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Edificio residenziale a milano (in+) - Milano (MI)

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L’area interessata dal progetto si trova all’interno del centro edificato di milano ed è inserita in un comparto urbano, sviluppatosi principalmente dopo il 1930, compreso a nord dal naviglio della martesana e, proseguendo in senso orario, a est dal parco della martesana, a sud dall’anello ferroviario (collegamento tra la stazione centrale e la stazione di lambrate), a ovest dal viale monza. Il comparto così delineato si caratterizza, da un punto di vista funzionale, per la promiscuità di ambiti industriali/artigianali (in via di trasformazione) e residenziali, con presenza di commercio al dettaglio. Il tessuto urbano è informato dalla presenza di isolati di stampo ottocentesco nei quali gli edifici si attestano sulle cortine, delimitando in maniera inequivocabile lo spazio pubblico da quello privato. Gli stessi isolati, tipologicamente più definiti tra le vie dei valtorta, rancati, rovetta, bono cairoli, della torre e stamira d’ ancona, si “sfrangiano” man mano che si avvicinano e collegano, a nord con la martesana e, a sud con la ferrovia. Il progetto, elaborato insieme all’arch. Amedeo strada (in+), nel rispetto degli indici urbanistici e dei regolamenti locali, persegue il tema dell’edificazione dell’isolato ottocentesco situato su un incrocio stradale nel quale si evidenzia formalmente l’intersezione fra due corpi, generalmente ad angolo retto, l’angolo rappresenta idealmente un punto di fuga prospettico sul quale convergono le quattro linee visuali delle vie che lì si incrociano e si incontrano. Ecco che il crocevia tra la via dei valtorta e la via bono cairoli evocano le torrette ottocentesche che costellano gli angoli degli incroci delle capitali della mitteleuropa diventa una vera e propria torre enfatizzata dall’arretramento dei corpi longitudinali, che la sostengono e la legano all’isolato. Res_valtorta (4)_modi fronti veri e propri, come una fotografia sviluppata in negativo, sono rappresentati dai vuoti, colmati da un doppio filiare di alberi che si stagliano sui fronti in pietra retrostanti. Gli edifici creano un disallineamento rispetto al contesto, lasciando però inalterato il rapporto tra pieni e vuoti nel rispetto della continuità formale della cortina edilizia.
 
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