Menu
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Cerca per parole chiave

Articoli

Come scegliere il divano per il living
Visite ricevute
33975
Immagini dell'articolo
5
Scegliere il divano in modo che sia adatto alle nostre esigenze e che si inserisca perfettamente e in modo armonico nel nostro living richiede qualche accortezza: è una scelta che va fatta con attenzione, perchè il divano è la parte fondamentale della zona giorno, l'elemento che maggiormente deve venire incontro ai nostri bisogni di relax e benessere. Studiododici - Architetto Designer d'interni - Milano (MI) A seconda dell'uso che desideriamo fare dell'ambiente nel quale inseriremo il divano, faremo delle scelte diverse, ponderate ad hoc per soddisfare uno specifico bisogno: potremmo aver necessità di un sofisticato modello di design destinato ad un soggiorno di rappresentanza, oppure di un divano letto magari da inserire in una mansarda, oppure ancora di un modello estremamente confortevole e resistente adatto all'uso quotidiano e familiare. COSA CONSIDERARE NELLA SCELTA DEL DIVANO? Possiamo scegliere modelli lineari, componibili, ad angolo, divano letto, a seconda di quello che preferiamo, anche se i principali fattori che dovrebbero guidarci al momento della scelta di un divano per il nostro living sono: la principale destinazione d'uso lo spazio di cui disponiamo le necessità familiari e il numero delle persone che lo utilizzerà il design dell'arredo già presente nell'ambiente di destinazione. Una volta deciso quale uso faremo del nostro divano saremo già orientati verso determinati modelli piuttosto che altri; per scegliere più accuratamente dovremo considerare e valutare la grandezza degli spazi di cui disponiamo per accoglierlo (valutando anche lo spazio tra il divano e il resto degli arredi in modo che sia possibile muoversi agevolmente all'interno della stanza) e il posizionamento del divano all'interno del nostro living. Tendaura Tappezzeria di Nesta Maura - Tappezziere - Calvi dell'Umbria (TR) Sceglieremo perciò un modello proporzionato all'ambiente di destinazione, posizionandolo nella maniera che ci è più funzionale, magari utilizzandolo come elemento divisore in una situazione open space. Lorenzo Papanti - Architetto - Ponsacco (PI) Bisognerà poi fare una scelta in termini di stile, in modo che il modello scelto sia in accordo con il resto dell'ambiente e con il nostro gusto personale, sempre con un occhio di riguardo al comfort; per quanto si possa desiderare un modello di design, non dobbiamo dimenticare che un divano deve essere confortevole: è importante, ad esempio, che l'imbottitura dello schienale sia più morbida di quella della seduta (che deve sorreggere il peso del corpo senza farlo sprofondare), in modo da garantire una posizione del corpo corretta e allo stesso tempo comoda. Alberto Lapenna - Architetto Junior Designer d'interni - Bressanone (BZ) Gioca un ruolo molto importante nella scelta del modello del divano anche il suo rivestimento: molto diffusi i modelli in pelle o materiali sintetici come il poliestere che sono materiali facili da mantenere, oppure possiamo orientare la nostra scelta su dei materiali naturali come il lino o il cotone che risultano più adatti in estate quando il calore è maggiore. In ultimo dovremo tenere in considerazione il colore del divano scelto: un tono neutro come per esempio il beige può adattarsi più facilmente a più contesti di arredo, senza porre troppi condizionamenti anche per la scelta dei tessili per l'arredo del resto dell'ambiente, diversamente dai tessuti fantasia o con colori più accesi. Roberta Plumari - Architetto - Roma (RM) Se desideriamo dare un tocco di carattere e personalità con colori più decisi potremo scegliere di farlo utilizzando i cuscini, che completeranno il divano e ci permetteranno di giocare con il colore e, in caso dovessimo stancarci, saranno facili da cambiare, permettendoci di dare nuova vita agli spazi con poco sforzo e poca spesa.
