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Articoli: Zona Giorno

Come progettare e organizzare disimpegno e corridoio
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Il corridoio e il disimpegno sono delle parti strutturali fondamentali delle nostre abitazioni, presenti in quasi ogni immobile, specie in quelli non di recente costruzione e con a disposizione numerosi ambienti e una metratura significativa: progettarli e organizzarli al meglio è molto importante. In tempi recenti si ricorre sempre meno alla realizzazione di corridoi e disimpegni, complice la larga diffusione del concetto di open space e le necessità abitative che volgono al pratico, in funzione di ambienti che complessivamente presentano una dimensione ridotta e che devono essere sfruttati al meglio in tutte le loro possibilità. Personal Arredamenti - Arredo su misura - Corridonia (MC) Avendo però a disposizione un disimpegno o un corridoio, possiamo usufruirne in vari modi, tutti in grado di migliorare il benessere delle attività quotidiane all'interno della nostra abitazione e generalmente di facile attuazione, basta progettare con cura questo tipo di spazi, organizzandoli in modo da enfatizzare le loro caratteristiche e di utilizzarle al meglio. Tassone Edil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) COME SFRUTTARE CORRIDOI E DISIMPEGNI? La funzione principale del corridoio o del disimpegno è quella di fare da anticamera o di permettere l'accesso agli ambienti che formano il nostro immobile: le abitazioni costruite fino a qualche anno fa erano dotate di lunghi corridoi che le attraversavano nella loro interezza e si affacciavano sulle varie stanze. Per la progettazione di corridoio o disimpegno dobbiamo considerare: dimensione e forma degli spazi illuminazione funzionalità ingombri ridotti Pensando a come rendere più organizzati e funzionali gli ambienti è facile ipotizzare come un disimpegno o un corridoio (anche di scarsa lunghezza), possano essere sfruttati per accogliere un certo numero di elementi e complementi d'arredo che siano di supporto alla gestione domestica: sarà quindi una buona cosa tenere conto di questa destinazione d'uso in fase di progettazione o ristrutturazione di un corridoio o di un disimpegno, oppure provare a rinnovare l'arredo per ottenere delle prestazioni funzionali maggiori, il tutto sempre con un occhio di riguardo all'estetica. Tassone Edil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) Generalmente, parlando di disimpegni e soprattutto di corridoi, lo spazio a disposizione è stretto e va sfruttato con intelligenza, inserendo complementi d'arredo funzionali ed ergonomici, mai ingombranti, in modo da garantire la circolazione all'interno di questi spazi. Va progettata con cura anche l'illuminazione, che non deve mai essere scarsa, specie nei pressi delle zone d'accesso alla casa: qui vengono svolte attività pratiche, spesso in tutta fretta, ed è necessario avere a disposizione uno spazio ben illuminato che ci faciliti nelle nostre manovre. Tassone Edil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) Altro punto fondamentale da considerare in fase di progettazione e arredo è la grandezza degli spazi e la loro forma: a seconda delle loro caratteristiche intrinseche ci potremmo permettere di scegliere determinati tipi di soluzioni di progettazione, andando a colmare quelle necessità pratiche che altrimenti dovremmo riversare in altre stanze. Un corridoio o un disimpegno ben progettato possono accogliere complementi d'arredo e volumi contenitori di uso quotidiano come scarpiere o attaccapanni, oppure essere arredati come un prolungamento della zona giorno, inserendo sulle pareti mensole, librerie, vani ripostiglio mimetizzati (ne abbiamo parlato qui), etc. K.B. Ristrutturazioni - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Verona (VR) Trucchi fondamentali per aumentare, grazie alla percezione visiva, l'ampiezza degli spazi sono gli inserti di elementi in vetro nelle pareti (che ci permettono anche di aumentare la visibilità perchè lasciano penetrare la luce da altri ambienti), oppure specchi riflettenti di svariate dimensioni (a seconda delle nostre possibilità). La scelta dei toni e dei colori sarà altrettanto fondamentale: tonalità chiare e delicate o colori caldi e naturali creeranno un ambiente che verrà percepito come più ampio rispetto alle sue reali dimensioni. Infine, si potrà curare l'estetica di corridoio e disimpegno inserendo piccoli dettagli e complementi d'arredo di design come stampe e quadri, piccole piante, suppellettili, piccole sedute (magari pezzi di pregio o vintage), facendo attenzione a evitare ingombri eccessivi e a far si che il tutto si armonizzi in modo da non creare un mix di stili diversi, che mal si accompagnano fra loro.
