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Studio Boroli

Le ville del sole - Milano (MI)

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Archisio - Studio Boroli - Progetto Le ville del sole
In collaborazione con lo studio sironi Il complesso edilizio descritto è situato sull’area edificabile p.e.c. Roncaccio di bée ed è formato da tre edifici contenenti dieci unità residenziali monofamiliari, e si configura secondo una tipologia assimilabile a quella delle case a schiera. Esso si dispone sui terreni posti a margine della nuova via che diparte da via d. Saita, secondo l’asse di riferimento nord/sud per due edifici e l’asse nord-ovest/sud-est per il terzo. La giacitura del terreno, leggermente degradante verso sud, agevola l’inserimento dei tre edifici che si sviluppano su due piani, nei quali la zona notte risulta interrata con fronti principali aperti verso il giardino e la zona giorno sopraelevata e prospettante verso aree terrazzate. La distribuzione interna degli ambienti è pressoché analoga per tutte le dieci unità residenziali, che variano solo nel posizionamento degli ambienti di servizio, quali autorimesse, cantine e depositi attrezzi. In generale i piani sono collegati da una scala interna che unisce una zona giorno dotata di ingresso e bagnetto di servizio, di pranzo e soggiorno, di cucina e dispensa, ad una zona notte avente due camere da letto ed un bagno. Il piano sottotetto, non abitabile, permette l’inserimento della centrale termica completa di caldaia a condensazione e di soprastanti pannelli solari posti sulla copertura atti a fornire l’energia per la produzione dell’acqua calda sanitaria; l’impianto di riscaldamento è previsto con funzionamento a bassa temperatura mediante pannelli radianti a pavimento. Costruttivamente il complesso accomuna due diverse tipologie edilizie. Il piano interrato, per le sue caratteristiche di posizionamento contro terra, verrà realizzato in base a tecniche tradizionali mediante l’impiego di laterizio, di calcestruzzo e di malte di cemento fino alla soletta piana superiore, che farà da piattaforma per la restante struttura posta fuori terra. Le facciate a vista di questo piano saranno tutte rivestite in pietra naturale posata a giunti scagliati. La parte di edificio fuori terra è invece prevista in prefabbricato di legno, e sarà prodotta da una ditta specializzata in tale tipo di manufatti. La sua struttura in legno, permette di avere pareti, orizzontamenti e soletta di copertura con spessori molto contenuti (mediamente di circa 25 cm), tutti opportunamente coibentati in modo da garantire un grado di isolamento termico atto a soddisfare sempre i valori richiesti dalle normative di legge vigenti. Tale tipologia costruttiva presenta pareti interne finite con pannelli di cartongesso e facciate esterne a cappotto in intonaco di cemento tinteggiato, che saranno alternate a parti rivestite in pietra naturale come al piano interrato. Le tinte applicate rispettano i colori stabiliti nella cartella colori allegata alle norme tecniche di attuazione. Per una precisa individuazione dei materiali, dei tipi e dei colori delle facciate si rimanda alle tavole grafiche allegate, in cui sono riportate tutte le precisazioni. Le dieci unità abitative comprenderanno, ognuna in varia misura, delle aree a giardino che saranno recintate mediante rete metallica plastificata colore verde mascherata da una siepe sempreverde in lauro ceraso fino ad un’altezza massima fuori terra di 1,80 m; queste aree verdi saranno anche inerbite e piantumate con basse essenze locali (azalee, rododendri).

Maniero seicentesco - Milano (MI)

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Archisio - Studio Boroli - Progetto Maniero seicentesco
In collaborazione con lo studio sironi Il tema è la ristrutturazione di un complesso caratterizzato da un corpo a l di fine ‘800 addossato ad un torrione di metà 600. Il concetto seguito per il recupero della parte secentesca è stato quello di ricreare l’impatto austero della struttura vista dall’esterno, al suo interno; si sono riutilizzate le stesse pietre dei muri a secco originali come rivestimento della base della torretta e la medesima pavimentazione in lastre di pietra. La zona giorno risulta essere un esterno trasmesso all’interno dell’abitazione. Un grande camino circolare in acciaio corten si trova nel centro della torretta. Al piano sottostante si trova la zona notte munita di tre camere e due bagni con un accesso al piccolo giardino dalla camera degli ospiti.

