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Articoli: Lavori Edili

Scegliere gli infissi: tipologie di materiali
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Siete in procinto di ultimare il vostro progetto di nuova costruzione o state per cimentarvi in una ristrutturazione e dovete destreggiarvi tra i vari serramenti proposti per la vostra casa? Forma e dimensioni sono già state stabilite a priori della progettazione ma quale materiale scegliere per gli infissi e cosa considerare per non sbagliare e ottenere un risultato inopinabile è il dilemma che tutti ci poniamo nel momento dell’acquisto. Soffermarsi sui pro e contro di ciascun prodotto è il metodo migliore per indirizzarsi verso la soluzione giusta, ascoltando anche i professionisti del settore che sapranno spiegare con accuratezza i vantaggi e non di ciascuna tipologia materica. Infissi in legno Quando in casa è davvero imprescindibile ottenere sensazioni di calore ecco che il legno viene sempre in nostro aiuto. Anche quando è necessario installare nuovi infissi o sostituire quelli deteriorati la scelta ovvia ricade su questo materiale da costruzione di design e dal look sempre attuale. Molteplici sono le essenze impiegate per la costruzione di questi serramenti e si va, dal rovere al pino, dal larice al mogano, dall’abete al pioppo. Sono maggiormente costosi rispetto agli infissi in pvc o alluminio ma possiedono ottime doti isolanti, sia acustico che termico, ed essendo un materiale naturale e vivo permette una traspirazione non artificiale che aiuta a non far proliferare funghi e batteri. Per coloro che sono scettici sul livello di manutenzione e sulla fragilità e delicatezza degli infissi in legno, devono in realtà tenere in considerazione i nuovi accorgimenti legati al processo di verniciatura che viene applicata su tutta la parte del serramento. Se praticata a regola d’arte la tinteggiatura ne aumenta la durata nel tempo con l’unico accorgimento di pulire la parte superficiale una volta l’anno con prodotti appositi per dare nuovo vigore alla vernice stessa. Il ciclo di verniciatura consta di tre applicazioni che riguardano: l’impregnante: una soluzione con particolari pigmenti, che penetrando sul legno, impediscono la formazione di muffe ed evitano modifiche causate dai raggi solari; il fondo intermedio: una soluzione che rende più consistente il legno sigillando le giunture delle fibre anche nelle parti maggiormente celate; la finitura: una soluzione a base di polimeri che garantisce un’integra pellicola protettiva del legno.  Infissi in alluminio L’alluminio è uno tra i materiali più durevoli e resistenti agli agenti atmosferici in commercio. Infatti gli infissi realizzati con questo materiale sono scelti quando si vuole azzerare la manutenzione ordinaria e si sa che l’esposizione alle intemperie è purtroppo continuativa. Per contro non ha peculiari doti naturali per quel che riguarda l’isolamento termico e acustico dal momento che è un buon conduttore, ma per risolvere questo difetto vengono costruiti infissi appositi con il cosiddetto taglio termico dove le dispersioni vengono controllate grazie all’interruzione della superficie metallica. Gli infissi in alluminio sono tra i più costosi, insieme a quelli in legno e vengono maggiormente stimati nelle soluzioni combinate con altri materiali per aumentarne le caratteristiche positive. Infissi in pvc La durata degli infissi in pvc è decisamente cambiata nel corso dell’impiego di questo materiale e può raggiungere tempistiche di anche 30 anni di garanzia che riguardano l’indeformabilità del prodotto e tutti i caratteri isolanti ad esso connessi. Per le sue proprietà impermeabili, di resistenza ai raggi UV, agli agenti atmosferici e al deterioramento ha trovato largo impiego nel mercato dell’edilizia, soppiantando l’utilizzo del legno anche per i costi più contenuti. Altro pregio riguarda la manutenzione. Gli infissi in pvc non hanno necessità di essere periodicamente verniciati in alcun modo ed è sufficiente detergerli con un panno umidificato ed eventualmente asciugare per rimuovere qualsiasi traccia di imperfezione. Le finiture proposte sono molteplici, opache, lisce con venatura simil legno, così come le colorazioni suggerite che spaziano dai colori più tenui per arrivare anche al grigio antracite o al nero corvino.  Infissi con materiali combinati Gli infissi realizzati con materiali combinati sono la soluzione ideale in molte progettazioni in cui si vuole ottenere la massima resa da un unico serramento senza dover rinunciare a tutte le migliori qualità di elementi differenti. In alcune soluzioni, come in condomini o in villette a schiera, divengono utili quando esternamente l’estetica deve essere riproposta per tutti in egual modo, ma indoor vuole godere di un prodotto materico differente sia per lo stile che per i colori proposti. La combinazione di legno-alluminio, per esempio, è perfetta per chi vuole massimizzare la praticità di un infisso outdoor con poca manutenzione (alluminio), godendo al contempo delle qualità di un materiale caldo e sempre di tendenza (legno) nella parte interna. Il risultato è quello di avere un serramento elegante con la capacità di trattenere il calore che di disperderebbe maggiormente verso l’esterno se l’infisso stesso non fosse composto da due diverse materie. Altri materiali combinati per infissi con performance eccellenti sono il pvc e l’alluminio dove l’isolamento termico e acustico raggiunge davvero livelli esemplari associati alla durata nel tempo da parte dell’alluminio posizionato esternamente nel serramento. Per chi vuole esistono poi modelli di ultimissima generazione dove l’infisso viene costruito con tre materiali combinati per raggiungere la quasi totale perfezione nel settore della serramentistica sotto tutti i punti di vista e prevede: ·        alluminio per l’esterno; ·        pvc per la struttura; ·        legno per l’interno. Infissi frameless Una struttura per infissi frameless è molto apprezzata oggigiorno per una sorta di continuità che si viene a creare tra le zone indoor e outdoor della propria casa, unendo in un unico prodotto funzionalità ed efficienza, risparmio energetico ed economico (con le giuste accortezze), estetica e bellezza armoniose. Questi serramenti senza telaio erano già stati impiegati in passato in abitazioni con grandi vetrate, dove però l’aspetto artistico prevaleva su quello pratico. Un tempo non venivano considerati fattori inerenti l’isolamento termico contro la dispersione del calore o la manutenzione ordinaria e la fragilità delle componenti trasparenti. I prodotti tecnologicamente innovativi presenti sul mercato odierno sono il frutto di studi e applicazioni di tecniche evolute e materiali nuovi che hanno dato origine a resistenti e ottimi infissi frameless con eccelse caratteristiche performanti. L’impiego di questo particolare serramento permette alla luce naturale di non trovare ostacoli, di telaio o cornice, e di inondare i vari ambienti in maniera uniforme rendendo maggiormente luminosa tutta la casa. Anche il calore si distribuisce in modo generale attraverso un vetro libero e con i nuovi metodi di isolamento lo mantiene all’interno dell’abitazione stessa. Alcune varietà di infisso frameless permettono di poter inserire il vetro a filo muro rendendolo indipendente anche dalle cornici esterne e creando delle soluzioni completamente vetrate, minimaliste ma molto efficaci quando il prodotto trasparente rispetta tutti i parametri termici, acustici e di sicurezza, indispensabili per un fabbricato privato. Se solitamente si pensa di abbinare questa tipologia di infisso a strutture moderne o case contemporanee indipendenti non sbaglia, ma con i dovuti accorgimenti è assolutamente possibile inserirla anche in antiche abitazioni da ristrutturare con risultati davvero sorprendenti.
