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Enrico Girardi

Convento di montanaro - Montanaro (TO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Convento di montanaro
Si tratta della ristrutturazione e del recupero dell’ala nord del convento di montanaro - sotto tutela dei beni culturali ecclesiastici e dei beni architettonici del piemonte - e della realizzazione di una cappella nell’ala est oltre a svariati adeguamenti interni nell’ala ovest. Si è trattato di un lavoro piuttosto complesso sia per le ingenti dimensioni, sia per il contesto religioso-conventuale; l'impianto del corpo di fabbrica è stimato risalire al 1700 e nel corso degli anni subì svariati interventi. Ho riorganizzato interamente gli spazi interni con la zona living e cucina al piano terreno, quella degli uffici al primo livello, la zona notte al secondo livello, mentre il sottotetto piuttosto basso è stato sfruttato per l'impiantistica (uta a servizio di tutti gli ambienti comuni, impianto a pannelli solari, rifacimento della ct). La vecchia autorimessa è stata ripulita mettendo in luce le belle volte in mattoni pieni ed ho realizzato un cappelletta a servizio delle suore: lo stile adottato è di ispirazione liberty, e ho disegnato tutto in dettaglio (dai banconi, al pulpito, alle vetrate); la parte impiantistica è nascosta a pavimento (riscaldamento compreso, tutto a pavimento in tutti gli ambienti). La muratura originaria è stata rispettata facendo uso di una serie di quinte distaccate dalla stessa. Dati di progetto: O progettazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di realizzazione delle opere O committente: opera pia “ritiro figlie di carità”, ref. Madre superiora suor stefanina O importo dei lavori: circa 900.000 €, esclusi gli impianti O indicazione dello stato attuale: realizzato O incarico esclusivo: arch. Enrico girardi

Chamois l'hiver - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Chamois lhiver
Si tratta del recupero di un vecchio chalet prefabbricato dei primissimi anni '70, con svariati problemi statici e di conservazione; il corpo di fabbrica è situato a chamois, in uno splendido scenario montano, fra prati e boschi. E' raggiungibile solamente a piedi o con la funivia: non vi sono strade nè automobili; in inverno la piccola stazione sciistica è un luogo molto accogliente. Il livello terreno dello chalet è diventato un ampio living con cucina e stufa a legna che si affaccia direttamente sul prato a valle attraverso du enormi vetrate; parquet, boiserie si sposano perfettamente con le vecchie travi a vista - verniciate di bianco - del piano sovrastante. Luci a raso, giochi di faretti e di strisce a led fra le travi, una scenografica illuminazione esterna, scaldano l'atmosfera in modo magico; e quando fuori nevica non c'è bisogno di una televisione: un divano, un tavolo di legno, e gli amici fanno rivivere questa vecchia casa. Il livello superiore è stato adibito a zona notte, prevedendo l'accoglienza di una famiglia numerosa e di tanti amici: tre ampie stanze da letto sono disimpegnate da un corridoio interno, oltre a due comodi bagni e ad uno studio d'angolo spettacolare. I proprietari, una famiglia belga, hanno voluto una toilette indipendente "alla francese". L'affaccio principale verso valle era stato realizzato chiudendo il vecchio terrazzo con tamponature inclinate che - per minimizzare l'intervento - risultavano in appoggio sul perimetro di falda; ho deciso di mantenere questa pendenza della parete, permettendo di conferire alle stanze una sensazione di maggiore ampiezza e di "proiezione" verso l'esterno. Il risultato concede una sensazione molto piacevole, accogliente, come un nido. Lo sbalzo del vecchio terrazzo è ora sostenuto da un portale di sostegno in legno: tre pilastri ed una trave disegnano ora in modo netto il volume della casa. La luce, i riflessi sulla neve, il cielo col sole che entra assieme al panorama godibile dalle tante finestre sono i protagonisti.

B&b a lillaz l'étoile du berger - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Bb a lillaz ltoile du berger
Si tratta del recupero di un vecchio rascard a lillaz di cogne; il fabbricato era fortemente vincolato da soprintendenza, inoltre il committente aveva idee molto personali su vari aspetti legati alle opere di finitura. Le richieste erano quelle di realizzare un bed and breakfast con un'annessa autorimessa interrata che fosse collegata internamente col rascard. Il progetto, pre-esistente, è stato profondamente rivisto e cambiato: il vecchio rascard è stato in buona parte smontato recuperando tutte le parti lignee e lapidee (per quanto possibile), che dunque sono state spazzolate e riportate ad una nuova vita; alcune parti murarie sono state smontate e ricostruite per motivi statici. Una notevole complessità è stata creata dalla necessità ti realizzare l'interrato scavando sotto al rascard esistente, peraltro in precarie condizioni statiche, senza farlo crollare. La sicurezza ed il coordinamento con l'impresa sono stati strategici in questo cantiere. Gli interni sono stati eseguiti con uso massiccio di legno e pietra, equilibrando le necessità del recupero edilizio (aspetto storico) con svariati accorgimenti per il contenimento energetico, il tutto mantenendo soddisfatte le richieste di finiture "rustiche" espresse dal proprietario (che ha poi curato personalmente gli arredi pensando ad un determinato target di clientela). Nell'intervento è stato inoltre integrato un riscaldamento a cippato a servizio sia dell'attività turistico-ricettiva, sia - mediante tele-riscaldamento - di altri stabili di proprietà, alcuni dei quali anche relativamente lontani.

