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Campomarzio

House cf - Caldonazzo (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto House cf
Il progetto prevede la realizzazione di una casa unifamiliare in un contesto prevalentemente agricolo. L’intervento prevede quindi un’unità abitativa su un unico livello per diminuire l’altezza massima del fabbricato e preservarne il carattere tipologico, garantendo un accurato inserimento nel delicato contesto agricolo. Il progetto si articola in un volume ad “l” che permette di separare lo spazio esterno in una zona d’ingresso a nord prospiciente la strada ed una zona a sud più privata, sulla quale si affaccia la zona giorno dell’abitazione. Il volume, compatto ed essenziale, viene lavorato unicamente operando per sottrazione, in modo da ricavare uno spazio coperto profondo 1,50 m lungo tutti i fronti principali che risulti volumetricamente e compositivamente definito, in una rilettura contemporanea dei tradizionali “sporti”. Per il trattamento di tutte le superfici esterne si è scelto intonaco di colore bianco, mentre tutti i serramenti, sia fissi che scorrevoli, saranno realizzati in alluminio.

Ampliamento galleria d’arte modernaPalazzo dei diamanti di ferrara - Ferrara (FE)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Ampliamento galleria darte modernaPalazzo dei diamanti di ferrara
Il progetto di ampliamento di palazzo dei diamanti non si limita a creare “solamente” una sala multiuso e un passaggio coperto, ma un’architettura capace di ridefinire la relazione tra il palazzo e il suo giardino. Assume quindi un ruolo di co-protagonista il giardino di palazzo diamanti, che va ad inserirsi nel solco della grande tradizione dei giardini ferraresi. Il progetto enfatizza l’asse sul quale si centrano l’ingresso principale del palazzo, la quinta muraria che chiude il chiostro, un nuovo loggiato di passaggio all’ala tisi e un nuovo elemento architettonico che chiude l’estremità opposta del giardino. I nuovi interventi si caratterizzano per il motivo dell’arco che evoca i portici ferraresi nonché i celebri quadri di de chirico. Il progetto di restauro nel palazzo valorizza invece la ricca spazialità interna. Il dehors coperto nel cortile interno diventa l’elemento centrale attorno al quale gravitano le nuove funzioni del bookshop e della caffetteria e della didattica.

Scuola b. Malfatti - Mori (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Scuola b Malfatti
Il progetto per la nuova sede della scuola secondaria di primo grado b. Malfatti di mori propone un edificio con un impianto a c posizionato sul limite sud-ovest del parco degli sport, in grado di definire un nuovo spazio pubblico per la comunità di mori. Questa corte funge da agorà attorno alla quale si svolgono tutte le attività del nuovo complesso: l’attività scolastica, quella sportiva con la palestra ampliata, quella musicale ed extra sportiva. Urbanisticamente la proposta consente di distinguere in maniera chiara l’ambito urbano di mori da quello verde del parco degli sport e di differenziare i percorsi ciclo pedonali da quelli veicolari. Attraverso l’utilizzo del verde e del legno come materiale principale di progetto, il nuovo edificio si inserisce in maniera armoniosa all’interno del parco, esaltando la relazione della nuova scuola con i campi sportivi e la trama dei filari agricoli.

House pb - Caldonazzo (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto House pb
L’intervento riguarda un edificio del centro storico di caldonazzo di antica costruzione, parte di un blocco edilizio formato da più proprietà immobiliari poste in continuità fra loro. Lo stesso edificio risulta composto a sua volta di più parti, nel tempo accorpate in un’unica unità ma chiaramente distinguibili dalla dimensione e dal ritmo irregolari dei fori in facciata e dalle differenti quote dei solai. Internamente il progetto ha previsto la completa ridefinizione della distribuzione dei locali al primo piano e la trasformazione del piano sottotetto da soffitta ad abitazione, connettendo i due livelli mediante l’inserimento di una nuova scala. L’approccio è stato quello del risanamento conservativo, è stata salvata la struttura originale risalente al xix secolo accoppiandola ad una nuova della medesima geometria, e sono stati aperti ampi lucernari per portare luce naturale nelle stanze. Sono stati mantenuti i solai e le aperture in facciata, mentre i vecchi ballatoi e i balconi in cemento sono stati sostituiti da nuovi in legno. Il legno di larice diviene il trait d’union che mette in connessione interni ed esterni, antico e nuovo, mentre la finitura bianca ed omogenea delle pareti e dei soffitti conferisce luminosità e permette di valorizzare sia quanto si è voluto conservare, sia ciò che è stato realizzato ex novo. Nel complesso un intervento che ha cercato di nobilitare un edificio rurale apparentemente modesto, restituendone un’immagine esterna rigorosa e una spazialità interna complessa, definita da pochi ma significativi elementi.

Liceo artistico a. Vittoria - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Liceo artistico a Vittoria
Il progetto per la nuova sede del liceo artistico vittoria propone un edificio dal carattere urbano con un impianto ad l posizionato sul limite nord- est del parco di maso ginocchio, in grado di definire un nuovo spazio pubblico di accesso al liceo e al parco. Per promuovere il dialogo con il contesto urbano circostante si propone l’articolazione planimetrica del fronte urbano su via giusti scomponendo la grande volumetria del liceo in una sequenza di più volumi. In analogia con i principali edifici istituzionali della città ottocentesca, come il tribunale di trento e il liceo rosmini, che per tradizione asburgica si caratterizzavano per una scansione ordinata e regolare delle aperture e per la tipica tonalità gialla delle facciate, il nuovo edificio reinterpreta in chiave contemporanea queste caratteristiche. Un foyer interno a tripla altezza raccorda i due livelli di accesso a quota della città e a al piano inferiore verso il parco generando uno spazio di aggregazione per gli studenti con molteplici possibilità di utilizzo.