Finestre scorrevoli per esterni: idee e soluzioni
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Oltre a dare un carattere moderno agli ambienti e ad offrire una maggiore area calpestabile per la non presenza di ante che si aprono all'interno della casa, le finestre scorrevoli offrono una visione aperta verso l'esterno, realizzando una soluzione organica tra l'indoor e outdoor.  Se la soluzione sembra perfetta, però, diversi elementi importanti sono da tenere in considerazione quando si vogliono installare delle finestre scorrevoli. Vediamo quali sono i punti-chiave da non trascurare in fase di decisione. Uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione è il fatto che nei sistemi scorrevoli vi è una parte di finestra che si sovrappone ad un'altra, questo dettaglio è di notevole importanza in termini di capacità di aerazione e ventilazione degli ambienti. La scelta dell'utilizzo delle finestre scorrevoli è pertanto assoggettata al rispetto dei rapporti previsti dal regolamento edilizio e di igiene del proprio comune riguardo l'aerazione degli ambienti, ovvero è possibile utilizzarli solo nel caso in cui la parte fissa della finestra non infici su un buon ricambio d'aria. Una volta verificato questo aspetto di primaria importanza, va valutato prima di tutto la posizione delle finestre, ovvero la loro esposizione al sole e quindi le ore di luce o il tramonto di cui si può godere per capire quali tipi di vetri e schermature solari adottare. La parte a scorrimento deve garantire una semplice apertura e chiusura e le ante non dovranno essere eccessivamente grandi perché la loro manovrabilità sia agevole. In caso di nuova installazione possiamo prevedere, laddove possibile, dei sistemi con dei controtelai a scomparsa all'interno del muro con la necessità ovviamente di realizzare maggiori lavori edili ma con un notevole risultato estetico per l'annullamento totale visivo dell'infisso. Oltre a tale tipologia di finestra scorrevole chiamata "a scomparsa" , le più comuni risultano essere: ·      "finestra scorrevole alzante": nello spostamento l’anta mobile viene sollevata da terra per scorrere su una guida. ·      "finestra scorrevole traslante": l’anta mobile scorre parallelamente all'anta fissa dopo essersi spostata all'interno, attraverso carrelli e guide. ·      "finestra scorrevole in linea": le ante scorrono su binari tra loro paralleli. Le finestre scorrevoli possono essere realizzate nei diversi tipi di materiali: in PVC, alluminio, legno o alluminio-legno, pertanto questa tipologia di infisso non presenta alcun vincolo sulla scelta dei materiali più consoni per la propria casa. Finestre scorrevoli per esterni: pro e contro Gli infissi scorrevoli sono perfetti per chi vuole sfruttare al massimo gli spazi domestici e outdoor comunicanti, godere di un ottimo panorama senza ostacoli e realizzare una soluzione di continuità con giardini ed esterni. Data la grande superficie che in genere necessitano, tali finestre risultano molto sicure e solide, realizzate con doppi vetri di ottimo spessore, garantendo la perfetta protezione dagli agenti atmosferici e al contempo una grande visibilità verso l'esterno. Di norma i vetri utilizzati per questo tipo di finestre, presentano un beneficio ambientale: la luce naturale si percepisce al massimo, conservando il calore durante l'inverno. Senza le ante a battente, lo scorrimento diventa anche una soluzione salva-spazio se gli interni non sono troppo ampi. Al contrario, tra i “contro” si deve valutare che l'esposizione al sole può essere tale da surriscaldare gli ambienti: vetrate grandi possono incrementare la temperatura interna durante l'estate quindi, andrà valutata la presenza di sistemi oscuranti. Un altro fattore controverso è l'affidabilità del serramento in termini di antieffrazione nel caso in cui non si provveda ad utilizzare particolari chiusure di sicurezza e per le loro caratteristiche di scorrimento i costi di questa tipologia di infissi risulta più' alta rispetto alle finestre tradizionali. Finestre scorrevoli per esterni: telaio sì o no? I modelli di finestre scorrevoli più raffinati, detti a profilo ridotto o frameless, sono caratterizzati da un telaio sottile e quasi invisibile, che offre più luce e panoramica per la realizzazione di ampie superfici vetrate – fino ad oltre 4 metri di altezza. Il telaio è progettato in modo da scomparire all'interno delle murature, incassato nella parete superiore, inferiore e laterale. I telai in queste finestre possono unire più pannelli e far scorrere diverse ante, usando giunture solitamente in alluminio, leggere ma solide. Ispirate al design minimalista, le soluzioni frameless donano un impatto estetico di grande effetto ma sono le più costose, nell'ambito delle finestre scorrevoli esterne. Nel caso in sui il telaio della finestra scorrevole è quello tradizionale, questa soluzione assicura un alto isolamento termo-acustico, elimina del tutto gli spifferi e la possibilità di far entrare il freddo oppure il caldo e non richiede particolari esigenze sui lavori di predisposizione per l'installazione. Finestre scorrevoli per esterni con movimento elettrico Per un comfort senza limiti, le azioni di apertura, chiusura e scorrimento delle vetrate possono essere gestite dalla presenza di un motore elettrico e in caso di blackout la finestra potrà essere comunque manovrata con un funzionamento manuale. Spesso le finestre scorrevoli motorizzate sono richieste nell'ambito aziendale per negozi e attività commerciali, dove vengono manovrate anche da particolari sensori di persone; ma anche nell'ambito domestico si fa sempre più strada la soluzione della finestra automatica elettrica, inserita magari in un progetto di domotica. La versione delle finestre scorrevoli esterne con movimento elettrico, garantisce un movimento silenzioso e sicuro. Un sistema comodo da azionare, tramite i comandi da remoto, che migliora la qualità della vita, soprattutto per chi ha una ridotta mobilità, semplificando la gestione dei serramenti. Oscuranti per finestre scorrevoli per esterni La protezione dai raggi solari è fondamentale, e soprattutto per superfici così ampie viene consigliata tramite dei sistemi a lamelle, che si integrano nella facciata e assicurano una soluzione efficace per l'oscuramento. Definiti anche raffstore o frangisole, gli oscuranti hanno dei meccanismi di sollevamento e di inclinazione che permettono la regolazione della luce come si desidera; ottimizzano l’energia solare anche in funzione della maggiore o minore temperatura interna. Questo sistema oscurante presenta vantaggi non solo di difesa dai raggi UV e dal calore, ma anche in funzione anti-intrusione, per una maggiore privacy. In molti casi le lamelle sono anche sostituibili singolarmente, consentendo un'ottima manutenzione. I raffstore si possono integrare negli infissi a scorrimento in modo elegante, senza ledere il design complessivo delle finestre né l'aspetto della facciata dell'edificio. Costi per installare finestre scorrevoli per esterni I prezzi per l'acquisto e l'installazione dipendono principalmente dal tipo di telaio e dalle dimensioni delle vetrate, e sono valutati di regola al metro quadro. In linea di massima vengono valutati circa 800-1.000 euro al mq per vetrate scorrevoli in PVC; per finestre scorrevoli in alluminio 700-900 euro, fino a 1.000-1.300 euro al mq per quelle in legno, e circa 1.500 euro quelle a massima luminosità con telaio ridotto. Le finestre scorrevoli elettriche, invece, hanno in genere dei costi di circa 500-700 euro in più per il motore elettrico. A questi costi va aggiunto il montaggio delle finestre che in genere variano dai 100 ai 150 euro di manodopera a serramento. Nelle richieste di preventivo, inoltre, è fondamentale chiedere in dettaglio anche i costi di trasporto oltre a quelli della manodopera, nel caso non fossero inclusi nel prezzo degli infissi ed eventuale smaltimento di infissi esistenti.