Come si effettua il cambio di destinazione d'uso di un immobile
Visite ricevute
33428
Immagini dell'articolo
5
  In base alle nostre necessità potremmo trovarci a che fare con il bisogno di cambiare la destinazione d'uso del nostro immobile, un procedimento che va affrontato correttamente. Per destinazione d'uso si intende la finalità dell'utilizzo di un determinato immobile: spesso ci troviamo di fronte alla necessità di convertire alcune proprietà, magari utilizzate fino a un determinato momento con uno scopo molto diverso da quello che ci serve maggiormente (ad esempio potremmo desiderare di trasformare un'abitazione privata in un luogo di lavoro come un ufficio o in un locale commerciale). Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA) Le principali destinazioni d'uso che può avere un immobile sono: residenziale: in questo caso parliamo di tutti i tipi di immobili nei quali l'uso prevalente è quello abitativo industriale: ci riferiamo a laboratori artigianali, imprese edili, officine o più in generale tutti quei luogo dove avviene una lavorazione di prodotti o servizi commerciale: per i luoghi deputati alla vendita al dettaglio di prodotti di genere svariato direzionale: relativo a tutti quegli immobili utilizzati da enti o società (banche e studi professionali ne sono un esempio) turistico: in riferimento a tutti quegli ambienti che ospitano attività alberghiere come hotel, ostelli, campeggi e residenze turistiche agricolo: destinata ad attività di coltivazione, allevamento o altri servizi in qualche modo connessi, come ad esempio gli agriturismi Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV) COME SI PROCEDE AL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DI UN IMMOBILE? Generalmente è necessario intervenire dal punto di vista edilizio per poter trasformate un determinato tipo di immobile secondo i nostri nuovi bisogni d'uso, che necessitano di autorizzazioni da parte del Comune di residenza. Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA) Bisognerà rivolgersi a professionisti per verificare la fattibilità della conversione: un architetto o un geometra valuteranno la caratteristiche e le condizioni dell'edificio e si occuperanno di definire la progettazione del lavoro. Fondamentale sarà verificare nel Piano Regolatore ( che raccoglie le norme approvate dal Comune di Residenza) se nella nostra zona è possibile intervenire con un cambio di destinazione d'uso; non è raro infatti che in certe situazioni queste siano specificatamente proibite: se non abbiamo limiti imposti dal Piano Regolatore possiamo avviare le pratiche burocratiche per la richiesta delle autorizzazioni dei lavori al nostro Comune. Edoardo Sborchia - Architetto - Roma (RM) Le autorizzazioni sono di tipo diverso, a seconda della necessità di interventi edilizi da effettuare sul nostro immobile: se per il cambio di destinazione d'uso non siano necessarie modifiche interne dell’immobile, si parla di mutamento funzionale per il quale è sufficiente presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività); in caso contrario, se è necessario intervenire sull'immobile con cambi strutturali, bisognerà richiedere un Permesso di Costruire, perchè di fatto andremo a modificare le struttura e la caratteristiche dell'edificio. Antonio Di Vito - Architetto - Fondi (LT) Una volta ottenute le autorizzazioni potremo finalmente iniziare i lavori: importante considerare che una volta cambiata la destinazione d'uso del nostro immobile cambierà anche la sua categoria catastale e l'ammontare delle tasse che pagheremo (come Imu e Tasi). La categoria catastale non può essere ignorata e, oltre a preoccuparci di ottenere i giusti permessi dal Comune per avviare il cambio di destinazione d'uso, dovremo fare richiesta di cambio catastale all'ex ufficio dell'Agenzia del Territorio e presentare il certificato di variazione catastale al Comune in modo che ci venga rilasciato il Certificato di Agibilità. I costi del cambio di destinazione d’uso devono tenere conto degli eventuali interventi edili, l’onorario dei professionisti che effettuano le pratiche urbanistiche e catastali, l’eventuale direzione dei lavori e il pagamento degli obblighi di urbanizzazione determinato sulla base dall’eventuale incremento del carico urbanistico.
