi immobili al posto del tetto in legno realizzato tradizionalmente, è quella del “tetto ventilato”, che è caratterizzato da un'intercapedine utilizzata per la ventilazione, che permette di gestire al meglio i flussi di calore (sia in inverno che in estate) e quindi di migliorare notevolmente la capacità isolante della struttura. Al netto di una spesa economica più sostenuta, quindi, il tetto ventilato apporta numerosi vantaggi all'immobile rendendo la vita domestica più confortevole e diminuendo i costi necessari al riscaldamento e al raffreddamento degli ambienti perchè influisce sul risparmio energetico, ammortizzando così, negli anni, i costi della sua realizzazione.
I sanitari per il bagno: tipologie
Visite ricevute
34062
Immagini dell'articolo
5
In caso di ristrutturazione o progettazione del bagno del nostro immobile la scelta dei sanitari giusti è molto importante e va fatta dopo un'attenta analisi delle nostre necessità e desideri. Al di là del gusto estetico, che certamente entra in gioco al momento della progettazione del bagno, i sanitari andrebbero scelti secondo determinati criteri, ricercando principalmente il benessere, l'igiene e la funzionalità, nonché considerando attentamente le grandezze degli spazi nei quali i sanitari andranno inseriti e le nostre necessità d'uso. Ma.Edil - Accessori bagno - Termini Imerese (PA) La scelta del modello dei sanitari dovrebbe essere preliminare ai lavori di costruzione perchè in questo modo si potrà procedere alla loro installazione senza che si abbia a che fare con difficoltà determinate dalle caratteristiche peculiari del modello di sanitario acquistato che potrebbero succedere al momento dei lavori. In caso di ristrutturazione di un ambiente già esistente e quindi della sostituzione dei sanitari per non commettere errori, al momento dell'acquisto, meglio optare per modelli simili a quelli che dobbiamo sostituire. Ibath - Accessori bagno - Pordenone (PN) Altro fattore molto importante da considerare prima dell'acquisto dei sanitari è la buona qualità e la resistenza dei materiali con i quali sono stati prodotti, considerato il tipo di funzione che saranno chiamati a svolgere e la continua esposizione ad acqua e umidità. LE CARATTERISTICHE DEI SANITARI Generalmente in un bagno sono presenti wc, bidet, lavandino e vasca o doccia (a volte la vasca può coesistere con la doccia), e questi sanitari dovrebbero essere scelti in modo da essere coordinati gli uni agli altri. Goman SRL - Accessori bagno - Castiglione dello Stiviere (MN) La disposizione dei sanitari è fortemente influenzata, oltre che dalla struttura e dalle caratteristiche spaziali dell'ambiente che desideriamo dedicare alla stanza da bagno, anche ai collegamenti con gli impianti (fondamentali per il loro funzionamento) che ne vincolano l'installazione in determinati punti della stanza. Il wc deve essere necessariamente collegato alla rete fognaria tramite uno scarico, che può essere a parete o a pavimento; nei casi in cui il sanitario debba essere posizionato lontano dallo scarico si può ovviare al problema del collegamento alla rete fognaria installando un dispositivo di triturazione che frammenta i liquami e li convoglia nello scarico. Ibath - Accessori bagno - Pordenone (PN) La cassetta di scarico esiste in due varianti: esterna e sospesa oppure inserita all'interno del muro ed esiste la possibilità di installare un meccanismo di scarico duplice, con il quale si può scegliere la quantità di acqua da utilizzare durante lo scarico. Atelier della ceramica - Pavimenti e rivestimenti - Novara (NO) I sanitari si possono distinguere tra modelli a pavimento e a parete (o sospesi); i sanitari a pavimento sono probabilmente la tipologia più diffusa (anche lo scarico a loro dedicato è a pavimento) e sono sufficientemente facili da installare con un semplice fissaggio a terra, mentre i sanitari a parete presentano un fissaggio al muro, cosa che facilita le manovre di pulizia, garantendo maggiore igiene. Questo tipo di sanitari può avere uno scarico a terra o a muro e deve essere installato con particolare cura, in modo da risultare perfettamente aderente alla parete alla quale è stato fissato. Di più recente diffusione, i sanitari a parete, donano un forte carattere all'ambiente, in quanto moderni ed eleganti: unica attenzione però, se si decide di acquistare questo tipo di sanitari, sarà quella di assicurarsi che il muro sia spesso a sufficienza per poter murare delle staffe di ancoraggio e accogliere lo scarico necessario.
