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1. Potenzialita’ urbanistica dell’area
Frosinone è una città complessa che vive alcune contraddizioni dovute a una crescita che nel passato è stata regolata a fasi alterne dallo strumento urbanistico. Esse hanno prodotto in primo luogo un sistema di tracciati viari che, come nel caso di vi... Leggi di più
1. Potenzialita’ urbanistica dell’area
Frosinone è una città complessa che vive alcune contraddizioni dovute a una crescita che nel passato è stata regolata a fasi alterne dallo strumento urbanistico. Esse hanno prodotto in primo luogo un sistema di tracciati viari che, come nel caso di via tommaso landolfi, segnano il territorio intercettando talvolta casualmente strade e fabbricati, pertanto conformando in modo imprevisto il tessuto periurbano ai piedi della città storica. In secondo luogo derivano da uno zoning che spesso vede destinazioni d’uso più diverse le une a fianco alle altre. In terzo luogo derivano da una relazione di volumi e spazi urbani che, se si escludono i rari casi di eccellenza, sono spesso poco sintonizzati tra loro.
In questo panorama, il presente intervento costituisce un “asteroide”, un raro e articolato inserto di architettura a scala urbana, attraverso il quale diventa possibile porre in essere specifici correttivi in grado di produrre “enzimatici” effetti benefici per i tessuti circostanti. Esso potrebbe diventare in questa città un esempio da seguire per operazioni simili.
L’idea a monte del progetto è quella di produrre un organismo architettonico nel quale non sia presente una soglia netta tra architettura e urbanistica ma che, viceversa, faccia fluire naturalmente l’una nell’altra. Ciò è possibile grazie alle chiare scelte dell’ente banditore il quale, in accordo con l’amministrazione comunale, ha previsto e prescritto la realizzazione di un efficace sistema di permeabilità dell’area costituito da vitali assi di collegamento pedonale tra i punti cardine del contesto urbano: via aldo moro e la villa comunale. Inoltre ha prescritto nell’intervento la presenza di portici e di un sistema di spazi pubblici costituito da due piazze, una coperta l’altra scoperta. In questo interessante programma, gli “spazi di relazione e gli spazi privati” stabiliscono quel “dosato” connubio a lungo agognato da architetti, ingegneri e urbanisti.
2. Caratteristiche dell’intervento e quantita’ di progetto
L’area di progetto si presenta pianeggiante, di forma allungata con andamento nord-est sud-ovest. E’ lambita sul lato maggiore ad est da via giacomo de matthaeis, su quello minore a sud da via tommaso landolfi e confina con i giardini della villa comunale ad ovest dove è prevista una nuova strada di progetto con forte dotazione di parcheggi a raso. A nord è preesistente un edificio che consta di tre piani abitativi sopra un livello commerciale.
Un ampio percorso pedonale trasversale all’area lambisce un altro intervento in fase di studio ubicato al di là di via giacomo de matthaeis e collega via aldo moro ai giardini della villa comunale.
Sull’area di concorso, di 12.060 mq di superficie totale catastale di proprietà, il presente progetto realizza le seguenti quantità funzionali:
95 alloggi (espandibili a 100) per una superficie residenziale di 9,096,3 mq e una cubatura di 27.835 mc calcolata ad altezza interpiano di 3,06 m (contro i 27.883,20 mc massimi richiesti);
15 negozi (che possono essere in numero maggiore o minore) per una superficie commerciale di 1.979,4 mq e una cubatura di 6.928 mc, calcolata ad altezza interpiano di 3,50 m (contro i 6.970,80 mc massimi richiesti);
5.843,7 mq di superfici interrate, esclusa l’intercapedine, comprendenti:
Un totale di 120 posti auto nell’autorimessa interrata, tra posti auto e box (-2,90);
Un totale di 46 posti per moto nell’autorimessa interrata, oltre a quelli nei box (-2,90);
95 cantine, espandibili a 100 (-2,90);
4 depositi / locali tecnici, di cui due sotto le rampe (-2,90);
6 locali tecnici nei tre vani delle chiostrine, di cui tre a quota -2,90, tre a quota 0,00.