Come realizzare un pavimento in parquet in modo ideale
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Il parquet è una tipologia di pavimento che valorizza gli interni per il suo pregio. Affinché ciò avvenga è necessario però individuare la tipologia di parquet più adatta al proprio caso. Le varianti sono infatti tantissime e consentono di ottenere risultati molti diversi, nello stile ma anche da un punto di vista più tecnico. Le differenze dipendono da una serie di fattori, tra i quali l’essenza, la larghezza delle doghe, lo schema di posa, le finiture applicate. La bellezza del vero legno dona agli ambienti un senso di autenticità difficile da ottenere con altri materiali. Nonostante questo, non sempre un prodotto che viene definito parquet corrisponde al tradizionale parquet massello ma vengono accorpati in questa categoria anche parquet prefiniti, parquet flottanti o laminati. Quest'ultimo è un finto parquet non avendo lo strato superficiale in vero legno, ma ha un aspetto molto verosimile. Secondo le norme vigenti infatti il parquet può definirsi tale soltanto quando presenta uno spessore minimo di 2,5 mm di essenza naturale. Individuare il parquet più adatto per uno specifico ambiente comporta diverse decisioni da considerare, non è una scelta da prendere in fretta. Se non si hanno conoscenze specifiche sarebbe opportuno quindi fare affidamento ad un rivenditore specializzato o all’architetto che conoscono le caratteristiche dei singoli parquet e riescono così a valorizzarli.  Per scegliere quale parquet posare ed in che modo, bisogna tenere in considerazione le dimensioni e la forma della stanza, la posizione delle finestre e degli ingressi, così come la tipologia di utilizzo dello spazio ed il rapporto con gli altri ambienti, il grado di umidità, l’eventuale presenza di riscaldamento a pavimento. Valuta gli aspetti tecnici di durezza, riflessione, rifrazione Quando si cerca un parquet, per valutare le diverse possibilità, non ci si può basare soltanto su dati soggettivi e di gusto personale, bensì occorre valutare alcuni parametri precisi. Ogni essenza legnosa ha una durezza differente, per questo ci sono legni più o meno adatti alla realizzazione di parquet per un particolare ambiente. La durezza indica proprio la resistenza all’usura ed agli urti, per cui più è alto il coefficiente di durezza dell’essenza più il parquet sarà resistente. È preferibile scegliere essenze legnose con coefficiente di durezza alto per ambienti in cui si prevede un passaggio frequente come i locali pubblici, mentre in ambienti come le camere da letto si può scegliere qualsiasi tipo di parquet. Inoltre, è necessario valutare l’effetto che ogni tipologia di parquet assume all’interno di un ambiente poiché le sfumature di colore e la sua resa sono molto influenzate dalla riflessione e dalla rifrazione della luce. Gli effetti variano in base all’angolo di incidenza della luce, e lo stesso prodotto posato in modo differente ha un aspetto diverso. Solitamente il senso dei listelli viene orientato nella direzione delle fonti di luce, ovvero delle finestre, questo permette infatti di enfatizzare le venature del legno e valorizzare i dettagli del parquet. Confronta le diverse finiture Sebbene le essenze legnose di partenza siano determinanti per quanto riguarda le caratteristiche del parquet, bisogna considerare ai fini della scelta che le finiture applicate hanno particolare influenza su di esse. Il parquet contemporaneo si è evoluto rispetto a quello tradizionale e consente maggiori personalizzazioni, anche sfatando tabù e miti del passato. Ad esempio, se si vuole posare il parquet in bagno questo è possibile grazie all’applicazione di finiture che lo proteggono rendendolo impermeabile. Sul legno massello le finiture possono essere personalizzate nel dettaglio poiché vengono applicate dopo la posa del parquet. Se si acquista invece un parquet prefinito le finiture sono applicate in fabbrica ma non per questo si hanno meno varietà. I trattamenti si applicano per proteggere il legno e renderlo più resistente ma anche per dare differenti colorazioni ed effetti così da soddisfare le esigenze di design. Utilizzando come finitura del parquet prodotti naturali come oli e cere si minimizzano le emissioni inquinanti in casa ottenendo un buon risultato anche dal punto di vista estetico dove si esalta il legno nella sua essenza, mentre applicando vernici all’acqua o a solvente si possono ottenere diversi effetti decorativi, anche coprenti. Tra le finiture più utilizzate ed in linea con le tendenze più attuali di interior design ci sono la laccatura, la spazzolatura, la decapatura, l’ossidatura, la piallatura, talvolta anche combinate tra di loro. Valuta aspetti di manutenzione e pulizia Per quanto sia un pavimento solido e resistente, il parquet è da considerarsi comunque una superficie delicata, da trattare con attenzione, evitando di creare graffi e ammaccature. Ad esempio non camminando con scarpe che potrebbero graffiarlo e non spostando i mobili senza utilizzare nessuna protezione per il pavimento. Allo stesso modo, nel caso in cui si rovesciassero dei liquidi è bene pulire ed asciugare subito per evitare che rimanga un alone. La normale pulizia del parquet è molto semplice. Per rimuovere la polvere e lo sporco si può utilizzare una scopa o un’aspirapolvere con setole adatte al parquet oppure un panno elettrostatico. Per il lavaggio occorre utilizzare sempre poca acqua ed un detergente appropriato. Sono assolutamente da evitare prodotti contenenti sostanze abrasive, acide o alcool, anche naturali, così come la pulizia a vapore considerando che il legno è particolarmente sensibile all’umidità. Se è stata applicata una finitura ad olio o a cera, almeno una volta all’anno il trattamento va ripetuto per mantenere il parquet in buono stato.  Per il parquet massello è consigliato eseguire ogni 10 anni una lamatura professionale, asportando un sottilissimo strato superficiale per riportare il parquet al suo stato originale. Sarà possibile in questa occasione applicare nuove finiture, rinnovando così l’aspetto del parquet anche nel colore e negli effetti.  La lamatura può essere eseguita anche su parquet prefiniti, purché lo strato di essenza nobile abbia spessore sufficiente. La differenza principale è il numero di volte che questa operazione potrà essere eseguita, ma considerato che la frequenza è decennale la durata del pavimento sarà comunque alta. Valuta la corretta posa da applicare Attraverso lo schema di posa del parquet si possono ottenere risultati molto differenti, per cui è necessario individuare qual è la posa più adatta ad un ambiente. A seconda del “disegno” che il parquet va a creare si determinano degli effetti ottici di allargamento visivo dello spazio o al contrario di restringimento. Bisogna dunque procedere in modo strategico per dare l’effetto desiderato all’ambiente in cui si posa il parquet.  Ad esempio, in una stanza lunga e stretta è preferibile posare il parquet nel senso del lato corto per attenuare l’effetto corridoio.  Per la stessa ragione si utilizza la posa trasversale quando le pareti non sono in squadro, al fine di distrarre l’occhio e correggere visivamente il difetto. Per quanto riguarda gli schemi di posa si possono avere due macrocategorie, ovvero la posa a spina di pesce e la posa a file parallele. La posa a spina si realizza con listelli tagliati tutti nella stessa dimensione e taglio. Questo schema dona un disegno molto regolare ed incisivo che si addice sia allo stile classico sia allo stile moderno. Questo genere di schema è da preferire per ambienti ampi ed ariosi. Le diverse tipologie sono: parquet a spina ungherese, con taglio del lato corto dei listelli a 45°; parquet a spina francese: con taglio del lato corto dei listelli a 30° o 60°; parquet a spina italiana: con taglio del lato corto dei listelli a 90°. La posa a file parallele o posa a correre si può realizzare sia con listelli che con listoni e maxiplancia, anche utilizzando larghezze e lunghezze differente per creare una sorta di pattern personalizzato e dinamico. Scegli il giusto battiscopa da associare Quando si realizza un nuovo pavimento in parquet bisogna pensare anche a come sarà il battiscopa, considerando che anche il più piccolo dettaglio può fare la differenza. Le ditte produttrici di parquet propongono battiscopa coordinati ai pavimenti, così da avere lo stesso colore e la stessa finitura del parquet. Non essendo una superficie soggetta alla stessa usura del pavimento, per il battiscopa si può optare per un impiallacciato in modo da contenere i costi. Attraverso il battiscopa si contribuisce alla definizione dello stile dell’ambiente. Ad esempio, un battiscopa a spigolo vivo è più adatto ad ambienti dal carattere contemporaneo, mentre un profilo arrotondato si sposa bene con ambienti più classici. Un’altra possibilità è quella di scegliere un battiscopa coordinato al colore di profili delle porte interne, ma sempre cercando di trovare una buona armonia tra i diversi elementi.