Le tipologie di lampade per l'illuminazione della casa
Visite ricevute
33972
Immagini dell'articolo
5
Per quanto riguarda l'arredo degli ambienti, qualsiasi sia lo stile o il gusto che preferiamo, è importante non trascurare anche il design dei complementi d'arredo dedicati all'illuminazione delle stanze. Esiste sul mercato un vastissimo assortimento di lampade, realizzate in stili diversi e con moltissimi tipi di materiali: scegliere quelle giuste in accordo con il nostro gusto e l'arredo già esistente oltre che funzionali allo svolgimento della vita quotidiana, può essere difficile. Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV) La scelta dell'illuminazione giusta, oltre a garantire il benessere all'interno degli spazi, può essere un modo per conferire loro carattere, distribuendo piccoli elementi di design e stile in punti strategici delle stanze. Le lampade devono essere disposte secondo un'attenta pianificazione dell'illuminazione dell'immobile ed è importante specificare che ogni ambiente della casa presenta necessità di luce diverse, sia per quanto riguarda il loro posizionamento sia per l'intensità della luce necessaria (abbiamo già parlato di questo argomento qui). QUALI SONO LE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI LAMPADE? Le lampade possono svolgere funzioni diverse, e molto spesso sono presenti all'interno della stessa stanza più tipologie di illuminazione, a seconda di dove il punto luce è posizionato, in modo da assolvere a uno specifico compito oltre che a scopo decorativo. Chiara Tiberti - Architetto - Roma (RM) Generalmente abbiamo la presenza di un primo punto luce che fornisce l'illuminazione complessiva della stanza e poi ulteriori punti luce che hanno altri scopi: un'illuminazione funzionale, una d'atmosfera e, specie in ambienti caratterizzati da grandi ampiezze, uno o più punti luce destinati a valorizzare una specifica parte della stanza. A seconda dell'atmosfera che intendiamo realizzare o delle nostre necessità specifiche potremo utilizzare: lampade a soffitto lampade da incasso lampade a parete lampade da terra lampade da tavolo La luce principale, generalmente una lampada a soffitto installata al centro della stanza, sarà responsabile dell'illuminazione dell'ambiente diffondendo la luce, di diversa intensità a seconda dell'uso della stanza, dall'alto; un'alternativa a questo tipo di illuminazione è quella realizzata con lampade da incasso, in genere faretti inseriti nel controsoffitto, per ottenere un'illuminazione più diffusa. Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA) L'illuminazione di tipo funzionale serve in quei punti dove vengono svolte delle azioni o attività lavorative quotidiane specifiche, come ad esempio accanto al piano di lavoro in cucina o nei pressi del divano per facilitare la lettura: fondamentali in ambienti come il bagno e la cucina, queste luci permettono di vivere al meglio la quotidianità nella nostra casa. Diletta Villa - Architetto - Milano (MI) La luce d'atmosfera o dedicata a punti specifici della casa ha uno scopo più decorativo, legato alla creazione di un ambiente confortevole ed esteticamente gratificante: posta in punti strategici può mettere in risalto un quadro o un determinato complemento d'arredo, diffondendo una luce in maniera soft. Possiamo scegliere tra lampade da parete, adatte a un tipo di illuminazione soffusa e morbida, oppure a sospensione, dove l'illuminazione si origina dal soffitto in modo uniforme in tutta la stanza. Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV) Utilizzate, invece, come strumento funzionale e allo stesso tempo decorativo, le lampade da tavolo (monoblocco o con bracci) ci permettono di focalizzare la luce su un punto preciso di nostro interesse; stessa caratteristica presentano le lampade a terra, che possono risultare anche degli ottimi pezzi d'arredo se scelte di design, in armonia con il resto dell'ambiente. Le lampade da esterno, infine, devono essere scelta per la resistenza dei materiali (sono costantemente esposte agli agenti atmosferici) e per la praticità nell'illuminazione dovendo illuminare la zona di outdoor più vasta possibile: anche questo tipo di lampade possono essere scelte per le loro caratteristiche estetiche, diventando così un elemento d'arredo per il giardino e gli spazi esterni della nostra casa in generale.
Perchè scegliere il riscaldamento a pavimento
Visite ricevute
33757
Immagini dell'articolo
5
In fase di progettazione o ristrutturazione di un immobile definire il tipo di impianto di riscaldamento è un punto cruciale del processo: fare la scelta giusta e, di conseguenza, dei lavori di installazione ben eseguiti fa la differenza in termini di benessere e comfort nei mesi invernali, con una notevole influendo anche su i costi della vita familiare. Termica - Idraulica - Pregnazol (TV) Il riscaldamento a pavimento è un'opzione estremamente confortevole, una delle soluzioni più vantaggiose in termini impianti di riscaldamento: se ci troviamo a dover progettare o ristrutturare gli ambienti, allora scegliere di investire in questo tipo di pavimentazione potrebbe essere un'idea estremamente pratica e funzionale. COME FUNZIONA IL RISCALDAMENTO A PAVIMENTO? Il riscaldamento a pavimento (anche denominato riscaldamento