Progettare il soggiorno
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Il soggiorno è probabilmente l'ambiente della casa che più ci permettere di esprimere il nostro stile e gusto d'arredo e progettarlo al meglio è fondamentale. Ingrosso Arredamenti Centro Rappresentanze Mobili - Arredo giorno e notte - Cesano Maderno (MB) Di norma, il soggiorno svolge due funzioni, una di benessere per le attività quotidiane di relax e una di accoglienza e rappresentanza, lo spazio della casa dove generalmente vengono ricevuti gli ospiti: di conseguenza in fase di progettazione di un soggiorno dobbiamo tenere ben presente entrambe le sue funzioni, in modo da ottenere un risultato funzionale in termini di comfort ma che allo stesso tempo rispecchi il nostro gusto estetico e dia carattere alla casa. COME PROGETTARE IL NOSTRO SOGGIORNO? In fase progettuale dobbiamo analizzare attentamente gli spazi di cui disponiamo e le struttura dell'immobile, in modo da valorizzarne le caratteristiche e da sfruttare in pieno le possibilità che ci offre facendo le scelte più adeguate, anche in termini di arredo. GM Arredamenti - Arredo giorno e notte - Oderzo (TV) In seguito valuteremo le nostre principali necessità d'uso, in modo da plasmare l'ambiente a seconda di quello di cui abbiamo più bisogno, cercando sempre di valutare attentamente tutte le soluzioni possibili, in particolar modo in termini di comfort. Sarà buona cosa dividere lo spazio in più zone (a seconda della metratura disponibile), destinate a usi diversi: ingresso zona pranzo zona relax Inoltre dovremo tenere conto di una serie di fattori che ci influenzeranno in fase di progettazione: dove si trovano le fonti di luce naturale la necessità di installare fonti di riscaldamento (caminetti o stufe) la scelta dei materiali e dei colori Metteo Cecchi - Architetto - Empoli FI) Per quanto riguarda l'arredo dobbiamo compiere delle scelte orientate sia al design che al benessere: i pezzi principali di un soggiorno sono di norma le sedute (divano, poltrone etc), scaffalature e volumi contenitori, tavolo da pranzo (in caso avessimo spazio sufficiente a dedicare parte della zona living a questa funzione). Metteo Cecchi - Architetto - Empoli FI) Affidarci a un professionista dell'arredo ci aiuterà a trovare la collocazione perfetta per tutti i complementi che abbiano scelto di inserire nell'ambiente, così come nella definizione delle finiture, dei colori e del tipo di tessuti, in modo da ottenere quanto più possibile un risultato che sia di nostro gusto. Il posizionamento dei complementi d'arredo gioca un ruolo fondamentale nella definizione degli spazi e delle diverse zone d'uso all'interno dello stesso ambiente, in particolar modo se ci troviamo ad arredare un open space (dove magari è inserita anche la cucina). Tutti gli elementi vanno disposti secondo un criterio di continuità ad armonia, in modo che le varie zone vengano marcate senza, però, compromettere il passaggio all'interno della stanza. GM Arredamenti - Arredo giorno e notte - Oderzo (TV) Importantissima la posizione del divano e dell'eventuale tavolo da pranzo, che all'occorrenza svolgono perfettamente il ruolo di elementi separatori dello spazio. Il divano, in particolare, deve essere posizionato tenendo conto delle sue misure, della sua forma e della funzione relax che deve svolgere, in rapporto anche con l'angolo TV: la visione dello schermo deve essere comoda, accessibile e lontana da fonti di luce troppo invadenti, che potrebbero generare un fastidioso riflesso. Molto importante è quindi anche il sistema di illuminazione: una volta individuato le fonti di luce naturale (chiaramente le fonti di luce primaria), provvederemo a posizionare quelle artificiali in quei punti che necessitano di una maggiore illuminazione per essere sfruttati nel modo migliore. La scelta di lampade di design, inoltre, aiuta a conferite un preciso stile all'intero ambiente, contribuendo in modo importante all'estetica complessiva dell'arredo. Per quanto riguarda la scelta dei colori, infine, sarà bene orientarci in base alle dimensioni dell'ambiente che stiamo arredando: dei toni chiari o tenui faranno percepire la stanza come più grande mentre, al contrario, tinte troppo forti o scure (per quanto possano conferire immediatamente eleganza e un tono sofisticato al soggiorno) tendono a far sembrare gli spazi più piccoli.