Il letto contenitore: scelta e caratteristiche
Visite ricevute
34461
Immagini dell'articolo
5
In presenza di un immobile con spazi piccoli, mansarde o soppalchi, la necessità di ottimizzare gli spazi in modo funzionale e allo stesso tempo elegante è uno dei punti fondamentali dell'arredo: il letto contenitore ci viene in aiuto come soluzione valida ed efficace. Estremamente pratico, il letto contenitore si è diffuso specialmente negli ultimi anni, in particolar modo per quanto riguarda i modelli matrimoniali, proprio per la sua caratteristica di venire incontro alle necessità di organizzazione dell'ambiente domestico. Allena Arredamenti - Arredo giorno e notte - Mondovì (CN) Ci permette di sfruttare appieno l'area di un ambiente generalmente senza possibilità di essere utilizzata perchè occupata dalla presenza di un complemento di arredo tanto ingombrante quanto necessario: il letto. Il letto contenitore ci permette perciò di recuperare moltissimo spazio e allo stesso tempo di venire incontro a un gusto estetico moderno e contemporaneo, sempre più diffuso rispetto alle forme di letto più tradizionali. Falegnameria Pacmassei - Falegname - Monastier di Treviso (TV) COME SCEGLIERE IL LETTO CONTENITORE La caratteristica principale del letto contenitore è il meccanismo presente al suo interno che ci permette, in tutta semplicità, di sollevare il materasso e la rete del letto e di scoprire un vano contenitore che può essere utilizzato per riporre qualsiasi cosa ci serva, dalla biancheria per il letto ai cuscini, o elementi come accessori di abbigliamento e altri oggetti che altrimenti dovremmo riporre necessariamente in un armadio o un altro tipo di volume contenitore. Nonostante la presenza di questo meccanismo di apertura, i modelli di letto contenitore presenti sul mercato rimangono delle valide soluzioni anche dal punto di vista del benessere e del comfort necessario al riposo notturno. Falegnameria Pacmassei - Falegname - Monastier di Treviso (TV) Possiamo dividere i letti contenitore in due categorie: i letti sommelier, che presentano un vano contenitore al loro interno sotto la rete e il materasso, oppure i letti con cassetto, nei quali sono inseriti dei cassettoni estraibili all'interno della base del letto e che, proprio per l'ingombro necessario all'apertura dei cassetti, generalmente richiedono più spazio all'interno dell'ambiente nel quale sono posizionati. Ingrosso Arredamenti Centro Rappresentanze Mobili - Arredo giorno e notte - Cesano Maderno (MB) Esistono modelli di letto contenitore prodotti utilizzando il legno o il metallo ed entrambi questi materiali offrono i loro pregi alla struttura: viene poi inserito un meccanismo che utilizza delle pompe meccaniche per l'apertura e la chiusura del vano all'interno del letto per quanto riguarda i letti contenitori sommelier. In caso la nostra scelta ricada su un letto di questo tipo sarà molto importante valutare la semplicità di utilizzo o la forza da applicare necessaria all'uso del vano contenitore in modo da acquistare il modello più adatto alle nostre esigenze: va inoltre considerato il posizionamento finale di questo complemento d'arredo all'interno della stanza e la disposizione degli altri mobili dato che l'apertura del vano può essere verticale oppure obliqua. Falegnameria Pacmassei - Falegname - Monastier di Treviso (TV) I prezzi dei letti contenitore variano da modello, materiale e ditta produttrice: materiali come ferro e acciaio renderanno il letto più costoso rispetto ai modelli realizzati con il legno, a meno che questo non sia estremamente pregiato. Infine è molto importante valutare bene i meccanismi di apertura e in che materiale sono realizzati perchè con il tempo potrebbero danneggiarsi o rompersi del tutto rendendo impossibile il sollevamento se i materiali non sono di buona qualità.