Porte raso muro: una scelta di design
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Le ultime tendenze dell'interior design più raffinato, le hanno elette come le porte eleganti per eccellenza, perfette per trasmettere la purezza del design minimalista e ampliare gli spazi. Una porta raso muro comunica questi valori perché annulla cornici, stipiti, cerniere, coprifili: rappresenta la scelta prediletta per chi cerca un sistema di passaggio tra gli ambienti, che non interferisca con lo stile degli arredi, mantenendo gli ambienti eleganti ed essenziali. Una porta con queste caratteristiche di “invisibilità”, inoltre, può essere utile a nascondere vani di servizio come ripostigli e armadi a muro. Solitamente viene scelta per poterla confondere completamente con il muro, rendendola impercettibile: applicando, a tal fine, un trattamento superficiale unificato con le pareti circostanti. Definite anche come sistemi filo muro, queste porte presentano la particolare tecnica di montaggio per cui il telaio sparisce all'interno del muro stesso, e rimangono allineate perfettamente ad una delle due superfici del tramezzo ove è inserito. Si utilizzano di solito cerniere a scomparsa per il totale allineamento con le ante, e in diversi modelli sono disponibili anche maniglie a scomparsa. La porta sembra uscire dal muro quando la si apre ed esce il battente, mentre nei casi in cui è dotata di un sistema di anta scorrevole a scomparsa, sembra persino scomparire nel muro stesso anche aperta - il contro-telaio interno alla parete, ingloba le ante al suo interno. Questa soluzione scorrevole necessita, però, di maggiori lavori di muratura. Porte raso muro battente: confonderla con la parete Quando si sceglie un sistema a battente la porta, una volta chiusa, si mimetizza completamente con le mura. Senza interrompere la continuità visiva della parete, le porte filo muro creano un gioco di invisibilità, soprattutto se sono tinteggiate o decorate come il muro stesso, e le maniglie vengono sostituite con sistemi a pressione per l'apertura. Una scelta di arredo perfetta per chi desidera un'estetica minimale, e per creare decorazioni su superfici ampie, che non vengano interrotte dalla porta ma la includano. Per questo motivo, si trovano in vendita porte grezze senza rifiniture, in modo che sia possibile dipingerle o coprirle con la carta da parati. Le porte raso muro sono, quindi, adattabili ad ogni tipo di ambiente e di progetto di interior design. Porte raso muro in legno e laminato  Il materiale per eccellenza delle porte interne, il legno, spesso si accorda anche con gli arredi, gli infissi, e boiserie nei progetti di interior design che prevedano dei rivestimenti in legno per le pareti. Scegliendolo per una porta filo muro, il legno valorizza lo stile di arredo con eleganza e calore, e può definire in questo caso uno stacco estetico dalle pareti di varie tinte. Si abbina in modo facile alla maggior parte delle tonalità, anche grazie alla consuetudine estetica che il nostro occhio ha con questo materiale. Nelle versioni di legno chiaro o non trattato, può inserirsi benissimo, in grande eleganza, nelle case arredate secondo lo stile nordico oppure rustico. Il laminato imita gli effetti del legno massello nell'aspetto, ma in realtà è costituito da una fibra di legno pressata e sottoposta ad un trattamento che la rende resistente all'usura del tempo e dell'utilizzo, ovvero a graffi, urti e macchie. Sono proprio queste caratteristiche che rendono le porte raso muro in laminato utili per ogni progetto di interni che preveda delle porte solide, pratiche e con le caratteristiche estetiche del legno. Personalizza le porte a filo muro Per renderle mimetiche, oppure in contrasto con le pareti, le porte vengono personalizzate durante i lavori di costruzione o ristrutturazione degli interni. Si parte dalla scelta dei materiali e delle finiture, molto ampia, fino agli accessori come maniglie e cerniere. Si possono personalizzare con tinte e decorazioni, con satinature e stampe in vetro temperato; sono tante le possibilità anche per realizzarle con metallo, rivestimento in pietra, e persino in pelle. Un'altra possibilità è quella di rivestire queste porte con la malta cementizia, per un effetto suggestivo, oppure far verniciare le facciate del pannello con laccatura opaca, lucida; persino a specchio per un tocco glamour nell'arredo. Nelle decorazioni, una porta raso muro può essere dipinta con disegni d'autore, per spiccare come un vero complemento artistico, altrimenti con effetti ottici tali da renderla ancora più integrata nella parete. Chi sceglie di rivestirla con la stessa carta da parati della muratura, può affidarsi alle tante varianti di forme e colori disponibili, create anche in TNT (tessuto non tessuto) e in vinile. Porte raso muro in vetro: elegante e trasparente La massima luminosità e il rigore delle linee, si uniscono nelle creazioni in vetro, ricercate nella lavorazione e negli effetti. I pannelli montati sono in vetro temperato, ossia trattato per essere utilizzato in totale sicurezza; in queste porte raso muro il vetro trasparente permette di creare effetti di luce unici, in particolare quando sono presenti sabbiature e satinature esclusive, che le rendono dei veri gioielli di design e arredo interni. Nella maggior parte dei casi i pannelli in vetro temperato sono realizzati con lastre in vetro satinate a tinta unita e sfumata. Queste porte rendono la superficie della porta a vetri opaca, in modo da assicurare la privacy degli interni ma anche la possibilità alla luce di filtrare. Porte raso muro: prezzi e montaggio I costi di questo tipo di serramenti varia in base ai materiali e alle finiture prescelti, mentre i prezzi aggiuntivi per il montaggio, sono definiti dalla necessità o meno di eseguire dei lavori in muratura, cartongesso e cablaggio dei fili elettrici. In linea di massima, un sistema filo muro composto dalla porta a battente e dal controtelaio parte da modelli di base intorno ai 400-500 Euro, per porte con dimensioni standard e senza personalizzazioni. Per i modelli di porte raso muro scorrevoli, invece, il prezzo di partenza è di circa 600-700 Euro. Si passa a modelli più sofisticati con circa 800-1.000 Euro, in particolare per sistemi filo muro non standard ma su misura; fino a superare i 2.000 Euro per porte in vetro o legno massello personalizzate. Il costo del semplice montaggio porte, senza lavori in muratura, può aggirarsi intorno ai 70-100 euro, mentre per alcuni rivenditori è compreso nel prezzo della porta come servizio incluso. Il costo di installazione di una porta scorrevole può avere una maggiorazione rispetto alla battente, tra le 30 e le 50 euro cadauna.