Cantina la brunella - Milano (MI)

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Archisio - Studio Boroli - Progetto Cantina la brunella
Progetto di fabbricato agricolo a destinazione cantina per vinificazione, invecchiamento e affinamento esclusivamente di nebbiolo da barolo Il tema è la realizzazione, a fianco della cascina storica la brunella, di una nuova cantina vinicola dedicata esclusivamente alla produzione e all’affinamento di barolo e dei suoi cru storici. L’iter progettuale è stato complesso. Al fine di evitare un “falsostorico”, tutte le scelte formali adottate sono state tese a reinterpretare in chiave moderna forme e dettagli locali. Le necessità tecnico-produttive di altissima qualità imponevano un vincolo forte: un piano interrato per la maturazione e l’affinamento del barolo. Il complesso (1.047 mq.) è caratterizzato da tre aree distinte. Il piano interrato ha una capacità di contenere 260 barriques (225 litri), 48 tonneaux (500 litri), 12 botti (1.500/2.500 litri) e 80.000 bottiglie, pari a 1.665 hl. Il piano terra, la cui soletta ha una portata bidirezionale ed è alleggerita con elementi in plastica riciclata, è destinato alla lavorazione e imbottigliamento del barolo. La sala degustazione, aggettante di 1 m rispetto al filo facciata e immersa nei filari, ha 2 pareti trasparenti (60 mq. Di vetrate), da cui si ammira la valle del barolo. La scala di collegamento con la cantina interrata riproduce (scala 12:1) il packaging brevettato nel 2004 per l’azienda vitivinicola. Scendendo la scala il visitatore sbuca in un ambiente dove il silenzio, l’oscurità e i sentori inconfondibili del barolo in maturazione e di legni pregiati si fondono in un tutt’uno. Esternamente, ai fronti fuori terra, è stato applicato un rivestimento in doghe di legno rovere massello derivanti da barriques usate, ottenendo risultati interessanti: il ricordo del ciclo produttivo del barolo e un forte mimetismo col terroir eliminando qualsiasi impatto sgradevole; in assenza di vento le doghe di barrique sprigionano discreti profumi di vino e tannini dolci. Le pareti sono ventilate. Per la copertura si è adottata una soluzione identificabile in un restyling di geometrie caratterizzanti la morfologia delle costruzioni limitrofe tradizionali che si risolve con 2 falde sorrette da capriate in lamellare di pino e doppia catena in acciaio, senza aggetto sulle facciate; il manto in rame corre dal colmo al canale di gronda in un’unica lastra. Così si è raggiunta una notevole pulizia formale.

Casa seicentesca - Milano (MI)

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Archisio - Studio Boroli - Progetto Casa seicentesca
Premesse: committenti giovani e appena sposati, casa risalente, con il suo primo impianto, al xii sec, come convento annesso alla chiesa di ognissanti; rispettare le esigenze della committenza e valorizzare la preesistenza. Il taglio utilizzato per la distribuzione degli interni si avvicina a quella che è la realtà di oggi dell’open space, mentre l’involucro esterno non è stato alterato data l’armonia dell’intero complesso. L’eccezione è rappresentata dalla creazione di una terrazza a ridosso della mansarda che si affaccia sulla corte interna e dalla quale si gode di una vista unica sulla cupola romanica della chiesa Il piano terra, come l’ultimo, risultano essere grandi spazi da suddividere con gli arredi e con del verde; al piano terra, data l’altezza degli ambienti, è stato possibile soppalcare in parte la sala e sfruttare questo mezzanino come collegamento tra la nuova scala e la preesistente tra due muri maestri. La zona notte, al primo piano, mantiene tutte le caratteristiche di una casa d’epoca, con carta da parati sulle pareti e lampadari centrali. Proseguendo lungo le strette scale di una volta, si giunge alla mansarda e alla terrazza parzialmente coperta, di nuova realizzazione.

Rifugio alpino marinell - Milano (MI)

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Rifugio alpino marinell

Concessionaria - Milano (MI)

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Archisio - Studio Boroli - Progetto Concessionaria
Collaboratori: arch. Alessandra chiappini L'idea alla base del progetto è rendere esteticamente e formalmente interessante il capannone industriale, per adattarlo all'esercizio di un'attività commerciale che fa del design e dell'alta tecnologia automobilistica il suo punto di forza. Partendo da questi presupposti anche il luogo di vendita deve avere pari caratteristiche. Si è scelto di rivestire l'intera struttura esistente con pannelli di policarbonato alveolare per formare una nuova “pelle” uniforme e colorata, dal disegno semplice e dalla forte personalità, unita ad una superficie trasparente dedicata all'esposizione sopraelevata. L'utilizzo di materiali con diversi livelli di trasparenza permette un gioco di luci e di colori multiformi, che contrappongono la luminosità e brillantezza dell'esposizione, alla luce diffusa e colorata dei pannelli di rivestimento, così da evidenziare la preziosità del prodotto venduto. L'intersecarsi dei materiali scelti ha caratteristiche tali da riuscire a coniugare valori tecnologici, formali e scenici. Il progetto sfrutta il disegno geometrico del manufatto industriale senza però portare alcuna modifica strutturale e sostanziale, evidenziando altresì alcune caratteristiche come la disposizione irregolare dei pilastri lungo la facciata principale che vengono ridestinati a nuova vita funzionale e architettonica.
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