L'ingresso: progettazione e organizzazione
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Se stiamo riprogettando o progettando da zero il nostro immobile ci troveremo sicuramente nella situazione di decidere come progettare lo spazio dedicato all'ingresso. Sempre più frequentemente non ci troviamo in presenza di un vero e proprio corridoio o disimpegno per mancanza di metratura sufficiente, preferendo invece l'affaccio diretto su soggiorno o cucina; in ogni caso, l'ingresso, è un punto fondamentale della casa che deve essere accuratamente studiato e progettato. Falegnameria Casa Project - Falegname - Torino (TO) L'ingresso, in particolar modo quando si presenta in forma di corridoio, è un punto nevralgico dell'immobile dove si concentra il passaggio e numerose attività che devono essere svolte in modo veloce e pratico: è estremamente importante, quindi, che la progettazione di questa parte della casa sia eseguita puntando sulla funzionalità e il rispetto delle abitudini d'uso quotidiano. COME PROGETTARE E ORGANIZZARE L'INGRESSO? Bisogna distinguere tra le abitazioni che presentano l'ingresso direttamente all'interno del living (soluzione più moderna e frequente) e gli immobili che invece sono dotati di uno spazio destinato alla realizzazione di un corridoio più o meno lungo o quantomeno di un disimpegno. Pianoa Studio Associato - Architetto - Roma (RM) Nel primo caso, l'ingresso, consta principalmente della porta e poco più (si potrebbero inserire nell'ambiente un mobile o degli arredi di tipo funzionale che ci possano aiutare nell'organizzazione domestica); nel secondo caso abbiamo la possibilità di progettare ad hoc questo piccolo ma fondamentale ambiente della casa. Data la sua natura di punto di passaggio, frequentato non solo dagli abitanti dalla casa ma anche da estranei, l'ingresso deve svolgere, nel suo piccolo, anche un ruolo di rappresentanza: è perciò difficile coniugare nell'arredo le caratteristiche di uno spazio formale e allo stesso tempo pratico. Filippo Colombetti - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Particolarmente importante sarà considerare l'illuminazione, dato che spesso all'ingresso fa seguito un corridoio senza finestre e che entrando dall'esterno ci ritroveremo immediatamente avvolti dal buio: i punti luce devono essere, quindi, ben disposti e organizzati Generalmente un ingresso che si possa definire funzionale accoglie una serie specifica di complementi d'arredo, che possiamo poi scegliere secondo il nostro gusto e lo stile della nostra abitazione, in modo che possano anche conferire un valore estetico che si aggiunge a quello apportato dagli altri ambienti della casa. Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV) Gli elementi classici che possiamo trovare in un ingresso di tipo tradizionale sono: piani d'appoggio di diverso tipo e dimensione un volume contenitore che funga da ripostiglio o armadio (anche a muro) una specchiera e appendiabiti illuminazione di vario tipo Se non disponiamo di spazio sufficiente da dedicare a un ingresso, progettato come ambiente indipendente, possiamo comunque rimarcare l'area con qualche piccolo accorgimento, come l'uso di una tinta di tono diverso rispetto a quelle utilizzata per il living, oppure un ribassamento del soffitto per delimitare un’area o definire una zona con una diversa illuminazione. Studiododici - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Altra idea può essere quella di utilizzare l'arredo come elemento divisore (elementi di un certo ingombro come librerie o volumi contenitore), ci aiutano nel rimarcare le due destinazioni d'uso diverse all'interno dello stesso spazio. Si può definire l’ingresso anche grazie all'uso di pareti non completamente chiuse fino al soffitto, che ci consentono di separare gli ambienti e allo stesso tempo di mantenere l’ingresso luminoso, oppure possiamo realizzare delle piccole pareti di 50-60 cm intervallate da spazi vuoti per schermare l’ingresso e mantenere una maggiore dilatazione degli spazi. L'ingresso può anche essere decorato con tocchi di design in grado di conferire immediatamente carattere all'immobile: una console in cristallo o una lampada, oppure in alternativa un quadro o una scultura; una buona idea può essere quella di utilizzare specchi, che giocando con le nostre percezioni, amplificano lo spazio. Se ci piace l'idea, infine, questo ambiente può accogliere facilmente piante di piccola e media dimensione, che permettono di abbellire con poco sforzo l'ambiente, occupando allo stesso tempo poco spazio.