radiante) funziona tramite la conduzione del calore sulla superficie della pavimentazione dell'edificio, sfruttando un impianto installato all'interno del pavimento. Impianti di Armando Morelli - Idraulica - Fano (PU) Questo tipo di impianto funziona, infatti, con un tracciato di tubi o serpentine che si trovano al di sotto della copertura del pavimento (che potremo scegliere in base ai nostri gusti d'arredo o necessità d'uso, senza vincoli particolari). Generalmente, parlando di riscaldamento a pavimento, ci riferiamo a due tipologie di impianti: il primo tipo funziona grazie a dei cavi elettrici mentre il secondo sfrutta il calore generato dall'acqua calda, che circola all'interno di tubazioni. Il primo tipo si installa con maggiore facilità rispetto al secondo, ma finisce per avere dei costi di gestione più alti, considerato che funziona grazie all'uso dell'energia elettrica; l'impianto che presenta l'alimentazione ad acqua invece, deve essere agganciato a un boiler oppure a una caldaia e presenta in generale dei costi di realizzazione più alti, ma ammortizzabili con l'uso durante il tempo. Global Factory - Ristrutturazione di interni ed esterni - Roma (RM) Prima di effettuare i lavori di installazione dobbiamo accertarci che il nostro immobile sia adatto ad accogliere l'impianto di un riscaldamento a pavimento: l'impianto richiede un maggiore ingombro del massetto tradizionale perchè deve essere posato un pannello termoisolante, che deve essere perfettamente livellato per consentire il corretto deflusso dell'acqua all'interno della tubazione (il pannello che ha anche la funzione di isolare maggiormente l'ambiente) e, in caso di ristrutturazione, vanno verificate le condizioni dell'impianto di riscaldamento già installato. Per questo tipo di lavori, infatti, è necessario smantellare completamente la pavimentazione esistente: ci converrà perciò orientarci verso questa scelta qualora ci trovassimo nella situazione di ristrutturare completamente l'immobile, pavimentazione inclusa. Ma.Ca. Impianti - Termoidraulica - Loreto Aprutino (PE) Durante i lavori, poi, ci dovremo accertare di installare l'impianto seguendo le norme di legge e di ottenere un risultato che ci permetta di eliminare del tutto fonti di riscaldamento alternative, in modo da ricavare un effettivo guadagno e una reale riduzione dei costi. BF Pavimenti e Rivestimenti - Grandi Pavimentazioni - Rezzato (BS) I vantaggi dell'installazione di un riscaldamento a pavimento sono diversi: la temperatura viene mantenuta costante e omogenea, senza fastidiosi sbalzi e impiega tempi molto lunghi per raffreddarsi, mantenendo più a lungo il calore rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionali. Possiamo inoltre guadagnare spazio in casa, considerato che non è necessario installare radiatori. Questo tipo di pavimento è consigliato per immobili di uso frequente perchè l'impianto rimane continuamente acceso per tutta la stagione invernale. Per quanto riguarda la copertura del pavimento, potremo scegliere come già sottolineato, quella che maggiormente preferiamo anche se le piastrelle in ceramica sono il materiale più adatto vista la loro grande capacità di veicolare il calore e di accumularlo, aumentando così la capacità termica dell'intero impianto.
I pannelli solari: vantaggi e tipologie
Visite ricevute
34096
Immagini dell'articolo
5
Il dibattito sul risparmio energetico e l'impatto ambientale degli immobili è andato aumentando nel corso degli anni, con una sensibilizzazione che si è fatta largo praticamente in tutti i settori dell'edilizia dando anche il via alla nascita o alla conversione di numerose imprese al campo della biodelizia. F.lli Baldazzi Termoidraulica - Termoidraulica - Rimini (RN) I pannelli solari sono uno strumento non recentissimo ma che, grazie a un ottimo lavoro di sensibilizzazione e informazione, cominciano a essere utilizzati in numerose situazioni di progettazione: il grande risparmio che permettono di ottenere sui costi di gas e metano per il riscaldamento dell'acqua negli ambienti domestici ha fatto sì che il loro impiego sia, ora, notevolmente più diffuso che in passato. Alma Impianti Elettrici SAS - Elettricista - Montefano (MC) QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI PANNELLI SOLARI? I pannelli solari sono dei dispositivi che funzionano sfruttando l'energia del sole trasformandola in elettricità o calore, disponibili per essere impiegati per il riscaldamento dell'acqua per uso domestico, oppure per il riscaldamento degli ambienti. Esistono diverse tipologie di pannelli che ci permettono di ottenere risultati diversi: i pannelli solari termici, che trasformano l'energia solare in calore per il riscaldamento dell'acqua sanitaria domestica e i pannelli solari fotovoltaici, che invece producono energia elettrica da utilizzare per scopi diversi all'interno dell'ambiente domestico. Coperture Ramella Fabio - Rifacimento tetti - Vigliano Biellese (BI) I pannelli solari si possono considerare come un investimento a lungo termine: il loro costo è decisamente sostenuto, ma il vantaggio di una loro eventuale installazione è tale da consentire un totale rientro delle spese sostenute e la garanzia di bollette dai costi ridotti per quanto riguarda l'economia della casa, andando a sostituirsi a