Villa di valentina e diego - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Villa di valentina e diego
In un contesto alpino, abbastanza remoto ed isolato, ho immaginato una villa del terzo millennio che guarda alla storia locale e alle esigenze di una generazione in movimento.​ Una famiglia di italiani che vive e lavora a londra mi ha commissionato la realizzazione di questa villa per le vacanze sia estive sia invernali; le loro varie esigenze​, dopo numerosi ed approfonditi confronti,​sono state rispettate ed è nato questo progetto su tre livelli​:​ ​zona notte con tre camere da letto (ognuna con servizi indipendenti) e skiroom con retrostante ​seminterrato ​destinato ai locali tecnici​​, piano nobile (living con cucina ed alcova), zona soppalcata (spazio gioco per i ragazzi); ​l'affaccio della villa è​ spettacolare sulla vallata. Il progetto, uno chalet, è stato prima modellato in 3d sulla base del rilievo puntuale del terreno, anch'esso in tre dimensioni, sino al soddisfacimento delle richieste dei proprietari; dunque è stato tradotto con una progettazione esecutiva di dettaglio volta all'ottenimento dei pareri dei vari enti, ed alla cantierabilità dell'intervento stesso​ in un contesto tutt'altro che facile, siccome chamois non é raggiungibile sostanzialmente da​ alcun mezzo di lavoro. ​le opere sono pertanto state portate avanti principalmente mediante l'uso della teleferica e dell'elicottero.​ Il tema dominante è stato quello della luce naturale, unitamente a quello dell'impiego di materiali locali: un'unione fra tecnologie costruttive moderne e tradizione, con particolare attenzione al contenimento energetico ed all'annullamento dei ponti termici​; un'armonia fra estetica e comfort. Qui alcune foto scattate durante l'allestimento degli interni quasi compiuta. L'ingresso principale avviene da monte ed introduce direttamente nell'ampio soggiorno che si affaccia su un largo balcone esposto a sud: un imponente camino a legna rivestito in pietra, con vetro angolare, scalda emotivamente l'ambiente; qui ampi divani accolgono la famiglia e gli amici davanti ad una vetrata ampissima. Tutto l'ambiente è aperto e proiettato verso la natura esterna grazie a quattro larghe porte-finestra scorrevoli che abbracciano l'ambiente. La spaziosa cucina trova la sua collocazione di fronte ad un lungo tavolo in legno massiccio posato su di una struttura in corten; un piano di lavoro divide logisticamente le due aree costituendo al contempo uno spazio per il servizio delle pietanze ed un comodo banco dove gustare l'aperitivo con gli amici. Luci un po' retrò e di design giocano col contesto alpino. Il lavandino della cucina stessa gode di due particolari finestre angolari che concedono una vista panoramica sul villaggetto di chamois e verso l'ingresso della proprietà; vi è poi un apporto di luce zenitale proveniente da un lucernario posizionato sopra al piano di lavoro. Un angolo che ricorda il sapore della montagna d'antan è stato ricavato a ridosso della sala: un'alcova totalmente in legno, dotata di una quinta scorrevole, può ospitare ulteriori amici e radunare i bambini in uno spazio un pochino in disparte rispetto alla zona living. La scala che conduce dal piano nobile al soppalco è stata realizzata in carpenteria metallica con gradini in legno che permettono alla luce di filtrare attraverso le pedate; la sottostante scala che conduce alla zona notte invece ha giocato un tema più intimo, appoggiandosi ad una parete in geo-pietra, giocando con luci segna-passo incassate a filo della pietra stessa che illuminano i gradini in legno, mantenendo un elemento di leggerezza sullo sbarco verso il soggiorno che vede come protagonista un parapetto in cristallo, segnando il passaggio dalla luce del soggiorno al crepuscolo della zona notte. Tre le camere da letto, tutte con bagno di pertinenza (uno dei quali dotato di un soaking-bath della cabuchon, attestato a fianco di una finestra con vista mozzafiato verso valle): quella padronale più sobria, con un armadio a ponte in legno, ricco di cassetti e cassettoni, quello degli ospiti con una boiserie in esagoni lignei di varie essenze (recuperato da una fiera espositiva di londra), quella dei bambini con una boiserie perimetrale a tutta altezza e due giocosi letti a castello. A fianco dell'ingresso secondario è stata ricavata una ski-room pensata come un filtro di passaggio tra l'esterno (spesso innevato) ed il calore della casa; un termo-arredo con ribaltina permette di asciugare velocemente gli indumenti dello sci, posizionato sullo sfondo di una carta da parati con tronchi di legno stampati. Per garantire una sensazione di ​sobrietà in mezzo a tanto legno, il soppalco è stato realizzato sospendendolo al tetto mediante​ tre​ tiranti in acciaio, e risultando posizionato in affaccio sul mega-abbaino con fronte totalmente vetrato. L'illuminazione​ di tutti gli ambienti​ è garantita da ampie vetrate che si aprono sull'esterno, con accesso sui balconi perimetrali in affaccio sulla vallata​ che degrada verso boschi di conifere​. ​ Molta attenzione è stata dedicata al posizionamento degli arredi​ ed alle scelte cromatiche: è stato fatto ampio uso di parquet oliato, a sezione ampia (19 cm) e con plance lunghe oltre due metri; questo tema é stato ripreso anche in alcuni rivestimenti dei bagni in gres porcellanato con "stampo legno"; in un bagno degli ospiti si sono adottate scelte un po' più forti, con colori scuri (piastrelloni da 120 cm con déchiré della mutina), luci a raso, piano lavandino in legno con lavandino realizzato mediante un paiolo in rame, ed inserendo un sanitario iper-tecnologico: un wc elettronico multifunzione originariamente pensato per il mercato giapponese​. Da provare! Il tetto, imponente, molto ben coibentato e micro-ventilato, è risultato decisamente complesso nella sua realizzazione​; per conferire una sorta di teatralità​ è​ stata​prevista un'illuminazione​ tangenziale​ d'ambiente ​a led caldi ​ Ricavata far le travi. Anche questo è stato interamente modellato in 3d e realizzato in una falegnameria con tecnologia cam (dal modello​ computerizzato​ al taglio automatizzato​ in stabilimento​); dunque i vari elementi costituenti la copertura sono stati trasportati in loco con un elicottero per il montaggio "in stile lego". ​l'uso di corpi illuminanti wall-washing e di lame di luce, ​ha permesso di ottenere vari scenari molto suggestivi durante le varie fasi del giorno, dove la luce indiretta gioca con quella diretta proveniente dalla vallata. E' notevolmente suggestivo e coinvolgente vivere le diversità di luce che caratterizzano la giornata. Un attento uso di luci in corten per gli esterni è stato progettato per scaldare il contesto notturno con un effetto molto morbido ed intimista: i rivestimenti in pietra naturale a spacco, posata come i muretti a secco di una volta, e le spesse perline bisellate e spazzolate, vengono così esaltate. Il terrazzo a sud permette di restare all'aperto e al sole tutto l'anno, accogliendo tranquillamente lo spazio per alcune sedie a sdraio e per un telescopio (il cielo di chamois di notte è uno spettacolo!); correndo lungo l'affaccio principale il terrazzo si allarga nuovamente verso ovest dando respiro ad una zona dove sorge un barbecue e tanto spazio per una festa al tramonto o sotto alle stelle. Una parte determinante del lavoro è stata quella di coordinare e gestire le opere in un contesto inaccessibile, in quanto a chamois non è possibile circolare con mezzi su ruote; la quasi totalità dei materiali è stata conferita mediante la teleferica comunale, mentre per il montaggio del tetto è stato impiegato l'elicottero. Il cantiere Il fabbricato - una seconda casa per le vacanze - ha un contenimento energetico di alto livello, prossimo alla classe a (ma la committenza non ha richiesto particolari certificazioni); inoltre l'impianto termico​ a pavimento​ è stato realizzato in modo tale da risultare gestibile e controllabile in remoto comodamente via internet da un qualsiasi computer o telefonino, senza l'ausilio di particolari componenti domotiche, bensì tramite una semplice interfaccia wifi che pilota i termostati d'ambiente. E' inoltre stata realizzata la predisposizione per una jacuzzi da esterno sotto allo sbalzo della terrazza orientale. Le imprese Le imprese principali che hanno concorso alla realizzazione di questo lavoro sono: Edile: méabé sas / riconda Impianto idro-termo-sanitario: camillo dujany Impianti elettrici: punto luce / fabio russotto Luci: illumina / roberto pistore Falegnameria: pagani, aymavilles Tetto: chenevier, aosta Carpenterie metalliche: gieffe / cipolla Parquet: mda, borello, torino

