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Ruggero Lenci

Concorso nuova sede dell'aler - Roma (RM)

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L’idea alla base del presente progetto scaturisce dalla ricerca dell’ottimale distribuzione urbanistica delle nuove quantità architettoniche corrispondenti alle funzioni richieste, così da inserirle nell’area di piazzale staffora, situata nel comune di varese in località masnago, con modalità compositive rispondenti alle dinamiche del luogo, riducendo un indesiderabile impatto dei nuovi volumi nel pregevole contesto ambientale e, al tempo stesso, riqualificando il sito sia con la qualità dell’architettura proposta che con i nuovi spazi, attrezzature e percorsi pubblici. I volumi sono stati distribuiti secondo un andamento lineare inteso a formare un insieme edificato organico e unitario composto da tre corpi di fabbrica, nel quale il segmento centrale viene dilatato in lunghezza così da assumere il ruolo portante di una composizione (nuova sede dell’aler e spazi produttivi extra aler) che si completa nei due corpi laterali, aventi un ruolo fondamentale nel bilanciare il sistema progettato (residenza a nord-ovest, attrezzature e servizi nelle aree a standard ad est). A tale impostazione preliminare di carattere “deduttivo” è corrisposta nel corso del progetto un’attività di approfondimento “induttivo” che ha avuto come oggetto la verifica delle relazioni spaziali tra i volumi proposti e gli ambiti pubblici non edificati, nonché la distribuzione e la qualità degli spazi interni agli edifici. Ciò nell’intento di coniugare le quantità e le specifiche esigenze funzionali da inserire nel sito con la qualità architettonica di insieme unitario che si voleva ottenere. Nel corso del progetto si è reso evidente il fatto che l’inserimento delle importanti quantità a parcheggio richieste e il rispetto degli standard del comune di varese avrebbero comportato un immediato confronto con la dimensione urbanistica prima ancora che con quella architettonica. In tal senso, la prima scelta è stata evitare la realizzazione di un grande piazzale da destinarsi a parcheggio, in quanto una tale eventualità avrebbe ridotto drasticamente le pregiate qualità del luogo. Ciò a favore di una strada-parcheggio interna all’area che in maniera “soft” garantisce il rispetto dei posti auto richiesti, inclusi quelli a standard e, al tempo stesso, crea un efficace sistema distributivo interno al sito. Tale nuova strada è in grado di servire adeguatamente tutti e quattro i punti di ingresso agli edifici (aler, extra aler, residenza e attrezzature e servizi nelle aree a standard), alle due autorimesse interrate della residenza e degli uffici aler ed extra aler, alla nuova piazza angolare avente luogo all’intersezione tra le vie crispi e oldofredi, al parco, al campetto sportivo, al percorso per il castello di masnago, nonché al ponticello di accesso all’unità residenziale collocata al di là del torrente vellone. Tale strada interna interferisce con le vie esistenti con soli due passi carrabili, uno su via crispi collocato all’estremo nord dell’area, l’altro su via oldofredi collocato all’estremo opposto, rispettando così al massimo il fluire della viabilità esistente. Altro punto nodale del progetto è stato quello della scelta delle quote d’imposta dei singoli edifici, che sono state attentamente studiate in considerazione del fatto che tra il punto più a nord dell’area (su via crispi) e quello più a sud (su via oldofredi) vi sono oltre sei metri di dislivello. Il lotto pertanto è stato esaminato sotto questo aspetto per impostare gli edifici alla giusta quota rispetto allo 0,00: - l’edificio aler ed extra aler, e l’edificio per attrezzature e servizi nelle aree a standard impostano a quota +1,80; - l’edificio residenziale imposta a quota +3,30. Ogni variazione in alto o in basso rispetto a queste quote avrebbe prodotto un risultato non soddisfacente: o gli edifici sarebbero risultati troppo infossati rispetto a via crispi, oppure sarebbero risultati troppo fuori terra rispetto al percorso che lambisce il torrente vellone e rispetto a via oldofredi. Si è infine posta particolare attenzione al tema del rispetto degli equilibrati rapporti di permeabilità del terreno, in virtù del quale doveva essere garantito il mantenimento a verde di vaste superfici del lotto, e delle altezze degli edifici, che dalle analisi ambientali effettuate non dovevano superare i tre piani per i volumi non residenziali e i quattro per quelli residenziali. I posti auto scoperti sono 140 di cui 100 nelle aree a standard e 40 in quelle extra standard. 