Come scegliere il divano per il living
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Scegliere il divano in modo che sia adatto alle nostre esigenze e che si inserisca perfettamente e in modo armonico nel nostro living richiede qualche accortezza: è una scelta che va fatta con attenzione, perchè il divano è la parte fondamentale della zona giorno, l'elemento che maggiormente deve venire incontro ai nostri bisogni di relax e benessere. Studiododici - Architetto Designer d'interni - Milano (MI) A seconda dell'uso che desideriamo fare dell'ambiente nel quale inseriremo il divano, faremo delle scelte diverse, ponderate ad hoc per soddisfare uno specifico bisogno: potremmo aver necessità di un sofisticato modello di design destinato ad un soggiorno di rappresentanza, oppure di un divano letto magari da inserire in una mansarda, oppure ancora di un modello estremamente confortevole e resistente adatto all'uso quotidiano e familiare. COSA CONSIDERARE NELLA SCELTA DEL DIVANO? Possiamo scegliere modelli lineari, componibili, ad angolo, divano letto, a seconda di quello che preferiamo, anche se i principali fattori che dovrebbero guidarci al momento della scelta di un divano per il nostro living sono: la principale destinazione d'uso lo spazio di cui disponiamo le necessità familiari e il numero delle persone che lo utilizzerà il design dell'arredo già presente nell'ambiente di destinazione. Una volta deciso quale uso faremo del nostro divano saremo già orientati verso determinati modelli piuttosto che altri; per scegliere più accuratamente dovremo considerare e valutare la grandezza degli spazi di cui disponiamo per accoglierlo (valutando anche lo spazio tra il divano e il resto degli arredi in modo che sia possibile muoversi agevolmente all'interno della stanza) e il posizionamento del divano all'interno del nostro living. Tendaura Tappezzeria di Nesta Maura - Tappezziere - Calvi dell'Umbria (TR) Sceglieremo perciò un modello proporzionato all'ambiente di destinazione, posizionandolo nella maniera che ci è più funzionale, magari utilizzandolo come elemento divisore in una situazione open space. Lorenzo Papanti - Architetto - Ponsacco (PI) Bisognerà poi fare una scelta in termini di stile, in modo che il modello scelto sia in accordo con il resto dell'ambiente e con il nostro gusto personale, sempre con un occhio di riguardo al comfort; per quanto si possa desiderare un modello di design, non dobbiamo dimenticare che un divano deve essere confortevole: è importante, ad esempio, che l'imbottitura dello schienale sia più morbida di quella della seduta (che deve sorreggere il peso del corpo senza farlo sprofondare), in modo da garantire una posizione del corpo corretta e allo stesso tempo comoda. Alberto Lapenna - Architetto Junior Designer d'interni - Bressanone (BZ) Gioca un ruolo molto importante nella scelta del modello del divano anche il suo rivestimento: molto diffusi i modelli in pelle o materiali sintetici come il poliestere che sono materiali facili da mantenere, oppure possiamo orientare la nostra scelta su dei materiali naturali come il lino o il cotone che risultano più adatti in estate quando il calore è maggiore. In ultimo dovremo tenere in considerazione il colore del divano scelto: un tono neutro come per esempio il beige può adattarsi più facilmente a più contesti di arredo, senza porre troppi condizionamenti anche per la scelta dei tessili per l'arredo del resto dell'ambiente, diversamente dai tessuti fantasia o con colori più accesi. Roberta Plumari - Architetto - Roma (RM) Se desideriamo dare un tocco di carattere e personalità con colori più decisi potremo scegliere di farlo utilizzando i cuscini, che completeranno il divano e ci permetteranno di giocare con il colore e, in caso dovessimo stancarci, saranno facili da cambiare, permettendoci di dare nuova vita agli spazi con poco sforzo e poca spesa.