Finestre sul tetto: lucernari su misura per la casa
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Come per qualsiasi altro ambiente, la scelta dei nuovi infissi è importante per una serie di validissimi motivi, tutti improntati a migliorare la qualità di vita nell’utilizzo della propria casa. Ponderate con cura, le finestre sul tetto, aiutano a favorire l’aumento di comfort e benessere all’interno della casa stessa, migliorando il funzionamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, con relativo contenimento delle spese, aumentando l’isolamento acustico attraverso un contenimento maggiore di fastidiosi suoni e rumori, donando classe e stile a spazi prima inutilizzati e poco considerati. I vari modelli proposti rientrano nella gamma dei serramenti di ultima generazione, dove la manutenzione nel tempo è davvero minima, il ricambio d’aria è assicurato e la resa dei materiali utilizzati, garantisce una perfetta tenuta per un isolamento impeccabile. Ma come scegliere le finestre sul tetto più adatto seguendo le svariate necessità? Pochi ma importanti elementi devono essere presi in considerazione e tali infissi dovrebbero avere: un vetro stratificato e basso-emissivo con un valore di trasmittanza termica inferiore a 1,2 Uw; la presenza di oscuranti per consentire al meglio il controllo solare e migliorare le prestazioni termiche, con eventuale inserimento successivo di accessori elettrici a distanza; una ventilazione adeguata, con finestra sul tetto chiusa, e modalità per garantire una impeccabile tenuta all’acqua; un isolamento acustico con valori superiori ai 40 dB; la certificazione dei vari stabilimenti in cui vengono prodotti che garantiscano la qualità delle materie prime impiegate (es: legno Fsc e Pefc e assenza totale di piombo). Finestre sul tetto: differenti materiali Quando si parla di finestre sul tetto, ci si interroga su quale tra i differenti materiali che il mercato di oggi propone, riuscirà a soddisfare al meglio ogni nostra esigenza a seconda delle caratteristiche e peculiarità che offre. Sostanzialmente sono tre i materiali che trovano largo impiego grazie a doti e qualità largamente apprezzate. I primi da considerare sono i lucernari in pvc, molto resistenti perché forniscono una performance eccellente dal punto di vista dell’isolamento sia termico che acustico, grazie alle camere d’aria presenti nella struttura (in modo particolare se sono almeno cinque. Inoltre non richiedono particolare manutenzione e hanno una durata nel tempo molto lunga. Anche le finestre sul tetto in alluminio possiedono ottime proprietà e sono particolarmente adatte se le dimensioni degli infissi riguardano notevoli metrature. I recenti modelli più utilizzati sono di due differenti tipologie: a giunto aperto: ottimi perché aumentano l’impermeabilità del serramento, garantendo una tenuta oltremodo valida relativa al contenimento di piccole correnti d’aria e spifferi; a taglio termico: impeccabili, grazie all’ inserimento di un materiale a bassa conducibilità termica in una camera ricavata all'interno del profilato. Infine, vi sono le finestre sul tetto in legno che grazie alle connotazioni proprie di questo materiale, contribuiscono a creare un'atmosfera calda e accogliente all’ ambiente in cui sono installate. Oltre ad assicurare un ideale isolamento termo-acustico, sono molto stabili e disponibili in finiture che ne aumentano la durevolezza nel tempo, riducendo i costi di manutenzione. Vi sono poi delle finestre sul tetto realizzate secondo una tipologia mista (legno-alluminio). Infissi impeccabili perché riescono a coniugare in un unico prodotto la migliore estetica, solitamente quella del legno, ai vantaggi tecnologicamente evoluti di materiali innovativi. Aperture per finestre sul tetto Le finestre sul tetto possono essere posizionate sia sulle falde di quest’ultimo che su superfici piane e si suddividono in varie categorie a seconda delle differenti tipologie di apertura. Ciascuna può essere dotata di meccanismi controllati a distanza che ne facilitano le varie operazioni, a volte problematiche, a causa della loro collocazione sul tetto stesso. Vediamo insieme le principali: a battente: classica apertura nella categoria infissi, ma davvero poco utilizzata nel caso di finestre sul tetto, in special modo se posizionate ad un’altezza non troppo pratica e maneggevole; a bilico: è la finestra sul tetto più impiegata, grazie ad una barra di manovra posizionata nella parte alta che consente una facile gestione nel movimento di apertura e chiusura e una rapida pulizia; a compasso: sono le finestre sul tetto che occupano il minor spazio, dal momento che è prevista un’apertura dell’anta verso l’esterno. a doppia apertura: alcuni modelli prevedono una tipologia a vasistas/bilico grazie ad un duplice meccanismo con barra in alto e maniglia in basso che consente di utilizzare all’occorrenza l’apertura desiderata. E’ una tipologia impiegata per infissi ad altezza uomo che permettono un piccolo affaccio sull’esterno. Oscuranti per finestre sul tetto Le finestre sul tetto possono essere dotate di tende interne a rullo che assicurano un ottimo oscuramento della zona notte e un’ottimale privacy nelle ore diurne. Sono relativamente semplici da installare poiché dotate di placche per il fissaggio molto intuitive e solitamente di tipo manuale con rapido scorrimento dall’alto verso il basso. La manutenzione è immediata. E’ sufficiente utilizzare un panno umido per eliminare la polvere senza impiegare detergenti aggressivi. Infine, il telo può essere decorato e proposto in svariati colori e fantasie per adattarsi nel migliore dei modi al tipo di arredamento circostante. Vi sono poi degli oscuranti per finestre sul tetto, denominati tende plissettate che hanno il medesimo scopo delle tende a rullo ma possono essere distese in modi differenti, totalmente, nella parte alta, bassa o centrale a seconda delle esigenze. Altra tipologia da considerare è la veneziana, impeccabile per direzionare e controllare la luce in entrata potendo direzionare le lamelle a seconda della rotazione che gli si vuole impartire. Per ultimi, ma non meno importanti o efficaci, le tapparelle esterne per lucernari. Un tipo di oscurante che assicura una perfetta protezione contro gli agenti atmosferici, i disturbi acustici e le eventuali effrazioni. Collocate all’esterno dell’infisso sono nella totalità dei casi corredate di meccanismo automatizzato. Finestre sul tetto a norma Se ci si appresta a dover semplicemente sostituire finestre sul tetto malridotte e usurate dal tempo con infissi di medesime dimensioni, si rientra nella categoria delle opere di manutenzione ordinaria dove non è necessario comunicare o fornire alcun tipo di pratica per il lavoro da compiere. Progettare e installare nuove finestre sul tetto implica invece un intervento che rientra nei lavori di manutenzione straordinaria dove alcune parti dell’abitazione vengono sostituite e modificate. Tuttavia se l’inserimento di uno o più infissi non varia la metratura della casa e non altera le relative destinazioni d’uso, sarà sufficiente ricorrere ad una pratica da presentare all’ ufficio tecnico del proprio comune di residenza, denominata SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività (secondo la Legge 30 luglio 2010, n.122) per eseguire i lavori a norma di legge. Al contrario se i lucernari vengono pensati in funzione di superfici e i volumi subiranno ampliamenti (Es:. riconvertire mansarde e sottotetti per farli diventare abitabili) dovrà essere presentato