2 il percorso al castello di masnago, recupero delle sponde del torrente vellone, realizzazione di uno spazio urbano attrezzato e alberato a servizio di varie attività del quartiere (gioco per ragazzi, attività culturali, ecc.) Il progetto che si presenta è stato modellato sull’idea del rispetto e del recupero del torrente vellone. Ciò vuol dire che i nuovi edifici sono stati ubicati sul sito considerando una fascia di rispetto di 10 ml. Inedificati dall’alveo fluviale. Inoltre tutte le attività inserite nell’area sono state posizionate così da interagire con il percorso che si ricollega a quello che conduce al castello di masnago. Tale collegamento pedonale si configura come un percorso pubblico che, avendo inizio sulla nuova piazza collocata all’intersezione tra le vie crispi e oldofredi, intende costituire l’anima naturalistica del progetto, infrangendo così con il suo segno trasversale la razionale ortogonalità dell’impianto. Le sponde del torrente vellone vengono recuperate integrandosi con il percorso e su di esso ha luogo uno spazio urbano attrezzato delimitato da prati e da ambiti alberati a servizio del quartiere, quali giochi per ragazzi a carattere anche sportivo, un campetto di pallacanestro/pallavolo dove è possibile anche lo svolgimento di attività culturali e spettacoli. 3 la distribuzione nell’area dei volumi di progetto L’intervento si compone di tre corpi di fabbrica costituiti da: - l’edificio di forma trapezoidale per attrezzature e servizi comunali e dei vigili urbani, di 500 mq. Di slp, posizionato nella parte est dell’area; - l’edificio che si sviluppa in lunghezza di 2.000 mq. Di slp degli uffici dell’aler e di 1.000 mq. Di slp di spazi per attività terziarie-produttive, posizionato al centro dell’area; - l’edificio a blocco della residenza, di 1.500 mq. Di slp, posizionato nella parte ovest dell’area. La motivazione urbanistica della presente distribuzione nell’area delle quantità richieste è dovuta al carattere, più o meno pubblico, che rivestono le sue varie parti. In questo senso si è partiti dal presupposto che l’angolo formato tra le vie crispi e oldofreddi in questo luogo possegga la massima vocazione di spazio pubblico, e pertanto lo si è destinato a piazza, ovvero a luogo di accesso pedonale privilegiato alle varie parti del sito, e ciò è dovuto anche alla presenza della fermata dell’autobus. Da tale luogo non solo ha inizio il percorso che conduce al castello di masnago, ma ha anche accesso l’edificio dell’aler e il blocco dei servizi comunali e dei vigili urbani che gravita sulla piazza stessa. Nel dar forma all’edificio per attività produttive e terziario collocato nella parte centrale dell’area si è optato per modellare i 3.000 mq. Di slp che lo compongono in un unico volume ad andamento allungato, con due atrii di accesso ben visibili, posizionati sulle testate. In tal modo sia gli uffici dell’aler che gli spazi per attività terziarie-produttive extra aler hanno operatività indipendente ma, al tempo stesso, essendo tali spazi collocati in un unico edificio, sarebbe possibile un futuro ampliamento degli uffici aler. Il blocco per la residenza è stato invece posizionato nella parte più verde dell’area, che è anche quella più lontana dalla nuova piazza pubblica appena descritta. In tal modo gli alloggi risulteranno immersi nel verde e potranno godere di un alto livello di privacy. 