L'open space: come organizzarlo
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Un open space è uno spazio completamente aperto, generalmente molto ampio, che comprende all'interno dello stesso ambiente i complementi d'arredo dedicati normalmente a più funzioni diverse fra loro. La possibilità di avere uno spazio aperto che ci permette di disporre i complementi d'arredo come più desideriamo è la caratteristica punto di forza dell'open space, che si adatta ai più svariati contesti immobiliari e a diverse destinazioni d'uso, anche se tendenzialmente viene inserito in immobili dal gusto industriale o comunque moderno. Global Factory - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Roma (RM) L'open space è una soluzione particolarmente versatile che, oltre a essere impiegato in situazioni dove abbiamo a disposizione abbondante metratura da utilizzare, ci viene incontro come un valido aiuto in tutte quelle circostanze abitative dove ci troviamo ad arredare degli ambienti piccoli: utilissimo, quindi, per sfruttare al meglio e in modo funzionale gli spazi grazie alla mancanza dell'ingombro della muratura che, nei contesti tradizionali, separa le varie stanze. Sofia Chicherina - Architetto Designer di interni - Milano (MI) COME ORGANIZZARE L'OPEN SPACE? Generalmente l'open space viene inserito nella zona giorno, creando un living composto da quelli che in contesti più tradizionali sarebbero salotto e cucina separati. Qui invece i complementi d'arredo dei due ambienti convivono all'interno dello stesso luogo, pur conservando la loro destinazione d'uso: ecco che l'open space svolge contemporaneamente funzioni diverse, garantendo la libertà di movimento al suo interno e senza la presenza di ingombri che ostacolino la vista durante le attività quotidiane. Denis Confalonieri - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Rimane, pur nella più completa libertà, la necessità di marcare in qualche modo gli ambienti a seconda delle loro destinazioni d'uso: la soluzione classica, certamente la più scelta, è quella di utilizzare un complemento d'arredo di un certo ingombro (generalmente il divano oppure un tavolo) usandolo come “divisorio” dello spazio (tra cucina e zona relax), soluzione che ci permette di dividere concettualmente aree differenti utilizzando uno strumento d'uso quotidiano, senza alterare in nessun modo la struttura dell'immobile. Si può marcare la differenziazione degli ambienti anche con ad esempio l'uso di pavimentazione di tipo diverso nelle due zone, oppure l'utilizzo di un soffitto ribassato in una delle due aree; l'utilizzo di un controsoffitto, inoltre, ci permette di giocare anche con l'illuminazione, permettendo l'inserimento di faretti al suo interno: altra valida opzione, questa, di rimarcare la separazione degli spazi, grazie a un uso sapiente dell'illuminazione. Antonio Calì - Architetto - Valguernera Caropepe (EN) Sarà molto importante poi, distribuire il resto dei complementi d'arredo in modo funzionale ma che non intralci il passaggio tra una zona all'altra dell'open space, disponendo gli ingombri più grandi lungo le pareti. Fondamentale è anche considerare la fonti di luce naturale di cui disponiamo e dove sono situate, cercando di orientare il posizionamento dei principali complementi di arredo in armonia con esse e con un occhio di riguardo alla praticità: disporre il mobile per il televisore vicino a una finestra, ad esempio, può essere una cattiva idee perchè la luce farà riflesso sul vetro del televisore. Luigi Vasari Interior Design - Designer di interni - Castelfiorentino (FI) Altrettanto importante è la scelta del tavolo: molto spesso abbiamo la presenza di una cucina a isola all'interno dell'open space, che può essere dotata anche di piano d'appoggio o piano di lavoro che, in numerosi casi, funziona anche come tavolo e che si può utilizzare come elemento divisore, alla stessa maniera del divano o di un tavolo classico svincolato dalla penisola dove si trova il piano cottura Bisognerá, infine, studiare con attenzione anche la disposizione delle luci artificiali, valutando tipologia e design delle lampade, in modo che risultino perfettamente omogenee fra loro e in armonia con il resto dei complementi d'arredo.
Realizzare una zona studio in casa
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Un locale adibito a zona studio dove poter lavorare nei ritagli di tempo o quotidianamente come spesso accade quando si lavora da casa è una soluzione sempre più ricercata negli immobili di nuova generazione. Sia che si abbia a disposizione spazio sufficiente per destinare alla zona studio un'intera stanza o che questo venga ricavato in un piccolo angolo della zona giorno o della zona notte, attrezzandone in modo specifico una parte, possiamo scegliere tra diverse soluzioni di arredo, in modo da trovare quella che più fa al caso nostro. Alessandro Villa - Architetto - Monza (MB) Se ci troviamo nella condizione di disporre di spazio sufficiente per ricavare uno studio o un locale non usato all'intero della nostra casa sarà possibile realizzare una zona studio perfettamente funzionale e completa di tutto, scegliendo di inserirla nei pressi della zona notte o della zona giorno a seconda delle nostre possibilità