il Permesso di Costruire e relativa documentazione. Costi per installare finestre sul tetto I costi per installare finestre sul tetto possono variare in relazione a molteplici fattori da considerare, tra cui: il modello scelto; il tipo di materiale: la tipologia di vetro; le dimensioni; gli accessori; gli imprevisti nella fase di montaggio. Volendo apportare dei miglioramenti per il comfort dei vari ambienti collocati nella parte più alta della casa e considerando che il numero di infissi da installare sarà relativamente contenuto, è bene non lesinare sulla qualità del prodotto scelto o sulla manodopera, poiché finestre sul tetto di dubbia efficienza e posizionate male provocheranno necessariamente danni a lungo termine al locale della casa con successive ripercussioni anche su eventuali parti strutturali. Trattando tre dimensioni standard, i costi per le finestre sul tetto non presentano rilevanti differenze anche se parliamo di diversi materiali per la sua composizione, con cifre che partono dai 350 euro (55 x 100), transitano sui 600 euro (95 x 120) per arrivare infine a 1.000 euro (135 x 140). Il legno e l’alluminio hanno costi leggermente superiori ma si è nell’ ordine di circa 50 euro aggiuntivi. Ciò che fa realmente la differenza è il modello per le finestre sul tetto. Un serramento fisso ha un costo di circa 500 euro al mq mentre per un infisso blindato il budget sale a circa 900 euro al mq. Il prezzo maggiore riguarda un lucernario elettrico che supera i 1.000 euro al mq. Il montaggio rientra di solito nel costo indicato a meno che durante la fase di installazione sopraggiungano delle difficoltà inaspettate. I vari accessori, come gli oscuranti, vengono considerati a parte e con fasce di prezzo oscillanti tra i 60 euro per le tende a rullo, per arrivare oltre ai 250 per tapparelle motorizzate. Infine, se le finestre sul tetto devono essere sostituite, va considerato anche l’importo per la rimozione del vecchio infisso con cifre che variano tra gli 80 e i 150 euro a seconda della loro grandezza.
Case prefabbricate: vantaggi e svantaggi
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In questi ultimi anni il settore dell'edilizia ha visto la crescita esponenziale della diffusione delle case prefabbricate: quali sono i loro vantaggi e svantaggi? Biohaus - Costruzioni ex novo - Udine (UD) Nell'ottica di una progettazione ecosostenibile e sempre più attenta all'impatto ambientale, le case prefabbricate si sono diffuse come un'ottima opzione per ottenere un immobile realizzato in tempi più brevi rispetto a quelli dell'edilizia tradizionale, e con un conseguente abbattimento dei costi di realizzazione. Le case prefabbricate sono realizzate seguendo le più innovative tecniche edilizie e con l'impiego di materiali di qualità, personalizzabili secondo ogni necessità di progettazione: il settore ha ormai preso largamente piede, tanto che sempre più imprese edili si dedicano anche a questo tipo di costruzioni, oppure hanno deciso di farne la parte principale della loro attività, specializzandosi in queste nuove tecniche di progettazione e realizzazione. Rubner Haus - Costruzioni ex novo - Chienes (BZ) Quali sono le principali tipologie di case prefabbricate? Esistono diversi tipi di case prefabbricate che si distinguono in base ai materiali impiegati per la loro realizzazione e che chiaramente presentano tutti caratteristiche e pregi diversi. Prima di scegliere una casa prefabbricata, quindi, sarà bene informarsi sugli aspetti caratterizzanti delle diverse strutture, in modo da orientare la nostra scelta in maniera consapevole e ponderata verso la tipologia di casa prefabbricata che maggiormente soddisfa le nostre necessità. Biohaus - Costruzioni ex novo - Udine (UD) Le case prefabbricate in legno sono probabilmente quelle più diffuse e richieste: il legno, che è un materiale naturale, si abbina benissimo a tutti i principi dell'edilizia ecosostenibile e permette di ottenere degli immobili di grande eleganza e dotati di ottime caratteristiche strutturali. Materiale ecologico per eccellenza, il legno è un ottimo isolante (sia termico che acustico), da sempre impiegato nell'edilizia grazie alla grande disponibilità sul nostro territorio e alle numerose varianti ed essenze, che permettono di ottenere effetti molto diversi e di essere impiegate nei contesti edilizi più svariati. Il legno presenta perciò numerosi vantaggi: è un materiale antisismico possiede proprietà di isolamento termico e acustico può essere trattato con sostanze che lo rendono ignifugo è un materiale naturale e rinnovabile permette tempi di costruzione relativamente brevi è resistente e duraturo ha un costo generalmente contenuto Esistono, però, anche alcuni svantaggi nell'utilizzo del legno: innanzitutto serve una maggiore manutenzione negli anni che ovviamente comporta dei costi da considerare, risente maggiormente di eventuali infiltrazioni d'acqua, non può essere modificata la tramezzatura interna e si sconsiglia di impiegarlo per progettare abitazioni che superano i due piani. Biohaus - Costruzioni ex novo - Udine (UD) In alternativa al legno possiamo decidere di scegliere una casa prefabbricata realizzata utilizzando cemento e laterizi: questi sono materiali utilizzati quotidianamente nell'edilizia di stampo tradizionale, ma abbinati insieme possono essere un'ottima combinazione per la realizzazione di case prefabbricate. I vantaggi di questi materiali sono molteplici, il laterizio ad esempio è un materiale ecosostenibile (nasce da un misto di argilla e acqua) ed è facilmente lavorabile mentre il cemento ha un'ottima resistenza all'acqua e all'umidità ed è probabilmente il materiale meno costoso da scegliere per realizzare un immobile. Le caratteristiche principali delle strutture realizzate con questi materiali sono: basso impatto ambientale ecosostenibili e salutari struttura facilmente modificabile integrate con efficace isolamento acustico e termico molto resistenti nel tempo Questo tipo di struttura realizzata in cemento e laterizi consente un'ottima organizzazione delle forme riuscendo ad integrarsi nel contesto con una certa facilità e meno limiti nella personalizzazione degli ambienti interni; tuttavia i materiali impiegati prevedono un insediamento non removibile e pertanto potrebbe essere necessario un controllo delle autorizzazioni comunali per la sua realizzazione. Logikhaus - Ristrutturazione di interni ed esterni - Udine (UD) Infine abbiamo la possibilità di optare per una casa prefabbricata in acciaio: questo tipo di costruzione è estremamente innovativa e tecnologica e permette risultati di grande impatto visivo e carattere. L'acciaio è un materiale di ottima qualità e molto versatile, adatto a essere impiegato per qualsiasi necessità progettuale: estremamente leggero, si trasporta e assembla con grandissima facilità. I vantaggi di una casa prefabbricata in acciaio sono la velocità di assemblaggio e costruzione (a volte si può completare un immobile in un tempo compreso tra i 3 e i 4 mesi), le buone caratteristiche isolanti e antisismiche, l'alta resistenza al fuoco e il poco bisogno di manutenzione ne fanno un ottimo investimento a lungo termine. Al fine di valutare la casa prefabbricata più adatta alle nostre esigenze è quindi importante considerare il clima che caratterizza il luogo di realizzazione e la necessità di inserire la costruzione in modo armonico nel contesto ambientale in cui ci troviamo, oltre ai tempi di realizzazione e il carattere architettonico che più si confa ai nostri gusti.