tutti quegli elementi che normalmente utilizziamo come lo scaldabagno oppure la caldaia. Generando energia sfruttando i raggi del sole, i pannelli solari producono un'energia “pulita”, che non ha nessun tipo di impatto sull'ambiente; per quanto riguarda l'ammontare dell'energia prodotta, invece, un pannello solare termico di un metro per un metro ad esempio, può coprire il fabbisogno di energia e consumo richiesto giornalmente da due persone, producendo al giorno più di 100 litri d'acqua circa. Colombo Idraulica - Ristrutturazione di interno - Capriano del Colle (BS) I pannelli solari termici convertono, appunto, l'energia solare in calore senza produrre però energia elettrica: possono essere utilizzati, perciò, allo scopo di produrre acqua calda per uso domestico oppure per riscaldare l'immobile in presenza di impianti con tubature nella pavimentazione oppure nelle pareti. Griggio Filippo Termoidraulica - Ristrutturazione di interni ed esterni - Vigodarzere (PD) I pannelli solari fotovoltaici producono, invece, energia elettrica che può essere impiegata in qualsiasi circostanza domestica a seconda delle nostre principali necessità d'uso quotidiano: l'impianto viene installato sul tetto dell'abitazione ed è generalmente un intervento economicamente più oneroso rispetto alla scelta di un impianto che sfrutta i pannelli solari termici, però è anche quello che permette il risparmio maggiore per i costi in bolletta dell'energia, con la possibilità di non doversi preoccupare eccessivamente dei costi per la gestione domestica nel tempo. Un buon intervento realizzato per installare pannelli solari, qualsiasi sia il tipo di pannello scelto, deve essere accuratamente progettato in base alle caratteristiche del nostro immobile e alla sua posizione ed esposizione al sole, cosa di cui si occuperà con cura la ditta scelta per i lavori di installazione dei pannelli: questi devono tenere conto della tipologia di pannello scelta, del loro orientamento ottimale (ovviamente a Sud), la presenza o assenza di ombre sui pannelli e la loro inclinazione.
La cucina: le tipologie di materiali
Visite ricevute
33882
Immagini dell'articolo
5
Se ci troviamo in fase di progettazione o di ristrutturazione della nostra cucina abbiamo la necessità di fare una scelta ponderata e intelligente, che tenga conto di numerosi fattori non ultimo la scelta di complementi d'arredo realizzati con ottimi materiali, funzionali e adatti alla nostre necessità d'uso, sempre tenendo in considerazione il design. Ciesse Cucine SRL - Cucine - Scafati (SA) Una cucina deve essere in primis un luogo confortevole e pratico, dove si possano svolgere in serenità le principali mansioni quotidiane, ma questo non significa che non si possa dare grande risalto e carattere alla stanza facendo una scelta d'arredo che sia di design oltre che funzionale, e soprattutto senza dimenticare mai la qualità dei materiali. La scelta del modello di cucina è particolarmente importante perchè data la funzione che questi tipi di complemento d'arredo devono svolgere è necessario che siano resistenti, funzionali e duraturi, in modo che la cucina si mantenga a lungo nel tempo. Ingrosso Arredamenti Centro Rappresentanza Mobili - Arredo giorno e notte - Cesano Maderno (MB) Al di là delle considerazioni di stile dell'arredo, abbiamo la possibilità di scegliere fra numerosi modelli a seconda delle nostre esigenze (ne abbiamo parlato qui), anche se nella scelta finale dovremo considerare alcuni punti importanti come il tipo di struttura base, la meccanica che ne permette le aperture, il funzionamento e il piano di lavoro. Le parti meccaniche sono estremamente delicate perché sono sottoposte a stress continui dovuti all'uso: sarà bene quindi verificare con cura i materiali con cui sono realizzate e la semplicità d'uso dei meccanismi, come l'apertura di cassettoni o cesti utilizzati per riporre gli utensili. Un'altro elemento che gioca un ruolo fondamentale nel determinare una buona durata di una cucina è la qualità delle finiture, che se ben fatte faranno in modo che le parti più esposte a usura resistano intatte nel tempo. G&S Interior Design di Giancarlo Primo - Cucine - Ala (TN) QUALI SONO I MATERIALI PER LE CUCINE? I materiali con i quali sono realizzati i complementi d'arredo che sceglieremo per la nostra cucina devono rispondere a logiche di gusto, funzionalità, resistenza, durata e non vanno sottovalutati i costi. I modelli di cucina presenti in commercio hanno pregi e difetti a seconda dei materiali che le compongono: alcune sono più facili da pulire, altre sono molto resistenti e non si rovinano facilmente, altre ancora sono realizzate con una combinazione di più materiali diversi che le conferiscono più di una buona caratteristica. La maggior parte delle cucine sono realizzate in MDF, altre in legno (massello o impiallacciato); i rivestimenti più utilizzati sono in laminato, laccatura (lucido oppure opaco) e vetro. Ciesse Cucine SRL - Cucine - Scafati (SA) Per laccato si intende la rifinitura di un materiale rifinito con un laccatura esterna (che può ovviamente essere di vari colori): in questo caso, bisogna ponderare sulla validità del materiale presente sotto la laccatura (in genere si tratta di pannelli di polvere di legno pressata), che costruisce la struttura della cucina. Per quanto riguarda invece il materiale in MDF esistono diverse varietà e, a seconda della densità finale e del processo di fabbricazione e si distinguono tre categorie di pannelli in fibre di legno: - LDF, ovvero a bassa densità; - MDF, ossia media densità; - HDF, cioè alta densità.  