Le principali cause di umidità e muffe
Visite ricevute
34253
Immagini dell'articolo
5
Un ambiente domestico nel quale ci sia la presenza di muffe o un tasso di umidità troppo alto può essere la causa di numerosi fastidi come allergie, irritazioni di vario tipo oppure asma. Fondamentale quindi mantenere la struttura del nostro immobile integra e ben protetta dall'umidità per vivere serenamente gli ambienti della nostra casa. Fiorenza Ristrutturazioni - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Roma (RM) COME SI CREANO LE ZONE DI UMIDITÀ? Per la maggior parte dei casi abbiamo a che fare con umidità di condensa oppure umidità proveniente da infiltrazioni d'acqua. Per quanto riguarda l'umidità dovuta a infiltrazioni, ci accorgiamo immediatamente della presenza di un tasso eccessivo di umidità a causa delle macchie o degli aloni che finiscono per formarsi, a lungo andare, sul soffitto o sulle pareti (generalmente situate sotto il tetto o nei piani intermedi dell'abitazione). Marco Zucca Intonaci - Ristrutturazioni di interni - Villamar (VS) In questi casi bisogna intervenire individuando il punto esatto dell'accumulo di acqua e procedere al risanamento della parte dell'immobile danneggiata; in seguito sarà necessario occuparsi dell'alone o della macchia presente sulla parete all'interno della casa eseguendo il ripristino dell'intonaco e successivamente un lavoro di ritinteggiatura. In commercio, poi, possiamo trovare molti prodotti antimuffa che possono aiutarci a bonificare e trattare i punti delle pareti o del soffitto dove ormai si sono creati macchie o aloni. Tinteggiature Edili - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Verona (VR) L'umidità da condensa, invece, si origina in presenza di vapore acqueo che, passando allo stato liquido (generalmente dovuto a repentini cambiamenti delle condizioni atmosferiche), si condensa creando uno strato di umidità su soffitto e pareti. L'umidità dovuta alla condensa è la principale responsabile della creazione di muffa e funghi lungo le pareti, elementi corrosivi che provocano il lento e progressivo disfacimento dell'intonaco o il marcire di mobili e travi in legno. Baroni Ermano - Pittore edile - Ferrara (FE) Per evitare i danni provocati da questo tipo di condensa è molto importante areare gli ambienti e, in caso di poche finestre o finestre di piccole dimensioni sarà consigliabile installare un sistema di ventilazione. Altro punto molto importante è assicurarsi che i rivestimenti e le tinteggiature utilizzate nella realizzazione dell'immobile siano traspiranti. Un altro modo per difendersi dalla formazione di condensa consiste nel rallentare il raffreddamento dei muri degli ambienti che avviene durante la notte: è possibile lavorare sullo spessore dei muri in modo da trattenere il più a lungo possibile il calore all'interno della casa, utilizzando dei rivestimenti isolanti. Mi sempre Mi Imbianchini Professionisti - Pittore edile - Abbiategrasso (MI) Esiste poi un altro tipo di accumulo di umidità: l'umidità di risalita. Questo tipo di umidità è un fenomeno molto frequente nelle abitazioni che si trovano a piano terra o in un livello seminterrato; quello che accade è che l'acqua presente in buona quantità nel sottosuolo risale verso l'alto penetrando nelle strutture dell'immobile, che finiscono per assorbirla. In questo caso, data la delicatezza e la difficoltà di questo tipo di intervento, bisognerà rivolgersi prontamente a una ditta di professionisti che possa aiutarci nell'individuare l'area di intervento e in seguito eseguire i corretti lavori di riparazione o bonifica delle parti danneggiate.