4 uffici aler L’edificio destinato ai 2.000 mq. Di slp di uffici dell’aler e ai 1.000 mq. Di slp di attività produttive e terziario extra aler è costituito da un corpo di fabbrica di tre piani fuori terra posto in posizione parallela rispetto a via f. Crispi, ad un’imposta di m. +1,80 rispetto alla quota di riferimento m. 0,00 indicata nel rilievo fornito, situata nel punto più basso del lotto su via oldofredi. La sezione trasversale del corpo di fabbrica mette in evidenza la presenza di un telaio strutturale in calcestruzzo armato a tre punti di appoggio, mentre quella longitudinale mostra una maglia strutturale di 6 ml. Di interasse, la presenza di un giunto strutturale in posizione pressoché centrale all’edificio, nonché due multiple altezze collocate sulle testate, che danno luogo ad altrettanti atrii di accesso. Gli uffici dell’aler sono stati suddivisi mediante pareti attrezzate, ottenendo così la massima quantità di spazio utile per scaffalature, una grande flessibilità nella configurazione dei vani, l’illuminazione naturale dei corridoi tramite l’inserimento di infissi sopraluce, nonché un alto livello nella qualità di tutte le finiture ivi comprese le porte. Gli uffici sono disposti sui tre piani dell’edificio, così come gli spazi per attività produttive e terziarie extra aler. In particolare per quanto riguarda l’aler l’atrio di ingresso è collocato in posizione favorevole in quanto ad accesso e visibilità rispetto alla piazza pedonale proposta. A piano terra hanno luogo: - il servizio utenza; - il servizio manutenzione; - la hall di ingresso con strumentazione per la rilevazione delle presenze e l’attesa; - il bancone della reception, con il centralino, il controllo e lo spazio per gli uscieri; - gli sportelli per il ricevimento del pubblico; - i servizi igienici per il pubblico, ivi compreso il bagno per portatori di handicap; - una sala conferenze per 154 posti utilizzabile anche per eventi esterni. Al primo piano hanno luogo: - il servizio costruzioni; - il servizio amministrativo; - uno spazio pausa dipendenti con distribuzione bevande e possibilità di preparazione cibi e catering per particolari eventi, dal quale si accede a una terrazza che funge da copertura della sala conferenze; - i servizi igienici, ivi compreso il bagno per portatori di handicap. Al secondo piano hanno luogo: - gli uffici della presidenza - gli uffici della direzione generale con il ced; - la sala del consiglio di amministrazione. Al piano interrato hanno luogo: - un’autorimessa per 41 posti auto, di cui 29 per l’aler; - l’archivio generale dell’aler di 100 mq.; - un locale di servizio di 25 mq.; - un locale tecnico/deposito di 130 mq. Gli uffici sono caratterizzati dalla collocazione del corpo scala all’interno dell’atrio di testata a multipla altezza. Pertanto questo spazio assumerà un importante e decisivo significato, così da connotare la qualità dell’intervento da un punto di vista scultoreo-architettonico. In prossimità della scala sono previsti i corpi ascensore. Un corpo scala esterno all’edificio con rampe che arrivano sino in copertura è collocato sul fronte sud nel punto dove le due attività confluiscono. Esso è utilizzabile quale uscita di sicurezza sia per gli uffici aler sia per gli spazi extra aler, e inoltre può contenere all’interno del setto in calcestruzzo centrale eventuali canalizzazioni e/o canne fumarie del sottostante locale impianti. Tale corpo scala è accessibile ai piani primo e secondo da spazi esterni trasversali che si configurano come luoghi sicuri all’aperto a separazione delle due attività. 5 uffici per attività produttive e terziario extra aler Tali uffici hanno accesso dalla testata opposta rispetto a quella dell’aler (esposizione ovest – nord-ovest), dove si incontra un atrio a multipla altezza sul quale affaccia una reception, per una superficie totale a piano terra di 260 mq. Al primo piano hanno luogo ulteriori 370 mq. Di spazi, e ulteriori 370 mq. Al secondo piano, per un totale di superfici extra aler di 1.000 mq. Si ipotizza che tali spazi possano essere ceduti o affittati sia in blocco a un’unica azienda, che a differenti attività. Tra questi uffici quelli a piano terra possono essere anche dotati di singoli accessi direttamente dall’esterno. 