Piazza della mostra - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Piazza della mostra
Nel corso della storia piazza della mostra ha sempre rappresentato uno spazio di separazione fra la città e il castello del buonconsiglio, non svolgendo mai di fatto il ruolo di piazza malgrado il suo nome attuale. Il tema del progetto non è pertanto quello di creare semplicemente una piazza, ma di ricucire simbolicamente e fisicamente quella distanza fra il castello e la città che si esprime al giorno d’oggi attraverso un vuoto urbano privo di significato e di qualità. Il progetto prevede una sequenza di tre spazi a diverse altezze che dal centro storico conducono all’ingresso del castello realizzando finalmente un accesso sbarrierato al complesso museale. Si prevede di allontanare via bernardo clesio dal fronte principale del castello mitigando l’impatto del traffico veicolare. Infine è previsto un ampliamento dello spazio pedonale di fronte alla scuola “raffaello sanzio”, progettata dall’architetto adalberto libera, in modo da dare continuità e completezza all’intervento.

5 tascheClothing store - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto 5 tascheClothing store
Il concept che ha guidato la progettazione del negozio di abbigliamento 5 tasche si lega da un lato alle esigenze della committenza di creare un luogo che ne riflettesse l’identità e risultasse fortemente riconoscibile, dall’altro alla peculiarità degli spazi interni e al legame che essi hanno con il tessuto urbano che li circonda. Per tale ragione si è deciso di immaginare lo spazio interno come un unico e ampio open space, completamente aperto sul lato delle vetrine, e di collocare lungo il lato cieco del negozio una “parete attrezzata” che contenesse i camerini, le scaffalature, i corpi radianti e l’accesso al deposito retrostante. In corrispondenza delle vetrine la “parete attrezzata” è stata interrotta per poter collocare gli specchi, alleggerendola e accentuando il ritmo dato dalla scansione delle aperture in facciata. Sul lato delle vetrine sono state successivamente aggiunte per l’intera lunghezza una pedana e una barra in tubolare metallico per esporre e allestire i capi. La scelta dei materiali è in linea con il carattere essenziale dei volumi e delle superfici: pannelli in mdf laccato bianco lavorati con macchine a controllo numerico, tubolari e lastre in acciaio zincato a freddo. Gli impianti sono a vista, in acciaio zincato e disegnati in ogni minimo particolare, dalla costruzione dei corpi illuminanti fino alle prese e agli interruttori. Per quanto riguarda l’illuminazione si sono scelti tubolari led a sospensione per l’open space, bulbi a sospensione per le vetrine e a parete per la zona specchi. Infine di 5 tasche è stata curata l’immagine coordinata, dall’elaborazione del logo fino alla sua completa declinazione.

Adolf vallazza Una storia scritta nel legno - Vallarsa (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Adolf vallazzaUna storia scritta nel legno
La mostra su adolf vallazza, figura iconica nel panorama della scultura contemporanea, ripercorre il lavoro dell’artista di ortisei esponendo quasi 100 opere, tra sculture, disegni e bozzetti che coprono oltre quarant’anni di produzione. La sede della mostra è il famoso palazzo assessorile di cles, un edificio dalle incredibili e stratificate vicende architettoniche: nato come casa-torre della famiglia de cles, distrutto da una rivolta contadina e rifondato per essere residenza estiva del principe vescovo e diventato poi prigione napoleonica. Gran parte degli spazi sono decorati dagli affreschi di marcello fogolino, commissionati nel ‘500 da anna wolkenstein, oppure da ricchi soffitti lignei. La grande importanza del palazzo perciò esigeva un allestimento essenziale e quasi “invisibile” che mettesse in dialogo le imponenti sculture in legno di vallazza con l’architettura dell’edificio. Fin da principio si è scelto di rendere le sculture “usabili” ed “attraversabili”, dando la possibilità al pubblico di poterle toccare passandoci in mezzo, cercando una relazione spaziale con le varie sale. Per rendere il più possibile fluido ed immersivo il percorso di visita si è scelto di non appesantire gli spazi con testi o apparati aggiuntivi, le didascalie delle opere trovano posto lungo i muri su supporti in metallo brunito e alcune stampe a grande formato degli scatti di gianni berengo gardin dialogano con le sculture.

Piazza di vela - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Piazza di vela
Il progetto per la riqualificazione della piazza di vela si pone come un intervento chiaro ed essenziale, un segno che nella sua semplicità possa definire uno spazio che abbia una propria identità. Due margini costruiti delimitano e separano gli ambiti di pertinenza di pedoni ed automobili, due differenti pavimentazioni caratterizzano gli spazi della collettività e quelli del traffico veicolare. Pochi altri elementi – le sedute, i punti luce, il verde – sono posti a corredo, con il solo scopo di rimarcare il concetto che margini e pavimentazioni già intrinsecamente esprimono: definire in modo univoco lo spazio “nobile” della piazza perché si possa identificare come sagrato della chiesa e con essa quindi dialogare.