L'open space: come organizzarlo
Visite ricevute
33878
Immagini dell'articolo
5
Un open space è uno spazio completamente aperto, generalmente molto ampio, che comprende all'interno dello stesso ambiente i complementi d'arredo dedicati normalmente a più funzioni diverse fra loro. La possibilità di avere uno spazio aperto che ci permette di disporre i complementi d'arredo come più desideriamo è la caratteristica punto di forza dell'open space, che si adatta ai più svariati contesti immobiliari e a diverse destinazioni d'uso, anche se tendenzialmente viene inserito in immobili dal gusto industriale o comunque moderno. Global Factory - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Roma (RM) L'open space è una soluzione particolarmente versatile che, oltre a essere impiegato in situazioni dove abbiamo a disposizione abbondante metratura da utilizzare, ci viene incontro come un valido aiuto in tutte quelle circostanze abitative dove ci troviamo ad arredare degli ambienti piccoli: utilissimo, quindi, per sfruttare al meglio e in modo funzionale gli spazi grazie alla mancanza dell'ingombro della muratura che, nei contesti tradizionali, separa le varie stanze. Sofia Chicherina - Architetto Designer di interni - Milano (MI) COME ORGANIZZARE L'OPEN SPACE? Generalmente l'open space viene inserito nella zona giorno, creando un living composto da quelli che in contesti più tradizionali sarebbero salotto e cucina separati. Qui invece i complementi d'arredo dei due ambienti convivono all'interno dello stesso luogo, pur conservando la loro destinazione d'uso: ecco che l'open space svolge contemporaneamente funzioni diverse, garantendo la libertà di movimento al suo interno e senza la presenza di ingombri che ostacolino la vista durante le attività quotidiane. Denis Confalonieri - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Rimane, pur nella più completa libertà, la necessità di marcare in qualche modo gli ambienti a seconda delle loro destinazioni d'uso: la soluzione classica, certamente la più scelta, è quella di utilizzare un complemento d'arredo di un certo ingombro (generalmente il divano oppure un tavolo) usandolo come “divisorio” dello spazio (tra cucina e zona relax), soluzione che ci permette di dividere concettualmente aree differenti utilizzando uno strumento d'uso quotidiano, senza alterare in nessun modo la struttura dell'immobile. Si può marcare la differenziazione degli ambienti anche con ad esempio l'uso di pavimentazione di tipo diverso nelle due zone, oppure l'utilizzo di un soffitto ribassato in una delle due aree; l'utilizzo di un controsoffitto, inoltre, ci permette di giocare anche con l'illuminazione, permettendo l'inserimento di faretti al suo interno: altra valida opzione, questa, di rimarcare la separazione degli spazi, grazie a un uso sapiente dell'illuminazione. Antonio Calì - Architetto - Valguernera Caropepe (EN) Sarà molto importante poi, distribuire il resto dei complementi d'arredo in modo funzionale ma che non intralci il passaggio tra una zona all'altra dell'open space, disponendo gli ingombri più grandi lungo le pareti. Fondamentale è anche considerare la fonti di luce naturale di cui disponiamo e dove sono situate, cercando di orientare il posizionamento dei principali complementi di arredo in armonia con esse e con un occhio di riguardo alla praticità: disporre il mobile per il televisore vicino a una finestra, ad esempio, può essere una cattiva idee perchè la luce farà riflesso sul vetro del televisore. Luigi Vasari Interior Design - Designer di interni - Castelfiorentino (FI) Altrettanto importante è la scelta del tavolo: molto spesso abbiamo la presenza di una cucina a isola all'interno dell'open space, che può essere dotata anche di piano d'appoggio o piano di lavoro che, in numerosi casi, funziona anche come tavolo e che si può utilizzare come elemento divisore, alla stessa maniera del divano o di un tavolo classico svincolato dalla penisola dove si trova il piano cottura Bisognerá, infine, studiare con attenzione anche la disposizione delle luci artificiali, valutando tipologia e design delle lampade, in modo che risultino perfettamente omogenee fra loro e in armonia con il resto dei complementi d'arredo.