Golf club cherasco - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Golf club cherasco
Si tratta della sistemazione delle aree verdi di pertinenza delle villette private site all'interno del golf club di cherasco. La committenza desiderava un ri-modellamento del terreno nella zona coltivata a prato che si affaccia sulle corti delle casette, antistante i campi da gioco, oltre ad una progettazione dettagliata delle piccole aree verdi di pertinenza, personalizzata per ognuna delle 21 proprietà. La scelta é stata quella di realizzare aiuole molto articolate a fronte di una scenografia del prato quasi minimalista, molto serena e semplice, lasciando andare lo sguardo lontano verso il green poco distante. Le richieste dei proprietari sono state le più disparate e - dopo svariati studi di approfondimento - ho selezionato una nutrita serie di specie in grado di attecchire adeguatamente rispetto a quella zona climatica. Lo studio e la progettazione si sono concentrati sull'esigenza di realizzare dei giardini con caratteristiche ben diverse fra di loro, ma al contempo in armonia, ricercando accostamenti eleganti anche in base alle varie fioriture di stagione. Un occhio di riguardo é stato dedicato anche al mascheramento dell'impiantistica lungo la strada posteriore di accesso, nascondendo i vari quadri di distribuzione che sorgevano in prossimità; ho inoltre adottato un pressante uso di triages per smorzare la monotonia della progettazione adottata per le villette (un po' troppo seriali). ​questo è l'elenco delle specie individuate ed in buona parte messe a dimora: - nandina domestica - acero dissetum - phottinia - ilex aquifolium - prunus triloba - pieris yaponica - ginestra mista - sforsizia - lavanda - caliparca boonieri - wegelia - spirea vanhouttei - ligustrum lucidum ticolor - osmantus - viburno opolus - ceanotus - cydonia yaponica - costeriana globosa - viburnus tinus - taxus - acero palmato - boxus forma - cornus - corylus avellana contorto - ortensia - ginestra lyvia - pachisandra - lonicera pileata - cotoneaster - ipericum - erica - yuniperus - bignonia - clematis - lonicera caprifolio (gelsomino) - rincospernum - glicine - edera - rosa rampicante