House rm - Pergine Valsugana (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto House rm
Il progetto consiste nella realizzazione di una piccola casa unifamiliare nel paese di zivignago, all’inizio della val dei mocheni. L’edificio cerca di inserirsi armoniosamente nel contesto, esprimendo tuttavia la propria contemporaneità. Il volume è una tradizionale casa a due falde. Anche i materiali, intonaco chiaro per le facciate e legno per i serramenti e i balconi, evocano le case storiche del paese realizzate in pietra e calce e con i caratteristici tamponamenti in legno traforato. Invece la pianta trapezoidale e l’articolazione delle facciate tramite sottrazione di volume conferiscono un aspetto moderno. La casa si presenta come un volume compatto con tre grandi scavi che ne caratterizzano i prospetti. Al piano terra si creano due spazi che proteggono l’ingresso principale e l’accesso al giardino privato. Al primo piano invece si produce una terrazza coperta che inquadra il castello di pergine sullo sfondo. La plasticità esterna è declinata anche all’interno. Lo spazio principale della casa è dilatato in modo da mettere in relazione la cucina e il soggiorno con il piano del sottotetto.

House ab - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto House ab
Il progetto ha previsto la completa ristrutturazione di un appartamento in un edificio del 1923 a trento, opera dell’architetto trentino ettore sottsass senior. Sono state rimosse tutte le originali partizioni interne, ad eccezione dei muri strutturali, prevedendo una completa riorganizzazione spaziale degli ambienti. La zona giorno si compone di un generoso open space dove sono collocati il soggiorno e la cucina. La zona notte si compone di tre stanze e il bagno principale. Il progetto ha cercato di preservare il più possibile il carattere di inizio novecento dell’immobile, seppur nella definizione di un appartamento contemporaneo. Spazialmente si è voluto generare l’impressione di un unico spazio suddiviso da pochi elementi. Per questo motivo le stanze presentano più accessi, in un continuum spaziale fra zona giorno e zona notte. Si ripropone dunque una sequenza spaziale tipica degli appartamenti di inizio novecento, dove al moderno impianto corridoio/camera era preferita una sequenza di stanze da attraversare. Tutte le porte interne originali sono state recuperate e sistemate. Il legno di rovere è stato scelto per tutte le stanze in modo da dare continuità ai singoli ambienti, enfatizzando la loro unità spaziale, mentre per i bagni è stata scelta una piastrella che reinterpreta in maniera contemporanea i tradizionali motivi geometrici delle ceramiche di inizio novecento.

Fondazione itas - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Fondazione itas
Il progetto prevede la realizzazione della nuova sede della fondazione itas a trento. L’edificio si inserisce nel quartiere delle albere disegnato da renzo piano dove per tutto il ventesimo secolo sorgeva lo stabilimento industriale della michelin. La copertura del volume vetrato riproduce in maniera nuova e contemporanea la stessa silhouette dei capannoni industriali, conferendo alla fondazione itas una presenza caratteristica, un’immagine identitaria, facilmente riconoscibile, e al tempo stesso evocativa. Il nuovo edificio è realizzato in pietra chiara e in vetro opalino e trasparente. Un ampio foyer a doppia e tripla altezza conduce ad un auditorim da 444 posti a sedere. Al primo piano è collocato lo spazio espositivo dal quale è possibile affacciarsi sulla hall principale del piano terra, mettendo così in relazione le diverse attività che si svolgono nello spazio espositivo e nel foyer. Al secondo piano sono disposte le sale modulabili per corsi e meeting mentre l’ultimo piano è dedicato agli uffici e alla presidenza della futura fondazione itas.

Almanacco 70Architettura e astrazione - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Almanacco 70Architettura e astrazione
Almanacco 70 documenta gli esiti artistici e architettonici di una stagione culturale e sociale connotata da un clima di forte tensione innovativa. In quegli anni cruciali di cambiamento, il trentino si trasforma da territorio rurale a società industriale e di servizi. Trento diventa un vero e proprio laboratorio di sperimentazione: artisti e architetti si scambiano opinioni e suggestioni, condividono progetti e linguaggi. Attraverso una selezione di materiali d’archivio e una serie di scatti realizzati dal portoghese fernando guerra, uno dei fotografi di architettura più apprezzati a livello internazionale, la mostra ripercorre la storia di alcuni degli edifici più rilevanti progettati dagli architetti marcello armani, luciano perini e gian leo salvotti, frutto di una ricerca che si distingue dall’edilizia di massa di quegli anni di intensa urbanizzazione. La nitida geometria dei loro progetti è posta a confronto con le opere astratte degli artisti carlo andreani, italo bressan, mauro cappelletti, silvio cattani, bruno colorio, giancarlo gardumi, annamaria gelmi, diego mazzonelli, romano perusini, aldo schmid e luigi senesi. Questo dialogo inedito tra pittura e architettura evidenza i punti di tangenza tra diversi modi di affrontare il tema dello spazio e degli equilibri formali.