Scegliere l'impianto di climatizzazione
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Durante la stagione estiva il caldo eccessivo può rendere difficile vivere una buona quotidianità, ecco perché scegliere e installare un buon impianto di climatizzazione è fondamentale. Un impianto di climatizzazione ci permette di regolare le temperature interne della nostra casa e di mantenere il giusto livello di umidità, purificando allo stesso tempo l'aria. Tassonedil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) A seconda delle nostre necessità d'uso e dello spazio di cui disponiamo abbiamo la possibilità di scegliere la tipologia di climatizzatore perfetta per le nostre esigenze, valutando le diverse caratteristiche di ognuna. COME SCEGLIERE L'IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE? Possiamo distinguere tra condizionatori, climatizzatori, deumidificatori e purificatori dell'aria; mentre i condizionatori permettono il raffreddamento dell'aria, i climatizzatori invece svolgono più funzioni, purificando l'aria (grazie alla presenza di un filtro) e deumidificandola e, oltre al sistema di raffreddamento, possono essere dotati di una pompa di calore che permette di utilizzarli in inverno per riscaldare gli ambienti. La funzione “deumidificatore” è un'ottima alleata in tutti quei contesti abitativi dove ci si trova a combattere con la presenza di molta umidità: ci permette di ottenere un ambiente più asciutto e sano, grazie al filtraggio di pollini e altre sostanze nocive. Luca Tontini - Architetto - Rimini (RN) La struttura di un impianto di climatizzazione è composta da un circuito chiuso, attraversato da un fluido refrigerante che può assumere lo stato liquido o gassoso. Nel particolare un impianto di climatizzazione si compone di: un compressore un condensatore una valvola di espansione un evaporatore Il fluido refrigerante passa attraverso l'evaporatore ed è con questo meccanismo che fuoriesce l'aria fredda, mentre viene contemporaneamente risucchiata quella calda e umida (che verrà rilasciata all'esterno). Possiamo optare per un impianto di climatizzazione canalizzato, che ci permette di climatizzare più ambienti contemporaneamente: l'aria viene rilasciata negli ambienti grazie a una rete di canali inseriti generalmente nel controsoffitto o in contropareti, non ci sono elementi a vista (ottima scelta estetica, spesso usata in esercizi pubblici e commerciali) e l'aria fuoriesce da bocchette. Questo tipo di impianto presenta un unico motore esterno capace di gestire tutto il flusso d'aria. Antonio Calì - Architetto - Valguernera Caropepe (EN) In alternativa possiamo scegliere un climatizzatore con split: lo split è una parte meccanica inserita in un punto strategico della casa che ha lo scopo di aspirare l'aria, raffreddando e deumidificando gli ambienti. Lo split collega una singola unità interna con un’unità esterna, mentre il sistema multisplit può collegare più unità interne ad un unica unità esterna. Per quanto riguarda il posizionamento dello split è necessario trovare il punto ideale per sfruttare al meglio le possibilità che il macchinario ci offre; bisogna evitare che il flusso di aria proveniente dallo split colpisca direttamente la persona, provocando così disturbi della salute come nevralgie, torcicolli o altri malesseri. Tenendo in considerazione che l'aria fredda scende verso il basso, lo split verrà posizionato in alto, meglio se con il flusso d'aria rivolta verso una zona di passaggio (evitare di posizionarlo sopra il divano o il letto). Allo stesso modo l'aria deve essere libera di circolare, quindi il macchinario dovrebbe trovarsi in un punto privo di ingombri (evitando pareti a distanza troppo ravvicinata) o altro tipo di coperture, come ad esempio le tende. Diletta Villa - Architetto - Milano (MI) Una volta individuato il tipo di impianto da realizzare tra condizionatore, climatizzatore, o canalizzato, al fine di selezionare il giusto modello da utilizzare, dobbiamo tenere in considerazione la grandezza dell’ambiente che deve essere climatizzato, in termini di metri cubi: in base a questo aspetto si opterà per il modello con i Btu/h capace di soddisfare i requisiti richiesti per il giusto ricambio d’aria. Un generico parametro di riferimento da adottare è quello di considerare 340 Btu/h per mq, tuttavia per fare questo calcolo è importante rivolgersi ad un esperto, in quanto è opportuno tenere in considerazione altri aspetti come ad esempio l’esposizione solare o eventuali dispersioni termiche degli ambienti: più alti saranno i valori di Btu/h necessari, più potenti dovranno essere i macchinari dell’impianto. Menabò e Barolo SAS - Costruzioni ex novo - Roma (RM) Un altro aspetto importante al fine di fare la giusta scelta del climatizzatore è controllare la classe energetica degli apparecchi che stiamo scegliendo dato che questo aspetto incide fortemente sulla nostra bolletta, soprattutto se ne facciamo un utilizzo frequente: ad oggi la classe energetica più efficiente è la classe A+++. Sul mercato si trovano ancora climatizzatori con la vecchia tecnologia On/Off, con costi del macchinario decisamente più bassi ma che consumano molta più energia elettrica rispetto alla più diffusa tecnologia Inverter che consente di modulare al meglio la potenza dell’apparecchio con minori consumi energetici. Verificare la rumorosità misurata in decibel dei macchinari (che spesso può variare molto tra una marca e l’altra per medesima potenza di climatizzazione) è un punto molto importante: l’impianto canalizzato rispetto all'impianto con unità interne è decisamente il meno rumoroso. Sapere quale sarà il modello di climatizzatore che intendiamo utilizzare prima di realizzare l'impianto ci permetterà di eseguire le dovute verifiche delle distanze massime tra i motori esterni e interni, scegliere il giusto dimensionamento della tubazione e capire quale dovrà essere il posizionamento degli apparecchi, anche in funzione dello scarico delle condense dell'impianto. Infine, possiamo sempre optare per un climatizzatore portatile; questo tipo di macchinario non è fisso, non necessita di una realizzazione di un impianto e può essere posizionato dove ne abbiamo necessità, purché collegato ad una presa elettrica. Questo apparecchio ha il vantaggio della facilità di spostamento ma non diffonde la climatizzazione in maniera omogenea nell'ambiente (in quanto il getto parte da un punto basso), ha notevoli consumi elettrici e bisogna sostituire frequentemente il raccoglitore di condensa.
Infissi e serramenti in PVC: perchè sceglierli?
