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Nicola Gisonda

Officine del volo - Milano (MI)

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Le officine del volo nascono nel 2003 grazie ad un intervento di restauro di un segmento delle ex officine aeronautiche caproni. Ad occuparsi del restauro e della riconversione alle nuove funzionalità, è l’arch. Nicola gisonda che nel progetto sviluppa il tema del “non abbattere e ricostruire, ma far rinascere”. La ristrutturazione, durata due anni, non è un semplice progetto di recupero architettonico, ma la rappresentazione del passaggio di testimone da una realtà produttiva storica ad una attuale con diversa funzione d’uso. Sposando il concetto di restauro filologico di camillo boito (1836 – 1914), architetto e importante esponente del restauro a livello nazionale ed internazionale della seconda metà dell’ottocento, l’arch. Gisonda recupera e mantiene con le officine del volo, il fascino di una storica architettura industriale milanese dei primi del 900. La teoria del restauro filologico si basa su quattro elementi cardine: Rifiuto del restauro stilistico Nella versione proposta da viollet-le-duc (1814 – 1879, architetto francese) considerato come un inganno per i contemporanei, ma ancor più per i posteri ed una falsificazione del monumento, rendendo impossibile distinguere le parti originarie dalle successive modifiche. Boito è contrario al falso storico. Conservazione dei segni del tempo La necessità di rispettare e tutelare i valori artistici e storici del monumento. Per boito è importante la conservazione dei segni lasciati dal trascorrere del tempo sulle superfici architettoniche, ovvero della patina, definita «splendido sudiciume del tempo». Esistenza di una gerarchia tra interventi L'esistenza di una gerarchia fra i possibili interventi sui monumenti: "devono venire piuttosto consolidati che riparati, piuttosto riparati che restaurati". Restauro leggibile Quando le opere di restauro si rendono indispensabili per il mantenimento dell'edificio, allora queste devono essere fatte in modo che le aggiunte non possano essere confuse con le parti originarie. Le aggiunte dovranno essere quindi rese distinguibili mediante la riduzione ai soli volumi essenziali eliminando o stilizzando gli elementi decorativi, senza però stonare con il complesso dell'edificio Con questa logica tutto ciò che è stato possibile conservare e recuperare è stato conservato e recuperato. Tutto quello che non era recuperabile e tutti gli interventi di nuova realizzazione presso le officine del volo sono stati realizzati con un’architettura dal carattere contemporaneo e fortemente leggibile nei confronti della preesistente. Il progetto ha trasformato una struttura originale creandone una funzionale all’attività che viene attualmente svolta, sempre in linea con l’esistenza di una gerarchia di interventi. Oggi le officine del volo sono uno spazio polifunzionale in cui privati ed aziende organizzano cene di gala, meeting, riprese televisive e cinematografiche, sfilate, fiere, matrimoni, shooting fotografici, ecc. E’ una tra le migliori location per eventi in italia così come testimonia il premio vinto lo scorso anno: best location award. Si tratta di uno spazio iconico riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, che ospita circa 10.000 /12.000 persone l’anno. Tra le tante attività svolte: riprese dei film chiedimi se sono felice di aldo giovanni e giacomo e happy family di gabriele salvatores, le riprese di programmi come masterchef e fashion style, spot pubblicitari tra cui fiat, acqua vitasnella e intimissimi, eventi moda di jacob cohen, dsquared, calvin klein, versace e armani. Il complesso è di 1500 mq e si distribuisce su due livelli. Sono presenti tre sale attrezzate; i nomi che le caratterizzano si rifanno al mondo dell’aeronautica: sale eliche, sala biplano e sala monoplano. Ognuna si differenzia per materiali, design e arredi Le sale Sala eliche Situata al piano terra, è scandita da pilastri disposti in modo ordinato che arricchiscono la bellezza e l’originalità dell’ambiente. Il soffitto dell’epoca, a travetti ed assito in legno, rende l’ambiente caldo in contrapposizione al pavimento in cemento, oltre a garantire un’ottima acustica. Nella sala sono stati mantenuti reperti autentici di archeologia industriale che riportano alla memoria l’attività della fabbrica. Sala biplano Situata al primo piano è caratterizzata da capriate in legno, da imponenti vetrate e da un pavimento di listoni in parquet, tutti elementi originali dei primi del secolo. La copertura del tetto è costituita da una pannellatura fonoassorbente, che garantisce l’assenza di eco ed un’ottima acustica. Arricchiscono l’ambiente due lucernari che, oltre ad aumentare la luminosità dell’ambiente, ne sottolineano la ricchezza dei particolari architettonici. Sala monoplano Situata al primo piano, la sala ha un sapore minimalista ed è caratterizzata da linee pulite e da capriate, che in prospettiva, si sovrappongono formando un singolare intreccio di linee diagonali. Due grossi lucernari e le ampie vetrate, conferiscono una notevole luminosità, creando un ambiente ideale per servizi fotografici.
 
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