Arredi - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Arredi
Progetto arredi su misura, guidando il cliente nelle scelte che più rispecchiano le sue esigenze, curando conseguentemente il progetto e la realizzazione degli stessi. Se richiesto - in base allo stile che si intende adottare - suggerisco la scelta di finiture e di colori per le pareti, pavimenti in legno, piastrelle, porte ed arredi; fornisco anche consulenze per aree verdi. Quando non é possibile inserire un arredo standard - o semplicemente non si vuole - e serve un progetto su misura, eseguo disegni di mobili in mdf e legno, laccati e non, compresi armadi, librerie, cucine, mobili tv, scale, divani... Il tutto abbinando soluzioni di illuminazione che esaltano il prodotto e l'ambiente. Su richiesta del committente mi appoggio a falegnami, fornitori di luci e mobili, collaudati, al fine di raggiungere il risultato richiesto mantenendo un corretto rapporto qualità/prezzo.

Casa di laura e robert - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Casa di laura e robert
E' la ristrutturazione di un appartamento nel cuore storico di aosta, in zona lostan, con trasformazione da appartamento singolo a doppio. Ho sbiancato un po' tutto per ridare la luce interna che prima era assorbita dai colori scuri dei legni; dunque per iniziare tetto, scala, controsoffitti sono stati schiariti con decisione. Poi ho aperto alcuni lucernari in falda ed ho creato innumerevoli tagli di luce artificiale per conferire calore e movimento al contesto notturno. Una rivisitazione leggera dei colori degli ambienti e degli arredi, alcune lampade girevoli da ufficio poste a soffitto per illuminare la nuova zona cucina/studio, una quinta con una semplice libreria ...ed il risultato è arrivato. La vecchia scala che collegava i 2 livelli è stata tagliata, ridotta, girata verso un nuovo soppalco che non esisteva (una stanza in più!) creato dove prima c'era il vuoto del vano; ora la libreria che sale sul bordo dei gradini illuminata con luci tangenziali domina la scena dall'ingresso assieme ad un caminetto arancione che si inserisce bene nei colori d'ambiente. La cesura fra i due appartamenti è stata realizzata sul limitare del vecchio vano-scala, insonorizzando il tutto ed ottimizzando ogni centimetro disponibile. Il nuovo appartamento è stato creato totalmente aperto: solo una quinta con una luce sommitale divide la zona notte dal living: il colpo d'occhio dal nuovo ingresso - ricavato dove prima c'era un bagnetto di servizio - concede una visuale molto netta e suggestiva. Nell'open-space le luci giocano fra le travi, anch'esse sbiancate, conferendo parecchia intimità; anche qui altra luce aggiuntiva ottenuta da nuovi lucernari.

Restyling appartamento - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Restyling appartamento
Si tratta di un intervento di sistemazione dell'appartamento di una coppia con figli; i colori esistenti e le luci presenti erano piuttosto piatti ed anonimi, così é stato richiesto di suggerire un "impatto visivo" in base ai loro gusti cromatici. C'era anche l'esigenza di creare una cameretta da letto con cabina-armadio da uno stanzone usato come deposito; ho inoltre apportato alcune modifiche agli spazi - soprattutto nella zona dell'ingresso - mediante alcune piccole demolizioni di tramezze. Ho abbinato all'arredo classico esistente una scelta di luci e porte a tutta altezza in vetro acidato, piuttosto tecniche, abbinando colori intensi. Seguono alcune fotografie che illustrano gli ambienti prima e dopo il restyling.

Casa di nica e ruggero - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Casa di nica e ruggero
Si tratta della ristrutturazione di un appartamento degli anni '80 in aosta: era organizzato con il poco proficuo approccio del corridoio centrale. Vista la situazione dello stato di fatto ho rimosso per intero la tramezzatura esistente, compresi i sottofondi, per creare nuovi spazi più aperti e fruibili. Il committente voleva una po' di suggestioni visive così ho creato un ingresso con un triangolo porta-luci che organizza e distribuisce gli spazi conferendo una piacevole illuminazione serale. La parte più buia e senza finestre è diventata lavanderia, dando spazio a bagno e camera padronale situate ai rispettivi lati. Nella zona notte e sul perimetro verso il vano scala è stato realizzata una struttura fono-assorbente, mentre per raggiungere alcuni scarichi ho adottato un contro-muro nel quale far passare gli impianti; il cartongesso è stato impiegato anche per i controsoffitti nei vari ambienti, concedendo un comodo passaggio per la climatizzazione e per gli impianti elettrici (tutta l'impiantistica è stata rifatta ex-novo e messa a norma di legge).