Distretto socio-sanitario di bolzano / oltrisarco-aslago - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Distretto socio-sanitario di bolzano oltrisarco-aslago
Il progetto per il nuovo distretto socio-sanitario di bolzano/oltrisarco-aslago può essere considerato come l’occasione per il completamento del centro di quartiere rosenbach, attraverso la chiusura del lato ancora aperto di piazza angela nikoletti. Il nuovo volume, addossato alla porzione cieca del centro di quartiere, viene allineato ad esso planimetricamente e ne viene mantenuto lo stesso profilo in alzato. Assecondando le prescrizioni del piano attuativo e favorendo la permeabilità del blocco edilizio, il volume viene “intaccato” fin dal basamento, attraverso arretramenti e passaggi che ne proteggono gli spazi di ingresso e ne consentono l’attraversamento sia veicolare e pedonale. Al di sopra del basamento, il nuovo volume edificato riprende gli allineamenti del vicino centro di quartiere rosenbach, mentre un sistema di scavi in facciata consente di mantenere compatto e unitario l’edificio, portando luce ai corridoi interni.

House ds - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto House ds
Il restyling degli interni di questo appartamento situato nel centro storico di trento si è focalizzato sulla progettazione di particolari elementi di arredo realizzati su misura che ottimizzassero la fruizione degli spazi piuttosto contenuti, risultassero funzionali e conferissero un carattere rinnovato agli ambienti. Per la cucina e sala da pranzo è stato pensato un unico blocco in legno di rovere posto centralmente, capace di assolvere al contempo alla funzione di isola con piano cottura, di mobile e di seduta. Dotato di ampi cassettoni a scomparsa mediante il sistema push-pull e le bordature a 45°, risulta interamente fruibile e al contempo mantiene la propria dimensione monolitica. Di fronte si è pensato di collocare il tavolo da pranzo, con ripiano in legno di rovere massello sorretto da un’esile intelaiatura in acciaio verniciato di colore nero. Lavabo e colonne vengono posizionate lungo il lato retrostante, inserite all’interno di una “parete attrezzata” interamente bianca. Per il salotto e l’ingresso si è cercato di riproporre “variazioni sul tema” dei medesimi elementi: una libreria modulare e un mobile appendiabiti laccati di colore bianco poggiano entrambi su una base in legno di rovere, mentre un tavolo da studio posto dinanzi alla libreria richiama visivamente quello della sala da pranzo. Forme rigorose e scelta accurata di materiali e accostamenti, in primo luogo il legno di rovere utilizzato per i pavimenti come per gli elementi di arredo, divengono così il leitmotiv dell’intero intervento.

Laboratori cimecManifattura tabacchi di rovereto - Rovereto (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Laboratori cimecManifattura tabacchi di rovereto
Il progetto per il nuovo edificio dei laboratori del cimec (centro interdipartimentale mente/cervello dell’università di trento) fa parte del più vasto intervento per la riqualificazione del comparto ex manifattura tabacchi a rovereto. Il progetto prevede la definizione di un nuovo edificio, in parte ipogeo e in parte fuori terra, da realizzarsi al posto dell’attuale edificio 10. La parte fuori terra del nuovo edificio è pensata come un volume allungato posto a metà tra la nuova piazza di manifattura, che coincide con il vecchio piazzale lastricato, ed uno nuovo spazio verde aperto al pubblico posto sull’area che era stata originariamente destinata a giardino per la palazzina della direzione. Il nuovo volume attraversato da un percorso pedonale pubblico è concepito come un padiglione vetrato, nel quale sono contenute le funzioni più pubbliche del centro cimec. La scelta di materiali come l’acciaio e il vetro per il rivestimento del volume fuori terra è stata dettata dal tentativo di dare un carattere industriale a questo fabbricato.

Quartiere intergenerazionale di coldrerio - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Quartiere intergenerazionale di coldrerio
Il contesto di coldrerio nel quale si inserisce il nuovo quartiere intergenerazionale è costituito da un tessuto eterogeneo composto di una successione di proprietà private recintate ed edifici sparsi. Il concorso per la creazione del quartiere intergenerazionale rappresenta pertanto l’occasione per generare un impianto urbano in grado di mettere ordine e ricucire lo sparso tessuto urbano esistente. Il progetto prende le mosse da un impianto a griglia generato da un modulo di 2.90m x 2.90m e calato nell’area di concorso senza nessun riferimento all’orientamento degli edifici esistenti. La casa per anziani, il centro comunale polivalente e la casa d’appartamenti a misura di anziano vengono così disposti in modo da definire spazialmente una “piazza verde”, cuore del progetto e punto di accesso a tutte le funzioni richieste. L’utilizzo dello stesso dettaglio di facciata, che traduce tridimensionalmente la griglia planimetrica sulla quale è impostato l’intero progetto, conferisce unità compositiva al complesso, dotandolo di una chiara riconoscibilità per la creazione di un nuovo landmark urbano.

Officina dell’autonomiaFondazione museo storico del trentino - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Officina dellautonomiaFondazione museo storico del trentino
La nuova officina dell’autonomia è stata realizzata nello spazio dell’ex-mensa universitaria in via zanella a trento. Il programma prevedeva un’area espositiva permanente dedicata alla storia dell’autonomia trentina, un piccolo spazio per le mostre temporanee e un’aula per gli incontri pubblici e le attività didattiche. Invece di dividere lo spazio in tanti piccoli ambienti il progetto ha previsto la creazione di un unico grande ambiente dominato da una lunga parete luminosa. Questo muro costituisce il cuore del progetto, diventando il supporto per la mostra permanente e trasformandosi, soprattutto di sera, in una grande vetrina illuminata, per incuriosire ed attrarre i cittadini all’interno del nuovo spazio dell’officina dell’autonomia.