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Gli infissi e i serramenti per la nostra casa sono un tema molto importante, da delineare in fase di progettazione in modo da trovare la soluzione perfetta per le nostre esigenze: un materiale come il PVC può, spesso, fare al caso nostro. I.P.S. Infissi Porte e Scale SRL - Infissi e serramenti - Quarrata (PT) Il PVC è un polimero del cloruro di vinile e ormai da diversi anni viene impiegato con ottimi risultati nel settore delle costruzioni e dell'edilizia, utilizzato per svolgere diverse funzioni grazie alla sue numerose, buone caratteristiche e quindi alla sua versatilità. Non fa differenza il settore dei serramenti, che vede un larghissimo uso del PVC, impiegato nella realizzazione di profili per porte e finestre. QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL PVC? Il PVC è un ottimo materiale, con numerosi pregi: è flessibile e si modella con molta facilità, ha buone capacità isolanti, si pulisce con grande semplicità, è un materiale riciclabile ed è generalmente economico, permettendoci in molti casi, di diminuire i costi complessivi di costruzione o ristrutturazione. Falegnameria Bacci - Falegname - Ponteferraio (LI) Gli infissi in PVC, in particolare, sono molto diffusi nelle abitazioni: questo tipo di materiale si adatta facilmente a qualsiasi tipo di arredo, grazie alla vasta gamme di colorazioni presenti sul mercato, anche con la possibilità di riprodurre le tonalità di altri materiali, come ad esempio l'effetto legno. I vantaggi principali per scegliere il PVC per gli infissi e serramenti sono svariati: Vantaggi economici: il PVC presenta molte ottime caratteristiche comuni ad altri materiali ma ha un costo minore Ottime capacità di isolamento termico e acustico Semplicità nella manutenzione Il telaio necessario alla sua installazione è di piccole dimensioni Grazie a queste caratteristiche gli infissi installati saranno resistenti ad agenti atmosferici e usura, dureranno a lungo nel tempo e ci permetteranno di tenere isolata la nostra casa dagli sbalzi di temperatura durante le stagioni che presentano picchi climatici e dai rumori provenienti dall'esterno. Tassonedil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) Queste ottime qualità, poi, potranno essere incrementate dalla scelta di vetri isolanti (ne abbiamo parlato qui), che in combinata con il telaio dell'infisso in PVC, aumenteranno notevolmente le sue prestazioni: questo ci permetterà di ridurre le perdite di calore in inverno o la penetrazione dei raggi solari all'interno dei nostri ambienti in estate, contribuendo al risparmio energetico e diminuendo sensibilmente i costi in bolletta. Tassonedil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) Allo stesso modo, grazie alla scelta del PVC per infissi e serramenti, potremo ottenere il risultato estetico e di stile d'arredo che preferiamo e che più si confà ai nostri gusti: il PVC si adatta con estrema versatilità a qualsiasi tipo di ambiente, con la possibilità di trovare la soluzione perfetta da inserire all'interno di una stanza già arredata, in fase di ristrutturazione. Tassonedil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) Si possono realizzare infissi di qualsiasi tipo di dimensione, magari in abbinata ai serramenti: questo contribuirà a conferire uno stile coeso all'arredo della nostra casa, dando carattere a tutti gli ambienti e allo stesso tempo rimanendo una scelta di finitura estremamente funzionale, adatta a un ambiente domestico che richiede sicurezza e praticità.
Quali sono le principali tipologie di isolante?
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La funzione di un buon isolante è quella di mantenere protetto il più possibile l'immobile nel quale è istallato, in particolar modo dal punto di vista termico, facendo si che non si verifichino fastidiosi sbalzi di temperatura dovuti alle variazioni climatiche. Lo Art di Lorenzo Menichelli - Ristrutturazione di interni ed esterni - Roma (RM) La corretta coibentazione della struttura del nostro immobile dipende da molti fattori, fra cui il posizionamento e le caratteristiche degli elementi di costruzione: a seconda di questi fattori sarà possibile individuare quale fra i tanti isolanti esistenti in commercio e utilizzati nell'edilizia, sia il migliore per la nostra casa. COSA SONO I MATERIALI ISOLANTI? Per materiale isolante si intendono quei materiali che presentano specifiche caratteristiche di resistenza al passaggio del calore e dei suoni. Mondo Edilizia Roma - Ristrutturazione di interni ed esterni - Roma (RM) Parlando in termini di calore, vengono considerati isolanti quei materiali che presentano una conduttività termica mentre per quanto riguarda suoni e rumori i materiali possono essere isolanti oppure assorbenti: gli isolanti bloccano il passaggio delle onde sonore mentre gli assorbenti le attenuano. I materiali isolanti presentano origini di tipo diverse e si dividono in: isolanti minerali isolanti naturali isolanti sintetici Gli isolanti minerali hanno comunque un'origine naturale e sono perciò perfettamente riciclabili e rinnovabili: si tratta generalmente di materiali ricavati da rocce ed è una tipologia di materiale isolante molto diffusa perchè riesce a garantire delle alte prestazioni oltre a essere estremamente resistente e non infiammabile. Sono inoltre materiali traspiranti, perciò refrattari a umidità e muffe, anche se non possono essere considerati completamente atossici, nonostante l'origine naturale. Possono essere utilizzati per realizzare il cappotto esterno della casa, pareti divisorie o per isolare solai e mansarde. Sono isolanti termici minerali la lana di vetro, l'argilla espansa, la perlite espansa, la pomice etc. Lo Art di Lorenzo Menichelli - Ristrutturazione di interni ed esterni - Roma (RM) Gli isolanti naturali sono, come gli isolanti termici minerali, rinnovabili e riciclabili. In questo caso possiamo parlare di materiali atossici, tra i più utilizzati sin dall'antichità sia come isolanti termici che acustici; sono materiali generalmente molto leggeri e traspiranti, anche se devono ricevere un trattamento antincendio perchè infiammabili. Sono isolanti naturali il legno, il sughero, la fibra di cellulosa, la fibra di canapa, la fibra di lino etc. Marco Zucca Intonaci - Ristrutturazione di interni - Villamar (VS) Gli isolanti sintetici, infine, sono tendenzialmente più economici degli altri tipi di isolanti: sono derivati dalla lavorazione di materiali sintetici come ad esempio il petrolio e di conseguenza non si possono considerare prodotti ecosostenibili. Sono in ogni caso dei materiali che hanno buone caratteristiche isolanti, di resistenza e durata, e richiedono poca manutenzione. Sono isolanti sintetici il poliestere, il polistilene espanso, la vermiculite, la perlite espansa, il vetro cellulare, etc. Per quanto riguarda la funzione che un isolante è chiamato a svolgere possiamo individuarne tre: isolamento termico isolamento acustico isolamento elettrico Gli isolanti elettrici servono a fare in modo che la corrente necessaria alla vita quotidiana e che passa all'interno della struttura della casa non venga liberata in modo rischioso negli ambienti; altra funzione è quella di evitare la creazione di cortocircuiti. Grazie a guaine, fascette, nastro isolante e canaline è possibile isolare completamente il passaggio della corrente all'interno del nostro immobile e di svolgere le attività quotidiane in modo sicuro. Impresa Edile Gienne - Ristrutturazione di interni - Maestrino (PD) Gli isolanti acustici e termici servono invece e proteggere l'immobile da rumori e sbalzi di temperatura: realizzati grazie all'inserimento di pannelli all'interno della struttura durante la costruzione dell'immobile, aumentano il benessere della vita quotidiana in casa. In tempi recenti si pone molta cura nell'impiego di materiali isolanti che siano ecosostenibili e riciclabili, questo grazie alla sensibilizzazione in termini di rispetto dell'ambiente, di conseguenza si registra la tendenza a servirsi di isolanti di derivazione naturale come il mais o il cocco, oppure fibre legnose o sughero.
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