Marcello Calà

Ristrutturazione, ammodernamento e arredi su misura

Lo spice hotel di via vitruvio inizia con le demolizioni nel vecchio hotel amadeus in disuso. Sono stati eseguiti subito sopralluoghi conoscitivi e saggi per effettuare un rilievo preciso dello stato di fatto, uno studio di fattibilita secondo gli obiettivi del cliente e un analisi qualitativa delle tecnologie costruttive utilizzate, delle strutture e delle vicende costruttive dell'edificio. Appurata l'impossibilita di mantenere i divisori interni preesistenti - per dimensione e distribuzione camere a norma di legge e adatte alle esigenze commerciali richieste - si è proceduto alle demolizioni e smaltimento degli stessi assieme a finiture, rivestimenti e impianti. La fase delle costruzioni interne - e contemporaneamente di demolizione del vetusto tetto ottocentesco a falde inclinate in legno e tegole dell'intero edificio a "c" per la successiva sopraelevazione in acciaio e vetro - è iniziata proprio tracciando e impostando la costruzione del sistema acustico di pareti divisorie a secco camera-camera, camera-servizi e iniziando a studiare i sistemi impiantistici e i rivestimenti. Contemporaneamente si è definito - in team col client, tecnici e interior designers - il mood degli interni, il sistema degli arredi su misura camera nelle varie tipologie, distribuzioni e servizi annessi. Demolito il soffitto preesistente, e definito il sistema costruttivo -con ingegneri e studi di architettura intervenuti per l'involucro, la sopraelevazione e i relativi permessi - si è proceduto al rinforzo del solaio e dei cordoli murari base delle sopraelevazione del quinto piano in tiranti, travi e pilastri in acciaio e lamiere grecate calcestruzzo armato alleggerito.

Ristrutturazione, ammodernamento e arredi su misura

Il concept prende avvio dall'opportunità di configurare l'ingresso principale, le zone di sosta e le "aree chiave" - previste dal programma funzionale - come un "sistema di luoghi" interconnessi. L'intenzione progettuale di connettere l'ingresso hotel con quello al centro congressi — dopo una serie di versioni progettuali intermedie — si è risolta con un grande segno "organico" che, a ridosso della strada di arrivo esistente, raccorda dinamicamente i due nodi fondamentali dei flussi di percorrenza prevista. Questo grande segno è stato pensato come una vera e propria promenade architecturale che permette — dall'ingresso principale hotel di raggiungere (anche per i disabili) l'ingresso del centro congressi godendo di una percezione dinamica dell'intorno costituito da giardini e aree lounge. L'intenzione di risolvere tutte queste connessioni con raccordi organici è stata definita con un disegno fatto di rette — orientate secondo le linee forza dei flussi di percorrenza — raccordate con archi di cerchio cosi da dare una configurazione organica ma allo stesso tempo ottenere più area calpestabile possibile (cosa impossibile con ampie curve di cerchio) e ottimizzare costi e manodopera su casseformi, getti e parapetti. L'idea di connettere ingresso hotel e ingresso centro congressi senza alcuna barriera architettonica è stata realizzata perfettamente con il successivo intervento di restyling del vecchio ingresso hotel.