Casa di silvano - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Casa di silvano
Un "piano casa" al contrario. L'intervento sull'appartamento di silvano è stato un lavoro abbastanza particolare e per certi versi inusuale, poiché anziché soddisfare la "classica richiesta" di ampliamento dei volumi abitabili, si è deciso di ampliare il terrazzo esistente verso l'interno. La distribuzione interna era tipica degli anni '70, con molto spazio rubato da corridoi e pareti che toglievano la luce: il desiderio di luminosità e di nuovi spazi aperti ha dettato la progettazione dei nuovi ambienti. E' così che ho deciso di fare tabula rasa di tutto e ripartire da zero, riportando l'abitazione al grezzo: zona cucina con sala ed ingresso sono diventati i protagonisti creando un o spazio unico, ma articolato e con zone chiaramente definite da arredi e controsoffitti su vari livelli. Il plus è stato appunto decidere di ridurre la superficie dell'appartamento tagliando una parete sul perimetro a sud del condominio ed arretrandola, in modo da creare uno spazio continuo (a filo pavimento) fra cucina e terrazzo. Ho creato una vetrata scorrevole a due ante che, una volta aperta, permette addirittura di avere il tavolo che si estende sino all'aperto... E d'estate è una meraviglia! Trattandosi di un ambito condominiale non potevo cambiare il prospetto (ma i volumi sì), così le due ante scorrevoli lateralmente nei cassonetti ben coibentati sono state dotate di un'ulteriore antone esterno che ruotando permette di richiudere la nuova ampia superficie finestrata e di farla apparire - da fuori - come quelle degli altri terrazzi. Più facile a vedersi che a spiegarsi. Parte del cassonetto è stata utilizzata per inserire un termo-arredo ad incasso, a filo della muratura e riprendendo il colore dei mobili della cucina, generando una nicchia sul retro dove è stato posizionato un mobile. Uso di resine, di corpi illuminanti che creano lame di luce diffuse, piccoli dettagli come l'appendi-abiti-appeso nell'ingresso, lo specchio sulla porta d'ingresso, e altri vari piccoli accorgimenti (...) concedono una maggiore leggerezza ed un minimo di frivolezza in un contesto dove le linee architettoniche sono state tirate in modo netto, tecnico, quasi minimalista. Tutti i pavimenti sono in legno trattato ad olio, posati a tolda di nave, anche nel bagno, caldi e luminosi; gli arredi moderni sono stati mescolati a pochi pezzi classici recuperati dall'arredo precedente, e contestualizzati giocando delicatamente con morbidi colori sulle pareti e luci indirette in tutti i vani; molto d'effetto il "porta-lampade" verticale (rosso su bianco) in cartongesso con delle lame di luce d'ambiente che di sera, assieme al perimetro illuminato dei controsoffitti (con bordo d'uscita svasato), creano suggestive ambientazioni dal taglio decisamente intimista. Il bagno è stato un gioco d'incastri, con un contro-soffitto articolato, colori caldi dal cacao alla sabbia all'arancione, una doccia a pianta trapezoidale tagliata su misura e chiusa da 2 lastre di cristallo illuminate da un led ip68 che fa wall-washing sulla parete resinata. L'impiantistica è di alto livello, con molti cablaggi di rete, audio wifi in tutti gli ambienti, luci dimmerabili, prese a filo pavimento incassate (a scomparsa), filtri fono-assorbenti a pavimento, tramezze distaccate acusticamente dal solaio in c.a., due unità di trattamento d'aria a ciclo lentissimo con recuperatore di calore (per garantire un eccellente comfort abitativo), sotto-finestra coibentati, riduzione di svariati ponti termici, mobili dimensionati al centimetro per dialogare con la tramezzatura, assieme ad una miriade di altri piccoli accorgimenti... Coronano il lavoro svolto.

Atrio condominio ordine architetti vda - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Atrio condominio ordine architetti vda
Si tratta di un modesto intervento, ma piuttosto delicato per vari aspetti: in primis per il fatto che all'interno dello stabile si trova la sede dell'ordine degli architetti della valle d'aosta (...), inoltre il condominio urbanisticamente ricade all'interno della cinta muraria romana ed è oggetto di stringenti vincoli da parte di soprintendenza e di archeologia. L'atrio era piuttosto squallido, male illuminato, tinteggiato con un discutibile colore giallo-piscetto, e con un accesso dall'esterno decisamente difficoltoso a causa di alcuni gradini dall'alzata esagerata. La committenza mi ha chiesto di migliorare l'accessibilità e di dare un "tocco di colore". Ho demolito i gradini esistenti creandone uno aggiuntivo sul limitare del solaio del piano terreno ottenendo così un corretto rapporto alzata-pedata, dunque ho realizzato un comodo pianerottolo arretrando il portone esistente (che è stato smontato, restaurato e consolidato); dunque ho progettato un contro-soffitto inclinato per ridurre la sproporzione del volume interno. La questione più spinosa è stata quella di scegliere dei colori che dessero quel quid richiesto dai committenti, rispettando gli accostamenti cromatici con la pavimentazione esistente e con i rivestimenti lapidei, oltre che con il corrimano in ottone; è servito un po' di coraggio e alcuni campioni per scegliere un colore rosso intenso, caldo, elegante, "di parte". Per il vano scala invece ho deciso per un blu navy luminoso, poco sporchevole, che ben si accostava con le gradazioni dei materiali presenti; il passaggio fra i due ambienti è stato gestito con delle tonalità di bianco in armonia con i due colori dominanti. L'aspetto di illuminazione infine è stato oggetto di alcune scelte scenografiche: una lama di luce nascosta dietro al carton-gesso, in alto, in cima alla scala, crea l'effetto teatrale, mentre degli spot verticali a soffitto danno l'illuminazione necessaria per vedere bene i gradini, senza però creare quello spiacevole effetto di illuminazione uniforme che c'era prima; in esterno è presente una luce crepuscolare di servizio che illumina il pianerottolo di accesso. Il tutto é gestito automaticamente grazie anche ad un rilevatore di presenza che accende le luci delle scale.

