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Chalet da ristrutturare: ecco come mantenere lo stile alpino senza rinunciare alla modernità - Roma (RM)

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Lo stile rustico delle case in montagna si ispira alle consuetudini tradizionali della vita montana. Una ristrutturazione di uno chalet che intenda snaturare gli elementi architettonici e funzionali, per cui la stessa abitazione è stata concepita, non avrebbe molto senso. Tuttavia, un ricercato aspetto di modernità è irrinunciabile per giustificare la spesa di ristrutturazione e ottenere una migliore sostenibilità ambientale e un aumento dell’efficientamento energetico dell’abitazione. Una casa in montagna, per definizione, ha a disposizione pochi metri quadrati. Ecco che, per ristrutturare uno chalet, diviene fondamentale concepire lo spazio in maniera essenziale e funzionale. Le divisioni in vetro, insieme ai lucernari, potrebbero sostituire alcune pareti per sfruttare al massimo la luce naturale, mentre i diversi ambienti devono essere fusi insieme per ottimizzare gli spazi e massimizzare la funzionalità. Stile alpino reinterpretato senza tralasciare design e architettura La soluzione di inserire elementi verticali in vetro, oltre a rispondere alle esigenze di illuminazione, in un ambiente montano dove la luce è scarsa, dona maggiore continuità agli spazi. Quando cala il buio invece è impossibile non rispondere al richiamo del fuoco: ed ecco che la stufa a pellet ricrea, in chiave moderna, il senso del focolare domestico sostituendo il camino, molto più costoso e inefficiente in termini di capacità di riscaldamento, sostenibilità ambientale e consumi energetici. Protagonista indiscusso dello stile alpino, materiale principe dello chalet, resta comunque il legno: soffitti con travature a vista, arredi realizzati nelle boiserie in larice, pavimenti in rovere spazzolato mantengono l’identità del rifugio di montagna generando il senso di calore, tipico degli chalet, che solo il legno può trasmettere. Zona giorno Per spezzare la monotonia del legno senza creare uno rottura con lo stile alpino è opportuno inserire qualche elemento in pietra. Il materiale si presta per definizione a costituire la componente portante di una struttura. Così nella living room, appaiono elementi verticali in pietra che sorreggono e arredano allo stesso tempo. L’impiego della lana di roccia per migliorare la coibentazione, può poi contribuire a innalzare il coefficiente di isolamento termico, senza alterare la volumetria del fabbricato. In questo modo, si aumenta la capacità di trattenere il calore all’interno del rifugio e si ottiene un sostanziale risparmio energetico sui consumi di pellet della stufa. Zona notte Un piccolo disimpegno, illuminato tramite una superficie di vetro satinato, può poi separare la camera da letto dalla living room senza interrompere la continuità spaziale. Finestre, abbaino e lucernario contribuiscono a riscaldare e illuminare la stanza in diversi momenti della giornata. La presenza predominante del legno, oltre che di grande valore estetico, qui diventa ancora più funzionale grazie alle boiserie di legno che nascondono armadi e angoli ripostiglio, consentendo la fruibilità del sottotetto. Abbiamo visto come è possibile mantenere lo stile alpino dello chalet, caratterizzato dalla forte presenza del legno, senza rinunciare ad elementi di modernità. Nella tabella seguente sono riassunti i principali accorgimenti architettonici per avere un’idea generale su come è possibile ristrutturare il proprio rifugio in montagna migliorando tra l’altro l’efficientamento energetico: -divisioni verticali e lucernario in vetro Illuminano l’ambiente, valorizzando la forte presenza interna del legno. L’ambiente diventa più caldo e accogliente. Inoltre consentono di sfruttare maggiormente il calore della luce solare e di abbassare quindi i costi di riscaldamento durante le ore diurne. -struttura portante in pietra Restituisce maggiore solidità allo chalet. Le pareti in legno e si ancorano alla pietra donando un aspetto più rassicurante allo chalet. Spezza la monotonia del legno senza snaturare lo stile alpino. -stufa a pellet Più efficiente, rispetto al tradizionale caminetto, consente di riscaldare l’ambiente in modo più rapido ed economico senza dover rinunciare all’atmosfera di luce e ombre creata dal fuoco. -lana di roccia Innalza il coefficiente termico, senza alterare la volumetria del rifugio. Il calore viene trattenuto più a lungo all’interno dell’abitazione. Un migliore isolamento termico abbassa i costi di riscaldamento con significativi guadagni di efficienza anche in termini di sostenibilità ambientale. Ulteriori elementi di arredamento come tappeti in pelliccia, cuscini con fantasie nelle tinte del legno e mobili in legno massiccio contribuiscono infine a mantenere l’identità originaria del rifugio di montagna come manifestazione tipica della vita delle comunità montane.
 
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