Piazza maggiore di stabio - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Piazza maggiore di stabio
Realizzare un palco con relativi servizi costituisce un pretesto per ripensare tutto il contesto della piazza di stabio. Lo spazio attuale è caratterizzato da una cortina edilizia abbastanza compatta, dove spiccano in un angolo le facciate della chiesa parrocchiale dei santi giacomo e cristoforo e della chiesa della beata vergine del suffragio, disposte in modo quantomai insolito. Creare due quinte all’angolo opposto è stato pertanto il primo gesto progettuale, per restituire centralità alla piazza riquadrandola, ricostruendo l’unico angolo indefinito e sfrangiato che storicamente era sempre stato edificato. Due setti in calcestruzzo a vista, contenenti rispettivamente una scala e un ascensore che conducono al nuovo ingresso al museo della civiltà contadina, costituiscono il contraltare alle facciate delle chiese e marcano lo spazio del palco. Livellando il piano della piazza di fronte alle quattro quinte si creano due spazi equivalenti ma con un diverso significato. Il primo è un sagrato che afferisce all’istituzione religiosa delle chiese. Il secondo è un “sagrato” civile, legato alle istituzioni laiche dell’amministrazione e del museo della civiltà contadina.

Restyling del museo di scienze naturali di torino - Torino (TO)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Restyling del museo di scienze naturali di torino
La proposta intende sovvertire l’attuale logica frammentaria a favore di un intervento che si basa su una visione unitaria e coerente del progetto. I temi che più di altri emergono dallo spazio museale e dal suo contesto urbano sono: il bisogno di accessi, spazi e collegamenti in cui prevalgano linearità concettuale, immediatezza percettiva e caratterizzazione spaziale. Così ha preso forma la proposta di costruire nei cortili del museo due ampliamenti in vetro e acciaio zincato che possano ospitare le due maggiori funzioni richieste: il bookshop e la caffetteria, dando nuovo ordine ai flussi ed agli snodi. La grande parete attrezzata dei corridoi, rileggendo l’”involucro storico” degli arredi settecenteschi della farmacia, diviene attraverso la sua visibilità e usabilità uno dei fulcri caratteristici del museo. I totem luminosi che segnano i diversi accessi alla struttura, suggeriscono la possibilità dell’uso delle corti e dei nuovi ampliamenti anche nelle ore di chiusura del museo, la cui grande identità architettonica resta comunque riconoscibile ed unitaria.

Il paesaggio nell’architettura - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Il paesaggio nellarchitettura
La mostra fotografica, promossa da campomarzio in collaborazione con l’ordine degli architetti ppc della provincia di trento indaga il rapporto tra architettura e paesaggio. Le fotografie selezionate ritraggono alcune delle più significative architetture alpine, in particolar modo quelle realizzate da tre affermati studi svizzeri: ruch & partner architekten (st. Moritz), bearth & deplazes architekten (coira/zurigo), miller & maranta architekten (basilea). Ogni opera è presentata attraverso due scatti fotografici riprodotti in grande formato, che raccontano del duplice confronto che gli spazi costruiti instaurano con il paesaggio naturale. La prima fotografia raffigura infatti i progetti nel loro contesto fisico ambientale ed esprime la relazione che l’architettura ha con il territorio alpino nel quale è inserita. La seconda fotografia rappresenta invece un ambiente interno, dove l’architettura pare costruita attorno al paesaggio stesso, che diventa protagonista di questi spazi.

Bauhaus museum dessau - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Bauhaus museum dessau
Come progettare un nuovo museo del bauhaus a dessau? Attraverso la creazione di un frammento autonomo. Un’architettura essenziale, geometricamente primitiva. Una forma geometrica pura nello spazio informe di un moderno campomarzio piranesiano. E’ questo il nuovo museo del bauhaus a dessau! La forma assoluta come significato. Forma e funzione. Una grande croce definisce quattro grandi spazi vetrati sul parco e sostiene il piano espositivo dedicato alla mostra sul bauhaus. Un edificio pensato come una grande macchina museale perfettamente funzionante. Un foyer vetrato, dove sono collocati la biglietteria e il servizio informazioni del museo, accoglie i visitatori e i gruppi. Direttamente a ridosso del foyer sono disposti la caffetteria e lo shop. Gli altri tre spazi vetrati sul parco ospitano rispettivamente l’area workshop ed eventi e le mostre temporanee. Nella grande croce sono sistemati tutti i servizi e una doppia scala monumentale illuminata zenitalmente che conduce al piano superiore. Un piccolo volume tecnico separato e accessibile da friedrichstraße nasconde l’area di carico e scarico.

Lem der bòltBersntoler kulturinstitut - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Lem der bltBersntoler kulturinstitut
L’allestimento si compone di 40 pannelli stampati in legno di pioppo che accompagnano il visitatore lungo il percorso museografico. Nella zona centrale della sala, dei moduli in legno di pioppo laccato di varie dimensioni raccolti in gruppi tematici, raccontano attraverso oggetti antichi il rapporto della comunità mochena col bosco. Le foto selezionate dall’archivio storico dell’istituto, sono stampate in grande formato e appese a soffitto, suggerendo così un dialogo con lo spazio e la mostra. Completa l’allestimento una traccia audio in filodiffusione, appositamente realizzata durante una campagna di rilievo acustico campionando suoni ambientali della valle e dei boschi.