Il progetto realizza inoltre i seguenti spazi aperti:
Una piazza all’aperto, di 1.706,2 mq ubicata a sud dell’area, all’angolo tra via giacomo de matthaeis e via tommaso landolfi, con spazi a verde e pavimentati, sedute e con una scultura;
Una piazza di forma allungata, aperta ma coperta, di 1.008,3 mq ubicata nel cuore dell’intervento: la “navata”;
Percorsi porticati ubicati sui lati est e ovest degli edifici;
I portici, 1.201 mq, ubicati sotto agli edifici residenziali;
Un viale-galleria pedonale di collegamento trasversale che intercetta la piazza coperta: il “transetto”;
Terrazze di proprietà delle abitazioni per un totale di 3.910 mq ubicate su tutti i lati degli edifici residenziali, di cui ampie sono quelle sui lati dei fabbricati prospicienti la villa comunale e molto ampie e contenenti anche del verde sono quelle ubicate al primo livello (+3,50) sulle coperture degli spazi commerciali, e ai livelli 5° e 6° delle testate dell’edificio prospiciente la villa comunale.
150 posti auto a raso di cui 28 su aree per standard (a nord dell’area).
3. Genesi progettuale
Il progetto nasce da uno schizzo che raffigura le masse dei volumi costruiti come se appartenessero a un “geode”, con all’esterno una precisa conformazione geometrica e all’interno dei fronti sfaccettati, come appunto i quarzi del geode.
Questa impostazione planimetrica, in linea con le richieste del bando che richiede di distribuire la massima quantità volumetrica verso la villa comunale, genera il sistema di piazze, l’una in continuità con l’altra, in un naturale fluire da quella scoperta a quella coperta e viceversa. Il “geode” è quindi tagliato dal collegamento trasversale che interrompe il fronte degli edifici e dà luogo a un’importante centralità nella piazza coperta. Quest’ultima assume il carattere di una “navata”, dato il passo costante dei pilastri che ne sorreggono le travi di copertura (passo strutturale calibrato anche per rispondere alle esigenze di ottimizzare i posti auto nell’autorimessa), e pertanto il collegamento trasversale assume il valore di “transetto” del nuovo organismo edilizio a scala urbana. Il fronte edificato verso la villa comunale è tagliato una seconda volta, più a sud, in modo da ridurne l’impatto e aumentare la porosità dell’intero sistema.
La piazza coperta è schermata dai raggi del sole dai due fronti edificati a est ed ovest, lasciando l’esposizione a sud più libera e aperta.
Il piano terra è occupato da attività commerciali che, verso la piazza coperta, fuoriescono dalla sagoma degli edifici andando a generare ampie terrazze di copertura, anche a verde pensile, fruibili dagli alloggi del primo piano. Queste terrazze si affacciano nella piazza sottostante, coperta da una struttura posta a circa tre metri (h. Variabile) superiormente alla quota +3,50.
Il prospetto verso la villa comunale si avvale di una struttura-schermo che genera i portici, sorregge le ampie logge degli alloggi, quindi curva per schermare anche l’edificio esistente a nord dell’area realizzando sui fronti nord ed est di quest’ultimo ampie logge, così da renderlo, da un punto di vista figurativo, parte integrante del complesso “i portici”. Va detto, peraltro, che questa proposta è auspicabile ma non vincolante.
Da notare il fatto che lì dove il nuovo edificio fronte villa comunale si avvicina a quello esistente (mantenendo comunque un minimo di 10 m di distacco) diminuisce progressivamente il numero dei piani, a voler dimostrare attenzione e rispetto nei confronti della preesistenza.