Le laccature su questi pannelli possono essere eseguite da due a sette mani. Più alto è il numero di mani più alta sarà la qualità della laccatura. Il legno massello viene generalmente utilizzato per ottenere dei modelli molto classici e tradizionali, mentre il legno impiallacciato è costituito da un foglio di legno fissato a pannello di truciolare ed è applicato molto spesso in contesti d'arredo moderno e contemporaneo. Centrocucine - Cucine - Roma (RM) Il laminato è realizzato con un pannello di truciolare rivestito da un foglio di materiale melaminico o laminato, mentre i modelli in vetro sono generalmente composti da un telaio di alluminio nel quale vengono installate le lastre di vetro (ottime perchè facili da pulire e molto resistenti all'umidità). Per quanto riguarda il piano di lavoro di una cucina, bisognerà parlare di materiali diversi che devono necessariamente essere estremamente resistenti: in genere vengono utilizzati il quarzo, il corian (risultato di un mix di materiali), la pietra lavica (una dei materiali più costosi) o, infine, l'acciao inox, utilizzato per le sue ottime caratteristiche anche nelle cucine professionali.
Il risparmio energetico grazie al tetto ventilato
Visite ricevute
34114
Immagini dell'articolo
5
Da alcuni anni il settore dell'edilizia, in particolare la bioedlizia, ha rivolto la sua attenzione al risparmio energetico e ai vantaggi che nuovi impianti realizzati al momento della costruzione degli edifici possono apportare alla qualità della vita, rispettando allo stesso tempo l'ambiente, cercando di progettare in modo più consapevole e rispettoso della natura. Gallo Enrico - Idraulico - Caramagna Piemonte (CN) La realizzazione di strutture, come ad esempio il tetto (in particolar modo se ventilato), progettate secondo principi di risparmio energetico e attenzione all'ambiente é sempre più apprezzato, anche per l'importante ruolo che giocano nella questione del risparmio sui consumi economici che derivano dalla gestione quotidiana della casa. Il tetto è certamente uno dei punti fondamentali sui quali ci si sofferma quando si progetta secondo termini di risparmio energetico: è la parte dell'immobile attraverso la quale si verificano le dispersioni di calore più consistenti oltre a essere un punto delicato dell'intera struttura perchè sottoposto quotidianamente agli stress dovuti dagli agenti atmosferici. Coperture Ramella Fabio - Rifacimento tetti - Vigliano Biellese (BI) Realizzare un'adeguata coibentazione del tetto diventa quindi fondamentale ai fini del benessere domestico, in modo che il nostro immobile sia protetto efficacemente dagli sbalzi di temperatura e non ci siano troppe ripercussioni dal punto di vista delle spese. Per quanto riguarda il risparmio energetico, possiamo ottenerlo tramite un'ottimo lavoro di coibentazione del tetto, grazie alla realizzazione di un tetto ventilato. Edè Edildebè - Costruzioni ex novo - Piacenza (PC) COME FUNZIONA UN TETTO VENTILATO? Generalmente, nelle coperture non ventilate, la coibentazione consta di una serie di pannelli isolanti ricoperti da tegole. Il tetto ventilato differisce da questa struttura perchè presenta, al suo interno, un elemento in più: durante la realizzazione del tetto viene inserita, tra lo strato isolante e la copertura delle tegole, un'intercapedine vuota che funge punto di stazionamento per il passaggio del calore, aumentando la capacità isolante del tetto e di conseguenza permettendo un maggiore risparmio energetico. Nigra Carlo Impermeabilizzazioni - Ristrutturazione di interni ed esterni - Sassari (SS) Si otterrà così un benessere maggiore all'interno della casa e sarà possibile rallentare i flussi di aria calda e fredda che passano dal tetto, schermando perfettamente l'immobile sia nella stagione invernale che in quelle estiva perchè il tetto ventilato, grazie alla sua caratteristica intercapedine, ci permette di evitare gli sbalzi di temperatura. Purchè sia efficace, però, il tetto ventilato deve mantenere determinate caratteristiche, come ad esempio la giusta pendenza e la costante circolazione dell'aria al suo interno, altrimenti non otterremo l'effetto desiderato e il conseguente risparmio energetico. Edè Edildebè - Costruzioni ex novo - Piacenza (PC) I vantaggi sono consistenti: il vapore acqueo prodotto riesce a fuoriuscire dal tetto riducendo così i problemi della formazione di condensa, della creazione di muffa o in generale dell'umidità, permettendoci di vivere in un ambiente più sano e protetto. La penetrazione dell'acqua piovana, inoltre, grazie alla pendenza che il tetto ventilato deve avere per essere realizzato, tende a ridursi perchè l'acqua ha meno possibilità di ristagnare o stazionare in punti specifici del tetto, come invece può accadere in caso di coperture tradizionali. Infine, la realizzazione di un tetto ventilato da diritto a detrazioni fiscali, così come la sostituzione del tetto tradizionale, perchè migliora il coefficiente energetico dell'immobile.