di realizzazione: unico discrimine potrebbe essere la necessità dell'accesso di estranei nello studio, cosa che suggerisce una collocazione adiacente al salotto o alla cucina, lontana dalla zona notte che è un'area della casa dove è naturale mantenere la privacy. In un caso come questo la soluzione ideale sarebbe svincolare completamente la stanza dedicata allo studio dagli altri ambienti, in modo che le attività di lavoro vengano svolte senza interferire in quelle quotidiane e viceversa. Fiumearchitetture - Architetto - Roma (RM) Nella maggior parte dei casi, quando non si può contare su una vasta metratura o su una stanza in avanzo, lo studio viene ricavato all'interno dell'ambiente domestico (generalmente nel soggiorno o nella zona giorno), dedicando a questo angolo il tipo di arredo necessario al sostenimento delle attività lavorative, cercando sempre di scegliere i complementi d'arredo in armonia con lo stile e i colori dell'ambiente che li circonda e nel quale sono inseriti secondo il nostro gusto estetico e allo stesso tempo ricercando in essi praticità e funzionalità. COME REALIZZARE UNA ZONA STUDIO Realizzare un angolo studio richiede alcuni pezzi di arredo fondamentali come scrivania e piani di lavoro, cassettiere o mobili contenitori, che a seconda delle nostre necessità di spazio possiamo trovare in commercio in svariati modelli e dimensioni. Filippo Colombetti - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Il primo passo è quello di considerare attentamente gli spazi di cui disponiamo; è possibile inserire i complementi d'arredo adeguati alla realizzazione di un piccolo studio in posti della casa che normalmente non sfruttiamo in questo modo: nicchie, angoli o sottoscala possono facilmente offrirci lo spazio necessario, seppur moderato, per ottenere la nostra zona studio, purchè si riesca a scegliere i complementi d'arredo adatti per tipologia e dimensioni. La scelta di mobili polifunzionali ci aiuta a risolvere il problema del poco spazio disponibile per la realizzazione di un angolo studio funzionale. La problematica maggiore infatti, resta quella della dimensione degli spazi di cui disponiamo, problema che si riesce facilmente ad aggirare grazie all'impiego di un tipo di arredo componibile e multifunzione che può allo stesso tempo svolgere più compiti diversi a seconda delle nostre esigenze d'uso. Filippo Colombetti - Architetto Designer di interni - Milano (MI) Importante è anche occuparsi dell'illuminazione di questo spazio: scegliendo lampade che oltre a essere funzionali siano anche di design, ad esempio, ci assicureremo di inserire nell'arredo complessivo dell'ambiente un pezzo che è in linea con gli altri e contribuisce a dare carattere alla stanza. Prima di scegliere il posizionamento dell'arredo per la zona studio, infine, è importante considerare dove si trovano le prese della corrente in modo da poter utilizzare con efficienza tutta la strumentazione di cui necessitiamo per svolgere il nostro lavoro.
Il divano letto: meccanismi e caratteristiche principali
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In fase di arredo di un immobile, specie se di dimensioni modeste o se ci stiamo occupando di un monolocale o di una mansarda, il divano letto può risultare una scelta pratica e intelligente. Elemento di arredo in grado di adattarsi agli ambienti e agli stili più diversi grazie alla varietà di modelli e misure presenti sul mercato, il divano letto ci permette di ottenere un posto letto in più da utilizzare al bisogno, oppure di risolvere l'organizzazione della zona notte con semplicità in caso di spazi molto ridotti. Trend Italiano - Arredo giorno e notte - Matera (MT) Fondamentale per un uso efficiente del divano letto la semplicità d'utilizzo del modello scelto, che non deve essere faticoso o troppo complicato da aprire e richiudere in modo da poter essere utilizzato anche se non se ne fa un uso saltuario: l'utilizzo del divano letto può essere quotidiano in determinati contesti e perciò serve che questo abbia un meccanismo pratico e che non richieda sforzo eccessivo. Prima dell'acquisto del modello del divano letto che preferiamo, oltre allo stile e alla gradevolezza estetica, dobbiamo verificarne le misure e se una volta aperto l'ingombro entrerà con semplicità nello spazio che desideriamo dedicargli, non solo per quanto riguarda l'apertura completa di questo elemento d'arredo, ma anche per la presenza di spazio sufficiente di passaggio intorno alla struttura e per poter rifare il letto agevolmente. Altro elemento importante è anche il peso: più sarà leggero e facile da spostare il divano letto, più facilmente potremo sistemarlo nel modo che più ci sembra pratico per aprirlo e sfruttarlo al meglio al momento dell'uso. L'arte del legno - Decorazioni per la casa - Vibo Valentia (VV) LE TIPOLOGIE DI DIVANO LETTO Esistono sul mercato divani letto realizzati con meccanismi di apertura e chiusura molto diversi fra loro: apertura classica: il letto si tira fuori dalla seduta e viene aperto in tre parti apertura a libro: il letto si compone di schienale e seduta che con un sistema di bascule si allineano orizzontalmente apertura a fisarmonica: il letto è composto da tre parti, di cui una è lo schienale