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Le principali tipologie di piastrelle: caratteristiche

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Quali sono le principali caratteristiche delle piastrelle e come sceglierle?


Esistono moltissimi tipi di piastrelle e materiali ceramici, vediamo insieme le loro principali caratteristiche.


Per quanto riguarda le piastrelle abbiamo a che fare con una grandissima varietà di materiali, stili e formati: che siano prodotte in serie o artigianalmente, possiamo scegliere tra tinta unita o decorazioni, trattate a imitazione di materiali come pietra o il legno etc.


Utilizzando le piastrelle possiamo creare particolari effetti decorativi e caratterizzare così secondo i nostri gusti gli ambienti, senza rinunciare alla praticità: sono infatti facili da pulire e mantenere.


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COME POSSIAMO SCEGLIERE IL TIPO DI PIASTRELLA CHE PIÙ FA PER NOI?


Il principale discrimine nei tipi di piastrelle consiste nella tecnica di cottura: esistono piastrelle monocottura o bicottura (che effettuano due passaggi di cotture nel forno in tempi diversi): la bicottura serve a fissare il colore e lo smalto di eventuali decorazioni.


Destreggiarsi fra tutte queste possibilità non è semplice e risulta particolarmente importante conoscere le principali tipologie di piastrelle presenti sul mercato: ceramica monocottura, il cotto, il grès, la maiolica e il klinker.


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A seconda delle loro caratteristiche e delle nostre necessità d'uso, le piastrelle possono essere utilizzate come rivestimento del muro o per la pavimentazione.


Il cotto è un materiale utilizzato da secoli per le rifiniture, molto pregiato: al giorno d'oggi viene prodotto artigianalmente o in maniera industriale: le piastrelle di terracotta vengono stampate e sottoposte a cottura e successivamente trattate per far si che siano più resistenti e per esaltarne i colori, che variano a seconda del tipo di argilla della quale è composta la piastrella.


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Così come il cotto, anche le piastrelle di maiolica vantano origini antiche: molto utilizzate in Campania, sono famose quelle di Ischia e Capodimonte. Sono spesso scelte e utilizzate per la creazione di pannelli decorativi, di solito nelle cucine.


Questo tipo di piastrelle sono quadrate e di piccole dimensioni; dopo la cottura vengono trattate con uno smalto, e poi dipinte a mano: una volta dipinta, la piastrella, viene cotta una seconda volta per far ravvivare i toni dei colori usati per le decorazioni.


Le piastrelle di ceramica monocottura sono molto resistenti e robuste, riuscendo a essere anche economiche, utilizzate molto comunemente nei bagni o nelle cucine.

Vengono prodotte con un procedimento di stampo per pressatura e successivamente ricoperte di smalto, una vernice protettiva. Con la cottura otteniamo il duplice risultato di cuocere l'argilla e allo stesso tempo rendere le piastrelle impermeabili.


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Infine, il klinker, è un tipo di materiale industriale che si ottiene con una lunga cottura dell'argilla (34 ore) a una temperatura di 1250°C, in speciali forni a tunnel: questo permette di ottenere una piastrella dura e solida, impermeabile e molto resistente.


Proprio per queste caratteristiche la destinazione d'uso principale delle piastrelle in klinker sono le finiture in quegli ambienti dell'immobile dove c'è bisogno di un materiale che resista nel tempo, come ad esempio il balcone.

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