Come progettare un bagno in camera
Visite ricevute
34143
Immagini dell'articolo
5
Gestire tutto lo spazio di cui disponiamo in modo efficiente significa avere una casa che ci permette di vivere la quotidianità con il più alto livello di benessere possibile: ricavare un bagno in camera può essere la soluzione ideale per ottimizzare gli ambienti, in particolar modo se ci troviamo in un immobile a più piani. Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA) Un bagno in camera da letto facilità le operazioni quotidiane non solo per un nucleo familiare numeroso: è un modo particolarmente efficiente per ottenere una zona di privacy assoluta. Se le dimensioni della nostra zona notte ce lo permettono, possiamo pensare di progettare un bagno in camera; esistono diverse possibilità per attuare queste modifiche: attraverso dei lavori in muratura oppure optare per una soluzione più moderna, separando il bagno dalla zona notte vera e propria con paraventi realizzati con materiale trasparente, come può essere il vetro. Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA) COME SI PROGETTA UN BAGNO IN CAMERA? Per essere certi di avere metratura sufficiente per realizzare un bagno in camera sarà opportuno misurare attentamente e con cura gli spazi di cui disponiamo, valutando anche le caratteristiche della nostro ambiente. In ogni caso sarà necessario rivolgersi a un professionista che, insieme a una valida impresa edile, si occuperà di realizzare il progetto del nostro bagno in camera. Prima di partire con i lavori però, bisogna fare molta attenzione al rispetto delle norme esistenti riguardo questa tematica; la progettazione di un bagno in camera è permessa soltanto se esiste già una stanza da bagno nella casa e purché non si affacci nella zona giorno: nella normativa non sono presenti restrizioni, però, sulla presenza o meno di finestre nella stanza. Questo offre una maggiore libertà d'azione e la possibilità di progettare un bagno cieco: in questo caso sarà necessario dotare il bagno di un impianto di areazione. Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV) Per quanto riguarda la progettazione vera e propria del bagno in camera, si devono tenere in considerazione i vincoli circa il posizionamento dei sanitari che devono necessariamente agganciarsi allo scarico già esistente: una volta determinate le posizioni dei sanitari si potrà procedere al completamento del bagno in camera inserendo il resto dell'arredo. Si può collocare il nostro nuovo bagno anche più di una decina di metri di distanza dallo scarico principale, basterà servirsi di appositi trituratori (di cui abbiamo già parlato qui). Per questo intervento sarà comunque opportuno consultare un professionista che tenga conto del passaggio di un'eventuale altra impiantistica nel pavimento. Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA) Scegliere sanitari e arredi funzionali ci aiuterà nella realizzazione del bagno, specie per quanto riguarda la progettazione di spazi di dimensioni ridotte: sarà ideale evitare grossi ingombri. Seguendo questo principio potremo optare per sanitari di dimensioni "small" che ci consentono di guadagnare anche più di 5 cm di profondità per sanitario e scegliere lavandini di dimensioni contenute. Per ridurre visivamente l'ingombro dei sanitari e facilitare le manovre di pulizia del pavimento è consigliabile installare dei sanitari sospesi. Scegliere di installare una porta scorrevole invece di una tradizionale, infine, farà guadagnare altri centimetri preziosi permettendo il passaggio tra i due ambienti senza lo scomodo ingombro dell'anta. Studiododici - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Per quanto riguarda le finiture e i colori da utilizzare, sempre cercando di fare scelte che siano in armonia con il nostro gusto personale e l'arredo già esistente (ovviamente con particolare riguardo a quello della camera da letto), sarà buona cosa optare per delle tonalità chiare, che giocando con la nostra percezione, danno la sensazione di uno spazio più ampio. Allo stesso modo collocare degli specchi che riflettano le superfici ci farà ottenere lo stesso effetto. Infine per illuminare l'ambiente in maniera naturale, laddove non abbiamo a disposizione delle finestre, possiamo ricorrere a degli inserti nelle pareti con un vetro trattato per la trasparenza in modo opaco o satinato oppure utilizzare il vetrocemento.