Casa di alessandra e fulvio - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Casa di alessandra e fulvio
Si tratta di un progetto di restauro conservativo all'interno di un edificio monumento (corpo di fabbrica classificato "a") nel centro storico di aosta, e collegato all'abitazione di sant anselmo. L'intervento è relativamente piccolo, per quanto molto delicato in virtù del contesto tutelato sia da sovrintendenza, sia de archeologia, sia dall'ufficio centro storico di aosta. E' stato eseguito lo svuotamento totale della parte interna che era "solamente vecchia" (tramezzatura, impianti, pavimenti), e lo scavo sino al piede del fabbricato; dunque è stato eseguito un consolidamento modesto e non-intrusivo di alcune parti ammalorate, risanando il perimetro murario, e dunque sono state riportate in luce le foromertie originarie creando nuove finestre e porte-finestre. Le superfici dell'appartamento, piuttosto esigue, sono state organizzate in modo razionale, molto aperto ed atto a raccogliere la luminosità esterna verso l'open space che rappresenta il cuore della casa; luci incassate verticalmente in profilati metallici, e giochi di controsoffitti su più piani, movimentano i volumi in modo molto articolato. Molto d'effetto risulta il recupero del soffitto in mattoni pieni messo in risalto con una luce a led perimetrale. E' stato portato avanti un ripristino della pellicola pittorica esterna per la quale sono state eseguite varie stratigrafie in facciata: l'intonaco è stato realizzato in sabbia e calce, riportando alla luce le tinte originariamente rinvenute. Anche la parte esterna del piazzale é stata recuperata: sono stati impiegati ciottoli di fiume e lastre lapidee vecchie, consunte, e ripulite; la posa a mano su letto di sabbia é stata eseguita seguendo dei disegni di dettaglio concertati con la sovrintendenza. Infine è stato pensato anche al contesto notturno, realizzando un morbida illuminazione radente degli esterni. Dati di progetto O ristrutturazione di appartamento all’interno fabbricato storico di sant’anselmo in centro ad aosta O committente: privati O indicazione dello stato attuale: progettato, in fase di realizzazione O incarico esclusivo: arch. Enrico girardi

Appartamento adele - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Appartamento adele
Si tratta della ristrutturazione di un piccolo monolocale che é progettualmente stata risolta con una sola tramezza articolata sugli arredi previsti, generando con semplicità la zona ingresso, quella del living con cucina, e la retrostante camera da letto. Il bagno é stato ricavato ottimizzando gli spazi e sottraendo centimetri preziosi dalla muratura perimetrale. Ho tenuto linee sobrie e nette, anche nei mobili progettati che in buona parte sono stati realizzati su misura (letto compreso); le proporzioni sono state gestite abbassando il soffitto per ridurre il volume troppo alto in origine, e giocando con alcuni ribassamenti dove ho incassato luci soffuse. L'intervento è partito da una demolizione totale della situazione esistente e dal risanamento del perimetro murario che è stato coibentato dall'interno, realizzando un impianto di riscaldamento autonomo a pavimento con caldaia a condensazione incassata dove prima vi era un vecchio camino non più utilizzabile. I serramenti sono stati totalmente rifatti, ma ho voluto recuperare le persiane esistenti facendole smontare, spazzolare e ri-assemblare, siccome erano di buona fattura. Gli spazi modesti alla fine hanno generato spazi abitativi ben articolati ed atti ad ospitare un single o una coppia; la zona cucina è stata organizzata in modo tale da poter essere gestita all'occorrenza per ospitare più commensali grazie ad un tavolo in vetro acidato minimal dotato di estensioni; le sedie sono state scelte in plexiglass trasparente per concedere leggerezza e luminosità in un ambiente piccolo: tutti gli arredi sono stati tenuti di colori chiari, laccati bianco, creando un contrasto netto con il mobile della cucina di colore arancione vivo. I pavimenti dell'appartamento sono stati eseguiti in faggio evaporato, prefinito (molto luminoso), eccezione fatta per il bagno per il quale invece ho scelto tinte molto calde: color cacao ed inserti arancioni (come la cucina). Gli armadi e la ct sono stati ricavati in varie nicchie pre-esistenti nella muratura perimetrale; inoltre particolare attenzione è stata dedicata all'isolamento acustico dal vano scala retrostante l'appartamento, concedendo una sensazione molto intima e calda nell'abitarlo.