4. L’organismo edilizio
E’ composto da edifici residenziali serviti da otto corpi scala/ascensore, per un totale, nella configurazione proposta, di 95 alloggi di cui 92 biesposizionali. Il loro numero, peraltro, può aumentare a 100 lì dove al posto di cinque alloggi da 3cl si realizzino 10 alloggi da 1 e 2cl.
Gli alloggi, nella configurazione base, sono dei seguenti tipi: 38 alloggi da 1cl (40% come richiesto); 40 alloggi da 2cl (42%); 17 alloggi da 3cl (18%). Tutti gli alloggi sono dotati di ripostiglio. Tutti gli alloggi da 2cl e 3cl sono dotati di due bagni, uno con vasca l’altro con doccia, quelli da 1cl sono dotati di un solo bagno con vasca. Su un totale di 152 bagni, 143 bagni hanno la finestra. Tutte le docce sono ampie (75x90 cm). Tutti i cavedii sono ottimizzati. Tutte le cucine sono dotate di finestra e 81 di esse accedono direttamente alla terrazza, mentre 14 vi accedono facilmente dal soggiorno. Tutti gli alloggi sono dotati di ampie terrazze.
Le superfici (escluse logge e terrazze) degli alloggi da 1cl sono comprese tra 59,3 mq e 67,2 mq; quelle degli alloggi da 2cl sono comprese tra gli 81,3 mq e i 116,4 mq; quelle degli alloggi da 3cl sono comprese tra i 113,6 mq e i 137,5 mq. Gli alloggi sono facilmente combinabili tra loro per dar luogo a unità più grandi o a configurazioni del tipo casa-studio. In essi la divisione zona giorno – zona notte è sempre presente. Tutte le stanze da letto sono ampie e progettate per avere le testate dei letti sui muri interni, oltre a contenere capienti armadi a muro.
Tutte le terrazze degli alloggi assommano a un totale di 3.910 mq.
Nel corpo di fabbrica che guarda sulla villa comunale sono presenti tre chiostrine di forma circolare da un lato (diametro 3,50 m) e squadrate dall’altro. Su di esse si aprono, su ogni piano, tre finestre dei bagni e una finestra alta (o vetrocemento) sull’ingresso di un alloggio. La loro altezza è limitata ai soli piani residenziali in quanto alla quota del primo piano è presente un grigliato calpestabile e, alla quota 0,00, un secondo grigliato anch’esso calpestabile. Tali livelli delle chiostrine sono raggiungibili per la manutenzione dalla quota -2,90 tramite scale metalliche anch’esse grigliate. Le due chiostrine ubicate a nord hanno altezze di 12 e 15 m, mentre quella ubicata a sud ha altezza di 17,99 m in virtù del fatto che il grigliato metallico è ivi posizionato a quota +3,87 m, quindi 37 cm sopra la quota +3,50 del primo piano (in modo da tenere l’altezza della chiostrina sotto i 18 metri di altezza). I livelli -2,90 e 0,00 delle chiostrine sono utilizzati come spazi tecnici, contenenti ciascuno due serbatoi di accumulo dell’acqua piovana proveniente dai tubi discendenti collegati ai bocchettoni delle terrazze di copertura, per un totale di 12 serbatoi idrici. Tale dotazione di acqua è funzionale alle esigenze (vigili del fuoco) di sicurezza dell’intero organismo edilizio, all’irrigazione del verde, alla pulizia delle piazze, alla periodica pulizia dei vetri della piazza coperta, nonché dei moduli fotovoltaici.
Le chiostrine, inoltre, sono funzionali all’aerazione dei tre filtri ubicati tra l’autorimessa e i cinque corpi scala-ascensore condominiali (corpi scala n. 1,2,3,4,5). Il filtro del corpo scala-ascensore condominiale n. 6 (a sud) è aerato da un’apertura sul solaio di copertura dell’autorimessa che superiormente apre all’esterno. I filtri tra l’autorimessa e i due corpi scala-ascensore dei fabbricati prospicienti via giacomo de matthaeis (corpi scala n. 7 e 8) sono invece aerati da due pozzi di ventilazione ubicati alle spalle degli ascensori.