del divano, che torna a essere tale una volta richiusa la struttura. Expo Divani - Arredo giorno e notte - Roma (RM Recentemente si possono trovare in commercio dei modelli con un tipo di meccanismo di apertura estremamente semplificato, con parti reclinabili o che ci permettono di estrarre il letto dalla struttura del divano senza la necessità di rimuovere ogni volta completamente i cuscini che compongono la seduta. Le strutture dei divani letto presenti sul mercato sono ormai realizzate nei materiali più svariati e si adattano perfettamente a qualsiasi contesto di stile o arredo pre-esistente: possiamo scegliere fra strutture in legno o metallo e fra diverse combinazioni di rivestimenti, andando dal tessuto alla pelle. Al momento dell'acquisto sceglieremo la combinazione di meccanismo, struttura, dimensione e materiali che più fa per noi e che ci soddisfa. Expo Divani - Arredo giorno e notte - Roma (RM La lunghezza del divano letto, una volta aperto, è quella di un letto standard (tra i 190 e i 200 cm), e accoglie al suo interno la rete e il materasso che andrà poi rivestito da tessili e biancheria da letto. Importantissimo, infine, non concentrarsi al momento della scelta, solo sulla facilità d'uso del divano letto: non dobbiamo dimenticare che questo elemento svolge anche una funzione di arredo per la zona giorno, per la maggior parte del tempo generalmente, e che deve essere quindi gradevole e soprattutto confortevole anche come “semplice” divano.
La libreria componibile
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La libreria è un complemento d'arredo importantissimo e quasi sempre presente nella zona giorno: unendo la funzione estetica e di arredo a quella di volume contenitore è un ottimo supporto nell'organizzazione dello spazio e può essere declinato in vari stili e modi. La libreria moderna è un elemento funzionale e versatile, che si può abbinare anche a elementi contenitore chiusi da ante (cieche o in vetro) che contribuiscono a definire lo stile d'arredo dell'ambiente. Mc Rendering Solution - Architetto Designer di interni - Genova (GE) Sempre più frequentemente si sceglie di inserire nella zona giorno una libreria componibile perchè permette di personalizzare con facilità gli spazi della nostra casa, sfruttando con efficacia le caratteristiche strutturali dell'immobile senza rinunciare alla gradevolezza estetica dell'arredo. LA LIBRERIA COMPONIBILE In commercio esiste una vastissima gamma di modelli di librerie componibili, realizzate in numerosi stili e materiali che ben si possono adattare a tutte le esigenze estetiche, anche a quelle di una casa già arredata. Filippo Colombetti - Architetto Designer interni - Milano (MI) La libreria componibile è composte da elementi modulari che si possono abbinare, abbiamo visto, secondo le nostre esigenze spaziali e di gusto estetico; sono componibili in larghezza e in altezza e possono abbinarsi con grande versatilità anche ad altri elementi d'arredo come volumi contenitore che ci aiutano a soddisfare tutte le nostre esigenze organizzative: volumi contenitore con ante o ripiani regolabili possono ospitare ad esempio la TV o altri apparecchi d'uso quotidiano, oppure alloggiare stoviglie o soprammobili. Abbiamo la possibilità di scegliere tra il classico modello a parete, assicurato quindi a uno dei muri della stanza, oppure possiamo decidere di inserire nel nostro ambiente, se lo spazio che abbiamo a disposizione ce lo consente, un modello di libreria componibile bifacciale, una soluzione estremamente versatile che permette di attribuire alle caratteristiche delle libreria componibile anche quella di funzionare come un elemento “divisore”: utilizzatissima nei contesti open space, infatti, la libreria componibile bifacciale ci permette di “separare” gli spazi senza dover ricorrere a interventi più definitivi, mantenendo allo stesso tempo le stanze comunicanti e senza bloccare il passaggio della luce. Mc Rendering Solution - Architetto Designer di interni - Genova (GE) ) Possiamo scegliere un modello di libreria componibile bifacciale che si sviluppa in altezza, creando una netta separazione all'interno dello stesso ambiente, oppure possiamo comporre i moduli della libreria in modo che si crei una struttura bassa, che ci permette di creare una separazione fra due zone dello stesso ambiente ma in maniera meno netta e ingombrante. Francesco Pavesi - Architetto Designer interni - Langhirano (PR) Il risultato finale che otterremo, poi, è certamente influenzato anche dal materiale e dalle finiture usate per la realizzazione del modello di libreria componibile che abbiamo scelto di acquistare: sul mercato esistono librerie componibili realizzate in tantissimi tipi di materiali diversi, dall'acciaio al vetro, che ovviamente attribuiranno le loro specifiche caratteristiche alla libreria. Tra i materiali più utilizzati troviamo certamente il legno, materiele che conferisce un'atmosfera calda e confortevole agli ambienti (spesso realizzate in ciliegio, rovere oppure noce) o il metallo (con lavorazioni in acciaio opaco, laccato oppure colorato), anche se sono molto diffuse anche le librerie componibili in vetro o in plexiglass, che permettono particolari giochi di luce e trasparenze.