Guggenheim helsinki - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Guggenheim helsinki
La proposta per il nuovo museo guggenheim a helsinki si basa sul tentativo di agire in conformità con il layout della griglia neoclassica della città storica. Situato all’incrocio di due diversi orientamenti della griglia, il nuovo museo è concepito su un lato come elemento terminale della continuità di facciate stradali che circondano il porto, e – dall’altro lato – come eccezione urbana, sottolineata dal suo diverso orientamento. Il volume del nuovo museo è basato sulle dimensioni e proporzioni dei blocchi circostanti. Il semplice volume esterno imita “l’indifferenza” degli edifici portuali – industriali, che circondano il porto. Il museo è destinato a creare un nuovo spazio pubblico di fronte ad esso: un palcoscenico all’aperto posizionato tra la facciata frontale del nuovo guggenheim, i blocchi urbani esistenti lungo eteläranta e il lungomare. Una “foresta” urbana è posta all’ingresso di questo nuovo spazio pubblico, in qualità di proscenium che separa lo spazio urbano e lo “spazio dell’arte”

Confronti architettura in trentino 1966/1986 - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Confronti architettura in trentino 19661986
La mostra ripercorre le vicende architettoniche del ventennio ‘66/’86 attraverso il racconto ed i materiali dei protagonisti di quegli anni (sergio giovanazzi, alessandro boato, marcello armani, luciano perini, gian leo salvotti, renato rizzi, vittoria wolf gerola, michelangelo lupo). Il percorso si articola in quattro mostre che toccano altrettanti temi, dall’urbanistica, al restauro, alle sperimentazioni postmoderne passando dai grandi complessi pubblici, grazie a modelli, disegni originali, fotografie e pubblicazioni d’epoca. L’anno 1966, preso come ideale punto di partenza, coincide con la pubblicazione di due testi fondamentali per la storia dell’architettura del secondo dopoguerra: l’architettura della città di aldo rossi e complexity and contradiction in architecture di robert venturi. Ma il 1966 è anche l’anno in cui venezia rimane sommersa da quasi due metri d’acqua, firenze viene inghiottita dalle acque dell’arno, trento viene travolta dal fiume adige, che straripa riversandosi nelle vie cittadine per riappropriarsi del vecchio corso naturale. A partire da queste macerie, tanto teoriche quanto concrete, si è partiti alla ricerca di un senso del nostro operare.

Biblioteca di briosco - Briosco (MB)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Biblioteca di briosco
Il progetto per la nuova biblioteca comunale di briosco prevede l’inserimento del nuovo volume nell’ampia collina che cinge il parco. L’edificio è semi ipogeo e si caratterizza per una struttura a pianta rettangolare, compatta e con un ampio tetto verde, così da ridurre i consumi e stabilizzarne la temperatura interna. L’ampio portico di ingresso, cui si accede attraversando il parco, è caratterizzato da una grande vetrata continua che si affaccia sul verde. Il prato, attraverso un leggero scarto dell’altezza dei pavimenti interni, arriva a ridosso della facciata, proseguendo idealmente all’interno degli spazi e delle corti, conciliando così le quiete e la lettura. L’edificio è stato progettato con la finalità di invogliare i cittadini a trattenersi, configurando gli spazi come un unico ambiente non delimitato, invitante e percorribile liberamente. La biblioteca può diventare così luogo di comunicazione e incontro tra le varie fasce d’età della popolazione, configurandosi assieme al parco che la circonda come grande luogo pubblico.

House lm - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto House lm
L’intervento riguarda un edificio esistente, costruito nell’anno 1963, che nel corso degli anni ha subito diversi interventi sia interni che esterni. Tali interventi hanno portato a mutare significativamente l’aspetto complessivo del fabbricato, privandolo di ordine compositivo e dequalificandolo mediante l’utilizzo di materiali e finiture di scarsa qualità che hanno contribuito al pessimo stato di conservazione in cui versa attualmente. A fronte di tali considerazioni il progetto mira da un lato a ripulire il volume originario dalle superfetazioni e dalle menomazioni inflitte negli anni, dall’altro a conferigli un nuovo assetto distributivo e un carattere rinnovato. Si è deciso infatti di operare a livello progettuale sulla creazione di un’immagine riconoscibile, da un lato recuperando come si è già detto il vecchio volume, dall’altro inserendo un elemento forte di radicamento al suolo – il basamento – e proponendo una lettura contemporanea dei poggioli con graticci in legno, tipici delle zone alpine ed in particolare del trentino.