5. I portici
Le aree porticate dell’organismo edilizio prospiciente la villa comunale, di larghezza di 4 m, assommano a 932 mq, quelle dell’organismo edilizio prospiciente via giacomo de matthaeis assommano a 269 mq, per un totale di 1.201 mq di portici. I primi sono di tipo tradizionale, definiti dalla fila dei pilastri del soprastante edificio, i secondi invece non presentano alcuna fila di pilastri risultando coperti dallo sbalzo dei volumi superiori.
6. L’autorimessa
E’ servita da due rampe a doppio senso di marcia, hanno una pendenza contenuta (sotto al 15%) e sono accessibili rispettivamente da via giacomo de matthaeis e dalla parte a sud della nuova strada di progetto. Ha una superficie di 3.746 mq, contiene un totale di 7 box doppi, 19 box singoli, 86 posti auto non in box, per una capienza totale di 120 posti auto e 46 posti moto (senza includere le moto all’interno dei box). L’aerazione dell’autorimessa è presente su tutta la sua superficie. Essa è realizzata perimetralmente per mezzo di griglie nell’intercapedine, e centralmente, per mezzo di fori a cielo aperto praticati sul solaio della piazza, che ne sono anche veicolo di luce diurna. Dodici di questi fori di aerazione hanno luogo in corrispondenza dei pilastri della “navata” della piazza coperta, laddove, sia il pilastro sia i fori, sono “scafandrati” da lastre (o pannelli) che possono essere di vari materiali, di cui se ne propongono tre tipi elencati in ordine di gradimento: vetro antisfondamento da 35 mm di spessore, sui quali è applicato uno strato di marmo sottile; pietre ricomposte (tipo tranil) con inserti di quarzo per ottenere un effetto di trasparenza e brillantezza; pannelli prefabbricati ultra sottili in cemento con inserti trasparenti. Tali lastre sono sorrette sugli spigoli da un telaio in acciaio non visibile esternamente. Vengono così posti in essere dei “camini” di aerazione per l’autorimessa che attraversano la piazza coperta e che, al contempo, vi fanno penetrare la luce naturale.
7. La piazza coperta
La forma scultorea dei su descritti camini di aerazione è tale da arricchire la qualità dello spazio della piazza coperta. Si tratta di presenze dinamiche, cangianti, che di sera vengono illuminate internamente, cambiando intensità luminosa e colorazione. Se di giorno, quando non sono illuminati artificialmente, essi mostrano il colore della pietra (chiara) prescelta, di notte, essendo il marmo di spessore sottile trasparente (ma lo sono anche gli altri materiali proposti), un’illuminazione ubicata al loro interno, utile contemporaneamente a dare luce all’autorimessa, li fa risplendere trasformando questi camini in altrettante sculture luminose che illuminano l’intera “navata” della piazza coperta.
La copertura della piazza, di 1.008,30 mq, è strutturata con travi ad “u” di 15,35 m di luce interasse, realizzate in carpenteria metallica con andamento a capriata irregolare. Sono presenti tre di queste travi per ogni campata tra pilastro e pilastro, di 7,84 m di interasse. Tali travi ad “u” sono larghe 50 cm e mediamente alte 70 cm, essendo al tempo stesso delle gronde praticabili funzionali allo smaltimento delle acque meteoriche e alla periodica pulizia dei vetri. Su di esse, collocate su interasse di 2,61 m, quindi con spazi aperti di 2,11m, sono montate le lastre di vetro dei lucernari (che sbordano di almeno 5 cm sulle travi-gronda) sorrette trasversalmente da lastre di vetro montate a coltello, inserite all’interno di binari morti saldati verticalmente sulle travi ad “u”. Pertanto l’intento è qui quello di non utilizzare infissi di alcun tipo.