Casa di silvana e paolo - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Casa di silvana e paolo
Si tratta della ristrutturazione di un vecchio fienile del '700 con svariati problemi statici: le murature erano scucite in vari punti, con profonde lesioni, e non avevano più alcun legante; così si è proceduto a consolidare la struttura mediante opere di scuci-cuci e di iniezioni di malta "micro-lime" (progetto strutturale a cura dell'ing. Lorenzo nelva stellio). La vecchia stalla è stata oggetto di scavi sotto-fondazione per aumentare il volume interno e rendere gli spazi abitabli, mentre i 2 solai sovrastanti sono stati costruiti ex-novo appoggiandoli con delle immorsature a staffoni sui muri perimetrali; la committenza ha richiesto di sviluppare 2 alloggi verticalmente ai primi livelli, e di creare un attico sottotetto. Per risolvere alcuni accessi e per dare luce ed aria ai locali del primo piano ho realizzato un passaggio sul lato a monte rimuovendo un'ampia porzione di terra a ridosso del fabbricato. Gli ingressi per i due alloggi sono stati risolti con scale interne curve che attraversano la vecchia volta ellittica in pietra, sulla diramazione delle quali è stata inserita l'impiantistica principale nel cavedio venutosi a generare; l'attico ha un accesso esterno indipendente: per questo é stato ricavato un ponticello in legno appoggiato su funghetti in pietra-legno, ed il passaggio può avvenire sia da valle sia da monte. La quantità di luce ricavata nella zona dell'ingresso è notevole; è inoltre stato fatto un ampio uso di pavimentazioni molto chiare per riflettere interiormente la luce esterna. Si è scelto di mantenere in vista gli elementi lapidei caratterizzanti (volte in pietra con le catene di trattenuta degli archi), e di fare uso dei legni originari di recupero per la realizzazione dei soppalchi; il tetto, in legno lamellare, é particolarmente complesso in quanto si sviluppa su una pianta trapezoidale con un colmo inclinato; alcuni lucernari danno una luce zenitale in vari punti dell'attico creando suggestivi giochi di luce. Il fabbricato è molto ben coibentato, ha un riscaldamento a pavimento radiante indipendente per ogni alloggio (con caldaie a condensazione), ed è preservato dall'umidità della falda a monte da un'intercapedine perimetrale. Una curiosità: il tetto é stato mantenuto con le forme e le pendenze originarie, ovvero con il colmo in pendenza ed i dormienti appoggiati su una pianta trapezoidale a quote differenti; per risolvere geometricamente tale costruzione alla fine ho realizzato un tetto con le falde ad andamento leggermente elicoidale. Per definire le varie incidenze, che cambiano progressivamente lungo la falda, é stato utilizzato un strumento - simile ad un clisimetro - che viene impiegato in aeronautica per definire l'incidenza dei piani di coda dei velivoli.

Casa di claire e cristian - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Casa di claire e cristian
Si tratta della ristrutturazione di un appartamento degli anni '70 in aosta, relativamente piccolo: lo stato di fatto presentava una distribuzione degli spazi interni gestita con corridoi che sprecavano molto spazio, rendendo buio e un piuttosto cupo l'insieme. La nuova progettazione ha previsto di dare subito un senso di leggerezza e di luce, usando l'ingresso come open space verso la zona cucina e soggiorno; ho fatto ampio uso di controsoffitti e di luci zenitali per conferire un effetto vagamente scenografico ed accogliente. La demolizione interna delle tramezze esistenti è stata totale; sono stati recuperati alcuni sottofondi; gli impianti sono stati rifatti per interno ed ho impiegato alcuni accorgimenti per isolare acusticamente e termicamente le zone critiche dell'alloggio. Un lato lungo era senza finestre, cosi' nella parte centrale dell'appartamento stesso, ho creato un comodo ripostiglio attorno al quale si sviluppano gli ambienti. Un colpo di colore ha ravvivato l'ingresso per ospitare una giovane famiglia in modo arioso e dinamico.

Appartamento di clara e alessandro - Aosta (AO)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Appartamento di clara e alessandro
Si tratta di una ristrutturazione di un ampio appartamento nel centro storico di aosta edificato negli anni '30 e vincolato dalla sovrintendenza. La distribuzione interna al momento del rilievo presentava una divisione degli spazzi arcaica e nell'insieme poco luminosa, con un lungo corridoio centrale piuttosto cupo che conduceva ad un brutto bagno posto a sud; la cucina era buia ed illuminata da un'unica porta-finestra che si attesta sul cortile interno, mentre un'ampia zona dell'ingresso era dedicata ad un'inutile anticamera senza un uso ragionato; il tutto in discreto stato di usura e di un poco d'incuria. Pertanto al momento del progetto architettonico gli spazi sono stati radicalmente rivisti: da sud deve entrare la luce naturale che viene irradiata nelle aree più vissute dalla famiglia, ovvero il soggiorno e la cucina; i 2 bagni sono stati ricollocati nella zona notte (ora concentrata verso nord ed est) sfruttando i due vani a lato dell'ingresso e creando una piccola ma funzionale lavanderia; infine un'ampia stanza nei pressi del living è stata adibita a studio/atelier. Ho deciso di sfruttare le ampie finestre esistenti, dando risalto alle altezze interne (notevoli) e riportando una sensazione di ampio respiro a tutto l'appartamento, conservando alcuni elementi decorativi originali, quali un contro-soffitto a cassettoni (appeso) ed alcune colonnine in stile ionico, assieme a cornici e stucchi dal sapore liberty. Per fare ciò ho voluto aprire una grande breccia muraria tra la nuova cucina e la vecchia camera da letto a sud, e demolendo tutto il lungo muro del corridoio d'ingresso come pure il bagno in fondo ad esso, concedendo una sensazione di leggerezza, di luce e "di aria" sin dall'ingresso. Quando apri la porta di casa, ora entri davvero dentro agli spazi dell'appartamento. Un'opera tutt'altro che semplice è stata quella di consolidare la struttura esistente, grazie alla consulenza di una coppia di colleghi ingegneri, mediante l'inserimento di mega-putrelle che sono diventate un importante elemento architettonico da lasciare in vista: un segno dell'intervento moderno, del dialogo fra struttura antica e nuova. Queste "anime d'acciaio" sono infine state alleggerite verniciandole di bianco e predisponendo il passaggio di luci tangenziali a led che illuminano i soffitti posti su più livelli per dare movimento. La luce è stata uno dei perni di progettazione: oltre a riportare quella naturale all'interno dell'appartamento, è stato progettato il contesto serale; tutte le luci sono indirette (quasi tutte a led e con una temperatura colore calda e morbida), con effetti di wall-washing scandito in modo regolare sin dall'ingresso, oltre ad alcuni elementi "pendenti" che dall'alto scendono a dare illuminazione puntuale sulle aree di lavoro della cucina e sui tavoli da pranzo. I proprietari si sono dimostrati di ampie vedute ed attenti alle scelte cromatiche: così è stato giocato un tema di contrasti caldi con dei grigi importanti alternati al bianco assoluto delle colonne esistenti, del contro-soffitto, delle putrelle. Nel soggiorno è stato osato un rosso quasi-pompeiano per un'intera parete, concedendo una calda sensazione che avvolge l'ampio spazio del salotto; abbiamo deciso per toni sabbia nei bagni e nella camera padronale; un allegro azzurro per alcune pareti della cameretta del figlio, un coraggiosissimo (!) ed imponente color ottanio per lo studio/atelier; i termosifoni originali sono stati sabbiati e recuperati, avendo l'accortezza di ri-verniciali con i colori delle pareti dove sono stati installati, volendo alleggerire ulteriormente l'ambiente. La cucina è stata sviluppata a penisola e distribuisce tutto lo spazio attorno alla zona di preparazione dei pasti e dell'area-colazione; il passaggio verso il soggiorno è ora collegato tramite due ampi varchi che consentono di fruire degli spazi in modo assai più eclettico. La cappa, a scomparsa, è stata canalizzata a pavimento portando il motore di aspirazione - più rumoroso - sul balcone. Infine il vecchio camino è stato modificato ed ampliato, trasformandolo in un conviviale forno a legna per pizze; la condotta interna è stata totalmente rivestita e messa in sicurezza con materiali molto tecnologici. Gli arredi sono stati scelti di stampo semplice, moderni, essenziali, con rubinetteria in acciaio rettificato, specchi enormi per amplificare volumi e luci nei bagni, lastre di cristallo per le docce... Tutto dialoga in armonia con i vari elementi del passato. I vecchi serramenti - sia interni sia esterni - sono stati recuperati e registrati in modo tale da annullare gli spifferi, avendo l'accortezza di coibentare i cassonetti ed abbattendo - per quanto possibile - i ponti termici; pure i pavimenti esistenti sono stati smontati (per il passaggio dei nuovi impianti) e riutilizzati: una volta lamati e riportati ad uno splendido colore naturale, sono tornati in vita. Il risultato finale è spettacolare.