Masterplan di croviana - Croviana (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Masterplan di croviana
Il progetto prevede la riqualificazione urbana e viabilistica di croviana. In questo caso, come in ogni progetto simile, ci è sembrato necessario partire da un’attenta analisi dell’evoluzione storica dell’abitato e del suo sistema stradale. Il paese di croviana si è formato nel corso della storia attraverso la progressiva aggregazione dei tre nuclei originari di carbonara, liciasa e croviana. Proponiamo quindi di riconfigurare la viabilità del paese sulla base della condizione originaria, riportando il traffico sull’antico tracciato a “t” e creando un percorso pedonale alberato capace di ricucire il paese e di collegare gli edifici pubblici principali come la scuola e la chiesa. Il percorso costeggia una nuova piazza, capace di sopperire alla mancanza di un sagrato di fronte alla chiesa di san giorgio e di un vero e proprio spazio pubblico di aggregazione. Al di sotto della nuova piazza si ricava un piccolo parcheggio interrato.

Sustainability galleryMuse – science museum of trento - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Sustainability galleryMuse science museum of trento
L’allestimento della galleria della sostenibilità copre quasi interamente il primo piano del nuovo museo della scienze. è stato progettato in stretto contatto con lo studio renzo piano building workshop ricercando soluzioni tecniche ed estetiche che potessero dialogare con il concept generale del nuovo museo. Si compone di 6 exhibit con contenuti interattivi, 50 pannelli verticali in cristallo di varie dimensioni, 12 televisori al plasma e 12 schermi touch orizzontali che trasmettono animazioni e motion graphic realizzate da campomarzio in collaborazione con i curatori della galleria.

Costruire il trentinoMuseum of modern and contemporary art - Rovereto (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Costruire il trentinoMuseum of modern and contemporary art
Pensato su misura per il foyer del mart e al contempo per poter essere agevolmente ricollocato altrove, l’allestimento per il premio di architettura costruire il trentino 2009-2012 si basa concettualmente e formalmente sulla ripetizione nello spazio di un unico modulo 150×120 cm. Utilizzato sia in senso orizzontale che verticale, appoggiato a terra o fissato a parete, singolarmente o accoppiato, il modulo scelto si presta in modo ottimale sia per accogliere i differenti contenuti sia per poter riconfigurare l’allestimento nelle sue sedi espositive future, in quanto suddivisibile, facilmente trasportabile e declinabile in funzione degli spazi disponibili.

Vicino. Non qui. Galleria civica di trento - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Vicino Non quiGalleria civica di trento
Vicino. Non qui. è una mostra collettiva dedicata all’opera di artisti trentini espatriati, il cui lavoro ha avuto importanti riconoscimenti all’estero. è una mostra che parla di assenza e di viaggio, di perdita e ricerca di nuovi equilibri. Le opere esposte sono di diversa natura: video, film, sculture, fotografie, dipinti, tracce audio, lightbox, testi. L’allestimento perciò deve armonizzare materiali molto eterogenei, rispettando l’opera e mantenendone coerenza e messaggio. Il concept sviluppato nasce da una serie di riflessioni: da un lato sul senso della produzione artistica contemporanea, sulla sua ubiquità e sul suo sradicamento dal luogo in cui viene materialmente prodotta, dall’altra sull’arte come fatto logistico ed economico e sulla materializzazione di questo processo: la cassa da trasporto. Negli spazi della galleria i contenitori per il trasporto delle opere e le opere stesse giacciono al buio come in un magazzino. I materiali sono appesi o lasciti a terra, gli ambienti divisi da tende industriali in pvc, le didascalie sono posizionate sul pavimento, il tutto in modo apparentemente disordinato ed informale. L’obbiettivo è la creazione di una spazialità anonima connotata da un uniforme colore grigio che possa far emergere le opere solo attraverso l’illuminazione artificiale. Questo progetto, come altri realizzati da campomarzio, ha permesso di riflettere e sviluppare un coerente approccio metodologico al tema dell’allestimento temporaneo, basato sulla modularità, linearità e scalabilità del display, all’economicità e praticabilità realizzativa, riprendendo esperienze progettuali ed atteggiamenti ready made. In questo senso si è deciso di non costruire allestimenti, ma di contattare direttamente un’azienda di logistica fine art: butterfly transport, che ha fornito le casse da trasporto gratuitamente.

Centro multifunzionale di bioggio - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Centro multifunzionale di bioggio
Il progetto prevede la realizzazione di un centro multifunzionale a bioggio, a ridosso della villa storica ciosso soldati, capace di ospitare un centro diurno per anziani, la sede della polizia cantonale, attività commerciali e nuovi appartamenti. Creare uno spazio pubblico misurato e adeguato attorno alla presistenza della villa, in grado di diventare teatro di incontri e relazioni, è stato il primo passo. Il nuovo complesso si articola quindi ad “l”, abbracciando la villa ciosso soldati e offrendo un nuovo spazio alla città dal quale si accederà alle diverse attività commerciali previste. Il volume prosegue lungo la strada cantonale creando un fronte continuo con la facciata della villa lungo la strada regina. Il volume così articolato crea una seconda corte protetta dal traffico veicolare, più silenziosa ed intima, che costituirà l’ingresso al centro diurno per anziani. L’intervento si completa con un nuovo edificio di testa dove saranno ubicati gli uffici e la sede della polizia.