La piazza coperta prende aria lungo i due lati di tutta la sezione trasversale tramite ampie aperture che si vengono a creare al di sopra dei parapetti delle terrazze a quota +3,50 (vedi sezione trasversale).
Così come richiesto dal bando, la piazza coperta, in continuità con quella scoperta, è stata pensata come luogo di’incontro e dello stare, funzionale per eventi, manifestazioni, promozioni, ecc. Essa è pertanto idonea ad ospitare tavoli di attività ricettive quali bar, gelaterie, ristoranti, ecc., e nel suo complesso è fortemente attrattiva nei confronti dei frequentatori delle aree pedonali adiacenti (via aldo moro e villa comunale) nonché di quelli delle altre zone commerciali e di svago della parte bassa della città.
8. Terrazze e logge
Le terrazze/logge dell’edificio prospiciente la villa comunale assommano a 3.411 mq e sono così distribuite: 979,3 mq al primo piano, 409,6 mq al secondo piano, 409,6 mq al terzo piano, 517,5 mq al quarto piano, 670,8 mq al quinto piano, 424,1 mq al sesto piano.
Le terrazze/logge dell’edificio prospiciente via giacomo de matthaeis assommano a 499 mq e sono così distribuite: 301,9 mq al primo piano, 98,3 mq al secondo piano, 98,3 mq al terzo piano.
Per un totale complessivo di 3.910 mq di terrazze e logge degli appartamenti.
9. Materiali e conservamento energetico
Tutti gli edifici sono progettati per essere ecosostenibili e certificabili in classe “a” secondo lo standard “casaclima”. Essi prevedono l’utilizzo di soluzioni tecnologiche a elevato contenimento energetico, di materiali ecocompatibili che garantiscono un ottimale isolamento termico, di fonti energetiche alternative quali i moduli fotovoltaici. Inoltre prevedono il controllo dell’irraggiamento solare estivo tramite una contro parete nella quale sono inserite ampie terrazze e un brise-solei chiaro che scherma la luce e, al tempo stesso, incanala i raggi luminosi all’interno dell’alloggio.
10. Moduli fotovoltaici
La struttura nel suo complesso è orientata di circa 12,5° sud-ovest (sud = 0°, e = -90°). Per i moduli fotovoltaici è stata scelta la tecnologia a film sottile cigs (copper, indium, gallium, (di)selenide) frameless (senza telaio) da 95 wp (watt di picco in condizioni standard) con tolleranza solo positiva. Si prevede l’installazione di 1.175 moduli di dimensioni 1190x630 mm per una potenza nominale totale di 111,62 kwp. Gli spazi scelti sono le terrazze di copertura condominiali dei corpi scala 3, 4, 5, 6, 7, 8 (vedi tav. 1). Non è previsto lo sfruttamento della copertura della piazza coperta.
Se i moduli tradizionali ottengono le massime prestazioni in caso di orientamento ottimale (a sud e, per l’italia, con un tilt di 30°) e hanno una potenza specifica maggiore, ovvero un migliore rapporto superficie pannello/kwp, i moduli a film sottile, oltre a essere molto attraenti da un punto di visto estetico, presentano ottimi rendimenti nel caso di montaggio con tilt di 3-5°, quindi quasi orizzontali, poiché lavorano bene anche in condizioni di luce diffusa.
Verranno montati con un’inclinazione minima di 3° per evitare l’accumulo dell’acqua e della neve. La resistenza meccanica dei moduli è di 2400 pa (circa 244 kg/mq).
Si è tenuto conto dei possibili ombreggiamenti dovuti al parapetto di altezza 1,05 m e ai corpi scala. La distanza dal parapetto è di 1,5 m mentre quella dai corpi scala è di 2,5 m. I moduli sono montati su due file contigue separate da 0,5 m l’una dall’altra per permetterne l’accessibilità durante le operazioni di pulizia e manutenzione.
Si sono così ottenuti i seguenti risultati:
Terrazze dei corpi scala n.:
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