6 autorimessa aler ed extra aler L’autorimessa interrata, ad un solo livello, ha una capienza di 41 posti auto che in virtù di un passo strutturale di 6,00 ml. All’interno dei quali sono inseriti i parcheggi per due automobili, sono tutti comodamente accessibili con facili manovre. Anche nelle testate sono stati inseriti ampi spazi di manovra per facilitare il ritorno delle autovetture verso la rampa di accesso-uscita. I 41 posti auto che in essa si rendono disponibili sono stati così divisi: 29 posti per l’aler e 12 posti per gli spazi extra aler, ma diverse ipotesi di divisione possono essere formulate. L’accesso ai corpi scala/ascensori sia dell’aler che degli spazi extra aler avviene tramite opportuni vani filtro. La rampa che conduce all’autorimessa parte da quota m. +0,20 (rispetto allo 0,00 dato), quindi a una quota di 1,60 ml. Più bassa rispetto a quella di imposta dell’edificio (di +1,80), e arriva nell’autorimessa a quota m. –1,00 (rispetto allo 0,00 dato), scendendo quindi solo 1,20 ml. Di dislivello. La compartimentazione dell’autorimessa, viste le sue esigue dimensioni, non è richiesta. Il solaio che la separa dal primo livello fuori terra dovrà essere certificato per la resistenza al fuoco. 7 locale impianti aler, extra aler e spazi per attrezzature e servizi All’arrivo della rampa nell’autorimessa hanno luogo sui due lati del muro gli accessi a due vani, che sono il locale impianti a sinistra e uno spazio tecnico/deposito a destra. L’aerazione dell’autorimessa è garantita da una griglia collocata sull’intercapedine, così da realizzare una superficie aerata maggiore di 1/25 della superficie di parcamento. 8 attrezzature e servizi nelle aree a standard (pubblica amministrazione e vigili urbani) Un edificio a blocco che si sviluppa su tre piani, ubicato sulla nuova piazza d’angolo, contiene le quantità richieste di uffici per la pubblica amministrazione e per i vigili urbani. Questo edificio, direttamente accessibile dalla piazza, è pensato come un’architettura-scultura che idealmente si collega al corpo di fabbrica principale dell’aler e degli spazi extra aler tramite un elemento che scavalca la strada e si configura come un portale. Anche nell’atrio interno a questo edificio ha luogo una multipla altezza sulla quale i piani soprastanti si affacciano con ballatoi che danno accesso agli uffici. 9 residenza Nel progettare la residenza si è optato per realizzare un edificio a quattro piani fuori terra munito di un solo corpo scala/ascensore che serve 15 alloggi tutti con esposizione d’angolo, così distribuiti: quattro alloggi ai piani primo, secondo e terzo; tre alloggi a piano terra, livello nel quale rimane disponibile un generoso spazio per l’ingresso e per l’androne dell’edificio. In tal modo la palazzina residenziale sviluppa i 1.500 mq. Di slp richiesta. Tale scelta si deve a due ordini di fattori: uno economico, in quanto due corpi scala/ascensore costano più di uno, l’altro legato all’impatto dell’edificio residenziale nel sito, ovvero alla sentita necessità di concentrare il più possibile la massa volumetrica dell’intervento residenziale in un corpo compatto, onde non creare una barriera visiva e ambientale nel luogo, così come evitare lunghi fronti esposti a nord. Anche la scelta dell’altezza dell’edificio, contenuta in quattro piani fuori terra, è stata attentamente misurata per risultare compatibile con il luogo. Gli alloggi proposti sono tutti d’angolo e ognuno di essi presenta tre esposizioni. Ciò consente di avere un ottimale riscontro d’aria in tutti gli ambienti, molte ore di soleggiamento degli spazi interni e la possibilità di affacci diversificati. Inoltre ognuno di essi è munito di una generosa terrazza che al piano terra si trasforma in un più ampio giardino. Il taglio medio degli alloggi è di 85-90 mq. Di superficie utile calcolata come richiesto dal bando di concorso, e tutti dispongono di tre camere da letto, con quella matrimoniale di oltre 14 mq., la seconda di oltre 12 mq., la terza di oltre 9 mq. Tutti gli alloggi sono dotati di due bagni ambedue con finestra, di una cucina con finestra e di un ripostiglio. I pianerottoli di accesso agli alloggi prendono luce sia dalla vetrata della scala condominiale che da un lucernario collocato in copertura, sulla proiezione di un riquadro centrale agli stessi nei quali è inserita una pavimentazione in vetro sabbiato. Anche il volume dell’edificio residenziale rispetta i distacchi indicati dal bando, inclusa la fascia di rispetto di ml. 10,00 dal torrente vellone. 