Galleria civica - Trento (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Galleria civica
Il progetto prevede la riqualificazione dell’attuale sede della galleria civica a trento. Questi spazi hanno sempre sofferto di una scarsa visibilità e di un certo isolamento anche a causa della loro disposizione attorno a un cortile interno, seppure pregevole, del centro cittadino. La soglia che conduce alla galleria civica appare in tutto e per tutto l’ingresso ad un cortile residenziale privato. Questa situazione ha sicuramente sfavorito il coinvolgimento e l’accessibiltà dei potenziali visitatori. La proposta progettuale ambisce invece a definire uno spazio che sia al centro della vita cittadina, uno spazio fisicamente e visivamente permeabile, uno spazio che sia “semplice” nella localizzazione, nell’accesso e nella fruizione. Il progetto propone pertanto la creazione di una vera e propria galleria pedonale che unisca via cavour con via belenzani. In questo modo si crea un nuovo spazio urbano, un passage, che attraversando il lotto gotico garantisce ampia visibilità alle attività della galleria civica.

Padiglione alle maserePelugo - Pelugo (TN)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Padiglione alle maserePelugo
La proposta di progetto per la località masere di pelugo si compone di un piccolo volume in granito che alloggia una cucina ad uso delle associazioni locali, un bar e dei servizi. Una parte della copertura è accessibile così da godere della vista del fiume sarca che scorre poco lontano. Il volume contenuto si inserisce nel declivio del terreno sfruttando il salto di quota, così da distribuire le varie funzioni in modo razionale e limitare l’altezza del fabbricato, garantendo allo stesso tempo costi limitati e velocità esecutiva. Infine l’edificio posto a ridosso dell’esistente campo sportivo libera un’ampia porzione del parco antistante, utilizzato per feste campestri e sagre.

Palazzo del cinema di locarno - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Palazzo del cinema di locarno
Il progetto prevede la realizzazione del nuovo palazzo del cinema di locarno a ridosso del centro storico. L’area prescelta per il progetto costituisce parte del nucleo medievale della città, appartenendo all’area monumentale del castello visconteo di locarno ed occupando, più specificatamente, il sedime del vecchio porto fortificato. Restituire visibilità alle rovine dell’antico porto recuperando il rapporto con l’acqua evoca l’atavica e fondamentale connesione che locarno ha sempre avuto con il lago fin dall’epoca medievale. Recuperare le rovine dell’originale cinta muraria ed immergerle in una grande vasca è stata quindi la prima scelta progettuale. La facciata è caratterizzata solamente da un grande portico che evoca gli ambienti della vicina piazza grande e che protegge l’antica torre del porto, mentre un ampio spazio, definito dai volumi delle tre sale cinematografiche e illuminato zenitalmente, costituisce il foyer di tutto il complesso.

Malga fosse - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Malga fosse
La peculiare conformazione orografica e l’imprescindibile bellezza delle vette che circondano il sito hanno determinato il punto di partenza per l’individuazione di una soluzione architettonica che sapesse trovare il giusto inserimento, armonizzandosi con il contesto, e al contempo traesse da esso la forza per denunciare la propria presenza. Ricalcando la geometria delle monolitiche rocce sedimentarie circostanti, trovando nella sezione aurea la giusta proporzione dei fronti e delle aperture, il volume principale ha preso forma, trovando nello slancio della copertura la propria quintessenza. Per sollevarlo da terra si è voluto inserire un blocco monolitico, addossato al pendio esistente, severo e rigoroso, atto a contenere le funzioni pubbliche, permettendo così di differenziarsi funzionalmente e formalmente dal sovrastante prisma ligneo al cui interno si collocano gli spazi privati, riservati al riposo e alla contemplazione delle arcate montuose prospicienti.

Europan 11 competitionGraz - Bolzano (BZ)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Europan 11 competitionGraz
La morfologia della città di graz è chiaramente distinguibile in due tipi di tessuto: da una parte il centro storico caratterizzato da un sistema denso di blocchi a corte con le facciate che definiscono in modo netto i margini, tenendo le strade all’esterno e lo spazio comune e verde all’interno; dall’altra parte c’è la seconda tipologia, tipica delle aree suburbane, composta da oggetti isolati che sembrano galleggiare in uno spazio caratterizzato da bassa densità. L’area progettuale, anche se è prossima al centro storico della città, appartiene alla seconda categoria. La nostra proposta è stata quella di estendere la qualità della prima tipologia all’area suburbana, aumentandone la densità e l’intensità, ma, al contempo, cercando di mantenere la permeabilità peculiare della seconda. Questo ci ha permesso di definire una nuova tipologia ibrida dell’edificio a corte, in cui lo spazio centrale viene mantenuto aperto e utilizzato come una sequenza di parchi pubblici, connessi tra di loro.

Europan 10 competitionGenova - Genova (GE)

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Archisio - Campomarzio - Progetto Europan 10 competitionGenova
Il progetto per la zona di rivarolo/teglia di genova si configura come un processo di forte densificazione del tessuto urbano esistente. Il grande arco del hub ferroviario rappresenta la porta che genova offre all’europa verso il mediterraneo e definisce per l’area il fulcro di una nuova urbanità basata sul recupero delle aree industriali in disuso. La proposta perciò tratteggia un’ipotesi progettuale unitaria per l’intero abitato. La piazza antistante la stazione rappresenta il nuovo punto di riferimento per il fondovalle, mentre i blocchi residenziali articolati secondo una griglia creano un rapporto con il tessuto urbano esistente. Il parco lineare lungo il fiume infine connette organicamente i diversi elementi dell’intervento con la trama esistente e ospita sopra di se gli edifici terziari che con leggerezza filtrano l’immagine della valle.
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