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Induzione o gas: piani cottura a confronto

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Come scegliere il corretto piano cottura in cucina 


Dopo aver scelto lo stile, la disposizione e il colore di una cucina per la nostra nuova abitazione, il passo successivo è capire quali elettrodomestici inserire seguendo i consigli e le indicazioni di professionisti esperti del settore. Ascoltare esperienze di amici o familiari può essere utile ma non fatevi influenzare da idee, mode e tendenze, che con il tempo lasceranno spazio ad altre novità. Per la selezione di molti elementi è bene ponderare la capacità e l’efficienza a lungo termine. 


Come scegliere il corretto piano cottura in cucina


Per un piano cottura in cucina, per esempio, si deve tenere in alta considerazione il suo utilizzo quotidiano molto intenso. Pertanto, vagliare attentamente i pro e i contro delle due alternative di cottura a induzione o gas, è il primo passo consigliabile da seguire per capire quale tra queste modalità, sia la migliore e meglio adattabile alle proprie esigenze e necessità.


Induzione o gas: piani cottura a confronto



Funzionamento di un piano cottura a gas 


I fornelli a gas sono un’opzione, ancora oggi, molto quotata all’interno di una cucina. I modelli più datati venivano accessi manualmente, ruotando le manopole sulla posizione intermedia e utilizzando un apposito accendigas, un fiammifero o un accendino. Questo veniva posizionato vicino alla parte centrale del fornello per pochi secondi, finché la fiamma stessa non veniva accesa. Dove la fornitura diretta di gas metano non era prevista, in modo particolare in abitazioni isolate o difficoltose da raggiungere per l’allacciamento della rete, era indispensabile utilizzare bombole di gas propano (GPL) per far funzionare il fornello. 


Funzionamento di un piano cottura a gas


Oggi giorno, questo metodo è quasi del tutto superato e il funzionamento di un piano cottura a gas è più immediato grazie a modelli dotati di una termocoppia che si attiva tenendo premuta le manopole per 4-5 secondi. Questo dispositivo obbligatorio, è molto importante perché svolge la funzione di una valvola di sicurezza, garantendo la reale presenza della fiamma sui vari fuchi del fornello. Se il piano cottura per qualsiasi motivo non si dovesse accendere, la termocoppia rileva l’assenza di fiamma e chiude il rubinetto del bruciatore, non permettendo esalazioni pericolosissime di gas. 


Come funziona un piano cottura a gas



Come funziona un piano cottura a induzione 


Il piano cottura a induzione è un tipo di fornello che sfrutta il principio dell'induzione elettromagnetica per poter cucinare e scaldare cibi e pietanze. Non vi è nessuna presenza di gas o di fiamma e il suo funzionamento è relativamente semplice e si serve invece dell’impiego di corrente elettrica.


Come funziona un piano cottura a induzione


Un campo magnetico, generato dall’energia che passa attraverso una bobina, produce il calore necessario per riscaldare pentole e padelle che sono posizionate su una superficie piana solitamente in vetrocemento. L’alta temperatura raggiunge solamente la parte interessata dove viene posizionato il tegame, trasferendo il calore in modo diretto dalla piastra al contenitore per la cottura. 


Funzionamento di un piano cottura a induzione



Piano cottura a gas: vantaggi e svantaggi 


Se la vostra cucina è sempre attiva, con molte e costanti preparazioni giornaliere e settimanali, allora un piano cottura a gas potrà soddisfare appieno le vostre aspettative. Molti i vantaggi di questa metodologia di cottura dei cibi da valutare, con qualche fattore più sfavorevole da considerare.

Piano cottura a gas – vantaggi:

  • in presenza di eco-bruciatori ad alta efficienza, la fuoriuscita delle fiamme è oltremodo uniforme, garantendo miglior stabilità nella combustione e ottimizzandone il rendimento;
  • in situazioni improvvise di black-out è sempre possibile adoperare il gas;
  • per questo tipo di cottura possono essere impiegate padelle e pentole di qualunque genere di materiale e forma.


Piano cottura a gas: vantaggi e svantaggi


Piano cottura a gas – svantaggi:

  • l’intensità del calore viene gestita in modo istantaneo ruotando le manopole del fornello che regolano istantaneamente la fuoriuscita della fiamma. Questo procedimento risulta però poco preciso perché gestito manualmente e solo ‘a occhio’, senza riferimenti specifici;
  • la combustione del gas consuma ossigeno all’interno della cucina, pertanto è bene avere un costante ricambio d’aria nell’ambiente;
  • sono necessari dei controlli da parte di personale qualificato, per constatare il corretto funzionamento e la validità di ogni parte del piano cottura a gas;
  • la superficie di un pian di questo tipo richiede una pulizia più puntuale di ogni componente, poiché la combustione annerisce i vari elementi sagomati che vanno igienizzati a fondo in ciascuna delle loro parti.



Piano cottura a induzione: pro e contro 


Un piano cottura a induzione possiede sicuramente tanti pro che lo hanno reso la modalità più scelta tra quelle impiegate per cucinare in casa. Arredi per cucine contemporanee o complementi in stile più classico, vengono oggi giorno affiancati dall’utilizzo di questa procedura per cuocere e scaldare, perché molto versatile e adattabile in modo perfetto a qualsiasi aspetto esteriore e stilistico desiderato. Vediamo insieme cosa può far propendere verso tale opzione e cosa invece ha ancora di svantaggioso.


Piano cottura a induzione: pro e contro


Piano cottura a induzione - pro:

  • facilità di pulizia e igiene, grazie ad uno strato superficiale liscio e omogeneo, senza fuochi sporgenti;
  • estetica lineare e minimalista, proposta nelle colorazioni nere o bianche, adattabile ad ogni stile e tendenza;
  • altissimo rendimento, con un’efficienza nell’ordine del 90%, rispetto a un piano cottura tradizionale;
  • riduzione dei tempi di cottura grazie alla minor dispersione del calore localizzato;
  • maggior sicurezza grazie all’ubicazione puntuale dell’emissione di alta temperatura, necessaria solo dove il contenitore deve essere realmente scaldato.


Piano cottura a induzione – contro:

  • costo iniziale lievemente più elevato a paragone di un piano cottura a gas;
  • aumento della capacità del contatore;
  • la superficie di un piano a induzione richiede l’utilizzo di pentole specifiche con caratteristiche magnetiche e fondo piatto.



Piano cottura a induzione o gas: costi a confronto 


Acquistare un piano cottura a induzione ha sicuramente un costo iniziale più elevato rispetto ad un tradizionale fornello a gas di cui tutti siamo a conoscenza di quale sia approssimativamente la spesa da affrontare per il suo consumo (il budget da stimare è di circa 1euro/mc). Per quel che riguarda l'acquisto dei vari modelli è facilmente ipotizzabile che il prezzo per un piano cottura a gas sia nell'ordine della metà, circa, rispetto all'importo da versare per uno a induzione (si può partire da prodotti tra i 100 e i 200 euro a gas e i 250 e 500 euro per uno a induzione e salire fino a oltre 1.000 euro per modelli particolari).


Piano cottura a induzione o gas: costi a confronto


La scelta del primo modello è adatta per coloro che hanno convenienza nell’utilizzo della corrente elettrica rispetto ad un consumo di metano. Per chi possiede tariffe convenienti per la fornitura di energia, perché associato alla possibilità di produrla da sé attraverso impianti fotovoltaici, potrà constatare che i costi in bolletta saranno davvero irrisori e potranno usufruire di una cucina quasi a costo zero.


Piano cottura a induzione o gas: valutare i costi


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