Quello che resta 1

L'opera nasce da una poetica del detrito e del ritrovamento che inizia nel 2005. Osservatrice ossessiva del tempo, del suo agire, delle sue tracce e dei suoi percorsi, creo storie che narrano di vita, di morte, di ossessioni, di passioni, di destino, di forza, di sudore, di bellezza e di amarezza, di realtà universali più o meno comuni a tutti, una semplicità di fondo che nasconde una complessità infinita. Nell'opera vi è l'utilizzo del pigmento in polvere bianco che agisce come il pulviscolo atmosferico (cade lento e costante su tutte le cose fossilizzandole) e della ruggine ricavata dagli oggetti di metallo usati che tra l'altro assorbono e rilasciano più di quello che immaginiamo. Cerco di trovare il modo di dialogare con questa materia dura e fredda e sto scoprendo tantissimi fattori alchemici.