Come rinnovare gli ambienti con la carta da parati
Visite ricevute
34025
Immagini dell'articolo
5
Ristrutturare la propria casa è certamente un'attività impegnativa: dobbiamo tenere in considerazione molti elementi importanti cercando di far combaciare il nostro gusto estetico e i nostri desideri con il budget preventivato e con la struttura degli spazi di cui disponiamo. Bruno Capestrani - Ristrutturazione di interni ed esterni - L'Aquila (AQ) Se scegliamo di impiegare, per la nostra ristrutturazione delle pareti la carta da parti, avremo la possibilità di cercare quella che più fa per noi in un catalogo di produzione ormai vastissimo, che vede l'arrivo sul mercato di carte da parati realizzate con i materiali più nuovi e innovativi e la riproduzione di tantissime fantasie e colorazioni. Federico Signor - Architetto - Venezia (VE) PERCHÉ SCEGLIERE DI RISTRUTTURARE CON LA CARTA DA PARATI La carta da parati permette di ristrutturare con grande versatilità e di ottenere effetti particolari e scenografici che non sono sempre realizzabili con la tinteggiatura classica; inoltre il lavoro ultimato sarà anche molto resistente in caso di ambiente umido. Possiamo scegliere tra carte da parati realizzate con caratteristiche molto diverse tra loro: effetti con superfici a rilievo, carte viniliche molto usate in ambienti dove è necessario un materiale più resistente (come il bagno o la cucina) o anche carte goffrate. Nicola Castellano - Designer di interni - Bitritto (BA) I risultati finali sono molteplici e ci permettono di applicarla in qualunque contesto di arredo e a seconda di quale sia il nostro gusto e il progetto di ristrutturazione che stiamo seguendo: stampe floreali, geometriche, astratte oppure che riproducono le trame di materiali naturali come il legno o il marmo. E’ possibile scegliere tra più materiali: in carta, stoffa, fibra di vetro, vinile e pvc ed esistono modelli 3d, trompe oeil, antisismici, impermeabili e lavabili o ancora con effetto di iperrealismo o con capacità magnetiche. Come nella tinteggiatura, scegliere il colore della carta da parati è importante per una diversa percezione dello spazio: un colore scuro della carta da parati ridurrà la grandezza dell’ambiente, mentre un colore chiaro oltre ad ampliare la percezione della spazialità renderà più luce all’ambiente. Un punto di forza della carta da parati è la sua ottima resa anche su pareti danneggiate o irregolari ed è, infatti, utilizzata molto spesso proprio per nascondere questi difetti: inoltre è un materiale lavabile se trattato in modo specifico e ha la capacità di assorbire i rumori aumentando così la capacità isolante delle pareti, attutendo i suoni all'interno della casa. PG Paolo Gerosa - Tappezziere - Alzate Brianza (CO) Il principale difetto riguarda la resa dei colori nel tempo, che con l'andare degli anni tendono a perdere di intensità, in particolar modo se applicate su pareti che ricevono direttamente la luce del sole. Bruno Capestrani - Ristrutturazione di interni ed esterni - L'Aquila (AQ) Possiamo sfruttare l'applicazione della carta da parati in vari modi, così da ottenere effetti particolari e di carattere, oppure osare con il tipo di decorazione che abbiamo scelto: una delle scelte più utilizzate oggi è quella di applicare la carta su una sola parete della stanza, abbinandovi poi la tinta delle restanti pareti così da avere un risultato finale armonioso. Altra tecnica utilizzata è quella di impiegare diverse carte da parati creando accostamenti creativi, questo ci permette di marcare le zone diverse della casa o di un ambiente, specie se ci troviamo a ristrutturare una soluzione abitativa come una mansarda oppure un open space. La carta da parati, infine, è perfetta per essere utilizzata in piccoli tocchi all'interno della casa: ad esempio come rivestimento interno per alcuni tipi di complementi d'arredo, come ad esempio un armadio: una scelta particolarmente creativa in grado di conferire immediatamente maggior carattere all'interno ambiente.
Sei un professionista?
Inserisci la tua attività su Archisio
Registrati gratis
Vai su
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti e senza impegno
 
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Cerca per parole chiave
Professionisti selezionati:
Cambia filtri
INVIA
Modifica filtri
Annulla