Villa ad ozein - Ozein (ao)

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Archisio - Enrico Girardi - Progetto Villa ad ozein
Cerco di raccontare brevemente il progetto, ma non è immediato per me da sintetizzare, poiché è davvero frutto di un lungo discorso che collega l'odore del pre-esistente col profumo del nuovo, le richieste del committente con la loro l'interpretazione architettonica, la volontà di collegare il dentro col fuori pur creando una "scatola" intima, condita di oggetti e colori condivisi col proprietario, con la ricerca di sensazioni intime e solari... Insomma, le parole a volte sono riduttive rispetto alle immagini. Già... La pubblicazione è prevista su images 2022. Tecnicamente trattasi di una ristrutturazione molto intrusiva da un punto di vista edile, in quanto è stato possibile conservare solo una minima parte della casa esistente: per motivi statici è stato sostanzialmente ricreato il volume similmente a quello originario, e parallelamente è stato ampliato con un corpo in aggetto che "galleggia" verso valle, sospeso su pochi pilastri davanti al verde prato. Ho previsto grandi tagli pavimento-soffitto e finestrate larghe con viste studiate apposta per affacciarsi in modo mirato verso la vallata centrale e verso i monti che si aprono a ventaglio: il monte bianco al tramonto, grand combin all'alba, la grivola con la luna che le passa dietro. Una finestrella ad hoc è stata anche creata proprio di fronte al leggio sul soppalco, e la luce che entra da lì al tramonto è spettacolare. I tagli delle mensole e la posizione "poco canonica" di alcuni corpi illuminanti, assieme al gioco di oggetti personali - come la coda della balena che spunta da una trave sopra alla vasca da bagno - giocano con l'intento di dare effetti di luce diversi nelle varie ore del giorno. La vista serale dalla vasca da bagno che si affaccia con un po' di spregiudicatezza sulla piazzetta di ozein con la chiesetta sottostante... è un'emozione. La piccola spa incassata nell'arco della vecchia volta in pietra che prima era stalla è un atù che fa parte del piacere di un bagno di vapore serale, magari dopo una sciata, per poi proseguire con un aperitivo sulla terrazza "lavata" dagli ultimi raggi di sole, concludendo con una cena coccolata dai riflessi del fuoco. E di notte le pochissime luci esterne accarezzano discretamente questa villetta, lasciando trapelare quelle interne che con la loro complessità permettono composizioni uniche. Ho privilegiato una lettura contemporanea del legno, cercando di non cadere nel pesante e nel "déjà stra-vu". In fondo è una casa relativamente piccola, ma con grandi passioni custodite al suo interno. Progetto architettonico, dl, disegno degli arredi e design interni: enrico girardi architetto Progetto delle strutture: ing. Davide maietti Impresa principale: loris bérard Illuminazione: illumina di roberto pistore Falegnameria: péaquin renzo e figli Domotica: michele cosentino Scala interna in corten: piero nigra
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