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Un anfiteatro sul mare - Roma (RM)

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Un anfiteatro sul mare Il fascino cromatico delle resine esaltate dalla tonalità della luce laziale fanno del nuovo appartamento una continua scoperta Un appartamento sul promontorio di santa severa, con vista sulla baia del porto: è la dimora scelta da un’artista francese, incantata dagli splendidi colori del panorama laziale. L’intervento di ristrutturazione gioca con le resine e la luce intensa del centro italia. Il risultato ne esalta il contrasto e valorizza le creazioni artistiche realizzate dalla padrona di casa. Il punto di partenza era un immobile lasciato al rustico, caratterizzato da una distribuzione tradizionale tra zona giorno e notte. L’articolazione irregolare delle pareti divisorie, con numerosi muri non ortogonali (“fuori squadra”), seguiva l’andamento curvilineo del perimetro dell’edificio, rendendo difficile la disposizione degli arredi. Demolizioni e costruzioni La distribuzione originaria della casa, disarticolata e dispersiva, non riusciva a interpretare la forma curvilinea della residenza, lasciando molte zone inutilizzate. Il progetto ha eliminato queste separazioni, creando una successione continua delle diverse aree senza divisioni e impedimenti visivi. La ristrutturazione ha creato anche un piccolo appartamento indipendente con angolo cottura. L’appartamento (240 mq di spazio interno e 500 mq di terrazzo) è stato riorganizzato attraverso la demolizione dei tramezzi interni e la progettazione di blocchi funzionali: cucina, bagni, cabina armadio e ripostigli. Il carattere dello spazio è definito dagli arredi integrati in pareti attrezzate che si protendo verso il paesaggio, integrando il giardino con l’abitazione. Le superfìci verticali e orizzontali sono trattate con resina spatolata semilucida, mentre il controsoffitto, in cartongesso, è tinteggiato di bianco per far risaltare i tagli luminosi. L’uso di accenti colorati e scarti cromatici realizzati con piastrelle di gres colorate conferisce vivacità agli ambienti. Questa forma non convenzionale è stata trasformata nel punto di forza del progetto, inserendo quinte prospettiche che inglobano gli elementi strutturali e proiettano la parte più interna dell’appartamento, priva di aereazione diretta e con scarsa illuminazione naturale, verso lo splendido terrazzo fronte mare. L’abitazione si apre quasi direttamente sulla zona living, il centro dell’appartamento, con la cucina e la zona pranzo a vista poste su una pedana rialzata, per poi continuare verso gli ambienti più intimi, contenuti in volumi scanditi da lame luminose. Dalla zona soggiorno fluidamente si passa nella zona notte: una porta scorrevole a tutta altezza si apre sulla camera da letto, inquadrando la scultura di un angelo posta sul comodino, mentre un fascio di luce orizzontale disegna una virtuale testata del letto. Lo spazio è essenziale, svuotato da elementi superflui; anche le porte che immettono al bagno e all’ampio guardaroba sono tinteggiate come le pareti. Gli arredi sono inglobati all’interno delle pareti divisorie, articolati in un gioco di pieni e vuoti, di pannelli e nicchie dalle geometrie pure ma complesse, messi in relazione tra loro da precisi tagli diagonali che attraversano tutto l’appartamento. Il soffitto segue la distribuzione degli ambienti con tagli, pieghe, travi a vista in cartongesso, sottolineati da lame di luce e faretti orientabili incassati. Le pareti sono state disposte secondo delle direttrici impostate sul volume centrale rialzato della cucina. Il pavimento in resina spatolata si estende in tutti i locali, proseguendo anche sulle superfici verticali.i materiali utilizzati reinterpretano i caratteri dell’atmosfera laziale, integrando tecniche innovative con quelle più tradizionali. Le resine, adoperate sia sulle superfici orizzontali che verticali, definiscono la geometria dello spazio, divenendo il filo conduttore di tutte le stanze. Su pareti e pavimenti, dai toni della terra e della sabbia lavica, si innestano lastre in gres effetto pietra e piastrelle in ceramica colorata, per fare da sfondo a elementi di arredo monolitici come i lavabi nei bagni in pietra lavica o travertino, il bancone in legno della zona pranzo, i termoarredi cilindrici dall’effetto scultoreo e le opere d’arte disseminate per l’appartamento. Le delicate variazioni cromatiche e le texture irregolari e vibranti dei materiali conferiscono armonia e carattere agli ambienti rischiarati dalla luce che filtra dalle ampie vetrate, creando atmosfere inimitabili, contraddistinte da un calore unico. Elementi scultori caratterizzano gli arredi dei bagni Lavabi monoblocco e termoarredi cilindrici fanno da contrappunto alla superficie continua tratta con resine epossidiche su cui si innestano pannelli in pietra e rivestimenti in ceramica colorata. Lo spazio interno si relaziona con l’esterno attraverso un portico. Con pavimento in parquet e frangisole metallico, che conduce all’ampio giardino lasciato quasi totalmente libero per non nascondere lo splendido panorama della costa tirrenica il vuoto è misurato solo da pochi elementi puntiformi: alberi di ulivi, grandi sassi e maxi sedute.
 
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