10 autorimessa della residenza Il piano interrato dell’edificio residenziale contiene un’autorimessa per 15 auto, spazi cantina e la centrale termica. Tale livello è accessibile da una rampa collocata sul lato ovest dell’area. Tutto il piano è opportunamente arieggiato da una griglia di aerazione posta sull’intercapedine, e la centrale termica dalla rampa. Qualora si optasse per un impianto di riscaldamento autonomo, lo spazio destinato alla centrale termica potrà essere utilizzato per rendere più ampie le cantine, alcune delle quali ora collocate in soffitta. 11 copertura della residenza e soffitte Ogni alloggio è dotato di uno spazio cantina in soffitta o nel piano interrato. In copertura ha inoltre luogo un’ampia terrazza che può fungere da stenditoio. 12 scelta dei materiali in rapporto alla qualità compositiva I tre corpi di fabbrica sono caratterizzati dall'uso di una unitarietà materica e cromatica. Le facciate dell'edificio per attività produttive e terziario aler ed extra aler, nonché quelle del volume a uffici ricompreso nelle aree a standard, sono state pensate come superfici "saettanti", che in più punti diventano strapiombanti e sfaccettate, con finitura del tipo a parete ventilata montata a secco, con un rivestimento in lastre opache di granito ricomposto. Tali superfici, incise nel corpo principale da finestre a nastro, definiscono un volume lineare che si apre su due testate interamente vetrate, rendendo così accessibili e ben visibili i due atrii di ingresso a multipla altezza. 13 aspetti impiantistici e di risparmio energetico Nel risolvere la qualità estetica, l’uso di una parete ventilata che coibenta l’edificio all’esterno della sua scatola muraria, garantisce al contempo una risposta ottimale in termini di efficienza e di risparmio energetico. Il progetto combina l’utilizzo di un sistema solare passivo, che si basa sull’uso di muri e solai dotati di capacità termiche, sull’uso della coibentazione, su sistemi di schermature mobili sulle superfici trasparenti, ad un impianto di controllo della temperatura ambientale dotato di un sistema di regolazione comandato da sensori di temperatura, capace di modulare l’erogazione del caldo/freddo in funzione della temperatura e dell’irraggiamento solare esterni. Per gli impianti di controllo della temperatura ambientale, i volumi delle tipologie a ufficio saranno serviti da un sistema a fan coil ed aria primaria, a pompa di calore aria/acqua reversibile, con rete di distribuzione dell’acqua interamente coibentata e con la parte della rete di distribuzione dai collettori ai ventilconvettori in rame. Per il rinnovo meccanico dell’aria negli ambienti si prevedono unità di trattamento di ridotte dimensioni, adatte ad essere installate all’interno dei controsoffitti, in modo da risultare ispezionabili, con canalizzazioni di distribuzione a sezione rettangolare, coibentate esternamente. L’estrazione dell’aria viziata avverrà, con distinti sistemi, dai diversi volumi e dai servizi igienici, per mezzo di ventilatori centrifughi canalizzati; dai locali ufficio l’aria transiterà verso i corridoi, mediante griglie a profilo antiluce e da qui sarà estratta con griglie a soffitto. I sistemi di regolazione e controllo previsti saranno di livello qualitativo elevato, del tutto rispondenti al servizio previsto, con documentazione tecnica e schemi di facile interpretazione. Sia per gli uffici che per la residenza sono stati previsti spazi tecnici nel piano interrato. Per la residenza il progetto prevede di poter anche optare per la caldaietta autonoma, da collocarsi sui terrazzi privati di ogni singolo alloggio. In questo caso, lo spazio previsto per la centrale termica nel piano interrato potrà essere utilizzato per le cantine. Nello stesso spazio trova ubicazione un serbatoio interrato dotato di filtri in entrata per la raccolta delle acque meteoriche provenienti dalle coperture, da riutilizzarsi per l’irrigazione dei prati.
 
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