Realizzare una zona studio in casa
Visite ricevute
34274
Immagini dell'articolo
4
Un locale adibito a zona studio dove poter lavorare nei ritagli di tempo o quotidianamente come spesso accade quando si lavora da casa è una soluzione sempre più ricercata negli immobili di nuova generazione. Sia che si abbia a disposizione spazio sufficiente per destinare alla zona studio un'intera stanza o che questo venga ricavato in un piccolo angolo della zona giorno o della zona notte, attrezzandone in modo specifico una parte, possiamo scegliere tra diverse soluzioni di arredo, in modo da trovare quella che più fa al caso nostro. Alessandro Villa - Architetto - Monza (MB) Se ci troviamo nella condizione di disporre di spazio sufficiente per ricavare uno studio o un locale non usato all'intero della nostra casa sarà possibile realizzare una zona studio perfettamente funzionale e completa di tutto, scegliendo di inserirla nei pressi della zona notte o della zona giorno a seconda delle nostre possibilità di realizzazione: unico discrimine potrebbe essere la necessità dell'accesso di estranei nello studio, cosa che suggerisce una collocazione adiacente al salotto o alla cucina, lontana dalla zona notte che è un'area della casa dove è naturale mantenere la privacy. In un caso come questo la soluzione ideale sarebbe svincolare completamente la stanza dedicata allo studio dagli altri ambienti, in modo che le attività di lavoro vengano svolte senza interferire in quelle quotidiane e viceversa. Fiumearchitetture - Architetto - Roma (RM) Nella maggior parte dei casi, quando non si può contare su una vasta metratura o su una stanza in avanzo, lo studio viene ricavato all'interno dell'ambiente domestico (generalmente nel soggiorno o nella zona giorno), dedicando a questo angolo il tipo di arredo necessario al sostenimento delle attività lavorative, cercando sempre di scegliere i complementi d'arredo in armonia con lo stile e i colori dell'ambiente che li circonda e nel quale sono inseriti secondo il nostro gusto estetico e allo stesso tempo ricercando in essi praticità e funzionalità. COME REALIZZARE UNA ZONA STUDIO Realizzare un angolo studio richiede alcuni pezzi di arredo fondamentali come scrivania e piani di lavoro, cassettiere o mobili contenitori, che a seconda delle nostre necessità di spazio possiamo trovare in commercio in svariati modelli e dimensioni. Filippo Colombetti - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Il primo passo è quello di considerare attentamente gli spazi di cui disponiamo; è possibile inserire i complementi d'arredo adeguati alla realizzazione di un piccolo studio in posti della casa che normalmente non sfruttiamo in questo modo: nicchie, angoli o sottoscala possono facilmente offrirci lo spazio necessario, seppur moderato, per ottenere la nostra zona studio, purchè si riesca a scegliere i complementi d'arredo adatti per tipologia e dimensioni. La scelta di mobili polifunzionali ci aiuta a risolvere il problema del poco spazio disponibile per la realizzazione di un angolo studio funzionale. La problematica maggiore infatti, resta quella della dimensione degli spazi di cui disponiamo, problema che si riesce facilmente ad aggirare grazie all'impiego di un tipo di arredo componibile e multifunzione che può allo stesso tempo svolgere più compiti diversi a seconda delle nostre esigenze d'uso. Filippo Colombetti - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Importante è anche occuparsi dell'illuminazione di questo spazio: scegliendo lampade che oltre a essere funzionali siano anche di design, ad esempio, ci assicureremo di inserire nell'arredo complessivo dell'ambiente un pezzo che è in linea con gli altri e contribuisce a dare carattere alla stanza. Prima di scegliere il posizionamento dell'arredo per la zona studio, infine, è importante considerare dove si trovano le prese della corrente in modo da poter utilizzare con efficienza tutta la strumentazione di cui necessitiamo per svolgere il nostro lavoro.