La scala a chiocciola: caratteristiche principali e materiali
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Per comodità d'utilizzo la scala a chiocciola è un elemento sempre più presente nei nostri immobili: vediamo le sue principali caratteristiche. La scala a chiocciola è una soluzione molto versatile grazie al poco ingombro che produce, sempre più usata nelle case moderne che presentano frequentemente superfici ridotte anche se su doppio livello, magari con la presenza di una mansarda o di un seminterrato. Con questo tipo di scala possiamo collegare i vari piani dell'immobile sfruttando efficacemente gli spazi, destinando alla scala uno spazio ridotto: la scala a chiocciola ha come caratteristica il percorso circolare, che si aggancia attorno a un asse centrale chiamato piantone. Immagine reperita dal profilo di Global Factory SRL - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Roma (RM) Le scale a chiocciola per interni presentano elementi molto diversi rispetto alle classiche scale tradizionali, di cui abbiamo parlato qui; oltre al piantone, hanno dei distanziali, che servono per separare i gradini in altezza e quindi per costruire le alzate della scala. Le scale a chiocciola, inoltre, possono essere a pianta rotonda o quadrata, in base alla figura geometrica all'interno della quale sono inserite. Nella parte inferiore del piantone troviamo una piattaforma che fa da base e serve a fissare l'asse verticale al pavimento nel punto in cui si innalza e allo stesso tempo serve a sostenere l'intero peso della scala. Immagine reperita dal profilo di Global Factory SRL - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Roma (RM) Nei parametri di valutazione che dobbiamo prendere in considerazione per realizzare il progetto di una scala a chiocciola ce n'è uno importantissimo: dobbiamo stabilire il numero di gradini che servono per comporre ciascun giro della scala. La pianta presenta la forma di un cerchio diviso in quadranti e ogni quadrante forma uno scalino di forma triangolare. Bisogna, quindi, che vengano mantenute le corrette proporzioni fra la pedata e l'alzata: per ogni giro di 360° avremo 12 scalini tutti con un angolo di 30°. Immagine reperita dal profilo di Global Factory SRL - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Roma (RM) QUALI MATERIALI POSSIAMO USARE? Per quanto riguarda i materiali con i quali possiamo realizzare una scala a chiocciola abbiamo a disposizione diverse possibilità. Il vetro, che è un materiale leggero e trasparente, è molto adatto per ambienti poco luminosi o per collocazioni in ambienti molto piccoli. Difficilmente troveremo una struttura realizzata completamente in vetro perchè in genere viene abbinata ad altri elementi, ad esempio possiamo avere i gradini in vetro sostenuti da una struttura in legno o acciaio. Un'altro ottimo materiale da utilizzare è il legno, soluzione d'uso molto frequente anche grazie alla numerosa varietà di essenze tra quale scegliere: teak, faggio, rovere, etc. Una scala a chiocciola di questo tipo trasmette calore e sobrietà all'ambiente e può essere declinata in molte maniere diverse. Immagine reperita dal profilo di Vetro Design SRL - Vetraio - Cordenons (PN) Possiamo, poi, realizzare la nostra scala in ferro o acciaio: le scale a chiocciola in ferro sono maggiormente utilizzate per gli esterni grazie alla solidità e alla robustezza del materiale, nonché la resistenza rispetto agli elementi atmosferici. Le scale in ferro battuto possono anche essere lavorate artigianalmente ottenendo così dei pezzi di grande pregio. Per quanto riguarda l'acciaio, invece, ci troviamo in presenza di un materiale molto resistente e che dura nel tempo: usato spesso in abbinamento con altri materiali come il legno o il vetro, conferisce un aspetto più moderno oltre a permettere di ottenere una scala a chiocciola solida e allo stesso tempo leggera.
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