La pulizia del pavimento in parquet
Visite ricevute
34494
Immagini dell'articolo
4
Il pavimento in parquet conferisce immediatamente calore ed eleganza agli ambienti, una scelta esteticamente gradevole e allo stesso tempo confortevole, ma che nel tempo necessità di qualche attività di manutenzione. La pulizia di un pavimento in parquet va effettuata con attenzione in modo da mantenere intatta la bellezza del legno e preservarlo da eventuali danni dovuti all'uso: l'esposizione all'aria e alla luce, infatti, comporta nel tempo la variazione del colore del parquet. Lavorazione Marmo Bersini Segrate - Marmista - Segrate (MI) Il pavimento in parquet (di cui abbiamo già parlato qui), nonostante la necessità di manutenzione (deve essere levigato e rigenerato una volta ogni 25 anni) e di una specifica pulizia, rimane un'ottima scelta in termini di isolamento termico e acustico e, se ben tenuto, può durare a lungo nel tempo con praticamente pochissime alterazioni, grazie alle buone caratteristiche che il legno possiede. LA PULIZIA DEL PAVIMENTO IN PARQUET Il legno è un materiale organico che, per quanto resistente, risente dell'uso di detergenti o detersivi chimici e particolarmente aggressivi: oltre a questo, il pavimento in parquet teme la luce e l'umidità, che potrebbero col tempo portare a variazioni di colore o far gonfiare le doghe del legno. Parquet CD - Parquettista - Pineto (TE) Se ci troviamo in presenza di un parquet particolarmente vecchio, più che pulirlo con una manutenzione ordinaria sarà più conveniente rigenerarlo con un'attenta levigatura, affidandosi a professionisti del settore che si occuperanno al meglio di questo tipo di pavimentazione estremamente delicata. Per quanto riguarda la manutenzione quotidiana del parquet, invece, possiamo occuparcene in prima persona seguendo, però, determinate regole e piccoli accorgimenti che ci permetteranno di pulire il pavimento in parquet senza rovinarlo. Abitas SAS - Ristrutturazione di interni ed esterni - Macerata (MC) La prima cosa da tenere a mente è che il pavimento in parquet non deve essere trattato con troppa acqua, così come con la pulizia a vapore, perchè esiste il concreto rischio che le doghe in legno si gonfino a causa delle infiltrazioni dell'acqua all'interno delle microfessure esistenti tra una doga e l'altra: una volta che il legno si sarà gonfiato questo provocherà alterazioni della struttura del parquet, rovinando irrimediabilmente la pavimentazione. Oltre all'utilizzo dosato dell'acqua, possiamo usare per la pulizia del pavimento in parquet l'aspirapolvere, utilizzando le spazzole adatte a essere passate sul parquet, oppure panni elettrostatici che attirano e rimuovono efficacemente la polvere accumulata nel tempo. Vema Parquet - Falegname - Canicatti (AG) Il procedimento per la pulizia del pavimento in parquet generalmente consiste in una prima fase dove viene rimosso tutto lo strato di polvere o piccoli detriti accumulati grazie all'uso dell'aspirapolvere o di un panno elettrostatico; successivamente utilizzeremo l'acqua, ma con grande parsimonia, utilizzando principalmente un panno umido piuttosto che l'acqua direttamente a contatto con la superficie. In ultimo lasceremo asciugare areando la stanza. Detergenti di tipo chimico abrasivo, schiumoso o corrosivo vanno evitati assolutamente: è fondamentale utilizzare detergenti o emulsioni idoneei per il parquet e prodotti realizzati per questo specifico uso, rispettando accuratamente le istruzioni del prodotto. Un'altra piccola operazione che possiamo fare, se utilizziamo un panno umido o in microfibra, è aggiungere qualche goccia di olio essenziale che possono funzionare da disinfettanti naturali, oltre che rilasciare nell'ambiente la loro profumazione.
Sei un professionista?
Inserisci la tua attività su Archisio
Registrati gratis
Vai su
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti e senza impegno
 
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Cerca per parole chiave
Professionisti selezionati:
Cambia filtri
INVIA
Modifica filtri
Annulla